#Favole per bambini
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pier-carlo-universe · 12 days ago
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Il 18 marzo 2025, dalle 16:45 alle 17:45, la Biblioteca Civica "Francesca Calvo" di Alessandria ospiterà un evento dedicato ai più piccoli: "Mio papà è un cavaliere!", un’appassionante lettura animata con attività tematiche curate dalle Bibliotecarie del Comune di Alessandria. L’iniziativa è pensata per bambini dai 4 agli 11 anni e offre un’occasione speciale per vivere insieme storie avvincenti e coinvolgenti.
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rinaldinicoletta · 4 months ago
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Babbo Natale e i suoi Consigli
Babbo Natale e i suoi Consigli
BABBO NATALE 
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der-papero · 4 months ago
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Libro delle 365 favole.
Ieri si sceglie la sua favola (le sceglie solo sulla base delle figure, non sapendo leggere), e la sua scelta cade casualmente su Noè. Mo', cosa ci facesse un racconto della Bibbia in un libro per bambini insieme a Raperonzolo, Pinocchio e Hänsel e Gretel non ne ho idea, a meno di una volontà tedesca di voler affermare che la Bibbia sia un libro di favole, cosa sulla quale concordo assolutamente, fatto sta che, durante la lettura ...
Io: ... e Dio chiese a Noè di costruire una grandissima arca ... Lilly: Papà, cosa è Dio? Io:
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Lilly: Paaaaaa cosa è Dioooo??? Io:
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Lilly: OOOOOOOOHHHHHIIIIIIIII! 😤 Io: ... EEEHHHMMM ... sì ... Dio è un signore anziano con un forte problema di controllo della sua irascibilità. Lilly: ..... OK! 😊 Io:
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sara-saragej · 1 year ago
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Era tutto più facile da bambini, quando le parole non ferivano e gli abbracci erano sinceri.
Quando il dolore più grande era un ginocchio sbucciato e l'unica difficoltà era farsi il nodo alle scarpe. Era tutto più bello da bambini, quando per toccare il cielo bastava andare sull'altalena e un libro di favole faceva sognare.
Quando bastava un lecca lecca per far passare la tristezza e una luce accesa per spaventare i mostri sotto al letto.
Quando il mondo sembrava perfetto e avevamo fretta di crescere. Adesso il mondo fa più paura e qualche volta vorrei tornare bambina. - web.
Solare☀️☕🏵️pomeriggio
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Everything was easier as children, when words didn't hurt and hugs were sincere.
When the biggest pain was a scraped knee and the only difficulty was tying your shoes. Everything was more beautiful as children, when all you had to do to touch the sky was go on the swing and a book of fairy tales made you dream.
When a lollipop was enough to make the sadness go away and a light on to scare away the monsters under the bed.
When the world seemed perfect and we were in a hurry to grow up. Now the world is scarier and sometimes I would like to be a child again. - web.
Sunny☀️☕🏵️Afternoon
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canesenzafissadimora · 1 month ago
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I sentimenti si apprendono. Gli antichi imparavano i sentimenti attraverso le storie mitologiche. Se guardiamo alla storia greca ci ritroviamo tutta la gamma dei sentimenti possibili, Zeus il potere, Afrodite l’amore, Atena l’intelligenza, Apollo la bellezza, etc. C’era tutta la fenomenologia dei sentimenti umani. Noi invece li impariamo attraverso la letteratura, che è il luogo dove si apprende che cosa sono il dolore, la noia, l’amore, la disperazione, il suicidio, la passione, il romanticismo. Ma se la letteratura non viene “frequentata” e i libri non vengono letti, se la scuola disamora allora il sentimento non si forma. E se la cultura non interviene, i ragazzi rimangono a livello d’impulso o al massimo di emozione.
Da qui la necessità di educare al sentimento, a partire dalle favole per bambini dove si impara cosa è bene e cosa è male, e poi, crescendo, con la scuola dove si apprende dalla letteratura tutta la gamma dei sentimenti, i loro nomi e i loro possibili percorsi. E solo grazie a questo corredo culturale si acquisisce quella sensibilità psichica capace di distinguere il bene dal male, l'amore dall'odio, la partecipazione dall'indifferenza.[...]. Non sentire più la differenza tra bene e male, tra il giusto e l’ingiusto, tra ciò che grave e ciò che non lo è, denota una mappa emotiva non costituita.
