#Attività per Bambini
Explore tagged Tumblr posts
Text
L’Universo nella Pancia: Evolution – Il programma Primavera 2025 della Ludoteca Comunale di Alessandria
La Ludoteca Comunale “C’è Sole e Luna” di Alessandria, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili, presenta il nuovo programma di attività per la primavera 2025 intitolato “L’Universo nella Pancia: Evolution”.
La Ludoteca Comunale “C’è Sole e Luna” di Alessandria, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili, presenta il nuovo programma di attività per la primavera 2025 intitolato “L’Universo nella Pancia: Evolution”. Questa iniziativa si propone di accompagnare bambini e adulti nello sviluppo della competenza emotiva, attraverso esperienze ludiche, creative ed educative. Il progetto si…
#Alessandria#Alessandria today#apprendimento esperienziale#ASM Costruire Insieme#Assessorato Politiche giovanili#attività genitori e figli#attività motorie#Attività per Bambini#bambini e natura#Educazione Ambientale#educazione emotiva#educazione ludica#emozioni e apprendimento#esperienze sensoriali#esperienze sensoriali per bambini#eventi gratuiti per bambini.#eventi per bambini#eventi per famiglie#eventi per la prima infanzia#Fattoria didattica#Gioca Boxe#giochi educativi#gioco e apprendimento#gioco e crescita#gioco simbolico#Google News#inclusione educativa#infanzia e creatività#italianewsmedia.com#laboratori creativi
0 notes
Text
Attività natalizie da fare con i bambini
Decorazioni fai da te, Caccia al tesoro, case di Panpepato, Laboratori e Letture. Scopri di più su Attività da fare con i bambini nelle Vacanze Natalizie
Queste attività renderanno le feste natalizie indimenticabili per i bambini, stimolando la creatività e la gioia del periodo 1. Decorazioni Natalizie Fai-da-te:Organizza una sessione di creazioni natalizie. I bambini possono realizzare decorazioni con materiali semplici come carta, colla, glitter e colori. Sarà divertente e potranno portare a casa le proprie opere d’arte. kit carta glitter…

View On WordPress
0 notes
Text
7 maggio: tic supermegafest, in piazza san cosimato 39, roma
Dalle 10.00: The Colazione is Present con Frank Solitario, autore de “I taccuini della colazione” (collana Amuleto).Dalle 11.00: Favole magnetiche – Attacca stacca crea con Chiara De Bonis.° Incontro adatto alle bambine e ai bambini.Per tutta la mattina Fabio Magnasciutti c’è. Dalle 15.00 (ma forse anche prima): Enrico Pantani in persona proprio lui dal vivo.Sarà presente Er cane.Dalle 16.00: Il…

View On WordPress
#art#arte#attività per bambini#Chiara De Bonis#cocktail#Emanuele Kraushaar#Enrico Pantani#Er cane#Er gatto#Fabio Magnasciutti#fest#festa#filmati originali#Frank Solitario#Il Colorabile - Cerca trova colora#illustrazioni#Ivan Vicari#libri e cose fantastiche#Libri eterni#Lorenzo Terranera#Manfredi Ciminale#Mimì#music(a)#musica dal vivo#OFF#pianoforte#San Cosimato#Scampoli#serigrafia#The Colazione is Present
1 note
·
View note
Text
Per tutte le piogge! in tour • Foggia e San Giovanni Rotondo
Qualche parola di ringraziamento, qualche foto e tanti bei ricordi di queste memorabili giornate a Foggia e San Giovanni Rotondo, all'insegna della lettura e delle attività con i più piccoli...

View On WordPress
#albi illustrati#attività#Carthusia Edizioni#creatività#disegno#eventi#Foggia#illustrazione#laboratori per bambini#lettura#libri#libri per bambini#Per tutte le piogge!#scuola
3 notes
·
View notes
Text
La collana di libri Green per i tuoi bambini
Buon pomeriggio anche se sembra tardare ad arrivare in alcune città dello stivale, siamo finalmente in primavera!!!🌸 Si sa con la primavera si possono finalmente portare un po’ all’aria aperta i bambini e perché non proporgli numerose attività da fare all’aperto o proporle alle scuole? Ecco se questo pensiero vi intriga il mio consiglio è assolutamente la collana green di Gaby books, casa…

View On WordPress
#collana green#gaby books#giochiamo con le stagioni#giochiamo in giardino#giochiamo nell orto#giochiamo riciclando#iniziativa per scuole#libri attività#libri per bambini
0 notes
Text
Do you notice a usual pattern?
