#gite fuori porta da lisbona
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Alentejo, Vila de frades tra archeologia e vini in terracotta
Alentejo, Vila de frades tra archeologia e #vini in terracotta. #portogallo
Continua il racconto del nostro viaggio alla scoperta delle tradizioni millenarie del Basso Alentejo. Dopo avervi raccontato della nostra visita a Vidigueira vi portiamo virtualmente con noi a soli 4 km di distanza per visitare insieme Vila de Frades tra vini in terracotta e un’incredibile villa romana. Sapevate che Vila de Frades è conosciuta per esser la Capitale del Vino di Talha? Pernottando…
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Alentejo: Vidigueira tra vini, arte e tradizioni millenarie
Alentejo: Vidigueira tra vini, arte e tradizioni millenarie. #portogallo #alentejo
Che amo profondamente l’Alentejo, se mi seguite da un po’, lo sapete oramai. Devo però ammettere che non lo conosco ancora come vorrei. Approfittando di una vacanza, abbiamo deciso di organizzare un tre giorni (che poi si sono trasformati in cinque) a Vidigueira nel basso Alentejo. Cosa abbiamo scoperto e perché abbiamo prolungato la vacanza? Continuate a leggere per scoprirlo. Quando ho…
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TRADIZIONI IN PORTOGALLO: il giorno della spiga
Tradizioni in #Portogallo che ancora oggi esistono: il giorno della spiga. #diadaespiga
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AZZORRE: cosa fare sull'isola di pico
#AZZORRE: cosa fare sull'isola di pico
Pico, l’isola più fotogenica e giovane dell’arcipelago delle Azzorre. Chiamata la Terra Negra fu anche la più temuta in passato sia per il suo aspetto e sia per il suo imponente vulcano, la montagna più alta dell’intero territorio portoghese. Consentitemi di dire che finora, dopo aver già visitato Terceira e São Miguel, l’isola di Pico è la mia preferita. Trovarmi su un’isola dove il vulcano…
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AZZORRE: Isola di Pico a tavola, 5 consigli
AZZORRE: Isola di Pico a tavola, 5 consigli #visitazores #picoazzorre
Quando viaggio per me è fondamentale provare piatti locali, o comunque prodotti enogastronomici del Paese o della località che visito. Durante la mia permanenza sull’isola di Pico, l’isola più “giovane” delle Azzorre ho provato diversi piatti e prodotti che oggi voglio consigliarvi. Voglio invitarvi virtualmente a tavola con me per farvi “provare” alcuni piatti e prodotti che ho provato durante…
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#5 cose da bere e mangiare sull&039;isola di Pico#alla scoperta del portogallo#arcipelago azzorre#azzorre#blogger italiana portogallo#cosa mangiare e bere sull&039;isola di pico azzorre#cosa visitare portogallo#curiosità portogallo#dove mangiare sull&039;isola di pico azzorre#fine settimana in portogallo#gite fuori porta lisbona#in portogallo con lilly#isola di pico azzorre#isola di pico ristorante#isole azzorre#italiani in portogallo#itinerario portogallo#liliana navarra#lillyslifestyle#pillole di portogallo#Portogallo#portogallo imperdibile#portogallo in auto#portogallo insolito#portogallo non turistico#portogallo on the road#portogallo sconosciuto#portugal#scopri il portogallo con lilly#vacanza portogallo
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PORTOGALLO, i miei 5 formaggi preferiti
#PORTOGALLO, i miei 5 #formaggi preferiti
Che sono una buona forchetta oramai lo sapete benissimo. Spesso mi chiedete consigli su cosa mangiare o cosa e dove comprare prodotti tipici della gastronomia portoghese e io non mi tiro mai indietro per farvi conoscere le prelibatezze che potete trovare qui a tavola. I formaggi italiani e francesi sono famosissimi nel mondo ma sapevate che il Portogallo non è da meno? No, vero? Oggi voglio…
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10 piatti da provare in portogallo e no non troverete il baccalà
10 piatti da provare in portogallo e no non troverete il baccalà
Questo articolo dedicato a dieci piatti da provare in Portogallo nasce da una sfida che alcuni miei lettori mi hanno lanciato su Instagram: consigliare 10 piatti senza citare il re delle tavole portoghesi, ovvero, senza il baccalà. Cosa ne dite ci riuscirò? Non vi resta che continuare a leggere.
