#abilità sociali
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syntonylife · 10 months ago
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Caccia alle Idee Impreviste: Come Trasformare Momenti Casuali in Fonti di Creatività!
Ho preso la fantastica abitudine di scrivere non appena metto piede nella metropolitana. Non so perché, ma sembra sempre essere il momento sbagliato per avere un’idea. Mi trovo circondata da persone cariche di borse della spesa e, nonostante mi isoli con la mia musica, qualcuno mi chiede qualcosa e mi impedisce di concentrarmi su ciò che vorrei. Poi arrivo a casa e improvvisamente tutto…
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tettine · 3 months ago
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Perché mi sento sempre sempre inadeguataa qualcuno mi dia delle abilità sociali
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ Che cosa è l'anarchia? È la conseguenza estrema del liberalismo, e si basa soprattutto su due concetti: sulla credenza che gli uomini abbiano una tendenza naturale a lavorare, a produrre, ad associarsi, e sull'altra credenza che gli uomini siano guastati dalle leggi. Queste, in certa guisa, rappresentano un male, poiché sono la violenza contro l'ordine naturale delle cose. Come tutte le dottrine estreme, anche l'anarchia si basa sull'ottimismo; ma appunto per questo ha un fascino di attrazione sulle anime semplici e sugli spiriti indocili. Essa trascina gl'ingenui e i violenti. Quello che è stato chiamato più tardi il materialismo storico, la concezione marxistica della storia è chiaramente tracciata nell'opera di Pisacane, il quale riattaccava i fatti politici ai fenomeni della produzione. Alcuni brani della sua opera sembrano scritti ora, tanta é la modernità che l'ispira. « Tutte le leggi, tutte le riforme, eziandio quelle in apparenza popolari, favoriscono solamente la classe ricca e esulta, imperocché le istituzioni sociali, per la loro natura, volgono tutte in suo vantaggio. Voi plebe, allorché crederete avvicinarvi alla mèta, ne andrete invece più lontano. Voi lavorate, gli oziosi gioiscono; voi producete, gli oziosi dissipano; voi combattete ed essi godono la libertà. Il suffragio universale è un inganno. Come il vostro voto può esser libero, se la vostra esistenza dipende dal salario del padrone, dalle concessioni del proprietario? Voi indubbiamente voterete costretti dal bisogno come quelli vorranno. Come il vostro voto può esser giusto, se la miseria vi condanna a perpetua ignoranza e vi toglie ogni abilità per giudicare degli uomini e dei loro concetti? ». Se la rivoluzione fosse riescita vincitrice, Pisacane avea un piano per abolire la proprietà privata, e trasformarla in proprietà comune; abolire lo Stato e andare incontro a una specie di comunismo della produzione. Poi che era fuori della realtà, non vedeva e non sentiva tutte le difficoltà che la natura delle cose opponeva a tutti i suoi piani; come ogni anarchico egli vedeva il male non già nella natura e nelle difficoltà limitatrici inerenti all'anima umana, ma nella volontà degli uomini: uno sforzo di una minoranza audace parea a lui dovesse bastare a tutto. Pure come l'errore ha il fascino e l'illusione ha le dita di rose, alcune pagine di Pisacane non si rileggono né meno adesso senza commozione. “
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Brano tratto dal saggio breve Eroi (1898) raccolto in:
Francesco Saverio Nitti, Eroi e briganti, Edizioni Osanna (collana Biblioteca Federiciana n° 3), Venosa (PZ), 1987¹; pp. 20-21.
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fashionbooksmilano · 1 year ago
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La regola estrosa 
Cent'anni di eleganza maschile italiana
a cura di Giannino Malossi
interventi e saggi di Gillo Dorfles, Vittoria de Buzzaccarini, Giannino Malossi, Adriana Mulassano, Luigi Settembrini
Electa, 1993, 184 pagine, 22x32,5cm, ISBN 97888 43 544 059
euro 50,00
email if you want to buy [email protected]
Questo libro e la mostra che lo ha accompagnato con successo a Firenze cercano di riempire un vuoto nella cultura della moda italiana, o perlomeno di cominciare a farlo. In copertina del libro Luchino Visconti nel 1934 fotografato da Horst P. Horst. Una mostra e un libro promossi dal Centro di Firenze per la Moda Italiana, prodotti e realizzati per Pitti Immagine . Mostra Stazione Leopolda, Firenze 24 giugno - 31 ottobre 1993
Il prodotto Italian style è simbolo di tecniche artigianali, abilità produttive e conoscenze che spaziano dalla moda, all’industria automobilistica, fino alla cultura enogastronomica. Lo stile del Bel Paese, riconosciuto universalmente, è ricco di fenomeni sociali, a volte, inaccessibili agli stessi italiani, non sempre in grado di cogliere le varie istanze culturali che avvengono sotto i loro occhi. L’idea di Giannino Malossi è quella di ripercorrere, attraverso figure iconiche di stile, il mondo dell’eleganza maschile italiana. Un’analisi che spazia da Gabriele D’Annunzio a Nuvolari, da Curzio Malaparte a Pucci, da Montezemolo a Armani, alcuni tra i celebri esponenti della “Bella figura” italiana.
