#steatosi epatica
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Sostanze fitochimiche: la miniera dispiegata a tavola per prevenire le più comuni malattie del metabolismo
Introduzione Le malattie metaboliche rappresentano un problema di salute globale a causa della loro crescente prevalenza e mortalità. Obesità, steatosi epatica, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2 sono le malattie croniche più diffuse in quasi tutti i paesi. Queste condizioni sono anche responsabili della disabilità nei soggetti colpiti. Le malattie metaboliche…
#acidi fenolici#acido cinnamico#antiossidante#chemioprevenzione#Diabete mellito tipo 2#fattore di rischio#fitochimici#flavanoli#flavonoidi#insulino-resistenza#ipercolesterolemia#ipertensione#ipoglicemia#lipotossicità#microbiota#polifenoli#quercitina#salute pubblica#steatosi epatica#stress ossidativo
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Torna alla ribalta ancora una volta l'app Yuka, che dà un punteggio ai vari cibi presenti nei supermercati indicando quelli migliori o peggiori quello che posso vedere leggendo la lista degli ingredienti?
Giusto, ma la gente è pigra, leggere la lista degli ingredienti costa fatica, si fa prima a prendere il telefono, sbloccarlo, aprire un'app, fare la scansione del codice a barre e leggere l'opinione di chiunque sia abbia fatto l'app su quegli ingredienti.
Ma vi siete mai domandati chi diavolo ch sia dietro a questa app?
E come li giudicano questi ingredienti? Secondo le regole della dieta mediterranea, di quella chetogenica, di quella vegana o di quella delle suore del convento di Pazza Pietra di Sopra?
Come i più svegli fra i lettori a questo punto avranno intuito, la dieta in base alla quale Yuka valuta i cibi è quella mediterranea, anzi una versione ancora più vegetariana della dieta mediterranea.
Quindi proteine soprattutto vegetali a colazione, oppure 30 grammi di formaggio, o una fetta (fine?) di prosciutto cotto "di tanto in tanto". Almeno 2-3 frutti al giorno, che un po' di steatosi epatica non si nega a nessuno, ed almeno 2-3 porzioni di verdure al giorno, per una perfette costipazione e tanti begli ossalati, che anche se fanno venire il tumore al seno dicono che insomma troppo male non facciano.
Ovviamente poi "grassi buoni", che non sono certo quelli animali, quelli fanno alzare il colesterolo e morire d'infarto, lo sanno tutti. Il sale va evitato come la peste, ma soprattutto bisogna fare una cena rigorosamente vegetariana, ricca di tanti carboidrati integrali.
Ora capisco perchè tutti rimanevano in fila agli hub vaccinali anche quando le persone gli stramazzavano letteralmente a terra davanti agli occhi...
Marco Dabizzi
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Quando, nella sua funzione metaforica, il cetriolo viene sostituito dalla carota...
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La steatosi epatica non alcolica, ossia il fegato grasso dovuto ad eccessi alimentari e sovrappeso, non è più solo un problema degli adulti: oggi ne soffrono tanti bambini e ragazzi
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A scrivere è l'ex giornalista Guido Mattioni, quando parla della 'doc' si riferisce all'oncologa Maria Rosa Di Fazio.
Io condivido perché essere responsabili vuol dire anche essere lucidi e critici. Il cibo spazzatura, cioè quello che si trova in larga misura tra i primi scaffali dei supermercati, è progettato sempre per il medesimo scopo: rendere le persone malate e depresse. La politica fa il resto, tiene il popolo con la paghetta degli schiavi in modo che tanti non si permettano alternative a quei cibi. Come ciliegina la cultura addestra ai cibi pronti.
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Si parla in questi giorni di epatite acuta infantile in tutta Europa. E si impongono alcune considerazioni.
Premessa: esiste un'altra patologia, la steatosi epatica non alcolica, da anni in preoccupante aumento, anche tra i bambini.
