#arabi
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naderdawah · 7 months ago
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الله أكبر ولله الحمد 🔻🔻🔻
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likarotarublogger · 3 months ago
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Candida Santomauro vince il trofeo Ventofashion con la sua collezione di abiti e accessori moderni, realizzati all’uncinetto sull’Isola
Grande successo di pubblico domenica, 18 agosto 2024, per la sesta edizione dell’evento Fashion Week Ventotene, ideata dalla stilista Elena Rodica Rotaru. L’evento, organizzato in un luogo simbolo per la nostra Europa, l’isola di Ventotene, è stato dedicato alla Pace, alla convivenza in armonia delle persone, in un momento storico difficile che attraversiamo, pieno di violenze e incomprensioni. “Il numero 6 è il numero che simbolizza la pace nel mondo. Il numero 6 è l’amore. Attraverso il tema scelto, vogliamo far emergere un filo simbolico che unisce l’antichità Egizia all'Eleganza e all'Arte Italiana, al Made in Italy, alla gioia del vivere insieme”.
Il Galà, a causa delle condizioni avverse del tempo, si è svolto presso il Centro Polivalente dell’Isola invece che nella location storica di Piazza Castello. La Sala dei Convegni, che in passato ha ospitato eventi d’importanza nazionale ed internazionale, ha accolto un pubblico numeroso ed entusiasta, formato da turisti e abitanti dell’Isola, insieme a ospiti arrivati da tutt’Italia.
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Antonella Brini,Candida Silvestri e Jano Di Gennaro
A vincere il trofeo Ventofashion, sesta Edizione, è stata Candida Santomauro, una vera artista che è nata e si è formata a Ventotene. La Giuria ha particolarmente apprezzato la sua collezione “Crete”, che comprende lavorazioni elaborate, realizzate a mano, accessori creati all’uncinetto e oggetti decorativi in ceramica. La sua sfilata piena di energia ha avuto come protagonisti bambini e ragazzi presenti sull’Isola: l’idea vincente di coinvolgere gli ospiti dell’Isola è ormai un’abitudine consolidata e apprezzata dell’Evento.
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Modella Rugiada Colò (Argentina)
Abiti uncinetto e ceramica di Candida Santomauro
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Modella Perla Turnu, abiti uncinetto e ceramica di Candida Santomauro
Seconda, Carla Ruggieri, protagonista del film documentario “Sarte Avventura”, andato in onda su Rai Tre. Con la sua collezione, ha fatto tornare il pubblico negli anni 50’ 70’ 90’ mostrando degli splendidi abiti da sposa e da prima comunione indossati dalle proprietarie per le occasioni più importanti della loro vita, tanti anni fa. Si tratta di donne e ragazze della provincia di Rieti, dei borghetti e paesini laziali: ogni abito ha una storia, raccolta e raccontata nel documentario dalla protagonista insieme a Elena Rodica Rotaru. Così è nato il documentario, a bordo del camper di “Sarte Avventura”. Un’umanità ritrovata, le storie di felicità e spensieratezza attraverso abiti bellissimi, nella storia del nostro territorio!
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Carla Ruggeri la seconda classificata con le sue modelle.
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Elisangela Dos Santos Santano Del Brasile
Modella/ vincitrice del concorso Miss Badante Italia 2023.
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Modelli
Rugiada Colò e Emanuel Vecchioli abiti sposta e sposo di Tiziana Casali e Marco Marchegiani sposati quasi 40 anni fa a San Polo di Tarano Rieti.
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Modella Cristel Mollo -abito da sposa oltre 35 anni fa di Corina Casali , San Polo di Tarano Rieti.
Al terzo posto la giovanissima stilista romana Giorgia Beniamin Salib. 22 ani, con una laurea in Fashion Design allo IUAV di Venezia, che ha presentato la sua ultima collezione “Old Chic”, ispirata all’antico Egitto, un omaggio alle sue radici egiziane. Colore dominante - il bianco della pace, impreziosito da accessori dorati, con accenti sull’eleganza del plissettato, la maestosità delle forme classiche, semplici ma di effetto, e dei materiali ricercati.
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Giorgia Beniamin Salib stilista romana .
