#Attività per Bambini
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Alessandria: Incontro per Marzo Donna al Quartiere Cristo
Importante riunione per la pianificazione degli eventi di Marzo Donna al Quartiere Cristo
Importante riunione per la pianificazione degli eventi di Marzo Donna al Quartiere Cristo Un’importante riunione si è svolta al Quartiere Cristo di Alessandria per organizzare gli eventi dedicati a Marzo Donna, un mese ricco di iniziative volte a celebrare le donne, la loro forza e il loro ruolo nella società. L’incontro ha coinvolto una pluralità di attori, tra cui i rappresentanti della…
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Attività natalizie da fare con i bambini
Decorazioni fai da te, Caccia al tesoro, case di Panpepato, Laboratori e Letture. Scopri di più su Attività da fare con i bambini nelle Vacanze Natalizie
Queste attività renderanno le feste natalizie indimenticabili per i bambini, stimolando la creatività e la gioia del periodo 1. Decorazioni Natalizie Fai-da-te:Organizza una sessione di creazioni natalizie. I bambini possono realizzare decorazioni con materiali semplici come carta, colla, glitter e colori. Sarà divertente e potranno portare a casa le proprie opere d’arte. kit carta glitter…
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7 maggio: tic supermegafest, in piazza san cosimato 39, roma
Dalle 10.00: The Colazione is Present con Frank Solitario, autore de “I taccuini della colazione” (collana Amuleto).Dalle 11.00: Favole magnetiche – Attacca stacca crea con Chiara De Bonis.° Incontro adatto alle bambine e ai bambini.Per tutta la mattina Fabio Magnasciutti c’è. Dalle 15.00 (ma forse anche prima): Enrico Pantani in persona proprio lui dal vivo.Sarà presente Er cane.Dalle 16.00: Il…
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Per tutte le piogge! in tour • Foggia e San Giovanni Rotondo
Qualche parola di ringraziamento, qualche foto e tanti bei ricordi di queste memorabili giornate a Foggia e San Giovanni Rotondo, all'insegna della lettura e delle attività con i più piccoli...
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#albi illustrati#attività#Carthusia Edizioni#creatività#disegno#eventi#Foggia#illustrazione#laboratori per bambini#lettura#libri#libri per bambini#Per tutte le piogge!#scuola
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La collana di libri Green per i tuoi bambini
Buon pomeriggio anche se sembra tardare ad arrivare in alcune città dello stivale, siamo finalmente in primavera!!!🌸 Si sa con la primavera si possono finalmente portare un po’ all’aria aperta i bambini e perché non proporgli numerose attività da fare all’aperto o proporle alle scuole? Ecco se questo pensiero vi intriga il mio consiglio è assolutamente la collana green di Gaby books, casa…
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#collana green#gaby books#giochiamo con le stagioni#giochiamo in giardino#giochiamo nell orto#giochiamo riciclando#iniziativa per scuole#libri attività#libri per bambini
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Do you notice a usual pattern?
Cecilia Sala, giornalista arrestata in Iran, anche se non lo è, sembra uscita da un certo format.
Ha lo stile del tipico giovane sveglio adottato dai servizi, magari dietro lo scudo di una grande agenzia di management dei professionisti della comunicazione, addestrato a fare il
"giornalista" di propaganda, che nell'entusiasmo dei vent'anni accetta magari anche di partecipare a operazioni d'intelligence, coperte da reportage.
Una che ha lasciato gli studi perché già le offrivano partecipazioni in tv, contratti con i giornali.
Ancora pochi giorni fa, su LA7 dove è di casa, appoggiava l'invio di truppe europee in Ucraina, spacciando le solite bufale sulla Georgia, sulla Russia pronta ad attaccarci.
Poi lavora al FOGLIO, un marchio di garanzia embedded. Un giornale che sta giustificando un genocidio.
Negazionista del genocidio la Sala, anche se poi si è accodata alle critiche di convenienza verso Netanyahu.
Furba anche nel dissentire dalle bufale sulla ragazza nuda a spasso per Tehran. Stava per fare due settimane di permanenza in Iran.
Fortunata ora a trovarsi dalla parte "giusta" in Iran, uno stato contro il quale, tempo zero, tutti i media occidentali sono già in rivolta per lei.