Chi mi segue su Instagram o Facebook ha già visto i 7 piatti insoliti portoghesi che ho pubblicato…
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Curiosità in Portogallo, quello che nessuno vi racconta n.9
Curiosità in Portogallo, quello che nessuno vi racconta n.9
Torna il nostro appuntamento con le curiosità in Portogallo. Siamo giunti al 9º appuntamento di questa mia mia rubrica dedicata alle curiosità, ai segreti e alle stranezze portoghesi. Come di consueto saranno 10 le curiosità che vi svelerò, pronti a curiosare con me?
1- A Lisbona l’arte torna in nuovi edifici e appartamenti in vendita
Anche se il titolo può sembravi bizzarro, a Lisbona…
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Madeira, l'isola portoghese del legno
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Dopo aver organizzato un paio di viaggi alle Azzorre era il momento di dedicare un fine settimana a Madeira, l’isola principale dell’arcipelago di Madeira nell’oceano Atlantico. Volete sapere come ho organizzato un viaggio sull’isola in un fine settimana prolungato? Continuate a leggere.
In questo articolo troverete: COME ORGANIZZARE UN FINE SETTIMANA A MADEIRA, COSA VISITARE IN 3 GIORNI, COSA…
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I castelli templari in Portogallo, un itinerario dal nord al sud del Paese
I castelli templari in Portogallo, un itinerario dal nord al sud del Paese
I Templari sono sempre stati oggetto di romanzi, film, opere teatrali ed anche tema di viaggio abbastanza ricorrente. Oggi voglio portarvi con me alla scoperta dei castelli templari in Portogallo consigliandovi un possibile itinerario da organizzare in auto. Pronti a partire con me?
Chi sono i templari?
“Non nobis, Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da Gloriam”
Ordine fondato nel 1118 a…
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“Chi si ferma è perduto” è uno dei detti popolari italici che più amo. Forse per la mia indole, forse perché amo viaggiare, o forse per entrambe le ragioni. Come avete notato in questi ultimi mesi ho viaggiato molto per il Portogallo, da sud a nord e viceversa, condividendo sempre con voi i miei itinerari per delle brevi gite fuori porta da Lisbona.
Oggi vi scrivo di un itinerario un po’ impegnativo, quasi 600 km in appena un fine settimana ma vi assicuro che ne vale la pena e alla fine non vi sentirete così stanchi come potreste pensare. Oggi vi porto alla scoperta della Aldeias de Xisto (villaggi di scisto) della Serra da Lousã.
Prima di scrivervi in dettaglio il nostro itinerario, vorrei raccontarvi un po’ la storia di questi villaggi di pietra quasi abbandonati e poi recuperati per la promozione della cultura locale e del patrimonio.
aldeias de xisto, COSA sono?
Secondo gli archeologi questa zona fu occupata sin dalla preistoria, numerose sono le pitture rupestri incontrate lungo il fiume Zêzere, per non parlare poi dei reperti archeologici risalenti al neolitico e successivi. Non possiamo non citare poi, in tempi più recenti, la dominazione romana, barbara ed araba della zona. Ma bisogna attendere il Medioevo per individuare veri e propri centri abitati in espansione nominati Aldeias do Xisto.
Mappa: Aldeias de Xisto
Oggi si contano 27 villaggi di scisto sparsi nella regione centro del Portogallo, tra Castelo Branco e Coimbra. Noi abbiamo deciso di visitarne tre della Serra da Lousã. Nessun mistero sul perché hanno questa caratteristica molto fotogenica, sono stati edificati con la pietra locale, pietre scistose.
Le montagne che decorano questa incantevole zona del Paese sono ricche di questo materiale, ragion per cui fu utilizzata per la costruzione delle abitazioni. La semplicità non minimizza affatto la bellezza paesaggistica, anzi la esalta ancor di più.
IL NOSTRO ITINERARIO
Finalmente si parte. Per questo nostro fine settimana decidiamo di fare base in un piccolo villaggio (non di scisto) nei pressi di Figuierò dos Vinhos. Esattamente la zona distrutta nel giugno del 2017 dal terribile incendio che fece molte vittime. Lo scopo principale del viaggio era proprio quello di vedere, a distanza di un anno preciso, com’era la situazione forestale in quella magnifica zona della Serra da Lousã.
La posizione è strategica per l’itinerario che avevo nella mia mente. Prima tappa è il villaggio di Xisto di Talasnal, il più grande paesino di scisto della serra e il più turistico anche se noi di turisti non ne abbiamo visti più di 5 (fortuna per noi).
TALASNAL
Appena arrivati, dopo infinite curve nel bel mezzo della vegetazione incontaminata (qui l’incendio non è arrivato), lasciamo l’auto e cominciamo la nostra visita. Il suono che emette l’enorme fontana con la sua freddissima acqua di sorgente ci accompagna durante la nostra visita.
