#salute uomini
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Novembre Azzurro 2024: La Prevenzione Maschile "Con i Baffi"
Il Rotary Club Gavi Libarna promuove la campagna “Novembre Azzurro” per sensibilizzare gli uomini sull'importanza della prevenzione delle malattie della prostata e del testicolo
Il Rotary Club Gavi Libarna promuove la campagna “Novembre Azzurro” per sensibilizzare gli uomini sull’importanza della prevenzione delle malattie della prostata e del testicolo. Mentre la prevenzione rosa ha compiuto grandi progressi, quella maschile è ancora indietro. L’iniziativa invita a rompere il silenzio e a superare le barriere che impediscono agli uomini di prendersi cura della propria…
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seguilflusso · 8 days ago
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Il potere del pianto: benefici e storia
Il pianto, spesso stigmatizzato nella società attuale, è un'espressione naturale e benefica per la nostra salute emotiva. La scienza dimostra i suoi effetti positivi, e dovremmo riaccettarlo come parte della nostra vita e della nostra umanità.
L’azione del piangere è vista come un atto di cui vergognarsi, soprattutto se a piangere è un uomo.La società odierna non riesce a comprendere l’importanza del pianto nel sentirsi meglio e rinvigoriti; anzi, viene demonizzato.Oggi vedremo gli effetti benefici del pianto secondo la scienza e daremo anche un’occhiata al valore attribuito ad esso nella storia. Il pianto nella storia Nella società…
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scogito · 4 months ago
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(penso di farmi un profilo su Quora giusto per rispondere a certe robe).
Le donne sono geneticamente portate alla selezione, e questo è inscritto nel cervello rettiliano. Non è questione di bruttezza, quanto del fatto che l'istinto associa fattori come la trascuratezza, la debolezza fisica, uno scarso sostegno finanziario o un cattivo stato di salute (ciò va dall'alitosi a chissà cosa), come potenziali negativi, cioè partner poco affidabili. Finché non entra questo nella testa degli uomini ogni donna sarà ritenuta superficiale, brutta o schizzinosa, mentre dal punto di vista biologico fanno solo quello che è nella loro natura, sia per un'eventuale prole, sia per l'evoluzione della specie in generale. Gli uomini prendono questo sul personale perché la maggior parte di loro sono fermi agli 8 anni.
Anche per questo quando vengono presi in giro da donne che li manipolano intimamente, non si accorgono dell'inganno, fino a quando non gli toccano il portafoglio.
Talvolta poi sono tanto illusi da non capire nemmeno quello, fino a quando non oscillano dalla parte opposta, ritenendo ogni donna manipolativa, opportunista e assetata solo di denaro.
Gi uomini che maturano davvero in seguito a un abbattimento emotivo e relazionale sono rari, proprio perché la maggior parte delle volte anziché migliorare vogliono essere accolti per le loro mancanze.
Fino a che non ricopri o correggi il tuo ruolo continui a credere che quello che ti capita è dovuto alla sfiga o allo schifo che c'è in giro.
Forse quando si renderanno conto che l'evoluzione se ne frega altissimamente delle paturnie e delle convinzioni malate della personalità, capiranno che bisogna crescere in modo funzionale e non reattivo.
Le donne hanno altri problemi, ma il mal giudizio vale anche per loro, che spesso si trovano a vivere in obnubilamenti mentali e intuitivi.
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canesenzafissadimora · 24 days ago
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Oggi la si chiama "resilienza", una volta la si chiamava "forza d´animo", Platone la nominava "tymoidés" e indicava la sua sede nel cuore.
Il cuore è l´espressione metaforica del "sentimento", una parola dove ancora risuona la platonica "tymoidés".Il sentimento non è languore, non è malcelata malinconia, non è struggimento dell´anima, non è sconsolato abbandono. Il sentimento è forza. Quella forza che riconosciamo al fondo di ogni decisione quando, dopo aver analizzato tutti i pro e i contro che le argomentazioni razionali dispiegano, si decide, perché in una scelta piuttosto che in un´altra ci si sente a casa. E guai a imboccare, per convenienza o per debolezza, una scelta che non è la nostra, guai a essere stranieri nella propria vita.
