#magia della neve
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Meteo: La riscossa dell'Inverno. Vediamo se e quando arriverà la neve anche in pianura
Dopo un autunno insolitamente mite e un inizio inverno caratterizzato da temperature sopra la media, finalmente l’atmosfera sembra prepararsi a un cambiamento significativo.
Dopo un autunno insolitamente mite e un inizio inverno caratterizzato da temperature sopra la media, finalmente l’atmosfera sembra prepararsi a un cambiamento significativo. Gli appassionati della stagione fredda e delle atmosfere innevate possono iniziare a sperare: le proiezioni meteorologiche a medio e lungo termine indicano l’arrivo di condizioni più invernali su molte aree d’Italia. Ma…
#aggiornamenti meteo#Alessandria#Alessandria notizie#Alessandria today#alta pressione#aria artica#atmosfera invernale.#Cambiamento climatico#Clima#clima invernale#colpi di freddo#condizioni invernali#correnti fredde#freddo intenso#gennaio 2024#Google News#Inverno#inverno 2024#italianewsmedia.com#magia della neve#Meteo#meteo gennaio#meteo Sud Italia#modelli meteo#neve al Centro#neve al Nord#neve in pianura#neve sulla costa#Nevicate#nevicate storiche
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D'ottobre s'attende l'inverno
nervosi, e distratti
come chi fuma,
fuori d'officina, prima del turno,
e cerca un oblio silente,
che pare unico rimedio,
ad un dolore prossimo,
ed inevitabile.
Perché siam grandi oramai,
e non basterà l'illusione del Natale,
o l'effimera magia della neve,
a farci felici dell'arrivo del freddo,
e del buio.
Come d'ogni travaglio, dell'Inverno,
apprezziamo la limitatezza nel tempo,
ed ameremo la fine.
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9 Dicembre
la Bambina e la Neve
Èra la mia prima neve. Non so cosa siano questi fiocchi bianchi che cadono dal cielo. Li acchiappo, li guardo, li faccio sciogliere sul palmo della mano. Il mondo intorno a me si trasforma, diventa morbido, silenzioso. Un adulto mi guarda e sorride. Non sa che io sto scoprendo la magia, quella vera, quella che non si spiega ma si vive.
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Vorrei tornare a crederci.
Vorrei poter riassaporare la magia del Natale.
Come quando ero piccino e credevo a Babbo Natale, alla bontà dell'uomo e al candore della neve.
Come quando erano piccini i miei figli e mi fecero diventare Babbo Natale, credere nella loro bontà e al silenzio ovattato della neve.
Come quando stanco di sentire della crudeltà dell'uomo verso chiunque, senti la voglia di tornare a credere nella magia di una notte. Che per molti è speciale davvero.
Perché sei un bambino affamato e riceverai una razione più generosa di cibo.
Perché sei un ragazzino, che rivedrà seduti allo stesso tavolo mamma e papà che non si parlano più.
Perché sei povero e all'addiaccio e per una notte sentirai il calore umano scaldarti il cuore.
Perché sei in difficoltà economica e la tredicesima ti aiuterà a pagare qualcosina in più.
Vorrei trovare conforto, vorrei dare conforto.
La magia è lo scambiarsi buone azioni e non solo darle o riceverle.
Una carezza a un cuore freddo, un abbraccio a un'anima persa e protezione a chi sente paura. I doni migliori.
Vorrei esprime un desiderio, grande.
Che gli occhi di chi ha paura non debbano mai vederlo il terrore.
Che nessuno debba più sentire i timpani saltare per un'esplosione fragorosa, oppure il corpo trafitto dalle lame o, ancora, mani che si stringono troppo forte attorno al collo.
Ho bisogno di credere in questo Natale, anche se non sono più un bambino e padre di ragazzi ora consapevoli.
Perché sono un uomo diverso, che sa riconoscere il valore di coloro che sono ritenuti inferiori o ultimi per retaggi di un passato buio.
Aspetto questo Natale, cercando di tramutarlo in forza interiore e non respingerlo come negli anni passati.
E mentre lo aspetto, il ritornello di una canzone di qualche anno fa riecheggia come in un loop nel mio cervello: "immensamente Giulia..."
#libero de mente#frase#pensiero#vita#amore#Natale#Giulia Cecchettin#violenza#bambini#crederci#umanità#pace
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Luce che rischiara il buio cielo
orli e merletti bianchi
rivestono ogni cosa
sorrisi di bimbi
che giocano nel bianco candore
occhi pieni di stupore
la neve incanta sempre
incanta ora
mentre dalla finestra
la guardo cadere
accoccolata al caldo del camino
ascolto il crepitio della legna che brucia
Questa è magia del cuore...
M.C.©
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La Stella.
"Il cambio di Direzione del Vento"
Che meraviglioso movimento di chiusura ci sta accompagnando in questi giorni!
Nell'aria si respira pura Magia.
Ogni cellula del nostro Corpo è impegnata a trovare "la sua strada", a farsi spazio tra le Antica Vestigia del nostro Passato.
Ci sono percorsi carichi di dolore che stanno trovando risoluzione dopo millenni di oppressione e disequilibrio, ed altri che si stanno "pericolosamente" affacciando al "nodo della questione".
Ovunque ci stiamo "trovando" o "cercando" oggi, ciò che vedremo nei prossimi giorni disvelarsi davanti ai nostri increduli occhi è l'autentico Dono. Quello originale. Quello puro.
Proprio lì, di fronte a noi. Chiaro, limpido, magico.
Ci lascerà abbagliati.
Ci regalerà attimi di estasi. E commozione.
Ci prenderà per mano e ci disvelerà con Amore che c'è una ed un'unica Destinazione per noi: quella dettata dal Cuore.
Ricca di opportunità, di vicoli, di binari, di scelte, di avventure. Ma soprattutto ricca di Amore.
A quel punto non avremo dubbi su dove dirigerci.
Quale strada mai scegliere se non quella dettata dalle profondità del nostro Sè più autentico? Quale movimento compiere se non quello ispirato dalla Bellezza e dalla Magia del Cristallino?