Si suppone che la fondazione di questo villaggio risalga alla seconda metà del XVII secolo. Pare che sia stata una zona occupata da pastori che portavano i loro greggi in primavera e in estate a pascolare su questi colli. Il primo rifermento ufficiale relativo a Talasnal risale al 1679 in un documento del comune di Lousã.
Ci perdiamo tra le stradine acciottolate, ogni angolo è una perfetta cartolina che avrei voluto spedire a famiglia e amici che condividono ancora con me la passione per questa antica pratica in via di estinzione a causa di whatsapp e affini (che peccato).
Il silenzio è sovrano, gli odori della natura sono intensi e l’umidità mattutina che ha bagnato le pietre di scisto dona un tocco fiabesco al paesino. Sullo sfondo il Trevim, il punto più alto della serra con i suoi 1204 metri di altitudine, che abbraccia con la sua verde chioma il paesino.
Prima di concludere la nostra visita volevamo provare i “Talasnicos” piccoli dolcetti conventuali di castagna, miele e mandorle creati da una famiglia locale di Talasnal. Purtroppo non li troviamo nel bar ma sappiamo che nel prossimo paesino non ce li faremo scappare
MAPPA VISITA TALASNAL
CANDAL
È incredibile il paesaggio che ammiriamo percorrendo le curve della serra che dividono i vari paesini di scisto. Numerose sono le piccole cascate che irrompono il silenzio del luogo e coprono il cinguettio di numerose specie di uccelli che popolano quest’area. Ammiriamo diversi falchi che attenti scrutano le stradine in cerca di prede.
Arriviamo dopo pochi chilometri alla seconda tappa, Candal. Il più accessibile dei villaggi, per la sua prossimità alla strada nazionale, N236, e con un negozio ufficiale delle Aldeias de Xisto. Permettetemelo, era una depressione. Unico punto a suo favole è aver trovato il dolcetto di Talasnal ed un miele di erica, mai visto prima. Compriamo entrambi e cominciamo l’impervia salita di scale.
Sicuramente è il villaggio più complesso da visitare, bisogna aver buoni polpacci e polmoni. È un susseguirsi senza fine di scale, non ci sono stradine solo scalini e il fiumiciattolo Ribeira do Candal che ne armonizza il percorso. Noi arriviamo circa a metà strada e decidiamo di tornare indietro. I più resistenti possono provare ad arrivare al belvedere che si trova in cima alla collina.
Prima di lasciare il villaggio bevo la gelida acqua della fontana pubblica datata 1941 che arriva diretamente dalla sorgente. Un sapore che mi riporta all’infanzia e alle mie passeggiate in montagna.
MAPPA VISITA CANDAL
CERDEIRA
Ultimo villaggio visitato per questioni di tempo, ce la siamo presa comoda. Non amiamo correre per vedere tutto, preferiamo approfittare e prenderci il nostro tempo durante la visita. Alle 19 ci attendeva poi la partita del Portogallo (mondiali di calcio 2018) che abbiamo poi visto in un paesino di poche anime con i locali tra i fumi della carne grigliata, fiumi di birra portoghese e i trattori che passavano davanti la televisione collocata per strada da un bar. Un’esperienza unica. Ma torniamo a Cerdeira.
Quando si arriva a Cerdeira qualcosa di magico accade. Si entra passando un piccolo (e bassissimo) ponte di legno sotto il quale un allegro fiumiciattolo corre verso i piedi del colle dandoci il benvenuto.
Il verde dei prati fa risaltare ancora di più il colore scuro dello scisto e le case sembrano quasi disegnate da un ignoto pittore donando una sensazione di irrealtà costante.
Percorriamo il sentiero di ardesia che ci guida alla visita del villaggio. Quello che ci ha colpito di più e come l’arte abbia recuperato un villaggio abbandonato trasformandolo in una residenza artistica internazionale.
Qui si realizzano workshop, corsi di formazione ed esperienze creative. Potete accedere ad una biblioteca, un atelier, un negozio di artigianato locale ed altro ancora. Imperdibile il festival annuale, a luglio, Elementos à Solta – Art meets Nature, che riunisce artisti contemporanei di diverse aree che trasformano il villaggio in una galleria d’arte a cielo aperto.