La forza d´animo, che è poi la forza del sentimento, ci difende da questa estraneità, ci fa sentire a casa, presso di noi. Qui è la salute. Una sorta di coincidenza di noi con noi stessi, che ci evita tutti quegli "altrove" della vita che non ci appartengono e che spesso imbocchiamo perché altri, da cui pensiamo dipenda la nostra vita, semplicemente ce lo chiedono, e noi non sappiamo dire di no. Il bisogno di essere accettati e il desiderio di essere amati ci fanno percorrere strade che il nostro sentimento ci fa avvertire come non nostre, e così l´animo si indebolisce e si ripiega su se stesso nell´inutile fatica di compiacere agli altri. Alla fine l´anima si ammala, perché la malattia, lo sappiamo tutti, è una metafora, la metafora della devianza dal sentiero della nostra vita. Bisogna essere se stessi, assolutamente se stessi.
Questa è la forza d´animo. Ma per essere se stessi occorre accogliere a braccia aperte la nostra ombra. Che è poi ciò che di noi stessi rifiutiamo.
Quella parte oscura che, quando qualcuno ce la sfiora, ci sentiamo "punti nel vivo". Perché l´ombra è viva e vuole essere accolta. Anche un quadro senza ombra non ci dà le sue figure. Accolta, l´ombra cede la sua forza.
Cessa la guerra tra noi e noi stessi. Siamo in grado di dire a noi stessi:
"Ebbene sì, sono anche questo". Ed è la pace così raggiunta a darci la forza d´animo e la capacità di guardare in faccia il dolore senza illusorie vie di fuga.
"Tutto quello che non mi fa morire, mi rende più forte", scrive Nietzsche.
Ma allora bisogna attraversare e non evitare le terre seminate di dolore.
Quello proprio, quello altrui. Perché il dolore appartiene alla vita allo stesso titolo della felicità. Non il dolore come caparra della vita eterna, ma il dolore come inevitabile contrappunto della vita, come fatica del quotidiano, come oscurità dello sguardo che non vede via d´uscita. Eppure la cerca, perché sa che il buio della notte non è l´unico colore del cielo.
Di forza d´animo abbiamo bisogno soprattutto oggi perché non siamo più sostenuti da una tradizione, perché si sono rotte le tavole dove erano incise le leggi della morale, perché si è smarrito il senso dell´esistenza e incerta s´è fatta la sua direzione. La storia non racconta più la vita dei nostri padri, e la parola che rivolgiamo ai figli è insicura e incerta.
Gli sguardi si incontrano solo per evitarsi. Siamo persino riconoscenti al ritmo del lavoro settimanale che giustifica l´abituale lontananza dalla nostra vita. E a quel lavoro ci attacchiamo come naufraghi che attendono qualcosa o qualcuno che li traghetti, perché il mare è minaccioso, anche quando il suo aspetto è trasognato.
Passiamo così il tempo della nostra vita, senza sentimento, senza nobiltà, confusi tra i piccoli uomini a cui basta, secondo Nietzsche: "Una vogliuzza per il giorno, una vogliuzza per la notte, fermo restando la salute".
Perché ormai della vita abbiamo solo una concezione quantitativa. Vivere a lungo è diventato il nostro ideale. Il "come" non ci riguarda più, perché il contatto con noi stessi s´è perso nel rumore del mondo.
Passioncelle generiche sfiorano le nostre anime assopite. Ma non le risvegliano. Non hanno forza. Sono state acquietate da quell´ideale di vita che viene spacciato per equilibrio, buona educazione. E invece è sonno, dimenticanza di sé. Nulla del coraggio del navigante che, lasciata la terra che era solo terra di protezione, non si lascia prendere dalla nostalgia, ma incoraggia il suo cuore. Il cuore non come languido contraltare della ragione, ma come sua forza, sua animazione, affinché le idee divengano attive e facciano storia. Una storia più soddisfacente.
Umberto Galimberti
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anchesetuttinoino · 29 days ago
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⚠️ CITTADINANZA AGLI STRANIERI❓️
Francesco Centineo
◾️ Gli uomini stranieri ed i figli di uomini stranieri se accolti indiscriminatamente all'interno della cittadinanza possono minare le basi su cui si regge uno Stato-nazione.
◾️ Questo può succedere perchè uomini di altre culture spesso creano fazioni claniche di «stranieri» che non si riconoscono nei valori della civiltà che ingenuamente vorrebbe «accoglierli» all'interno del proprio tessuto comunitario e sociale.
