#colpevolizzare
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Quando col tempo realizzi che in realtà a quella persona non è mai importato di te e adesso ti colpevolizzi per essere stato/a così stupido/a da avergli dato importanza
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Il cuore è solo un organo ✔
Il cuore non è l'organo più importante in un organismo complesso: è solo una pompa, che irrora sangue per permettere la riproduzione e lo sviluppo cellulare; è una pompa che resta attiva, artificialmente anche nei casi di espianto degli organi, quando il cervello del soggetto è morto - perché è il cervello a renderci non solo senzienti, ma anche capaci di sentire e comprendere il dolore. L'embrione, non avendo uno sviluppo cerebrale, non percepisce dolore alcuno.
La biologia che è possibile osservare nello sviluppo di un embrione, all'interno di un utero, fa capire che il lavoro fondamentale viene svolto dal soggetto ospite (dal corpo della donna incinta), che in modo del tutto attivo, ma non dipendente dalla volontà dell'ospite, muta le sue condizioni (persino le ossa cambiano posizione), per adeguarsi ai processi cellulari in corso nell'utero; se si verificano problemi nel corso dello sviluppo, il corpo femminile, nella maggior parte dei casi, non continua il processo, e lo espelle, in un aborto spontaneo - realtà ordinaria e non straordinaria.
Il nostro Diritto riconosce Persone solo i nati, proprio perché è consapevole di tutti i reali meccanismi di una gravidanza - anche dei parti prematuri, che, se non ci sono tecniche adeguate per soccorrere il neonato prematuro, portano alla naturale morte.
Noi salviamo i neonati prematuri, che spesso presentano complicazioni nella crescita, perché abbiamo le conoscenze adeguate e strumenti ospedalieri per farlo; diversamente, il loro destino è, nella maggior parte dei casi, morire, poiché più fragili, in quanto non hanno terminato il loro sviluppo.
Salviamo noi, i neonati prematuri, perché le tecniche mediche sono evolute, ma la "natura" no: ne decreterebbe il decesso (in contraddizione netta con chi continua a sostenere che l'esistenza umana debba essere condotta solo "per natura": se lo fosse, avremmo più decessi di neonati prematuri).
Solo quando il neonato viene staccato del tutto dal corpo materno ed emette il primo vagito, oltre che respirare, possiamo dire che quella è una Persona: prima no, perché le complicanze di una gravidanza sono infinite, compresa la complessità di un parto che può causare la morte del nascituro e/o della donna.
Non è colpevolizzando una donna che la si farà diventare "madre modello": è proprio tutto il contrario.
Le donne abusate, psicologicamente, da compagni e famiglia, per portarle a diventare madri per mero uso e costume, LI ODIANO I FIGLI. Quindi, meglio abortire, quando l'embrione, da potenziale neonato, non effettivo, è equiparabile ad una qualsiasi cellula del nostro corpo, in procinto di svilupparsi e non sviluppata - e non vi è certezza che maturerà; e non vi sono motivi per descrivere l'embrione come senziente: il cervello, capace di ricevere stimoli esterni e tradurre gli stimoli nervosi, non si è sviluppato.
Meglio abortire, perché la GPA non è consentita in questo Paese (chi viene indotto a portare avanti una gravidanza, pur non volendo il figlio, assume la posizione di donna che si fa carico di una gestazione per conto terzi); fintanto che non sarà normata la GPA, diventando un diritto per chiunque, eterosessuali e omosessuali, è l'unica scelta che ci permette, da donne, di non essere conniventi di un traffico illegale di adozioni nazionali di neonati in corso.
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Chi colpevolizzi una donna poiché pur avendo partorito un neonato, affrontato una gravidanza, non senta per esso un legame e decide di lasciarlo a terzi che possano occuparsene adeguatamente, è una persona deprimente, che non è in grado di capire la complessità della realtà.
Chi veda le donne non come esseri umani, come individui pensanti, come Persone, ma oggetti subalterni 'a qualcosa' (ai genitori, alla famiglia, al compagno, alla società, al lavoro, ai figli), mostra di essere nato e cresciuto in una famiglia disfunzionale patriarcale, dove si assegnano ruoli per mero pregiudizio: per principi morali che hanno ben poco a che vedere con la nostra individuale esperienza umana.