La Doc ne ha visti e ne vede di piccolissimi addirittura al livello massimo, quello caratterizzato dalle cosiddette "aree di risparmio". Peccato che dietro a questo nome in apparenza rassicurante si nasconda una sintomatologia gravissima: e cioè "buchi" che si aprono nel fegato, organo emuntore e vitale, di fatto sfaldandolo e mettendolo fuori uso. Il solo rimedio è quindi il trapianto.
La causa di questo attentato alla vita, soprattutto nei più piccoli, è l'alimentazione piena di zuccheri che inizia con la prima merendina al mattino, prosegue con biscotti farciti o spalmati di note creme il cui primo ingrediente è appunto il "veleno bianco", continua con il the in bottiglia o vasetto, con la bibita gassata, il succo di frutta in brick, il budino simil mucca pezzata e così via, di schifezza in schifezza.
Tutti attentati quotidiani dei quali sono colpevoli milioni di genitori e nonni fuorviati e rincretiniti da valanghe di spot pubblicitari bugiardi.
Gli zuccheri in eccesso e non metabolizzati si depositano infatti nel fegato come grassi. Di qui la steatosi epatica infantile. E purtroppo anche di peggio, con gli esiti anche oncologici della conseguente e inevitabile Low Grade Inflammation che, come dice la Doc, è "la Madre" di tutte le patologie.
Il risultato è un crimine quotidiano e collettivo perpetrato tra le mura domestiche: i bambini italiani consumano in media ogni giorno 87 grammi di zuccheri aggiunti (la media UE è di 90 gr) quando la quantità massima raccomandata in prevenzione da OMS e IARC (l'istituto internazionale di ricerca sul cancro) sarebbe di 25 grammi. Quindi ne ingurgitano più di tre volte tanto.
Questa era la lunga premessa, alla quale segue una considerazione legata a fatti di attualità: i ripetuti casi di salmonellosi in note merendine e ovetti made in Italy o di disinfettanti ospedalieri (cancerogeni se ingeriti) usati nella produzione di altrettanto noti gelati americani.
E alla considerazione si potrebbe aggiungere il fatto che la scienza riconosce anche l'esistenza di una epatite da salmonellosi.
Questi sono fatti da mettere insieme e sui quali ragionare.
Aggiungendone un altro, molto grave e che fa pensare chi si ostina a mantenere uno spirito libero e critico: dopo qualche timido titolo sui giornali e nell'assordante mutismo delle televisioni quando i casi da Belgio e Gran Bretagna hanno iniziato a ripetersi anche in Italia, i media hanno fatto cadere tutto nel silenzio.
Perché le multinazionali pagano. Oppure cancellano gli spot.
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⭕ Il fegato grasso, o 𝐬𝐭𝐞𝐚𝐭𝐨𝐬𝐢 𝐞𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚, è proprio ciò che il termine suggerisce: un eccessivo accumulo di grasso nelle cellule epatiche. È normale che il fegato contenga del grasso. Ma se il grasso ammonta a più del 5-10% del peso del fegato, allora possiamo dire che si è affetti da fegato grasso e si può andare incontro ad una serie di 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐧𝐳𝐞.
Tra le sue cause ci sono:
✔️ il diabete,
✔️ la sedentarietà,
✔️ una dieta ipercalorica,
✔️ consumo eccessivo di alcolici.
Tra i soggetti più a rischio troviamo, quindi, le persone in sovrappeso, chi conduce una vita troppo sedentaria e chi ha un indice di massa corporea superiore a 30.
👨⚕️ Il fegato grasso può 𝐞𝐯𝐨𝐥𝐯𝐞𝐫𝐞 per anni senza causare sintomi sino a sfociare in fibrosi epatica, un’infiammazione del fegato che provoca delle lesioni, a loro volta causa della formazione di tessuto fibroso. Quest’ultimo interferisce con la corretta funzionalità del fegato e può portare allo sviluppo di cirrosi una malattia cronica e degenerativa, che può dare origine ai tumori del fegato.
