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È innegabile che anche gli animali provino emozioni, ma noi esseri umani siamo gli unici a manifestare quelle estreme in modo così plateale, con il riso e con il pianto. Perché lo facciamo? TRASCRIZIONE [Eng translation below] Sicuramente noi esseri umani non siamo gli unici nel creato a provare emozioni forti. Se penso ai miei gatti quando prendo in mano il barattolo del loro cibo che sono tutti contenti, mi ballano attorno, mi fanno gli occhi dolci. Oppure penso anche ad altri tipi di animali quando vengono disturbati, che sono arrabbiati. Però, per quanto io ne so, noi esseri umani siamo gli unici a manifestare queste grandi emozioni, tristi o allegre, in modo così plateale, con il riso e con il pianto. Ora, so che alcuni animali, mi pare, gli elefanti, emettono lacrime salate, però se voi immaginate, proprio da fumetto, una persona che piange a singhiozzi, ecco, io non ho mai visto l'immagine o il video di un elefante che singhiozza così. So anche che ci sono degli animali che ridono, ma sorridono, moltissimi cani lo fanno, però non ho mai visto il video di un animale che sghignazza di pancia, ride contento o contenta. Mi sto chiedendo: come mai noi esseri umani abbiamo queste manifestazioni così esagerate delle nostre emozioni? Di solito quando ci sono delle cose che io almeno non riesco a spiegare, poi quando vado a grattare viene fuori che è sempre qualcosa che ha a che vedere con l'evoluzione della specie, che per un motivo o per l'altro abbiamo sviluppato questo comportamento perché nei millenni si è visto che le persone che naturalmente avevano questo tipo di atteggiamento poi vivevano, invece gli altri, e quindi si potevano riprodurre tramandando i geni che facevano comportare in un certo modo, invece quelle persone che non si comportavano così, boom, morivano perché venivano divorate dal mammut. Allora non ho fatto ancora delle ricerche approfondite per scoprire i motivi di tanta, diciamo esagerazione nel pianto e nel riso, però è interessante pensarci. Siamo gli unici a esprimerci così e a farlo in modo così plateale, così rumoroso, così evidente. Un motivo sicuramente c'è, perché io non lo so, sono cresciuta così che penso sempre che tutte le cose abbiano un loro motivo, abbiano una loro ragione e il fatto che io non la conosca non significa che non ci sia. Quindi sono molto propensa a pensare che le cose che non so, sono lì, però comunque ora mi informo, poi se scopo ve lo faccio sapere Ahahahahahahah. Finisco con una risata. TRANSLATION Surely we human beings are not the only ones in creation who experience strong emotions. When I think of my cats when I pick up the jar of their food they are all happy, dancing around me, making eyes at me. Or I also think of other kinds of animals when they are disturbed, that they are angry. However, as far as I know, we human beings are the only ones who manifest these great emotions, sad or happy, so blatantly, with laughter and crying. Now, I know that some animals, I think, elephants, emit salty tears, however, if you imagine, just from comics, a person sobbing with sobs, lo and behold, I have never seen a picture or video of an elephant sobbing like that. I also know that some animals laugh, but they smile, a lot of dogs do, however, I have never seen a video of an animal snickering from the belly, laughing contentedly or happy. I am wondering: how come we human beings have such exaggerated manifestations of our emotions? Usually when there are things that I at least can't explain, then when I go to scratch it turns out that it's always something to do with the evolution of the species, that for one reason or another we developed this behavior because over the millennia it was seen that the people who naturally had this kind of attitude then lived, instead the others, and then they could reproduce by passing on the genes that made people behave in a certain way, instead those people who didn't behave this way, boom, they died because they were eaten by the mammoth. So I haven't done extensive research yet to find out the reasons for so much, let's say exaggeration in crying and laughing, however, it is interesting to think about it. We are the only ones who express ourselves like this and do it so blatantly, so loudly, so blatantly. There is a reason, because I don't know, I grew up always thinking that all things have their reason, they have their reason, and the fact that I don't know it doesn't mean it's not there. So I'm very inclined to think that the things I don't know, they're there, however, I'm going to look into it now, then if I fuck I'll let you know Ahahahahahahah. I end with a laugh.
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TRASCRIZIONE [Eng translation below] Uh, la mia oca non c'è più. Va bene, state tranquilli, è viva e vegeta. Non le è successo niente, ma ora non ho più accesso diretto a lei. Perché? Che è successo allora? Per chi non avesse seguito le vicende dell'oca assassina che mi perseguitava, mi aggrediva e mi ha anche ferito facendomi uscire il sangue dal braccio, era alloggiata nella fattoria di mia suocera, a circa quaranta chilometri da Cagliari. Quando si andava a visitare la suocera, la madre di mio marito, passavo naturalmente del tempo con quest'oca fantastica. Però, dopo l'ultima incursione da parte di non sappiamo bene se sia una volpe oppure una volpe a due gambe, come dice mio marito, la scorsa settimana sono scomparse tutte le galline che c'erano lì, e insieme all'oca è rimasta solo lei. Non si sa se sia stata una volpe. Non si pensa sia stata una volpe perché le volpi, e lo sappiamo perché l'abbiamo visto in passato, poi chiunque abbia assistito a una strage fatta da una volpe sa a cosa mi sto riferendo, non c'è bisogno che lo racconti qui, però quando è una volpe a fare la strage è la natura. Le volpi fanno questo, è il loro mestiere, il loro mestiere istituzionale, la volpe che fa il massacro di galline. Però, non c'erano tracce di nessun tipo, quindi pensiamo che qualcuno se le sia rubate. Ci sono i rubagalline ancora nel duemila e ventiquattro, ci sono i rubagalline, quindi la mia oca tanto amata è rimasta da sola e la famiglia ha deciso di darla via, portandola in una fattoria dove ci sono altre galline. Ma soprattutto, ci sono altre oche anche di sesso maschile, quindi potrà anche procreare, fare insomma quello che fanno le oche. Mi dispiace molto, perché quest'oca che era incredibile. Appena si arrivava a Pula, parcheggiavo la macchina, giuro, tempo di aprire lo sportello e lei starnazzava fortissimo. Ma riconosceva evidentemente il rumore della macchina perché lo spazio dove era alloggiata era dietro la casa, quindi non poteva assolutamente vedere né la macchina né tanto meno la mia personcina.Quindi va bene, la prossima volta che andrò nella fattoria non ci sarà l'oca. Mi dispiace tantissimo. Avrei voglia di andare a visitarla nella sua nuova casa per vedere se le è passata questa follia che aveva nei miei confronti, che mi aggrediva. E io cercavo da dietro la rete di portarla a volevo farmi, volevo piacerle. Ecco, volevo farmi perdonare. Chissà quale cosa ho commesso senza saperlo. Comunque sta bene. E se mi capiterà di vederla e di avere sue notizie, sicuramente ve le riferirò. TRANSLATION Uh, my goose is no longer with me. Well, don't worry, she's alive and well. Nothing happened to her, but I no longer have direct access to her. Why? What happened then? For those who haven't followed the events of the assassin goose that pursued me, attacked me, and even wounded me, causing blood to flow from my arm, she was housed on my mother-in-law's farm, about forty kilometers from Cagliari. When we used to visit my husband's mother, I naturally spent time with this fantastic goose. However, after the last raid by, we're not sure if it was a fox or a fox on two legs, as my husband says, because last week all the hens that were there disappeared, leaving only the goose. Indeed, we don't know if it was a fox. We don't think it was a fox because foxes, and we know this from past experience, anyone who has witnessed a massacre by a fox knows what I'm referring to, there's no need to tell the story here. But well, when a fox does the massacre, it's nature. Foxes do this; it's their job, their institutional job, the fox that massacres hens. However, there were no traces of any kind, so we think someone stole them. Chicken thieves still exist in 2024; chicken thieves are still around. So, my beloved goose was left alone, and the family decided to give her away, taking her to a farm where there are other chickens. But more importantly, there are other male geese, so she may also reproduce, do what geese do. I'm very sorry because this goose was incredible. As soon as we arrived in Pula, I parked the car, I swear, the moment I opened the door, she honked loudly. But she evidently recognized the sound of the car because the space where she was housed was behind the house, so she couldn't see the car or, even less, my person. So, well, the next time I go to the farm, there won't be the goose. I'm very sorry. I would like to go visit her in her new home to see if she has overcome this madness she had towards me, attacking me. And I was trying from behind the fence to bring her around, I wanted to please her. That's it; I wanted to make amends. Who knows what I did without knowing it. Anyway, she's fine. And if I happen to see her and have news, I will certainly report them to you.