#colpevolizzare#donna#parto#neonato#gravidanza#legame#occuparsi adeguatamente di un minore#persona deprimente#complessità#complessità della realtà#donne#esseri umani#individui pensanti#Persone#oggetti subalterni#genitori#famiglia#compagno#società#lavoro#figli#famiglia disfunzionale#disfunzionale#patriarcale#patriarcato#principi morali#moralità#esperienza umana
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#Responsabilizzare e responsabilizzarsi#non è colpevolizzare innocenti ma è riconoscere e riconoscersi un ruolo attivo nel far andare meglio le cose
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“Ci sono situazioni che non puoi cambiare, persone che non puoi salvare, nodi intricati che non puoi sciogliere. Appurato questo, fa il tuo meglio.
E, se fai il tuo meglio, non colpevolizzarti... e non farti colpevolizzare.”
— Gabriela Pannia
#situazione#cambiare#salvare#sciogliere#fare del tuo meglio#dare il meglio di sé#colpevolizzarti#senza colpa#frasi#frasi tumblr#frasi e citazioni#Gabriela Pannia
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“Ci sono situazioni che non puoi cambiare, persone che non puoi salvare, nodi intricati che non puoi sciogliere. Appurato questo, fa il tuo meglio. E, se fai il tuo meglio, non colpevolizzarti... e non farti colpevolizzare.” Gabriela Pannia art on Pinterest ************************* “There are situations you can’t change, people you can’t save, knots you can’t untie. Once you know that, do your best. And if you do your best, don’t blame yourself… and don’t let them blame you.” Gabriela Pannia art on Pinterest
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...ministro Salvini, sta affrontando un inverosimile processo solo per aver difeso i confini italiani. Assistiamo ad un episodio surreale, perché colpevolizzare e perseguire giudiziariamente delle legittime scelte politiche, costituisce un precedente pericoloso, che dovrebbe far ragionare tutta la politica, indipendentemente dallo schieramento.
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troppo spesso facciamo l’errore di credere che gli altri sappiano esattamente cosa ci passa per la testa, cosa proviamo e come vediamo il mondo. siamo per scontato che giri nello stesso modo per tutti, con la medesima importanza che noi diamo alle cose che davvero contano. e ci incazziamo, da morire, quando gli altri non rispecchiano questo concetto, quando esprimono il loro modo di essere in maniera inconcepibile, senza pensare che è esattamente così che noi appariamo agli altri. ci sembra superfluo comunicare, è più semplice credere che se avessero voluto l’avrebbero fatto, senza magari fermarci e riflettere sul fatto che tutti hanno gli stessi interrogativi, le medesime paure di esporsi, di aprirsi. tutti possiedono difese ed è così sbagliato interpretare senza cognizione di causa ciò che accade, senza conoscere cosa c’è dietro e senza mettersi lì a spiegare perché qualcosa pesa così tanto per noi. è più semplice colpevolizzare chi non si prende cura di noi quando siamo i primi a non saperlo fare.
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E via a insultare e a colpevolizzare
l'intervento a Che sarà è qui: https://twitter.com/siriomerenda/status/1782057655223161330
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Amore e relazioni, perché non trovo la persona giusta? L'esperta: «Ecco come innamorarsi in 8 mosse»
Quanto è difficile trovare l'amore? Tante persone sono scoraggiate e non nutrono più speranza. Si arrendono all'idea che per loro è impossibile innamorarsi. Ma perché è così difficile trovare la persona giusta? Lo abbiamo chiesto alla psicologa Martina Stavolo: «Trovarla non è facile. Partendo da questo assunto si può analizzare se stessi e predisporsi all'amore».
«Non siamo sbagliati o sbagliate»
Le difficoltà sono spesso frutto degli stili di vita: «Andiamo tutti di fretta, vorremmo trovare l'amore al primo appuntamento – dice –. E se non accade ci si butta giù: ci si sente sbagliati o pensiamo che gli altri sono tutti casi umani». È, quindi, importante guardare al futuro senza scoraggiarsi e in modo proattivo.
«Non va bene chiunque» «È importante capire cosa stiamo cercando e se siamo pronti a voler vivere una relazione. Se siamo predisposti a costruire una storia cerchiamo una persona speciale, non di certo una persona qualsiasi. Ognuno di noi – dice la professionista – cerca la persona giusta. Eppure spesso siamo portati a comportarci come se andasse bene chiunque».