Trovandosi dalla parte "sbagliata", poteva finire macellata (peraltro come migliaia di bambini e come chiunque, donne, medici, sacerdoti cristiani) e presa appositamente di mira in quanto giornalista dal regime sionista, senza che un Crosetto di turno fiatasse.
Anzi, il nostro ministro è fresco di visita, baci e abbracci col suo pari grado dello stato macellaio ebraico.
Dalla parte "sbagliata" nessuno se la filerebbe, come è accaduto nel settembre 2023 a un italiano di origine palestinese arrestato dal regime di Tel Aviv senza spiegazioni, così come già accadeva da anni con migliaia di persone in Cisgiordania, solo perché palestinesi.
Cinque settimane di prigione e tre mesi prima di lasciarlo rimpatriare.
In quel caso, il ministro Tajani riuscì a dire che "non possiamo interferire con attività giudiziarie di un altro paese".
A maggior ragione allora, non possiamo interferire con le attività giudiziarie dell'Iran, uno stato sempre corretto nelle relazioni con l'Italia, a differenza di altri.
L'Iran che almeno, fino a prova contraria, non aggredisce stati esteri, non macella migliaia di donne, bambini e giornalisti, non rade al suolo ospedali, chiese, moschee e città intere solo per la conquista di quello che ritiene il suo spazio vitale.
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Oggi succede pure questo. Una maestra del piccolo Jo (seconda elementa- ah no, seconda primaria) ci manda una mail chiedendoci di partecipare a un colloquio con l'insegnante di religione (totale ore erogate a settimana: una) già fissato per martedì prossimo alle 18, rsvp. Lì per lì vengo avvisato mentre sono in ufficio, mia moglie conferma che ci saremo (per poi dirmi che ciò comporterà la perdita di uno degli appuntamenti dei bambini con le attività che fanno extra-scuola, che sono tutti di martedì) ma tralascia di dirmi una cosa fondamentale:
le maestre hanno scritto alla e-mail del bambino.
Si, perché i pargoletti hanno un account che l'istituto scolastico ci ha fatto creare durante i primi anni di scuola (si era in pandemia) e che, naturalmente, io non monitoro (e mia moglie monitora per puro caso perché le è rimasto tra i login della gmail).
Questo senza considerare che la scuola ha la mia mail, quella di mia moglie ed entrambi i nostri telefoni cellulari, e che ci vede - o me, o lei - tutti i santi giorni all'uscita e ci potrebbe (potrebbe!) anche dire "per piacere, avremmo necessità di un colloquio etc." o addirittura potrebbe (potrebbe!) anche mandarci una comunicazione su Axios, su i centomila gestionali informatici a cui ci hanno fatto iscrivere, a mezzo piccione viaggiatore o tramite la rappresentante di classe che è in costante contatto con le maestre, ma no.
Loro scrivono alla email del bambino.
Quindi, tornato a casa già sensibilmente incarognito per questa cosa, intanto ho rimesso subito le cose in chiaro scrivendo loro quali siano gli indirizzi e-mail corretti a cui rivolgersi, e poi pregandole di riprogrammare l'appuntamento (salvo motivazioni di grave urgenza) più avanti in modo che io possa prendermi un permesso per andarci.
Dice: ma tu non rispetti il lavo- fermi tutti.
L'insegnante di religione (totale ore dedicate alla classe: una, il lunedì) è l'unica insegnante non presente ai colloqui con le maestre, ma che pretende di essere "prenotata" su appuntamento, sempre e solo di martedì, a prescindere dalle date dei colloqui. Motivo per cui non ci va mai un cazzo di nessuno. Inoltre è l'unica che ha elevato lamentele per i comportamenti dei ragazzi nella classe, praticamente almeno una volta l'anno. E - ripeto - se fai UN'ORA a settimana e ogni santa settimana nella tua ora succedono dei casini, forse (forse!) c'è qualcosina da rivedere? Perché questi giovani teppisti non fanno cagnara durante le ore di italiano, matematica, inglese (lasciamo perdere la qualità dell'inglese) ricreazione, mensa, educazione fisica ma in quell'ora di religione c'è sempre qualcosa che va storto?
Quindi, capisco anche che tu mi voglia a colloquio perché i ragazzi si sono presi a legnate durante la tua ora; ma almeno abbi la decenza di dirmi "quando saresti disposto a venire a colloquio? sarebbe importante" e fallo scrivendo agli indirizzi giusti, quantomeno.