◾️ Questi stranieri finiscono quasi certamente per rompere il fragile patto sociale su cui poggia la civiltà che stupidamente vorrebbe inserirli nella propria struttura statale e nazionale e che si basa solitamente sulle tradizioni, gli usi ed i costumi del popolo prima ancora che sulle leggi che esso di conseguenza poi si da e che perciò rispetta.
◾️ La persona straniera ed estranea a noi che viene per così dire «integrata» nel nostro tessuto sociale non è assolutamente detto che si riconosca nei nostri valori; di conseguenza è assai complicato che possa riconoscersi nelle nostre istituzioni e che rispetti le leggi del nostro Stato.
◾️ Se si regalano le cittadinanze a gente venuta da chissà dove solamente perchè vive nel nostro Paese e ha lavorato e pagato delle tasse e si svende la nostra nazione allo straniero a quel punto non esiste più nessuna Italia, anzi, ci si ritrova ad avere all’interno del nostro corpo sociale una specie di virus o di batterio che attacca costantemente dall’interno. Si indebolisce il nostro corpo sociale di conseguenza l’Italia si ammala... Prosegue si Sfero
Articolo integrale
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aitan · 4 months ago
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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che una convinzione diffusa sia balorda che sensata."
Da "Marriage and Morals", Bertrand Russell, 1929
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"È nota la definizione della democrazia come sistema pieno di difetti ma di cui non si è ancora trovato nulla di meglio. Da questa ragionevole assunzione discende, per la maggior parte della gente, la convinzione errata che la democrazia (il migliore o il meno peggio dei sistemi di governo) sia quello per cui la maggioranza ha sempre ragione. Nulla di più falso. La democrazia è il sistema per cui, visto che è difficile definire in termini qualitativi chi abbia più ragione degli altri, si ricorre a un sistema bassamente quantitativo, ma oggettivamente controllabile: in democrazia governa chi prende più consensi. E se qualcuno ritiene che la maggioranza abbia torto, peggio per lui: se ha accettato i principi democratici deve accettare che governi una maggioranza che si sbaglia.
Una delle funzioni delle opposizioni è quella di dimostrare alla maggioranza che si era sbagliata. E se non ce la fa? Allora abbiamo, oltre a una cattiva maggioranza, anche una cattiva opposizione. Quante volte la maggioranza può sbagliarsi? Per millenni la maggioranza degli uomini ha creduto che il sole girasse intorno alla terra (e, considerando le vaste aree poco alfabetizzate del mondo, e il fatto che sondaggi fatti nei paesi più avanzati hanno dimostrato che moltissimi occidentali ancora credono che il sole giri) ecco un bel caso in cui la maggioranza non solo si è sbagliata ma si sbaglia ancora. Le maggioranze si sono sbagliate a ritenere Beethoven inascoltabile o Picasso inguardabile, la maggioranza a Gerusalemme si è sbagliata a preferire Barabba a Gesù, la maggioranza degli americani sbaglia a credere che due uova con pancetta tutte le mattine e una bella bistecca a pasto siano garanzie di buona salute, la maggioranza si sbagliava a preferire gli orsi a Terenzio e (forse) si sbaglia ancora a preferire "La pupa e il secchione" a Sofocle. Per secoli la maggioranza della gente ha ritenuto che esistessero le streghe e che fosse giusto bruciarle, nel Seicento la maggioranza dei milanesi credeva che la peste fosse provocata dagli untori, l'enorme maggioranza degli occidentali, compreso Voltaire, riteneva legittima e naturale la schiavitù, la maggioranza degli europei credeva che fosse nobile e sacrosanto colonizzare l'Africa.
In politica Hitler non è andato al potere per un colpo di Stato ma è stato eletto dalla maggioranza, Mussolini ha instaurato la dittatura dopo l'assassinio di Matteotti ma prima godeva di una maggioranza parlamentare, anche se disprezzava quell'aula «sorda e grigia». Sarebbe ingiusto giocare di paradossi e dire dunque che la maggioranza è quella che sbaglia sempre, ma è certo che non sempre ha ragione. In politica l'appello alla volontà popolare ha soltanto valore legale ("Ho diritto a governare perché ho ricevuto più voti") ma non permette che da questo dato quantitativo si traggano conseguenze teoriche ed etiche ("Ho la maggioranza dei consensi e dunque sono il migliore").