«I social illudono» Spesso, spiega ancora Stavolo, basta un cuoricino sui social o nelle chat WhatsApp per «definire una persona carina. Ma ci vorrebbe ben altro. Per capirsi bisogna incontrarsi dal vivo: è l'unico modo per conoscersi davvero. Le chat velocizzano le impressioni, ma capita spesso che falsino la percezione dell'altro». Capire una persona richiede tempo.
L'errore «L'errore più frequente è concentrarsi sul piacere all'altra persona. Ci poniamo continuamente domande come: “Gli piacerò?”, “Sarò abbastanza?” Ancora prima di capire se l’altra persona piace a noi. Le domande che ci dobbiamo porre sono: “Mi piace?”, “ Sto bene con lui/lei?”».
Video correlato: L'amore non si sa | movie | 2021 | Official Trailer (Dailymotion)
Perché si sbaglia Si sbaglia per un unico grande motivo: il timore di non piacere e la paura del rifiuto. «Un "no" che confermerebbe le nostre insicurezze». Il punto focale è, quindi, cambiare prospettiva: «Scegliere e non essere scelti dall’altra persona. Soprattutto all’inizio di una frequentazione concedendosi di essere così come è, anche con le proprie fragilità».
«Mai deresponsabilizzarsi» Dare la colpa all'altra persona è un errore. «Colpevolizzare l’altro porta spesso a usare terminologie improprie (come “é un narcisista”). Dire "Si è rivelata un'altra persona" è una banalizzazione, molto spesso non si guarda in faccia la realtà: ci si concentra troppo sulle paure. Concentriamoci, invece, sulla nostra capacità di scegliere», spiega l'esperta.
Cosa fare «Bisogna prendere contezza di un dato: la scelta non è dell'altra persona ma nostra». Cosa fare allora durante un appuntamento? «Dobbiamo – consiglia Stavolo – metterci in un atteggiamento di curiosità verso l'altro. È importante "Prendersi il momento, non la persona". Non bisogna uscire con l'altro con l'obiettivo di conquistare la persona a tutti i costi. Quando si esce le prime volte, non sappiamo se vorremo quella persona. È una decisione che richiede tempo. Bisogna godersi la scoperta. Solo dopo, se si è stati bene, si può decidere se continuare e se quella persona è quella giusta per noi».
«Mai buttarsi giù» La cosa che bisogna evitare quando una conoscenza fallisce è non generalizzare e non buttarsi giù: «Va capito che quella persona non è giusta per noi. Non è sbagliata la persona: semplicemente non c'è stato l'incastro giusto», chiosa Stavolo.
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Nettuno ti giuro nettuno
Oggi la fase depressiva domenicale è iniziata più presto del solito. In genere attende la discesa del sole e il passaggio dal grigio chiaro del cielo al grigio scuro, prima di divenire nero smog. Sarà perché nevica da qualche giorno e Vienna sembra uno di quei pandori spolverati di zucchero a velo che sono rimasti dimenticati in dispensa da Natale, oramai passato da tre settimane.
Nel solito bar dove mi reco per continuare a scrivere il manoscritto e che oramai chiamo scherzosamente "il mio ufficio" la barista ha visto che insieme a me era entrata una nuvola carica di tristezza che non è abituata a vedere. Sarà perché ho smesso di provarci con lei e sono passato alla completa onestà e quindi ti becchi anche tutto quello che è nascosto dietro le battute e i sorrisi. Mi ha chiesto cosa avessi, se fosse successo qualcosa ieri sera. Ci ho pensato e vediamo, sono uscito, andato a una festa con un amico che dopo 15 minuti ha conosciuto una signora e dopo 25 minuti stavano limonando duro. Potrebbe essere gelosia? Non del mio amico, ma del non aver limonato? No, non credo. Che noia limonare a caso alle feste. Parlare di come riportare in alto Rifondazione Comunista ecco quello è un modo per farmi eccitare di brutto il sabato sera. Forse sono state le troppe birre che ho bevuto perché la festa era abbastanza divertente ma piena di sudamericani e io da italiano mi domandavo tutto il tempo, ma perché noi italiani, che apparteniamo al ceppo latino, non possiamo definirci latini? Nel senso di Jennifer Lopez che dice I'm a LATINA. Magari perché non abbiamo conquistato territori assolati esportando la nostra lingua, al contrario degli spagnoli e dei portoghesi, però Colombo non era italiano? Genovese? Ok oggi non riesco a connettere e le birre si fanno sentire sto pensando a rallentatore, ho dimenticato tutto quello imparato a scuola. Diciamo che mi sta sul cazzo essere a una festa piena di appartenenti al mio ceppo e non sentirmi parte dello stesso ceppo. Ecco. Insomma ho esitato a rispondere alla barista ma poi l'ho fatto, ho raccontato della serata e della solitudine domenicale viennese e delle birre e dei pensieri ovattati dalla neve.