E quando la scelta "che è stata finalmente scelta" incontra la via dell'Anima, allora il connubio è pura Rivelazione.
Umano e Divino. Materia e Spirito.
Dicembre chiude la porta ad un Passato che abbiamo tanto sofferto e lambito di lacrime. Per spalancare finestre nuove. Aria buona da respirare. Vento di cambiamento. Tormenta di candida neve che si posa sulle iniquità del Mondo Antico.
E dentro questo incantevole "movimento di perdita", mentre il controllo sulle nostre presunte decisioni, sui nostri schemi e sulle nostre sicurezze si frantuma dentro, all'improvviso tutto ci appare chiaro: "Noi non siamo lo schema traumatico. E nemmeno l'Altro lo è".
Se scegliamo di "stare male", se la Morte ci fa ancora paura, se le relazioni che intessiamo puzzano di stantio, di muffa, di naftalina, non è colpa dell'Altro.
E non è compito nostro ripulire e alleggerire il peso dell'Altro, convincerlo a spostare un grammo della sua Anima verso il suo Sentito profondo.
Non è compito nostro "restare" nel dolore antico dell'Altro.
Se una persona sceglie di morire emotivamente o fisicamente, non è nostro affanno foraggiarla di motivazione o di energia vitale.
Non è questo il nostro modo di "amarlo".
Amare è lasciare "libero" l'Altro anche di "trascurare se stesso", di non prendersi cura della sua salute fisica e psichica, di non chiedere aiuto in autonomia quando sta male, di scegliere di morire e di lasciarsi andare.
C'è un sottile confine tra offrire dignità e cure basilari ed ingabbiare con il controllo, con la proiezione di bisogno personale ed attaccamento.
La dipendenza, l'immaturità emotiva, la presunzione e l'arroganza sono un male diffuso su questo Pianeta.
Arrogarsi il diritto di "salvare" l'Altro solo perché c'è un legame familiare o affettivo, di controllare la vita degli Altri, di supporre quale sia il loro massimo bene, di agganciarli a noi con la pietà, con l'inganno, con la manipolazione, è veleno per l'Anima. E anche per il Cuore.
Le vittime a volte si dimostrano più "malate" dei carnefici.
Il "controllo" non ha mai una "funzione amorevole".
Il sostituirsi non è Amore. E' manipolazione. E' prigione per se stessi e per l'Altro.
Questo Piano di Coscienza, nel suo movimento originale, rinnova il suo patto con l'Amore solo attraverso la Libertà.
Non continuiamo ad attaccarci alla "speranza di cambiamento". L'Altro non cambia per noi. E non è tenuto a farlo.
Non cambia comportamento, idea, atteggiamento perché noi attuiamo tutte le infantili tattiche di circuizione, di raggiro, di ricatto emotivo velato, di sottomissione o di controllo.
L'Altro è adulto. Opera le sue scelte. Che sia un familiare che non vorremmo perdere o una relazione d'amicizia o d'amore che vorremmo restasse, ciascuno compie il suo Destino.
Ciascuno detiene dentro di Sé la sua Verità. Conscia o inconscia che sia.
Ciascuno, in fondo a se stesso, sa quando chiudere i cicli.
Non dobbiamo tentare di impedire ciò che deve accadere.
Dobbiamo serenamente assecondarlo.
Perché ad ogni chiusura, con questa Energia Cristallina in circolazione, si aprono eventi magici. Si propagano nell'etere polvere di stelle e incantesimi. Si sbloccano generazioni di "potenti alleanze traumatiche", familiari ed animiche.
Non possiamo trattenere ciò che non è più in equilibrio con il nostro viaggio interiore. E nemmeno possiamo identificarci ulteriormente con il nostro Antico Sè, a cui siamo così affezionati e devoti.
Non possiamo più renderci schiavi del nostro Dolore.
Il Dolore è una dipendenza. La Violenza spesso genera Piacere.
Per molte persone l'Autolesionismo è vitale per la "sopravvivenza psichica".
Hanno "necessità" che le cose si rompano con sofferenza, alimentando la commiserazione e attirando l'attenzione su di loro.
Non si concederanno mai il "successo" con una struttura così compromessa.
Lo schema interiore prevederà sempre, con cadenza regolare, che qualcosa frantumi il loro corpus emotivo e li getti nella disperazione e nella perdita.
Non è ipersensibilità questa. E' autolesionismo, è movimento sadico. E' un disturbo psichico.
E va curato.
Non è sufficiente che lo Spirito ispiri la Verità. Occorre che l'Umano incarni la Verità stessa.
Questo è il regalo di Dicembre per tutti noi: la totale consapevolezza che la via della Guarigione passa in prima battuta per l'Amore dell'Umano verso se stesso.
Nessuno Spirito guarisce un Umano rotto.
E quando qualcuno è frantumato dentro, la sola possibilità che ha per ricomporsi è riconoscere il suo disturbo e iniziare un lungo e sincero percorso di riabilitazione. Non da solo. Con coloro che accompagnano con competenza e serietà questi percorsi di Rinascita psichica ed emotiva.
Non ci sono altre vie o scorciatoie.
L'Energia di Trasformazione interiore si intensificherà ulteriormente nei prossimi giorni. Di parecchio. Divenendo quasi "inaccettabile" per determinati schemi di automatismo ancora molto irrigiditi e incollati.
Il Vento cambierà Direzione. Non smetterà di soffiare per giorni e giorni.
E' ora di "mollare". Di "lasciare che sia".
Se serve, anche di salutare chi sta per andarsene.
Di accomiatare ciò che non può più restare con noi. Pezzi di noi. Pezzi di Passato. Pezzi di inenarrabile dolore.
Non trattenete oltre.
Andate. Il Varco vi aspetta.
Mirtilla Esmeralda
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E’ strano il periodo di Natale.