Durante la visita cominciamo a sentire un certo languirono e, sapendo che sarebbe stato difficile trovare ristoranti nel bel mezzo della serra naturale, avevo preparato due belle baguette farcite con verdure grigliate a casa sul barbecue del giardino. Ed avevamo anche il dessert, ricordate? Il talasnico. Cosa voler di più dalla vita? E vogliamo poi parlare del nostro tavolo improvvisato? Di scisto naturalmente.
MAPPA VISITA CERDEIRA
Il nostro viaggio alla scoperta dei villaggi di scisto della Serra da Lousã si conclude così. Sicuramente torneremo in questa zona per scoprire altri piccoli segreti che il centro del Portogallo nasconde.
Prima di lasciarvi voglio solo scrivervi una curiosità. Conoscete il famoso liquore portoghese Licor Beirão? Pensate che questo liquore nasce proprio in busta zona.
Una vera e propria icona nazionale nata nelle Lousã all’inizio del XIX secolo in una farmacia dove si producevano medicine e liquori naturali. Nulla sarebbe accaduto se un giorno un trasportatore di vino di Porto non si fosse innamorato della figlia del farmacista di Lousã.
Questo viaggio inaspettato porta al matrimonio dei due e all’apertura di una piccola fabbrica per la produzione del liquore. È il 1929 quando questo liquore comincia ad esser prodotto e commercializzato con il nome di Licor Beirão.
Se volete altri consigli su gite fuori porta da Lisbona, o su piccoli/lunghi viaggi alla scoperta del Portogallo, vi invito ad utilizzare questa mia mappa interattiva. Cliccando sulle località potrete accedere a numerose informazioni utili per costruire il vostro viaggio.
PORTOGALLO LA GUIDA ONLINE
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Sapevate che in Portogallo ci sono interi villaggi di scisto? "Chi si ferma è perduto" è uno dei detti popolari italici che più amo. Forse per la mia indole, forse perché amo viaggiare, o forse per entrambe le ragioni.
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Curiosità in Portogallo, quello che nessuno vi racconta n.3
#Curiosità in #Portogallo, quello che nessuno vi racconta n.3
Torna il nostro appuntamento con le curiosità in Portogallo che nessuno vi racconta. Siamo giunti al nostro terzo numero di questa nuova rubrica e voglio ringraziare tutti i lettori che mi hanno scritto via email e messaggi privati per consigliarmi delle curiosità da condividere o fatto richieste speciali.
CURIOSITÀ IN PORTOGALLO 1- La casa nella pietra, la casa dei Flingston
Dopo avervi…
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Dopo avervi portato virtualmente con me da Lisbona a Cacilhas, oggi riprendiamo il traghetto da Lisbona per raggiungere Barreiro, cittadina visitata molte volte dal grande navigatore Vasco de Gama. Perché? Perché era luogo di costruzione navale. Le barche costruite a Barreiro portarono i portoghesi a scoprire mezzo mondo. Vi ho incuriosito?
Prima di presentarvi la cittadina nella mia consueta forma stilistica, voglio condividere con voi una curiosità: sapevate che Barreiro è stata scelta come location del video Enjoy The Silence dei Depeche Mode e gli U2 registrarono e fotografarono lo spazio industriale di Barreiro per il loro album How to Dismantle an Atomic Bomb? Non ve lo aspettavate, vero?
youtube
Un po’ di storia
Dalle modeste origini, antigamente Barreiro era appena un piccolo paesino a bordo fiume che comincia poi a crescere dopo la conquista cristiana della zona, per opera dei cavalieri dell’Ordine di Santiago.
Gli abitanti erano prevalentemente pescatori oppure lavoratori della saline. Di Barreiro però si parla appena nei libri di storia come un luogo strategico per le scoperte marittime ad opera dei portoghesi proprio per la motivazione che vi avevo accennato pocanzi, ovvero, l’ottima posizione geografica per la costruzione delle navi.
Solitamente le imbarcazioni erano costruite all’inizio dell’estate nella Ribeira das Naus di Lisbona, oggi luogo di passeggio e relax ai tavolini dei tanti bar e chioschetti vista fiume. Durante l’inverno, invece, le navi erano costruite nella Feitoria da Telha, ai margini del fiume Coina, una zona riparata dalle tempeste e le forti correnti.
In questa stessa zona importante fu anche la fabbricazione di biscotti, quelli del forno di Mata da Machada, alimento fondamentale durante le lunghe navigazioni. Per non parlare poi della produzione del vino e dell’estrazione del sale. Come vedete Barreiro ha una lunga storia commerciale che la porta oggi ad essere luogo di interesse per l’archeologia industriale, oggetto di numerosi tour ed itinerari turistici.
