#alimentazione stagionale
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Alla Scoperta dei Funghi: Passione e Lavoro dei Cercatori di Funghi tra Porcini e Altre Delizie del Bosco. Di Alessandria today
Funghi Porcini e Altri Tesori del Bosco: Dalla Raccolta alla Cucina, Una Guida per Professionisti e Appassionati
Funghi Porcini e Altri Tesori del Bosco: Dalla Raccolta alla Cucina, Una Guida per Professionisti e Appassionati. Funghi: Tra Passione e Professione dei Cercatori La raccolta dei funghi è una tradizione che unisce il piacere dell’esplorazione nei boschi alla scoperta di tesori gastronomici. Per alcuni, cercare funghi è una passione, un hobby che permette di vivere la natura, mentre per altri è…
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Cibi di stagione: perché fanno bene alla salute (e all’ambiente)? - Humanitas San Pio X
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SETA: La tua chioma, la tua forza: combatti la caduta stagionale con un alleato naturale
Capelli stressati dai cambi di stagione? Ritmi frenetici e alimentazione non equilibrata mettono a dura prova la tua chioma? SETA è la soluzione naturale e completa per te! Un integratore capelli donna formulato con un’attenta selezione di estratti vegetali, vitamine e sali minerali per contrastare la caduta stagionale e donare ai tuoi capelli forza, bellezza e luminosità. I benefici di…
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Solo il 47% degli italiani segue un'alimentazione stagionale
La quasi totalità dei consumatori italiani (96%) ha familiarità con il concetto di alimentazione stagionale ma meno della metà (47%) la segue costantemente. A indicarlo è un sondaggio di Everli (marketplace della spesa online) che ha indagato quale è il percepito degli italiani in merito alla cosiddetta “alimentazione stagionale”. L’indagine registra che un 92% sa che consumare alimenti di…
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CADUTA CAPELLI IN PRIMAVERA-ESTATE: 5 SUGGERIMENTI PER CONTRASTARLA
CADUTA CAPELLI IN PRIMAVERA-ESTATE: 5 SUGGERIMENTI PER CONTRASTARLA
Generalmente in primavera/estate i capelli iniziano a indebolirsi a cadere.Questo accade per un fenomeno naturale di ricambio dei capelli, che avviene tendenzialmente due volte l’anno: primavera-estate ed autunno/inverno.Tutto questo è nella norma, ma oggi voglio darvi qualche suggerimento per affrontare al meglio questo periodo di passaggio. https://media.istockphoto.com COME POSSO EVITARE LA…
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Cachi: quanti benefici!: Tutte le proprietà del frutto autunnale che non puoi perdere
I cachi, chiamati anche loti o diosperi, sono uno dei frutti simbolo dell’autunno. La loro polpa dolce e succosa è un vero concentrato di proprietà benefiche per l’organismo, ed è per questo motivo che i cachi meritano un posto d’onore nella nostra dieta
I cachi, chiamati anche loti o diosperi, sono uno dei frutti simbolo dell’autunno. La loro polpa dolce e succosa è un vero concentrato di proprietà benefiche per l’organismo, ed è per questo motivo che i cachi meritano un posto d’onore nella nostra dieta stagionale. Scopriamo insieme tutti i segreti di questo frutto autunnale ricco di vitamine, minerali e antiossidanti. Proprietà nutrizionali e…
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Nella frutta di stagione troviamo i colori dell'anima.
Perché il dono del cibo rende piacere ciò ch'è necessità, cioè godimento ciò ch'è nutrimento.
È un regalo del Cielo, un colloquio dei sensi che similmente troviamo
tra poesia e comunicazione.
Dal Portale "MANGIARE SANO"
"MANGIARE SECONDO STAGIONE È NUTRIRSI SECONDO NATURA"
Perché consumare frutta e verdure di stagione?
Oggigiorno ci siamo abituati a trovare qualsiasi tipo di frutta e verdura in tutte le stagioni dell’anno, senza neanche più essere sicuri di quali siano i prodotti di stagione. Frutta e verdura andrebbero consumate solo fresche e di stagione anche perché le loro proprietà non sarebbero le stesse fuori dal loro naturale periodo di produzione. I prodotti di stagione sono portati a completa maturazione naturalmente, perciò sono più ricchi di vitamine, sali minerali e fitonutrienti.