Cecilia Sala, giornalista arrestata in Iran, anche se non lo è, sembra uscita da un certo format.
Ha lo stile del tipico giovane sveglio adottato dai servizi, magari dietro lo scudo di una grande agenzia di management dei professionisti della comunicazione, addestrato a fare il
"giornalista" di propaganda, che nell'entusiasmo dei vent'anni accetta magari anche di partecipare a operazioni d'intelligence, coperte da reportage.
Una che ha lasciato gli studi perché già le offrivano partecipazioni in tv, contratti con i giornali.
Ancora pochi giorni fa, su LA7 dove è di casa, appoggiava l'invio di truppe europee in Ucraina, spacciando le solite bufale sulla Georgia, sulla Russia pronta ad attaccarci.
Poi lavora al FOGLIO, un marchio di garanzia embedded. Un giornale che sta giustificando un genocidio.
Negazionista del genocidio la Sala, anche se poi si è accodata alle critiche di convenienza verso Netanyahu.
Furba anche nel dissentire dalle bufale sulla ragazza nuda a spasso per Tehran. Stava per fare due settimane di permanenza in Iran.
Fortunata ora a trovarsi dalla parte "giusta" in Iran, uno stato contro il quale, tempo zero, tutti i media occidentali sono già in rivolta per lei.
Trovandosi dalla parte "sbagliata", poteva finire macellata (peraltro come migliaia di bambini e come chiunque, donne, medici, sacerdoti cristiani) e presa appositamente di mira in quanto giornalista dal regime sionista, senza che un Crosetto di turno fiatasse.
Anzi, il nostro ministro è fresco di visita, baci e abbracci col suo pari grado dello stato macellaio ebraico.
Dalla parte "sbagliata" nessuno se la filerebbe, come è accaduto nel settembre 2023 a un italiano di origine palestinese arrestato dal regime di Tel Aviv senza spiegazioni, così come già accadeva da anni con migliaia di persone in Cisgiordania, solo perché palestinesi.
Cinque settimane di prigione e tre mesi prima di lasciarlo rimpatriare.
In quel caso, il ministro Tajani riuscì a dire che "non possiamo interferire con attività giudiziarie di un altro paese".
A maggior ragione allora, non possiamo interferire con le attività giudiziarie dell'Iran, uno stato sempre corretto nelle relazioni con l'Italia, a differenza di altri.
L'Iran che almeno, fino a prova contraria, non aggredisce stati esteri, non macella migliaia di donne, bambini e giornalisti, non rade al suolo ospedali, chiese, moschee e città intere solo per la conquista di quello che ritiene il suo spazio vitale.
72 notes
·
View notes
Text
Oggi succede pure questo. Una maestra del piccolo Jo (seconda elementa- ah no, seconda primaria) ci manda una mail chiedendoci di partecipare a un colloquio con l'insegnante di religione (totale ore erogate a settimana: una) già fissato per martedì prossimo alle 18, rsvp. Lì per lì vengo avvisato mentre sono in ufficio, mia moglie conferma che ci saremo (per poi dirmi che ciò comporterà la perdita di uno degli appuntamenti dei bambini con le attività che fanno extra-scuola, che sono tutti di martedì) ma tralascia di dirmi una cosa fondamentale:
le maestre hanno scritto alla e-mail del bambino.
Si, perché i pargoletti hanno un account che l'istituto scolastico ci ha fatto creare durante i primi anni di scuola (si era in pandemia) e che, naturalmente, io non monitoro (e mia moglie monitora per puro caso perché le è rimasto tra i login della gmail).
Questo senza considerare che la scuola ha la mia mail, quella di mia moglie ed entrambi i nostri telefoni cellulari, e che ci vede - o me, o lei - tutti i santi giorni all'uscita e ci potrebbe (potrebbe!) anche dire "per piacere, avremmo necessità di un colloquio etc." o addirittura potrebbe (potrebbe!) anche mandarci una comunicazione su Axios, su i centomila gestionali informatici a cui ci hanno fatto iscrivere, a mezzo piccione viaggiatore o tramite la rappresentante di classe che è in costante contatto con le maestre, ma no.
Loro scrivono alla email del bambino.
Quindi, tornato a casa già sensibilmente incarognito per questa cosa, intanto ho rimesso subito le cose in chiaro scrivendo loro quali siano gli indirizzi e-mail corretti a cui rivolgersi, e poi pregandole di riprogrammare l'appuntamento (salvo motivazioni di grave urgenza) più avanti in modo che io possa prendermi un permesso per andarci.
