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#cosa visitare vicino lisbona
erfigh · 5 years
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Torre de Belén.  Foto: Pixabay
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viaggiatori · 7 years
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Forse non poteva esserci luogo più adatto per un viaggio durante il periodo di san Valentino. Siamo infatti nel cuore del New England, qui nel 1620 arrivarono i primi Padri Pellegrini a infondere linfa vitale in un corpo ancora vergine. Un cuore che ha continuato a pulsare …per i successivi quattro secoli modellando non solo la storia e la cultura del Massachusetts, bensì dell’intero Paese.
Dopo essere atterrati con un volo TAP dall’Italia con stop over a Lisbona e aver passato qualche giorno nella magnifica Boston (in questo articolo qualche consiglio di viaggio), il nostro viaggio on the road nel cuore del New England comincia tra le strade innevate del Massachusetts attraverso colline, fiumi e paesaggi mozzafiato che ci fanno conoscere dapprima Salem e poi Concord.
Inverno a Boston
Newbury Street
Skyline invernale di Boston
  Salem, la città delle streghe e non solo
Arrivati in città abbiamo il tempo di assaporare l’atmosfera elegante dell’Hotel Hawthorne dove siamo ospitati. Questo storico albergo é dedicato al compositore del primo romanzo della letteratura americana, “La lettera scarlatta”, il quale nacque a Salem nel 1804. É considerato uno dei più grandi narratori dell’800 così tendiamo le orecchie per farci sussurrare da lui il racconto di questa cittadina dalla storia antica.
Tra il 1692 e il 1693 Salem fu teatro di una delle maggiori ferite della storia statunitense, i “witch trials”, che portarono alla morte di 20 presunti colpevoli di stregoneria nel contesto di una psicosi di massa e di una atmosfera cupa che é possibile rivivere visitando il Salem Witch Museum. Per fortuna quella non fu che una parentesi, oggi le uniche streghe sono dolci bambine che invadono la città ad ottobre durante la festa di Halloween probabilmente più affascinante di tutti gli Stati Uniti.
Il Museo delle Streghe
Monumento alle Streghe di Salem
L’entrata del Museo
Nave Storica nel porto di Salem
Ma Salem non offre solo streghe, brividi e feste di Halloween; é una cittadina dall’animo marittimo che offre piacevoli e interessanti passeggiate all’aria aperta assaporando atmosfere romantiche, rilassanti e golose… Soprattutto se capitate qui come noi durante il Salem’s So Sweet Chocolate and Ice Festival, nominato recentemente uno degli America’s best winter festivals. La città si cosparge letteralmente di cioccolato, che assaggiamo a volontà mentre ammiriamo le 25 statue di ghiaccio che vengono create ad hoc per il festival è disposte ovunque nel downtown Salem.
Sazi e inebriati da tanti sapori e rumori ci concediamo un momento di silenzio e meditazione, ammirando l’invidiabile collezione d’arte del Peabody Essex Museum che oltre a opere del New England e dell’arte occidentale mette in mostra un’anima intercontinentale facendoci volare oltreoceano dritti nella antica dimora cinese Yin Yu Tang, della famiglia Huang. Recentemente acquisita dal museo, questa affascinante casa di oltre 200 anni, offre un imprevisto parallelo fra la cultura rurale Cinese e quella americana.
Quando pensiamo che le sorprese siano finite, il museo ci spiazza con una special exhibit sulle scarpe con oltre 300 paia di calzature da tutto il mondo. Il titolo é Shoes: pleasure and pain, che dire, forse sanno che uno dei talloni d’Achille di noi blogger é proprio il dolore ai piedi per gli infiniti chilometri percorsi.
L’atrio principale del Peabody Essex Museum
Shoes: pleasure and pain
La dimora cinese di Yin Yu Tang
Una scarpa particolare dell’esposizione
Arte marittima
Ai primi del XIX secolo Salem era la città con il più alto reddito pro capite degli Stati Uniti, ciò grazie all’importanza del suo porto dove attraccavano le navi di ritorno da Cina e India, portando in patria la molassa per il rum e il black gold, il pepe nero di Sumatra. Questo fulgido periodo della storia di Salem é riflesso nell’Hotel The Merchant, la casa di uno dei suoi più rappresentativi mercanti – Joshua Ward – che sul finire del ‘700 ospitò il nuovo presidente George Washington. Abbiamo l’occasione di visitare questa meravigliosa struttura e ammirarne la ricercata architettura e i suoi interni variopinti e rimodernati, ma pursempre mantenendo stile e identità ben precisi.
Dopo una passeggiata nel centro città e attraverso una delle sue vie più eleganti – Washington Street -siamo di ritorno all’Hotel Hawthorne, dove sediamo per un meritato tè caldo proprio sotto un bellissimo ritratto del nostro narratore. Guardandolo negli occhi, sembra volerci dire: “Ragazzi, ora é tempo per voi di raccontare la mia amata Salem”.
Salone principale dell’Hotel Merchant
Washington Street @SALEM
L’interno dell’ Hotel Merchant
Ritratto di Nathaniel Hawthorne
  Concord, dove la letteratura é di casa
Un breve trasferimento ci porta da Salem direttamente al centro storico della cittadina di Concord, centro di vitale importanza per la letteratura americana.