In certe aree della Sicilia e della Campania i mafiosi e i camorristi hanno la maggioranza dei consensi ma sarebbe difficile concluderne che siano pertanto i migliori rappresentati di quelle nobilissime popolazioni. [...]"
Da una "Bustina di Minerva" di Umberto Eco del 27 Maggio, 2010
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"Alta sui naufragi, dai belvedere delle torri
China e distante sugli elementi del disastro
Dalle cose che accadono al di sopra delle parole
Celebrative del nulla, lungo un facile vento
Di sazietà, di impunità
Sullo scandalo metallico di armi in uso e in disuso
A guidare la colonna di dolore e di fumo
Che lascia le infinite battaglie al calar della sera
La maggioranza sta, la maggioranza sta
Recitando un rosario di ambizioni meschine
Di millenarie paure, di inesauribili astuzie"
Da "Smisurata preghiera”, brano di Fabrizio De André tratto da "Anime Salve", 1996
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raffaeleitlodeo · 5 months ago
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Open Arms, l'accusa dei Pm: «Salvini agì in spregio a tutte le regole. Era un'autopromozione»
Sei anni per aver trattenuto illegalmente 147 persone a bordo di una nave, «piegando strumentalmente le norme alla strategia dei porti chiusi», non sono una richiesta politica contro l’atto politico di un ministro.
Sono piuttosto la valutazione giuridica di un comportamento considerato illegittimo in base alle leggi nazionali e alle Convenzioni internazionali. Un reato, secondo la valutazione dei pubblici ministeri, commesso non per attuare la linea politica di un governo, bensì l’autopromozione della propria personale posizione. Anche in chiave elettorale.
È il punto chiave, per quanto scivoloso, del processo e dell’atto d’accusa finale: alla sbarra non è la politica ma il comportamento di un politico, ribadiscono i pm, sapendo che la difesa ha battuto e batterà proprio su questo punto.
Non a caso, la requisitoria parte proprio da qui. «Di fronte al fallimento delle misure varate dal governo — spiega il procuratore aggiunto Marzia Sabella, riferendosi alle direttive e ai decreti sicurezza approvati dall’esecutivo Conte sostenuto da Lega e Cinque stelle —, l’imputato Salvini s’è avventurato in atti amministrativi illegittimi e penalmente rilevanti, consapevole di agire in spregio a tutte le regole, distinguendo così la sua responsabilità da quella del governo del suo insieme».
A partire dal 14 agosto 2019, quando il Tar del Lazio annullò il divieto d’ingresso di Open Arms in acque nazionali, gli altri ministri competenti Elisabetta Trenta (Difesa) e Danilo Toninelli (Trasporti) si rifiutarono di firmare un nuovo provvedimento che confermasse il primo; e lo stesso premier Conte scrisse a Salvini per chiedergli di far scendere almeno i minorenni (la loro presenza a bordo è un’aggravante del reato) e poi che l’obiettivo della redistribuzione era in via di raggiungimento. Provocando un «vero e proprio caos istituzionale», costringendo altri organismi «ad approntare soluzioni di fortuna non potendo permettere di lasciare quei naufraghi senza terra».
Ma il leader leghista ha proseguito con il suo diniego, proclamando in diretta facebook: «Solo contro tutti». Una frase che ora finisce nella requisitoria a riprova che la linea politica del governo non c’entrava più; anche perché «non c’era più il governo», ormai in crisi dopo la decisione della Lega di sfilarsi dalla maggioranza, come hanno testimoniato gli ex colleghi davanti al tribunale.
Prima di qualsivoglia volontà politica, collettiva o individuale, nell’impostazione dell’accusa ci sono comunque le leggi. Secondo le quali i diritti fondamentali delle persone — alla vita, alla salute, alla libertà personale — prevalgono su ogni altro. Compresa la difesa dei confini da parte dei singoli Stati. L’obbligo dei salvataggi in mare, che giuridicamente si conclude solo con la concessione del Pos (permesso di sbarco in un porto sicuro), «è un principio ancestrale che risale all’Odissea», ricorda l’altro pm Calogero Ferrara. Estendendo il concetto: «Anche il terrorista e il trafficante di uomini non possono essere lasciati in mare; uno Stato democratico è diverso dai criminali, prima li salva e poi li processa».