Dice: ma tu non rispetti il lavo- fermi tutti.
L'insegnante di religione (totale ore dedicate alla classe: una, il lunedì) è l'unica insegnante non presente ai colloqui con le maestre, ma che pretende di essere "prenotata" su appuntamento, sempre e solo di martedì, a prescindere dalle date dei colloqui. Motivo per cui non ci va mai un cazzo di nessuno. Inoltre è l'unica che ha elevato lamentele per i comportamenti dei ragazzi nella classe, praticamente almeno una volta l'anno. E - ripeto - se fai UN'ORA a settimana e ogni santa settimana nella tua ora succedono dei casini, forse (forse!) c'è qualcosina da rivedere? Perché questi giovani teppisti non fanno cagnara durante le ore di italiano, matematica, inglese (lasciamo perdere la qualità dell'inglese) ricreazione, mensa, educazione fisica ma in quell'ora di religione c'è sempre qualcosa che va storto?
Quindi, capisco anche che tu mi voglia a colloquio perché i ragazzi si sono presi a legnate durante la tua ora; ma almeno abbi la decenza di dirmi "quando saresti disposto a venire a colloquio? sarebbe importante" e fallo scrivendo agli indirizzi giusti, quantomeno.
Invece questa tizia ha fatto scrivere la mail alla sua collega che fa matematica, la quale poveretta s'è presa la mia risposta e mi ha anche detto "Mi tocca fare da segretaria", e ha ragione: ma, sorella, qui il problema è la tua collega che fa religione. Una volta a settimana. Per un'ora. A una seconda primaria.
Poi l'erede, peraltro, ha rivelato che la cosa derivava da una zuffa (che lui chiama "combattimento") avvenuta lunedì scorso. E suppongo (spero) che anche gli altri progenitori dei partecipanti al mortal kombat siano stati convocati... spero con un po' più di grazia. Ma, tanto per farvi capire la portata della questione, parliamo di bimbi di sette / otto anni.
Questo non mi ha impedito affatto di spiegare al giovane boxeur che deve darsi una calmata, così come i suoi compagni di teppa (quando l'ho accompagnato ad un compleanno, di recente, ho visto delle pose degne di un film di Quentin Tarantino) pena la potenziale esclusione dall'ora di religione - che tanto già mi stavo chiedendo cosa cazzo gliela faccio fare a fare - o, peggio, il cambio di sezione.
Detto ciò, e perché sia chiaro a tutti come la penso: io non facevo religione alle elementari, la facevo alle medie e già allora era un'ora sana di prese per il culo (avevamo una tizia new age che ci faceva disegnare "lo sheol") e al liceo era anarchia pura e semplice, e l'unica rissa della mia vita, con quello stronzo del mio ex compagno di banco, l'ho fatta in terza liceo classico (quindi quinto anno) proprio durante l'ora di religione, ed ero partito bene con un banco in mano per sfasciarglielo addosso.
Quindi forse, ma dico forse, la domanda giusta è a che cazzo serve l'ora di religione.
31 notes
·
View notes
Text
SPUNTANO I MURALES ALL’UNCINETTO: LA STREET ART DELLE NONNE

A Montegalda, comune di 3000 abitanti in provincia di Vicenza, è stato inaugurato il Vialetto della Gentilezza, una strada a colori realizzata con l’aiuto di tutti, dai bambini della scuola materna agli anziani del centro “Nonnochiamanonno”, a pittori di professione a tanti aspiranti artisti autodidatti che hanno voluto dare il loro contributo per colorare uno spazio poco valorizzato. Tutto è nato dalla creatività di Sonia, un’infermiera che abita in una delle case confinanti con il vialetto, stanca di vedere solo muri grigi e spogli ha bussato alle porte dei suoi vicini per chiedere se poteva decorare i muri che danno sul retro delle case, circa 50 metri che portano alla posta, alla scuola e al parco. Il posto giusto per fare due passi tra arte, colori e fantasia.