Intere generazioni di ragazze americane e non solo, sono cresciute leggendo e appassionandosi alle travagliate vicende di Amy, Jo, Meg e Beth, le Piccole Donne del libro di Louisa May Alcott. Ognuna di loro si sarà immaginata seduta insieme a loro, la vigilia di Natale, nel salotto di una casa di legno immersa nel verde dei boschi limitrofi di Concord. La scrittrice ambienta la storia proprio nella casa in cui è cresciuta e oggi ci é possibile “camminare” all’interno del romanzo visitando the Orchard House che propone fedelmente gli ambienti originali.
Indicazioni: Home of Little Women
Un tavolo nella casa di Louisa
Il libro “Piccole Donne”
The Orchard House
Agli inizi dell’800 proprio nel Massachussets nasce una nuova corrente di pensiero e letteraria, il trascendentalismo, quale vigorosa affermazione dell’originalità della cultura americana su quella europea per stabilire un rapporto più profondo e originale con il “nuovo mondo” attraverso la ricerca di un ritorno alla semplicità e alla natura vista nei suoi aspetti migliori e benefici per l’uomo.
Nato dagli incontri di un piccolo gruppo di amici, si rivelò una delle forze più potenti nella letteratura e nella politica d’America, una forza rigenerante nel pensiero americano. E non c’è forse posto più rappresentativo di questo movimento della Old Manse, casa in stile Georgiano, autentico crocevia politico e letterario. Raggiungiamo questa dimora storica nel primo pomeriggio e rimaniamo affascinati dalla bellezza della “vecchia mansione” come la chiamò Il poeta e filosofo padre del Trascendentalismo, Ralph Emerson quando la costruì nel 1770. Circondata da una ricca vegetazione, trasuda storia. Passeggiando sui suoi pavimenti scricchiolanti ci sembra si sentire ancora le lunghe chiacchierate politiche e letterarie dei più grandi scrittori statunitensi del XIX secolo: Emerson, Alcott, Fuller, Hawthorne, Thoreau…
Quest’ultimo fu colui che maggiormente ricercò il recupero di una innocenza originaria nella natura. Henry David Thoreau pubblicò per la prima volta “Walden, ovvero La vita nei boschi”, nel lontano 1854, più di un secolo e mezzo fa. Il libro è dedicato al racconto di un’esperienza che l’autore visse nel 1845 quando, quasi trentenne, andò a vivere in una piccola casa da lui stesso costruita sulle rive del lago Walden, vicino alla città di Concord.
Partiamo nel primo pomeriggio, lasciando la città per entrare nel parco statale di Walden Woods, certamente diverso dal luogo selvaggio esplorato dal grande scrittore ma dove tutt’oggi si può visitare la replica della capanna costruita da Thoreau con le proprie mani e avvicinarsi allo stato d’animo dello scrittore che ad un certo punto della sua vita sentì l’esigenza di intraprendere quell’avventura per distaccarsi dalla società in cui viveva.
Il bosco nei pressi del lago
I resti della casa di Thoreau
“ANDAI NEI BOSCHI…”
La ricostruzione della casa di Thoreau
“Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.”
Così scrive Thoreau nel suo libro e mentre osserviamo il luogo dove una volta sorgeva la capanna di Walden, chiudo gli occhi e lo immagino chinato mentre lavora nell’orto e mi rendo conto di quanto sia attuale il suo messaggio che non era di una radicale e ottusa ecologia; il suo eremitaggio bensì cercava di mostrare come la civiltà potesse essere benefica se ricondotta alle sue origini strutturali, a dinamiche legate alla natura e alla vera soddisfazione dell’anima umana. Oggi infatti siamo abituati a ragionare con frenesia, egoismo e superficialità e non siamo più capaci di apprezzare le cose piccole e semplici che lo resero felice, come il lavoro nell’orto, le passeggiate nel bosco e le acque limpide di un bel lago.
Il Lago Walden in tutto il suo splendore invernale
Siamo sicuri che i vostro viaggio nel Massachusetts potrà essere ancora più profondo e spettacolare del nostro! Per ulteriori informazioni e consigli, date un occhiata al sito dell’Ufficio del Turismo per lo Stato del Massachusetts e la città di Boston – massvacation.it  – che ci ha permesso di vivere “un infinità di luoghi per calibrare lo spirito” e condividerli con voi!
©copyrights foto Denis Strickner e massvacation.it
Il mio viaggio invernale in Massachusetts con consigli su dove andare e cosa vedere Forse non poteva esserci luogo più adatto per un viaggio durante il periodo di san Valentino. Siamo infatti nel cuore del…
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Praca Do Commercio
Nei giorni successivi decidiamo di girovagare con più calma senza seguire troppo le mappe. Questo girovagare ci porta a Praca do Commercio dove si ergeva il palazzo reale Ribeira, distrutto dal terremoto del 1755, passando per l’Arco da Rua Augusta con la sua maestosa porta; alla Cattedrale di Santa Maria Maggiore detta anche Sè de Lisboa (o Igreja de Santa Maria Maior), principale luogo di culto cattolico di Lisbona. Le salite e i punti panoramici (miradouros) ci portano fino al Castello di Sao Jorge situato sulla collina più alta del centro storico. Dopo esserci goduti le vie e l’atmosfera che si respira vicino al castello ripartiamo in direzione LX Factory, questo è uno dei centri culturali più visitati di Lisbona e si trova nel quartiere di Alcantara, a pochi passi dal Ponte 25 de Abril. In questo spazio di Lisbona potrete rilassarvi nei locali tipici e potrete visitare negozi veramente caratteristici e particolari. Noi ci siamo spostati con il tram, il mezzo più veloce, tipico e che meglio ti fa sentire lisbonese. In particolare, il tram 15E collega il centro della città al quartiere di Belem,  con numerose fermate tra cui Calvario dalla quale è possibile raggiungere LX Factory.