Il mondo t’impone la felicità;
tu, invece, ti perdi oltre le gocce di pioggia che scivolano sul vetro, asciugando i ricordi che navigano nelle lacrime cadute tra anima e gola.
E’ strano quel modo di sentirsi fuori posto
o di non riuscire a sentire niente,
nonostante la musica, le luci, i colori.
Eppure Sorridi.
Sorridi perché la vita non ti ha portato via i momenti belli vissuti, e nemmeno quelli da costruire nel cuore di chi ami.
Sorridi.
Sorridi quando saluti,
quando abbracci,
quando sdrammatizzi emozioni che ti fanno ancora paura,
quando improvvisi la magia.
Poi, in un attimo di solitudine, torni ad essere neve tra le mani della primavera.
Ma Sorridi.
E pensi che ce la farai.
Perché oltre la mancanza, hai imparato la gratitudine.
Hai vissuto l’Amore che resta.
(Natascja Di Berardino)
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D'improvviso, fui assolutamente certa di una cosa: la magia non è soltanto qualcosa che fai, ma è anche qualcosa che l'universo fa insieme a te.
E' il nostro rapporto con il divino.
Non c'è niente di più magico della presenza del sacro nella nostra vita vita.
Cambia ogni cosa. E' straordinaria, è magnifica e sfugge ai vincoli della nostra quotidianità.
La magia è l'arte di vivere una vita creativa, benedetta dalla presenza divina.
Non è qualcosa che facciamo all'universo; è ciò che un universo vivo fa con noi una volta che ci siamo resi conto della sua divinità.
E' la danza sacra che condividiamo.
E' gioiosa, erotica, estatica, e quando avviene le rose fioriscono nella neve di dicembre, le farfalle si posano sugli alberi del Costarica e gli innamorati si ritrovano attraverso il fiume del tempo.
Pensai a tutti quegli ultimi anni e al mio bisogno d'amore.
Le persone sanno istintivamente che quando si innamorano il mondo diventa pieno di magia.
Ciò che non sanno è che quando scopriamo che l'universo è pieno di magia ci innamoriamo del mondo.
Phyllis Curott
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『Akira: Grande. Ho preso appunti su tutti i maghi nel Manuale del Saggio, vedi. Su cosa non volete fare, e cosa non vi piace... Affinché tutti vivano una transizione più facile dopo che tornerò nel mio mondo.
Mithra: Tornerai in un altro mondo?
Akira: Sì... Probabilmente, un giorno.
Mithra: ... Capisco...
Mithra tace. Il suo silenzio mi ricorda come appariva quando poco prima stava fissando Oz. È uno sguardo malinconico, perplesso.
Mithra: Vai avanti... Fammi le tue domande.
Akira: Ah... Sì. Allora puoi per favore dirmi la tua età, e da dove vieni?
Mithra: Sono nato vicino il Lago della Morte al Nord. Sono nato in un lontano passato, ma sono più giovane di Oz e Figaro...
Akira: Che tipo di posto è il Lago della Morte?
Mithra: È un lago freddo ed inutilmente vasto. C'era un villaggio nelle vicinanze... Da allora è stato distrutto, ma lì ero un traghettatore.
Akira: Un traghettatore...?
Mithra: Ah, non è più un lavoro al giorno d'oggi? O forse era unico della regione... Si tratta di trasportare i morti ai loro cimiteri in barca. Era un lavoro che veniva guardato con disprezzo, ma in realtà mi piaceva abbastanza. Il lago, la barca, i morti, la neve — erano tutti così tranquilli...
Akira: Essere un traghettatore è un lavoro per maghi?
Mithra: No... non credo. Allora, né gli abitanti del villaggio né io ci rendevamo conto che fossi un mago. Apparentemente era un lavoro di base, essere un traghettatore. Gli abitanti del villaggio mi hanno insegnato questo modo formale di parlare. Anche se all'epoca non mi rendevo conto che fosse proprio così formale. Perché ho fatto quel lavoro...? Probabilmente era perché non avevo famiglia. Ma tutto ciò che ricordo è il paesaggio bianco puro.
Sono sorpresa dal passato di Mithra. Immagino Mithra che trasporta i morti su una barca attraverso un lago innevato e ghiacciato. I suoi capelli devono essere stati l'unico colore rosso ardente in un mondo silenzioso all'estremità del Paese del Nord.
‧͙⁺˚・༓☾ ☽༓・˚⁺‧͙
Mithra: Mi sono reso conto di essere un mago solo dopo aver incontrato la strega Chiretta.
Mithra mormora, coprendosi gli occhi con il palmo della mano.
Mithra: All'inizio non avevo idea di cosa stesse dicendo. Diceva che non capivo perché ero incolto e non sapevo molte parole... Ma Chiretta scendeva ogni volta per chiacchierare, ed è così che ho imparato sulla magia e il paese. E poi... Ci siamo conosciuti per molto tempo dopo quello.
Akira: Capisco... Che tipo di persona era Miss Chiretta?
Mithra: Lei era come un fiore.
I miei occhi si spalancano alla sua espressione poetica. Mithra continua con nonchalance.
Mithra: Anche se a volte era pure come una bestia selvaggia. ... Come dovrei metterla? Lei portava la stessa sensazione di distrazione che viene quando arriva la primavera. Era rumorosa, come il cinguettio degli uccelli... Spesso mi dava cibo e vestiti, e toccava il mio viso, e stringeva le sue braccia intorno alle mie.
Akira: ... Eravate due amanti?
Mithra: Hm... Non eravamo così. E Chiretta ha finito per sposare un umano, dopotutto. I gemelli hanno detto che era come mia madre, ma neanche quello sembra giusto. Era più come la mia maestra, la mia compagna, e la mia sorellina. Si arrabbiava facilmente, e piangeva tutto il tempo... Non smetteva di parlare, ed era fastidiosa, ma se non vedevo il suo viso per un po', pensavo a lei e mi chiedevo cosa stesse facendo. Ecco perché quando penso a lei ora, ricordo anche che è morta, e... sembra strano.
Akira: Sembra strano?