Umberto Galimberti
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angelap3 · 2 months ago
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Da " Favole al telefono" propongo la storia
" Una Viola al Polo Nord"
Rodari in questo racconto affronta un tema di grande attualità: il Cambiamento climatico.
Una mattina al Polo Nord, l’orso bianco fiutò nell’aria un odore insolito e lo fece notare all’orsa maggiore (la minore era sua figlia).
«Che sia arrivata qualche spedizione?».
Furono invece gli orsacchiotti a trovare la viola. Era una piccola violetta mammola e tremava di freddo, ma continuava coraggiosamente a profumare l’aria, perché quello era il suo dovere.
«Mamma, papà» gridarono gli orsacchiotti.
«Io l’avevo detto subito che c’era qualcosa di strano», fece osservare per prima cosa l’orso bianco alla famiglia. «E secondo me non è un pesce».
«No di sicuro – disse l’orsa maggiore, – ma non è nemmeno un uccello».
«Hai ragione anche tu», disse l’orso dopo averci pensato su un bel pezzo.
Prima di sera si sparse per tutto il Polo la notizia: un piccolo, strano essere profumato, di colore violetto, era apparso nel deserto di ghiaccio, si reggeva su una sola zampa e non si muoveva. A vedere la viola vennero foche e trichechi, vennero dalla Siberia le renne, dall’America i buoi muschiati, e più di lontano ancora volpi bianche, lupi e gazze marine. Tutti ammiravano il fiore sconosciuto, il suo stelo tremante, tutti aspiravano il suo profumo, ma ne restava sempre abbastanza per quelli che arrivavano ultimi ad annusare, ne restava sempre come prima.
«Per mandare tanto profumo, – disse una foca – deve avere una riserva sotto il ghiaccio».
«Io l’avevo detto subito – esclamò l’orso bianco – che c’era sotto qualcosa».
Non aveva proprio detto così, ma nessun se ne ricordava.
Un gabbiano, spedito al Sud per raccogliere informazioni, tornò con la notizia che il piccolo essere profumato si chiamava viola e che in certi paesi, laggiù, ce n’erano milioni.
«Ne sappiamo quanto prima», osservò la foca. «Com’è che questa viola è arrivata proprio qui? Vi dirò tutto il mio pensiero: mi sento alquanto perplessa»
«Come ha detto che si sente?», domandò l’orso bianco a sua moglie.
«Perplessa. Cioè, non sa che pesci pigliare».
«Ecco – esclamò l’orso bianco – proprio quello che penso io».
Quella notte corse per tutto il Polo un pauroso scricchiolio. I ghiacci eterni tremavano come vetri e in più punti si spaccarono.
La violetta mandò un profumo più intenso, come se avesse deciso di sciogliere in una sola volta l’immenso deserto gelato, per trasformarlo in un mare azzurro e caldo, o in un prato di velluto verde. Lo sforzo la esaurì. All’alba fu vista appassire, piegarsi sullo stelo, perdere il colore e la vita. Tradotto nelle nostre parole e nella nostra lingua il suo ultimo pensiero dev’essere stato pressappoco questo «Ecco, io muoio… Ma bisognava che qualcuno cominciasse… Un giorno le viole giungeranno qui a milioni. I ghiacci si scioglieranno, e qui ci saranno isole, case e bambini».
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comeilsessodelleciliegie · 11 days ago
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A te…Giorgì che piangi se ascolti una canzone...perché ti si smuove dentro qualcosa che non sai dire.
Ed io che ti rassereno e che ti parlo di emozioni e ti guido in un mondo dove la fragilità è confusa spesso con la debolezza.
A te…Giorgì che le cose che ami te le tieni strette e non accetti condizioni.
A te…Giorgì che quando hai scoperto che per venire al mondo qualcuno mi ha tagliato la pancia, hai voluto sapere se poi quel taglio fosse rimasto lì.
A te che quando hai scoperto che non era sparito per magia e che faceva male proprio come sentivi dolore a quel piccolo taglietto che avevi sul dito…mi hai abbracciata così forte da rimettermi insieme anima e cuore in un unico sentimento di pace.
A me che col cuore pieno di malinconia...in ginocchio davanti a te....ho dovuto spiegarti quanto quel dolore sia stato necessario per avere il mio bene più prezioso.
A te…Giorgì che disegni cuori e dentro ci scrivi le nostre iniziali.
