#consultori
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noneun · 8 months ago
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Lagne insopportabili
Queste lagne sulle contestazioni alla ministra Roccella, con il conseguente e prevedibile coro di sdegno al quale si è accodato anche il Presidente della Repubblica, sono veramente insopportabili. Si grida alla censura come se un ministro non avesse altre occasioni per parlare. Quando invece sono i contestatori che, se non interrompono un ministro, non avrebbero altre occasioni per essere ascoltati.
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almosthauntedobservation · 2 months ago
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Penso che i tempi siano maturi per una denuncia collettiva nei confronti dei Consultori: oggi, una donna che voglia abortire, subisce una palese 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 basata sulla moralità distorta che l'aborto sia omicidio (illecita colpevolizzazione); quella specifica gravidanza indesiderata, inoltre, si tenta di trasformarla in GPA, in Gestazione per Altri ("puoi darlo in adozione") - che, nel nostro Paese, ancora non è diritto riconosciuto e normato adeguatamente.
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sweetbearfan · 18 days ago
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Denuncia collettiva nei confronti dei Consultori per fermare le violenze perpetrate sulle donne che desiderano abortire
Penso che i tempi siano maturi per una denuncia collettiva nei confronti dei Consultori: oggi, una donna che voglia abortire subisce una palese 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 basata sulla moralità distorta che l'aborto sia omicidio (illecita colpevolizzazione); quella specifica gravidanza indesiderata, inoltre, si tenta di trasformarla in GPA, in Gestazione per Altri ("puoi darlo in adozione") - questione che nel nostro Paese ancora non è diritto riconosciuto e normato adeguatamente.
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lollyhabits · 7 months ago
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ATTENZIONE AI CONSIGLI SBAGLIATI NEI CONSULTORI ✔
Cosa succede quando una donna, che desidera abortire, viene consigliata in un consultorio di portare avanti la gravidanza "per generosità" nei confronti di coppie che non possono avere figli, e sarebbero pronti ad adottarlo?
Accade, specificatamente, che, oltre a subire una eloquente violenza psicologica, basata sulla moralità distorta che l'aborto sia un omicidio (illecita colpevolizzazione), quella specifica gravidanza indesiderata si trasformi in GPA, in Gestazione per Altri, che nel nostro Paese ancora non è diritto riconosciuto e normato adeguatamente.
Non si può più parlare di semplice adozione (nazionale o internazionale o estera), perché il neonato non è stato portato volontariamente dalla madre, in un ospedale, per essere affidato alle cure di terzi, in virtù di non volersi fare carico di esserne la tutrice, dopo aver portato avanti una gravidanza indesiderata o divenuta indesiderata per fattori personali, privati, intervenuti durante quel periodo.
𝗖𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝗳𝘂𝗿𝗯𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗣𝗿𝗼-𝗩𝗶𝘁𝗮, 𝗳𝗲𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗲𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 - Pro Vita che, nel contempo, si battono affinché nessuno più ricorra alla contraccezione (https://www.adnkronos.com/.../sessualita-pro-vita...) , 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗮𝗱𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗲 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗼𝗻𝗲𝗿𝗼𝘀𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲; comprendo benissimo la difficoltà di chi ha già provato ad adottare un bambino, ma è stato rifiutato perché ritenuto non idoneo, perché un bambino traumatizzato è più difficile da gestire di un neonato, ma il dolore non giustifica la complicità di chi sostiene tale associazione Pro-Vita perché si attende un neonato in cambio! Mettetevi una mano sulla Coscienza!
Pertanto, vi informo che potete denunciarli. Denunciate, denunciate, denunciate!, qualora vi troviate in questa situazione: munitevi di registratori, se il caso lo necessita, e non andate mai sole in un consultorio. Meglio subire un pregiudizio, ma abortire, che essere complici di un traffico illegale di neonati.
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darktimemachinechaos · 27 days ago
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Mancano delle voci importanti da questa tabella:
- genitori cristiani che pretendono un nipote
- Pro Vita/cattolici che accusano di omicidio le donne che abortiscono (sono molestie)
- Pro Vita/cattolici che tentano di far partorire chi vuole abortire nei Consultori (è tentato stupro)
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dievve · 28 days ago
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Silenzio, si abortisce! Pregare fuori dalle cliniche è reato http://dlvr.it/TGM9t1
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viviween · 2 months ago
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Sarebbe ideale che, persone come me, accompagnassero ragazze e donne incinte, che hanno intenzione di abortire, nei Consultori: io, non mi farei alcun problema a prendere a calci in culo, in modo letterale, un medico obiettore o un pro-vita, chi si azzardasse minimamente a dire "ah".
