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Alla Scoperta dei Funghi: Passione e Lavoro dei Cercatori di Funghi tra Porcini e Altre Delizie del Bosco. Di Alessandria today
Funghi Porcini e Altri Tesori del Bosco: Dalla Raccolta alla Cucina, Una Guida per Professionisti e Appassionati
Funghi Porcini e Altri Tesori del Bosco: Dalla Raccolta alla Cucina, Una Guida per Professionisti e Appassionati. Funghi: Tra Passione e Professione dei Cercatori La raccolta dei funghi è una tradizione che unisce il piacere dell’esplorazione nei boschi alla scoperta di tesori gastronomici. Per alcuni, cercare funghi è una passione, un hobby che permette di vivere la natura, mentre per altri è��
#Alessandria today#alimentazione naturale#alimentazione stagionale#ambiente boschivo#autunno e funghi#Biodiversità#cercatori di funghi#cercatori professionisti#conservazione dei funghi#cucina a base di funghi#cucina autunnale#Cucina tradizionale#cultura del bosco#ecosistema forestale#esperienze enogastronomiche.#esperienze outdoor#funghi chiodini#funghi commestibili#funghi del bosco#funghi e gastronomia#funghi e salute#funghi ed ecosostenibilità#funghi ovoli#Funghi porcini#Google News#hobby e lavoro#identificazione dei funghi#italianewsmedia.com#licenze per la raccolta#micologia
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Napoli, quartiere Chiaiano: sequestrata una postazione per scommesse. Sanzionato il titolare del locale.
Napoli, quartiere Chiaiano: sequestrata una postazione per scommesse. Sanzionato il titolare del locale. Nella giornata di mercoledì, gli agenti del Commissariato Scampia, con il supporto di personale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Napoli, hanno controllato un esercizio commerciale a Chiaiano, accertando che, all'interno dello stesso, era installato un computer dedito al alla libera navigazione dal quale gli avventori avevano la possibilità di effettuare scommesse con vincite in denaro su piattaforme di gioco, nonostante il titolare non fosse più titolare delle relative licenze per la raccolta di scommesse. Per tal motivo, il titolare del locale commerciale è stato sanzionato amministrativamente per un totale di 10mila euro, mentre il dispositivo non in regola e stato sequestrato; ancora, gli operatori hanno riscontrato la presenza di 3 lavoratori irregolari che sono stati segnalati all'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Napoli.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Come trovare un font simile a quello che hai visto
Quante volte ti è capitato di incappare in un font che ti ha colpito, ma non sai come trovarne uno simile? La buona notizia è che esistono diverse risorse online che possono aiutarti a trovare un font simile a quello che hai visto. In questo articolo, ti guiderò attraverso i passaggi su come trovare un font simile a quello che hai visto in un'immagine, una foto o in un qualsiasi altro posto.
Hai visto un font che ti piace ma non sai come si chiama? Scopri come trovare un font simile utilizzando strumenti di identificazione font
I font possono dare un tocco distintivo al design di un sito web, di un logo o di qualsiasi progetto creativo. Ma cosa fare quando vedi un font che ti piace molto, ma non sai qual è o come trovarne uno simile? Ecco alcuni consigli per aiutarti a trovare un font simile a quello che hai visto.
Ricerca di base
La prima cosa da fare è prendere nota delle caratteristiche del font che hai visualizzato. Ad esempio, potresti notare se il font è sans serif o serif, se ha punte affusolate o arrotondate, la spaziatura tra le lettere e così via. Questi dettagli saranno utili nella tua ricerca successiva.
Utilizza strumenti di confronto e identificazione
Ora che hai preso nota delle caratteristiche del font, puoi utilizzare alcuni strumenti online per aiutarti a identificare o trovare font simili. Ci sono diversi siti e app che ti permettono di caricare un'immagine contenente del testo e ti suggeriscono font corrispondenti o simili. Alcuni di questi sono: WhatTheFont - uno dei migliori strumenti online per identificare font da immagini Identifont - database di confronto font gestito da esperti App come Find my Font (Android) e WhatTheFont (Android oppure iOS).
Sfrutta le risorse di raccolta font
Esistono anche risorse online che offrono una vasta scelta di font da esplorare. Alcuni esempi sono Google Fonts, Adobe Fonts e Font Squirrel. Questi siti ti permettono di filtrare i font in base alle loro caratteristiche, facilitando la ricerca di un font simile a quello che hai visto.
Consulta community e forum di graphic design
Un'altra strategia utile è quella di partecipare a community o forum di graphic design. Questi luoghi sono frequentati da designer professionisti e appassionati che potrebbero essere in grado di riconoscere il font o suggerire alternative simili. Le community online offrono un'opportunità di collaborazione e scambio di informazioni.
Sperimenta con le opzioni di formattazione
Se non riesci a trovare il font esatto, non disperare! Potresti invece cercare di trovare alternative che si avvicinino il più possibile al font che hai visto. Per esempio, puoi provare a modificare il peso del font, la larghezza, la spaziatura tra le lettere o persino il colore. Queste opzioni di formattazione possono aiutarti a ottenere un effetto simile.
Crea un font personalizzato
Se sei davvero determinato a ottenere un font identico a quello che hai visto, potresti considerare l'opzione di creare un font personalizzato. Esistono strumenti online che ti consentono di creare il tuo font utilizzando un'anteprima di caratteri o disegnando i caratteri a mano. Questa opzione richiede un po' più di pazienza e competenze, ma può essere estremamente gratificante. Ecco 10 siti online gratuiti che ti permettono di creare un font personalizzato: - FontStruct (www.fontstruct.com) - Calligraphr (www.calligraphr.com) - Glyphr Studio (www.glyphrstudio.com) - FontArk (www.fontark.net) - BirdFont (www.birdfont.org) - PaintFont (www.paintfont.com) - Fontastic (www.fontastic.me) - Fontello (fontello.com) - Prototypo (www.prototypo.io) Ricorda di verificare le licenze e le restrizioni di utilizzo dei font generati su questi siti prima di utilizzarli in progetti commerciali.