Vai alla tappa precedente: Lisbona: scoprendo la capitale! Parte #1
Non si può lasciare Lisbona senza aver mai provato le Pasteis de Nata (cestini di pasta sfoglia con crema pasticciera) nell’antica e famosa pasticceria “Pasteis de Belem“. Noi abbiamo deciso di acquistare le Pasteis sia in un supermercato (a basso prezzo) sia di assaggiarle l’ultima sera nell’antica pasticciera dove costano circa 1€ l’una e la differenza non è poi così netta. In entrambi i casi le abbiamo trovate veramente deliziose. Un’altro “must” di Lisbona è il giro con il Tram 28, grazie a questo tram potrete fare un giro di tutta la città visto il vasto percorso che effettua e, se sarete fortunati, potrete godervelo da seduti. Noi non ce lo siamo goduti dal momento che, dopo un’ora di fila al capolinea abbiamo effettuato il giro in piedi senza goderci il panorama, la corsa del tram è spesso interrotta a causa di macchine mal parcheggiate nel strette stradine che percorre.
Il programma di viaggio prevedeva 4 giorni a Lisbona e altri 3 in un campeggio nel sud del Portogallo ma, vista la bellezza, la comodità della città e della nostra camera e vista la stancante esperienza in campeggio, decidiamo di rimanere a Lisbona tutta la settimana. Questo cambiamento dei piani ci servirà per affrontare la seconda metà del nostro viaggio con più carica e più energia. Decidiamo di visitare meglio il paesino che ci sta ospitando, Loures, con i suoi piccoli negozi, stradine e il Centro commerciale Loures Shopping (in cui abbiamo acquistato le ottime pasteis) e passeggiare nel cuore della città di Lisbona alla ricerca di souvenir da aggiungere a quelli di tutti i nostri viaggi. Una cosa curiosa della nostra permanenza Lisbona è il fatto che in sette notti abbiamo guardato tutti gli Harry Potter, tranne l’ultimo!
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La mattina del 17 agosto, dopo aver salutato la nostra ospitante, facciamo i bagagli e ripartiamo per la Spagna, direzione Andalusia.
Un saluto da Davide e Giulia!
  Lisbona: scoprendo la capitale! Parte #2 Nei giorni successivi decidiamo di girovagare con più calma senza seguire troppo le mappe. Questo girovagare ci porta a…
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lillyslifestyle · 3 years
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5 piscine atlantiche vicino Lisbona, la mia selezione
5 #piscine atlantiche vicino #Lisbona, la mia selezione
Oggi dedico questo articolo a tutte le persone che amano il mare ma per una ragione o l’altra non amano onde e fondali dove non si tocca. Soluzione? Le piscine oceaniche. Ovvero, le piscine di acqua salata (di oceano) senza sabbia e con vista privilegiata sull’oceano Atlantico. Prendete nota di questa mia selezione di 5 piscine oceaniche nei pressi di Lisbona, non ve ne pentirete. 1- Grande…
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lillyslifestyle · 5 years
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Sempre più spesso ricevo richieste dai miei lettori e potenziali turisti che vogliono scoprire zone limitrofe a Lisbona perché vogliono visitare altri luoghi più naturalistici e meno affollati della capitale. Uno dei miei consigli, sopratutto per coloro che hanno l’auto a disposizione, è la visita della Serra da Arrábida.
Qui di seguito suggerisco una serie di località da visitare in una giornata, ovviamente, operando delle selezioni, oppure, diluite in un lungo fine settimana, proprio come abbiamo fatto noi.
UN POSSIBILE ITINERARIO
Partendo da Lisbona, in direzione sud, si passa sul magnifico ponte Vasco da Gama, famoso per i suoi 17,2 km di lunghezza. Prima località che vi consiglio Setúbal con i suoi vini, i delfini e i calamari fritti.
Dopo Setúbal consiglio Palmela, altra città di vini, Azeitão per il famoso formaggio e i mulini ed infine dritti verso la Serra da Arrábida, uno dei mie posti preferiti in questa zona, con il romantico Portinho da Arrábida, la cappella nella grotta marina e il convento.
Non siete ancora soddisfatti? Potrete sempre aggiungere all’itinerario la cittadina Sesimbra e la magnifica scogliera di Cabo Espichel.
Setúbal
Prima tappa di questo on the road portoghese è la cittadina di Setúbal. Una gemma custodita nel Parco Naturale della Serra de Arrábida, ideale per una visita rilassante, per ritrovare un po’ di tranquillità dalla frenatica Lisbona e dove potersi sedere a tavola e mangiare dell’ottimo pesce fresco accompagnato da un buon vino locale. Continuate a leggere qui.
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Palmela
Proseguendo il nostro viaggio arriveremo a Palmela, una cittadina edificata su una collina con una magnifica vista a 360º su Lisbona e il fiume Tago da un lato e dall’altra parte il fiume Sado e la Serra de Arrábida. Continuate a leggere qui.
Azeitão
Ad Azeitão ci andiamo spesso, è una cittadina tranquilla dalle classiche caratteristiche architettoniche dell’Alentejo. Si mangia bene e spende poco. Dal nome capiamo subito che questa piccola cittadina è strettamente legata all’olio, azeite in portoghese.
Era una terra ricca di olivi che piantarono i mori ben prima che i cristiani arrivassero ad invadere e conquistare il Portogallo. Sin dal quattrocento fu “invasa” dai portoghesi moderni durante le ferie perché ritenuta meta alla moda. Imperdibile la rotta dei mulini, oggi traformati in museo rurale. Continuate a leggere qui.