Mithra: Sembra strano. Anche là prima — ho avuto l'occasione perfetta per uccidere Oz, ma ho perso la mia opportunità. Perché ho pensato, ho detto addio a Chiretta appena una decina di anni fa; forse è troppo presto per dire addio anche a quest'uomo...
Guardo Mithra. Non posso dire che tipo di espressione stia facendo perché sta coprendo il suo viso con la mano. Le sue labbra aperte sembrano cercare le parole "Sono solo."』
Da "Il profumo persistente dell'affetto", capitoli 5, 6.
#mahoutsukai no yakusoku#promise of wizard#mahoyaku#mhyk#mhyk mithra#mhyktl#mhyk chiretta#mhyk tiletta#mhyk akira
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Storia di un Fiocco: La magia della natura e il ciclo dell’acqua raccontati ai più piccoli. Recensione di Alessandria today
Un viaggio delicato e poetico nella fragilità della neve e nella meraviglia delle trasformazioni naturali, a misura di bambino
Un viaggio delicato e poetico nella fragilità della neve e nella meraviglia delle trasformazioni naturali, a misura di bambino. Storia di un Fiocco è un incantevole racconto per bambini, scritto da Eleonora Traverso e illustrato da Michele Bosco, che invita i più piccoli a esplorare la bellezza e la transitorietà della natura attraverso gli occhi curiosi di un bambino. La storia inizia quando un…
#apprendimento giocoso#autori italiani#autori italiani per bambini#cambiamenti di stato#ciclo dell&039;acqua#ciclo della vita#conoscenza scientifica per piccoli#curiosità infantile#educare con i libri#Educazione Ambientale#Eleonora Traverso#esplorazione della natura#età di lettura da 5 anni#fascino del mondo naturale#Feltrinelli Kids#fenomeni naturali#Fiaba moderna#fiocco di neve#illustrato#illustrazioni delicate#incanto della neve#lettura invernale#libri illustrati per bambini#libri per scoprire la natura#libri sui cicli naturali#libro educativo#libro per bambini#libro sulla neve#magia della natura#Michele Bosco
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Stazione di Sant Pancras a Londra. Lo Chef Davide aspetta trepitante suo figlio. Le atmosfere londinesi si mischiano all'emozione di rivederlo dopo tanto, quasi 4 mesi. Mesi fatti di lavoro, montagna, poca neve, un isola brasiliana, Rio e infine Londra. Mentre aspetta fa un giro per l'immensa stazione così vuota quanto animata. Cerca di trovare il binario 9 3/4, di Harry.. Lo vede solamente da lontano perché ormai quel binario è chiuso per la maggior parte delle persone. Si imbatte però in una statua in bronzo che gli sblocca un ricordo inatteso.. Anni fa qui aveva perso un treno con la sua prima fidanzata storica. Era così diverso, giovane e pieno di vita come suo figlio che tra poco riabbraccerà. Nota poi un'altra statua che non si ricordava, molto più alta e imponente.. rappresenta un coppia di amanti che intenti in un ballo della riconciliazione si incontrano, si sfiorano, sotto tante immagini prospettiche in basso rilievo di un viaggio unico.. infinito e profondo. Un ragazzo si avvicina e chiede se non è proprio bello.. È un ragazzo alto simile a Davide, ma diverso, con i capelli lunghi e poco più giovane, al suo fianco una ragazza bruna molto bella. In lui Davide percepisce una specie di curiosità mista a tensione conoscitiva. Non sa spiegare ma lo sente. Imbarazzato risponde che la prospettiva di quel basso rilievo era incredibilmente unica. Tra loro c'è un riflesso di intesa. Una magia istantanea. Il ragazzo saluta Davide augurandogli buona serata.. lui contraccambia e si incammina fuori dalla stazione.. preso dalla magia del momento, dal silenzioso suono del brusio, cerca tra la folla suo figlio, lo aspetta sarà un weekend incredibile fatto magia. È grato. Tutto può capitare in un attimo, tutto viene cancellato dall'attimo.
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The Hunt I
Scheda informativa
Titolo completo: The Hunt I - Che la caccia abbia inizio Autore: Charlie Moon Editore: Sonzogno Prima edizione: giugno 2023 Pagine: 234 Prezzo: € 18,90
Trama
Builth Wells, Galles. A prima vista, sembrerebbe un ordinario ballo d’inverno: adolescenti in abiti eleganti, musica di dubbio gusto e l’atteso lento da condividere con la crush di turno. Charlie vorrebbe evitare tutto ciò, non sapendo come confessare a Tom che non potrà mai innamorarsi di lui, né recuperare il rapporto con Lance e Jake, un tempo suoi migliori amici, ora quasi estranei. Ma quando, al ballo, Charlie incontra per caso Hailee, tutti i ricordi riaffiorano e il suo cuore torna a battere per lei. E proprio quando le incomprensioni e le tensioni irrisolte sono sul punto di esplodere, succede il peggio: tre misteriosi sconosciuti tentano di rapire Jasmine, la sorella di Jake. Nell’impeto della lotta per cercare di salvarla, uno dei ragazzi scopre di potersi trasformare in un animale totem, acquisendo straordinarie capacità sensoriali. Ma da dove derivano questi poteri? Per risalire all’unicità, Charlie e i suoi amici dovranno scavare nel loro passato per imparare a conoscersi e ad accettarsi, preparandosi così ad affrontare una battaglia che affonda le radici nella notte dei tempi e li riguarda molto da vicino.
Recensione
È il secondo libro uscito, e che leggo, della content creator Charlie Moon, che “nata” nel mondo YouTube gaming ha sempre dimostrato una grande passione per il raccontare storie: chi era lì allora, a guardare i suoi video di Minecraft, può ben ricordare che il suo giocare sul gioco a cubetti della Mojang andava oltre il semplice “giocare”. Charlie Moon costruiva mondi, e ne viveva avventure al loro interno.