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kommunic8 · 1 year ago
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Come si fa a perdere i diritti nell'arco di una generazione? Io me ne sono andata da ragazzina, quindi sono anche io colpevole di non averli difesi, adesso però è il momento di riprenderseli. Primo fra tutti il diritto alla pianificazione familiare. Anzi, no, facciamo che questo è il secondo, e che il primo è il diritto ad essere libere di muoverci senza la paura di finire sui titoli del prossimo femminicidio. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Quando ero ragazzina, agli inizi degli anni '80, si parlava molto di femminismo. Si facevano le manifestazioni e si cantavano gli slogan. Quando ero ragazzina, all'inizio degli anni '80, la mia città, Cagliari, che è una media città di provincia, era provvista di consultori. E i consultori, è un po' anche triste doverlo spiegare, erano quei posti dove noi ragazzine potevamo andare a parlare di pianificazione familiare, su come evitare di rimanere incinta quando si avevano rapporti sessuali, ma anche per parlare di malattie trasmesse sessualmente, e c'erano comunque lì delle persone, delle donne, che ascoltavano e che avevano esperienza e che quindi ci davano dei consigli. Il consultorio era anche il posto dove si andava quando si rimaneva incinta e si voleva abortire, perché quando io ero ragazzina, l'aborto era un diritto garantito, libero, gratuito, non si facevano domande anche se si era minorenni, e io ricordo di aver accompagnato più di una mia compagna di scuola al consultorio perché doveva abortire. E, sono le cose della vita, è inutile che facciamo finta di non sapere quello che succedesse perché succedeva quando ero ragazzina io e succede anche adesso, la differenza adesso che è non esistono più i consultori, quindi una ragazzina di 14 15 anni che si trova in questa situazione è costretta andare dal medico di famiglia, magari non ha voglia di andare a raccontarlo al medico di famiglia, e poi in Italia c'è questa situazione di cui forse sarete al corrente che ci sono i medici che dicono, no io l'aborto non lo faccio perché sono contrario sono... Vabbè, sono... Non voglio parlare di questo! Voglio parlare delle manifestazioni a cui partecipavo quando ero ragazzina, ed era molto bello partecipare alle manifestazioni, quelle femministe, si gridavano gli slogan, e ce n'era uno che mi è rimasto particolarmente impresso e che mi piaceva particolarmente ed è: "Tremate, tremate, le streghe son tornate", ed è lo stesso slogan che ho sentito gridare ieri alla manifestazione del 25 novembre, alla quale ho partecipato molto, molto, molto volentieri e mi ha fatto un immenso piacere vedere un sacco di ragazzie un sacco di ragazzi prendervi parte. La differenza è che quando io ero ragazzina lo slogan diceva "Tremate, tremate, le streghe sono tornate, ma questa volta armate." Eh, eravamo un po' più aggressive. Non ci ha portato niente, perché abbiamo fatto dei grandissimi passi indietro rispetto a quando ero io ragazzina. Io sono colpevole prima di tutte perché me ne sono andata, quindi non ho difeso i nostri diritti. Però questa cosa mi ha fatto riflettere. Magari queste nuove ragazze e ragazzi trovano un modo migliore per far valere i propri diritti. Io ci sto, eh. Io sottoscrivo e appoggio al 100%. TRANSLATION When I was a young woman in the early 1980s, there was a lot of talk about feminism. There were rallies and slogans were chanted. When I was a young woman in the early 1980s, my town, Cagliari, which is a medium-sized provincial town, had counselling centres. And the counselling centres, it's a little bit sad also to have to explain this, were those places where we young women could go to talk about family planning, about how to avoid getting pregnant when having sex, but also to talk about sexually transmitted diseases, and there were people there, women, who listened and who had experience and who therefore gave us advice. The counselling centre was also the place where you went when you got pregnant and wanted an abortion, because when I was a young woman, abortion was a guaranteed right, free, no questions asked even if you were underage, and I remember accompanying more than one of my schoolmates to the counselling centre because she had to have an abortion. And, it's the things of life, it's useless to pretend that we don't know what was happening because it was happening when I was a young woman and it's happening now, the difference now that is there are no more counselling centres, so a girl of 14, 15 years old who is in this situation is forced to go to the family doctor, maybe she doesn't feel like going to tell the family doctor, and then in Italy there is this situation that you may be aware of that there are doctors who say, no I don't do abortion because I'm against it I'm... Whatever, they are... I don't want to talk about that! I want to talk about the rallies that I used to attend when I was a young woman, and it was very nice to attend the rallies, the feminist ones, you would shout the slogans, and there was one that particularly stuck with me and I particularly liked it and it was, "Tremble, tremble, the witches are back," and that's the same slogan that I heard shouted yesterday at the November 25 rally, which I very, very, very gladly attended and I was immensely pleased to see a lot of young women and a lot of young men attending. The difference is that when I was a young woman the slogan said "Tremble, tremble, the witches are back, but this time they are armed." Eh, we were a little more aggressive. It didn't bring us anything, because we took huge steps backwards from when I was a young woman. I am guilty first of all because I left, so I did not defend our rights. This got me thinking, though. Maybe these new women and men will find a better way to assert their rights. I'm all for it, eh. I subscribe and support 100%.