👉 Non esistono in commercio farmaci al momento che possano fermare il processo degenerativo della steatosi non alcolica in fibrosi epatica. L’intervento più importante che si può attuare è quindi quello sullo stile di vita:
✅ ridurre i grassi, l'alcol e gli zuccheri
✅ ridurre il consumo di carne rossa e latticini
✅ fare più attività fisica, moderata e regolare
✅ perdere peso
✅ consumare più frutta, verdura e cereali integrali.
In alcuni casi, seguendo le indicazioni del medico è possibile ristabilire una corretta funzionalità del fegato.
Fonte: @humanitashealth
𝘍𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘪𝘢 𝘽𝙧𝙪𝙣𝙤
📍 Via Policastrelli 209 Milazzo (ME)
📞 Tel 090 9295029
📲 Whatsapp 353 325 1664

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I pericoli della dieta occientale al di là delle patologie indotte: il ruolo dei cambiamenti climatici e delle malattie "remora"
Il costo reale degli alimenti trasformati Al di fuori di nazioni come gli Stati Uniti e l’Europa occidentale, è stato osservato in tutto il mondo un aumento del consumo di prodotti alimentari trasformati ricchi di zuccheri raffinati, grassi e sali. Questo cambiamento nelle abitudini alimentari, spesso definito “occidentalizzazione delle diete”, è stato ampiamente attribuito all’accessibilità…
#additivi alimentari#alimenti ultra-elaborati#cambiamento climatico#cardiovasculopatie#fattore di rischio#globalizzazione#grassi saturi#infezione virale#malattia infettiva#malattia infiammatoria intestinale#marketing/interessi#microbiota#salute pubblica#sistema immunitario#steatosi epatica
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Steatosi epatica e diabete : cosa c'è da sapere?
Nuovo post pubblicato su http://www.wdonna.it/steatosi-epatica-diabete/87643?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=87643
Steatosi epatica e diabete : cosa c'è da sapere?
STEATOSI EPATICA E DIABETE: PREVENIRE MANGIANDO SANO
La steatosi epatica è solo l’inizio di una serie di malattie che potrebbero presentarsi in seguito all’accumulo di grassi all’interno del fegato; questa provoca sia diabete, sia difficoltà a dimagrire che malattie cardiovascolari. Vediamo un po’ nel dettaglio
Steatosi e diabete epatico quando avvengono
Quando il fegato è in steatosi il suo normale funzionamento è alterato, i carboidrati della dieta vengono trasformati in glicogeno e acidi grassi saturi nel fegato, i trigliceridi intasano i lobuli epatici ed il fegato non riesce a filtrare dal sangue l’insulina che aumenta dopo il pasto. Qual è la conseguenza diretta?
Il diabete mellito di tipo 2, definito in questo caso anche diabete epatico, perché correlato alla steatosi. Questo aumento di insulina costante è dato dal fatto che ormai in Italia si consumano sempre più farine raffinate, zuccheri, bevande alcoliche, che causano picchi glicemici continui favorendo quindi insulino-resistenza, ovvero l’insulina viene secreta per far abbassare la glicemia nel sangue, ma essendo quantitativamente in eccesso, non riesce a svolgere la sua funzione. Quindi il diabete epatico è quello maggiormente diffuso nei giovani, perché sono quelli che consumano principalmente cibi spazzatura.
Steatosi e rischio cardiovascolare
I livelli più elevati di colesterolo e trigliceridi provocano un aumento della pressione arteriosa e un maggior ispessimento della parete carotidea con predisposizione alla formazione di placche, provocando così un maggiore rischio cardiovascolare.