LE STAGIONI SONO A COLORI
Studiosi ed esperti di nutrizione raccomandano di variare il colore delle verdure e della frutta che consumiamo ogni giorno perché ai diversi colori (blu-viola, verde, bianco, giallo-arancio e rosso) corrispondono svariate proprietà nutritive con specifici ruoli ed effetti sul nostro organismo e questo ci garantisce una buona copertura dei fabbisogni. Infatti, le proprietà antiossidanti della frutta e della verdura si trovano nella loro massima espressione proprio nel giusto periodo stagionale di raccolta. Selezionare i cibi da portare a tavola secondo le stagioni significa diversificare spontaneamente l’apporto di vitamine, sali minerali e altri nutrienti per l’organismo. Differenti tipi di frutta e verdura possono aiutare a proteggere l’organismo in modi diversi anche perché i nutrienti di cui sono ricche in ogni stagione sono esattamente quelli di cui il nostro organismo ha bisogno in quel determinato periodo dell'anno.
Ad es. durante l'inverno la natura ci fornisce frutti ricchi di vitamina C (es. arance, mandarini, mandaranci, pompelmo e limone) che rinforzano le nostre difese immunitarie e ci proteggono durante la stagione fredda, contro il raffreddore e l'influenza. In estate, quando il nostro organismo ha bisogno di maggior idratazione, troviamo a disposizione frutta e verdura ricche di acqua, sali minerali e carotenoidi che ci aiutano a produrre la melanina che protegge la nostra pelle dai raggi solari."
📌Quanta saggezza e amore rivela la creazione intorno a noi!
Ogni cosa ci è stata provveduta per il nostro benessere e rispettando la terra, la natura e i suoi cicli perfetti possiamo dimostrare gratitudine a Colui che ci ha dato tanti doni buoni!
(Rivelazione 4:11/Giacomo 1:17)
Frutta e Verdura di Stagione: come mangiar sano | Supradyn
https://www.supradyn.it/live-your-age/alimentazione/frutta-e-verdura-5-porzioni-al-giorno-cosa-preferire-e-quando-mangiarla/#:~:text=Frutta%20e%20verdura%20andrebbero%20consumate,vitamine%2C%20sali%20minerali%20e%20fitonutrienti.
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Daino - Dama dama
Ritrovamento: Liguria
Ho ancora problemi nell’impostare data e ora
Questo animale appartiene alla classe dei mammiferi, al superordine degli Ungulati, all’ordine degli artiodattili ed alla famiglia dei cervidi.Il daino ha una corporatura intermedia fra il cervo ed il capriolo, ha un peso compreso fra i 50 ed i 90 Kg, per un altezza al garrese di 80/110 cm, La lunghezza del corpo è pari a 135/160 cm; le femmine di daino hanno dimensioni più ridotte rispetto agli esemplari maschi. Il daino hdurante l’anno cambia due mantelli : uno autunnale/invernale di colore tipicamente grigio-brunastro, tipo di colorazione che lo rende meno visibile, ed uno primaverile/estivo con mantello bruno-rossiccio con striscia nera mediana dorsale dal collo alla coda e macchie bianche su schiena e fianchi. Negli esemplari giovani è caratteristico il mantello marrone scuro pomellato lungo i fianchi. E’ possibile anche riscontrare un mantello della “varietà melanica” quasi bruno-nerastro, quest’ultimo causato da un fattore genetico, sempre comunque pomellato. Inoltre, solo gli esemplari maschi portano il palco costituito da due stanghe, dalle quali si propagandano due, tre o più punte con la parte terminale palmata. Le abitudini alimentari del daino lo rendono un animale tendenzialmente poco selettivo nella scelta del cibo, in grado di modificare il suo comportamento in relazione alla disponibilità alimentare ed alle esigenze metaboliche attinenti ai diversi periodi annuali. Il daino riesce ad accontentarsi del cibo che trova, la sua dieta consiste in erba, foglie, germogli, frutta e funghi di ogni specie. Essendo un ruminante, cioè un animale il quale ingoia il cibo ed in seguito lo rigurgita per rimasticarlo meglio in luoghi più sicuri, la sua alimentazione si protrae durante tutta la giornata, con picchi di ingestione all’alba ed al tramonto. La riproduzione del daino avviene tramite un periodo degli amori che inizia tra la metà di ottobre e l’inizio di novembre: i maschi, generalmente solitari, si congiungono ai gruppi di femmine e cuccioli, allontanando i giovani maschi e definiscono un proprio territorio che verrà difeso strenuamente contro altri altri pretendenti a suon di cornate. I maschi arrivano anche ad interrompere l’alimentazione per meglio tenere d’occhio il proprio harem, rivendicando il possesso di quest’ultimo con il proprio