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Come? Stanno smantellando tutte le casse delle lettere, quelle rosse per imbucare la posta? Ah, no, aspé... TRASCRIZIONE Stamattina con un po' di tristezza è un po' di malinconia, ho letto che dovremmo dire addio alle nostre belle cassette per le lettere per imbucare le lettere quelle rosse che si trovano in tutte le città italiane. Ci sono legata molto sentimentalmente perché da sempre già da quando ero ragazzina, mi piaceva spedire lettere e cartoline anche alle persone che abitavano nella mia città, e poi, naturalmente, vivendo all'estero non facevo uso specifico delle cassette delle lettere italiane, però in giro per il mondo andava a spedire le lettere, comunque vederle in città, quelle quelle antiche divise in due in due sezioni città e italia non mi ricordo cosa ci sia scritto, mi dà un senso di sicurezza un senso di tranquillità un senso di, Ecco sono a casa, un po' come le cabine telefoniche che, ahimé, invece quelle sì sono scomparse, quindi non mi ricordo dove ho letto 'addio alle vecchie cabine, alle vecchie cassette delle lettere verranno sostituite da queste nuove cassette delle lettere intelligenti che dicono al postino, quando c'è la lettera, ci sono le lettere dentro, che dicono anche che tempo fa e chissà cos'altro. Poi cercando così in rete sono capitata su un altro articolo intitolato esattamente allo stesso modo, addio alle vecchie cassette posta diventeranno smart e digitali, sono andata a vedere la data ed era il settembre del 2022, quindi più di un anno fa. Quindi mi è venuto da ridere perché in questo articolo del 2022 si diceva che entro l'anno ci sarebbero state non so quanta percentuale in tutta Italia di cassette postali rosse tolte e sostituite da quelle super intelligenti e quindi invece adesso l'ANSA pubblica la notizia che verranno installate le cassette. Quindi in un anno non si è fatto assolutamente niente, allora dopo l'inizio della giornata. un po' malinconico, ho detto oddio mi portano via anche alle cassette delle lettere, mi sono rilassata e mi sono ricordata, e vabbè ce ne vuole di tempo prima che facciano realmente qualcosa, Cristina, rilassati che ancora per molto tempo, ti potrei godere le tue belle cassette delle lettere che già da due anni ci provano e dire che le devono sostituire con questa intelligenti, per ora di intelligente non so che cosa ci sia in Italia, sicuramente non le cassette delle lettere e comunque a me le cassette delle lettere piacciono non intelligenti, preferisco che l'intelligenza risieda dentro le lettere dentro le cartoline dentro le missive che la gente in buca ci mette dentro. E vabbè no. Comunque se ste cose intelligenti le devono fare tiro un sospiro di sollievo perché ancora me le posso godere. Infatti domani per prima cosa vado e mi fotografo la mia cassetta delle lettere rossa prima che diventi veramente una rarità da museo.
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Il mio sentimento di sardità varia nel tempo e dipende dalle latitudini. In questo momento mi sento molto sarda e molto contraria al colonialismo continentale. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Cosa significa per me essere sarda e considerarmi italiana? Bella parola. È una cosa difficile da descrivere perché è una cosa che cambia dipendentemente da dove mi trovo a vivere. Quando stavo all'estero mi sentivo molto sarda e rivendicava la mia provenienza dall'isola della Sardegna. Quando ero molto giovane e stavo in Sardegna, prima delle mie tante migrazioni, l'identità sarda mi stava molto stretta perché era aggrovigliata con tutto quello che mi impediva di vivere la vita che avrei voluto vivere, parliamo degli anni '80 e essere una ragazzina con idee strane per la testa negli anni '80 a Cagliari non era semplicissimo, tant'è che per me fu più facile lasciare l'Italia che lasciare la Sardegna. Sì, è una cosa strana quella dell'identità, perché ad esempio, quando stavo all'estero e vedevo un cognome sardo, non potevo fare a meno di... mi si sollevavano le antenne, ero per lo meno curiosa, o per lo meno mi veniva il pensiero, questa è una persona sarda. Non lo so se la stessa cosa accada con le persone che provengono dalle altre regioni italiane. Non lo so, quando un napoletano vede un cognome tipicamente napoletano, ma se poi esiste una cosa del genere, perché la nostra insularità ci ha anche portato a mantenere i nostri cognomi tra di noi? Perché sto facendo questo discorso? Non lo so, perché in questi giorni si parla molto di identità, perché in questi giorni la Sardegna si prepara alle elezioni regionali che poi dovranno decidere il nostro destino per i prossimi quattro anni, anche per chi non si interessa di politica, se tu non ti interessi di politica la politica si interessa di te perché è la politica che poi fa funzionare, o fa non funzionare, tutti i servizi che noi usiamo. L'essere abitanti di quest'isola meravigliosa, i fenicotteri, il mare, la spiaggia, il sole, tutto quello che vuoi, però poi ci troviamo tagliati fuori da un sacco di altri circuiti e purtroppo anche se tu vai al Museo Archeologico di Cagliari, che è molto completo a tutta la storia della Sardegna, però la Sardegna viene sempre presentata come quella che è stata occupata, non c'è una vera e propria storia della Sardegna dove noi siamo protagonisti perché noi protagonisti lo siamo stati, dico noi anche se io non c'ero, c'è anche quest'altra cosa qua, non è che perché in Sardegna ci sono stati i nuraghi che io sia particolarmente boh, non lo so una guerriera o che ne so. No però parlare del passato è importante per capire certi meccanismi e infatti c'è un sacco di gente che parla di Sardegna che però non ha studiato la storia e ne parla sempre in termini di colonia. Ecco, la Sardegna non facciamola più stare, essere una colonia, autodeterminarci, no? TRANSLATION What does it mean for me to be Sardinian and to consider myself Italian? Good question. It is a difficult thing to describe because it is something that changes depending on where I am living. When I was abroad I felt very Sardinian and claimed my origin from the island of Sardinia. When I was very young and living in Sardinia, before my many migrations, the Sardinian identity was very tight for me because it was entangled with everything that prevented me from living the life I wanted to live, we are talking about the 1980s, and being a young girl with strange ideas in her head in the 1980s in Cagliari was not very easy, so much so that it was easier for me to leave Italy than to leave Sardinia. Yes, it is a strange thing that of identity, because for example, when I was abroad and saw a Sardinian surname , I couldn't help but ... my antennae would be raised, I was at least curious, or at least the thought would come to me , this is a Sardinian person. I don't know if the same thing happens with people from other Italian regions. I don't know, when a Neapolitan sees a typical Neapolitan surname, but then if there is such a thing, why has our insularity also led us to keep our surnames among ourselves? Why am I giving this speech? I don't know, because these days there is a lot of talk about identity, because these days Sardinia is preparing for the regional elections that then will have to decide our fate for the next four years, even for those who don't care about politics, if you don't care about politics politics politics cares about you because it is politics that then makes all the services that we use work , or doesn't work. The being inhabitants of this wonderful island, the flamingos, the sea, the beach, the sun, everything you want, but then we find ourselves cut off from a lot of other circuits and unfortunately even if you go to the Archaeological Museum in Cagliari , which is very comprehensive to the whole history of Sardinia, however Sardinia is always presented as the one that was occupied, there is no real history of Sardinia where we are protagonists because we protagonists were , I say we even if I was not there, there is also this other thing here , it is not that because in Sardinia there were nuraghi that I am particularly boh , I don't know a warrior or what do I know . No however talking about the past is important to understand certain mechanisms and in fact there are a lot of people who talk about Sardinia who however have not studied history and always talk about it in terms of a colony. Here, let's not let Sardinia stay anymore, be a colony, self-determine, right?