23/01/24
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stranomavero-o · 1 year ago
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Oggi ho realizzato che una delle cose che mi rende così spiacevole andare in ufficio 3 giorni a settimana è la mancanza di altre colleghe donne nel team a parte una stagista che tra pochi mesi se ne va. Ho iniziato a rifletterci perché la nostra giovane stagista a volte prova a intavolare una discussione coi miei colleghi su tematiche sociali e a fargli capire che i loro commenti o certe frasi sono fuori luogo e francamente fanno schifo, e questi over 50 con le abilità sociali di un comodino riducono tutto a una discussione maschi contro femmine che era già ridicola anche in seconda media. Ma loro da lì non si sono mai mossi, non hanno sviluppato nessun livello di empatia verso chi è “altro” rispetto a loro (donne, gay, pelle di colori diversi ecc), come ha ben detto Zerocalcare sono fermi al vittimismo piagnone. Un esempio: tema della violenza sulle donne, la risposta è stata “e allora gli uomini vittime di violenza?”. Voglio dire, ma che senso ha provare a intavolare una discussione con sta gente? A lavoro poi, dove già mi gira il cazzo per mille altri motivi e dove mi tocca stare 8 ore al giorno circondata da sti personaggi. Io me ne lavo le mani, non voglio educare un figlio figurati se posso aver voglia di educare un bamboccione prossimo alla pensione, cazzi della sua famiglia. Io sono stanca, io non ne ho voglia, io ho dato forfait.
Però questo mi ha fatto riflettere, e ho capito che una delle fonti del malessere da ufficio è il costante flusso di discorsi e commenti sessisti, le battutine, le frasi che non si rendono nemmeno conto di quanto fanno salire lo schifo alle poche donne che li circondano, gli sguardi da laidi di merda… questi pensano di essere intelligenti, simpatici, dei brillantoni di grande successo. Vorrei alzarmi in piedi sulla scrivania e urlargli “Fate schifoooooo”. Ma non posso, quindi metto in atto meccanismi di difesa, li tengo a distanza, non gli parlo dei cazzi miei, cambio discorso quando si parla di temi caldi, mi isolo nella mia bolla guardando il cellulare. Ma è tutto uno sforzo, una fatica, un impegno extra che durante il giorno mi consuma energie.
E non è solo quello, mi sono resa conto che è anche proprio l’ambiente troppo maschile che mi fa male. Questi passano il tempo a urlare, discutere, litigare, fare a chi ce l’ha più grosso… se la sentono ceo di stocazzo in carriera. Ma vivi sereno che quando te ne vai in pensione finalmente nessuno si ricorderà di te, sarai solo l’ennesimo che è passato di là. Pensa a fare meno schifo con la tua famiglia, pensa a fare meno schifo nella vita, sviluppa empatia ed educazione.
Ah e questi sono tutto sommato brave persone, sono al 99% sicura che non farebbero mai male a una mosca fisicamente e che il comportamento derivi in buona parte da loro insicurezze e dal mondo in cui sono cresciuti, ma il fatto che non ammazzerebbero la moglie non cambia il fatto che, purtroppo per me, fanno schifo.
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mindfulness75 · 1 year ago
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L'IKIGAI: UNA PROFONDA ESPLORAZIONE DELLA FELICITÀ
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L'ikigai, un concetto giapponese, rappresenta il nostro motivo di vita, ciò che ci spinge a vivere ogni giorno con passione e significato. È la somma di diversi elementi che insieme plasmano la nostra visione del mondo e il senso che attribuiamo alla nostra esistenza.