bramito. Soltanto in alcune occasioni si verificano combattimenti con ferite serie, poiché all’atto della sfida tra maschi per il controllo di un territorio si segue un preciso rituale e la forma appiattita dei palchi degli adulti evita danni di grossa entità. Gli esemplari femmina vanno in estro varie volte durante la stagione degli amori, anche se tendono ad accoppiarsi ed a portare avanti la gravidanza solo al primo estro stagionale. Con l’imminenza del parto, la femmina si allontana per dare alla luce nel folto della macchia un solo cucciolo, il quale sarà in grado di vedere e camminare già poche ore dopo la nascita. La femmina ed il cucciolo ritornano nel branco solo dopo 10 giorni : fino a quel momento il cucciolo viene allattato ogni 4 ore circa. La femmina, durante questo periodo, si allontana per alimentarsi ed il cucciolo si affida al suo mantello mimetico ed alla sua caratteristica di non emanare odore per non essere individuato dai predatori. Trascorso il primo mese di vita, il piccolo di daino impara ad alimentarsi con cibi solidi, anche se non sarà completamente svezzato prima dei sette mesi, diventando indipendente a circa un anno d’età e raggiungendo la maturità sessuale dopo circa un anno e mezzo nel caso degli esemplari maschi, mentre per le femmine occorrono due anni per diventare fertili, In particolare, i maschi devono attendere quattro anni per poter avere dimensioni del corpo e dei palchi adeguati per poter sfidare con successo qualche maschio dominante. La durata media di vita di un daino è di circa 9-10 anni.
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Come curare il raffreddore a tavola
BRODO DI POLLO
OSTRICHE
KIWI
MIELE
YOGURT
AGLIO
FIOCCHI D'AVENA
MANDORLE
SALMONE
CAVOLO NERO
ZENZERO
FRAGOLE
MIRTILLI
Raffreddore, un malessere stagionale difficile da contrastare ma che si combatte da secoli con rimedi più o meno bizzarri. Secondo gli antichi egizi, per esempio, il rimedio numero uno era il latte di una madre che aveva partorito un figlio maschio, mentre parecchi secoli dopo, i libri di cucina vittoriani pullulavano ancora di stravaganti cure “naturali” per mitigare la congestione! Dal brodo freddo di manzo ai pediluvi caldi con la senape, alle fasciature di pancetta da mettere sulla gola!
Per centinaia di anni si è cercato in ogni modo di trovare rimedi naturali in grado di alleviare starnuti, tosse, mal di testa e dolori. La buona notizia è che molto si può fare attraverso una corretta alimentazione e la scelta di cibi che favoriscono scientificamente il potenziamento immunitario. Ecco di quali alimenti si tratta e perché converrà includerli nella tua prossima lista della spesa!
ZUPPA DI POLLO La nonna aveva ragione: la zuppa di pollo è davvero uno dei migliori rimedi contro il raffreddore. Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Therapeutics, il potere medicinale della zuppa di pollo potrebbe essere attribuito alla carnosina, un composto presente nel petto di pollo e nel vero brodo di pollo, che aiuta il sistema immunitario a combattere i sintomi simil-influenzali inibendo il rilascio di ossido nitrico infiammatorio per le cellule. Il rovescio della medaglia è che i benefici rilassanti finiscono non appena la zuppa passa attraverso il tratto digestivo, quindi sarà opportuno prepararne sempre in grande quantità.
OSTRICHE Numerosi studi sono stati condotti per valutare l’effetto dello zinco sui sintomi del raffreddore, con risultati variabili. Ma uno studio, inparticolare, pubblicato sul Canadian Medical Association Journal ha scoperto che l’assunzione di zinco durante i primi stadi di un raffreddore “può ridurre la durata dei sintomi del raffreddore comune”.
KIWI Il kiwi è uno dei rimedi più potenti. Una ricerca pubblicata sul British Journal of Nutrition rivela che spuntini quotidiani a base di kiwi possono aiutare ad alleviare i sintomi del raffreddore e persino ad abbreviare le malattie. Lo studio ha preso in esame 132 adulti e ha stabilito per metà di loro una dieta quotidiana che includeva 4 kiwi, mentre per l’altra metà una dieta che includeva due banane al giorno. Il risultato? I mangiatori di kiwi hanno risolto il mal di gola tre giorni prima – e quasi quattro giorni prima la congestione della testa – rispetto al gruppo con le banane. I ricercatori attribuiscono i risultati ai micronutrienti contenuti nei kiwi i quali hanno migliorato significativamente la concentrazione degli eritrociti che aumentano l’immunità nei globuli rossi.