È un altro punto qualificante affrontato dall’accusa per contrastare la difesa di Salvini. Il divieto di approdo e di sbarco era giustificato dall’ipotetica presenza a bordo di terroristi o soggetti comunque pericolosi per l’ordine pubblico. Ma quella presenza, sottolinea Giorgia Righi, terzo magistrato del pool della Procura palermitana, era presunta e indimostrata: «L’ha ammesso lo stesso imputato, qui in aula, quando ha sostenuto che per lui era un automatismo; tutti i passaggi di navi con soggetti imbarcati senza il coordinamento dell’Italia erano considerati potenzialmente offensivi, anche in assenza di segnalazioni o ragioni specifiche».
Un motivo in più, secondo la ricostruzione dei pm, per considerare illegittimo il comportamento del ministro, consapevole di aver innescato «un iter criminoso» interrotto solo dall’intervento della supplenza della magistratura», quando il procuratore di Agrigento ordinò il sequestro della nave e lo sbarco di tutti i migranti.
Niente — almeno negli ultimi sei giorni di un’odissea che era cominciata il 1° agosto e quindi durava da venti, mentre le condizioni di salute e di sicurezza a bordo della nave si stavano facendo drammaticamente pericolose tanto che i migranti cominciavano a buttarsi in mare pur di toccare terra — giustificava il persistente rifiuto del ministro dell’Interno di concedere il Pos. Non il rifiuto da parte del comandante di andare in Spagna né quello di far scendere a Malta solo una parte dei migranti, perché non si poteva continuare a navigare per giorni né si potevano rischiare disordini a bordo.
Bisognava solo rispettare le regole, e l’imputato s’è guardato bene dal farlo, concludono i pm. Chiamati a «difendere i confini del diritto», a fronte di un imputato che invoca solo la difesa dei confini nazionali. Giovanni Bianconi, Corriere della Sera 14/09/2024
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altrovemanonqui · 4 months ago
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Nella prima metà degli anni ‘60 due donne , giornaliste e scrittrici, si mettono in macchina e da nord a sud intervistano 1018 uomini. Di età e condizioni sociali diverse. Un viaggio sociologico e antropologico complicato che mirava a capire il punto di vista maschile su argomenti che riguardavano la sfera intima della coppia, la condizione della donna ed il sesso. Era impensabile per l’epoca che due donne parlassero così apertamente di tali argomenti.
La verità è che non se ne parla mai abbastanza…e tantissimi rimangono tabù. Quest epoca di iper-informazione ci sottopone ad un maxi bombardamento che non riesce tuttavia a nutrire nel modo giusto coscienze, cervelli e cuori.
Mio malgrado reputo alcune di quelle interviste attuali. La condizione della donna, il sesso, i diritti civili…questo paese sembra pronto a tutto e invece io lo trovo a tutto impreparato.
La gente non è attenta all altro. La gente non è più abituata a “sentire” l’altro. Mi fa paura un mondo così. Forse è per questo che coltivo la mia solitudine e in un modo che quasi atterrisce rifiuto gli altri.
Che mondo è quel mondo che mi costringe a farmi queste domande. (Non giudizi. Solo domande.)
(1) come e' possibile essere circondati da persone che dicono di volerti bene e che non si accorgono che sei incinta due volte?
(2) come e' possibile che mentre lavori con i bambini, studi per formare i ragazzi, studi anche per distruggere quelli che porti in grembo?
(3) come e' possibile che facendo l'amore non eviti, due volte, conseguenze che non vuoi?
(4) come e' possibile che affidi a internet la gestione della tua salute?
(5) come e' possibile che te ne vai in vacanza con le persone che non hai sentito di amare per considerarle alleate?
(6) come e' possibile che dopo avere seppellito in giardino quelli che hai considerato rifiuti organici pensavi di poterla fare franca?
(7) come e' possibile che una gravidanza ti crei vergogna, cosi come pure un aborto medico, preferendo diventare un animale primitivo che continua a navigare come se nulla fosse nella modernita' felice della famiglia del Mulino Bianco?
Solo domande. Nessun giudizio.
Domande come stilettate che non so schivare da giorni.
E questo libro…che pure poco ha a che fare con questa vicenda mi conduce su strade che non voglio percorrere perché non vi trovo nulla di buono.