Invece questa tizia ha fatto scrivere la mail alla sua collega che fa matematica, la quale poveretta s'è presa la mia risposta e mi ha anche detto "Mi tocca fare da segretaria", e ha ragione: ma, sorella, qui il problema è la tua collega che fa religione. Una volta a settimana. Per un'ora. A una seconda primaria.
Poi l'erede, peraltro, ha rivelato che la cosa derivava da una zuffa (che lui chiama "combattimento") avvenuta lunedì scorso. E suppongo (spero) che anche gli altri progenitori dei partecipanti al mortal kombat siano stati convocati... spero con un po' più di grazia. Ma, tanto per farvi capire la portata della questione, parliamo di bimbi di sette / otto anni.
Questo non mi ha impedito affatto di spiegare al giovane boxeur che deve darsi una calmata, così come i suoi compagni di teppa (quando l'ho accompagnato ad un compleanno, di recente, ho visto delle pose degne di un film di Quentin Tarantino) pena la potenziale esclusione dall'ora di religione - che tanto già mi stavo chiedendo cosa cazzo gliela faccio fare a fare - o, peggio, il cambio di sezione.
Detto ciò, e perché sia chiaro a tutti come la penso: io non facevo religione alle elementari, la facevo alle medie e già allora era un'ora sana di prese per il culo (avevamo una tizia new age che ci faceva disegnare "lo sheol") e al liceo era anarchia pura e semplice, e l'unica rissa della mia vita, con quello stronzo del mio ex compagno di banco, l'ho fatta in terza liceo classico (quindi quinto anno) proprio durante l'ora di religione, ed ero partito bene con un banco in mano per sfasciarglielo addosso.
Quindi forse, ma dico forse, la domanda giusta è a che cazzo serve l'ora di religione.
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SPUNTANO I MURALES ALL’UNCINETTO: LA STREET ART DELLE NONNE
A Montegalda, comune di 3000 abitanti in provincia di Vicenza, è stato inaugurato il Vialetto della Gentilezza, una strada a colori realizzata con l’aiuto di tutti, dai bambini della scuola materna agli anziani del centro “Nonnochiamanonno”, a pittori di professione a tanti aspiranti artisti autodidatti che hanno voluto dare il loro contributo per colorare uno spazio poco valorizzato. Tutto è nato dalla creatività di Sonia, un’infermiera che abita in una delle case confinanti con il vialetto, stanca di vedere solo muri grigi e spogli ha bussato alle porte dei suoi vicini per chiedere se poteva decorare i muri che danno sul retro delle case, circa 50 metri che portano alla posta, alla scuola e al parco. Il posto giusto per fare due passi tra arte, colori e fantasia.
Il progetto di Sonia ora è diventato realtà e in tanti hanno contribuito a realizzarlo: chi ha dipinto il Murales dell’amicizia mondiale, chi il murales dell’amicizia tra Montegalda e Eichstatt, in Germania, con cui il paese è gemellato. E da marzo 2024 si è aggiunto un nuovo tipo di murales: quello fatto all’uncinetto e a maglia, realizzato dalle “ragazze” del centro Nonnochiamanonno che ogni mercoledì e giovedì mattina si sono riunite per questa e molte altre attività. «Il mio grazie va Sonia – dice l’assessore alla Gentilezza Loreta Tonello Bortoli – per averci coinvolto e in modo particolare a Agnese, Marta, Giovanna, Miranda, Rita e a tutte le persone che hanno cucito! La dimostrazione che tanti piccoli momenti passati assieme possono dare grandi risultati. Penso che Nonnochiamanonno abbia raggiunto lo scopo, che è quello di combattere la solitudine». I murales di lana sono stati trattati con una vernice che li protegge dalla pioggia e li mantiene a lungo. «Lana e fili sono stati donati da persone che li avevano a casa e che hanno messo a disposizione borse piene di materiali – continua l’assessore Tonello Bortoli – quindi non si è speso quasi niente per realizzarli». Il murales di lana ha unito il paese ed è stata una grande occasione di socialità, sia per le signore del centro anziani sia per tanti abitanti di Montegalda e dei paesi vicini. Il Vialetto della Gentilezza, nato tre anni fa, continua ora ad arricchirsi di idee e nuove iniziative, nel suo futuro c’è ad esempio una collaborazione con i bambini del dopo-scuola e una forte caratterizzazione sui temi della gentilezza e dell’inclusione. Nel frattempo, spuntano di tanto in tanto nuovi sassi colorati e le piante aromatiche che crescono troppo vengono tagliate e lasciate a disposizione di chi ne ha bisogno.