Che mi dici che sei mia figlia…ma anche un pó il mio “fidanzato.”
A te…Giorgì che un bambino piccolo ti intenerisce e se lo vedi piangere…con le lacrime agli occhi corri subito a consolarli e poi me ne parli…convinta che debba pensarci io a lui.
Perché per te la mamma è la Mamma di tutti i bambini.
La cura per ogni lacrima di ogni bambino.
A te…Giorgì che mi chiedi se sono felice.
Così...a bruciapelo.
E se rispondo di sì...allora mi domandi ancora perché non sto sorridendo.
E mi accorgo che mi leggi dentro così a fondo che non posso mentirti.
A te…Giorgì che le mie parole (anche se davanti a me…mai lo ammetterai) hanno un peso assoluto.
Quello della verità.
Che non mi ascolti con le orecchie…ma col cuore.
Che mi senti come se tra noi ci fosse qualcosa di perennemente connesso.
A te…Giorgì che se ti senti poco bene mi chiedi aiuto.
Che accetti ed hai accettato ogni cosa da me...perché lo sai che non farei mai nulla contro il tuo interesse...anche le cose che ti hanno fatto male.
E ti fidi ciecamente...così tanto da farmi sentire ogni istante il peso della responsabilità che ho nei confronti della tua esistenza.
A te…Giorgì che mi chiedi di abbracciarti mentre dormi.
Che mi svegli di notte perché non trovi le coperte...ma poi è solo una scusa per nasconderti ancora tra le mie braccia.
A te…Giorgì che sei ancora una continuazione del mio corpo.
Che il mio tenerti tra le braccia è ancora una questione di incastri perfetti.
Come un ramo col suo albero.
Come un frutto con la sua foglia.
Non sei mai stata così tanto lontano da non trovare una giusta posizione tra le mie braccia.
Ti sei solo dovuta adeguare al mio corpo in evoluzione.
Al tuo essere...sempre più Donna.
A te…Giorgì che ti svegli e canti.
Che mi segui in bagno perché hai bisogno di parlarmi.
A te…Giorgì...con quei lunghi e complicati racconti avvincenti di storie vere che si intrecciano con quelle delle favole che abbiamo letto insieme.
A te.
Che mi accorgo di cosa stai sognando solo da come respiri.
Che la notte devo combattere i mostri dei tuoi sogni poggiando la mia fronte sulla tua.
Ed a furia di raccontarti che succede così...ho iniziato a crederci anche io.
A te.
Solo per te ogni giorno chiudo gli occhi e ringrazio la vita di avermi concesso ancora un giorno da vivere.
Da vivere...nonostante le paure...
nonostante l’incertezza di quel che ci attenderà domani...
nonostante il mio essere così di passaggio su questa Terra...
nonostante io non abbia certezza più di niente.
Vivere.
Con te.
Per te.
A te…Giorgì che mi hai sempre reso fiera di essere tua Madre.
A Te…Giorgì 110 ed infinite volte Grazie❤️
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giuliavaldi · 4 months ago
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Rimedi per l’arrivo del freddo:
- copriti il collo con una sciarpa, possibilmente non sintetica e che porti ancora un profumo o almeno un ricordo
- tieni le mani al caldo, i piedi, pancia e reni con calzini e maglioni di lana
- accendi condizionatori e termosifoni solo se due coperte non bastano
- raccogli un fiore da portare in casa quando piove, altrimenti fermati a guardarli
- prepara zuppe calde di verdura
- impasta il pane
- prendi una decisione
- fai una tana con accesso singolo e privato con quello che ti pare e dove ti piace
- annusa spesso olio di lavanda, di rosmarino e limone
- piangi se necessario
- ridi, quando capita
- bacia, se puoi
- stai a letto con la coperta sopra gli occhi a inventare favole, poi falle diventare neve e vere
- cammina
- consola il mare
- costruisci un aquilone e aspetta il vento
- appoggia la testa sulla spalla dei nonni e se non ci sono, sulla corteccia di un albero
- rifai il letto tutte le mattine e una vita ogni giorno
- dì la verità
- scrivi lettere e consegnale
- leggi libri per bambini
- trova una canzone per colazione, pranzo, merenda e cena
- bevi
- accompagna il prato
- semplifica
- semplificati
- dimentica
- ama quello che c’è, quello che non c’è non c’è
- svela i segreti
- spogliati di tutte le foglie e trema
- inginocchiati dove senti
- metti le mani dentro alle maniche lunghe e sventola le braccia
- siediti su uno scalino e guarda chi passa
- respira.