YOGURT Quale gruppo migliore per testare l’efficacia di un rimedio contro il raffreddore di 200 studenti del college stanchi e senza sonno che vivono in spazi angusti? Uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition ha fatto esattamente questo. I ricercatori hanno valutato in che modo la somministrazione di probiotici per 12 settimane ha influenzato la durata e la gravità dei sintomi del raffreddore tra 198 studenti, nonché l’impatto dei sintomi sulla loro vita quotidiana. I risultati sono stati impressionanti: gli studenti che hanno assunto i “batteri buoni” hanno recuperato due giorni più velocemente rispetto al gruppo placebo, avevano sintomi che erano del 34% meno gravi e hanno perso la metà dei giorni di scuola (15 contro 34 persi dagli studenti che assumevano il placebo). A detta dei ricercatori, i microrganismi probiotici possono aiutare a ridurre la risposta infiammatoria del corpo, che si manifesta con i sintomi di un brutto raffreddore. Lo yogurt è l’alimento probiotico più comunemente disponibile, occorre solo verificare che sulla confezione sia esplicitamente riportata la presenza di “culture vive e attive” come lactobacillus o bifidobacterium.
AGLIO In uno studio pubblicato su The Cochrane Library, gli adulti che hanno ricevuto un placebo hanno avuto un raffreddore quasi tre volte superiore rispetto a quelli che hanno assunto giornalmente un integratore di aglio. Inoltre, il gruppo placebo ha sofferto di raffreddore tre volte più a lungo, segnalando più di tre volte più giorni di malattia rispetto al gruppo dell’aglio. I ricercatori ipotizzano che il potere di combattere il freddo dell’aglio provenga dall’allicina composta, che blocca gli enzimi che svolgono un ruolo nelle infezioni batteriche e virali. Un altro studio in doppio cieco ha scoperto che l’assunzione giornaliera di estratto di aglio invecchiato può migliorare la funzione delle cellule immunitarie. I partecipanti che hanno assunto 2,56 grammi al giorno per 45 giorni hanno manifestato una riduzione della gravità dei sintomi del raffreddore del 20 per cento e un recupero del 61 percento più rapido rispetto al gruppo placebo. L’estratto di aglio invecchiato è inodore ed è disponibile sottoforma di integratore naturale. L’aglio è anche un alimento antinfiammatorio che aiuta a scongiurare le malattie croniche.
MANDORLE Una manciata di mandorle è sia preventiva sia terapeutica per il raffreddore comune, al patto di mangiarle con la buccia. Uno studio apparso su Microbiology Letters ha scoperto che i polifenoli – composti che combattono le malattie trovati nella buccia della mandorla – possono aumentare la sensibilità dei globuli bianchi noti come cellule T helper, che sono coinvolti nella lotta contro i virus. E, come una sorta di vaccino naturale, l’aumento dell’immunità persiste anche dopo che le mandorle sono state digerite nell’intestino. È interessante notare che le mandorle private della buccia hanno invece avuto scarso effetto sul sistema immunitario.
MIELE Il miele può essere la migliore cura naturale per una tosse notturna da raffreddamento. Uno studio sulla rivista Pediatrics ha scoperto che i bambini che hanno assunto 2 cucchiaini di miele 30 minuti prima di coricarsi hanno ridotto la frequenza e la gravità della tosse notturna e hanno avuto un sonno notturno complessivamente migliore rispetto a quelli che non hanno preso il miele.
ZENZERO Tra le svariate proprietà dello zenzero vi è anche quella di attenuare la congestione tipica del raffreddore. Lo si può bere in infusione, come tisana o anche creare un impacco allo zenzero immergendo un panno in acqua in un decotto prima di applicarlo sul viso.
FIOCCHI D’AVENA La farina d’avena contiene beta-glucano, che stimola il sistema immunitario e lo rende uno dei migliori rimedi contro il raffreddore. Assumere l’avena quando si inizia a star male può aiutare ad accelerare il processo di recupero. Oltre al beta-glucano, l’avena contiene zinco e selenio, attivi anche nel combattere le infezioni.