Conclusione
Indipendentemente dal metodo che scegli, ricorda che trovare il font perfetto richiede tempo e un po' di sperimentazione. Non temere di provare font diversi e di metterti alla prova nella creazione del tuo design unico. Con le giuste conoscenze e strumenti, sarai in grado di trovare un font simile a quello che hai visto e di rendere i tuoi progetti ancora più accattivanti. Buona ricerca!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Come trovare un font simile a quello che hai visto. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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L' intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche la produzione agricola
Nell’agricoltura di precisione vengono utilizzati droni e sensori per mappare il territorio e misurare in tempo reale la condizione del suolo, la presenza di agenti fitopatogeni, come parassiti, o il grado di maturazione delle culture. La raccolta dei dati può essere poi utilizzata per creare modelli predittivi o per guidare l’attività di trattori e macchinari, spesso in grado di modificare in tempo reale la loro funzionalità sulla base dei dati ricevuti. Tutto ciò al fine di utilizzare in modo mirato e senza sprechi i principali fattori della produzione agricola, ovverosia acqua, fertilizzanti e fitofarmaci. L’Agricoltura 4.0 in Italia Già da anni utilizzata nelle colture di mais statunitensi, l’Agricoltura 4.0 è ancora in corso di implementazione in Italia che sconta problemi strutturali come la scarsa diffusione della banda larga o ultra larga nello zone rurali o la ridotta dimensione delle aziende agricole che spesso non sono in grado di pagare le licenze necessarie all’utilizzo dei software di IA. Si registra comunque un trend positivo: secondo la ricerca realizzata dall’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) l’area coltivata con soluzioni 4.0 è cresciuta in Italia dal 2021 al 2022, dal 6 all’8%. Inoltre, sarà proprio un’eccellenza italiana e, in particolare, la Fondazione Bruno Kessler di Trento, a coordinare il progetto europeo “AgrifoodTEF”. Questo progetto, avviato lo scorso febbraio 2023, ha proprio l’obiettivo di sperimentare e promuovere servizi basati su IA e robotica nel settore agroalimentare e prevede un budget totale di 60 milioni di euro. I vantaggi delle nuove tecnologie nella selezione dei semi Rimanendo nel campo dell’agricoltura, le nuove tecnologie stanno portando enormi vantaggi anche nell’ambito della selezione dei semi e delle nuove varietà vegetali – tema molto dibattuto, considerato che a fronte della crescita della popolazione mondiale, si prevede che entro il 2050 sarà necessario il 70% in più di cibo. Varietà vegetali più resistenti e con migliori caratteristiche nutrizionali, potrebbero costituire una prima soluzione a questo problema. Da un punto di vista tecnico, la selezione delle piante e l’isolamento delle varietà più resistenti è un’attività molto onerosa, a causa dell’estrema complessità dei genomi vegetali. Le specie vegetali hanno infatti migliaia di geni e ciascun gene può assumere molteplici varianti possibili, il che rende difficile per i selezionatori prevedere quali combinazioni diano i migliori risultati, ad esempio in termini di tolleranza alla siccità o resistenza ai parassiti. È proprio qui che entra in gioco l’IA: analizzando grandi quantità di dati relativi a genetica e caratteristiche delle piante, gli algoritmi di deep learning sono in grado di guidare il processo di selezione ed agevolare lo sviluppo di nuove varietà vegetali. I nodi della proprietà intellettuale Da un punto di vista giuridico, l’uso dell’IA pone alcune questioni legate alla proprietà intellettuale. Una nuova varietà di pianta può essere infatti tutelata mediante il cosiddetto “brevetto per nuova varietà vegetale” che conferisce al suo titolare alcuni diritti di esclusiva, tra cui quello di impedire a terzi la produzione o l’offerta in vendita, non solo del prodotto della raccolta, ma anche delle varietà essenzialmente derivate o la cui riproduzione necessita del ripetuto impiego della varietà protetta. Se nel precedente sistema, era facile identificare il costitutore – definito come “la persona che ha creato o che ha scoperto e messo a punto una varietà” nel caso di utilizzo dell’AI la questione si fa molto più complessa: chi può e deve considerarsi costitutore di una varietà vegetale sviluppata da un software di IA? E ancora, è possibile impedire lo sviluppo di una varietà derivata, nel caso in cui la stessa sia agevolmente individuata attraverso strumenti di IA? Questi ed altri temi dovranno essere chiariti dal legislatore e dalla giurisprudenza affinché gli strumenti di IA siano effettivamente utilizzabili dalle imprese anche nella selezione e produzione di nuove varietà vegetali. Una supply chain più sicura e i vantaggi per il Made in Italy Le nuove tecnologie stanno profondamente rivoluzionando non solo la produzione agricola, ma anche le altri fasi della filiera produttiva e, in particolare, la stessa “supply chain”. Da una linea di distribuzione binaria e lineare, che scontava difetti come rigidità e mancanza di trasparenza, gran parte delle aziende del Food sono passate oggi alla c.d. “Digital supply chain” che si avvale di sistemi che, come una rete, sono in grado di mettere in collegamento e monitorare simultaneamente tutti gli operatori coinvolti, con una tracciabilità del singolo prodotto alimentare, quasi perfetta – ovverosia dal fornitore della materia prima fino al consumatore finale. La Digital supply chain conferisce enormi vantaggi per le imprese, soprattutto in termini di compliance con la normativa regolatoria e in caso di eventuali emergenze. Per gli alimenti esiste infatti un sistema di allerta rapido (noto come RASFF) che richiede a tutte le aziende che fanno parte della filiera di notificare in tempo reale qualsiasi rischio diretto o indiretto per la salute umana, dovuto ad esempio ad alimenti contaminati o a confezioni ed imballaggi non a norma. Nell’ambito di tale sistema, gli operatori alimentari devono essere in