La serata è stata completata da momenti artistici che hanno conquistato il pubblico, grazie alle voci e le canzoni evergreen di Antonella Brini e Jano Di Gennaro, in veste anche di conduttori - presentatori dell’evento. Un dei momenti più apprezzati è stato quello della sfilata di abiti ispirati al mondo arabo e all’Africa, firmata da Elena Rodica Rotaru. L’Organizzatrice del Festival ci ha portati in un viaggio pieno di colori, con tuniche impreziosite dai disegni tradizionali, turbanti eleganti e mantelli pregiati - tutti abiti raccolti da lei nei viaggi in paesi come Egitto, Dubai Turchia, Tunisia o Marocco. Grande entusiasmo e calorosa accoglienza per la presenza di Elisangela Dos Santos Santano, originaria del Brasile, la vincitrice in carica del Concorso nazionale “Miss Badante”, giunto quest’anno all’ottava edizione. Applausi calorosi a scena aperta anche per i numerosi bambini protagonisti dei balli pieni di energia presentati e diretti da Candida Silvestri.
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Elena Rodica Rotaru
La sua sfilata di abiti arabi.
https://youtu.be/oYoAa7Xfmng
La Giuria è stata presieduta da Cataldo Matrone – consigliere comunale di Ventotene ed è stata composta da Emanuel Vecchioli – Hairstylist VIP internazionale - vicepresidente della Giuria, Rosamaria Curcio – Proloco di Ventotene, Gianluca Cappabianca– Make-up VIP internazionale, Pietro Fizzotti – Corteggiatore Tv del programma “Uomini e Donne”, Rosy Filosa – professoressa che per diversi anni ha insegnato sull’isola di Ventotene.
Ecco anche alcune testimonianze a caldo:
Elena Rodica Rotaru, patron del Fashion Week Ventotene: “E’ stato un evento riuscito, sono contenta che, alla sesta edizione, il Trofeo è andato a un’artista dell’isola, Candida Santomauro, che trova la sua ispirazione e creatività proprio in questo territorio meraviglioso. Uno dei momenti più emozionanti per me è stato quello della sfilata dei bambini. Io amo la loro spensieratezza, la spontaneità e la gioia di partecipare ogni anno ballando e presentando abiti, accessori e non solo. Ringrazio i concorrenti che hanno fatto prova del loro talento, Candida Silvestri che, come sempre, è stata al mio fianco nell’organizzazione, la Giuria, i presentatori, il Comune di Ventotene, i nostri partner e sponsor Pandataria Film, Hotel Lo Smeraldo, SISA supermercati, C4 Premiazione. E invito già da adesso stilisti e designer per iscriversi all’edizione dell’anno prossimo, che sarà la settima!”.
Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno sfilato per questa volta bambini, donne e maschi .
Bambini di Ventotene:
Angela Marina Gargiulo
Susanna Gargiulo
Sofia Rega
Alessandra Mihaly
Clara Vollono
Zoe Cocumelli
Arissa Langella
Bianca Masi
Flavia Musella
Meg Pandolfi
Ragazzi : Emanuel Vecchioli
Ragazze: Elena Cindroiu, Cristina di Felice, Cristel Mollo, Rugiada Colò, Carina Elena, Perla Turnu, Elisangela DOS Santos Santanos, Joyce Coutinho .
Cataldo Matrone: “Come presidente della giuria, posso dire che è stato un evento che ha coinvolto come sempre la comunità ventotenese dai più piccoli ai più grandi. L'entusiasmo di Elena contraddistingue il suo modo di lavorare insieme alla sua professionalità. Jano Di Gennaro, presentatore: “Il sesto anno e' stato una piacevole conferma, Elena Rodica Rotaru non si è risparmiata ed ha realizzato un evento impeccabile. Ogni anno tornare a Ventotene e rivedere quella magica cornice, respirare arte e moda a 360 gradi è sempre una grandissima e valida esperienza. Sono felicissimo di poter essere al timone di questo evento perché quando si investe in passione e gioia di fare i risultati solo sempre eccelsi. Infatti anche quest'anno il risultato finale è stata una armonia di tanti elementi, a partire dalla realizzazione dei capi indossati dalle modelle, fino ad arrivare alla musica che ne ha fatto da contorno. Senza parlare poi della professionalità della giuria e di tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'intero evento”. Antonella Brini: “E’ stato l’evento più fashion dell’isola di Ventotene. Per il sesto anno consecutivo la moda è arrivata sull’isola sotto la baghetta della direttrice artistica International style Elena Rodica Rotaru. Live motive dell’evento: il numero sei che rappresenta nella storia egizia un numero positivo, rappresenta la pace e rappresenta l’amore. Elena Rodica Rotaru ha portato in Sfilata abiti che la stilista ha raccolto nei suoi viaggi in Egitto, Dubai, Turchia o da Marrakech, mirabilmente indossati da ragazzi ragazze e donne presenti sull’isola. Il premio a Candida Santomauro ha messo in valore le creazioni in ceramica e fatte con l’uncinetto, molto caratteristiche e legate al territorio, sottolineando la cultura dell’artigianato locale. La stilista emergente Giorgia Benjamin è una ragazza giovane di 22 anni che si è approcciata con degli abiti in omaggio al padre egiziano. Carla Ruggieri ha presentato degli abiti da sposa e da comunione che attraversavano gli anni 30, 50, 60, 90 praticamente rivitalizzandoli dagli armadi in cui erano posti. Bella l’idea di far eun film dove raccontare la storia dei proprietari di questi abiti tra i quali il suo di sessant’anni fa!”.