Parco Naturale di Arrábida
Conclusa la visita di Azeitão e dei mulini, la strada si fa più interessante, sarete immersi nella serra, un parco naturale protetto, il Parque Natural da Arrábida. La natura qui la fa da padrona e vi regalerà delle viste mozzafiato a picco sull’oceano Atlantico.
Lungo la strada, consiglio di fermarvi diverse volte per scattare qualche foto, respirare profondamente ed ammirare questo paradiso verde che si distende ai vostri piedi.
Il parco naturale vi sorprenderà con la sua estensione di più di mille ettari e una scogliera alta 380 metri sul livello del mare.
Lungo la strada vi consiglio due soste: la prima per visitare il Convento da Arrábida e la seconda per visitare e magari anche pranzare al romantico Portinho da Arrábida.
Il convento da Arrábida si può visitare solo prenotando una visita guidata il mercoledì, sabato o la domenica (inviare un’email a [email protected]). La visita è a pagamento (cliccare qui).
È un convento del XVI secolo in un’area di 25 ettari inserito nella magnifica serra. Il Convento Vecchio è situato sulla parte più elevata della collina mentre il Convento Nuovo si trova a metà strada verso l’oceano così come il giardino e il Santuario del Buon Gesù.
Foto: foriente.pt
Conclusa la visita, continuando sulla strada dopo poche curve, troverete l’indicazione Portinho da Arrábida. Durante il periodo estivo non è possibile raggiungere il porticciolo in auto ma potete usufruire di un ottimo servizio di navetta gratuita (e circolare dalle 9 alle 19, orario continuato) che dal parcheggio gratuito, lungo la strada prima della sbarra con la polizia, vi porterà in basso fino alla rinomata spiaggia.
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Potete anche raggiungerlo a piedi magari poi utilizzando la navetta per risalire. Pensate che la sua spiaggia è stata dichiarata una delle “7 Maravilhas Naturais de Portugal” (7 meraviglie naturali del Portogallo) nella categoria Spiagge e Falesie. Direi che hanno ragione.
Innamorati del luogo, decidiamo di pranzare qui. Invece della confusione dei ristoranti sulla spiaggia scegliamo di fermarci in alto per approfittare anche della vista a picco sull’oceano Atlantico.
Pranziamo da Mafalda, sembra più un bar di spiaggia che un ristorante ma il pesce fresco è ottimo ed i prezzi più bassi rispetto ai ristoranti della spiaggia. Consigliatissimo!
Dopo pranzo, per digerire, vi consiglio di visitare la quasi sconosciuta grotta marina Cave o Lapa de Santa Margarida con la sua cappella cristiana (anche se sull’altare troverete un po’ di tutto, anche statuette “stregonesche”).
La grotta fu scoperta nella seconda metà del XVII secolo e al suo interno fu eretto un altare dedicato a tre santi: Santo Antonio, Santa Margherita e Nossa Senhora da Conceição. Oggi l’immagine votina di Santa Margherita è custodita nel museo del Convento da Arrábida.
Come potete immaginare sono numerose le leggende sulla grotta. Quella che trovo più interessante è la storia di una nave di pescatori che, in fuga dai pirati, si scontra con alcune rocce ed affonda. I pescatori trovano la grotta e si salvano tutti. Come ringraziamento, collocano una barca nella mano dell’immagine della Madonna.
Non è molto facile raggiungerla, dovrete fare un percorso di 10 minuti con circa 200 gradini (alcuni molto alti). Lo sforzo però vale la faticata. N.B.: non ci sono indicazioni dell’inizio del percorso ma potete chiedere alla polizia o residenti del luogo (N 38° 28.234′ W 008° 59.272′).
SESIMBRA
Arriviamo a Sesimbra, non affatto sconosciuta. Fondata in cima a una collina, alcuni ritrovamenti fanno risalire l’insediamento umano al 3000 a.C. Nell’età del Ferro (VIII-II) fu abitata dai Cempsos (tribù della penisola
Iberica) dai quali proviene il nome Sesimbra. Se avete la possibilità, tentate di partecipare al recupero delle reti dei pescatori (la tradizionalearte xávega). Continuate a leggere qui.
Cabo Espichel
Siamo giunti all’ultima tappa del nostro on the road portoghese. Il vento qui è sempre forte ma per fortuna soffia nel lato giusto, ovvero contrario alla vertiginosa e abissale Baía dos Lagosteiros.
Per ammirare il faro e la baia si passa tra le lunghe braccia del Santuario di Nossa Senhora do Cabo Espichel (XIV sec.), costruito da un eremita allo scopo di conservare un’immagine della Vergine che fu incontrata in cima ad una rocca.
Le lunga braccia della chiesa centrale erano piccole case che ospitavano i pellegrini, ma nel 1715 si trasformarono in alloggi per visitatori e piccoli negozi. Oramai ne è rimasto solo uno.
Camminiamo in religioso silenzio, questo posto magico, ha un’energia molto forte. Arriviamo al faro costruito nel 1790, il più antico del paese. Qui la nostra gita si conclude.
Se volete altri consigli su gite fuori porta da Lisbona ci consiglio di continuare a navigare nel mio blog, troverete numerosissime altre mete da inserire nel vostro diario di viaggio. Buon Portogallo a tutti!