grado di individuare tutti i lotti, tutti i fornitori e distributori dei prodotti contaminati, al fine di rendere possibile il loro ritiro o richiamo del mercato nel giro di poche ore. I vantaggi in termini di tracciabilità In questo quadro, è facilmente intuibile come i nuovi strumenti di tracciabilità “end-to-end” potranno davvero fare la differenza sia per il consumatore che per le imprese. Quest’ultime potranno infatti gestire le emergenze in tempi rapidi ed evitare il rischio di sanzioni amministrative e di eventuali danni, anche di tipo reputazionale. I vantaggi in termini di tracciabilità non riguardano soltanto la sicurezza alimentare. I sistemi di blockchain, che consentono di tracciare in maniera integrata, condivisa ed immutabile la filiera agroalimentare potrebbero fare la differenza anche nella lotta a fenomeni come il cosiddetto “Italian sounding” che ricorre quando denominazioni, riferimenti geografici, immagini o combinazioni cromatiche inducono il consumatore, soprattutto straniero, a credere che un determinato prodotto sia un prodotto autentico italiano, quando invece di italiano ha poco o nulla. Si tratta di un fenomeno che arreca all’economia italiana un danno enorme che si stima intorno ai 90 miliardi di euro. Conclusioni Una soluzione contro tale fenomeno potrebbe arrivare ancora una volta dalle nuove tecnologie: consentendo ai consumatori di essere certi dell’origine e della qualità dei prodotti, gli strumenti di IA potrebbero infatti rendere trasparente l’offerta italiana anche all’estero. Ciò a tutto vantaggio delle eccellenze italiane e del nostro Made in Italy. Read the full article
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Addio all’obbligo di licenza per raccolta, detenzione e vendita delle armi da guerra Un regalino all’industria delle armi, nello specifico attraverso l’Agenzia industrie difesa (Aid), contenuto nel dl Sostegni, che ha ottenuto il voto di fiducia alla Camera. Nelle pieghe del provvedimento, diventato il tipico decreto omnibus in cui è stato inserito un po’ di tutto, c’è infatti un emendamento presentato in commissione Bilancio alla Camera dalla Lega, a prima firma di Roberto Paolo Ferrari, e approvato dalla maggioranza. Cosa prevede il testo? L’esenzione dell’Agenzia dall’obbligo di varie licenze necessarie per “la raccolta, la detenzione e la vendita di armi da guerra e di armi ad esse analoghe nazionali o straniere”, come recita il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps). L’intervento concede la possibilità di possedere “munizioni, uniformi militari o altri oggetti destinati all’armamento e all’equipaggiamento di forze armate nazionali o straniere”. (...) “Ancora una volta sono le aziende e le agenzie a controllo statale le più refrattarie ad accettare le norme dello Stato sulla produzione ed esportazione di armamenti. Ciò dimostra che il complesso militare-industriale è pervasivo, invasivo ed è pienamente attivo anche nel nostro Paese”. (...) Stefano Iannaccone
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Unitevi a noi nel festeggiare il “Giorno del pubblico dominio” 2021.
Aggiungete un’altra festa al vostro calendario e venite a festeggiare con noi il “Giorno del Pubblico dominio”, ovviamente in compagnia di Tarzan, John Carter di Marte, Palla di Neve e molti altri.
Anche per il 2021 vogliamo condividere con voi la festa del “Public Domain Day”. Il giorno, convenzionalmente fissato il primo di gennaio, in cui si elencano le opere che nel corso dell’anno precedente sono entrate a far parte del pubblico dominio; e ogni anno la lista diventa sempre più lunga, perché i vincoli di copyright e di brevetto decadono dopo un po’ di tempo dalla morte dell’autore.
Ma quando si può parlare di pubblico dominio?
Argomento infinito, ma possiamo riassumere molto brevemente:
“Un’opera dell’ingegno si dice di pubblico dominio quando non è più oggetto di protezione del diritto d’autore. L’opera diventa liberamente accessibile e tutti la possono utilizzare, modificare e riprodurre senza la necessità di deroghe o autorizzazioni. L’opera diventa proprietà di tutti, non più del singolo autore o editore”.
Leggendo questa definizione il concetto può sembrare semplice, ma vi assicuriamo che non è cosi: la legislazione sui diritti d’autore e licenze di utilizzo è una delle cose più complesse e bizantine in cui possiamo imbatterci sulla faccia della terra; pensate semplicemente che i termini di protezione variano da stato a stato (o da unioni di stati) dai 50 anni dei fortunati Canadesi e altri ai 100 dei Messicani, noi europei siamo nel mezzo: 70 anni.
Bel guazzabuglio di colori vero? Per rendere più comprensibile in concetto, l’Unione delle Università Australiane ha realizzato un divertente filmato che ha come attore principale proprio Mr. Copyright
… e gli Stati Uniti? Storia a parte per il paese con la legislazione più attenta al mercato. Dopo un embargo di 20 anni dovuto alla legge del 1998 finalmente si aggiungono all’elenco le opere del 1925 e molte sono pezzi da 90 come The Great Gatsby (Il grande Gatsby) di F. Scott Fitzgerald, In Our Time (Nel nostro Tempo) di Ernest Hemingway, il film di Buster Keaton Go West e la canzone Always (Sempre) di Irving Berlin.
Se volete rimanere sempre informati e avere una panoramica su questa tipologia di opere e i progetti a loro dedicati vi consigliamo di seguire: The Public Domain Review.
Dove troverete delle vere e proprie perle come:
“Yellow Journalism: The "Fake News" of the 19th Century”
e “Don Quixote in the 20th Century”
Non rimane quindi che celebrare questa inesauribile risorsa: gli autori e le loro composizioni che “in formato originale” escono dalla tutela di copyright e diritto d’autore durante il Public Domain Day.
Per il 2021 diamo il benvenuto nella famiglia delle opere “liberate”, alle musiche di Francesco Cilea, alle poesie di John Gould Fletcher, agli scritti di Edgar Rice Burroughs, Edgar Lee Masters, George Orwell, Cesare Pavese, per non dimenticare Trilussa e ai tanti altri che potete trovare qui.
Bene, ma tutto questo ben di Dio come si trova?