CAVOLO NERO Il cavolo nero è un superfood ricco di sostanze nutritive, quindi non sorprende che, fra tutte le sua qualità, vi sia anche la presenza di quercetina, che si ritiene abbia proprietà antivirali.
SALMONE Anche gli acidi grassi omega-3 contenuti nel salmone lavorano attivamente per ridurre l’infiammazione causata da un comune raffreddore.
FRAGOLE Le fragole contengono antocianine, che non solo conferiscono a questo frutto il suo straordinario colore rosso, ma offrono benefici antinfiammatori e antivirali. Se sta per arrivare un raffreddore, le fragole sono sicuramente un modo gustoso ed efficace per iniziare a combatterlo.
MIRTILLI I mirtilli sono tra i frutti più ricchi in assoluto di antiossidanti. Queste sostanze contengono flavonoidi, che lavorano per ridurre i danni alle cellule e anche per rafforzare il sistema immunitario, fondamentale quando si ha il raffreddore. Sono uno spuntino perfetto da sgranocchiare tra un bagno caldo e tanto riposo.
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A COSA È DOVUTA LA CADUTA DEI CAPELLI E COME RIMEDIARE
A COSA È DOVUTA LA CADUTA DEI CAPELLI E COME RIMEDIARE
La caduta dei capelli è un fenomeno normale che avviene in modo giornaliero, mensile in modo ciclico. In alcuni casi però, potrebbe essere un sintomo di anomalia del nostro corpo come un alimentazione sbagliata, stress, sbalzi ormonali, dalla stagione, ecc.A questo punto ti starai sicuramente chiedendo: Quand’è il momento in cui devo preoccuparmi?In questo articolo facciamo un po’ di…
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Tipi di legumi: facciamo ordine - Ceci, lenticchie e fagioli sono legumi che nella cultura popolare vengono riconosciuti per colore e sapore simili, ma anche i piselli, le fave e persino i fagiolini, spesso inseriti erroneamente tra le verdure e gli ortaggi. - Legumi secchi I legumi secchi sono rappresentati dai semi commestibili delle leguminose che si presentano allo stato secco tra cui ceci, cicerchie, lenticchie, lupini. Anche fagioli, fave e piselli sono legumi secchi che possono anche rientrare nella categoria dei legumi freschi in base al grado di maturazione, al metodo di conservazione ed alla stagionalità. Si aggiungono come detto le arachidi e la soia, classificati anche come semi oleogianosi da cui possono essere estratti oli alimentari. Prima di essere consumati necessitano di ammollo e successiva cottura per eliminare fattori antinutrizionali che li renderebbero non commestibili. - Legumi freschi Per legumi freschi si intendono i semi immaturi delle leguminose, con un elevato contenuto di acqua e cadenza stagionale, le cui caratteristiche nutrizionali possono farli rientrare nel gruppo delle verdure e degli ortaggi: i fagioli sono legumi presenti in estate insieme a lenticchie e ceci, i fagiolini sono legumi presenti in primavera con i piselli, fave e taccole. Non necessitano di ammollo, può invece essere una precauzione sciacquare quelli in scatola per ridurre eventuali tracce di antinutrienti presenti nel liquido di conservazione. Molto diffusi ultimamente sono i fagioli di soia, solitamente venduti in scatola, oppure gli Edamame, nome giapponese che indica il fagiolo di soia fresco ancora nel bacello. . . #alimentazionesana #grassibuoni #vitavera #heatlyfood #naturopatia #vivalavita #impariamoadascoltarci #mindfuleating #congiuntivite #fitfam #fitoterapia #natura #alimentazione #sano #legumi #ceci #alimentazionesanaegustosa #nodiete #consigliutili #viveresereni #cibo #amoreperilcibo #benessere360 https://www.instagram.com/p/B2CbX0NIPXA/?igshid=zuagtcnufqb3
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Non solo relax e benessere ma anche una buona proposta di ristorazione alla Beauty Farm Villa delle Ortensie di Sant’ Omobono.
Ritroviamo la grande cortesia e gentilezza dello staff dell’hotel, che sia Spa, terme o reception il calore e la disponibilità è ai massimi livelli (leggi qui la recensione dell’Hotel), mise en place in stile classico come la struttura.