Ed è quello che ha fatto anche con il primo volume di questa trilogia fresca di scrittura, che racconta di un periodo invernale facendo il possibile per rinfrescare il lettore nella calda estate della sua uscita. È un libro che va oltre la sua trama, narrando temi attuali e di dibattito pubblico, dalla lotta per il riconoscimento dei diritti della comunità LGBTQIAPK+ — su cui il primo libro di Charlie Moon, Dicono di noi, è incentrato — ai temi di rispetto e sostenibilità ambientale.
Così come la natura ci ha creato, allo stesso modo ci distruggerà.
La natura è al centro della narrazione di The Hunt I fin dalle prime pagine del libro, dove i sei protagonisti — Charlie, Jasmine, Jake, Tom, Lance e Hailee — si ritrovano a giocare insieme durante l’estate, in quella che è un’infanzia fatta di fantasia e magia come tutti i bambini dovrebbero avere.
[...] Sorrido di rimando, pensando che non ha idea di cosa mi stia passando per la testa in questo momento. Mentre lo guardo uscire dalla biblioteca, penso che nemmeno io so cosa gli stia passando per la testa. [...] O forse vuole semplicemente smetterla di cercare di essere la persona che gli altri si aspettano che sia. [...] Chissà se agli altri capita mai di sentirsi come la neve a settembre. [...] Noi esseri umani viviamo nella convinzione che esista solo ciò che vediamo. Ci è stato insegnato che è la luce che dà forma al mondo. Nonostante tutto, ci interroghiamo spesso su cosa si nasconda nel buio. [...]
È una storia in cui emerge l’interrogazione dell’essere umano rispetto a quello che fa e a quello che pensa, aprendo il libro dei perché senza però trovare le risposte alle numerose domande che, prima o poi, tutti si fanno. È, però, anche l’introduzione a tutte le risposte che, molto probabilmente, seguiranno nei prossimi due libri della trilogia, che daranno un’interpretazione, un punto di vista, una visione del mondo per rispondere alle tante domande che l’essere umano si pone. Perché esistiamo? Perché siamo al mondo? Qual è il nostro scopo?
The Hunt I è anche un libro di crescita personale. La protagonista, un’adolescente, è alla ricerca della sua strada. Nel libro la crescita personale è posta sotto una chiave magica, con una trasformazione alla lettera: ma chi può negare che, nella vita, le persone si trasformano per davvero? Charlie, in questo primo capitolo della sua avventura, se ne rende conto: passando per le difficoltà, e per il timore di non essere utile, si interroga sul modo giusto di reagire quando la vita prende una piega che va oltre tutto quello che è stato sempre insegnato. E non è forse il capire che, crescere, è una cosa bella? Che non riguarda solo l’avere sempre più responsabilità?
Ed è anche una storia di amicizia. Di come le amicizie, a volte, possono disfarsi con il tempo, ma anche di come le stesse amicizie possono sopravvivere a lungo, anche se ci si perde di vista per lungo tempo.
Dal punto di vista della scrittura, c’è da considerare che scrivere un buon fantasy è difficile, in quanto è complessa la creazione di un mondo che riesce a stare in piedi. Il fatto che si tratti anche di un urban ha facilitato l’autorə nel non creare un mondo da zero, posizionandosi in una località gallese, ricca di leggende druidiche, che ben si adatta alla realtà del suo libro. Ottima è la ricerca sulle capacità degli animali, e come queste sono diventate i superpoteri dei sei protagonisti. Ben fatto, anche se abbastanza superficiale, probabilmente dovuto a una visione “da esternə”, è l’inserimento di elementi che richiamano la popolazione studentesca e la cultura nerd della reale Builth Wells. Seppure parla a ragazzə giovanə nel loro stesso linguaggio, non è invece ottimale l’utilizzo dei numerosi intercalari volgari usati dai personaggi come espressioni di rabbia o stupore, dimostrando una poca ricercatezza nel lessico utilizzato.
Questo non significa che l’ignoranza sia da condannare.
La trama si svolge abbastanza linearmente, anche se è possibile intuire prima della conclusione chi è l’eroe, chi è la principessa da salvare e chi è il cattivo. È ottima, inoltre, la cura dei dettagli nelle scene di combattimento. In alcuni punti, invece, non ci si trova del tutto coerenti con il tempo cronologico degli avvenimenti, un errore comunque comune tra gli autori di fantasy, e che un autorə urban fantasy alle prime armi può solo migliorare con l’esperienza.
Perché finché ci sarà una luna a cui ululare, nessuno scriverà la parola fine.
Questo primo volume della trilogia The Hunt, dunque, si conclude mettendo le basi per lo svolgimento dell’avventura sovrannaturale dei sei protagonisti, lasciando nella mente del lettore una sola domanda: e ora?
La parola scoiattolo è contenuta 12 volte all’interno del primo volume. Seguite lo scoiattolo!
Valutazione
★★★☆☆ 3/5
Dellə stessə autricə
Dicono di noi, Sonzogno, 2019
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#The Hunt I - Che la caccia abbia inizio#The Hunt I#The Hunt#Che la caccia abbia inizio#Charlie Moon#Elena#Charlie#Jasmine#Tom#Jake#Lance#Hailee#Padre Chaos#Madre Natura#Mother Nature#Father Chaos#natura#nature#LGBTQIAPK+#queer#queer book#urban fantasy#recensione del libro#book review#recensioni di libri#books review#Myriam Sirotto#katnisshawkeye#myriamystery#myriamagic
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Sacher Torte 💯🥂
100k! non so neanche bene il significato numerico ma riconosco quello della magia!❤️
🟢 𝚂𝙰𝙻𝚅𝙰
🎶 𝙲𝙰𝙽𝚃𝙰 &
🍳 𝙲𝚄𝙲𝙸𝙽𝙰!