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Fonte: Assessorato alla gentilezza del Comune di Montegalda (il progetto)
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Se avete cinque minuti, leggete fino alla fine questo articolo. Astutillo Malgioglio, per gli amici Tito, era il portiere di riserva dell’Inter di Trapattoni, quella dello scudetto dei record. Nel 1987 lo andai ad intervistare per Il Giorno, il quotidiano per cui allora lavoravo, a Piacenza. Avevo saputo che Malgioglio, allora 29enne, aveva aperto vicino a casa una palestra per la rieducazione motoria dei bambini cerebrolesi; aveva chiamato la struttura ERA 77 (acronimo di Elena, il nome della figlia nata appunto nel 1977, di Raffaella, la moglie, e di Astutillo) e coadiuvato dalla moglie prestava questo servizio gratuitamente mettendo a disposizione tutto il suo tempo libero. Per questa intervista vinsi un premio a Como, che mi venne consegnato da Pierluigi Marzorati, il campione della Pallacanestro Cantù, somma che girai immediatamente all’Unicef. Malgioglio mi raccontò cose bellissime e bruttissime. Cose vere. Mi raccontò che stava facendo tutto questo da 7-8 anni ma a fari spenti, quasi in incognito: perché non era buona cosa, per come andavano le cose nel mondo del pallone, che un calciatore professionista si distraesse con pensieri (o attività) inutili o bizzarre come, appunto, aiutare il prossimo. A meno di non incontrare sulla propria strada due persone come Nils Liedholm e Sven Goran Eriksson, come capitò a Tito nei due anni alla Roma dall’83 all’85, che convinsero Dino Viola a mettere a disposizione di Malgioglio, nel tempo libero, la palestra di Trigoria, per permettergli di fare anche a Roma quel che aveva cominciato a fare a Piacenza. Mi raccontò che l’Associazione Calciatori, sul suo giornale, aveva aperto una sottoscrizione tra tutti gli iscritti (gli oltre mille calciatori di serie A, serie B, serie C1 e serie C2) per raccogliere fondi a favore dell’attività di Tito; e che alla fine il ricavato era stato di 700 mila lire, che con un certo imbarazzo l’AIC aveva provveduto a fargli avere. Mi raccontò, soprattutto, che un giorno alla Pinetina Jurgen Klinsmann lo aveva avvicinato e gli aveva chiesto come mai finiti gli allenamenti lo vedesse andarsene, sempre, così di fretta a Piacenza. Tito gli aveva spiegato il perché e Klinsmann gli aveva detto: domani vengo con te, voglio vedere con i miei occhi quello che fai. Klinsmann mantenne la promessa. Salì sul maggiolino scassato di Malgioglio, andò con lui a Piacenza, passo l’intero pomeriggio a guardare Tito assistere i bambini cerebrolesi. Poi, prima di risalire sul maggiolino per farsi riportare a Milano, sfilò di tasca il libretto degli assegni e senza dire una parola scrisse 70 milioni (settanta milioni), staccò l’assegno e lo consegnò al compagno. Aveva gli occhi lucidi. Come quelli di Malgioglio". [Paolo Ziliani da Il Fatto Quotidiano]
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Ultima notte di un campo intenso ma molto molto bello. Adesso stiamo dormendo con le lupette sotto le stelle sul balcone che c’è fuori dalla nostra stanza, il clima secco lo permette senza stare alla guazza dell’umidità. Domani anzi, ormai oggi essendo le due passate, arriveranno i genitori a prenderli e torneremo alla nostra quotidianità.
In queste vdb ho capito, per l’ennesima volta, quanto io tenga ai miei bambini. Quanto vedermeli appiccicati addosso in cerca di un abbraccio, di conforto, in cerca di ascolto, di comprensione sia meraviglioso. Nonostante il caldo intenso, nonostante fiumi di lacrime al giorno, nonostante nasi sanguinanti, nonostante rimproveri, nonostante momenti in cui bisognava contare fino a cento è stato un bel campo e sono, e siamo, molto soddisfatti del risultato del nostro impegno e delle mille corse dell’ultimo minuto. Con Ake e Kaa ci siamo supportati tutto il tempo e siamo arrivati cotti ma soddisfatti e contenti. Tra di noi di staff non tutto è andato perfettamente, o meglio, tra noi tre tutto è andato bene e abbiamo continuato a lavorare esattamente come abbiamo fatto fino ad ora, ma con il quarto membro abbiamo avuto la conferma che c’è qualcosa che non va e che ciò non può fermare una staff e deve essere discusso.