Partner e sponsor dell’Evento: Comune di Ventotene, LikaEventi di Elena Rodica Rotaru e Candida Silvestri, Pandataria Film, in collaborazione con Proloco di Ventotene, Hotel Lo Smeraldo, Hair Beauty Salon di Marilena Bãcanu - ROMA, il Supermercato SISA, C4 Premiazione di Guidonia.
Musica: Dj Jonatan e Pasquale Curcio. Fotografo Ufficiale: Vittorio Musella Riprese Video: Salvatore Braca e Dario Santomauro.
Partner Media: FashionLuxury.info, Pandataria Film, PaeseRoma Quotidiano, MTM, Media X Te di Miruna Cajvaneanu, Lika Rotaru Blogger.
Articolo di Miruna Cajvaneanu e @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
Qui ⬇️⬇️⬇️ ci sono tutte le foto.
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niewieder00-62 · 8 months ago
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aitan · 1 year ago
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Sono anni, molti anni, che dico che sento scorrere nelle mie vene la questione (e il conflitto) arabo-israeliano.
Ma credo di non aver mai espresso la mia opinione meglio di come ho fatto in questo post di 9 anni fa.
A Gaza la sproporzione tra i contendenti è tale da non poter essere ignorata. È come se un mio alunno mi bucasse le ruote della macchina e io mettessi a ferro e a fuoco la sua casa, con dentro la nonna, il nonno, i genitori e i fratelli più piccoli.
Una tragedia che si trasforma in una faida governata dalla legge del taglione. Fino all'eliminazione dell'ultimo essere umano vivo nel teatro di guerra.
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morelin · 2 years ago
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Sambuca di Sicilia
Oggi vi porto in un piccolo borgo: Sambuca di Sicilia (Agrigento). Facciate barocche e palazzi dell’Ottocento si mescolano ad un centro storico sviluppato attorno a sette vicoli saraceni che costituiscono un museo vivente di storia arabo-sicula. L’odierna cittadina fu fondata infatti dagli Arabi intorno all’830 con il nome di Zabut per ricordare l’omonimo emiro Al-Zabut che qui costruì un castello non più esistente. 
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Tracce arabe sono presenti anche nei nomi delle vie sia nella denominazione sia nella doppia scrittura in italiano ed arabo. 
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Guardatevi attorno quando percorrete “Via Fantasma” perché secondo la leggenda si aggirano fantasmi di guerrieri arabi.
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I due simboli principali sono il Belvedere e la chiesa Matrice, entrambi costruiti sui resti dell’antico castello. 
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Particolare anche il portale dell’antica Chiesa di San Giorgio databile 1565 situato all’entrata del quartiere saraceno. 
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Girando per il borgo potrete ammirare anche diverse street art, alcune moderne con famose citazioni, altre più legate alla storia del paese.