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lillyslifestyle · 6 years
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Dopo avervi portato virtualmente con me da Lisbona a Cacilhas, oggi riprendiamo il traghetto da Lisbona per raggiungere Barreiro, cittadina visitata molte volte dal grande navigatore Vasco de Gama. Perché? Perché era luogo di costruzione navale. Le barche costruite a Barreiro portarono i portoghesi a scoprire mezzo mondo. Vi ho incuriosito?
Prima di presentarvi la cittadina nella mia consueta forma stilistica, voglio condividere con voi una curiosità: sapevate che Barreiro è stata scelta come location del video Enjoy The Silence dei Depeche Mode e gli U2 registrarono e fotografarono lo spazio industriale di Barreiro per il loro album How to Dismantle an Atomic Bomb? Non ve lo aspettavate, vero?
youtube
Un po’ di storia
Dalle modeste origini, antigamente Barreiro era appena un piccolo paesino a bordo fiume che comincia poi a crescere dopo la conquista cristiana della zona, per opera dei cavalieri dell’Ordine di Santiago.
Gli abitanti erano prevalentemente pescatori oppure lavoratori della saline. Di Barreiro però si parla appena nei libri di storia come un luogo strategico per le scoperte marittime ad opera dei portoghesi proprio per la motivazione che vi avevo accennato pocanzi, ovvero, l’ottima posizione geografica per la costruzione delle navi.
Solitamente le imbarcazioni erano costruite all’inizio dell’estate nella Ribeira das Naus di Lisbona, oggi luogo di passeggio e relax ai tavolini dei tanti bar e chioschetti vista fiume. Durante l’inverno, invece, le navi erano costruite nella Feitoria da Telha, ai margini del fiume Coina, una zona riparata dalle tempeste e le forti correnti.
In questa stessa zona importante fu anche la fabbricazione di biscotti, quelli del forno di Mata da Machada, alimento fondamentale durante le lunghe navigazioni. Per non parlare poi della produzione del vino e dell’estrazione del sale. Come vedete Barreiro ha una lunga storia commerciale che la porta oggi ad essere luogo di interesse per l’archeologia industriale, oggetto di numerosi tour ed itinerari turistici.
Grazie allo sviluppo di Barreiro sin dal 1861 si trasforma in una moderna città industriale ed operaia. Vi piacerebbe visitarla virtualmente con me?
cosa visitare a barreiro
Hou lá hou demo barqueiro, sabeis vós no que me fundo? Quero lá tornar ao mundo, e trazer o meu dinheiro, qu´ aquel ´outro marinheiro, porque me vê vir sem nada, dá-me tanta borregada (pancada) como lá do Barreiro. GIL VICENTE, Auto da Barca do Inferno.
E se la cittadina è decantata anche da Gil Vicente noi non possiamo certo non visitarla. Qui di seguito alcuni miei consigli per scoprire al meglio la cittadina e trascorrere una giornata fuori Lisbona.
COME ARRIVARE
Da Lisbona basterà prendere il traghetto della Transtejo dalla stazione fluviale in Piazza del Commercio. Il tragitto di navigazione durerà appena 20 minuti e potrete utilizzare la tesserina ricaricabile dei trasporti (per approfondire, cliccate qui).
Prima di indicarvi un possibile itinerario da fare a piedi, alla scoperta di Barreiro, voglio consigliarvi di “non seguirlo” ma di perdervi, il miglior modo per scoprire questa cittadina, infatti e proprio come abbiamo fatto noi la prima volta. Il nostro istinto ci ha fatto scoprire delle piccole viuzze molto pittoresche.
  Se invece volete approfittare delle nostre scopert,e perché avete poco tempo a disposizione, allora vi consiglio quanto segue.
Sbarcati ed usciti dalla stazione vi attenderà un enorme parcheggio e terminal di diverse linee di autobus. Attraversando l’intero parcheggio e girando a sinistra dinanzi a voi vedrete un edificio abbastanza insolito e colorato, sarete arrivati all’ADAO  -Associação Desenvolvimento Artes e Ofícios. Se mi seguite su Facebook avrete visto i video e le foto della passata edizione dell’Open Day [presto il video].
luoghi d’interesse
ADAO è un’associazione di inclusione artistica che ha occupato un antica caserma dei vigili del fuoco abbandonata. Al suo interno tutte le espressioni artistiche sono le benvenute. 3200 metri quadrati di spazio espositivo per offrire una gigantesca sala d’esposizioni ed un’incubatrice di idee e nuovi progetti degli artisti indipendenti nazionali ed internazionali.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Se ADAO vi è piaciuto significa che, come me, amate l’arte urbana. Sicuramente non ve lo aspettate ma Barreiro è ricca di opere di artisti famosi e/o meno famosi ma le cui opere che vi lasceranno a bocca aperta. Il mio consiglio? Deambulare senza meta tra i violetti del centro a caccia di opere.
Le più famose sono sicuramente quelle di Bordalo II e di Vhils di cui vi ho parlato ampiamente nella sezione del blog dedicata alla Street Art. Per chi non la conoscesse, invito a cliccare qui.
Sicuramente una delle passeggiate da fare a Barreiro è quella lungo fiume dove potete ammirare numerosi mulini ad acqua, anticamente erano 11 ma potrete ancora trovare traccia di quelli di: Coina, Telha, Palhais, Grande, Pequeno, del Cabo, de’ El Rei, in Vale de Zebro.
In funzione sin dal medioevo i “Moinhos de Maré” e i “Moinhos de Vento” sono uno dei punti d’interesse più visitati della città. Chi non resta incantato dal fascino di un mulino? I più famosi sono sicuramente i tre mulini fatti costruire nel 1852 dalla famiglia Costa in Alburrica dai nomi curiosi: O Gigante, o Poente e o Nascente.