Un buon buffet, dove servirsi liberamente, con insalate, erbe e verdure, oltre al pane, condimenti vari, spezie e la chicca di poter scegliere tra Gomasio (un prodotto che personalmente adoro, semplicemente semi di sesamo tostati e sale marino) e Sale alle Erbe provenienti da agricoltura biologica per insaporire le proprie pietanze. Piccoli particolari apprezzati dal sottoscritto (ma non solo vista l’attenzione sempre più crescente verso uno stile di vita culinario responsabile e sano).
Particolare attenzione viene posta anche ad una dieta vegetariana, con l’adesione da parte del ristorante al progetto Veg+ in collaborazione con il ristorante (stellato) Joia di Milano, che prevede la realizzazione di un menu stagionale vegano con almeno 4 piatti, dall’antipasto al dolce.
Inoltre i piatti presentati provengono da coltivazioni biologiche e biodinamiche, il benessere, mi ripeto, non lo si ritrova solo nella splendida Spa ma anche a tavola, dove una sana e corretta alimentazione, ben equilibrata, sono principi fondamentali per riceca il proprio benessere psico-fisico.
Dopo questa lunghissima premessa veniamo alla mia scelta culinaria, meno depurativa ma più godereccia, per la serata:
Pennette alla carbonara di mare, piatto ben realizzato, legato e molto ricco. Gamberi, pancetta e calamari sono presenti in buon numero nel piatto.
Un assaggio di piccate di vitello ai funghi porcini e prezzemolo, migliorabile la presentazione ma godibile il piatto.
A seguire un salmone marinato allo zenzero e agrumi con una piccola insalatina di contorno, molto buono il salmone e ben marinato, a seguire il piatto migliore della serata: polipo scottato al peperoncino su crema di patate. Cottura ottima del pesce, così come splendido è il bilanciamento con il peperoncino (dosato in maniera decisa ma sapiente) e la crema di patate di una consistenza vellutata e che ben si sposa con il polipo.
Mi lascio tentare anche dal dolce (ovviamente), una fetta di torta ai frutti di bosco fatta in casa molto buona per un degna e dolce conclusione del pasto.
Una breve parentesi sulla colazione, in linea con la filosofia dell’hotel, sana e con una buona varietà, uova preparate al momento su richiesta, tisane (presenti ad ogni angolo dell’hotel), oltre ai più classici elementi della colazione all’italiana come brioches, torte fatte in casa (una crostata di albicocche e una torta di mele), yogurt, cereali, pane integrale, prosciutto, formaggi, etc..
Ristorante Hotel Villa delle Ortensie
VIALE ALLE FONTI 117
24038 SANT’OMOBONO TERME (BG) TEL 035/85.11.14
www.villaortensie.com
Ristorante di Villa delle Ortensie Non solo relax e benessere ma anche una buona proposta di ristorazione alla Beauty Farm Villa delle Ortensie di Sant’ Omobono.
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Dicembre che
Dicembre, sei qui e sei un mese ricco. Di date e giorni importanti, di significati, Dicembre che è nata mia sorella e lei non sa che me lo ricordo, Dicembre che é nata la mia prima nipote e lo saprà perché glielo ricorderò ottocentomilavolte (so vecchia😂) e la farò sentire importante come è, come non deve MAI scordarsi….. Dicembre che sono ufficialmente parte di Cucina Mancina il più bel…
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ASCOLI PICENO – Contro l’influenza che va a passo di marcia verso il picco stagionale, arance e kiwi in degustazione per prevenire la malattia. è dedicata alla vitamina C la festa a tema dei mercati di Campagna Amica Coldiretti che si terranno nel weekend nella nostra regione, una delle più colpite secondo l’ultimo bollettino diramato dalla Rete di Sorveglianza sanitaria.
Nella nostra regione l’allerta è già arancione con un’incidenza di quasi 14 casi ogni mille assistiti, riscontrata soprattutto nei bambini fino a 4 anni (quasi 24 su mille assistiti). Sintomi influenzali che si possono combattere anche con una corretta alimentazione fatta di frutta ricca di vitamina C come arance, mandarini e kiwi o verdura di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e antiossidanti.
Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) oppure miele e gli altri prodotti dell’apicoltura come la propoli o la pappa reale, veri e propri antibiotici naturali.