#𝘳𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯𝘢 𝘵𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘥𝘢 24𝘤𝘮
👇 𝕀ℕ𝔾ℝ𝔼𝔻𝕀𝔼ℕ𝕋𝕀 👇
➡️ PER L’IMPASTO:
☺︎ 125 g di burro morbido;
☺︎ 25 g di zucchero a velo;
☺︎ un pizzico di sale;
☺︎ 150 g di cioccolato fondente 50%;
☺︎ 100 g di zucchero semolato;
☺︎ 5 tuorli (90/100 g);
☺︎ 5 albumi (190/200 g);
☺︎ 125 g di farina 00;
☺︎ 15 g di cacao amaro;
➡️ PER LA FARCITURA:
☺︎ 300 g di marmellata di albicocche;
➡️ PER LA COPERTURA:
☺︎ 300 g di cioccolato fondente 50%;
☺︎ 270 g di panna fresca;
☺︎ 50 g di glucosio;
☺︎ 40 g di olio di semi;
👇 ℙℝ𝕆ℂ𝔼𝔻𝕀𝕄𝔼ℕ𝕋𝕆 👇
1. Facciamo la base: sciogliamo a bagnomaria il cioccolato;
2. Montiamo a neve gli albumi con lo zucchero;
3. Frulliamo il burro con lo zucchero a velo;
4. Aggiungiamo i tuoli;
5. Il cioccolato fuso lasciato raffreddare;
6. Gli albumi con calma dal basso verso l’alto;
7. Infine la farina e il cacao setacciati;
8. Ungiamo una teglia per dolci da 24 cm e infariniamo;
9. Cuociamo a 170° statico per 35 minuti e prova stecchino;
10. Cotta, la sforniamo e la mettiamo a raffreddare su una retina;
11. Una volta fredda, la tagliamo a metà e ci mettiamo la metà della marmellata di albicocche;
12. Chiudiamo la torta e con la restante marmellata spanciughiamo tutta la superficie, sopra e ai lati, poi mettiamo in frigorifero;
13. Prepariamo la copertura: con il coltello facciamo il cioccolato a scaglie;
14. Scaldiamo la panna con il glucosio;
15. Quando bolle, la versiamo nel cioccolato e giriamo per farlo sciogliere;
16. Aggiungiamo l’olio e lo mescoliamo fino ad incorporarlo;
17. Versiamo la salsa sulla torta appoggiata sulla gradella, aspettiamo che si raffreddi un po’ e con l’aiuto di 2 spatole la mettiamo nel piatto da portata; poi la mettiamo in frigorifero 3/4 ore prima di servirla;
Ormai per le feste il mio unico mentore è @_lucake_ al quale va il mio grazie e a tutti voi instagrammiani dico: VI AMOOOOO!!!
𝘙𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢. 𝘋𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀.
𝘌̀ 𝘱𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘴𝘢, 𝘮𝘢𝘯𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘶𝘳𝘢 🤗
_________😉❤️👩🍳💋________
#elisacuorecucinaechiacchiere #elisaccc #popolofelice #leggerezza #buonumore #racconti #risate #ricette #cucinaitaliana #torta #festa #100k #grazie #sacher #sachertorte #tortasacher #cioccolato #dolce #sweet #instagood #food #foodblog #foodblogger #foodlover #cucina #passione
.....
Eu traduzo para as #pessoasfelizes! 😂:
Sacher Torte 🥂
100k! Eu nem sei o significado numérico mas reconheço o da magia! ❤️
🟢 𝚂𝙰𝙻𝚅𝙰𝚁
🎶 𝙲𝙰𝙽𝚃𝙰𝚁 &
🍳 𝙲𝙾𝚉𝙸𝙽𝙷𝙾𝚄!
#𝘳𝘦𝘤𝘦𝘪𝘵𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘢 𝘶𝘮 𝘣𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘦 24𝘤𝘮
👇 𝕀ℕ𝔾ℝ𝔼𝔻𝕀𝔼ℕ𝕋𝔼𝕊 👇
➡️ PARA A MASSA:
☺︎ 125 g de manteiga amolecida;
☺︎ 25 g de açúcar em pó;
☺︎ uma pitada de sal;
☺︎ 150 g de chocolate amargo 50%;
☺︎ 100 g de açúcar semolado;
☺︎ 5 gemas (90/100g);
☺︎ 5 claras de ovo (190/200 g);
☺︎ 125g de farinha 00;
☺︎ 15g de cacau amargo;
➡️ PARA O RECHEIO:
☺︎ 300 g de geléia de damasco;
➡️ PARA COBERTURA:
☺︎ 300 g de chocolate amargo 50%;
☺︎ 270 g de natas frescas;
☺︎ 50g de glicose;
☺︎ 40 g de óleo de semente;
👇 𝕄𝔼́𝕋𝕆𝔻𝕆 👇
1. Vamos fazer a base: derreta o chocolate em banho-maria;
2. Bata as claras com o açúcar até ficarem firmes;
3. Bata a manteiga com o açúcar de confeiteiro;
4. Vamos adicionar as gemas;
5. Deixe o chocolate derretido esfriar;
6. Claras de ovos lentamente de baixo para cima;
7. Por fim a farinha e o cacau peneirados;
8. Unte uma forma de bolo inglês de 24 cm e enfarinhe;
9. Cozinhamos a 170° estático por 35 minutos e fazemos o teste do palito;
10. Depois de cozidos tiramos do forno e deixamos arrefecer sobre uma retina;
11. Depois de frio, cortamos ao meio e colocamos metade da geléia de damasco;
12. Fechamos o bolo e espalhamos toda a superfície com o restante do doce, por cima e nas laterais, depois colocamos na geladeira;
13. Vamos preparar a cobertura: com a faca fazemos os flocos de chocolate;
14. Aquecemos as natas com a glucose;
15. Quando ferver, despejamos no chocolate e mexemos para derreter;
16. Adicione o óleo e misture até incorporar;
17. Despeje a calda sobre o bolo descansando sobre a grelha, espere esfriar um pouco e com o auxílio de 2 espátulas coloque no prato de servir; depois colocamos na geladeira por 3/4 horas antes de servir;
Agora para as férias meu único mentor é @lucake a quem meus agradecimentos e a todos vocês instagrammians eu digo: EU TE AMO!!!