Parlando di libri, possiamo sperare che siamo stati scannerizzati e resi disponibili attraverso un progetto di biblioteca digitale e vi assicuriamo che ve ne sono per soddisfare ogni esigenza: dal primo “Il progetto Gutenberg” circa 60.000 libri in maggioranza letteratura in lingua inglese, al “Progetto Runeberg” per gli amanti delle lingue scandinave. Dall’enorme “Gallica” della Biblioteca Nazionale di Francia con 2 milioni di testi, al piccolo ma fornito “Early Manuscripts at Oxford University” per i seguaci dell’epica medievale, senza dimenticarci l’archivio di articoli scientifici della “Cornel University”.
E per gli Italiani? Iniziate da “Liber Liber”, magari dando una sbirciatina anche alla sezione Audiolibri, per poi passare alla “Biblioteca Italiana “ progetto a cura del Centro Interuniversitario Biblioteca italiana Telematica (CIBIT)
Finiamo con un consiglio per gli “amanti” di Milano e delle sue storie: non perdetevi la nostra raccolta di testi pubblicata su “Digitami”.
Buona lettura.
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[Tutte le poesie][Dario Bellezza]
[Tutte le poesie][Dario Bellezza]
«Il miglior poeta della nuova generazione»: così Pier Paolo Pasolini salutava l’esordio di Dario Bellezza, nel 1971, con la raccolta Invettive e licenze, che da subito riscosse un grande interesse nella critica e accese nel pubblico un vivace dibattito. E con Invettive e licenze si apre questo volume che, per la prima volta, riunisce tutti gli otto libri pubblicati da Bellezza fino a Proclama sul…
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#2015#Bellezza#Dario Bellezza#gay#gaybooks#gaylit#letteratura italiana#LGBTQ#Mondadori#poesia#poetry#queer#Tutte le poesie
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La cannabis medica è uno dei più grandi mercati futuri per la medicina. CannerGrow Svizzera, una società svizzera, offre a tutti la possibilità di investire nella coltivazione di cannabis farmaceutica. Completamente legale e con tutte le necessarie licenze europee. Come investitore, generi entrate ricorrenti A VITA LUNGA ad ogni raccolta e ne arrivano altre. Ti sembra interessante? Ulteriori informazioni: https://crld.cc/cg/S5HPTX registrazione gratuita: https://crld.cc/cg/CVKTRI #cannergrow #cannerald #cannabis #cbd #marketing # grow2020 https://www.instagram.com/p/B897Sf9qX8s/?igshid=z5wz4wstgywo
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Impatto sull'istruzione veterinaria e sulla percezione del pubblico
È una leader. È una visionaria. È un'agente. È un mentore per più professionisti veterinari di quanto si possa contare. La dottoressa Mary Beth Leininger svolge la professione veterinaria da più di 30 anni. Ha la particolarità di essere la prima donna presidente dell'American Veterinary Medical Association (AVMA). L'editore di Goodnewsforpets.com Lea-Ann Germinder l'ha incontrata mentre la dottoressa Leininger era presidente dell'AVMA Public Relations Council, e contemporaneamente gestiva un piccolo studio per animali con suo marito nel Michigan. Alcuni anni dopo, la dottoressa Leininger è stata portavoce nazionale del "Mese veterinario nazionale" durante il suo mandato come presidente dell'AVMA.
Germinder, agenzia di comunicazioni di marketing, Germinder & amp; Associates, Inc., ha nuovamente servito la dott.ssa Leininger mentre era Direttore degli affari professionali per Hill's Pet Nutrition, Inc. Abbiamo incontrato di nuovo la dottoressa Leininger mentre completa la prima fase di pianificazione come project manager per la North American Veterinary Medical Education Consorzio (NAVMEC).
D. Dr. Leininger, può dirci di cosa tratta questo ultimo progetto NAVMEC?
R. NAVMEC è un'iniziativa per migliorare la formazione veterinaria che è il seguito di due studi precedenti. Ciò che è diverso in NAVMEC è che è la prima iniziativa che ha incluso le "tre gambe dello sgabello" della medicina veterinaria: accreditamento, istruzione e test & amp; licenze. Nel processo è stata coinvolta un'ampia raccolta di parti interessate in questi gruppi. In effetti, l'ultima volta che le questioni educative mediche veterinarie sono state valutate in dettaglio è stato il Pew Study alla fine degli anni '80.
D. Qual è il significato di questo progetto per il pubblico di proprietari di animali domestici e per la società in generale?
R. Al primo incontro, i partecipanti hanno riconosciuto che dobbiamo dare un'occhiata a ciò di cui la società ha bisogno dalla professione veterinaria e per comunicare e collaborare meglio con tutte le professioni sanitarie. I veterinari hanno un impatto sulla salute dell'uomo e dell'ambiente, così come sugli animali attraverso l'epidemiologia e le difficili malattie zoonotiche che colpiscono le persone. Sebbene i veterinari siano riconosciuti per i loro contributi e fidati, non è sempre riconosciuto il loro impatto sulla salute umana.
D. Hai avuto così tante sfaccettature nella tua carriera nella medicina veterinaria "proprietà di uno studio per piccoli animali, leadership AVMA, leadership aziendale, perché hai accettato questo progetto NAVMEC?
R. Durante il mio periodo come ufficiale AVMA, e anche prima, sono stato coinvolto nella formazione veterinaria. Mentre ero in uno studio privato, ho servito come professore a contratto presso la scuola di veterinaria della Michigan State University. Questo progetto attuale mi ha permesso di avere un impatto sul futuro della medicina veterinaria su scala ancora più ampia. Questo è molto importante per me.
D. Da gennaio, l'accreditamento delle scuole straniere è diventato un argomento piuttosto caldo nella medicina veterinaria. Qual è stato l'impatto dei problemi di accreditamento che sono emersi durante questo progetto?
R. Il Consiglio di amministrazione di NAVMEC ha riconosciuto che l'accreditamento internazionale può avere un impatto sulla forza lavoro veterinaria negli Stati Uniti.Tuttavia, i direttori hanno deciso che il nostro incarico principale era valutare / migliorare l'istruzione in Nord America, quindi il progetto non ha affrontato direttamente l'accreditamento delle scuole veterinarie straniere.