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b0ringasfuck · 8 months ago
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Poi l'8 marzo festeggieranno anche i pro-stupro... altrimenti sarebbe una festa divisiva.
Il passo dopo gli antiabortisti nei consultori è la polizia nei consultori, dopo i primi inevitabili schiaffi
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coolnightcrusade · 8 days ago
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Petizione per la Rimozione dei Medici Obiettori di Coscienza dai Consultori Familiari
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Perché questa petizione è importante
Destinatari: Ministero della Salute, Regioni, Enti Locali
Oggetto: Richiesta di rimozione dei medici obiettori di coscienza dai consultori familiari
Negli ultimi anni, la presenza di medici obiettori di coscienza all'interno dei consultori familiari ha suscitato un acceso dibattito pubblico; la Legge 194/1978 che regola l'interruzione volontaria di gravidanza, prevede che i consultori debbano fornire supporto alle donne che desiderano interrompere una gravidanza e garantire l'accesso a servizi di salute riproduttiva; tuttavia, la presenza di professionisti con un approccio non favorevole all'aborto rischia di compromettere il principio di assistenza neutrale e il diritto delle donne a ricevere informazioni complete e imparziali.
Richiesta: chiediamo che venga adottata una misura che preveda la rimozione in via definitiva dei medici obiettori di coscienza dai consultori familiari, con il fine di: - Proteggere il Diritto alla Salute: garantire che tutte le donne possano accedere a servizi sanitari privi di pressioni ideologiche e che rispettino la loro libertà di scelta - Promuovere un Ambiente Neutro: creare uno spazio dove le donne possano ricevere informazioni accurate e supporto senza influenze esterne legate a posizioni ideologiche sull'aborto - Rafforzare i Servizi di Supporto all'IVG: favorire l'inserimento di professionisti specializzati in ginecologia, psicologia e assistenza sociale, capaci di offrire un supporto completo alle donne che desiderano interrompere una gravidanza in quanto non desiderata
Conclusione: la salute e il benessere delle donne devono essere al centro delle politiche sanitarie: è fondamentale garantire che i consultori familiari svolgano il loro ruolo senza conflitti d'interesse o pressioni ideologiche. Chiediamo pertanto l'adozione urgente di misure per rimuovere i medici obiettori di coscienza dai consultori familiari.
[Questa petizione può essere distribuita sia online che in formato cartaceo, raccogliendo firme da cittadini interessati a sostenere questa causa.]
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Petizione per la Rimozione dei Medici Obiettori di Coscienza dai Consultori Familiari
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Perché questa petizione è importante
Destinatari: Ministero della Salute, Regioni, Enti Locali
Oggetto: Richiesta di rimozione dei medici obiettori di coscienza dai consultori familiari
Negli ultimi anni, la presenza di medici obiettori di coscienza all'interno dei consultori familiari ha suscitato un acceso dibattito pubblico; la Legge 194/1978 che regola l'interruzione volontaria di gravidanza, prevede che i consultori debbano fornire supporto alle donne che desiderano interrompere una gravidanza e garantire l'accesso a servizi di salute riproduttiva; tuttavia, la presenza di professionisti con un approccio non favorevole all'aborto rischia di compromettere il principio di assistenza neutrale e il diritto delle donne a ricevere informazioni complete e imparziali.
Richiesta: chiediamo che venga adottata una misura che preveda la rimozione in via definitiva dei medici obiettori di coscienza dai consultori familiari, con il fine di:
- Proteggere il Diritto alla Salute: garantire che tutte le donne possano accedere a servizi sanitari privi di pressioni ideologiche e che rispettino la loro libertà di scelta
- Promuovere un Ambiente Neutro: creare uno spazio dove le donne possano ricevere informazioni accurate e supporto senza influenze esterne legate a posizioni ideologiche sull'aborto
- Rafforzare i Servizi di Supporto all'IVG: favorire l'inserimento di professionisti specializzati in ginecologia, psicologia e assistenza sociale, capaci di offrire un supporto completo alle donne che desiderano interrompere una gravidanza in quanto non desiderata
Conclusione: la salute e il benessere delle donne devono essere al centro delle politiche sanitarie: è fondamentale garantire che i consultori familiari svolgano il loro ruolo senza conflitti d'interesse o pressioni ideologiche.