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mantikutayr · 2 years ago
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‘‘ibnü’l arabi’nin görüşleri, günümüzdeki matematik felsefesinin üç ana akımından biri kabul edilen platonik görüşe daha yakındır. bu görüş, matematiksel doğruluğun mutlak, dışşal ve ebedi olduğunu ve insan yapısı kriterlere dayanmayıp matematik nesnelerinin kendilerine özgü ve zamanla sınırlı olmayan bir varlığa sahip olduklarını savunur.’‘ 
‘‘rüya ta’biri konusunda ilk metinler m.ö 5000′li yıllarda asurlular tarafından yazılmıştır. konuyla ilgili günümüze ulaşan en eski eser, british museum’da bulunan ve m.ö. 2000′li yıllara ait olduğu tahmin edilen eski mısır’dan kalma bir papirüstür. burada 200 çeşit rüya ta’birine yer verilmektedir.’‘ 
‘‘..insanın ruhuyla gördüğü ve aklı ile idrak ettiği..’‘ 
‘‘islam düşüncesinde ibn sina’nın insan nefsini ele alırken, hayvani kuvvetler içinde yer verdiği 10 idrak nelekesi vardır. bunlardan beş duyu, zahirdeki duyuları idrake yöneliktir. batındaki beş idrak yetisi ise hiss-i müşterek, musavvire, mütehayyile, vehime ve hafızadır.’‘ 
‘‘gazali, evrenin ekranı levh-i mahfuz ile insan kalbini, aralarında perde bulunan karşılıklı iki aynaya benzeterek rüyayı izah eder.’‘ 
‘‘mevlena, uyku ile batıni idrak araçlarının etkin hale gelmesini güneş batınca ay ve yaldızların gökteki yol rehberi olarak ortaya çıkmasına benzetir.’‘ 
‘‘insanın hayal yetisi, idrakin gerçekleşmesinde duyuya tabidir.’‘ 
‘‘rüya yorumlama anlamında kullanılan ta’bir kelimesi arapça’da köprü veya nehrin bir yakasından diğerine geçme anlamına gelen ubur kökünden gelir. bu anlamıyla ta’bir, rüyadaki olay ve sembollerin ilk anlamına ulaşma çabasıdır.’‘ 
‘‘rüya, ta’bir edilmedikçe bir kuşun ayağındadır, ta’bir edilince düşer.’‘ 
‘‘rüyayı akıllı dosta (lebib ve habib) anlatın!’‘
‘‘meratibu-l vucüt / tasavvuftaki varlık mertebeleri bilinmeden sufi düşüncenin rüya konusuna yaklaşımı tam olarak anlaşılamaz.’‘ 
‘‘sayı, ilahi hazrette bilkuvve mevcut ilahi sırdır. bu sırra muttali olup, onunla amel edene sayıların sırları, ruhları ve menzilleri açılır.’‘ 
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apostolu · 3 days ago
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Incrementa et decrementa anti-semitism
Ierusalim Post deplange cresterea anti-semitismului mondial.https://www.jpost.com/ opinion/ article-830199Titreaza ziarul un articol, il titreaza foarte interesant:“Am pierdut Olanda”.Azi este pe prima pagina.Adica Olanda era a lor sau era in ograda lor ?Tin minte ca umbla un filmulet cu un domn care se lauda c-“a cumparat: Bulgaria, Romania, Ungaria” ….Deci d-aia voteaza Orban cu rusii, si tot…
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pier-carlo-universe · 19 days ago
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Palestina libera da chi? Da cosa?, di Andrea Nardi. Analisi storica e geopolitica dei territori e delle dinamiche politiche mediorientali
La Palestina e lo slogan "Palestina libera!": un'analisi critica e storica
La Palestina e lo slogan “Palestina libera!”: un’analisi critica e storica L’espressione “Palestina libera!” risuona frequentemente in manifestazioni, eventi e media di tutto il mondo, spesso utilizzata per richiamare l’attenzione sulla causa palestinese e sui diritti di autodeterminazione. Tuttavia, dietro questa frase si celano una complessità storica e geopolitica che richiede un’analisi…
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lou-topi-a · 1 month ago
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Nizar Kabbani
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arthropooda · 1 month ago
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naderdawah · 9 months ago
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كَيْفَ يَكُونُ لِلْمُشْرِكِينَ عَهْدٌ عِندَ اللَّهِ وَعِندَ رَسُولِهِ إِلَّا الَّذِينَ عَاهَدتُّمْ عِندَ الْمَسْجِدِ الْحَرَامِ ۖ فَمَا اسْتَقَامُوا لَكُمْ فَاسْتَقِيمُوا لَهُمْ ۚ إِنَّ اللَّهَ يُحِبُّ الْم��تَّقِينَ (7) كَيْفَ وَإِن يَظْهَرُوا عَلَيْكُمْ لَا يَرْقُبُوا فِيكُمْ إِلًّا وَلَا ذِمَّةً ۚ يُرْضُونَكُم بِأَفْوَاهِهِمْ وَتَأْبَىٰ قُلُوبُهُمْ وَأَكْثَرُهُمْ فَاسِقُونَ (8)
How can there be for the polytheists a treaty in the sight of Allah and with His Messenger, except for those with whom you made a treaty at al-Masjid al-haram? So as long as they are upright toward you, be upright toward them. Indeed, Allah loves the righteous [who fear Him]. (7)
How [can there be a treaty] while, if they gain dominance over you, they do not observe concerning you any pact of kinship or covenant of protection? They satisfy you with their mouths, but their hearts refuse [compliance], and most of them are defiantly disobedient. (8)