Francesca Pachetti, La Raccontadina
dal nuovo libro Autunno
https://www.animamundiedizioni.com/
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altri-menti · 9 months ago
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È sbagliato raccontare le favole ai bambini per ingannarli,
bisogna raccontarle ai grandi per consolarli.
(Marcello Marchesi)
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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DIECI FAVOLE PER BAMBINI: Lezioni di vita di Salamano Fiorenza. Recensione di Alessandria today
Un viaggio nel mondo delle favole per scoprire insegnamenti senza tempo.
Un viaggio nel mondo delle favole per scoprire insegnamenti senza tempo. Una raccolta di favole che insegnano con magia e saggezza. Fiorenza Salamano, con il suo libro Dieci favole per bambini: Lezioni di vita, offre ai piccoli lettori e alle loro famiglie un’opera che unisce l’incanto della narrazione alla profondità di insegnamenti senza tempo. Pubblicato l’8 ottobre 2024, questo volume è una…
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rinaldinicoletta · 1 year ago
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ISABELLA
Tanto, tanto tempo fa, all’incirca nel IX secolo iniziarono a costruire castelli a scopo difensivo; questo era dovuto ai signori che in quel periodo storico, desideravano proteggersi dagli attacchi degli invasori fossero questi, signori locali o popolazioni straniere. La dimostrazione, tangibile di taluni signori, era l’erigere costruzioni fortificate per dar prova del proprio potere. Il castello…
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arcobalengo · 5 months ago
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Il 15 ottobre è per tutti noi una data scolpita nel cranio: il giorno peggiore, dove la benedizione dell'esserci e di essersi potuti incontrare ha avuto la sua massima espressione.
E' giusto ricordare quel giorno come simbolo del buio dell'era moderna, come punto di partenza per una evoluzione ed elevazione anche spirituale, dalle quali si è partiti per disconoscere come realtà tutte le favole urlate e dense di propaganda provenienti dal dualismo destra - sinistra, che per centinaia di anni ha tenuto furbescamente banco distraendo le persone dal problema reale: chi ha vissuto questo periodo col coraggio tipico dei ribelli, porta nell'anima e sulla pelle i segni che ci hanno condotto ad un livello nuovo di consapevolezza, profondo quel che basta per comprendere che gli unici schieramenti mai esistiti sono o "con l'elite" o "contro l'elite".
Le ferite che ci siamo procurati in questo cammino, talvolta bruciano ancora e oggi più che mai sentiamo la necessità di chiarire che NOI NON DIMENTICHIAMO.
Per abbattere il muro eretto fra vaccinati e non vaccinati, fra pro e contro gree pass, occorre ristabilire innanzitutto una linea di rispetto che tenga conto di tutte le sensibilità esistenti senza prevaricarne nessune, e questo non significherà MAI accettare di dimenticare il 15 ottobre.
Ci battiamo per il diritto all'autodeterminazione e qualunque intervento che possa violare anche solo idealmente i confini corporei o spirituali a casa nostra si definisce stupro.
Il trattamento sanitario imposto all'epoca se anche fosse stato efficace contro l'influenza per noi non avrebbe comunque avuto giustizia di essere imposto: il bene personale e individuale, le convinzioni della persona e le sue idee, non possono essere violate e sacrificate in nome di un bene superiore, poiché la libertà è essa stessa IL bene superiore, e perché ogni intervento esterno modifica con prepotenza il percorso che ogni anima deve fare per darsi le risposte ataviche e naturali che l'essere umano si pone da sempre.
Non dimentichiamoci dei bambini, ancora oggi tristemente ostaggio della Legge Lorenzin, esclusi dalla frequenza dei servizi per la prima infanzia e vedono noi, genitori della libera scelta, additati continuamente come autori di epidemie.
Non dimentichiamoli, proprio noi che abbiamo vissuto questa apartheid.
Siccome nulla accade per caso, il 15 ottobre 2024 siamo stati svegliati dalla notizia che il 25 ottobre sull'app IO (la stessa usata per il green pass), saranno disponibili nel wallet o portafoglio digitale la patente, la tessera sanitaria ed eventuale carta europea della disabilità per 50.000 italiani, possibilità che verrà estesa a tutti i cittandini entro il 05/12/2024.