Grazie allo sviluppo di Barreiro sin dal 1861 si trasforma in una moderna città industriale ed operaia. Vi piacerebbe visitarla virtualmente con me?
cosa visitare a barreiro
Hou lá hou demo barqueiro, sabeis vós no que me fundo? Quero lá tornar ao mundo, e trazer o meu dinheiro, qu´ aquel ´outro marinheiro, porque me vê vir sem nada, dá-me tanta borregada (pancada) como lá do Barreiro. GIL VICENTE, Auto da Barca do Inferno.
E se la cittadina è decantata anche da Gil Vicente noi non possiamo certo non visitarla. Qui di seguito alcuni miei consigli per scoprire al meglio la cittadina e trascorrere una giornata fuori Lisbona.
COME ARRIVARE
Da Lisbona basterà prendere il traghetto della Transtejo dalla stazione fluviale in Piazza del Commercio. Il tragitto di navigazione durerà appena 20 minuti e potrete utilizzare la tesserina ricaricabile dei trasporti (per approfondire, cliccate qui).
Prima di indicarvi un possibile itinerario da fare a piedi, alla scoperta di Barreiro, voglio consigliarvi di “non seguirlo” ma di perdervi, il miglior modo per scoprire questa cittadina, infatti e proprio come abbiamo fatto noi la prima volta. Il nostro istinto ci ha fatto scoprire delle piccole viuzze molto pittoresche.
Se invece volete approfittare delle nostre scopert,e perché avete poco tempo a disposizione, allora vi consiglio quanto segue.
Sbarcati ed usciti dalla stazione vi attenderà un enorme parcheggio e terminal di diverse linee di autobus. Attraversando l’intero parcheggio e girando a sinistra dinanzi a voi vedrete un edificio abbastanza insolito e colorato, sarete arrivati all’ADAO -Associação Desenvolvimento Artes e Ofícios. Se mi seguite su Facebook avrete visto i video e le foto della passata edizione dell’Open Day [presto il video].
luoghi d’interesse
ADAO è un’associazione di inclusione artistica che ha occupato un antica caserma dei vigili del fuoco abbandonata. Al suo interno tutte le espressioni artistiche sono le benvenute. 3200 metri quadrati di spazio espositivo per offrire una gigantesca sala d’esposizioni ed un’incubatrice di idee e nuovi progetti degli artisti indipendenti nazionali ed internazionali.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Se ADAO vi è piaciuto significa che, come me, amate l’arte urbana. Sicuramente non ve lo aspettate ma Barreiro è ricca di opere di artisti famosi e/o meno famosi ma le cui opere che vi lasceranno a bocca aperta. Il mio consiglio? Deambulare senza meta tra i violetti del centro a caccia di opere.
Le più famose sono sicuramente quelle di Bordalo II e di Vhils di cui vi ho parlato ampiamente nella sezione del blog dedicata alla Street Art. Per chi non la conoscesse, invito a cliccare qui.
Sicuramente una delle passeggiate da fare a Barreiro è quella lungo fiume dove potete ammirare numerosi mulini ad acqua, anticamente erano 11 ma potrete ancora trovare traccia di quelli di: Coina, Telha, Palhais, Grande, Pequeno, del Cabo, de’ El Rei, in Vale de Zebro.
In funzione sin dal medioevo i “Moinhos de Maré” e i “Moinhos de Vento” sono uno dei punti d’interesse più visitati della città. Chi non resta incantato dal fascino di un mulino? I più famosi sono sicuramente i tre mulini fatti costruire nel 1852 dalla famiglia Costa in Alburrica dai nomi curiosi: O Gigante, o Poente e o Nascente.
Il primo di stile olandese disattivato nel 1919 fu trasformato in abitazione di pescatori fino al 1998, anno in cui passa di proprietà del comune. Gli altri due mulini, Nascente e Poente, sono di stile comune entrambi disattivati nel 1950 e di proprietà del comune sin dal 1973. Bellissimo il pannello di azulejos che decora il mulino Poente e rappresenta la Madonna del Rosario.
Ci sono anche dei percorsi consigliati dall’ufficio del turismo di Barreiro. Il percorso di circa 10 km si estende dalla spiaggia di Copacabana fino a Augusto Cabrita. È un percorso in pianura che dura circa 3 ore e può essere effettuato anche con guida (5€) o audio guida (3€). Se non volete percorrere 10 chilometri a piedi potete optare per l’alternativa in autobus 1, 3 e 7 il costo è di 10€. Maggiori informazioni.
museo industriale della baia del teJo
Altro circuito da fare, se amate l’archeologia industriale, è la visita dell’antica CUF, un complesso industriale inaugurato nel 1908. Si fabbricavano olii per saponi ed altri derivati, Il boom economico arriva durante il periodo fascista con il blocco delle importazioni per sviluppare la produzione interna del Paese. L’impianto si ingrandisce includendo anche un asilo, un cinema ed altri luoghi di incontro per i lavoratori e le loro famiglie.