D. L'economia difficile ha influenzato la direzione di NAVMEC? In quale modo?
R. Il Consorzio ha avuto la fortuna di avere un supporto estremamente ampio da parte delle parti interessate nell'intero spettro della professione: quasi tutte le scuole statunitensi, canadesi e caraibiche e molte associazioni e partner aziendali erano sponsor finanziari. Le conversazioni su dove andiamo da qui hanno incluso discussioni su tutti gli aspetti della nostra difficile economia: diminuzione dei finanziamenti statali per l'istruzione superiore, diminuzione delle visite dei pazienti e debito degli studenti. Ci siamo concentrati principalmente sul debito degli studenti e su ciò che le scuole di veterinaria possono fare per fornire un curriculum in modo più efficiente.
D. Il numero di richiami di prodotti nella medicina umana è aumentato negli ultimi anni così come nella medicina veterinaria. I canali dei social media hanno aumentato la velocità con cui questi richiami vengono comunicati al pubblico che possiede animali domestici. Come può la professione veterinaria partecipare efficacemente a questo dialogo in futuro?
R. Concordo sul fatto che il ciclo dei media 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e i social media hanno reso le sfide per le organizzazioni professionali di comunicare molto più che mai. Incoraggio sempre ogni organizzazione e ogni pratica veterinaria ad essere informata e ad assicurarmi che il loro sito web sia aggiornato con le migliori e più verificabili fonti di informazione come www.fda.gov, www.avma.org e www.aahanet.org .
D. Sei stata una tale fonte di ispirazione per tante donne in medicina veterinaria. Che consigli daresti alle giovani donne che stanno entrando nella professione veterinaria?
R. Per i giovani colleghi, sottolineo di non aver paura di dire di sì a un'opportunità inaspettata: potrebbe rivelarsi molto appagante. Il tuo successo sarà determinato dal modo in cui lavori con i tuoi colleghi, quindi il networking è fondamentale. Come veterinario, puoi fare molte cose. Ad esempio, la mia esperienza di lavoro con Hill's Pet Nutrition come Direttore degli affari professionali ha comportato il lavoro con conferenze nazionali sull'istruzione, la selezione di relatori, l'orchestrazione di una presenza fieristica "qualcosa che non avrei mai immaginato di fare quando ero alla scuola di veterinaria, ma è successo essere estremamente soddisfacente.
D. Dove ti vedi oggi nella medicina veterinaria?
R. La mia speranza è continuare a provare a fare la differenza nella nostra professione e ad avere un impatto positivo sulla percezione del pubblico della medicina veterinaria. È un momento impegnativo per la medicina veterinaria ma un momento di grande importanza "come potrei non essere coinvolto?
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Contrasto al gioco d'azzardo e al gioco minorile a Caivano: controlli a tappeto nei confronti di numerose agenzie di giochi e scommesse
Contrasto al gioco d'azzardo e al gioco minorile a Caivano: controlli a tappeto nei confronti di numerose agenzie di giochi e scommesse. Napoli. È in corso, nella mattinata odierna, un intervento congiunto tra Polizia di Stato, Guardia di finanza, Arma dei Carabinieri, Polizia Municipale e personale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, presso numerosi centri di gioco e raccolta scommesse con luogo di esercizio nel comune di Caivano, volto alla repressione del gioco illegale e irregolare, alla tutela dei minori dal gioco d'azzardo e al contrasto all'evasione fiscale. Il dispositivo operativo messo in campo, in particolare, sta concentrando i controlli nei confronti di una serie di agenzie, già individuate all'esito di specifica analisi di rischio svolta sulla base di informazioni condivise tra le forze dell'ordine, con particolare riferimento al plesso edilizio denominato Parco verde e alle adiacenze degli edifici scolastici del comune caivanese. Nel corso dei controlli, in dettaglio, saranno identificati gli avventori, ivi compresi i minorenni, esaminate le licenze di esercizio e le autorizzazioni previste per la raccolta di scommesse, nonché riscontrata la presenza di eventuali apparecchi manomessi o non collegati alla rete telematica. L'attività si inserisce nella più ampia campagna di controlli interforze condivisa tra le forze dell'ordine, il Commissario straordinario di Governo e la Commissione Straordinaria del Governo per il Comune di Caivano, e rappresenta un ulteriore segnale di presenza sul territorio delle autorità preposte, ai fini della tutela del gioco legale, nel costante contrasto alle ludopatie, alla repressione del gioco minorile e alla dispersione scolastica.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Domenico Lucano, sindaco di Riace, è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione. Si tratta di una gravissima provocazione per chiunque pratichi solidarietà e creda in quella “utopia della normalità” portata avanti con coraggio da Mimmo.
Ci sono arresti che non possono proprio sembrare “normali”.
La Guardia di finanza stamattina ha arrestato e posto ai domiciliari il sindaco di Riace, Domenico Lucano, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. L’arresto é stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Locri su richiesta della Procura della Repubblica. Disposto anche il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem.
Domenico Lucano è diventato più conosciuto di quanto non lo è qualsiasi sindaco di un paese del Mezzogiorno per una ragione semplice: ha proposto, con le modeste risorse di cui dispone quel comune e quel territorio, un autentico laboratorio dell’integrazione. Un modello che funziona, toglie l’humus ai conflitti su base etnica o “di colore”, fa non solo “convivere” ma cooperare persone con culture ed esperienze molto, ma molto diverse.
Il reato di “immigrazione clandestina” è un’invenzione di Bossi e Fini, ed è il classico reato che produce “crimine” là dove non c’è. Fuggire da un paese in guerra o alla fame per i mutamenti climatici (o per le ruberie di “classi dirigenti”, complici servizievoli delle imprese occidentali) non è infatti un “reato”, ma una eventualità esplicitamente ammessa dalla legislazione internazionale.