#abbassoilcolonialismo#autodeterminazione#colonialismo#elezioniregionali#micropodcast#minipodcst#podcastdonna#podcastitaliano#sardità
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Avete presente quando vi appare la schermata che vi chiede 'mostrami che non sei un robot' e dovete fare clic su un quadratino? Mi vuoi dire che l'intelligenza artificiale che ormai sa fare tutto, non è in grado di fare un tic, di mettere un click su un quadratino? Ho scoperto il segreto, quello che un computer NON sa fare e che lo distingue da noi umani. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Avete presente quando volete fare qualcosa su internet e vi appare una schermata che vi chiede 'mostrami che non sei un robot' e dovete fare clic su un quadratino. Io ogni volta che l'ho trovato mi sono sempre chiesta ma scusa, l'intelligenza artificiale ormai sa fare cose incredibili, lo sapete bene anche voi, sia dal punto di vista dei disegni, dei video per non parlare poi della generazione di testi, e mi vuoi dire che una cosa così raffinata, così potente non è in grado di fare un tic, di mettere un click su un quadratino? Quindi è sempre stata una cosa abbastanza arcana che non non riuscivo a spiegarmi e ora finalmente ho scoperto di che cosa si tratta, ed è effettivamente una cosa che distingue gli esseri umani dai computer. Quando ci chiedono di fare click su un quadratino, non gliene frega niente che noi facciamo o meno clic sul quadratino perché click lo saprebbe fare anche il computer, non solo, ma il computer lo farebbe in un modo molto molto, molto preciso, cioè con una perfetta linea retta che da dove si trova il cursore arriverebbe al quadratino. Ecco, questa è una cosa che noi esseri umani non sappiamo fare. Quindi quando ci chiedono fai click per dimostrare di essere umano, non gliene frega niente di vedere o meno il click sul quadratino, interessa al sistema vedere il percorso, il movimento che fa il nostro mouse, quindi il nostro cursore dentro lo schermo. Perché? E tenetevi stretti e strette, quando noi stiamo navigando automaticamente stiamo dando il permesso a... Boh a internet di controllare, gestire, raccogliere, conservare non solo i siti che noi visitiamo nella nella storia del nostro browser, ma anche tutti i movimenti che noi facciamo col nostro cursore, e mentre il computer appunto arriva in modo diretto e perfetto, linea retta da dove si trova il quadratino, un essere umano non sarà mai in grado di farlo, quindi si capisce che si tratta di un essere umano e non di un robot perché si vedono tutti i ghirigori, i movimenti del mouse fino ad arrivare al quadratino. Quindi vi ho svelato un mistero, e il computer che cerca di imitarci non potrà mai essere così imperfetto quanto noi, fino a quando non si creeranno dei programmi che generano movimenti random del mouse, e allora non lo so, ci chiederanno un pelo dei capelli che verrà analizzato in tempo reale per vedere se si tratta di esseri umani oppure di computer. Pensateci la prossima volta che muovete il mouse: vi stanno spiando. TRANSLATION You know when you want to do something on the Internet and a screen pops up asking you 'show me that you are not a robot' and you have to click a little square. I every time I found it, I always wondered but excuse me, artificial intelligence now can do incredible things, you know it too, both from the point of view of drawings, videos not to mention text generation, and you want to tell me that something so refined, so powerful is not able to make a twitch, to put a click on a square? So it's always been a fairly arcane thing that I couldn't explain, and now I've finally found out what it is, and it's actually something that distinguishes human beings from computers. When they ask us to click on a square, they don't give a damn whether we click on the square or not because click would know how to do it, not only that, but the computer would do it in a very, very precise way, that is, with a perfect straight line from where the cursor is to the square. Here, this is something we human beings do not know how to do. So when they ask us to click to prove we are human, they don't give a damn whether or not they see the click on the little square, they care about the system seeing the path, the movement that our mouse makes, that is the cursor inside the screen. Why? And hold on tight and tight, when we are browsing automatically we are giving permission to... IDK to the Internet to control, to manage, to collect, to store not only the sites that we visit in the in the history of our browser, but also all the movements that we make with our cursor, and while the computer goes in a precise way in a direct and perfect, straight line from where the little square is, a human being will never be able to do that, so you can tell that it's a human being and not a robot because you see all the squiggles, the movements of the mouse all the way down to the little square. So I have revealed a mystery to you, and the computer that tries to imitate us can never be as imperfect as we are, until they create programs that generate random mouse movements, and then I don't know, they will ask us for one of our hair that will be analysed in real time to see whether it is human beings or computers. Think about it the next time you move the mouse: you are being spied on.
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Segui il tuo istinto e non dare mai niente per scontato. Ottime regole da applicare nella vita di tutti i giorni, direttamente dalla famose Regole di Mosca, quelle usate dalle spie durante la guerra fredda. Sono dieci, e io ve le racconto e poi fatene l'uso che volete, perché così, applicando le Regole di Mosca, potrete sentirvi anche voi dei personaggi di un romanzo, delle spie avventuriere anche quando andate al supermercato a vedere se è rimasto un panettone. Il mio regalo per voi in questo finale d'anno. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Oggi si conclude un ciclo che è iniziato il primo gennaio con un regalo. Oggi, 31 dicembre, Voglio concludere con un altro regalo, concludere nel senso che i 3 minuti grezzi, come avrete notato, non è più giornaliero, ma lo faccio quando ho qualcosa da dire. Allora che regalo vi voglio fare oggi? È il regalo delle Regole di Mosca, che voi direte ma che sono queste Regole di Mosca? Sicuramente le conoscete, perché se avete mai guardato un film di spionaggio, o letto un libro di spionaggio, sicuramente si parlava, o comunque si applicavano le Regole di Mosca, che sono le regole da seguire per diventare una spia che non si fa catturare. Sono dieci, sono state codificate, ma non è che esistano così, insomma sono state codificate e io ve le racconto e poi fatene l'uso che volete, perché così, applicando le Regole di Mosca, potrete sentirvi anche voi dei personaggi di un romanzo, delle spie avventuriere anche quando andate al supermercato a fare la spesa. Allora la regola numero uno dice non date mai niente per scontato, e questa mi sembra una regola che si possa applicare tranquillamente anche nella nostra vita. Poi, non andare mai contro il tuo istinto, quando senti una cosa nello stomaco di pancia, che ti dice "mmm... questa cosa è un po'..." Ecco, seguite la pancia. La numero tre è che tutti potenzialmente sono controllati dal tuo nemico. Questo vuol dire di andarci piano, di andarci cauti, di non allargarsi mai troppo, di non raccontare cose che non si dovrebbero raccontare. Un'altra regola, non guardarti alle spalle, perché guardarsi alle spalle significa pensare di essere seguiti. E questa regola dice non guardatevi alle spalle perché non sei mai completamente solo o sola, c'è sempre qualcuno che ti guarda. Quindi il trionfo della paranoia più totale che tutti ti stanno guardando, tutti ti stanno spiando. La regola numero, cinque vai col flusso e mimetizzati, non dare nell'occhio, confondi tutti nella folla. Regola numero sei, varia sempre le cose che fai e non fare troppo spesso le stesse cose, quindi sii un po' imprevedibile. Numero sette, fai credere al tuo nemico che possa stare tranquillo, quindi dargli un falso senso di sicurezza. La numero otto, non prendertela con il tuo nemico, perché devi sempre rispettarlo. La numero nove, scegli tu il tempo, il momento e il luogo di agire, e la numero dieci tieni sempre le tue opzioni tutte aperte. Aggiungo una chiosa che queste che vi ho letto sono le Moscow rules in inglese, su Wikipedia, e ci sono altre quattro lingue; il cinese, il russo, il francese e il lombardo. Vi lascio a voi a pensare non lo so, se c'è qualcosa da pensare. Ci sentiremo ancora. TRANSLATION Today we conclude a cycle that began on January 1 with a gift. Today, December 31, I want to conclude with another gift, conclude in the sense that the 3-minute podcast, as you may have noticed, is no longer daily, but I do it when I have something to say. So what gift do I want to give you today? It is the gift of the Moscow Rules, and you will wonder, what are these Moscow Rules? Surely you are familiar with them, because if you have ever watched a spy movie, or read a spy book, surely they talked about, or at least applied the Moscow Rules, which are the rules you have to follow to become a spy who does not get caught. There are ten of them, they have been codified, but it's not that they exist like that, in short they have been codified and I'll tell you about them and then make use of them as you wish, because then, applying the Moscow Rules, you can also feel like characters in a novel, adventurous spies even when you go to the supermarket to do your shopping. Then rule number one says never take anything for granted, and this seems to me to be a rule that can be safely applied in our lives as well. Then, never go against your instinct, when you feel a thing in your gut stomach, that says "mmm... this thing is a little..." That's it, follow your gut. Number three is that everyone is potentially controlled by your enemy. This means to tread lightly, to tread carefully, to never overextend yourself, to not tell things you should not tell. Another rule, do not look over your shoulder, because looking over your shoulder means thinking you are being followed. And this rule says don't look over your shoulder because you are never completely alone or lonely, there is always someone watching you. So the triumph of total paranoia that everybody is watching you, everybody is spying on you. Rule number, five go with the flow and blend in, be inconspicuous, and confuse everyone in the crowd. Rule number six, always vary the things you do and don't do the same things too often, so be a little unpredictable. Number seven, make your enemy think he can be comfortable, thus giving him a false sense of security. Number eight, don't pick on your enemy, because you must always respect him. Number nine, you choose the time, time, and place to act, and number ten always keep your options all open. I will add a caveat that these that I read to you are the Moscow rules in English, on Wikipedia, and there are four other languages; Chinese, Russian, French, and Lombard. I will leave you to think I don't know if there is anything to think about. We will be in touch again. LINK https://en.wikipedia.org/wiki/The_Moscow_rules