Il progetto di Sonia ora è diventato realtà e in tanti hanno contribuito a realizzarlo: chi ha dipinto il Murales dell’amicizia mondiale, chi il murales dell’amicizia tra Montegalda e Eichstatt, in Germania, con cui il paese è gemellato. E da marzo 2024 si è aggiunto un nuovo tipo di murales: quello fatto all’uncinetto e a maglia, realizzato dalle “ragazze” del centro Nonnochiamanonno che ogni mercoledì e giovedì mattina si sono riunite per questa e molte altre attività. «Il mio grazie va Sonia – dice l’assessore alla Gentilezza Loreta Tonello Bortoli – per averci coinvolto e in modo particolare a Agnese, Marta, Giovanna, Miranda, Rita e a tutte le persone che hanno cucito! La dimostrazione che tanti piccoli momenti passati assieme possono dare grandi risultati. Penso che Nonnochiamanonno abbia raggiunto lo scopo, che è quello di combattere la solitudine». I murales di lana sono stati trattati con una vernice che li protegge dalla pioggia e li mantiene a lungo. «Lana e fili sono stati donati da persone che li avevano a casa e che hanno messo a disposizione borse piene di materiali – continua l’assessore Tonello Bortoli – quindi non si è speso quasi niente per realizzarli». Il murales di lana ha unito il paese ed è stata una grande occasione di socialità, sia per le signore del centro anziani sia per tanti abitanti di Montegalda e dei paesi vicini. Il Vialetto della Gentilezza, nato tre anni fa, continua ora ad arricchirsi di idee e nuove iniziative, nel suo futuro c’è ad esempio una collaborazione con i bambini del dopo-scuola e una forte caratterizzazione sui temi della gentilezza e dell’inclusione. Nel frattempo, spuntano di tanto in tanto nuovi sassi colorati e le piante aromatiche che crescono troppo vengono tagliate e lasciate a disposizione di chi ne ha bisogno.
___________________
Fonte: Assessorato alla gentilezza del Comune di Montegalda (il progetto)
VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
23 notes
·
View notes
Text
Se avete cinque minuti, leggete fino alla fine questo articolo. Astutillo Malgioglio, per gli amici Tito, era il portiere di riserva dell’Inter di Trapattoni, quella dello scudetto dei record. Nel 1987 lo andai ad intervistare per Il Giorno, il quotidiano per cui allora lavoravo, a Piacenza. Avevo saputo che Malgioglio, allora 29enne, aveva aperto vicino a casa una palestra per la rieducazione motoria dei bambini cerebrolesi; aveva chiamato la struttura ERA 77 (acronimo di Elena, il nome della figlia nata appunto nel 1977, di Raffaella, la moglie, e di Astutillo) e coadiuvato dalla moglie prestava questo servizio gratuitamente mettendo a disposizione tutto il suo tempo libero. Per questa intervista vinsi un premio a Como, che mi venne consegnato da Pierluigi Marzorati, il campione della Pallacanestro Cantù, somma che girai immediatamente all’Unicef. Malgioglio mi raccontò cose bellissime e bruttissime. Cose vere. Mi raccontò che stava facendo tutto questo da 7-8 anni ma a fari spenti, quasi in incognito: perché non era buona cosa, per come andavano le cose nel mondo del pallone, che un calciatore professionista si distraesse con pensieri (o attività) inutili o bizzarre come, appunto, aiutare il prossimo. A meno di non incontrare sulla propria strada due persone come Nils Liedholm e Sven Goran Eriksson, come capitò a Tito nei due anni alla Roma dall’83 all’85, che convinsero Dino Viola a mettere a disposizione di Malgioglio, nel tempo libero, la palestra di Trigoria, per permettergli di fare anche a Roma quel che aveva cominciato a fare a Piacenza. Mi raccontò che l’Associazione Calciatori, sul suo giornale, aveva aperto una sottoscrizione tra tutti gli iscritti (gli oltre mille calciatori di serie A, serie B, serie C1 e serie C2) per raccogliere fondi a favore dell’attività di Tito; e che alla fine il ricavato era stato di 700 mila lire, che con un certo imbarazzo l’AIC aveva provveduto a fargli avere. Mi raccontò, soprattutto, che un giorno alla Pinetina Jurgen Klinsmann lo aveva avvicinato e gli aveva chiesto come mai finiti gli allenamenti lo vedesse andarsene, sempre, così di fretta a Piacenza. Tito gli aveva spiegato il perché e Klinsmann gli aveva detto: domani vengo con te, voglio vedere con i miei occhi quello che fai. Klinsmann mantenne la promessa. Salì sul maggiolino scassato di Malgioglio, andò con lui a Piacenza, passo l’intero pomeriggio a guardare Tito assistere i bambini cerebrolesi. Poi, prima di risalire sul maggiolino per farsi riportare a Milano, sfilò di tasca il libretto degli assegni e senza dire una parola scrisse 70 milioni (settanta milioni), staccò l’assegno e lo consegnò al compagno. Aveva gli occhi lucidi. Come quelli di Malgioglio". [Paolo Ziliani da Il Fatto Quotidiano]
86 notes
·
View notes
Text
Ultima notte di un campo intenso ma molto molto bello. Adesso stiamo dormendo con le lupette sotto le stelle sul balcone che c’è fuori dalla nostra stanza, il clima secco lo permette senza stare alla guazza dell’umidità. Domani anzi, ormai oggi essendo le due passate, arriveranno i genitori a prenderli e torneremo alla nostra quotidianità.