Fare il capo scout non è semplice, stare con i ragazzi, stare con i bambini non è semplice. Ti risucchia a livello emotivo e a livello fisico al 110% tutto il tempo, devi pensare prima di parlare in modo da usare le parole giuste, devi saper usare il tono della voce in modo da non farli sentire sempre sotto attacco, devi saper gestire crisi di rabbia, pianti da nostalgia, pianti da coccole, pianti da influenza, pianti da stanchezza, momenti di tristezza, momenti di invidia, momenti di debolezza e tutto questo non mostrando mai loro la tua stanchezza. Devi gestire il risultato di genitori assenti, di genitori iperprotettivi, di genitori che non li vogliono rendere autonomi e quindi fanno tutto al posto loro ma al tempo stesso li vorrebbero già maturi e grandi da potersela cavare da soli senza intralciare le loro vacanze, i loro aperitivi o le loro serate fuori. Per fortuna non tutti i genitori che abbiamo sono così, ci sono anche quelli che dedicano il tempo ai figli, che sono protagonisti alla loro crescita, che li supportano in tutto. E quest’ultimi sono i miei preferiti e quelli con i quali ho un rapporto più stretto ed onesto.
Essere un educatore è stancante, ti mette alla prova, ti fa tirare fuori tutta la creatività che possiedi, ti fa pensare per buona parte del tuo tempo ai bisogni dei bambini ed alle attività da proporre per aiutarli a crescere. Essere un educatore ti mette anche in crisi, ti fa venire paure, dubbi, incertezze e devi molte volte migliorare te stesso per offrire loro sempre una versione migliore di te e per dar loro il buon esempio.
Queste vdb stanno per giungere al termine ed è stata proprio una cosa ben fatta.
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Riparte il Progetto Acquaticità presso il Nido d’Infanzia Arcobaleno di Alessandria
Promuovere benessere e sviluppo psicomotorio nei più piccoli attraverso il contatto con l'acqua.
Promuovere benessere e sviluppo psicomotorio nei più piccoli attraverso il contatto con l’acqua. Il Comune di Alessandria, in collaborazione con l’associazione Funny Time A.S.D., annuncia con entusiasmo il rinnovo del Progetto Acquaticità per l’anno scolastico 2024/2025. Questa iniziativa, pensata per bambine e bambini da 0 a 6 anni, rappresenta un’opportunità unica per favorire lo sviluppo…
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La mia attività preferita della domenica mattina (per me nel weekend è mattina almeno fino alle 14) è prendere il caffè e spiare i cagnetti dei miei vicini che fanno le passeggiate. Vorrei anch’io un cane ma viaggio troppo e quando non viaggio sto comunque fuori casa da mattina a sera (e poi ho una paura fottuta di essere responsabile di una creatura e non accorgermi che sta male e ha bisogno di cure). Tra i viaggi già fatti e quelli prenotati ho già finito i miei giorni di vacanza che avevo da usare per quest’anno quindi quando la settimana scorsa ho ricevuto un’email che mi offriva un giorno libero in cambio di un’attività di beneficienza mi sono subito iscritta presa dall’eccitazione, senza realizzare bene che si tratta di una corsa. Io odio correre, ma ho fino a settembre per farmelo piacere. Ci ho messo quindici anni a farmi piacere le olive e ora le adoro. Quando arriva giovedì e sono esausta dal lavoro e dalle attività solite della settimana e sento un ronzio in testa per le ore passate in inutili riunioni online, per cena mangio olive davanti alla tv pensando al prossimo viaggio. Capita a volte che le persone mi dicano che devo avere un sacco di soldi per viaggiare tanto e io spiego sempre che semplicemente tutti i miei soldi li investo in quello. Non ho bambini, non ho una macchina e non compro cose costose. Forse se prendessi un cane spenderei tutti i miei soldi per lui e il problema del viaggiare troppo si risolverebbe così. Comprerei finalmente una macchina e ci faremmo dei road trip pazzeschi. Il problema più grande comunque rimangono i pochi giorni di ferie quindi sto pensando a quale sarà la prossima grande cosa in cui investire e smettere di lavorare.