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Un invito a tutte le persone che si occupano di organizzare incontri, tavole rotonde e convegni: intromettetevi e chiedete che ci sia almeno parità di genere, tra i relatori. E se vi dicono che non hanno relatori di sesso femminile, dite che vi rivolgerete a qualche altra organizzazione fintanto che loro avranno coltivato una cultura di parità. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Mi è capitato ieri di ricevere un invito a partecipare a un convegno, un incontro dove si parlava del futuro di certi enti della mia regione. Ho letto il volantino e ho notato che tra i relatori c'erano otto uomini e solo una donna. Di solito cestino immediatamente, però non lo so, mi è venuto da rispondere, per cui ho risposto all'email e ho detto no, guardi, a eventi dove ci sono otto relatori maschi e una donna, non partecipo perché non mi interessano. E fin qua niente, niente di strano, purtroppo. La cosa che mi ha stupito è che la persona che ha organizzato, o che mi ha mandato questo invito, m'ha risposto e m'ha spiegato che questo disequilibrio era dovuto al fatto che è un relatore non voleva, una relatrice non voleva partecipare, questo e quest'altro, c'erano delle persone che bisognava invitare e poi ha concluso dicendo, non mi sembrava opportuno fare pressione su queste persone che sono state invitate a mandare dei relatori per chiedere che fossero donne. E io ho risposto invece ho detto, no le pressioni bisogna farle eccome perché finché non si faranno queste pressioni, è nostra responsabilità quando organizziamo qualcosa, qualsiasi cosa, fare le pressioni perché ci sia un equilibrio di rappresentanza di genere, che poi è quello della rappresentanza del genere è solo uno dei tanti equilibri che bisognerebbe avere perché non esistono solo i generi ci sono anche altre categorie a cui bisognerebbe dare la possibilità di manifestare una opinione in prima persona. E quindi ho detto no, bisogna intromettersi eccome, perché altrimenti la cultura non cambierà mai. E ho mandato l'email e mi sono stupita nel vedere che questa persona mi ha ancora una volta risposto, evidentemente anche questa persona c'è rimasta molto male, anche questa persona è rimasta, sì non troppo contenta dell'equilibrio, però si è sentita forse non autorizzata a prendere certe decisioni, per cui mi ha mandato gli estremi di un altro evento che ha organizzato tempo fa sulla parità di genere eccetera, quindi questa persona si è voluta mettere un po' l'anima in pace, voleva dire non sono una persona che a queste cose non ci pensa, ci penso eccome. Ecco, io invito tutte le persone che si occupano di organizzare incontri, ecco, intromettetevi, chiedete, pretendete che ci sia almeno parità di genere, se non altri tipi di parità, quando organizzate un incontro, e se vi dicono no, noi abbiamo solo un maschio da mandare, dite vabbè, ci rivolgeremo a qualche altra organizzazione fintanto che voi avrete dato la possibilità anche alle donne di dire la loro opinione. Va bene? Facciamo così, dài. TRANSLATION I happened to receive an invitation yesterday to attend a conference, a meeting where they were talking about the future of certain entities in my region. I read the flyer and noticed that among the speakers there were eight men and only one woman. I usually trash it immediately, however, I don't know, it came to me, so I responded to the email and said no, look, when events have eight male speakers and one woman, I don't attend, because I'm not interested in them. And so far nothing, nothing unusual, unfortunately. The thing that amazed me was that the person who organised, or who sent me this invitation, responded and explained to me that this imbalance was because one speaker was unavailable, another female speaker did not want to attend, this and that, there were some people who they had to invite, and then concluded by saying, it did not seem appropriate to pressure these people who were invited to send speakers to ask that they be women. And I responded, oh well, no the pressures need to be done because until those pressures are done, it is our responsibility when we organise something, anything, to pressure so that there is a balance of gender representation, and mind you, gender representation is just one of the many balances that should be had because there are not only genders, there are also other categories that should be allowed to express an opinion themselves. And so I said no, you do have to interfere because otherwise the culture will never change. And I sent the email and I was surprised to see that this person once again replied this person was also very hurt, this person was also feeling, yes not too happy with the (un)balance, however, they felt maybe not empowered to make certain decisions, so they sent me the details of another event that they organised some time ago about gender equality and so on, so this person wanted to put their mind at rest a little bit, they wanted to say I'm not a person who doesn't think about these things, I think about them very much. Here, I invite all the people who are involved in organising meetings, there, do interfere, ask, demand that there be at least gender equality, if not other kinds of equality when you organise a meeting, and if they tell you no, we only have one male to send to attend, you say whatever, we will go to some other organisation until you have given women a chance to have their say as well. All right? Let's do this, come on.
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Il film del 2003 Love Actually lo ricordavo (evidentemente male) come una commedia leggera e romantica. Ho fatto l'errore di riguardarlo e, OMG, se mi sbagliavo! Il film è pieno di battute di pessimo gusto e di body shaming, le storie dei personaggi sono offensive, le figure femminili stereotipate e sottomesse. Ma la cosa più allucinante è che non me ne fossi accorta già 20 anni fa quando lo vidi per la prima volta. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Ci sono dei film che invecchiano bene, è possibile riguardarli a distanza di cinque, dieci, venti, 30 anni, e funzionano sempre benissimo. Io, non tantissimo tempo fa ho rivisto per l'ennesima volta Jesus Christ Superstar, che è una delle mie commedie musicali preferite, e per me funziona sempre. Ieri ho commesso l'errore di riguardare il film, che è una specie di classicodel periodo natalizio che il titolo inglese penso che sia uguale anche in italiano 'Love Actually'. Avrei preferito non guardarlo perché la prima volta che lo vidi quando uscì, non lo vidi al cinema, non andai a vederlo al cinema, ma probabilmente lo presi in affitto quando ancora c'erano i posti dove si andavano ad affittare i film. Comunque, avevo un ricordo abbastanza positivo di Love Actually, non dico che fosse il mio film preferito, però ricordavo di averlo visto e ricordavo che mi aveva lasciato una bella sensazione. Quindi, ieri notte, avevo del tempo davanti a me e ho detto ma sì, dai, guardiamoci questa commedia romantica che ci sta pure col periodo prenatalizio. Mai l'avessi fatto! Diciamo che mi sono costretta a guardarlo fino alla fine per vedere fino a che punto arrivava. È pieno di battute di pessimo gusto e di body shaming, quindi, questa qua è grassa, ma visto quanto è grassa questa qua, cose veramente allucinanti. Ma io ero lì che guardavo, e la cosa più allucinante, è che non riuscivo a capire come tutte queste battutacce, che sono solo una parte delle cose negative del film, poi ce ne sono anche altre, come non me ne fossi accorta nel 2003, quando lo vidi per la prima volta, mi sono veramente scioccata. Ma veramente eravamo così? Non ci rendevamo conto di quanto fossero inopportune, inappropriate, offensive tutte queste battute! Poi vabbè, anche le storie dei diversi personaggi, non mi ricordo quante siano le coppie, tutte eterosessuali, naturalmente, quanto fossero brutte. Il tipo che si innamora della moglie, del migliore amico, si sono appena sposati, va dietro le spalle dell'amico, dopo che si sono sposati dice, Ah, ma sei il mio amore... Ma stiamo scherzando? Cioè, siamo adulti? Oppure, tutte le figure femminili sono degli organi sessuali che camminano perché non hanno nessun tipo di conversazione se non parlando degli uomini e dei loro amori, accettano tutto quello che i mariti, i compagni fanno senza mettere niente in discussione. I maschi ci fanno una pessima figura. È un filmaccio, ma è un film terribile. È un film veramente... E ripeto, sono rimasta scioccata come io non me ne fossi accorta nel 2003. Aiuto! Ma ero un mostro, ero un mostro. Vabbè, comunque è un filmaccio, non guardatelo se non per criticarlo. TRANSLATION Some films age well, you can watch them again five, 10, 20, or 30 years later, and they always work beautifully. I not so long ago rewatched for the umpteenth time Jesus Christ Superstar, one of my favourite musical comedies, and it always works for me. Yesterday I made the mistake of re-watching the movie, which is a kind of Christmas classic that the English title I think is also the same in Italian 'Love Actually'. I would have preferred not to watch it because the first time I saw it when it came out, I didn't go to see it in a movie theatre, I didn't go to see it in a movie theatre, but I probably rented it when there were still places where you went to rent movies. Anyway, I had a fairly positive memory of Love Actually, I'm not saying it was my favourite movie, however, I remembered seeing it and I remembered that it left me with a good feeling. So, last night, I had some time to spare and I said but yeah, come on, let's watch this romantic comedy that even fits with the pre-Christmas season. Never had I done that! Let's say I forced myself to watch it to the end to see how far it went. It's full of bad jokes and body shaming, so, this one is fat, have you seen how fat this one is, really hallucinating stuff. But I was there watching, and the most hallucinating thing is that I couldn't understand how all these bad jokes, which are just a part of the negative things in the movie, then there are others as well, like I didn't notice in 2003, when I first saw it, I was really shocked. But were we really like that? We didn't realise how inappropriate, improper, and offensive all these jokes were! Then whatever, even the stories of the different characters, I can't remember how many couples, all heterosexual, of course, how bad they were. The guy who falls in love with the wife, the best friend's wife, they just got married, he goes behind the friend's back after they get married he says, Ah, but you are my love... Are you kidding me? That is, are we adults? Or, all female figures are walking sex organs because they do not have any kind of conversation except talking about men and their loves, they accept everything that husbands, and partners do without questioning anything. Males come out very bad It is a bad movie, but it is a terrible movie. It is truly a film... And I repeat, I was shocked as I didn't notice in 2003. Help! But I was a monster, I was a monster. Whatever, it's a bad movie anyway, so don't watch it except to criticise it.