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lunamagicablu · 11 months ago
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“Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere senza sosta tutte le forme di vita, che egli considera inferiori, non saprà mai cos'è la salute e non troverà mai la vera pace. Gli uomini continueranno ad ammazzarsi fra loro fintanto che massacreranno gli animali. Colui che semina l'uccisione e il dolore non può raccogliere la gioia e l'amore.” PITAGORA art thelordismylightandmysalvation.tumblr ********************* “As long as man continues to relentlessly destroy all forms of life, which he considers inferior, he will never know what health is and will never find true peace. Men will continue to kill each other as long as they slaughter animals. He who sows killing and pain cannot reap joy and love.” PYTHAGORAS art thelordismylightandmysalvation.tumblr 
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smokingago · 8 months ago
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Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla.C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare.
Hermann Hesse
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Prevenzione del Tumore alla Prostata: La Fondazione Longevitas e Europa Uomo lanciano una campagna per rompere i tabù. Roma
Un ciclo di conferenze in cinque città italiane per sensibilizzare gli uomini sulla prevenzione del tumore alla prostata e la necessità di controlli regolari
Un ciclo di conferenze in cinque città italiane per sensibilizzare gli uomini sulla prevenzione del tumore alla prostata e la necessità di controlli regolari. Roma. A novembre, mese dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata, la Fondazione Longevitas e l’associazione Europa Uomo avviano una campagna nazionale di sensibilizzazione volta a informare gli uomini sulla prevenzione di una…
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stranomavero-o · 2 years ago
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Il post pubblica questo articolo. Chiaro, informativo, semplice.
Commenti sulla pagina facebook pieni di gente (90% uomini così a naso) che si lamenta, che contesta le informazioni, che dice "e allora io bevo di più!" "ma anche correre in auto è pericoloso!1!1" "anche lavorare fa male"...
Il concetto di leggere un articolo solo per acquisire un'informazione a quanto pare è sconosciuto, l'articolo ti sta dicendo come devi vivere (no Gianfranco, fai come cazzo vuoi, mangiati pane e salame buttando giù tutto col vinello mentre ti fumi una siga, sono cazzi tuoi). Questi articoli "fanno terrorismo" se spiegano semplicemente la realtà dei fatti.
Mi chiedo se sia solo incapacità di assumersi le proprie responsabilità: se so che l'alcool anche in minima quantità fa male devo accettare che bevendo un bicchiere ogni tanto mi sto assumendo un rischio e che ne sono responsabile. Meglio non sapere, meglio autoconvincersi che un bicchiere al giorno non è pericoloso. E io sta gente non la reggo più, mi hanno rotto il cazzo sia virtualmente che di persona.
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mezzopieno-news · 7 months ago
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L’ASPETTATIVA DI VITA AUMENTA IN ITALIA: QUINTA AL MONDO
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La speranza di vita si è allungata di 6 mesi nell’ultimo anno in Italia, passando da 82,6 a 83,1 anni.
Il dato presentato dal rapporto annuale ISTAT mostra un’aspettativa di vita di oltre 10 anni superiore alla media mondiale (73 anni) e di circa 5 anni maggiore rispetto alla media europea. L’Italia è il quinto Paese al mondo per longevità. La tendenza, inoltre, è di un progressivo assottigliamento del divario di genere con -4,1 anni di vita nel 2023 per gli uomini, contro circa -6 anni agli inizi del 2000. Nonostante la maggiore longevità delle donne, gli uomini trascorrono un maggior numero di anni in buona salute: nel 2023 la speranza di vita in buona salute alla nascita è pari a 60,5 anni per gli uomini e 57,9 per le donne. La speranza di vita senza limitazioni a 65 anni si attesta a 10,6 anni, senza sostanziali differenze di genere (10,8 anni per gli uomini e 10,5 per le donne).
Nell’ultimo anno si è anche confermata la riduzione del tasso di mortalità per tumori della popolazione adulta di 20-64 anni (7,8 per 10 mila residenti rispetto a 8,0 per 10 mila residenti del 2020). Sul fronte degli stili di vita, diminuisce la quota di popolazione sedentaria (34,2% delle persone di età superiore ai 14 anni), con un deciso miglioramento rispetto al 2022 (36,3%). Nel 2023 la percentuale di popolazione che ha consumato giornalmente almeno quattro porzioni di frutta o verdura è stata pari al 16,5%.
___________________
Fonte: ISTAT; Organizzazione Mondiale della Sanità; foto di Expect Best
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abr · 1 year ago
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La Zelenska spende 1,1 MILIONI DI DOLLARI DA CARTIER e già che c'è fa licenziare la commessa scortese (sarà perché ne*ra? O ne*ra e trumpiana?). La quale pubblica tutto, scontrini inclusi, per vendetta.