Il primo di stile olandese disattivato nel 1919 fu trasformato in abitazione di pescatori fino al 1998, anno in cui passa di proprietà del comune. Gli altri due mulini, Nascente e Poente, sono di stile comune entrambi disattivati nel 1950 e di proprietà del comune sin dal 1973. Bellissimo il pannello di azulejos che decora il mulino Poente e rappresenta la Madonna del Rosario.
Ci sono anche dei percorsi consigliati dall’ufficio del turismo di Barreiro. Il percorso di circa 10 km si estende dalla spiaggia di Copacabana fino a Augusto Cabrita. È un percorso in pianura che dura circa 3 ore e può essere effettuato anche con guida (5€) o audio guida (3€). Se non volete percorrere 10 chilometri a piedi potete optare per l’alternativa in autobus 1, 3 e 7 il costo è di 10€. Maggiori informazioni.
museo industriale della baia del teJo
Altro circuito da fare, se amate l’archeologia industriale, è la visita dell’antica CUF, un complesso industriale inaugurato nel 1908. Si fabbricavano olii per saponi ed altri derivati, Il boom economico arriva durante il periodo fascista con il blocco delle importazioni per sviluppare la produzione interna del Paese. L’impianto si ingrandisce includendo anche un asilo, un cinema ed altri luoghi di incontro per i lavoratori e le loro famiglie.
Il museo è stato inaugurato il 20 dicembre del 2004 e riunisce importanti reperti, macchinari dell’area tessile, chimica, metalmeccanica, produzione elettrica, sicurezza ed igiene, giusto per citarne alcuni. Maggiori informazioni.
Se anche voi amate le imbarcazioni come me non potete perdere un incontro ravvicinato con la “varino Pestarola“, antica imbarcazione a vela del XIX secolo che serviva per il trasporto di materiali come carbone, sughero, sabbia, cereali, legno ed altro ancora fino alle limitrofe zone fluviali.
Nel 1999 il comune di Barreiro acquisisce l’imbarcazione allo scopo di  salvaguardare e preservare il patrimonio culturale ed ambientale della zona. Per informazioni sulle prenotazioni di visita e navigazione, cliccare qui.
spazio della memoria
Inaugurato il 29 giugno del 2014, è uno spazio museale centrato sulla storia, identità e patrimonio locale di Barreiro e dintorni. Numerose sono le esposizioni organizzate, workshop e corsi per varie fasce d’età. Interessante, principalmente per i ricercatori, il suo archivio e la biblioteca. Maggiori informazioni.
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Parco Nazionale da Machada
Se volete trascorrere alcune ore a contatto con la natura potete sempre recarvi alla Mata Nacional da Machada. Una proprietà costruita nell’antica pineta della Valle de Zebro e la Quinta da Machada, quest’ultima di proprietà del Convento de Nossa Senhora da Luz da Ordem de Cristo”. Quando gli ordini religiosi furono estinti nel 1834 la proprietà fu acquistata da un privato ed in seguito passò in mano allo Stato che ampliò gli ettari fino ad includere anche la pineta.
Le sue specie arboree furono pintaste nel XV secolo da D. João II per aumentare la produzione di materia prima: il legno, per la costruzione delle caravelle. Oggi è un luogo di ristoro per tutta la famiglia. Esistono anche numerose attività legate all’ambiente.
All’interno del parco potrete trovare anche l’antico forno di ceramica del Campo Arqueológico. Un forno datato tra il 1450 e 1530.  La sua localizzazione è dovuta all’abbondanza di legno e combustibile necessario al suo funzionamento e l’argilla per la produzione.
Estaleiro naval da telha – arsenale della marina
Vi ho già anticipato che Barreiro era famosa per la costruzione navale durante l’espansione portoghese. Oggi non si costruiscono più le navi ma è possibile visitare l’antico arsenale di Barreiro.
Risalente al XVII secolo è situato sull’antica Ribeira da Telha, sul margine del fiume Coina. Ma in questo luogo non si costruivano solo ed esclusivamente navi per le Grandi Scoperte ma anche le imbarcazioni più modeste chiamate “Muletas do Barreiro”, una specifica imbarcazione che navigava sul fiume Tago. Per saperne di più invito a visitare l’attuale museo dedicato alla marina..
Complexo Real do Vale de Zebro
museo dei fucilieri
Era gestito dalla corona da qui il nome Complexo “Real” de Vale de Zebro. Costituito da ben 27 forni per la cottura dei biscotti, magazzino per cereali, porto di imbarco e sbarco e mulino d’acqua (moinho D’el Rei), il più grande della regione.
Voluto per volere di D. Afonso V, fu un luogo d’importazione di schiavi per la mancanza di mano d’opera locale. Nel 1553 la quantità di schiavi era tale che esisteva nella chiesa di Nª Sª da Graça una «Confraria do Rosário dos Homens Pretos».
Tutta quest’area fu distrutta dal terribile terremoto del 1755 e il complesso fu ricostruito per volere del Marchese di Pombal. La facciata principale e le gallerie del forno interno sono proprio di quel periodo, nominato pombalino.
In tempi più recenti e sin dal 1961 tra queste mura è ospitata la Escola de Fuzileiros Navais (scuola dei fucilieri) e il Museu do Fuzileiro. Il museo presenta una collezione di oggetti relativi alla storia e all’evoluzione dei Fucilieri in Portogallo.