- È successo qualcosa ieri notte? - No. È proprio perché non sta succedendo qualcosa da molto tempo che mi sento così. Vorrei accadesse qualcosa. Ogni domenica aspetto sempre che qualcosa accada e invece alla fine l'unica cosa che accade è il lunedì. Meno male che accade il lunedì sarebbe brutto si fermasse il susseguirsi dei giorni.
Ahinora (la barista) si ferma a guardarmi e poi dice. - Sai, ieri ho investigato un po' perché anche io mi sentivo strana e alla fine è nettuno che sta passando attraverso la dodicesima casa e scombussola ogni cosa e quindi... - Ma che cazzo stai dicendo? - ... e poi c'è la luna che si oppone al transito di... - Tu non sai quanto vorrei credere a ste cose e avere pianeti da colpevolizzare per il mio umore di merda e l'aver allontanato tutti negli ultimi anni per paura di essere ferito nuovamente o di ferire, sarebbe così bello crederci! E invece che faccio? Passo le domeniche ad ammazzarmi di seghe mentali e scrivere. - Tu non capisci niente Matteo, non è una religione che ci devi credere, sono fatti, i pianeti influenzano i... - Io mi siedo, hai ragione tu, se passa nettuno digli che ha rotto il cazzo da parte mia, che non è che siccome è un pianeta grande e grosso può permettersi di fare il bello e il cattivo tempo con il mio umore e poi ah, un macchiato per favore! - Il solito con latte d'avena? - Bravissima. Il solito. Non sono pronto alle novità. - Non hai detto prima che vorresti che qualcosa di nuovo accadesse? - Vero. L'ho detto. Hai ragione. Ma non credo sarei in grado di affrontare un caffè nuovo ma disgustoso, rovinerebbe ancora di più questa giornata già resa impossibile da nettuno! - Vaffanculo. Vai a sederti al tuo posto e mettiti a scrivere. - D'accordo capo!
Ultimamente sto bene solo quando scrivo. Quando faccio vivere nei miei racconti persone inesistenti, create per farmi ragionare. O persone scomparse, che ho cacciato e trasformato in apparizioni per non dover affrontarle più.
La prossima storia che scriverò parlerà di me che mi sbatto un casino, divento uno scienziato famosissimo, poi presidente dell'intero mondo, poi tiranno assoluto, poi investo ogni risorsa rimasta del pianeta per creare un missile razzo nucleare micidiale e spararlo e far esplodere nettuno solo per poter andare da Ahinora e dirle: "Allora, senza nettuno come ti senti? Cosa ti sta influenzando oggi? La dodicesima casa di stocazzo oppure la smettiamo di dire stronzate e ci mettiamo a lavorare su noi stessi?". - Come fai tu Matteo? Sei tu l'esempio che dovrei seguire?
Dannazione. Ha ragione. Non so che dirle. Me lo sentivo che a renderla un personaggio di una storia sarebbe diventata più intelligente di me.
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ll paravento di un mondo multipolare per distruggere etnie, civiltà e tradizioni, con una propaganda atta a colpevolizzare i popoli europei e non quel potere unico che governa il mondo. Non è il potere vero che deve soccombere, ma i popoli europei.
Hervé Ryssen
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Abbiamo tempo per tutto.Per dormire,per correre a destra e a sinistra,per rimpiangere che abbiamo sbagliato e per sbagliare ancora,per giudicare gli altri e assolvere noi stessi,abbiamo tempo per leggere e scrivere,per correggere quello che abbiamo scritto e per rimpiangere quello che abbiamo scritto,abbiamo tempo per fare progetti e per non rispettarli,abbiamo tempo per farci delle illusioni e per frugare nella loro cenere più tardi.Abbiamo tempo per ambizioni e malattie,per colpevolizzare il destino e i particolari,abbiamo tempo per guardare le nuvole,la pubblicità o un incidente qualsiasi,abbiamo tempo per rimandare le domande e ritardare le risposte,abbiamo tempo per spezzare un sogno e per reinventarlo,abbiamo tempo per farci degli amici e per perderli,
abbiamo tempo per ricevere lezioni e per dimenticarle dopo,abbiamo tempo per ricevere doni e per non capirli.Abbiamo tempo per tutto.