Steatosi e perdita di peso
Come ci insegnano i principi della Dieta GIFT, un corpo infiammato non è in grado di perdere peso, ma bisogna prima curare l’infiammazione per poi dimagrire. Uno dei fattori che provocano l’infiammazione è proprio l’insulina, che, come abbiamo visto prima, in caso di steatosi non è filtrata, quindi chi soffre di questa patologia non riesce a dimagrire, perché ha un corpo perennemente infiammato. Cosa bisogna fare? Innanzitutto depurare il fegato dall’accumulo di grassi.
Depurare il fegato con gli alimenti
I cibi da preferire sono quelli che contengono acidi grassi insaturi omega 3, come ad esempio il pesce (tutti i tipi privilegiando quello azzurro), i cereali integrali, la frutta secca, i legumi (preferire lenticchie e ceci), l’olio extravergine di oliva, gli ortaggi freschi, soprattutto quelli ad azione tonificante e detossificante sul fegato, come i carciofi, la catalogna, le erbe amare e la cicoria. Contemporaneamente si devono ridurre le farine raffinate, gli zuccheri, gli acidi grassi saturi di origine animale (carne rossa, formaggi grassi), evitare l’assunzione di alcol, gli insaccati, le salse come la maionese, le bevande zuccherate. Non bisogna esagerare con la frutta perché in caso di steatosi il fruttosio della frutta viene trasformato in acidi grassi saturi rapidamente.
Dott. Francesco Garritano
#come depurare il fegato#depurare fegato#diabete di tipo 2#fegato grasso#fegato salute#steatosi epatica#Salute
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Steatosi epatica e sua possibile evoluzione
La steatosi epatica o fegato grasso può essere legata all’assunzione di alcool in eccesso oppure all’assunzione di zuccheri e grassi in eccesso.
Quando la steatosi epatica non è dovuta all’alcool prende il nome di steatosi epatica non alcolica, dal termine inglese non alcoholic fatty liver disease (NAFLD).
Il fegato grasso può evolvere verso forme molto gravi di danno del fegato.
In particolare alla steatosi si associa infiammazione a livello delle cellule del fegato, gli epatociti. Questa condizione è denominata steatoepatite non alcolica (NASH: non alcoholic steato hepatitis).
A differenza della steatosi epatica è una condizione più grave. In cui il fegato è soggetto a processi infiammatori, di cicatrizzazione e morte delle cellle epatiche (necrosi).
Questi fenomeni alterano in modo definitivo la funzionalità dell’organo. È una malattia epatica cronica che può evolvere fino allo stadio di cirrosi epatica e portare ad insufficienza epatica.
#Steatosi epatica#Fegato grasso#tutti frutti#non alcoholic fatty liver disease#steatoepatite non alcolica#NASH#non alcoholic steato hepatitis#NALFD
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Disfunzione mitocondriale e sindrome metabolica
La Sindrome Metabolica (MetS) prevede la co-presenza di obesità, insulino-resistenza, dislipidemia aterogena (trigliceridi alti, bassi livelli di HDL) , ipertensione associata ad un aumento del rischio di diabete mellito di tipo 2 (T2DM), steatosi epatica non alcolica, infarto del miocardio e ictus. Tuttavia, il meccanismo molecolare alla base di tale malattia non è ancora del tutto ben…

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L'acetone è una scoria metabolica che forma il nostro fegato in risposta ad una dieta povera di carboidrati, oppure a digiuni prolungati o ad attività fisica aerobica di lunga durata, Anche l'alcol può favorire la produzione di acetone.Poiché i diabetici di tipo-2 non riescono a metabolizzare correttamente il glucosio, tendono anche loro a produrre acetone.L'acetone in parte viene espulso con le urine, in parte con l'alito ed in parte viene trasformato in acido piruvico.E' interessante sapere che l'acetone "come l'alcol", induce il fegato a produrre l'enzima Cyp2E1, coinvolto nella steatosi epatica. Infatti non solo l'alcol predispone a fegato grasso; anche i digiuni possono favorire la steatosi epatica non alcolica, probabilmente per colpa dell'acetone che induce Cyp2E1.L'acetone aiuta a prevenire gli attacchi di epilessia in soggetti sifferenti; tanto è vero che i medici e biologi spesso propongono - prescrivono diete chetogeniche indurroti di acetone in soggetti sofferenti di epilessia.