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kvetch19 · 2 months ago
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Milano Finanza di Oggi mercoledì, 09 ottobre 2024
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dimensionesogno · 4 months ago
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KRISKRY 1
Michelangiolesca è la sagoma supposta, intravista, immaginata tante volte, più volte colta tra pose e contropose di umana fattura, una ricerca dell’apeiron che si definisce man mano, nella mano e nel polpaccio, nelle vene della mano e nei tendini del polpaccio, una ricerca del peiron che si indefinisce man mano, nel ventre e nelle gambe, nei muscoli del ventre e nelle striature delle…
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nicolacostanzo · 6 months ago
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scienza-magia · 8 months ago
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Ricercatrice veronese svela i misteri dell'Astrolabio
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L'astrolabio di Verona svela un antico dialogo scientifico tra i popoli del Mediterraneo. Le incisioni scoperte sull'astrolabio, provano uno scambio di informazioni tra ebrei, arabi e cristiani che favorì i progressi nella scienza nel corso del Medioevo. Nell'immaginario collettivo, il Medioevo è visto come un'epoca di intolleranza e conflitti religiosi, ma l'archeologia ci racconta una storia diversa, almeno in parte. L'ultima testimonianza in tal senso è arrivata da un astrolabio islamico conservato dalla Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo di Verona, la cui analisi ha svelato l'esistenza di un proficuo scambio di conoscenze scientifiche tra ebrei, musulmani e cristiani durato molti secoli. Esame Dettagliato
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L'astrolabio islamico conservato al museo Miniscalchi-Erizzo di Verona. Francesco Sorbini / Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo Noto come "astrolabio di Verona", l'oggetto in questione risale all'XI secolo ed è uno dei più antichi del suo genere. Già da diversi anni (a partire dal 2020) era stato studiato da parte del personale del Museo, ma non si era arrivati a uno studio completo su di esso. Fino a oggi, quando Federica Gigante, ricercatrice del Christ's College di Cambridge, ne ha svelato i segreti conducendo uno studio pubblicato sulla rivista Nuncius. Incuriosita da un'immagine caricata sulla pagina web del museo, la storica ha avviato un esame approfondito del manufatto, analizzandone ogni singolo aspetto e partendo dalla forma e dalle iscrizioni. Alcuni indizi hanno rivelato che l'astrolabio fu forgiato nella Spagna musulmana, molto probabilmente nella regione di Toledo, nota all'epoca per una folta presenza di ebrei e cristiani accanto alla popolazione islamica. Smartphone Ante-Litteram Ideati già nell'antichità, gli astrolabi sono dei complessi strumenti meccanici costruiti per determinare la posizione delle stelle nel cielo misurando l'altitudine di un corpo celeste sopra l'orizzonte. Prima della comparsa del sestante, nato proprio per questo scopo, essi svolgevano una molteplicità di funzioni, un po' come fanno oggi i moderni smartphone: oltre a essere usati per studi astronomici e astrologici, erano utili anche per la navigazione terrestre, nonché per tenere traccia delle stagioni, delle maree e dell'ora del giorno. Per gli islamici, quest'ultima funzione aveva anche una valenza religiosa, aiutando i fedeli a "monitorare" i tempi di preghiera quotidiana e accertando che essa fosse diretta verso la Mecca. Di mano in mano Ciò che rende unico il reperto sono proprio le iscrizioni: esaminandole da vicino, si è infatti notato che dietro i caratteri arabi erano presenti anche delle incisioni in lingua ebraica, circostanza che sottolinea come l'oggetto sia circolato tra le comunità giudaiche trasferitesi dopo la diaspora in Italia, dove l'arabo non era compreso. Non bastasse, sono state rilevate ulteriori traduzioni e correzioni sia in ebraico sia in una lingua europea occidentale. Nel corso del tempo, il manufatto subì insomma numerose modifiche, aggiunte e adattamenti via via che passava di mano e almeno tre suoi distinti proprietari sentirono l'esigenza di porvi delle modifiche, arricchendone i dettagli. A detta della ricercatrice, queste peculiarità indicano un continuo dialogo tra le tre principali culture mediterranee, che favorì i progressi nella scienza nel corso del Medioevo. Read the full article
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