Il fine non è mai stato la vaccinazione: il fine era ed è il green pass, perché a quel test la popolazione ha risposto in massa "presente!", dimostrando all'elite che la paura di perdere quel millimetro di stabilità è in grado di farci sacrificare chilometri di libertà.
Facciamo un appello affinché tutti pretendiamo il diritto ad una vita che ci garantisca gli stessi diritti anche senza smartphone: il punto centrale, il nodo della questione, è proprio questo, ovvero il diritto alla disconnessione e alla non digitalizzasione, mantenendo lo stesso diritto di accesso ai servizi di e per tutte le persone.
Vi salutiamo con delle righe ribelli che siano anche in grado di diffondere speranza:
ci è sempre piaciuto parlare di persone, più che della gente.
Le persone combattono, la gente si arrende.
Le persone insistono, la gente arretra.
Le persone scelgono la strada difficile, quella che non conviene, ma è giusta.
Nulla di quello che facciamo noi attivisti è conveniente: non ci candidiamo, non becchiamo un soldo ( al massimo qualche condanna, ma ormai non ci si fa nemmeno più caso).
Noi siamo persone, siamo quelli che non mollano mai, che non si nascondono e hanno la sfrontatezza di dire e dimostrare a tutti che tutti possono dichiarare guerra all'elite anche senza sovrastrutture.
NOI SIAMO QUELLI CHE MUOIONO IN PIEDI, PERCHE' IN GINOCCHIO LASCIAMO STARE I SERVI.
Concludiamo: una nota la facciamo al DDL 1660. NESSUNO che sia favorevole al green pass e ora si batte contro il ddl 1660, detto anche decreto sicurezza, ha la nostra stima.
Lottare contro alle leggi liberticide sifgnifica recuperare una dimensione di rispetto fra essri umani, al netto della retorica, delle favole pesanti, dell'ideologia dei partiti, della zavorra che opera da sempre per dividere gli oppressi e distrarre dall'oppressore.
Invitiamo tutti quelli che si riconoscono in questo pensiero a collaborare per fermare il ddl 1660 e per attuare i progetti di comunità che non chiedono, ma pretendono con la loro stessa esistenza, un netto cambio di passo verso un mondo diverso.
L.T
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daniela--anna · 3 months ago
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La maggior parte delle fiabe e delle favole non sono state scritte per addormentare i bambini, ma per svegliare gli adulti.
{J. Miguel Zunzunegui}
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petalididonna · 1 year ago
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Rimedi naturali per l'arrivo del freddo
- Coprirsi il collo con una sciarpa, possibilmente non sintetica e possibilmente che porti ancora un profumo o almeno un ricordo
- tenersi al caldo i piedi, pancia e reni con calzini e maglioni di lana
- non accendere condizionatori e i termosifoni, solo se due coperte non bastano
- raccogliere fiori da portare in casa quando piove, altrimenti fermarsi a guardarli
- preparare zuppe di verdura, calde
- impastare il pane
- prendere una decisione
- farsi una tana con quello che ti pare e dove ti pare, con accesso singolo e privato: andarci ogni volta che chiama
- Annusare spesso olio di lavanda, di rosmarino e limone
- piangere, se necessario
- ridere, quando capita
- baciare, per chi può
- stare a letto con la coperta sopra gli occhi a inventare favole, poi farle diventare neve e vere
- camminare
- andare a tenere compagnia al bosco
- consolare il mare
- costruire un aquilone ed aspettare il vento
- appoggiare la testa sulla spalla dei nonni e se non ci sono, sulla corteccia di un albero
- rifare il letto tutte le mattine e una vita ogni giorno
- dire la verità
- scrivere lettere e consegnarle
- leggere libri per bambini
- avere una canzone per colazione, pranzo, merenda e cena
- bere centrifugati di frutta e verdura ( il più buono per me è mela e barbabietola)
- accompagnare il prato
- semplificare
- semplificarsi
- dimenticare
- amare quello che c'è, quello che non c'è, non c'è
- svelare i segreti
- cercare e trovare un carillon e usarlo, quando serve
- spogliarsi di tutte le foglie e tremare
- inginocchiarsi dove vuoi
- mettere le mani dentro alle maniche lunghe e sventolare le braccia
- registrare la pioggia e ascoltarla ad ogni paura, ché l'acqua scioglie tutto
- sedersi su uno scalino con il viso tra le mani
- accarezzarsi le ciglia
- respirare
E poi danzare e danzare in ogni stanza e in ogni angolo della terra.....