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• ho visto decisamente periodi migliori •
"Perché abbiamo tutta la vita davanti, qui davanti a un bar" cantava quel piagnone di Gazzelle, ma aveva proprio ragione lo stronzetto e io la mia vita me la sto facendo tutta al bar, ma tutta tutta.
Qui i miei amici adorati mi ritraggono in una splendida serata infrasettimanale, senza pause e non senza una infinita serie di madonne tirate gratuitamente o meno, ma non siamo qui per soffermarci sui dettagli. Immagino che dalla foto si possa percepire il mio olezzo e diciamo che la "mise" da gattara dei Simpson non aiuta. Che ci crediate o no, però, io ero felice, straziata, sudata, brutta, isterica, ma felice veramente, ho anche pensato di scrivere un romanzo, fate voi.
"Non è una corsa, è un mcdrive" è stata la frase più brillante della serata, perché la vita è proprio così: è inutile andare a cento all'ora contro il muro che inevitabilmente ti aspetta alla fine della strada, non sarebbe tanto meglio farsi un giretto tranquillo spiluccando qua e là? Rischiando la steatosi epatica, è vero, però si vive una volta sola, mannaggia. E io voglio, con tutta me stessa, mangiare tutti i crispy Mcbacon che mi si parano davanti, che siano un gin tonic di troppo o una serata improvvisata, una vacanza con sconosciuti o iniziare un nuovo hobby che durerà probabilmente solo qualche giorno.
Forse qualche birrino in meno non potrebbe che giovare al mio aspetto e alla mia lucidità mentale ma, alla fine della fiera, quanto cacchio sono buoni i birrini?!
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San Gennaro Vesuviano, Prevenzione della steatosi epatica: una giornata di visite e dibattito promossa dall’Associazione “Il Campanile della Gioventù” http://dlvr.it/RN5fyW http://dlvr.it/RN5fyW
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Le prove scientifiche di come caffè, thè e cacao possono prevenire l'obesità
Obesità e salute pubblica Non esistono solo pandemie infettive: l’obesità è diventata un problema significativo per la salute pubblica in tutto il mondo a causa della sua prevalenza in graduale aumento. La condizione può potenzialmente aumentare il rischio di varie complicazioni di salute, tra cui malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, aterosclerosi e malattie metaboliche infiammatorie.…

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#acidi fenolici#acido clorogenico#adipogenesi#cafestolo#caffeina#catechine#fattore di rischio#flavonoidi#grasso bruno#microbiota#obesità#polifenoli#procianidine#salute pubblica#steatosi epatica#stress ossidativo#teobromina#tessuto adiposo#trigonellina
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🛑 LA SINDROME METABOLICA NEGLI UOMINI Negli uomini, il sovrappeso e l'obesità possono portare allo squilibrio di alcuni parametri e all'insorgere di problemi di salute anche seri, come la SINDROME METABOLICA. La sindrome metabolica viene diagnosticata negli uomini quando sono presenti almeno tre dei cinque seguenti fattori di rischio: ✅ Circonferenza addominale superiore a 94 cm; ✅ Aumentata pressione arteriosa (≥ 130/85 mmHg); ✅ Trigliceridi alti (≥ 150 mg/dl); ✅ Colesterolo HDL “buono” basso (≤ 40 mg/dl negli uomini e ≤ 50 mg/dl nelle donne) e colesterolo totale alto >220mg/dl. ✅ Glicemia a digiuno elevata (≥ 100 mg/dl). La sindrome metabolica rappresenta un comune denominatore per numerose patologie, quali diabete, disturbi cardio-vascolari (ipertensione, infarto e ictus), steatosi epatica, alterazioni ormonali (ipogonadismo) tumore al colon-retto. Inoltre l’aumento eccessivo della massa grassa (in particolare, superiore al 30%) porta ad un'infiammazione cronica costante e questa a sua volta è alla base di numerose patologie. 