Spiagge fluviali
Se visiterete Barreiro d’estate potrete anche approfittare delle sue spiagge fluviali come quella di Alburrica, sicuramente la più famose perché ai piedi dei mulini. Ma non è l’unica, avete anche: Barra a Barra una spiaggia di 560 metri, Praia do Clube Naval che arriva fino a Bico do Mexilhoeiro e Copacabana. Per maggiori informazioni sulle spiagge invito a cliccare qui.
Prima di imbarcarvi nuovamente per tornare a Lisbona, non perdete l’occasione di passeggiare lungo l’Avenida da Praia (nome ufficiale Avenida Bento Gonçalves) per approfittare di una della viste più belle su Lisbona e sorridere vedendo i bambini locali arrampicarsi come scimmiette prima di tuffarsi nelle acque del fiume.
Siamo giunti ai saluti, spero che questa giornata virtuale con me a Barreiro sia stata di vostro gradimento. Vi aspetto per nuovi viaggi e/o brevi gite fuori porta da Lisbona.
Intanto vi consiglio di seguirmi su Facebook, Instagram e Twitter per esser sempre informati sulle novità e curiosità di Lisbona e il Portogallo. A presto!
[Tutte le foto presenti nell’articolo, non firmate, sono di proprietà della Câmara Municipal de Barreiro]
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lillyslifestyle · 7 years
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Sulle tracce dei templari in Portogallo, Almourol
Sulle tracce dei templari in Portogallo, Almourol
Un Portogallo misterioso, tra miti, leggende e storia. Un tesoro nascosto su un isolotto nel mezzo del fiume, un ordine religioso di guerrieri e una serie di castelli eretti a difesa del regno. Di questo ed altro ancora voglio parlarvi oggi. Andiamo sulle tracce dei templari in Portogallo e visitiamo il misterioso castello di Almourol. ENGLISH – PORTUGUÊS – FRANÇAIS – ESPAÑOL – DEUTSCH Almourol,…
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lillyslifestyle · 8 years
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Cascais, scopriamo la città di re ed arti in Portogallo
Cascais, scopriamo la città di re ed arti in Portogallo
ENGLISH – PORTUGUÊS – FRANÇAIS – ESPAÑOL – DEUTSCH Dal nome legato al mare, Cascais significa “monte di molluschi”, la cittadina fu conquistata dagli arabi e passò poi nelle mani dei re portoghesi nel XII secolo, epoca in cui era appena un piccolo villaggio di pescatori. Dobbiamo attendere il XIV secolo per la sua nominata a città per ordine del re D. Pedro I e il figlio D. Fernando, nel 1370,…
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lillyslifestyle · 6 years
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Siamo giunti al secondo appuntamento di questa nuova rubrica del mio blog dedicata alle curiosità in/del Portogallo. Un rubrica che vi svelerà alcune informazioni che non troverete sulle guide turistiche e che ci vuole una certa difficoltà e tempo per trovarle in rete.
In questa rubrica a cadenza non fissa, vi informo su: nuove attrazioni, consigli su percorsi, nuove opere di arte urbana, nuovi locali e cibi, musei e molto altro ancora. Pronti a prender nota?
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Prima di cominciare questa seconda lista di 10 curiosità sul Portogallo, vi invito a leggere la prima puntata di questa nuova rubrica cliccando qui.
CURIOSITÀ IN PORTOGALLO
1- stranezze linguistiche / detti popolari
Questa prima curiosità la dedico a Silvia del blog The Food Traveler perché è stata lei a chiedere una curiosità linguistica di portoghese. Mi fa sempre sorridere quando i portoghesi dicono “barata tonta” (scarafaggio stupido) per indicare una persona disorientata oppure disorganizzata. Ha curiosa anche l’espressione “ter muita lata” (aver molte lattine) quando una persona è spudorata, senza vergogna, simile al nostro “faccia tosta”.
  2- curiosità attualissima in questo periodo di frontiere e “stranieri”
Sapevate che in un piccolo villaggio di pescatori dell’Indonesia vive un popolo dagli occhi azzurri che discende dai portoghesi? Si chiamano Lamno, sono a rischio di estinzione e vivono sull’isola Samatra. Dopo lo tsunami del 2004 il villaggio si è ridotto da un centinaio di persone ad appena ad una decina.
3- una grotta azzurra ma pericolosa
In Portogallo nei pressi delle mine di Queiriga (Viseu) ci sono delle grotte segrete dalle acque azzurre bagnate dal sole ma non si possono visitare perché le protezioni edilluminazioni previste per le visite sono state vandalizzate. Riapriranno? Pare di si. Non ci resta che attendere.
Foto: Vortex Magazine
4- la strada più corta di lisbona
Chi ha fatto un tour con me l’ha già percorsa almeno una volta. Parlo di Rua da Betesga, una strada che collega Piazza da Figueira a Piazza Dom Pedro IV in piena Baixa Pombalina. Ed ha anche una bellissima vista dal basso del castello di S. Jorge. Non vi ho ancora convinti?
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Foto: autore sconosciuto
5- per gli amanti dello spritz a Lisbona
Ricordo che pochissimi anni fa in Portogallo non sapevano nemmeno cosa fosse l’Aperol. Oggi chioschetti e bar che lo preparano (anche se non sempre bene) ne sorgono ogni giorno come funghi dopo una giornata di pioggia.
Sapevate che nel Mercado da Riberia alias Time Out Market troverete un chioschetto tutto arancione che prepara la mitica bevanda veneziana datata 1919?
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Foto: Time Out
6- la foresta incantata DI Buçaco
Sapevate che da Luso a Buçaco (non distante dall’antica capitale dle Portogallo Coimbra) esiste una foresta incantata creata con una vegetazione oriunda dell’Australia e Nuova Zelanda?