Chiediamo pertanto l'adozione urgente di misure per rimuovere i medici obiettori di coscienza dai consultori familiari.
[Questa petizione può essere distribuita sia online che in formato cartaceo, raccogliendo firme da cittadini interessati a sostenere questa causa.]
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hard-of-death · 2 years ago
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I want hearing aids so bad like
Ugh, I know there is plenty of HoH that don't use/never had hearing aids and that doesn't negate their hearing loss or their identity as HoH but I just feel like, not having hearing aids DOES negate it when it comes to me
That without them, I will always be in this limbo of hearing/hard of hearing, not being one nor the other
But at the same time, I don't know if they will even help me? Because I can hear. I can get by just fine, just having to ask a few times sometime to understand something. I wear personal sound amplifiers at university and they, sort of help? But I'm not so sure. They make everything -including the stuff I hear, and the stuff I don't want to hear- louder, which takes a little bit of anxiety out of me, and I don't have to concentrate so much on the hearing and can concentrate more on the understanding. But the sound quality is so so low and not very much clear.  And they make things worse for one-on-one conversations because the microphones are behind and so they pick up the background and not the voice of the person on front of me. But they are the cheapest that there are out there, and are very bad quality and I guess hearing aids are better? But people with hearing aids says they have the same difficulties and problems so I don't know...
And wearing hearing amplifiers it feels like, I don't know, cheating? Lying? It feels like I'm pretending. Anyone can buy and wear them and claim a hearing loss and be HoH. It just, amplifies the identity crisis and make me want to ve actual hearing aids so so bad even if the help it might give me be very little and maybe worthless money-wise
And I just, god I just WANT them. I want to give it a try. To hear and understand what is being say. Not to be hearing -but to have a less anxious life
And I won't lie, I want them so I can finally have some security on my identity
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vankaar · 1 year ago
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The therapist at the support group meeting:
"today we'll talk about attachment styles"
Me to myself "wow we're really in it now!"
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sweetbearfan · 18 days ago
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Sarebbe ideale che persone come me accompagnassero ragazze e donne incinte che hanno intenzione di abortire nei Consultori: io non mi faccio alcun problema a maltrattare anche fisicamente un medico obiettore o un provita e famiglia chi si azzardasse minimamente a dire "ah".
Si possono avere, da comuni cittadini, opinioni solo su come gestire il proprio corpo; il resto (sentenziare su ciò che gli altri debbano fare col proprio corpo) è molestia.
La Legge 194 è imperfetta: chi l'ha redatta non era persona capace, poiché ha erroneamente tenuto conto di posizioni non scientifiche, cioè delle opinioni dei credenti, di chi ha fede; opinioni irrazionali che pretendono una presenza negli ospedali di pseudo-medici (gli obiettori); ciò che sembra un atto di tolleranza, risulta essere il solito compromesso tra la fede e una "scienza" in Italia che deve ancora trovare la via della scienza (il metodo sperimentale e non quello errato democratico).
Nel nostro Paese la GPA non è normata, ma risulta illegale: è stata addirittura dichiarata "reato universale", senza cognizione e principio di tutela dell'integrità di un essere umano (tutto il nostro corpo appartiene a noi, utero compreso); nei Consultori viene pertanto compiuto un Reato: non si può invitare una donna a mettere lo stesso un figlio al mondo, invece di abortire, per farlo adottare a terzi, perché tale richiesta si configura come una "gestazione per altri" a tutti gli effetti.
Fare pressioni psicologiche affinché una donna che desideri abortire cambi idea equivale, nel momento in cui riescono a farle cambiare idea, negli effetti fisici e psicologici ad uno stupro di una durata di circa nove mesi.
Buona cosa è quindi munirsi di un registratore prima di andare in Consultorio; meglio ancora, mai andare da sole, ma insieme a testimoni.