Il museo è stato inaugurato il 20 dicembre del 2004 e riunisce importanti reperti, macchinari dell’area tessile, chimica, metalmeccanica, produzione elettrica, sicurezza ed igiene, giusto per citarne alcuni. Maggiori informazioni.
Se anche voi amate le imbarcazioni come me non potete perdere un incontro ravvicinato con la “varino Pestarola“, antica imbarcazione a vela del XIX secolo che serviva per il trasporto di materiali come carbone, sughero, sabbia, cereali, legno ed altro ancora fino alle limitrofe zone fluviali.
Nel 1999 il comune di Barreiro acquisisce l’imbarcazione allo scopo di salvaguardare e preservare il patrimonio culturale ed ambientale della zona. Per informazioni sulle prenotazioni di visita e navigazione, cliccare qui.
spazio della memoria
Inaugurato il 29 giugno del 2014, è uno spazio museale centrato sulla storia, identità e patrimonio locale di Barreiro e dintorni. Numerose sono le esposizioni organizzate, workshop e corsi per varie fasce d’età. Interessante, principalmente per i ricercatori, il suo archivio e la biblioteca. Maggiori informazioni.
youtube
Parco Nazionale da Machada
Se volete trascorrere alcune ore a contatto con la natura potete sempre recarvi alla Mata Nacional da Machada. Una proprietà costruita nell’antica pineta della Valle de Zebro e la Quinta da Machada, quest’ultima di proprietà del Convento de Nossa Senhora da Luz da Ordem de Cristo”. Quando gli ordini religiosi furono estinti nel 1834 la proprietà fu acquistata da un privato ed in seguito passò in mano allo Stato che ampliò gli ettari fino ad includere anche la pineta.
Le sue specie arboree furono pintaste nel XV secolo da D. João II per aumentare la produzione di materia prima: il legno, per la costruzione delle caravelle. Oggi è un luogo di ristoro per tutta la famiglia. Esistono anche numerose attività legate all’ambiente.
All’interno del parco potrete trovare anche l’antico forno di ceramica del Campo Arqueológico. Un forno datato tra il 1450 e 1530. La sua localizzazione è dovuta all’abbondanza di legno e combustibile necessario al suo funzionamento e l’argilla per la produzione.
Estaleiro naval da telha – arsenale della marina
Vi ho già anticipato che Barreiro era famosa per la costruzione navale durante l’espansione portoghese. Oggi non si costruiscono più le navi ma è possibile visitare l’antico arsenale di Barreiro.
Risalente al XVII secolo è situato sull’antica Ribeira da Telha, sul margine del fiume Coina. Ma in questo luogo non si costruivano solo ed esclusivamente navi per le Grandi Scoperte ma anche le imbarcazioni più modeste chiamate “Muletas do Barreiro”, una specifica imbarcazione che navigava sul fiume Tago. Per saperne di più invito a visitare l’attuale museo dedicato alla marina..
Complexo Real do Vale de Zebro
museo dei fucilieri
Era gestito dalla corona da qui il nome Complexo “Real” de Vale de Zebro. Costituito da ben 27 forni per la cottura dei biscotti, magazzino per cereali, porto di imbarco e sbarco e mulino d’acqua (moinho D’el Rei), il più grande della regione.
Voluto per volere di D. Afonso V, fu un luogo d’importazione di schiavi per la mancanza di mano d’opera locale. Nel 1553 la quantità di schiavi era tale che esisteva nella chiesa di Nª Sª da Graça una «Confraria do Rosário dos Homens Pretos».
Tutta quest’area fu distrutta dal terribile terremoto del 1755 e il complesso fu ricostruito per volere del Marchese di Pombal. La facciata principale e le gallerie del forno interno sono proprio di quel periodo, nominato pombalino.
In tempi più recenti e sin dal 1961 tra queste mura è ospitata la Escola de Fuzileiros Navais (scuola dei fucilieri) e il Museu do Fuzileiro. Il museo presenta una collezione di oggetti relativi alla storia e all’evoluzione dei Fucilieri in Portogallo.