Come fa una legge a creare criminali? Rendendo le persone “colpevoli” per il solo fatto di esistere e vivere, a prescindere dai comportamenti che terranno una volta entrati in un paese. Creando dei “colpevoli” quella legge impedisce che le persone possano trovare lavoro, ospitalità, attività regolari. Le costringe a stare in mezzo a una strada, creando così problemi di convivenza che altrimenti non esisterebbero o avrebbero dimensioni quasi irrilevanti.
Il “modello Riace” ha rotto questo schema, suggerendo così possibilità di integrazione – oltretutto a costo quasi zero! – e suscitando l’odio implacabile dei fasciorazzisti ora al governo. Lucano è così entrato spesso in polemica anche con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che è arrivato a definirlo “uno zero”.
Attacchi e indagini non sono nati oggi. Unafiction Rai sul “modello Riace” (con Beppe Fiorello nei panni del sindaco) non è mai stata mandata in onda, nonostante Mimmo fosse stato inserito nella lista delle personalità “più influenti al mondo”. Un anno fa la stessa procura aveva iscritto Lucano nel registro degli indagati con le ipotesi di concussione e truffa: in quel caso gli veniva contestato il sistema dei bonus e delle borse lavoro assegnati “al di fuori delle regolari procedure”.
Lo sappiamo, molti di voi penseranno: “ma una procura come quella di Locri, in un territorio dove da decine di anni i sindaci finiscono in galera perché espressione diretta della ‘ndrangheta, dove latitanti e faide non mancano, non ha proprio nulla di più importante da indagare?” Evidentemente le “pressioni dall’alto” vanno in altra direzione…
E’ naturalmente sempre possibile che un amministratore locale costretto a fare i salti mortali alle prese con un bilancio asfittico – il “patto di stabilità” europeo scende a catena da Bruxelles fino all’ultimo municipio di montagna – possa sbagliare in qualche passaggio burocratico; ma non sfugge che in questo caso non si sta parlando di “arricchimento personale”. Proprio l’accensione dei riflettori sull’esperienza di Riace, del resto, ha reso quell’amministrazione una “casa di vetro” (cosa che invece non si può certo dire per la Lega, partito del ministro).
Questa “operazione Xenia” – anche i nomi scelti a volte sono rivelazioni – somiglia insomma più a un attacco politico che non a una vera inchiesta “al di sopra di ogni sospetto”. Suona, politicamente, come una vendetta per aver dimostrato che nel nostro Paese si può essere accoglienti e si può combattere la deriva razzista e xenofoba insegnando e praticando solidarietà. La sua “colpa” è aver messo in piedi un modello che funziona. Un sistema che ha permesso di accogliere migliaia di migranti, di decine di nazionalità diverse, dando loro opportunità di formazione, con la creazione di decine laboratori. Ma quanto costruito in questi anni è molto di più. Ha permesso di creare decine di posti di lavoro per maestre, mediatori culturali. Lavoro per tutti in terra di disoccupazione e ‘ndrangheta. Mimmo Lucano ha creato cioè un circolo virtuoso, in cui tutti vincono. Rompendo la narrazione per cui “bianchi” e “neri” avrebbero interessi contrapposti.
L’arresto non colpisce solo lui. Riace va affossata perché funziona. Perché manda in corto circuito la logica della guerra tra poveri.
Clicca qui per il comunicato stampa della Procura di Locri
In sostanza, Lucano è accusato di…solidarietà. Si parla infatti della concessione di documenti, carte d’identità e licenze di matrimonio, oltre di non avere cacciato dai progetti dell’accoglienza chi secondo la cosidetta “legalità” delle istituzioni centrali andava abbandonato a se stesso.
Il ministro dell’Interno, Salvini, ci ha messo meno di un quarto d’ora per emettere la propria…sentenza, erigendosi a poliziotto, giudice e boia. Il tutto in 160 caratteri, quelli di un tweet: “Accidenti – scrive il segretario leghista – chissà cosa diranno Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l’Italia diimmigrati! #Riace”.
Moltissime invece le prese di posizione e vicinanza a Lucano, in parte raccolte, sempre su twitter, dall’account “Riace – Patrimonio dell’Umanità“.
Radio Onda d’Urto intervista Francesco Cirillo, giornalista, scrittore e attivista dei movimenti sociali, compagno calabrese, più volte a fianco di Lucano a Riace nelle sue iniziative solidali e di denuncia. Ascolta o scarica
e sentito il parere di alcuni abitanti di Riace con telefonate fatte a caso. Ve le proponiamo, come di consueto, senza filtri.Ascolta o scarica
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18 giu 2020 11:40
VOGLIA DI LAVORA', SALTAME ADDOSSO - LA GRANDE FUGA DA ATAC E AMA, CON RECORD DI DIPENDENTI MALATI DALL'INIZIO DELLA CRISI - NEI PRIMI TRE MESI DELL'ANNO, TRA GLI AUTISTI +60% DI FORFAIT PER "MOTIVI DI SALUTE". TRA I NETTURBINI +48% RISPETTO AL 2019 - UN'ANOMALIA CHE OLTRAGGIA ANCHE CHI SI È AMMALATO SUL SERIO, COMPRESO CHI (POCHISSIMI CASI, PER FORTUNA) NELLE DUE MUNICIPALIZZATE IL COVID L'HA PRESO DAVVERO....
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LORENZO DE CICCO per il Messaggero
Nelle settimane in cui Roma, col resto d'Italia, scopriva il coronavirus, tra gli autisti dei bus e gli addetti della nettezza urbana iniziava a propagarsi un morbo di tutt' altra fattezza, che ha moltiplicato i giorni di malattia a ritmi mai visti, zavorrando ulteriormente i servizi.
E dire che sia all'Atac che all'Ama, municipalizzate elefantiache da quasi 20mila dipendenti nel complesso, l'assenteismo ha sempre viaggiato speditissimo, negli anni; una vecchia piaga che le amministrazioni di ogni colore politico hanno fatto fatica ad estirpare.