Se ne ricava un FACT notorio ma politically uncorrect da dire: i dirigenti ucraini sono UNA BANDA DI RICICLATORI.
Personalmente ne ricavo un ulteriore di FACT, molto più scorretto proprio perché genderless ma altrettanto noto: LE CHECCHE ISTERICHE SONO ANIMALI DA COMPAGNIA MOLTO DANNOSI PER LA SALUTE DEGLI UOMINI.
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canesenzafissadimora · 3 months ago
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Oggi la si chiama "resilienza", una volta la si chiamava "forza d´animo", Platone la nominava "tymoidés" e indicava la sua sede nel cuore.
Il cuore è l´espressione metaforica del "sentimento", una parola dove ancora risuona la platonica "tymoidés".Il sentimento non è languore, non è malcelata malinconia, non è struggimento dell´anima, non è sconsolato abbandono. Il sentimento è forza. Quella forza che riconosciamo al fondo di ogni decisione quando, dopo aver analizzato tutti i pro e i contro che le argomentazioni razionali dispiegano, si decide, perché in una scelta piuttosto che in un´altra ci si sente a casa. E guai a imboccare, per convenienza o per debolezza, una scelta che non è la nostra, guai a essere stranieri nella propria vita.
La forza d´animo, che è poi la forza del sentimento, ci difende da questa estraneità, ci fa sentire a casa, presso di noi. Qui è la salute. Una sorta di coincidenza di noi con noi stessi, che ci evita tutti quegli "altrove" della vita che non ci appartengono e che spesso imbocchiamo perché altri, da cui pensiamo dipenda la nostra vita, semplicemente ce lo chiedono, e noi non sappiamo dire di no.
Il bisogno di essere accettati e il desiderio di essere amati ci fanno percorrere strade che il nostro sentimento ci fa avvertire come non nostre, e così l´animo si indebolisce e si ripiega su se stesso nell´inutile fatica di compiacere agli altri. Alla fine l´anima si ammala, perché la malattia, lo sappiamo tutti, è una metafora, la metafora della devianza dal sentiero della nostra vita. Bisogna essere se stessi, assolutamente se stessi.
Questa è la forza d´animo. Ma per essere se stessi occorre accogliere a braccia aperte la nostra ombra. Che è poi ciò che di noi stessi rifiutiamo.
Quella parte oscura che, quando qualcuno ce la sfiora, ci sentiamo "punti nel vivo". Perché l´ombra è viva e vuole essere accolta. Anche un quadro senza ombra non ci dà le sue figure. Accolta, l´ombra cede la sua forza.
Cessa la guerra tra noi e noi stessi. Siamo in grado di dire a noi stessi:
"Ebbene sì, sono anche questo". Ed è la pace così raggiunta a darci la forza d´animo e la capacità di guardare in faccia il dolore senza illusorie vie di fuga.
"Tutto quello che non mi fa morire, mi rende più forte", scrive Nietzsche.
Ma allora bisogna attraversare e non evitare le terre seminate di dolore.
Quello proprio, quello altrui. Perché il dolore appartiene alla vita allo stesso titolo della felicità. Non il dolore come caparra della vita eterna, ma il dolore come inevitabile contrappunto della vita, come fatica del quotidiano, come oscurità dello sguardo che non vede via d´uscita. Eppure la cerca, perché sa che il buio della notte non è l´unico colore del cielo.
Di forza d´animo abbiamo bisogno soprattutto oggi perché non siamo più sostenuti da una tradizione, perché si sono rotte le tavole dove erano incise le leggi della morale, perché si è smarrito il senso dell´esistenza e incerta s´è fatta la sua direzione. La storia non racconta più la vita dei nostri padri, e la parola che rivolgiamo ai figli è insicura e incerta.
Gli sguardi si incontrano solo per evitarsi. Siamo persino riconoscenti al ritmo del lavoro settimanale che giustifica l´abituale lontananza dalla nostra vita. E a quel lavoro ci attacchiamo come naufraghi che attendono qualcosa o qualcuno che li traghetti, perché il mare è minaccioso, anche quando il suo aspetto è trasognato.