Spiagge fluviali
Se visiterete Barreiro d’estate potrete anche approfittare delle sue spiagge fluviali come quella di Alburrica, sicuramente la più famose perché ai piedi dei mulini. Ma non è l’unica, avete anche: Barra a Barra una spiaggia di 560 metri, Praia do Clube Naval che arriva fino a Bico do Mexilhoeiro e Copacabana. Per maggiori informazioni sulle spiagge invito a cliccare qui.
Prima di imbarcarvi nuovamente per tornare a Lisbona, non perdete l’occasione di passeggiare lungo l’Avenida da Praia (nome ufficiale Avenida Bento Gonçalves) per approfittare di una della viste più belle su Lisbona e sorridere vedendo i bambini locali arrampicarsi come scimmiette prima di tuffarsi nelle acque del fiume.
Siamo giunti ai saluti, spero che questa giornata virtuale con me a Barreiro sia stata di vostro gradimento. Vi aspetto per nuovi viaggi e/o brevi gite fuori porta da Lisbona.
Intanto vi consiglio di seguirmi su Facebook, Instagram e Twitter per esser sempre informati sulle novità e curiosità di Lisbona e il Portogallo. A presto!
[Tutte le foto presenti nell’articolo, non firmate, sono di proprietà della Câmara Municipal de Barreiro]
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Sempre più spesso ricevo richieste dai miei lettori e potenziali turisti che vogliono scoprire zone limitrofe a Lisbona perché vogliono visitare altri luoghi più naturalistici e meno affollati della capitale. Uno dei miei consigli, sopratutto per coloro che hanno l’auto a disposizione, è la visita della Serra da Arrábida.
Qui di seguito suggerisco una serie di località da visitare in una giornata, ovviamente, operando delle selezioni, oppure, diluite in un lungo fine settimana, proprio come abbiamo fatto noi.
UN POSSIBILE ITINERARIO
Partendo da Lisbona, in direzione sud, si passa sul magnifico ponte Vasco da Gama, famoso per i suoi 17,2 km di lunghezza. Prima località che vi consiglio Setúbal con i suoi vini, i delfini e i calamari fritti.
Dopo Setúbal consiglio Palmela, altra città di vini, Azeitão per il famoso formaggio e i mulini ed infine dritti verso la Serra da Arrábida, uno dei mie posti preferiti in questa zona, con il romantico Portinho da Arrábida, la cappella nella grotta marina e il convento.
Non siete ancora soddisfatti? Potrete sempre aggiungere all’itinerario la cittadina Sesimbra e la magnifica scogliera di Cabo Espichel.
Setúbal
Prima tappa di questo on the road portoghese è la cittadina di Setúbal. Una gemma custodita nel Parco Naturale della Serra de Arrábida, ideale per una visita rilassante, per ritrovare un po’ di tranquillità dalla frenatica Lisbona e dove potersi sedere a tavola e mangiare dell’ottimo pesce fresco accompagnato da un buon vino locale. Continuate a leggere qui.
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Palmela
Proseguendo il nostro viaggio arriveremo a Palmela, una cittadina edificata su una collina con una magnifica vista a 360º su Lisbona e il fiume Tago da un lato e dall’altra parte il fiume Sado e la Serra de Arrábida. Continuate a leggere qui.
Azeitão
Ad Azeitão ci andiamo spesso, è una cittadina tranquilla dalle classiche caratteristiche architettoniche dell’Alentejo. Si mangia bene e spende poco. Dal nome capiamo subito che questa piccola cittadina è strettamente legata all’olio, azeite in portoghese.
Era una terra ricca di olivi che piantarono i mori ben prima che i cristiani arrivassero ad invadere e conquistare il Portogallo. Sin dal quattrocento fu “invasa” dai portoghesi moderni durante le ferie perché ritenuta meta alla moda. Imperdibile la rotta dei mulini, oggi traformati in museo rurale. Continuate a leggere qui.
Parco Naturale di Arrábida
Conclusa la visita di Azeitão e dei mulini, la strada si fa più interessante, sarete immersi nella serra, un parco naturale protetto, il Parque Natural da Arrábida. La natura qui la fa da padrona e vi regalerà delle viste mozzafiato a picco sull’oceano Atlantico.
Lungo la strada, consiglio di fermarvi diverse volte per scattare qualche foto, respirare profondamente ed ammirare questo paradiso verde che si distende ai vostri piedi.
Il parco naturale vi sorprenderà con la sua estensione di più di mille ettari e una scogliera alta 380 metri sul livello del mare.
Lungo la strada vi consiglio due soste: la prima per visitare il Convento da Arrábida e la seconda per visitare e magari anche pranzare al romantico Portinho da Arrábida.