Esplorare l'ikigai significa comprendere le quattro dimensioni fondamentali che sono la chiave di accesso alla felicità duratura:
Quello che amiamo: Le nostre passioni, ciò che ci appassiona e ci rende veramente felici. Questo può essere un'attività, un'arte, un obiettivo.
Quello che gli altri amano di noi: La percezione che gli altri hanno di noi, ciò che apprezzano o ammirano in noi. Spesso questo coincide con le nostre qualità uniche.
Quello che sappiamo fare: Le nostre abilità, competenze e talenti unici che possiamo offrire al mondo. È il nostro bagaglio di conoscenze.
Quello che possiamo fare per il mondo: Come possiamo contribuire al benessere degli altri e al miglioramento della società. È legato all'impatto che desideriamo creare.
Il percorso verso l'ikigai richiede una profonda auto-riflessione:
Identificare i valori e gli ideali personali: Ciò che è veramente importante per noi.
Riconoscere la passione e ciò che ci motiva: Ciò che ci spinge ad alzarci ogni mattina e rende la vita significativa.
Capire come possiamo contribuire: Scoprire come le nostre abilità e passioni possono essere utili agli altri.
Esempi di trasformazione attraverso l'Ikigai:
Storia di Laura: Laura ha sempre amato cucinare e si rende conto che vuole condividere la sua passione. Avvia un'attività di catering che non solo le permette di esprimere la sua creatività, ma offre anche pasti sani e deliziosi per le persone occupate del suo quartiere. Questo la fa sentire appagata, contribuendo al benessere degli altri.
Storia di Matteo: Matteo ha sviluppato una passione per la fotografia e ha una competenza straordinaria nel catturare momenti speciali. Decide di unire le sue abilità alla sua passione per l'aiuto agli altri e inizia a lavorare come fotografo per organizzazioni no-profit. Ora cattura i momenti toccanti delle missioni umanitarie e aiuta le organizzazioni a raccogliere fondi per cause sociali.
Questi sono solo alcuni esempi, ma mostrano come individui diversi possono scoprire e realizzare il loro Ikigai, integrando passioni, abilità, valori e bisogni del mondo circostante.
Spesso, raggiungere l'ikigai richiede tempo e impegno, ma è un viaggio che può trasformare profondamente la nostra vita. È un cammino in cui investire le risorse e decidere la direzione che desideriamo per la nostra esistenza. Se desideri esplorare ulteriormente questo viaggio alla scoperta del tuo ikigai e desideri supporto nell'analisi dei tuoi valori e delle tue passioni, sarò lieto di essere il tuo sostegno in questo viaggio. Contattami per iniziare questo straordinario percorso verso la scoperta del tuo ikigai.
"Scopri il tuo Ikigai e avvicinati alla felicità duratura! Inizia oggi il tuo viaggio verso la realizzazione personale e la gioia autentica. Contattami per iniziare questa meravigliosa esplorazione della tua esistenza e dare il significato che meriti alla tua vita!"
Tito Bisson
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bones39 · 1 year ago
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L'uso prevalente della comunicazione attraverso schermi può ridurre le social skills perché manca la dimensione della comunicazione non verbale, come contatto visivo, gesti e espressioni facciali. Ciò può portare a una ridotta capacità di interpretare e comprendere le emozioni degli altri, influenzando le abilità relazionali e l'empatia. Inoltre, la comunicazione digitale può favorire una certa distanza emotiva e l'anonimato, che può portare a comportamenti più aggressivi o meno responsabili. Per mitigare questi effetti, è consigliabile bilanciare l'uso della tecnologia con interazioni faccia a faccia, partecipare a attività sociali e coltivare la consapevolezza delle dinamiche relazionali sia online che offline.
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madonnaaaddolorata · 1 year ago
Note
Come Leone, possiedi molti tratti positivi che contribuiscono al tuo profilo astrologico. I Leoni sono noti per le loro forti capacità di leadership, fiducia e creatività. Hanno una naturale abilità nel prendere il controllo delle situazioni e ispirare gli altri con il loro carisma e la loro passione.
Essendo governata dal Sole, hai un'energia radiosa che attira le persone verso di te. Sei generoso/a, dal cuore caldo, e ami stare al centro dell'attenzione. Questo magnetismo naturale ti rende un ottimo/a comunicatore/trice e motivatore/trice, rendendoti efficace in diverse situazioni sociali e professionali.