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personal-reporter · 8 months ago
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Donato un ecografo ai Consultori dell’Asl Novara grazie alla Fondazione BPN per il Territorio di Novara
Grazie al contributo liberale della Fondazione Banca Popolare di Novara è stato donato un ecografo portatile alla Struttura Semplice Dipartimentale Consultori dell’ASL NO. La presentazione dell’apparecchiatura, che consentirà al medico ginecologo di visitare le proprie pazienti con il fondamentale supporto ecografico, si è svolta mercoledì 17 aprile 2024 alle ore 11:00 presso la sede della…
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hoshifighting · 7 months ago
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— Synopsis: Nerd!Jeonghan becomes the unwitting target of the jocks teasing when his glasses break. But luck is on his side when your dad owns an ophthalmology consultancy. — WARNINGS: Bullying. — Part 1 - Part 2 - Part 3
You were popular, the kind of popular that had people always surrounding you, especially the athletes from college. Your days were a whirlwind of social interactions and academic commitments. Afternoons were reserved for working at your dad’s ophthalmology consultory, a place where you swapped your lively college persona for a more professional demeanor.
Balancing these two worlds wasn’t easy, but you managed. Mornings were filled with classes and social events, where you were often the center of attention, whether it was at the latest party or simply in the cafeteria. Afternoons, however, were different. The consultory was a place of calm and precision. Here, you were respected not for your popularity, but for your skills and dedication.
You were chatting with the girls from your team, laughing about the latest gossip, when suddenly you heard the jocks—the athletes who were also your friends—heading to the back of the classroom. You glanced over, puzzled, and saw them shaking Jeonghan's shoulder, mocking him about his glasses.
"What happened to your glasses, Jeonghan?" one of them taunted, snickering.
Jeonghan, visibly annoyed, muttered, "You broke them yesterday, remember?" His glasses, you recalled, had been patched together for months, a testament to his reluctance to replace them.
The jocks laughed louder, and your eyes narrowed. You knew you couldn't just stand by and watch. You excused yourself from your friends and walked over to where the commotion was happening.
"Hey, knock it off," you said firmly, stepping between Jeonghan and the jocks. "What's the matter with you guys?"
One of the athletes shrugged, looking a bit taken aback by your intervention. "We're just messing with him, no big deal."
"It's a big deal if you're breaking his stuff," you shot back, glaring at them. 
you began, but before you could finish, Jeonghan had already picked up his things and bolted from the classroom. In his haste, a few papers slipped from his backpack, fluttering to the floor.
You quickly gathered the scattered papers, watching as Jeonghan's figure disappeared down the hallway.
[...]
As you stretched your legs before the match, your focus was interrupted by the sight of Jeonghan passing by. His eyes were squinted as he watched the match, his attention clearly caught by the action on the field. When his gaze met yours, you couldn't help but offer a friendly wave, hoping to brighten his day even just a little. To your surprise, he returned the gesture with a small smile.
However, before you could react further, Jeonghan suddenly stumbled and hit the ground. You widened your eyes in concern, immediately halting your stretching to rush over and help him. It seemed like he had lost his footing or perhaps his vision had been temporarily impaired by the sunlight glinting off the field.
"Are you okay, Jeonghan?" you asked, kneeling down beside him to offer assistance. His smile faltered slightly as he rubbed his eyes, blinking rapidly to clear his vision. "I'm fine, just got a bit dizzy," he mumbled, trying to brush off the incident as nothing serious.
With a playful scold in your tone, you quipped, "Your glasses are getting you into trouble again, huh, Jeonghan?"
You couldn't help but add a teasing edge to your voice as you gently chided him. After all, it wasn't the first time his glasses had caused him inconvenience.
Jeonghan chuckled sheepishly, rubbing the back of his neck. "Yeah, seems like they have a mind of their own sometimes," he admitted, a hint of embarrassment coloring his cheeks.
As your friends called for you to join the game, you flashed Jeonghan a quick farewell before hurrying off to join them.
Though you were eager to join in the fun, your mind couldn't help but linger on Jeonghan's situation.
You made a mental note to check in on him later.
[...]
As Jeonghan entered the classroom, he couldn't help but feel a bit self-conscious without his glasses. They had caused him nothing but trouble lately, and he was almost relieved to be without them, despite the blurred vision.
But then, his eyes fell upon a small box resting on his desk, and his curiosity overcame his apprehension. Could this be some sort of prank? Or perhaps a gesture of kindness?
With cautious fingers, Jeonghan lifted the lid of the box, half-expecting it to explode in his face. Instead, he was greeted by the sight of a pair of sleek, brand new glasses nestled within, accompanied by a piece of paper.
His heart skipped a beat as he unfolded the paper, revealing the precise measurements for the glasses—measurements that had slipped from his backpack just the day before. 
Jeonghan's eyes widened in disbelief as he recognized the familiar surname—the same as yours. 
He slid the glasses carefully onto his face, feeling the weight of the frames against his temples, and the world suddenly snapped into focus, after days in blur. As he turned around, his eyes adjusted to the newfound clarity, and the first sharp thing he saw was— you.
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