In queste vdb ho capito, per l’ennesima volta, quanto io tenga ai miei bambini. Quanto vedermeli appiccicati addosso in cerca di un abbraccio, di conforto, in cerca di ascolto, di comprensione sia meraviglioso. Nonostante il caldo intenso, nonostante fiumi di lacrime al giorno, nonostante nasi sanguinanti, nonostante rimproveri, nonostante momenti in cui bisognava contare fino a cento è stato un bel campo e sono, e siamo, molto soddisfatti del risultato del nostro impegno e delle mille corse dell’ultimo minuto. Con Ake e Kaa ci siamo supportati tutto il tempo e siamo arrivati cotti ma soddisfatti e contenti. Tra di noi di staff non tutto è andato perfettamente, o meglio, tra noi tre tutto è andato bene e abbiamo continuato a lavorare esattamente come abbiamo fatto fino ad ora, ma con il quarto membro abbiamo avuto la conferma che c’è qualcosa che non va e che ciò non può fermare una staff e deve essere discusso.
Fare il capo scout non è semplice, stare con i ragazzi, stare con i bambini non è semplice. Ti risucchia a livello emotivo e a livello fisico al 110% tutto il tempo, devi pensare prima di parlare in modo da usare le parole giuste, devi saper usare il tono della voce in modo da non farli sentire sempre sotto attacco, devi saper gestire crisi di rabbia, pianti da nostalgia, pianti da coccole, pianti da influenza, pianti da stanchezza, momenti di tristezza, momenti di invidia, momenti di debolezza e tutto questo non mostrando mai loro la tua stanchezza. Devi gestire il risultato di genitori assenti, di genitori iperprotettivi, di genitori che non li vogliono rendere autonomi e quindi fanno tutto al posto loro ma al tempo stesso li vorrebbero già maturi e grandi da potersela cavare da soli senza intralciare le loro vacanze, i loro aperitivi o le loro serate fuori. Per fortuna non tutti i genitori che abbiamo sono così, ci sono anche quelli che dedicano il tempo ai figli, che sono protagonisti alla loro crescita, che li supportano in tutto. E quest’ultimi sono i miei preferiti e quelli con i quali ho un rapporto più stretto ed onesto.
Essere un educatore è stancante, ti mette alla prova, ti fa tirare fuori tutta la creatività che possiedi, ti fa pensare per buona parte del tuo tempo ai bisogni dei bambini ed alle attività da proporre per aiutarli a crescere. Essere un educatore ti mette anche in crisi, ti fa venire paure, dubbi, incertezze e devi molte volte migliorare te stesso per offrire loro sempre una versione migliore di te e per dar loro il buon esempio.
Queste vdb stanno per giungere al termine ed è stata proprio una cosa ben fatta.
23 notes
·
View notes
Text
Biblioteca delle Ragazze e dei Ragazzi: gli appuntamenti di marzo. Casale Monferrato
La Biblioteca delle Ragazze e dei Ragazzi di Casale Monferrato prosegue la sua attività con numerose iniziative rivolte ai più piccoli, anche legate al festival di fotografia MonFest. Ecco di seguito gli appuntamenti fissati per il mese di marzo 2025.
Alla Luzzati nuove iniziative dedicate ai giovani lettoriLa Biblioteca delle Ragazze e dei Ragazzi di Casale Monferrato prosegue la sua attività con numerose iniziative rivolte ai più piccoli, anche legate al festival di fotografia MonFest. Ecco di seguito gli appuntamenti fissati per il mese di marzo 2025. Martedì 4, giovedì 6, martedì 25 e giovedì 27 marzo, sempre alle ore 17,00, si terranno…
#Alessandria today#appuntamenti di marzo#Associazione Orizzonti Casale#attività all&039;aperto#attività manuali per bambini#Attività per Bambini#Biblioteca delle Ragazze e dei Ragazzi#Biblioteca Luzzati#Casale Monferrato#cultura a Casale Monferrato.#esperienze didattiche#Eventi culturali#Eventi educativi#eventi per bambini#favoleggiando girovagando#festival di fotografia#festival MonFest#Giovan Francesco Caroto#Giovanni Ganora#Google News#Guglielmo IX Marchese di Monferrato#incontri per famiglie#italianewsmedia.com#laboratori creativi#laboratori fotografici#laboratori per scuole#Laboratorio Orticolo#lettura e creatività#Lettura per bambini#letture itineranti
0 notes
Text
Oggi ho presentato alla classe prima i margini della foglia: liscio, lobato e seghettato. Ho utilizzato foglie vere per far sentire a ciascuno i margini, abbiamo discusso e ripassato le parti che già conoscevano. Hanno poi ritagliato da un cartoncino le tre foglie, ognuno col suo set di forbici, incollato nel foglio e scritto accanto a ciascuna il tipo di margine in corsivo. Hanno bucato il foglio con la bucatrice, inserito nel quaderno ad anelli. Tempo impiegato circa un’ora. Qualcuno doveva ancora finire.