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TRASCRIZIONE [ENG translation below] Vi ho già parlato di quello stranissimo negozio che c'è vicino a casa mia? Probabilmente no, però ho pensato molte volte, passandoci davanti, ecco, dovrei parlarne nei miei 3 minuti grezzi, almeno finché ho i 3 minuti grezzi. Va beh. Ora vi racconto di cosa si tratta. Abito in una zona abbastanza popolosa, ci sono dei palazzi piuttosto alti rispetto al resto dell'altezza dei palazzi della mia città, è una zona con molti negozi, anche molti supermercati. Uno di questi negozi, che c'è proprio all'angolo da casa mia, se mi sporgo dalla finestra della mia stanza vedo la via dove c'è questo negozio, però non mi sporgo perché sto al quarto piano, comunque per farvi capire che è molto vicino, quindi mi capita molto spesso di passarci davanti, ecco uno di questi negozi è una merceria, ma è una merceria molto strana. Ha un aspetto abbastanza antico, anni '80. La vetrina è piena di cose buttate veramente alla rinfusa, immaginate, indipendentemente dal fatto che sia estate o inverno, immaginate una vecchia giacca a vento, tipo quelle Colmar degli anni '80 che non si capisce se sia nuova ma impolverata oppure vecchia e sporca, appesa con una gruccia che pende, quindi non esposta ma proprio appesa, poi sul lato sul pavimento, sulla parte in basso, quindi sul pavimento diciamo della vetrina, gomitoli di lana, costumi da bagno anche questi molto strani, non esposti ma ancora attaccati all'attaccapanni, quindi il bikini, la parte di su e la parte di giù insieme, quindi manco si possono vedere bene. Ogni tanto poi ci sono anche delle scatole con oggetti dentro, gli oggetti che si possono vendere in una merceria. Passando da fuori si intravede un bancone, una parete con dei gomitoli di lana ed è un posto dove io non sono mai entrata perché raramente è aperto e quando è aperto c'è una ragazza, una sì, una ragazza, seduta su una seggiola e la seggiola chiude l'accesso, cioè proprio messa sulla porta, che è una porta di dimensioni normali quindi non è una porta molto grande, e lei si mette la sedia proprio sulla porta e di fatto impedisce che la gente entri. È un posto molto inquietante. Sicuramente non ci vive da quel negozio perché non c'ho mai, mai mai mai mai visto nessuno dentro. Vedo, quando apre, lei ripeto è sempre sulla soglia, spesso fuma, a volte parla al telefono e io vorrei entrare però, non so, penso che lei non voglia che io mi fermi e che chiacchieri e che chieda qualcosa. Ma vediamo. TRANSLATION Have I already told you about that very strange store near my house? Probably not, however, I have thought many times, passing by it, here, I should talk about it in my 3 minutes podcast, at least while I still have the 3 minutes podcast. Whatever. I will now tell you what it is all about. I live in a fairly populous area, there are quite tall buildings compared to the rest of the height of the buildings in my city, it is an area with many stores, also many supermarkets. One of these stores, which is right on the corner from my house, if I lean out the window of my room I can see the street where this store is, however, I don't get because I'm on the fourth floor, anyway to let you know it's very close, so I pass by it very often, here is one of these stores is a haberdashery, but it's a very strange haberdashery. It looks quite old, 1980s. The window is full of things thrown really in bulk, imagine, regardless of whether it's summer or winter, imagine an old windbreaker, like those Colmar ones from the 80s that you can't tell if it's new but dusty or old and dirty, hanging with a hanger hanging down, so not displayed but just hanging, then on the side on the floor, on the bottom part, so on the floor let's say of the window, balls of wool, swimsuits also very strange, not exposed but still hanging on the hanger, so the bikini, the top and the bottom part together, so you can't even see it properly. Occasionally then there are also boxes with items inside, the items that you would sell in a haberdashery. As you pass by outside you catch a glimpse of a counter, a wall with balls of wool and it's a place that I've never entered because it's rarely open and when it's open there's a woman, a yes, a woman, sitting on a chair and the chair closes off the access, that is right put on the door, which is a normal sized door so it's not a very big door, and she puts the chair right in the door and actually prevents people from entering. It is a very eerie place. they definitely don't live from the store's earnings because I have never, ever seen anyone in it. I see, when she opens, again, she is always on the threshold, often smoking, sometimes talking on the phone and I would like to enter though, I don't know , I think she doesn't want me to stop and chat and ask anything. But let's see.
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Due eventi con un impatto più o meno importante. Meglio: uno è un evento e l'altro una conferma. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Dall'ultima volta che ci siamo sentiti sono successe due cose che hanno avuto un impatto sulla mia vita quotidiana. La prima cosa è che ho saltato una puntata, un episodio dei 3 minuti grezzi. Ieri, volutamente, non ho registrato niente. Ci ho pensato perché la volta precedente mi ero interrogata in diretta con voi sull'opportunità di proseguire questo lungo, lungo, lungo, lungo esperimento che dura ormai da quasi esattamente due anni, e poi ho pensato di fare la prova, vediamo cosa succede se un giorno non lo faccio ed è successo quello che immaginavo: assolutamente niente. La seconda cosa, e questa cosa qua ha avuto un piccolo impatto nella mia vita, cioè ha confermato quello che pensavo. La seconda cosa, il secondo avvenimento che ha avuto un impatto nella mia vita è che da ieri non c'è acqua a casa mia, nel mio palazzo, in tutto il quartiere, perché, a causa di un guasto per strada, ieri pomeriggio è mancata l'acqua, ed è mancata in modo, diciamo, se deve mancare l'acqua questo è il modo migliore che manchi perché io ero dentro la vasca da bagno piena d'acqua e stavo giusto aggiungendo ancora un po' d'acqua calda alla vasca, e si è interrotto il flusso. Però ormai l'acqua era già un livello più che accettabile, per cui mi sono fatta il bagno, ho visto che mancava l'acqua e anziché far defluire l'acqua nella vasca l'ho tenuta là per usi domestici, almeno per buttarla dentro il gabinetto. Quindi sì, è da diciamo quasi un giorno adesso che siamo senz'acqua. Promettono di riparare presto il guasto, anche se sono leggermente pessimista perché stamattina il vicino di casa mi ha detto che ha visto arrivare le squadre delle persone designate alla riparazione della perdita o del guasto, alle nove del mattino. Quindi io ero a letto e immaginavo le squadre al lavoro di notte, al buio coi fari. No, sono arrivate stamattina alle nove, quindi siamo ancora senz'acqua, stamattina mi sono lavata i denti con l'acqua minerale frizzante e poi sono scesa giù al supermercato a fare incetta di bottiglie di acqua naturale, almeno per fare il caffè e il tè se voglio fare la pasta o qualcosa. E sì, adesso aspettiamo fiduciosi che l'acqua torni a scorrere dai nostri rubinetti. E questo ci fa ricordare, se ce ne fosse bisogno, quanto sia preziosa l'acqua. Anche se io questa cosa qua la so perché sono cresciuta in una casa antica, senza serbatoio e ogni estate ci portavano via l'acqua, quindi so esattamente cosa significhi vivere con l'acqua razionata. Per oggi il dispaccio finisce qua. TRANSLATION Since we last spoke, two things have happened that have impacted my daily life. The first thing is that I skipped one episode, one episode of the daily 3 minutes. Yesterday, deliberately, I did not record anything. I thought about it because the previous time I had wondered live with you about whether I should continue this long, long, long, long experiment that has been going on for almost exactly two years now, and then I thought let's give it a try, let's see what happens if one day I don't and what I imagined happened: absolutely nothing. The second thing, and this thing here had a little impact on my life, that is, it confirmed what I thought. The second thing, the second event that has had an impact on my life is that since yesterday there is no water in my house, in my building, in the whole neighbourhood, because, due to a breakdown in the piping, yesterday afternoon the water supply was shut down, and it went in a way, let's say, if it has to be a water shut down this is the best way that can happen because I was inside the bathtub full of water and I was just adding some more hot water to the bathtub, and the flow stopped. By then, though, the water was already at a more than acceptable level, so I took a bath, saw that there was no water, and instead of letting the water drain into the tub, I kept it there for domestic use, at least to flush it down the toilet. So yes, we have been without water for say almost a day now. They promise to repair the fault soon, although I am slightly pessimistic because this morning my neighbour told me that he saw the teams of people designated to repair the leak or fault arrive at nine o'clock in the morning. So I was in bed and imagined the teams working at night, in the dark with headlights. No, they arrived this morning at nine o'clock, so we are still without water, this morning I brushed my teeth with sparkling mineral water and then went down to the supermarket to hoard bottles of still water, at least to make coffee and tea if I want to make pasta or something. And yes, we are now confidently waiting for water to flow from our taps again. And this reminds us, if we need reminding, how precious water is. Although I know this already because I grew up in an old house with no reservoir and every summer they ration our water supply, so I know exactly what it's like to live with rationed water. That's the end of the dispatch for today.