𝘙𝘦𝘤𝘦𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘮 𝘭𝘦𝘷𝘦𝘻𝘢. 𝘕ã𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘶𝘯𝘥𝘪𝘳 𝘤𝘰𝘮 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘥𝘢𝘥𝘦.
É 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘪𝘰𝘴𝘰, 𝘮𝘢𝘯𝘶𝘴𝘦𝘪𝘦 𝘤𝘰𝘮 𝘤𝘶𝘪𝘥𝘢𝘥𝘰 🤗
_________😉❤️👩🍳💋________
#receitaitaliana #cozinhaitaliana #receitatradicional #cozinha #cozinhou #bomhumor #histórias #risos #receitas #bolo
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Ieri sono giunta all'ultima pagina del quadernino dove, quasi quotidianamente, cercavo di trovare 10 cose che mi piacessero in modo da essere grata per queste cose/ persone ed al contempo per fare si, una volta finito il quadernino, di comprendere cosa ricorreva di più e quindi ciò che mi piace davvero rispetto a ciò che era passeggero.
Questo è il risultato, ovviamente ci sono anche altre cose che mi piacciono, ma ciò che è rimasto nel tempo (più di un annetto) sono queste cose:
L'inverno
Il nero
Il tiramisù
La pioggia
Il mare
Il blu
Scrivere, soprattutto a mano (lettere,testi, poesie, canzoni)
Disegnare
Le lasagne
Il thè (soprattutto il thè nero e quelli alla vaniglia e all'arancia e cannella della Twinnings)
Gli abbracci
Il rosa
I fiori di ciliegio
I soffioni
I baci sulla fronte
Cantare
Il colore Tiffany
Tutto ciò che è vintage
L'antiquariato
William Shakespeare
Il cappuccino (Con molta schiuma, quello solubile della Nescafé, o quello con la cannella)
Che mi vengano accarezzati i capelli
La musica (soprattutto da giradischi)
Halloween
Natale
Le arance
Le margherite
I profumi da uomo
La cannella
I palloncini
I baci perugina
Le pesche
Il vento estivo
Il limone
Il Giappone
Vienna
La sacher
Ballare
Il verde
Harry Potter
The Mentalist
I tacchi (anche se non so camminarci)
I tulipani
I bambini che ridono
Fare la spesa
I Queen
Tiziano Ferro
Sperimentare
I braccialetti con le conchiglie
I maglioni di lana
Gli ombrelli colorati
I bomboloni alla crema
Il lillà
Le ombre degli oggetti
Il rossetto rosso
Le borse in tela
I cartoni Disney
Death note
Demon slayer
Il ramen
Gli anni 50' e 80' della moda
Emma Watson
Le canzoni italiane "vecchie"
I delfini
I pop corn
Vedere i film al cinema
Andare a teatro
Cantare quando non c'è nessuno
Inventare nuove parole
Aiutare gli altri
Il bianco
L'odore della terra bagnata quando piove
I sottobicchiere in sughero
Le parigine
Stitch
I lecca lecca alla Coca-Cola
Le candele
Le luci di Natale
Suonare il pianoforte
Gli accordi di chitarra
L'odore della bigbabol alla fragola
Riordinare
Le uova di pasqua
I libri
Il viola
I capelli puliti
Il sapone alla melagrana
Essere gentile
Gli abbracci
Ascoltare gli altri e le loro storie
Guardare fuori dal finestrino
I messaggi inaspettati
I ti voglio bene
I croissant (alla crema, alla marmellata di arancia, al miele e nocciole o integrali vuoti)
Sognare
Le farfalle
I pettirossi
Le cinciallegre
I cannoli alla crema
Gli stivali in pelle
La pizza
La mozzarella in carrozza fatta in casa
Il succo di frutta all'albicocca
L'erba mossa dal vento
La neve
I cani
Le nocciole
Il bagnoschiuma al miele
I gatti (soprattutto quelli neri)
L'alba
I peluche
Leggere
Preparare dolci
Le tartarughe
La luna e le fasi lunari
Fare sorridere gli altri
Le mongolfiere
I toast fatti in casa
I colori della natura
Il rosso
I cereali con all'interno il cioccolato fondente
I fiori
I film dello studio ghibli ( in particolare il castello errante di howll)
I fiocchi per i capelli
La generosità
Le stelle
I grilli
Argo
Latte e cioccolato
La pasta al pesto
I conigli
La rugiada
La pasta al ragù
I biscotti al cioccolato
L'arcobaleno
L'indaco
Il giallo
Il succo di frutta alla mela
Le coccole
L'azzurro
I bagni caldi
Le patatine fritte
Gioielli a tema astronomia
Le nuvole
L'arancione
Van Gogh
Fare colazione al bar
Pranzare seduta sull'erba
Scoprire e provare nuove ricette
I panini al salame
Il corallo
Il giardinaggio
La coppa del nonno al caffè
Nightmare before Christmas
Il pain au chocolat
Lo zucchero filato
Passeggiare
Curiosare tra i libri nelle librerie
Fare regali
Organizzare sorprese
Il rispetto
Il dialogo
Gli anime e manga
Le caramelle ricoperte di zucchero
Conoscere nuove persone
Le conversazioni interessanti
I musei
La letteratura italiana e straniera
I Funko-pop
I post-it
Gli oggetti in resina
I balletti
Le conchiglie
La magia
Supernatural
Le ortensie
Le tazze in vetro minimal
Le civette/ i gufi
Le sfoglie al burro
I ghiaccioli alla pesca con pezzi di frutta
Le coccinelle
L'Egitto antico
Gli scarabei
I dolcetti in pasta di mandorle
Il piccolo principe
Le frittelle di mele
Parigi
Gli aquiloni
Il profumo di pino silvestre
Il modo in cui le persone camminano
Gli occhi (Soprattutto quelli verdi, grigi o così scuri da sembrare neri)
Camminare sotto la pioggia senza ombrello
Il rumore delle foglie secche sotto le suole delle scarpe
Condividere il mio tempo con chi merita
La storia dell'arte
Le mani
Il beige
L'odore dei libri
Le trecce
Le lentiggini
I capelli ricci nei ragazzi
Le foglie d'acero
Il gelato alla pesca e cocco (il mio preferito se artigianale)
Le fotografie
Gli abiti da sposa in stile princess
Il legno
I camini
La pallavolo
La F1
L'architettura gotica
La pasta al gorgonzola