Ah, presa dalla disperazione mi sono fatta rossa, segno da donna basic che qualcosa deve cambiare.
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7 maggio: tic supermegafest, in piazza san cosimato 39, roma
Dalle 10.00: The Colazione is Present con Frank Solitario, autore de “I taccuini della colazione” (collana Amuleto).Dalle 11.00: Favole magnetiche – Attacca stacca crea con Chiara De Bonis.° Incontro adatto alle bambine e ai bambini.Per tutta la mattina Fabio Magnasciutti c’è. Dalle 15.00 (ma forse anche prima): Enrico Pantani in persona proprio lui dal vivo.Sarà presente Er cane.Dalle 16.00: Il…
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#art#arte#attività per bambini#Chiara De Bonis#cocktail#Emanuele Kraushaar#Enrico Pantani#Er cane#Er gatto#Fabio Magnasciutti#fest#festa#filmati originali#Frank Solitario#Il Colorabile - Cerca trova colora#illustrazioni#Ivan Vicari#libri e cose fantastiche#Libri eterni#Lorenzo Terranera#Manfredi Ciminale#Mimì#music(a)#musica dal vivo#OFF#pianoforte#San Cosimato#Scampoli#serigrafia#The Colazione is Present
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Per tutte le piogge! • Scuola Primaria A. Stradivari
L’anno nuovo è iniziato a pieno ritmo con i laboratori nelle scuole! Nelle scorse settimane sono stata ospite alla Scuola Primaria A. Stradivari di Cremona con il libro 𝗣𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗶𝗼𝗴𝗴𝗲!
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#albi illustrati#attività#creatività#Cremona#disegno#eventi#illustrazione#laboratori per bambini#lettura#libri#libri per bambini#Per tutte le piogge!
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Sergio Pistoi, fb
MAKE ASTROLOGY GREAT AGAIN
La mascherina FFP2 è una di quelle invenzioni che dovrebbero piacere a tutti: economica, tecnologica (non sembra ma lo è), priva di effetti collaterali, niente farmaci, protegge dalle infezioni aeree in modo altamente efficace e permette lo svolgimento delle attività quotidiane anche durante un'epidemia.
Perché allora, nel mezzo della più grande pandemia del secolo (ma ce ne saranno altre peggiori, non temete) abbiamo visto gente inveire violentemente contro le innocue e utili mascherine? Perché tutto fa brodo come pretesto per dividere, creare polarizzazione e cercare di capitalizzare su di essa, anche una mascherina. I movimenti no-mask, nati negli USA e da noi scimmiottati da Salxxni e simili, sono stati l'avanguardia dello sciacallaggio politico e comunicativo legato al COVID-19, Ne ho già parlato molte volte durante la pandemia.
La strategia è talmente brutale che cascarci sembra quasi puerile: gli spin doctor di certi movimenti passano praticamente la giornata a sperimentare sui social pretesti per polarizzare, creare divisioni, confusione. Se questi memi tossici attecchiscono, diventano un ottimo sistema per creare artificialmente una minoranza scontenta (no-mask, no-vax, no-sticazz) di cui ti fai portavoce politico, ma le cui istanze sono appunto create in laboratorio, non vere esigenze dal basso. Queste ultime , le istanze vere, sono poche, ben note, già appannaggio tradizionale di altri partiti, e soprattutto sono difficili da accontentare perché richiedono soluzioni reali e non memi.
I movimenti no-mask, come i no-xy che seguiranno, sono creature politiche, gonfiate dai media (anch'essi in cerca di polarizzazione) ad uso e consumo di strati sempre più imponenti di analfabeti funzionali, che abbiamo o meno la laurea in tasca.
A fornire la base pseudo-scientifica a quel movimento è stata la famigerata Great Barrington Declaration, un documento dell'ottobre 2020 privo di referenze e prove scientifiche, nato sotto l'egida del think tank ultra-liberista American Institute for Economic Research, che incitava a evitare lockdown e perseguire l'infezione naturale per inseguire una altrettanto fantomatica e immunità di gregge. Un'idea delirante e fallimentare anche alla luce di quello che abbiamo visto durante la pandemia e anche oggi, dove nuove varianti virali continuano a circolare perfino tra la popolazione pluri-immunizzata e vaccinata. Una bischerata ridicolizzata da qualunque ricercatore e biologo(a) degno(a) di questo nome, ma che portava la firma di professoroni dell' Ivy League come Jay Bhattacharya (Stanford), Sunetra Gupta (Oxford), Martin Kulldorff (Harvard, verrà successivamente licenziato).