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Ogni anno è una gioia ricevere il mio calendario dell'istituto australiano di metereologia! Una tradizione che si rinnova da più di 20 anni. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Non so se vi ho già parlato del mio calendario, però nel caso ve ne parlo un'altra volta, perché ogni volta che ricevo il calendario è una grandissima gioia e oggi ho ricevuto il mio calendario. Di cosa si tratta? È un calendario che viene dall'Australia e ho cominciato a usarlo, fatemi un po' pensare, mio figlio ancora non era nemmeno nato, quindi parliamo di più di vent'anni fa. Cos'ha di speciale il calendario? È il calendario che viene prodotto ogni anno dall'istituto di meteorologia australiano, ed è un calendario molto grande, con delle bellissime fotografie che ritraggono varie parti dell'Australia con vari fenomeni atmosferici, quindi potete ben immaginare questi cieli belli, profondi, pazzeschi, australiani colorati, turbinii di venti, neve, sì, c'è anche la neve in Australia. Perché mi piace tanto? Perché nella parte dove ci sono i giorni dei mesi ha dei quadrati abbastanza grandi che mi permettono di scrivere, di usare praticamente come agenda familiare, quando c'è qualcosa, appuntamenti, medici, visite, amici che vengono a cena, noi che andiamo da qualche parte, o compro biglietti per il teatro, lo scrivo nel calendario così ce l'ho sotto gli occhi e anche le altre persone che trafficano la mia casa ce l'hanno sotto gli occhi, poi naturalmente io sul mio tavolo ho il mio calendario dove scrivo le cose, riscrivo anche le cose già scritte nel calendario grande in cucina e anche le riscrivo nel calendario elettronico che contemporaneamente ho sia sul cellulare che sul computer, perché così ce l'ho da più parti e dove butto l'occhio, vedo che ho quell'appuntamento. La cosa bella di questo calendario è che è un legame che ho con l'Australia e anche con i miei amici in Australia perché il primissimo calendario dell'istituto di meteorologia me lo regalò la mia amica Kathleen. All'epoca ci vedevamo spesso, ma soprattutto, prima delle vacanze di Natale ci si incontrava tutti e ci si scambiava dei regali, anche piccole cose, anche perché molti di noi erano ancora studenti, quindi non è che avessimo molti soldi, però c'era sempre il gusto di scambiarsi i regali, e ricordo che Kathleen mi regalò, lei, questo bellissimo calendario e da allora io sono andata a cercarmelo e ogni anno lo ordino, lo ordino con molto anticipo, perché anzi, questa volta sono molto sorpresa che sia arrivato dopo qualche settimana che l'ho ordinato perché di solito lo ordino a novembre e mi arriva all'inizio di gennaio, quindi felice e contenta, ora l'ho appeso perché mi arriva nel rotolo, quindi così si srotola, da qua a gennaio sarà bello e pronto per l'uso a scriverci le mie cose sopra. TRANSLATION I don't know if I have already told you about my calendar, but in case I will tell you about it again, because every time I receive the calendar it is a great joy, and today I received my calendar. What is it all about? It's a calendar that came from Australia and I started using it, let me think about it a little bit, my son wasn't even born yet, so we're talking about more than 20 years ago. What is so special about the calendar? It is the calendar that is produced every year by the Australian Meteorological Institute, and it is a very large calendar, with beautiful photographs depicting various parts of Australia with various weather phenomena, so you can well imagine these beautiful, deep, craamazing, colorful Australian skies, swirls of winds, snow, yes, there is also snow in Australia. Why do I like it so much? Because in the part where there are the days of the months it has quite big squares that allow me to write, to use practically as a family agenda, when there is something, appointments, doctors, visits, friends coming for dinner, us going somewhere, or I buy theater tickets, I write it in the calendar so I have it in front of my eyes and also the other people who go around my house have it in front of their eyes, then of course I have on my table my calendar where I write things down, I also rewrite the things already written down in the big calendar in the kitchen, and I also rewrite them in the electronic calendar that at the same time I have both on my phone and on my computer, because that way I have it in several places and where I cast my eye, I see that I have that appointment. The nice thing about this calendar is that it's a connection I have with Australia and also with my friends in Australia because the very first Weather Institute calendar was given to me by my friend Kathleen. At that time we used to see each other a lot, but most importantly, before the Christmas vacations we would all meet and exchange gifts, even small things, also because many of us were still students, so it's not like we had a lot of money, however there was always the enjoyment of exchanging gifts, and I remember Kathleen gave me, she, this beautiful calendar and ever since then I went looking for it and every year I order it, I order it well in advance, because indeed, this time I'm very surprised that it came after a few weeks that I ordered it because I usually order it in November and it comes to me at the beginning of January, so happy and glad, now I've hung it up because it comes to me in the roll, so it unrolls, from here to January it will be flat and ready for use to write my things on it.
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Se vi chiedo di descrivere cosa è un gioco, come lo descrivereste? Quali sono gli elementi che caratterizzano quello che noi chiamiamo gioco? TRASCRIZIONE [Eng translation below] Qualche tempo fa mi è stato chiesto di descrivere, di dare una definizione di gioco. Ci ho pensato. Non è una cosa semplice, una cosa che è difficile descrivere in termini oggettivi, che si può descrivere solo raccontando, o per lo meno io mi sono trovato a descriverlo raccontando quello che provo quando gioco. Ho cominciato col dire che per me gioco è una cosa che faccio volontariamente, è che non sono obbligata a fare, una cosa che faccio volontariamente e che mi dà piacere nel farlo. Ma questo non non descrive solo il gioco, descrive anche tante altre cose, che ne so una passeggiata, accarezzare il mio gatto. Il gioco ha una componente di difficoltà e di sfida perché possiamo definire gioco solo qualcosa che richiede la nostra attenzione e un certo grado di bravura nel farlo. È qualcosa che bisogna saper fare, e che quando si riesce a fare dà un senso di soddisfazione, appunto perché ci si è riusciti. Non lo so se questo descrive bene il concetto di gioco. Sto continuando a pensarci mentre parlo e come sempre quando si tratta dei 3 minuti grezzi, non mi preparo, quindi non sono andata a cercarmi definizioni di gioco, veramente sto andando così a braccio e chiedendomi: ma che differenza c'è tra giocare a Monopoli, che è un gioco che non mi piace tra l'altro, perché non mi piace Monopoli? Perché da bambina giocavo ed ero sempre triste, ero triste quando perdevo perché perdevo, ero triste quando vincevo, perché mi dispiaceva che gli altri perdessero, quindi non è un gioco che fa per me, così come non è un gioco che fa per me Risiko non mi è mai piaciuto. Quindi dicevo sì, che differenza c'è tra giocare a Monopoli e accarezzare il mio gatto? È che giocare a Monopoli non so come finirà, vabbè, anche accarezzare il mio gatto non so come finirà perché potrebbe alzarsi e potrebbe graffiarmi, quindi forse questa non è una definizione giusta, anche se sento che l'elemento dell'essere sconosciuto, del mistero, diciamo, è una cosa insita nel gioco. Non lo so. Sto pensando ad altri elementi che possono caratterizzare il gioco e una possibile definizione. C'è la soddisfazione per averlo fatto, quel certo livello di bravura, e poi il fatto che non me l'ha detto il medico di farlo, anche se i medici dovrebbero prescrivere giochi perché giocare fa bene, ne sono convinta, non ho prove, ma ne sono convinta. TRANSLATION Some time ago I was asked to describe, to give a definition of game. I thought about it. It is not an easy thing, something that is difficult to describe in objective terms, that can only be described by telling, or at least I found myself describing it by telling how I feel when I play. I started by saying that for me a game is something that I do voluntarily, it's something that I don't have to do, it's something that I do voluntarily and it gives me pleasure in doing it. But this does not only describe a game, it also describes many other things, for example going for a walk, petting my cat. The game has an element of difficulty and challenge because we can only define game something that requires our attention and a certain degree of skill in doing it. It is something that you have to be able to do, and when you succeed it gives a sense of satisfaction, for the fact that you have succeeded. I don't know if that describes the concept of the game well. I'm still thinking about it as I'm talking and as always when it comes to this 3 minutes podcast, I don't prepare anything, so I didn't go looking for game definitions, really I'm going so off the cuff and wondering: what's the difference between playing Monopoly, which is a game that I don't like by the way, why I don't like Monopoly? Because as a child I used to play and I was always sad, I was sad when I lost because I lost, I was sad when I won because I was sorry that other people lost, so it's not a game for me, just as it's not a game for me Risk was never my thing. So I was saying yes, what is the difference between playing Monopoly and petting my cat? It's just that playing Monopoly I don't know how it's going to end, oh well, also while petting my cat I don't know how it's going to end because it might get up and it might scratch me, so maybe that's not a fair definition, although I feel that the element of being unknown, of mystery, let's say, is something inherent in a game. I don't know. I am thinking about other elements that can characterise a game and a possible definition. There's the satisfaction of doing it, that certain level of skill, and then the fact that the doctor didn't prescribe me to paly, even though doctors should actually prescribe games because playing is good for you, I'm convinced of it, I don't have proof, but I'm convinced of it.