Mata Nacional do Buçaco si chiama e si trova a 549 metri di altezza e il percorso, di facile percorrenza, è di circa 8 km. Si parte dalla cittadina termale di Luso lungo il percorso avrete una bellissima vista su Coimbra ed Aveiro.
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Foto: Visão
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Foto: Vortex Magazine
7- la route 66 del portogallo
Sapevate che esiste in Portogallo una strada nazionale che taglia il Paese in due? Una strada che percorre l’intero Portogallo da nord a sud (da Chaves a Faro) e passa per deliziosi paesini sconsociuti? La chiamano la Route 66 portoghese ma si chiama ufficialmente la N2.
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8- dormire in un’antica fabbrica di sughero
Presto sarà possibile dormire in un hotel di lusso che prenderà possesso dell’antica fabbrica di sughero della Mundet che fu la più grande del Portogallo. Si trova a Seixal a circa 30 minuti di traghetto da Lisbona ed aprì le sue porte nel 1905.
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9- Monastero Buddhista Sumedhãrãma
Sapevate che in Portogallo c’è un monastero buddhista Sumedhãrãma? Si trova nei pressi della Fonte Boa dos Nabos, vicino ad Ericeira e può esser prenotato per periodi di meditazione (basta inviare un’email al monastero).
Questi monaci residenti seguono gli insegnamenti Vinaya della tradizione thailandese della foresta del monastero Wat Nong Pah Pong fondato da Ajahn Chah.
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Foto. Caminhando
10- viaggiare tra i sapori orientali senza uscire da lisbona
Concludo questa lista con un consiglio per gli amanti della cucina asiatica. Sapevate che a Martim Moniz esiste un mercato orientale dove potete spaziare tra i vari sapori asiatici senza uscire dalla stessa sala? Si chiama Mercado Oriental e si trova in Rua da Palma, 41.
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Si conclude anche questo secondo appuntamento con le CURIOSITÀ IN PORTOGALLO. Cosa ne pensate? Cosa vorreste trovare nel terzo appuntamento? Attendo i vostri commenti in basso. Alla prossima!
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Restando in tema di curiosità, qui di seguito vi consiglio altri articoli “curiosi” su Lisbona e il Portogallo. Buona lettura.
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Ed ancora….
Perché il gallo è il simbolo del Portogallo?
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Curiosità in Portogallo, quello che nessuno vi racconta n.2 Siamo giunti al secondo appuntamento di questa nuova rubrica del mio blog dedicata alle curiosità in/del Portogallo…
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lillyslifestyle · 9 years
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ENGLISH – PORTUGUÊS – FRANÇAISE – ESPAÑOL – DEUTSCHE
Ieri si è concluso il Festival de Vinhos Europeus e do Enoturismo ad Oeiras (Portogallo). Il festival si è tenuto nella magnifica location dei giardini del Palazzo del Marchese di Pombal (Sebastião José de Carvalho e Melo). Il palazzo, purtroppo, non abbiamo avuto la possibilità di visitarlo in quanto sede del municipio, solo poche sale sono visitabili ma solo accompagnati da guide (avrebbero potuto attrezzarsi visto l’evento). Per fortuna abbiamo avuto modo di visitare il giardino.
Passeggiare tra i sentieri e le sculture settecentesche in una giornata estiva ed inebriati dal vino locale, ci ha trasportati indietro nel tempo. Quasi era possibile rivedere il Marquese, a cui si deve la ricostruzione del centro storico di Lisbona, e la sua corte seduti all’ombra degli alberi. Gli arbusti tracciano il cammino fino a giungere alla maestosa Cascata dei Poeti o Grotta Nobile, classificata monumento nazionale, (per l’occasione adibita a palco) ed i magnifici busti dei poeti che la sormontano, tra cui riconoscibili Camões, Tasso e Virgilio, i preferiti del marchese.
Dopo aver ammirato e scoperto gli angoli più suggestivi del giardino, ritorniamo al festival. Con entrata gratuita, i visitanti avevavo la possibilità di acquistare il kit di prova (3€) con due tagliandi di prova inclusi, la mappa dello spazio e l’elenco dei vini premiati. Molte delle medaglie d’oro erano in prova con un extra di circa 2€ a prova.
Oltre ai vini in concorso abbiamo avuto la possibilità di provare vini e prodotti regionali pesentati da una decina di municipi, da nord a sud, per un viaggio gustativo lungo il Portogallo: Arcos de Valdevez; Cartaxo; Coruche; Lagoa; Mértola; Nelas; Oeiras; Ponte da Barca; Ponte de Lima; Reguengos de Monsaraz «Città Europea del Vino 2015»; Santa Marta Penaguião; Seia; Viana do Castelo; Vidigueira e as Rotas de Vinho de Bucelas, Carcavelos e Colares e da Península de Setúbal.
Approfitto per ringraziare l’organizzazione dell’evento AMPV- Associação de Municípios Portugueses do Vinho, la Confraria dos Enófilos do Vinho de Carcavelos e sopratutto la Dott.ssa Lurdes Vaz, il Dott.re Antonio Major e la Dott.ssa Raquel Viana per l’invito, la disponibilità, simpatia e professionalità.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Festival del Vino Europeo e Enoturismo ad Oeiras ENGLISH - PORTUGUÊS - FRANÇAISE - ESPAÑOL - DEUTSCHE Ieri si è concluso il Festival de Vinhos Europeus e do Enoturismo ad Oeiras (Portogallo).
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