Ecco gli appuntamenti da segnare in agenda:
sabato 25 – Ascoli, Mercato Coperto di via Tranquilli dalle 10.30 alle 12: incontro con nutrizionista e degustazioni di kiwi e spremute di arancia
sabato 25 – Pesaro, via Lombardia dalle 9 alle 12.30: degustazioni di kiwi e spremute di arancia
domenica 26 – Ancona, via Castelfidardo dalle 9 alle 19: degustazioni di kiwi e spremute di arancia
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Stanchezza e pigrizia autunnale: cause e rimedi
È normale durante il cambio di stagione sentirsi assonnati e stanchi muscolarmente. Questa condizione si collega al cambio stagionale delle attività metaboliche. Ma cosa possiamo fare?
Stare al sole fa bene
È importante più che in ogni altro periodo dell’anno stare alla luce del sole il più possibile. Cerchiamo di fare la pausa pranzo fuori all’aperto, soprattutto se dovete lavorare fino a tardi e terminate che è già buio. Ricordiamoci che la luce del sole è anche molto utile per stimolare la produzione di vitamina D.
Acqua è benessere
In estate beviamo molto, ma quando le temperatura si abbassa, ci dimentichiamo di bere. Bere poca acqua rallenta il metabolismo e ci fa sentire stanchi. Inoltre, è importante tenere idratata la nostra pelle: il riscaldamento degli ambienti la seccheranno e, sebbene la nostra Crema all’Acido Ialuronico idraterà la nostra pelle dall’esterno, 2 litri di acqua al giorno aiutano a mantenere la pelle più giovane, oltre che a combattere la stanchezza autunnale.
L'alimentazione adatta per curare tutte le forme di stanchezza è quella che fornisce all'organismo la giusta energia.
Per stare in forma sia in autunno che in inverno, il primo passo è una buona alimentazione. Sopratutto quando si accusa una sensazione di stanchezza è bene seguire un’alimentazione povera di grassi, che appesantiscono l’organismo.
È fondamentale mangiare a intervalli regolari per limitare i sintomi legati a livelli bassi di zuccheri. È importantissimo riequilibrare l’apporto di minerali, specie magnesio e potassio, e di vitamine per combattere i sintomi della spossatezza.
Attenzione agli zuccheri!
L’autunno è il periodo in cui desideriamo cibi dolci, perchè l’energia cala e ci si sente stanchi, questi creano un immediato aumento di energia ma un successivo crollo. Questo tipo di spossatezza crea una sorta di dipendenza perché più alimenti dolci si consumo maggiore sarà la quantità necessaria all’organismo per ottenere la stessa energia.
Gli alimenti giusti per combattere la stanchezza dell’autunno
Scegliere alimenti stagionali e ricchi di vitamine rinforza il nostro sistema immunitario.
Zucca: la presenza di magnesio nella zucca aiuta il rilassamento muscolare, l’accumulo di stress e fatica fisica, può portare a stanchezza, contratture muscolari e stati di ansia. Inoltre, contiene triptofano, un amminoacido che aiuta la produzione della serotonina, l'ormone che combatte l’insonnia, la fame nervosa e la depressione.
Uovo: la quantità di vitamina B presente nelle uova aiutano a trasformare il cibo in energia molto velocemente.
Carne magra: pollo, tacchino e coniglio contengono tirosina, vitamina B e sali minerali, che combattono la fatica e aiutano ad affrontare sforzi fisici.
Ginseng: stimolante ed energizzante per eccellenza, è un rimedio contro la pressione bassa, ma anche una preziosa alternativa al caffè.
Frutta secca: è un preziosissimo energizzante ci aiuta a contrastare stanchezza e spossatezza. È un ottimo spuntino o pausa caffè.
Cacao: contiene una sostanza, la teobromina, che migliora la nostra resistenza alla fatica e ci rinvigorisce. Inoltre, il cacao stimola la produzione di serotonina, l’ormone della felicità, e riduce lo stress quotidiano.
Avena: è il cereale dei più completi grazie all’alto contenuto di fibra, ed una discreta quantità di proteine. Contiene poi vitamina B1, particolarmente utile contro l’affaticamento e lo stress, ha inoltre il vantaggio di saziare.
Pane e pasta integrale: i carboidrati complessi (integrali) danno la giusta carica di energia senza incidere troppo sui livelli di zucchero nel sangue dato che forniscono nutrimento al nostro corpo ma a lento rilascio.
Kiwi: ricco di vitamine C. La vitamina C aiuta a ridurre il cortisolo, l’ormone responsabile dello stress e dei crolli energetici e inoltre stimola il sistema immunitario.