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Come si fa a perdere i diritti nell'arco di una generazione? Io me ne sono andata da ragazzina, quindi sono anche io colpevole di non averli difesi, adesso però è il momento di riprenderseli. Primo fra tutti il diritto alla pianificazione familiare. Anzi, no, facciamo che questo è il secondo, e che il primo è il diritto ad essere libere di muoverci senza la paura di finire sui titoli del prossimo femminicidio. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Quando ero ragazzina, agli inizi degli anni '80, si parlava molto di femminismo. Si facevano le manifestazioni e si cantavano gli slogan. Quando ero ragazzina, all'inizio degli anni '80, la mia città, Cagliari, che è una media città di provincia, era provvista di consultori. E i consultori, è un po' anche triste doverlo spiegare, erano quei posti dove noi ragazzine potevamo andare a parlare di pianificazione familiare, su come evitare di rimanere incinta quando si avevano rapporti sessuali, ma anche per parlare di malattie trasmesse sessualmente, e c'erano comunque lì delle persone, delle donne, che ascoltavano e che avevano esperienza e che quindi ci davano dei consigli. Il consultorio era anche il posto dove si andava quando si rimaneva incinta e si voleva abortire, perché quando io ero ragazzina, l'aborto era un diritto garantito, libero, gratuito, non si facevano domande anche se si era minorenni, e io ricordo di aver accompagnato più di una mia compagna di scuola al consultorio perché doveva abortire. E, sono le cose della vita, è inutile che facciamo finta di non sapere quello che succedesse perché succedeva quando ero ragazzina io e succede anche adesso, la differenza adesso che è non esistono più i consultori, quindi una ragazzina di 14 15 anni che si trova in questa situazione è costretta andare dal medico di famiglia, magari non ha voglia di andare a raccontarlo al medico di famiglia, e poi in Italia c'è questa situazione di cui forse sarete al corrente che ci sono i medici che dicono, no io l'aborto non lo faccio perché sono contrario sono... Vabbè, sono... Non voglio parlare di questo! Voglio parlare delle manifestazioni a cui partecipavo quando ero ragazzina, ed era molto bello partecipare alle manifestazioni, quelle femministe, si gridavano gli slogan, e ce n'era uno che mi è rimasto particolarmente impresso e che mi piaceva particolarmente ed è: "Tremate, tremate, le streghe son tornate", ed è lo stesso slogan che ho sentito gridare ieri alla manifestazione del 25 novembre, alla quale ho partecipato molto, molto, molto volentieri e mi ha fatto un immenso piacere vedere un sacco di ragazzie un sacco di ragazzi prendervi parte. La differenza è che quando io ero ragazzina lo slogan diceva "Tremate, tremate, le streghe sono tornate, ma questa volta armate." Eh, eravamo un po' più aggressive. Non ci ha portato niente, perché abbiamo fatto dei grandissimi passi indietro rispetto a quando ero io ragazzina. Io sono colpevole prima di tutte perché me ne sono andata, quindi non ho difeso i nostri diritti. Però questa cosa mi ha fatto riflettere. Magari queste nuove ragazze e ragazzi trovano un modo migliore per far valere i propri diritti. Io ci sto, eh. Io sottoscrivo e appoggio al 100%. TRANSLATION When I was a young woman in the early 1980s, there was a lot of talk about feminism. There were rallies and slogans were chanted. When I was a young woman in the early 1980s, my town, Cagliari, which is a medium-sized provincial town, had counselling centres. And the counselling centres, it's a little bit sad also to have to explain this, were those places where we young women could go to talk about family planning, about how to avoid getting pregnant when having sex, but also to talk about sexually transmitted diseases, and there were people there, women, who listened and who had experience and who therefore gave us advice. The counselling centre was also the place where you went when you got pregnant and wanted an abortion, because when I was a young woman, abortion was a guaranteed right, free, no questions asked even if you were underage, and I remember accompanying more than one of my schoolmates to the counselling centre because she had to have an abortion. And, it's the things of life, it's useless to pretend that we don't know what was happening because it was happening when I was a young woman and it's happening now, the difference now that is there are no more counselling centres, so a girl of 14, 15 years old who is in this situation is forced to go to the family doctor, maybe she doesn't feel like going to tell the family doctor, and then in Italy there is this situation that you may be aware of that there are doctors who say, no I don't do abortion because I'm against it I'm... Whatever, they are... I don't want to talk about that! I want to talk about the rallies that I used to attend when I was a young woman, and it was very nice to attend the rallies, the feminist ones, you would shout the slogans, and there was one that particularly stuck with me and I particularly liked it and it was, "Tremble, tremble, the witches are back," and that's the same slogan that I heard shouted yesterday at the November 25 rally, which I very, very, very gladly attended and I was immensely pleased to see a lot of young women and a lot of young men attending. The difference is that when I was a young woman the slogan said "Tremble, tremble, the witches are back, but this time they are armed." Eh, we were a little more aggressive. It didn't bring us anything, because we took huge steps backwards from when I was a young woman. I am guilty first of all because I left, so I did not defend our rights. This got me thinking, though. Maybe these new women and men will find a better way to assert their rights. I'm all for it, eh. I subscribe and support 100%.
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NIente di meglio per rilassarsi che un video di 24 ore, dove lo schermo rimane nero per tutto il tempo, e dove non c'è audio. Il tutto in alta definizione. Le meraviglie di Youtube! TRASCRIZIONE [ENG translation below] Se state ascoltando i 3 minuti grezzi vuol dire che siete collegati su internet e quindi sapete anche che internet è piena di cose che non servono, di cui non ce ne facciamo niente. Bene, sono qui io per aiutarvi, non tanto con i miei miseri 3 minuti grezzi, durante i quali io comunque parlo, ma facendovi conoscere un video dove non succede assolutamente niente, è un video completamente nero, lo trovate su YouTube, è un video nero senza audio dove non succede niente. E voi vi chiederete: ma cosa me ne faccio di un video nero senza audio dove non succede niente? Tanto vale tenere il computer spento! E no, è qua che vi sbagliate, perché queste ore, perché questi sono video lunghissimi 24 ore, 48 ore e anche di più, sono dei video che vanno per la maggiore, naturalmente hanno un loro pubblico di nicchia, e hanno milioni di persone che si abbonano a questo canale e che guardano i video, ora l'ultima volta che l'ho guardato, aspettate un po' che lo apro, quello con 24 ore di video completamente nero, ripeto, senza audio, senza niente, addirittura in alta definizione, non ho idea di che differenza ci sia tra l'alta definizione e la non alta definizione in un video di cose completamente nere senza audio, aveva 47 milioni di visioni. Sono andato a cercarmi degli articoli un po' a capire cos'è che affascina di questi video, dove c'è solo lo schermo nero e non succede niente, non c'è neanche l'audio. Allora, ci sono alcune persone che lo usano, ed è un modo anche intelligente, per tenere il computer acceso mentre stanno scaricando dei giochi appunto dal computer. Sarà capitato anche voi: fate scaricare qualcosa per cui occorre molto, molto, molto tempo, poi ve ne dimenticate e avete il computer settato che si spegne automaticamente dopo tot numero di minuti, quando non succede niente e così perdete anche quello che state scaricando. Invece, facendo andare questo video dove non succede niente non c'è audio, ripeto, che dura più di un giorno, iniziate a scaricare il programma o il gioco, quello che state scaricando, prima di andare a letto e la mattina il computer è ancora acceso. Altre persone ho letto che lo usano perché vogliono magari ascoltare dei podcast, però non vogliono avere luce nella stanza perché vogliono dormire. Ma io dico, c'è anche un setting, almeno nel mio computer c'è un setting che posso togliere la luminosità allo schermo. Comunque chi sono io per dire alla gente cosa fare? Vi metto il link e buona visione. TRANSLATION If you are listening to this 3-minute podcast, it means that you are connected to the Internet and therefore you also know that the Internet is full of things that we don't need, that we don't do anything with. Well, I'm here to help you, not so much with my measly 3 minutes, during which I actually talk, but by introducing you to a video where absolutely nothing happens, it's a completely black video, you can find it on YouTube, it's a black video with no sound where nothing happens. And you may ask: but what do I do with a black video with no sound where nothing happens? Might as well keep the computer off! And no, that's where you're wrong, because these hours, because these are very long videos 24 hours, 48 hours and even longer, these are videos that are going mainstream, of course they have their own niche audience, and they have millions of people subscribing to this channel and watching the videos, now the last time I watched it, wait a little while I open it up, the one with 24 hours of completely black video, I repeat, no sound, no nothing, even in high definition, I have no idea what the difference is between high definition and non-high definition in a video of completely black things with no sound, it had 47 million views. I went looking for articles a bit to understand what it is about these videos that's fascinating, where there's just the black screen and nothing happens, there's not even audio. So, there are some people who use it, and it is also a clever way, to keep the computer on while they are downloading games from the computer. It must have happened to you too: you have something downloaded for which it takes a long, long, long time, then you forget about it and you have the computer set up that automatically shuts down after a certain number of minutes when nothing happens and so you also lose what you are downloading. Instead, by running this video where nothing happens there is no audio, I repeat, which lasts more than a day, you start downloading the program or the game, what you are downloading, before you go to bed and in the morning the computer is still on. Other people I read that they use it because they want to maybe listen to podcasts, however, they don't want to have light in the room because they want to sleep. But I say, there is also a setting, at least in my computer there is a setting that I can take the brightness off the screen. Who am I to tell people what to do anyway? I shall put up the link and enjoy your viewing. LINK: https://www.youtube.com/watch?v=AjWfY7SnMBI&t=15s