I tre luminari si distinguono per la frequentazione di ambienti di ultra destra trumpiani, dove faranno carriera, e per le posizioni contrarie al controllo dell'epidemia, alla vaccinazione dei bambini, all'obiezione all'uso delle mascherine e simili amenità. Quello straccio di documento, menzionato a pappagallo e mentula canis da milioni di troll e decerebrati sui social, cancellato in migliaia di esemplari dalle mie bacheche e da quelle di chi si occupava seriamente della questione, ha offerto (su gentile richiesta, come avrete capito) la base "scientifica" e ideologica all'intera galassia trumpiana per cavalcare il negazionismo, creare polarizzazione dall'aria fritta e approfittare cinicamente di una popolazione disorientata e spaventata e dei morti che si accumulavano. Parliamo dei giorni in cui gli USA marcavano record drammatici di vittime del virus, mentre Trump, presidente, litigava con Fauci e suggeriva di bere varechina contro il Covid. Trump con il Covid che per lanciare il suo messaggio saliva nell'auto presidenziale senza mascherina.
Oggi i vecchi favori vengono ricompensati. Trump ha oggi nominato uno dei firmatari di quel documento, Jay Bhattacharya, a capo degli NIH, il più importante centro di ricerca pubblica del mondo, e soprattutto il maggiore distributore di fondi per la ricerca statunitense. Chiunque faccia ricerca biomedica negli USA prima poi fa domanda per un grant NIH. Chiunque si occupi di biomedicina nel mondo conosce l'impatto degli NIH nel sistema della ricerca medica globale. Dopo il ministero della salute in mano al complottista Kennedy, il più grande fulcro di ricerca americana, e mondiale, è usato come premio per un amico del vincitore, un sostanziale negazionista, latore di teorie pseudo-scientifiche. Guai se alla prossima emergenza Trump si ritrovasse con un nuovo Fauci a scuotere la testa e spiegargli la scienza. Meglio uno yes man. Pazienza se poi non ci capisce niente. Mentre all'orizzonte si profila l'ombra sempre più minacciosa di una nuova pandemia- stavolta di influenza aviaria- che con una letalità (finora registrata) superiore al 50% potrebbe far correre anche il più accanito no-vax a farsi iniettare sieri sperimentali spintonando le vecchiette in fila per il vaccino.
L'America di Trump rischia di diventare la versione occidentale della russia di putin: un sistema puramente clientelare, basato su rapporti di forza, sudditanza e amicizia, dove pesi e contrappesi sono eliminati, inclusi quelli scientifici e tecnologici e dove l'elettorato vive in una bolla di realtà alternativa. Un sistema anti-meritocratico, dove si fa strada per contiguità politica, cosa che l'America non è mai stata, e che noi invece abbiamo sempre avuto.
Potremmo chiederci come è possibile che sistemi democratici e potenti facciano questa fine, un'idea ce l'ho, l'ho già espressa. Ma ce lo chiederemo con calma. Magari mentre respiriamo particelle di H5N1 per costruirci una bella immunità di gregge.
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in questi giorni a scuola ho provato a stravolgere tutto e a lavorare per atelier, come facevo alla maternelle di Parigi. ho raggruppato i banchi, ho spiegato che tutti avrebbero dovuto passare in tutti gli atelier, e farmi controllare il lavoro svolto prima di cambiare, ma organizzarsi in modo autonomo. ho creato uno spazio lettura, uno spazio lavoretto di fine anno, uno spazio recupero e potenziamento. alcune bambine si sono proposte di restare di più nel tavolo potenziamento per aiutare i compagni e le compagne che avevano bisogno.
a caldo: è stato devastante, sono stanchissima, sono atta dietro ad attività completamente diverse tutte insieme e a bambini che si facevano ripetere le indicazioni 4000 volte anche quando i compagni stessi le spiegavano loro
a freddo: sono fierissima perché tutto sommato sono stati in gamba, è stato bellissimo quando le bimbe si sono offerte di fare le tutor e quando lo spazio lettura si è riempito di bimbi.
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