Il convento da Arrábida si può visitare solo prenotando una visita guidata il mercoledì, sabato o la domenica (inviare un’email a [email protected]). La visita è a pagamento (cliccare qui).
È un convento del XVI secolo in un’area di 25 ettari inserito nella magnifica serra. Il Convento Vecchio è situato sulla parte più elevata della collina mentre il Convento Nuovo si trova a metà strada verso l’oceano così come il giardino e il Santuario del Buon Gesù.
Foto: foriente.pt
Conclusa la visita, continuando sulla strada dopo poche curve, troverete l’indicazione Portinho da Arrábida. Durante il periodo estivo non è possibile raggiungere il porticciolo in auto ma potete usufruire di un ottimo servizio di navetta gratuita (e circolare dalle 9 alle 19, orario continuato) che dal parcheggio gratuito, lungo la strada prima della sbarra con la polizia, vi porterà in basso fino alla rinomata spiaggia.
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Potete anche raggiungerlo a piedi magari poi utilizzando la navetta per risalire. Pensate che la sua spiaggia è stata dichiarata una delle “7 Maravilhas Naturais de Portugal” (7 meraviglie naturali del Portogallo) nella categoria Spiagge e Falesie. Direi che hanno ragione.
Innamorati del luogo, decidiamo di pranzare qui. Invece della confusione dei ristoranti sulla spiaggia scegliamo di fermarci in alto per approfittare anche della vista a picco sull’oceano Atlantico.
Pranziamo da Mafalda, sembra più un bar di spiaggia che un ristorante ma il pesce fresco è ottimo ed i prezzi più bassi rispetto ai ristoranti della spiaggia. Consigliatissimo!
Dopo pranzo, per digerire, vi consiglio di visitare la quasi sconosciuta grotta marina Cave o Lapa de Santa Margarida con la sua cappella cristiana (anche se sull’altare troverete un po’ di tutto, anche statuette “stregonesche”).
La grotta fu scoperta nella seconda metà del XVII secolo e al suo interno fu eretto un altare dedicato a tre santi: Santo Antonio, Santa Margherita e Nossa Senhora da Conceição. Oggi l’immagine votina di Santa Margherita è custodita nel museo del Convento da Arrábida.
Come potete immaginare sono numerose le leggende sulla grotta. Quella che trovo più interessante è la storia di una nave di pescatori che, in fuga dai pirati, si scontra con alcune rocce ed affonda. I pescatori trovano la grotta e si salvano tutti. Come ringraziamento, collocano una barca nella mano dell’immagine della Madonna.
Non è molto facile raggiungerla, dovrete fare un percorso di 10 minuti con circa 200 gradini (alcuni molto alti). Lo sforzo però vale la faticata. N.B.: non ci sono indicazioni dell’inizio del percorso ma potete chiedere alla polizia o residenti del luogo (N 38° 28.234′ W 008° 59.272′).
SESIMBRA
Arriviamo a Sesimbra, non affatto sconosciuta. Fondata in cima a una collina, alcuni ritrovamenti fanno risalire l’insediamento umano al 3000 a.C. Nell’età del Ferro (VIII-II) fu abitata dai Cempsos (tribù della penisola
Iberica) dai quali proviene il nome Sesimbra. Se avete la possibilità, tentate di partecipare al recupero delle reti dei pescatori (la tradizionalearte xávega). Continuate a leggere qui.
Cabo Espichel
Siamo giunti all’ultima tappa del nostro on the road portoghese. Il vento qui è sempre forte ma per fortuna soffia nel lato giusto, ovvero contrario alla vertiginosa e abissale Baía dos Lagosteiros.
Per ammirare il faro e la baia si passa tra le lunghe braccia del Santuario di Nossa Senhora do Cabo Espichel (XIV sec.), costruito da un eremita allo scopo di conservare un’immagine della Vergine che fu incontrata in cima ad una rocca.
Le lunga braccia della chiesa centrale erano piccole case che ospitavano i pellegrini, ma nel 1715 si trasformarono in alloggi per visitatori e piccoli negozi. Oramai ne è rimasto solo uno.
Camminiamo in religioso silenzio, questo posto magico, ha un’energia molto forte. Arriviamo al faro costruito nel 1790, il più antico del paese. Qui la nostra gita si conclude.
Se volete altri consigli su gite fuori porta da Lisbona ci consiglio di continuare a navigare nel mio blog, troverete numerosissime altre mete da inserire nel vostro diario di viaggio. Buon Portogallo a tutti!
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