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Estate “a singhiozzo”: tra caldo e sbalzi termici. Ecco i vantaggi una corretta idratazione
Il Professor Umberto Solimene dell’Osservatorio Sanpellegrino offre alcuni consigli per affrontare il caldo della stagione estiva, quest’anno caratterizzata da frequenti oscillazioni di temperatura. Quella del 2018 è un’estate capricciosa, con continui sbalzi climatici che portano su e giù la colonnina di mercurio del termometro: sole, caldo, umidità e afa lasciano spazio ad improvvisi e intensi acquazzoni causando un temporaneo abbassamento delle temperature prima di ritornare ciclicamente al più classico clima stagionale. Sbalzi di temperatura che non fanno bene al nostro corpo, messo a dura prova oltre che dalle instabili condizioni climatiche anche dai continui passaggi da ambienti caldi a luoghi resi più freschi dall’aria condizionata, spesso rigenerante nelle giornate più torride, ma al tempo stesso trappola per la nostra salute e - in particolare - per l’apparato respiratorio. In questo scenario un valido aiuto per contribuire a mantenere il benessere del nostro organismo può arrivare dall’acqua. Una buona idratazione contribuisce infatti da un lato a mantenere sane le nostre vie respiratorie, proteggendone l’epitelio e favorendo l’attivazione dei naturali meccanismi di difesa (attività mucociliare) dall’altro a reintegrare i liquidi persi attraverso l’aumento della sudorazione dovuta alle alte temperatura. Basti pensare che i liquidi persi vengono recuperati per circa l’80% attraverso l’acqua che beviamo. Basta però una diminuzione corrispondente al 2% del peso per iniziare a risentire degli effetti negativi dovuti al fatto di aver bevuto troppo poco: spossatezza, mal di testa, crampi, tachicardia, e in casi più estremi perdita di conoscenza e collassi circolatori, sono alcuni dei disturbi che possono verificarsi. “La maggior parte dell’acqua presente nell’organismo è di origine esogena, ovvero che viene introdotta con le bevande e con gli alimenti. Bere di più, evitare l’acqua troppo fredda e gli alcolici, e cercare limitare caffè e bevande zuccherine rappresentano alcuni utili consigli per affrontare al meglio questo periodo, con l’obiettivo di idratarsi in maniera corretta e reintegrare i liquidi e i sali minerali persi a causa dell’aumento della sudorazione. È importante bere frequentemente, durante tutto l’arco della giornata, senza arrivare ad avere sete che è, in realtà, il primo sintomo di uno stress idrico. Unita a un’adeguata alimentazione, l’acqua contribuisce inoltre all’eliminazione del carico tossinico e a migliorare e rafforzare la nostra salute.”, spiega il Professor Umberto Solimene, dell'Università degli Studi di Milano, membro dell’Osservatorio Sanpellegrino, Presidente FEMTEC, Federazione Mondiale del Termalismo. Una buona abitudine è quella di non aspettare stimolo della sete – che si attiva quando la perdita di acqua supera lo 0,5% del peso del corpo – ma di bere costantemente lungo l’intero arco della giornata. Un gesto semplice ma fondamentale, a maggior ragione per anziani e i bambini, categorie particolarmente “a rischio” a causa di una minore efficienza dello stimolo della sete e dei meccanismi di compenso del bilancio idrico . Nei bambini ad esempio il senso della sete è meno sviluppato che negli adulti, ecco perché è fondamentale educarli a bere correttamente fin da piccoli, in modo che il semplice gesto di bere con frequenza un bicchiere o una bottiglietta di acqua diventi per loro parte normale della loro abitudini quotidiane. Approfondimento SANPELLEGRINO è l’azienda leader nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi. I suoi prodotti, sintesi di benessere, salute ed equilibrio, sono presenti in 150 Paesi attraverso filiali e distributori sparsi nei cinque continenti. Sanpellegrino, come principale produttore di acqua minerale, è da sempre impegnata per la valorizzazione di questo bene primario per il Pianeta e lavora con responsabilità e passione per garantire a questa risorsa un futuro di qualità. Un impegno che passa anche attraverso la promozione dell’importanza di una corretta idratazione: Sanpellegrino infatti sostiene e diffonde i principi di benessere psico-fisico legati al corretto consumo di acqua, facendosi portavoce dell’“educazione all’idratazione” attraverso un programma che promuove il consumo quotidiano della corretta quantità di acqua, a seconda delle diverse esigenze e stili di vita. Read the full article
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