Immagino questa attività in una scuola pubblica, forse impossibile. Perché io avevo sei bambini, e non trenta, e ho seguito nei limiti e nel rispetto della loro autonomia, ciascuno singolarmente.
Autonomia, esperienza, contenuti sono equilibri che maggiore è il numero di chi compone una classe maggiore è la scelta che si deve fare in una o altra direzione e di solito è a scapito dell’autonomia, perché il solo bucare il foglio autonomamente implica tempo ed attenzione, o dell’esperienza che spesso è ridotta.
Questo è anche da spiegare alle famiglie che spesso comparano quaderni e libri e lavoretti di famiglie che vengono da una scuola tradizionale. La scuola dell’autonomia la si vede sulla lunga distanza, è una scuola più lenta, con intervalli e ritmi diversi. Chi ha la pazienza di vedere un fiore nascere dal seme?
15 notes
·
View notes
Text
7 maggio: tic supermegafest, in piazza san cosimato 39, roma
Dalle 10.00: The Colazione is Present con Frank Solitario, autore de “I taccuini della colazione” (collana Amuleto).Dalle 11.00: Favole magnetiche – Attacca stacca crea con Chiara De Bonis.° Incontro adatto alle bambine e ai bambini.Per tutta la mattina Fabio Magnasciutti c’è. Dalle 15.00 (ma forse anche prima): Enrico Pantani in persona proprio lui dal vivo.Sarà presente Er cane.Dalle 16.00: Il…

View On WordPress
#art#arte#attività per bambini#Chiara De Bonis#cocktail#Emanuele Kraushaar#Enrico Pantani#Er cane#Er gatto#Fabio Magnasciutti#fest#festa#filmati originali#Frank Solitario#Il Colorabile - Cerca trova colora#illustrazioni#Ivan Vicari#libri e cose fantastiche#Libri eterni#Lorenzo Terranera#Manfredi Ciminale#Mimì#music(a)#musica dal vivo#OFF#pianoforte#San Cosimato#Scampoli#serigrafia#The Colazione is Present
0 notes
Text
Per tutte le piogge! • Scuola Primaria A. Stradivari
L’anno nuovo è iniziato a pieno ritmo con i laboratori nelle scuole! Nelle scorse settimane sono stata ospite alla Scuola Primaria A. Stradivari di Cremona con il libro 𝗣𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗶𝗼𝗴𝗴𝗲!

View On WordPress
#albi illustrati#attività#creatività#Cremona#disegno#eventi#illustrazione#laboratori per bambini#lettura#libri#libri per bambini#Per tutte le piogge!