Fino al boom, in piena pandemia, mentre gli operatori di altri servizi pubblici essenziali continuavano a lavorare senza sosta: con l'affiorare dei primi casi Covid - i due turisti cinesi, il 30 gennaio a Roma - e poi agli albori del lockdown, la bolla di conducenti e netturbini che si è letteralmente data malata, spedendo all'ufficio del Personale certificati medici per non presentarsi al lavoro, si è gonfiata a livelli mai raggiunti prima. Nonostante si tratti di settori strategici, sia i trasporti che i rifiuti. Comparti che non avrebbero mai dovuto smettere di funzionare.
LA RACCOLTA A raccontare la grande fuga dai depositi dei bus e dai camion della raccolta, sono i rapporti interni delle due società comunali. Dati ufficiali. Il periodo d'analisi è il primo trimestre 2020. Gennaio-marzo. Dalla comparsa del Sars-Cov-2 alla fase iniziale del lockdown. All'Ama, il tasso di assenze è schizzato al 20,3%. Senza contare naturalmente i riposi e le ferie prestabilite. A impressionare è soprattutto un dato, quello delle malattie.
Mai così alto, neppure spulciando a ritroso tutti i rapporti trimestrali sulle assenze fino al 2014 (l'ultimo dossier disponibile). Solo per «motivi di salute», da gennaio a marzo, di media, si è assentato l'11,89% dei dipendenti. Tutti malati. In termini assoluti, è una crescita esponenziale: +48% rispetto alle assenze per malattia del trimestre precedente, l'ultimo del 2019 (il tasso di assenze per motivi di salute era sotto all'8%).
E +38%, sempre in termini assoluti, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando il tasso di forfait per malattia era all'8,6%. Si sta parlando, è bene ribadirlo, di persone che avrebbero dovuto lavorare per assicurare la raccolta dell'immondizia nella Capitale e che hanno schivato i turni con un certificato medico. Non si tratta di personale ricorso a congedi parentali o ad altre licenze familiari consentite, anzi incentivate in certi settori, durante il lockdown. Anche l'Atac, nella sua pur lunga e colorita storia di assenteismi e furberie, non aveva mai annotato tanti malati come nel primo trimestre 2020.
Un dipendente su dieci, di media, nel periodo gennaio-marzo non si è presentato al lavoro lamentando qualche acciacco. Il 9,8% del totale. Con picchi del 17,2% tra gli ausiliari della mobilità. In termini assoluti, la crescita è del 60% rispetto al trimestre precedente, l'ultimo del 2019 (il tasso di assenze per malattia era al 6,1%) e del 33% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (il tasso di assenze per motivi di salute era del 7,35%).
I CERTIFICATI MEDICI Mettendo nel computo anche altri congedi e licenze (sempre senza ferie e riposi), il tasso di assenze complessivo ha sfiorato il 17% (16,8%), contro il 12,1% del trimestre prima e il 13% del periodo gennaio-marzo 2019. È un altro dato che non trova paragoni nei rapporti dell'azienda.
Un record negativo trainato dalla valanga di certificati medici arrivati in batteria nel quartier generale di via Prenestina, perché a guardare gli altri valori indicati nel dossier (licenze parentali, legge 104, etc), gli scostamenti non sono mai così marcati rispetto al passato. Questione di salute. Un'anomalia che oltraggia anche chi si è ammalato sul serio, compreso chi - pochissimi casi, per fortuna - nelle due partecipate il Covid l'ha preso davvero.
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Compendium spa ha avviato una campagna di equity crowdfunding con il supporto di SiamoSoci srl
La campagna di raccolta fondi lanciata da Compendium, permetterà alla società di supportare e rafforzare ulteriormente il percorso di crescita, con il completamento delle proprie piattaforme tecnologiche, consolidando il portafoglio dei servizi offerti. Compendium è infatti tra le poche realtà italiane ad integrare lo sviluppo di software proprietari con l’erogazione di servizi in outsourcing per la gestione delle risorse umane e del controllo di gestione. L’approccio di Compendium è fortemente orientato alla consulenza strategica e unisce tecnologia, approccio umano e soluzioni di Business Intelligence. Compendium vanta infatti un team di professionisti con competenze giuslavoristiche e finanziarie, in grado di sfruttare al massimo l'innovazione digitale per offrire a pmi, imprenditori e manager un mondo di servizi, forniti in modalità full bpo (business process outsourcing) e caratterizzati da una grande modulabilità e dal massimo margine di personalizzazione rispetto alle esigenze di ogni singolo cliente. “Abbiamo deciso - spiega Francesco Mazzo, fondatore e ceo di Compendium - di intraprendere questo progetto di crowdfunding perché crediamo che Compendium rappresenti un’offerta unica sul mercato, con un modello di business fortemente scalabile e replicabile, proprio grazie al mix peculiare di tecnologia, consulenza e servizi adatto a diverse tipologie di cliente. Da un lato abbiamo infatti la generazione ricorsiva di revenue legata ai canoni di utilizzo delle licenze di software, dall’altra, l’uso delle tecnologie che potenzia il valore consulenziale e i servizi offerti, rispondendo così ad un’esigenza di mercato costituito da grandi player con tecnologie obsolete, ma anche piccoli professionisti tipicamente poco inclini alla digitalizzazione”. Il percorso netto da startup a pmi innovativa di Compendium si è compiuto in soli quattro anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 2017. Oggi, la società ha raggiunto, per reputazione e posizionamento, un ruolo di primaria rilevanza nel mercato di riferimento, forte anche di un percorso di costante crescita del proprio volume di affari. A fine 2021, la società ha inoltre allargato il proprio perimetro di attività attraverso la business unit Compendium stp, con l’obiettivo di ridefinire i paradigmi della consulenza, rendendo scalabile e replicabile un modello basato sull’integrazione fra tecnologia e approccio consulenziale. Compendium stp si caratterizza infatti come un team altamente specializzato e multidisciplinare, con skill complementari che hanno come comune denominatore il supporto di tecnologie digitali all'avanguardia. Professionisti diversi con un unico obiettivo: generare valore per il business del cliente. I professionisti coinvolti forniscono infatti ai clienti servizi di alto livello in materia di consulenza del lavoro e giuslavoro, legale e fiscale (nazionale ed internazionale), ma anche di audit & advisoring, corporate tax, m&a e revisione legale del bilancio. Nel 2022, Compendium ha registrato un fatturato aggregato superiore ai 3 milioni di euro (1.097 milioni nel 2021), con una previsione di incremento fra il 33% e il 40% nel 2023 e l’obiettivo di raggiungere – contestualmente agli obiettivi conseguiti in questa campagna – fra i 6 e gli 8 milioni di euro nel 2027. Read the full article
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Unitevi a noi nel festeggiare il “Giorno del pubblico dominio” 2020
Aggiungete un’altra festa al vostro calendario e venite a festeggiare con noi il “Giorno del Pubblico dominio”, ovviamente in compagnia di Rhett Butler, Rossella O'Hara e molti altri.