Non c’è tempo solo per un po’ di tenerezza. Quando lo stiamo per fare...moriamo.
Octavian Paler
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grazie mille per i tuoi “2 cents”, ho apprezzato molto le tue parole, le ho trovate confortanti. Comunque ecco…mi rimarrà sempre questo amaro in bocca, perché anche se da lontano, anche se privat* di accento, io sono cresciut* in quella cultura e quindi mi fa male non poterne essere parte, essere vist* male dai miei stessi parenti. Manco non parlassi la stessa lingua loro. Rimarrò sempre un po’ in quella terra di mezzo a questo punto…purtroppo. Per sempre in difficoltà a definire i miei fiumi. scusa, termino la lamentela di sta sera. Grazie ancora, adoro il tuo blog:)
Il problema non sei tu, il problema sono loro. E niente ti leverà le tue radici, nemmeno i tuoi parenti che hanno avuto la fortuna di rimanere nel loro paese d'origine.
Spero sinceramente che troverai il modo di poter essere liber* di non dover dimostrare niente a nessuno, anche perché colpevolizzare la gente perché "meridionale" o "non abbastanza meridionale" è veramente ridicolo, questo paese si deve evolvere.
Ti abbraccio, e figurati, a disposizione ♥
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“Ci sono situazioni
che non puoi cambiare,
persone che non puoi salvare,
nodi intricati che non puoi sciogliere.
Appurato questo, fa il tuo meglio.
E, se fai il tuo meglio,
non colpevolizzarti...
e non farti colpevolizzare.”
— Gabriela Pannia
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Racconto un aneddoto...
Un post su questa cosa da te non l'ho trovata e lo hai nascosto bene tralasciando questa inezia... lasciando solo il tuo vittimismo colpevolizzare me.
A Lei...
il mio cuore tutto e per tutto e sogni di vita mia passata...
Dopo innumerevoli litigate e gelosie negli anni le chiedo una cosa : facciamo il salto insieme?Divorziamo dagli attuali coniugi e andiamo a vivere insieme,ci riusciremo vedrai..
Da me non ci sono debiti di sorta e chiedo di venire da me se gli va. Passano settimane..e un bel giorno mi dice: Ho comprato casa e mi tengo il lavoro qui....
Attimo mio di sgomento ma rispetto la sua decisione perché non si può obbligare ed estirpare una persona dalla sua vita.Ci rimasi male,ma RESTAI CON LEI UGUALMENTE io.
Mi rimetteva in autostrada...ma va bene.
L'amavo...questo è altro per lei ma devo pensare anche a me..
L' avvertii che entravo a quel punto in mie spese..tetto casa, auto e a quel punto subentrò anche il lavoro e di non cambiare idea pensandoci bene.
Mi disse di si..sono sicura.
Va bene..passano mesi e mesi e un bel dì viene da me..e mi dice che è in crisi a casa sua.
A quel punto sentendola sempre che fa fatica a guidare perche distanti oltre i 170km e fare altre cose.... le ricordai cosa le dissi tempo prima alla mia richiesta e le risposi che non riuscivo a trovare spazio per quello che voleva.Il fuggire e mietere tutti quei km seralmente.(oltre340km)andata e ritorno...
La conclusione e stata quella che se ne andò dove io invece rimasi tempo prima.. e trovò un altro.
In nessun tuo post ho letto questo..solo le parole piu svariate come ipocrita e similari.Non c e scritto che ti chiesi il salto...c e solo scritto che tu sei la vittima e io l'Infame.
Sei una vittimista di tumblr perche ci vivi dentro,dove gli uomini vengono e fanno i cavalieri per scoparti e le donne fanno le disagiate per avere il gusto di essere cretine come te ascoltando solo te per darsi un tono d'incoraggiamento.
Il problema è che tu da me questa situazione non l' hai ricevuta ma data.
Scrivilo che ti davo la mia vita...di vivere insieme.
Ma non avrai questo coraggio...perché ne hai raccontata un'altra di storia tralasciando ciò che ti faceva comodo.
Metterai e dirai solo ciò che hai trovato contro di me cercando anch'io di rifarmi una vita senza te.
Il bello è che ti auguro una buona vita...e dopo che li avrai provati questi uomini per trovarne uno...non cercarmi perché come scrisse un cavaliere...io non sono più la'.
L'ipocrita
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