La Raccontadina
Accarezzarsi sotto i maglioni❤️
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canesenzafissadimora · 7 months ago
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Era tutto più facile quando eravamo bambini, quando le parole non ferivano e gli abbracci erano sinceri. Quando il dolore più grande era un ginocchio sbucciato e l'unica difficoltà era farsi il nodo alle scarpe. Era tutto più bello da bambini, quando per toccare il cielo bastava andare sull'altalena e un libro di favole faceva sognare. Quando bastava un lecca lecca per far passare la tristezza e una luce accesa per spaventare i mostri sotto al letto. Quando il mondo sembrava perfetto e avevamo fretta di crescere. Adesso il mondo fa più paura e qualche volta vorrei tornare bambina.
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Chiara Trabalza - "Il Volo delle lanterne"
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schmedterlingfreud · 14 days ago
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In un Writer AU in cui Luca, Alberto e Giulia sono famosi romanzieri, in che generi letterari si specializzerebbero e quali sarebbero gli archetipi e i tropi che utilizzerebbero di più?
Domanda bizzarra... mi piace!
Ci ho messo un pochino a pubblicarla perché mi sono presa il mio tempo per rifletterci -- chiedo venia se quindi rispondo con così tanto ritardo. 🙏​
---
Per quanto riguarda Luca, io lo vedrei forse più portato per la poesia che per la narrativa. Un sognatore come lui, secondo me, si esprimerebbe molto più facilmente tramite una scrittura di genere "astratto", più volta all'esplorazione dei sentimenti, delle emozioni più sfuggevoli, del suo coloratissimo mondo interiore.
Lo vedo chiaramente con un piccolo taccuino sempre nella tasca, a portata di mano per le ispirazioni improvvise. Le pagine piene di appunti, pensieri, schizzi, parole e rime alla rinfusa. Sarebbe davvero facile interpretare il suo stato d'animo, il periodo emotivo che sta attraversando, sulla base di quello che scrive.
Potrebbe anche dilettarsi nelle favole per bambini, perché no? Magari lo farebbe dedicando i suoi lavori proprio ad Alberto, immaginando di comunicare con il suo bambino interiore. Lo vedo come un gesto d'amore molto dolce. Anche molte delle sue poesie, naturalmente, nascerebbero dai sentimenti che prova nei suoi confronti, in ogni sfumatura.
𓂃🖊
Se dovessi immaginare una Giulia romanziera... facilissimo! Romanzi di avventura, con tanta azione, magari con ambientazioni un po' esotiche (stile Sandokan, per intenderci), magari mescolandoci anche degli scontri interiori in cui si mette in discussione la moralità e i principi dei personaggi. Potrebbe anche appassionarsi a delle belle ambientazioni high fantasy, perché no? Come lettrice, la vedo piuttosto "onnivora", avida e curiosa proprio come Luca.
Però, dico la verità, la vedrei portata quasi più per la saggistica che per la narrativa. E, anche qui, la vedrei ben associata a tematiche quali giustizia sociale, diritti civili, e forse anche qualcosuccia di psicologia.
Magari, ecco, potrebbe essere una di quegli scrittori che in gioventù si dedica alla narrativa, esprimendo e sviluppando le fantasie più selvagge magari formulate durante i giochi con i suoi amici, e che poi, una volta cresciuta, "evolve" il tutto riportando gli stessi temi in scritti più maturi.
𓂃🖊
Infine Alberto... scusami, ma proprio non riesco a immaginarlo con il naso dietro ai libri (xD). Sicuramente sarebbe un'ottima fonte di ispirazione per gli scritti di Luca e di Giulia -- soprattutto per quelli di Luca.
Nulla di troppo impegnativo per lui, quindi. Sarebbe un amante delle favole semplici, magari con tematiche quali la famiglia, le figure genitoriali, e le prime insicurezze e paure che cominciano a svilupparsi durante l'infanzia. Leggere e partecipare a quello che scrive e condivide Luca sarebbe un ottimo modo per esternare tutte quelle emozioni che tiene nascosto per paura di essere ferito.
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Grazie infinite per l'ask! ◝(ᵔᵕᵔ)◜💚
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