Anche per il 2020 vogliamo condividere con voi la festa del “Public Domain Day”. Il giorno, convenzionalmente fissato il primo di gennaio in cui si elencano le opere che nel corso dell’anno precedente sono entrate a far parte del pubblico dominio; e ogni anno la lista diventa sempre più lunga, perché i vincoli di copyright e di brevetto decadono dopo un po’ di tempo dalla morte dell’autore.
Ma quando si può parlare di pubblico dominio?
Argomento infinito, ma possiamo riassumere molto brevemente:
“Un’opera dell’ingegno si dice di pubblico dominio quando non è più oggetto di protezione del diritto d’autore. L’opera diventa liberamente accessibile e tutti la possono utilizzare, modificare e riprodurre senza la necessità di deroghe o autorizzazioni. L’opera diventa proprietà di tutti, non più del singolo autore o editore”.
Leggendo questa definizione il concetto può sembrare semplice, ma vi assicuriamo che non è cosi: la legislazione sui diritti d’autore e licenze di utilizzo è una delle cose più complesse e bizantine in cui possiamo imbatterci sulla faccia della terra; pensate semplicemente che i termini di protezione variano da stato a stato (o da unioni di stati) dai 50 anni dei fortunati Canadesi e altri ai 100 dei Messicani, noi europei siamo nel mezzo: 70 anni.
Bel guazzabuglio di colori vero? Per rendere più comprensibile in concetto, l’Unione delle Università Australiane ha realizzato un divertente filmato che ha come attore principale proprio: Mr. Copyright
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… e gli Stati Uniti? Storia a parte per il paese con la legislazione più attenta al mercato. Dopo un embargo di 20 anni dovuto alla legge del 1998 finalmente si aggiungono all’elenco le opere del 1924 e molte sono pezzi da 90 come Rhapsody in Blue (Rapsodia in Blu) ) di George Gershwin, l’opera teatrale Desire Under the Elms (Desiderio sotto gli olmi) di Eugene O'Neill, la prima versione cinematografica di Peter Pan di Herbert Brenon e quello che forse è uno dei più rappresentativi film d’avventura dell’era del muto: The Thief of Bagdad (Il ladro di Bagdad) di Raoul Walsh con Douglas Fairbanks nel ruolo del protagonista.
Non rimane quindi che celebrare questa inesauribile risorsa: gli autori e le loro composizioni che “in formato originale” escono dalla tutela di copyright e diritto d’autore durante il Public Domain Day.
Per il 2020 diamo il benvenuto nella famiglia delle opere “liberate”, alle musiche di Richard Strauss, alle poesie di Antonio Machado, agli scritti Margaret Mitchell, ai film di Victor Fleming e ai tanti altri che potete trovare qui.
Bene, ma tutto questo ben di Dio come si trova?
Parlando di libri, possiamo sperare che siamo stati scansionati e resi disponibili attraverso un progetto di biblioteca digitale e vi assicuriamo che ve ne sono per soddisfare ogni esigenza: dal primo “Il progetto Gutenberg” circa 60.000 libri in maggioranza letteratura in lingua inglese, al “Progetto Runeberg” per gli amanti delle lingue scandinave. Dalla sconfinata “Gallica” della Biblioteca Nazionale di Francia con 2 milioni di testi, al piccolo ma fornito “Early Manuscripts at Oxford University” per i seguaci dell’epica medievale, senza dimenticarci l’archivio di articoli scientifici della “Cornel University”.
E per gli Italiani? Iniziate da “Liber Liber”, magari dando una sbirciatina anche alla sezione Audiolibri, per poi passare alla “Biblioteca Italiana “ progetto a cura del Centro Interuniversitario Biblioteca italiana Telematica (CIBIT)
Finiamo con un consiglio per gli “amanti” di Milano e delle sue storie: non perdetevi la nostra raccolta di testi pubblicata su “Digitami”.
Buona Lettura
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Sottoscritto il Protocollo per rafforzare la collaborazione già in atto nella prevenzione di infiltrazioni criminali nell’economia, nel settore degli appalti e dei contratti pubblici, del commercio, dell’urbanistica e dell’edilizia. Si tratta del “Protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nell’economia legale”, firmato oggi dal Sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, con altri Sindaci ed il Prefetto di Napoli Carmela Pagano. Saranno aumentati i controlli antimafia nel settore opere pubbliche, concessioni, servizi e forniture, del commercio e dell’urbanistica. Le informazioni antimafia saranno acquisite per tutti gli appalti e concessioni di lavori pubblici pari o superiori a 250.000 euro, e per i subappalti di lavori, forniture e servizi pari o superiori a 50.000 euro nonché, a prescindere dal valore, per alcune attività particolarmente sensibili. Significativo per l’edilizia è l’impegno di richiedere le informazioni antimafia anche nei confronti dei privati sottoscrittori di convenzioni di lottizzazione. Verranno monitorati, inoltre, i passaggi ripetuti di licenze commerciali nei settori più sensibili quali la ristorazione, le attività ricettive e di intrattenimento, i giochi e la raccolta di scommesse, la vendita al dettaglio e all’ingrosso e i compro oro. https://www.instagram.com/p/B6QC03nohzT/?igshid=1pi6diw6hejtk
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