Passiamo così il tempo della nostra vita, senza sentimento, senza nobiltà, confusi tra i piccoli uomini a cui basta, secondo Nietzsche: "Una vogliuzza per il giorno, una vogliuzza per la notte, fermo restando la salute".
Perché ormai della vita abbiamo solo una concezione quantitativa. Vivere a lungo è diventato il nostro ideale. Il "come" non ci riguarda più, perché il contatto con noi stessi s´è perso nel rumore del mondo.
Passioncelle generiche sfiorano le nostre anime assopite. Ma non le risvegliano. Non hanno forza. Sono state acquietate da quell´ideale di vita che viene spacciato per equilibrio, buona educazione. E invece è sonno, dimenticanza di sé. Nulla del coraggio del navigante che, lasciata la terra che era solo terra di protezione, non si lascia prendere dalla nostalgia, ma incoraggia il suo cuore. Il cuore non come languido contraltare della ragione, ma come sua forza, sua animazione, affinché le idee divengano attive e facciano storia. Una storia più soddisfacente.
Umberto Galimberti
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scogito · 3 months ago
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Specifiche sul ruolo femminile.
In un processo naturale evolutivo il genere femminile della specie umana è deputato alla selezione. Ciò significa che le donne, consapevoli o meno, attuano comportamenti che hanno lo scopo di filtrare il maschio più valido, forte, sicuro, stabile e di buona salute. Ora non bisogna pensare a Rambo e a cazzate di ego, ciò è finalizzato alla riproduzione per garantire il progresso migliore della specie e si estende allo sviluppo della società intera, che anche se non vive più nelle caverne, ha ancora lo stesso istinto di programmazione immutato.
I segnali di superficie che in questa società sono a favore o contro certi aspetti sono ad esempio legati allo status, alla prestanza e al benessere fisico, alla stabilità mentale e interiore, alla capacità di risolvere problemi, alla possibilità di essere protette.
Attualmente la maggioranza delle donne sono distorte e dunque applicano questo principio in modo disfunzionale e manipolatorio. Sono madri che creano figli dipendenti da loro, che crescono succubi e codardi, oppure generano carnefici ed egotisti perché li controllano senza dare amore. Sono donne che usano gli uomini per i propri comodi e li considerano merce di supermercato. Donne che annientano l'uomo attraverso le sue debolezze. Donne superficiali che si limitano a volere essere regine, desiderate, venerate, pur non assumendosi la responsabilità del loro ruolo. Donne che vogliono esclusivamente soldi.
Qui è bene definire il fatto che in un equilibrio normale i soldi sono soltanto un mezzo, e una donna può valutarli come metro per capire quanto l'uomo sa badare a se stesso, raggiungere obiettivi e mantenerli. Una donna distorta vorrà solo denaro per i suoi porci comodi (ad esempio sono quelle che sposano mafiosi o sfruttano chiunque), una donna sana non vede il conto in banca, ma vede la capacità di sostentamento, starà molto attenta anche all'origine del denaro, ovvero all'etica del partner, e di certo non selezionerà una testa di cazzo solo perché ha la Porsche.
Una donna degna di questo nome assume in sè la forza accogliente ed è portatrice di verità, la donna a livello sacro è generatrice del mondo, e di conseguenza le sorti del mondo a lei sono legate. Discerne e seleziona con rispetto e per verità, non per tornaconto, affinché in caso di prole sia custode del miglior contesto psico-fisico per la crescita di un individuo, e anche senza figli sappia scegliere per sé stessa un compagno che rappresenti il sano coraggio e tuteli un altrettanto sano progresso.
Tutto è finalizzato all'evoluzione e al miglioramento della specie, che al contrario di quanto si pensi sta nelle mani delle donne.
Per cui in un mondo simile è abbastanza chiaro che le donne equilibrate non solo devono, ma sono costrette ad affinare ancora di più questo processo.
Sottolineo che questa società è piena di puttane maligne e di distorsione femminile, che ha creato uomini ignari del proprio ruolo e sfiduciati nel prendersene cura. Inoltre con l'androginia fasulla gli uomini hanno perso il coraggio e le donne si sono tirannizzate. Per questo c'è tanta merda in giro e ognuno dovrebbe riprendere il proprio vero compito, comprendendo che volenti o nolenti c'è una selezione in corso, a prescindere da quanto sia applicata dal genere femminile.
Ringrazio chi ha commentato perché ho approfondito questo post.
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