1 note
·
View note
Text
La farfalla
La mia prima volta
Capitolo 2 - Parte prima
Io e mio marito avevamo programmato una bellissima vacanza in un resort di lusso, all-inclusive, molto riservato e non tanto grande, non accoglieva non più di venti posti, esclusi bambini e animali. La nostra intenzione era quella che volevamo darci alla pazza gioia, volevamo festeggiare il nostro anniversario. La prima settimana passò in fretta, tanto sesso e molto rilassamento, passavo il tempo a fare shopping, a giocare a tennis, a leggere libri o semplicemente mi sdraiavo sulla spiaggia ad abbronzarmi; mentre mio marito giocava a golf o pescava. Mi piaceva attirare l’attenzione di chi mi fosse intorno, riuscivo a percepire nei loro sguardi qualcosa di libidinoso, lo ammetto sono molto civettuola e un tantino narcisista. Poi sono fortunata ad avere un marito che non è per niente geloso e si diverte a lasciarmi flirtare liberamente, ben conscio che non lo lascerei mai. Mi sentivo inebriata. L’organizzazione aveva predisposto una serata di metà vacanza. Quella mattina, non abbiamo fatto l’amore per tenerci tonici per la serata. Per la serata indossai un vestito rosso, molto sexy, che faceva notare tutte le mie curve. Sotto il vestito ho indossato della lingerie molto raffinata. Questo fa andare in estasi mio marito e lo tiene sempre in uno stato di allerta. Il tutto mi rendeva molto euforica e in uno stato di eccitazione. A cena dissi a mio marito che avevo in serbo delle sorprese. Questo aveva avuto l’effetto di far aumentare l’attesa, che è il preludio di un piacere superiore. La cena fu ottima. I camerieri, e in generale tutti i maschi non mi mollavano i loro occhi di dosso. Mio marito ne godeva. Dopo cena decidemmo di andare al club del nostro resort. Quando siamo arrivati, la sala era quasi deserta, abbiamo approfittato dello spazio della pista da ballo e ci siamo concessi qualche ballo. Ogni tanto sfioravo con il mio inguine al suo per assicurarmi che fosse in tiro. Iniziai ad entrare nella parte che mi ero prefissata e sussurrai a mio marito di massaggiarmi la schiena e il sedere. Sentivo la sua eccitazione crescere mentre mi limitavo a sorridere, notavo che molti ci stavano osservando. Ben presto il posto si stava affollato.

Tutti cercavano di prendere un tavolo e ormai erano tutti occupati. Ho notato un uomo di colore alto e di bell'aspetto in piedi vicino a noi, mi stava mangiando con gli occhi. Ho chiesto a mio marito se avesse piacere a condividere il nostro spazio con lui. Subito accettò. Mio marito gli fece cenno di sedersi sulla sedia libera. Ci ha ringraziato e ha chiesto al cameriere di portare una bottiglia di vino e tre bicchieri. Abbiamo avuto delle belle conversazioni e ci siamo davvero trovati bene. Abbiamo appreso che veniva dall'Inghilterra e soggiornava nello stesso resort. Era un venditore di vino che cercava di avviare in zona una attività commerciale, ma recentemente aveva divorziato dopo un breve matrimonio e si godeva moltissimo i viaggi che il suo lavoro comportava. Continuai a ballare sotto gli sguardi allupati dei molti e questo non faceva altro che aumentare la mia eccitazione, anche perché mio marito era compiaciuto dalla situazione. Ad farmi andare il visibilio erano gli sguardi del nostro ospite che si posavano su di me. Il nostro ospite era molto ambito da alcune donne che sfacciatamente gli chiedevano di ballare e questo m’infastidiva parecchio, ero coinvolta in una sorta di rivalità femminile per la sua attenzione. Una situazione per me inedita, probabilmente non ero lucida, ma stavo reagendo secondo l’istinto di competizione. Mio marito si stava godendo la situazione. Ho aumentato il mio grado di civetteria nella conversazione e il mio comportamento e i miei sorrisi diventavano sempre più sensuali. Cercavo in tutti i modi di marcare il territorio e lo invitavo spesso a ballare, il gioco con le altre contendenti si faceva duro. Diventavo sempre più provocante in modo da eclissare le altre donne in lizza. Mio marito gongolava nel vedere la gara per questo pollo ruspante. L’eccitazione di mio marito era alle stelle. Tutto stava diventando molto voluttuoso. Approfittando che mio marito fosse andato in bagno, mi strinsi al mio ospite e senti che anche lui si era fatto più audace. Ero eccitatissima, ormai senza ritegno mi strusciavo più sfacciatamente durante i balli, incurante dalla presenza di mio marito. Quando finii l’ultimo ballo infuocato, tornai al tavolo e sussurrai a mio marito che ero pronta a tornare nella nostra stanza. Abbiamo comunicato al nostro ospite che la serata per noi era terminata e lo ringraziammo per la splendida serata che ci aveva fatto passare. Si capiva che era deluso dal fatto che noi ci fossimo ritirati e pensò che forse fosse meglio che anche per lui abbandonasse il club, poiché la mattina seguente doveva andar via per adempiere alle sue commissioni. Ci siamo scambiati i numeri delle camere per organizzare la colazione dell’indomani.