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State rifacendo il bagno e pensate di metterci dentro uno di quei gabinetti giapponesi pieni di gadget e opzioni ma non sapete cosa aspettarvi? Bene, li ho provati io per voi e qui faccio il confronto con il nostro bidet. . TRASCRIZIONE [ENG translation below] In tutti gli anni che ho abitato all'estero, fuori dall'Italia, una delle cose che mi è mancata di più in assoluto è il bidet. Ci sono delle nazioni che non usano il bidet, anzi, a pensarci bene penso che la grande maggioranza delle nazioni non usino il bidet e siano veramente poche quelle che invece ce l'hanno. Quando una persona si abitua ad avere il bidet poi è difficile disabituarsi. È chiaro che per tutti gli anni che ho vissuto all'estero mi arrangiava come potevo, quindi docce, bacinelle eccetera, però diciamo che la comodità di avere il bidet, non capisco perché ci siano ancora società che non abbracciano questa tecnologia così antica, però così così utile. Ora, durante il mio recente viaggio in Giappone, ho avuto modo di sperimentare, ancora una volta, i gabinetti giapponesi che hanno il bidet incorporato, non solo hanno il bidet ma hanno un sacco di altre cose incorporate. Purtroppo non ho mai visto un gabinetto giapponese con le istruzioni con la traduzione in inglese, per cui diciamo che sono sempre un po' andata a indovinare. Tutti i gabinetti giapponesi hanno lo spruzzo per bidet che può essere regolato a fontana oppure a bidet, c'è proprio il disegno del sedere, due mezzi cerchi una a fianco all'altro, poi alcuni hanno quello che si chiama 'privacy' perché si erano accorti in Giappone che si stava sprecando un sacco d'acqua, perché la gente per non far sentire che faceva la pipì o altre cose continuava a far scendere lo sciacquone, quindi si sprecava un sacco di acqua, adesso c'è un pulsante che tu lo schiacci e fa il rumore dell'acqua che scende dallo sciacquone, quindi copre altri rumori corporei, poi c'è anche il volume, puoi aumentare il volume, abbassare il volume. Poi un'altra cosa che tutti i gabinetti giapponesi hanno è una cosa che da principio ti lascia un po così, poi però ci si abitua, è la tavoletta riscaldata che quando ti alzi la notte per andare a fare pipì diciamo che fa piacere trovare la tavoletta riscaldata. Anche qua puoi regolare, mi ricordo che in un albergo la tavoletta era troppo calda, cioè non scottava, però era decisamente più calda di quanto non volessi provare, quindi l'ho abbassato. Quindi il bidet è incorporato nel gabinetto giapponese, però secondo me non sostituisce, almeno per la fisiologia, per come siamo fatte noi donne, non sostituisce il bidet nostro perché se voi visualizzate noi ci sediamo nel bidet a cavalcioni, quindi l'acqua ci viene davanti, invece nel bidet giapponese c'è questo spruzzo che ti viene da dietro, e per noi donne è difficile pulire la parte davanti, quindi dovendo scegliere scelgo sempre gabinetto e bidet, però se non c'è spazio per mettere il bidet meglio il gabinetto giapponese di niente. TRANSLATION In all the years that I have lived abroad, outside of Italy, one of the things that I have missed most of all is the bidet. There are some nations that don't use bidets, in fact, come to think of it I think the great majority of nations do not use bidets and there are very few that do. When a person gets used to having a bidet then it is hard to get unused to it. It is clear that for all the years I lived abroad I was getting by as best I could, so showers, basins, etc., however, let's say the convenience of having the bidet, I don't understand why there are still companies that don't embrace this technology so ancient, yet so-so useful. Now, during my recent trip to Japan, I had a chance to experiment, Once again, Japanese toilets that have built-in bidets not only have the bidet but they have a lot of other things built in. Unfortunately, I have never seen a Japanese toilet with instructions with the English translation, so let's say I always kind of guessed. All Japanese toilets have bidet spray that can be adjusted to fountain or bidet mode there is just the design of the butt, two half circles one to the side to the other, then some have what is called 'privacy' because they had noticed in Japan that a lot of water was being wasted, because people in order not to make people feel peeing or other things kept flushing down the toilet, so he would wasted a lot of water, now there is a button you push it and it makes the noise of water coming down the toilet flush, so it covers other body noises, then there is even the volume, you can turn up the volume, turn down the volume. Then another thing that all Japanese toilets have is something that from the beginning leaves you a little bit like that, but then you get used to it, it's the heated tablet that when you you get up at night to go pee let's say it's good to find the tablet heated. Even here you can adjust, I remember in one hotel the tablet was too hot, that is, it was not hot, however, it was definitely hotter than I wanted it to be try, so I lowered it. So the bidet is incorporated into the Japanese toilet, however, in my opinion, it does not replace, at least for physiology, the way we women are, it doesn't replace the bidet our because if you visualize we sit in the bidet straddling, so water comes in front of us, whereas in the Japanese bidet, there is this spray that comes to you from back, and it is difficult for us women to clean the front, so having to choose I always choose to have toilet and bidet, however if there is no space to put the bidet better the Japanese toilet than nothing.
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Domenica pigra e transitoria. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Sono sulla finestra del balcone. No, non si può dire 'sono sulla finestra del balcone', sono sul balcone. È domenica pomeriggio e sento delle voci, forse le sentite anche voi, però non vedo nessuno per strada, quindi evidentemente qualcuno che, così, festeggia dentro una casa oppure sotto il mio balcone, in un punto che io da qua non vedo, sono al quarto piano quindi non credo nemmeno sia il caso di sporgersi troppo. È una domenica, diciamo di passaggio, perché sono appena rientrata da una vacanza e quindi sto riprendendo contatto con la casa. Poi, tra l'altro, nelle settimane che sono stata via è arrivato l'inverno, quindi ho fatto anche il cambio dell'armadio, passaggio fondamentale per potersi mettere qualcosa per uscire o comunque per sentirsi a proprio agio, almeno per me lo è un passaggio fondamentale, e ogni volta che faccio il cambio dell'armadio mi ripropongo di limitare il numero di capi. Però ne ho già parlato, mi sa di averne parlato anche non troppo tempo fa, forse prima di andare in vacanza. E no, è una bella giornata perché, nonostante appunto la temperatura si sia abbassata notevolmente, però diciamo che ancora abbiamo le massime di 21, 22, domani mi pare che facciano addirittura 23 gradi. Oggi sono andata tra l'altro a fare una passeggiata in spiaggia ed è sempre una cosa che mi mi rallegra: sei lì seduta che ti bevi un aperitivo e pensi, ma quanto siamo fortunati a vivere in un posto dove anche d'inverno si può tranquillamente stare al sole perché il sole riscalda, non è come certi paesi del nord. Quindi sto riprendendo contatto con le mie abitudini e con il mio mondo qua, con tutto quello che ne consegue. Stagione di raffreddori, infatti c'è già diversa gente che ha il raffreddore e altri vari altri malanni che però si chiamano mali di stagione per un motivo, perché vengono con la stagione, ma non mi lamento più di tanto. Potete forse sentire anche in sottofondo Mazinga che ogni volta che mi vede parlare col telefono in mano, io ora ho il telefono in mano per contare i minuti, non lo so, vuole essere accarezzate e se io poco poco faccio l'errore di accarezzarla, allora mi si appiccica addosso e non si stacca più e le carezze le chiede in modo molto molto violento perché se incomincio a carezzare la testa e poi smetto, con la manina, con la zampetta e con le unghiette, mi fa capire che forse è meglio che continui, perché è una cosa che a lei dà molto piacere. E poi, ecco, eccola già che mi arriva con la zampetta e che mi graffia. Mazinga Smettila! Forse è meglio che chiuda e che mi dedichi un po' alla mia gatta che anche lei ha sentito la mia lontananza. TRANSLATION I am on the balcony window. No, you can't say 'I'm on the balcony window,' I'm on the balcony. It's Sunday afternoon and I hear voices, maybe you hear them too, however, I don't see anyone on the street, so evidently someone who, like that, is celebrating inside a house or under my balcony, in a spot that I can't see from here, I'm on the fourth floor so I don't even think it's appropriate to lean too far out. It's a Sunday, let's say a day of passage, because I've just returned from a vacation and so I'm getting back in touch with the house. Then, by the way, in the weeks that I've been away winter has come, so I've also been doing the closet change, which is a fundamental step to be able to put on something to go out or at least to feel comfortable, at least for me it is a fundamental step, and every time I do the closet change I make it a point to limit the number of garments. But I've already talked about it though, I think I even talked about it not too long ago, maybe before I went on vacation. And anyway, it's a beautiful day because, although the temperature has dropped significantly, however let's say we still have the highs of 21, and 22, tomorrow I think it's going to be as high as 23 degrees. Today I went among other things to take a walk on the beach and that's always something that cheers me up: if I sit there having an aperitif and thinking, but how lucky we are to live in a place where even in winter you can safely sit in the sun because the sun warms, it's not like some northern countries. So I'm getting back in touch with my habits and my world here, with all that goes with it. Cold season, in fact, there are already quite a few people who have colds and various other ailments, but they are called seasonal ills for a reason because they come with the season, so I won't complain too much. You can maybe also hear in the background Mazinga the cat that whenever she sees me talking with the phone in my hand, I now have the phone in my hand to count the minutes, I don't know, she wants to be stroked and if I only make the mistake of stroking her, then she sticks on me and she doesn't come off anymore and the stroking she asks for in a very very violent way because if I start stroking her head and then I stop, with her little hand, with her little paw and with her little nails, she makes me understand that maybe I better continue because it's something that gives her a lot of pleasure. And then, lo and behold, here she is already coming at me with her little paw and scratching me. Mazinga Stop it! Maybe I'd better close up and devote some time to my cat who also felt my absence.
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