Sailor Moon
I pic nic
I marshmallow
Gli anelli da uomo
Le lucciole
I pancakes
Il romanticismo
I profumi speziati
I peperoni
I musical
Lo stile cottagecore
I disegni d' anatomia
Le rondini
Le sculture in marmo
I mercatini di Natale
Il vetro di Murano
Mangiare cubetti di parmigiano
I mozziconi di matite
Giocare a basket
I tramonti
L'autunno
Il caramello (anche salato)
L'odore del soffritto
L'eleganza
Le tazze
Le perle
Audrey Hepburn
I draghi
I balli latino-americani
L'astronomia
I soffioni
I videogiochi
I leccalecca a forma di cuore
I ricci
La camomilla
I martinpescatori
F.R.I.E.N.D.S
I cappotti
I vinili
Gli specchi
Il salice piangente
La focaccia (soprattutto alle cipolle o alle patate)
La redvelvet
Lo spazio
Il silenzio
I girasoli
Sentire parlare in francese
La marmellata/ crema di maroni
Gli schiaccianoci come quelli del balletto
Le mele cotte
I libri gialli
La torta pere e cioccolato
Le polpette
Il porridge
I pinguini
La marmellata di pesche
Il cioccolato fondente con nocciole intere
Il cioccolato con caramello della Milka
La mitologia
Grazie a chiunque avrà voglia di leggere fino qui, questa piccola sfida mi ha permesso di conoscermi meglio e quindi spero potrete conoscermi un po' meglio anche coi lettori o trovare interessante porvi la stessa sfida e scoprirvi.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
#life#vita#umi-no-onnanoko#writing#write#writer#scrivere#scrittura#scrittrice#18.02.23#cosa mi piace
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Silenzio...
devoto silenzio
quando ci si guarda negli occhi
e non servono parole
quando a parlare sono i cuori,
il silenzio del bosco
nel primo mattino
quando senti come per magia
solo la terra che si risveglia e respira...
il silenzio della neve
che con grazia
volteggia e cade,
il silenzio prima di un concerto
quando a parlare poi sarà la musica...
il silenzio delle stelle
quando parlano con la loro luminosità,
e ci raccontano storie lontane
facendoti sognare...
il silenzio cercato,
voluto,
dopo tanto rumore...
e poi c'è il silenzio
di chi ami,
che pesa come un macigno,
un silenzio che fa quasi rumore
dal quale non si può fuggire...
mi perdo in quel silenzio
percepisco solo il battito
del mio cuore...
M.C.@
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Andiamo in montagna con la Fiat 500 d'epoca? Si può fare!
Tra i ricordi più belli che ho vi è quello dei miei viaggi in montagna con la Fiat 500. Anche se oggi la cosa potrebbe sembrare una mezza impresa, in realtà si andava (e tornava) anche il giornata.
Tra i ricordi più belli della mia gioventù, spiccano senza dubbio i viaggi con la mia Fiat 500 d’epoca verso la montagna. Era la macchina più bella del mondo, e per me rappresentava la libertà, l’avventura e la voglia di esplorare. Oggi potrebbe sembrare un'impresa, quasi un’avventura, ma allora si partiva senza pensarci troppo. Bastava la voglia di divertirsi. Si andava, e a volte, si tornava, anche in giornata!
Preparare la Cinquecento per un viaggio in montagna con la Fiat 500 d'epoca era un rito. Montavo il portapacchi sul tetto, un accessorio indispensabile per portare gli sci, e infilavo tutto il necessario per la giornata. Non serviva altro. Si partiva, senza fretta, e ogni chilometro era divertimento. Il cinquino non era certo un bolide, ma con fiducia, superava qualsiasi salita. Il motore era un vero eroe: il suo rombo, instancabile, ti portava dappertutto!
Una volta arrivati in montagna, cominciava la vera magia. La neve trasformava tutto in un’avventura. Ricordo che la trazione posteriore della Cinquecento era la fine del mondo. Mentre molte auto più moderne si fermavano bloccate, la mia Fiat 500 d’epoca continuava a salire, a volte aiutata dalle catene, altre volte semplicemente grazie alla sua trazione posteriore. Una volta, preso da un mix di entusiasmo e incoscienza dei vent'anni, mi sono messo a risalire una pista da sci. Sì, una vera pista da sci! Ancora oggi, quando ci penso, mi viene da sorridere: erano altri tempi, fatti di follie e stupidità che oggi sono molto lontani.
Ogni viaggio in montagna con la Fiat 500 era unico, non solo per le avventure sulla neve, ma anche per i legami che si creavano. C’erano gli amici, le risate, e quella voglia di vivere ogni momento al massimo. Ogni curva, ogni salita, ogni sfida vinta contro la neve sembrava una piccola vittoria! E poi c’era la montagna, con i suoi paesaggi mozzafiato, che sembrava il premio per ogni chilometro percorso. Oggi, pensando a quei viaggi in montagna con la Fiat 500, provo una nostalgia incredibile. Non c’erano navigatori, non c’erano smartphone a guidarci o fotografare ogni istante. Era tutto più autentico, più semplice. Era la mia Fiat 500 d’epoca, un gruppo di amici e una giornata da vivere senza preoccuparsi troppo del resto. Ed è forse proprio questa semplicità che rende quei ricordi così preziosi. E voi? Avete mai vissuto qualcosa di simile? Forse con una Fiat 500 d’epoca, o magari con un’altra macchina speciale che vi ha regalato avventure uniche? Raccontatemi le vostre storie, perché sono convinto che ogni viaggio abbia una magia tutta sua.
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