Tornando in camera abbiamo parlato della nostra serata e di quanto fosse stata divertente. Mio marito forse sotto l’effetto dell’alcol mi disse che avevo rovinato la serata a tutte le donne single che sbavavano per lui. Gli detti un bacio di fuoco. Continuò dicendomi che aveva notato un grosso rigonfiamento nei suoi pantaloni che dimostrava che gli era piaciuto ballare con me. Sorrisi maliziosamente perché anch’io mi ero divertita. Confermai a mio marito che i balli mi avevano eccitata da morire. Lo potevo sentire distintamente il suo cazzo che premeva contro di me. Sentivo qualcosa di molto duro. Mio marito mi chiese se il mio atteggiamento non fosse solo provocatorio, ma che provavo proprio piacere nello strofinarmi a lui. Arrossii, ero molto imbarazzata perché avesse notato tutto. Sembravo una bambina sorpresa con le mani nel barattolo dei biscotti. Per smorzare il mio imbarazzo mi disse con voce esaudente che non era arrabbiato.
Per alleggerire la tensione mi disse: ”- - - - forse vende anche dei salami e ne ha messo uno anche lì per attirare le donne...” aggiunse interrompendo la conversazione seria.
Entrambi abbiamo riso ad alta voce “Beh, sai cosa dicono, gli uomini neri hanno i cazzi più grandi degli altri uomini e non hanno bisogno di un salame” disse continuando a prendermi in giro e ridendo.
Io di rimando "Che cosa? ? ? . Dove hai mai sentito qualcosa del genere?….Non è proprio possibile, vero? ? …. Oh, probabilmente non sei veramente serio - Mi stai ancora prendendo in giro adesso... ... non è vero?" ero molto sorpresa per la sua battuta.
Dopo diversi momenti di silenzio mentre continuavamo il nostro cammino verso la nostra stanza, continuavo a pensarci sopra. Ha solo fatto un sorrisetto e una risatina e ha alzato le spalle. Quando raggiungemmo la nostra stanza, ancora pensando alla nostra notte, improvvisamente sbottai facendomi prendere da mille rimorsi per come mi fossi comportata. Mio marito ridacchiava mentre mi assicurava che non fossi una troia e che tutto sarebbe andato tutto bene se lo avessimo visto in giro. Tornati in camera, andai in bagno. Bussarono alla porta. Mio marito andò ad aprire, rimase di stucco nel vedere il nostro nuovo amico lì con un'altra bottiglia di vino. Si è scusato per la tardiva intrusione ma sentiva di volerci fare un regalo per domani, questa era una delle migliori bottiglie di vino della sua azienda e ce ne faceva dono per essere stati così gentile con uno sconosciuto e avergli permesso di unirsi a noi quando il locale era così affollato. Disse che la maggior parte delle persone nel mondo non sono così generose e stasera si è davvero divertito moltissimo. Voleva solo lasciarci la bottiglia prima di tornare nella sua stanza per la notte. Mio marito conoscendo il mio stato di eccitazione e immaginando quanto fossi infatuata di lui pensò bene di farmi una sorpresa, lo invitò a restare.
Continua...
11 notes
·
View notes
Text
La mia attività preferita della domenica mattina (per me nel weekend è mattina almeno fino alle 14) è prendere il caffè e spiare i cagnetti dei miei vicini che fanno le passeggiate. Vorrei anch’io un cane ma viaggio troppo e quando non viaggio sto comunque fuori casa da mattina a sera (e poi ho una paura fottuta di essere responsabile di una creatura e non accorgermi che sta male e ha bisogno di cure). Tra i viaggi già fatti e quelli prenotati ho già finito i miei giorni di vacanza che avevo da usare per quest’anno quindi quando la settimana scorsa ho ricevuto un’email che mi offriva un giorno libero in cambio di un’attività di beneficienza mi sono subito iscritta presa dall’eccitazione, senza realizzare bene che si tratta di una corsa. Io odio correre, ma ho fino a settembre per farmelo piacere. Ci ho messo quindici anni a farmi piacere le olive e ora le adoro. Quando arriva giovedì e sono esausta dal lavoro e dalle attività solite della settimana e sento un ronzio in testa per le ore passate in inutili riunioni online, per cena mangio olive davanti alla tv pensando al prossimo viaggio. Capita a volte che le persone mi dicano che devo avere un sacco di soldi per viaggiare tanto e io spiego sempre che semplicemente tutti i miei soldi li investo in quello. Non ho bambini, non ho una macchina e non compro cose costose. Forse se prendessi un cane spenderei tutti i miei soldi per lui e il problema del viaggiare troppo si risolverebbe così. Comprerei finalmente una macchina e ci faremmo dei road trip pazzeschi. Il problema più grande comunque rimangono i pochi giorni di ferie quindi sto pensando a quale sarà la prossima grande cosa in cui investire e smettere di lavorare.
Ah, presa dalla disperazione mi sono fatta rossa, segno da donna basic che qualcosa deve cambiare.
262 notes
·
View notes