🔜 Grazie ad un percorso dietetico deciso insieme, la sindrome metabolica può essere sconfitta definitivamente. Si parla, infatti, di downstaging o regressione di tale patologia. 👨⚕️Personalmente sono soddisfatto di poter affermare che attraverso un percorso dietetico mirato e la piena collaborazione del paziente si può affrontare, ridurre o eliminare questa problematica. Tornare al peso ottimale, avere un miglioramento dei parametri delle analisi cliniche e vivere in piena salute sono tre obiettivi che possono essere realizzati sicuramente! Per saperne di più sulla sindrome metabolica clicca sul seguente articolo: 👉http://dietistaroma.com/sindrome-metabolica/ ______________________ Desideri trattare con una giusta dieta la sindrome metabolica e rimettere "in ordine" le analisi cliniche❓ Prenota subito una visita presso il mio studio, chiama 06 9670 1888 ☎️ Ricevo sia a Roma che a Frosinone 👉www.mangiasano.me Dietista e Nutrizionista, Docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Milano (presso Mangiasano - Dott. Loreto Nemi) https://www.instagram.com/p/B59u0JhKavq/?igshid=1ugh2z6d9rkg0
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Sformato di Bietola - FIT
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Sformato di Bietola - FIT

Lo Sformatino di Bietole è un tortino salato con pochissime calorie.
Ingredienti per 3/4 persone:
1 mazzetto di bietole tenere, 300/400 gr circa, 3 uova medie ( 1 ti servirà alla fine), 1 bicchiere di latte ml 90, 4 cucchiai di formaggio grattugiato, 80 gr di Emmental a cubetti, 1 spicchio d’aglio,, sale qb, olio extra vergine qb, pangrattato qb.
Preparazione:Cuocete in acqua leggermente salata le bietole, per 5/8 minuti, poi scolatele e fatele raffreddare ,tagliatele a quadretti,non troppo piccoli.
Versa in una padella antiaderente un po’ di olio, aggiungi lo spicchio d’aglio fai rosolare, versa le bietole strizzate bene poi togli l’aglio., aggiusta di sale e fai rosolare per qualche minuto. In una terrina, sbatti le uova( temperatura ambiente)con il latte( temperatura ambiente)e il parmigiano, se occorre, un po’ di sale, , unite anche i cubetti di formaggio Emmental, aggiungi anche le bietole ormai tiepide, mescola accuratamente .
Versa un po’ di olio in una tortiera di diametro 22/24, aiutandoti con un pennellino passa tutta la superficie anche i lati, poi spolverizza con pan grattato, versa ora tutto l’impasto, livella , sbatti a parte anche l’altro uovo, poi versalo sul composto,aggiungi ancora una presa di pan grattato.
Cuoci in forno caldo a 180° per circa 30 minuti, modalità statico. Controlla la cottura qualche minuto prima deve colorarsi e fare la crosticina.Sforna , fai raffreddare e sistema in un piatto da portata.
Bietola Proprietà
E’ una verdura molto ricca di minerali: potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro, rame, manganese, selenio e zinco.
Sono presenti anche vitamine quali la A, la C, quelle del gruppo B (B1, B2, B3, B5 e folati).
Per la presenza abbondante di minerali, zuccheri e vitamine, la barbabietola è un cibo con un ottimo potere nutritivo. Secondo alcuni studi, la barbabietola avrebbe azione antitumorale per il contenuto in betanina e betaina.
La betanina è un glicoside utilizzato come colorante naturale (E162), mentre la betaina è stata studiata per i suoi effetti salutistici sul fegato (steatosi epatica),
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