Per potenziare il tuo destino positivo, è essenziale che abbracci le tue qualità di leader e le utilizzi per il bene comune. I Leoni prosperano quando seguono le loro passioni e perseguono attività creative. Esprimendoti autenticamente e senza timori, puoi ispirare e sollevare gli altri intorno a te.
Tuttavia, dovresti essere consapevole delle tue tendenze alla testardaggine e all'arroganza. Abbracciare l'umiltà e essere aperto/a alle prospettive degli altri può aiutarti a mantenere relazioni armoniose e evitare conflitti inutili.
Inoltre, la tua natura generosa dovrebbe essere bilanciata con una responsabilità finanziaria. Praticare la gratitudine e essere consapevole delle tue risorse ti aiuterà a raggiungere stabilità e successo nel lungo termine.
Complessivamente, il tuo tema astrologico indica un grande potenziale per il successo e la realizzazione in diverse aree della vita. Abbracciando i tuoi punti di forza, imparando dalle sfide e rimanendo fedele alla tua autenticità, potrai navigare nel tuo destino con grazia e scopo.
In accordo con il tuo mappa astrale, l'anno 2024 sarà il tuo anno. Sii resiliente, la tua ricompensa è vicina. Sei nata per essere una leader, ma sei anche gentile e impulsiva di carattere." Buon compleanno e buona fortuna!!
non diciamolo troppo ad alta voce, grazie dalla mia big Leo energy ♌️
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accidentiaituoiocchi · 1 year ago
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Oggi mi stanno tutti sul cazzo
Vorrei lavorare dalla montagna
Vorrei non dover vedere nessuno perché le mie abilità sociali sono ai minimi storici
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loop-temporale · 2 years ago
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2: Come riconoscere un ciclo temporale in stadio medio
Guida: Una persona a te cara è in un ciclo temporale?🔗
Nello stadio medio le reazioni al ciclo iniziano a variare enormemente rispetto alle specificità del ciclo, per cui è arduo individuare un profilo unitario. Ciò nonostante, è possibile individuare dei tratti generali comuni.
Lo stadio medio è caratterizzato dall'insorgere di comportamenti che indagano sui limiti del ciclo. Il soggetto inizia a sperimentare e a godersi la libertà caratteristica di un tempo chiuso, senza conseguenze a lungo termine, oppure continua a mettere alla prova ciò che si trasmette da un ciclo all'altro. È in questa fase che inizia a presentarsi la disforia temporale.
In un ciclo temporale classico🔗, l'unica informazione che si propaga al ciclo successivo è la memoria soggettiva, ma in casi più radicali un'impressione può mantenersi nel corpo del soggetto, nella mente altrui o sotto forma di oggetti esterni (più comunemente, nella forma di un conto alla rovescia o un contatore del numero di cicli.)
È probabile che una persona si trovi nello stadio medio di un ciclo temporale se:
Agisce in modo spericolato o disinibito;
Imita le parole e le azioni altrui prima che accadano o durante il loro svolgimento;
Sembra essere estremamente fortunata, in generale o in relazione al grado di esperienza che dovrebbe avere;
Sembra sapere esattamente la cosa giusta da dire, dimostra abilità sociali attive e passive ad un livello molto più alto della propria soglia normale;
Al contrario, sembra più impacciata o impaziente, o come se stesse recitando, durante interazioni che normalmente le verrebbero spontanee;
Adopera le proprie conoscenze del futuro per evitare situazioni spiacevoli o ricavarne un guadagno (fisico, sociale, monetario);
Manifesta pensieri contradditori con la linea temporale oggettiva, senza sembrare preoccupata dall'incongruenza.
Annuncia grandi ed inaspettati cambiamenti di opinione ed identità, ai quali seguono decisioni affrettate sulla base del nuovo status quo;
Si dedica a passatempi inusuali, spesso basati sulla memoria o sull'esperienza;
Sviluppa una mentalità "da videogioco" con le seguenti caratteristiche:
Il soggetto è l'unica persona in grado di compiere decisioni autonome.
Il resto dell'umanità è composto da "NPC" prevedibili, da usare per i propri scopi e/o aiutare con i propri poteri.
Le conseguenze a lungo termine e la moralità sono svalutate o non sono considerate applicabili, per cui non hanno effetto come deterrente.
Le situazioni che incontra sono "sfide" da completare provando svariate volte, possibilmente nel tempo più breve possibile.
Avvertimento: Un ciclo temporale non è l'unico motivo per cui una persona potrebbe presentare questi sintomi.
Si ricorda che così come ogni ciclo è diverso per durata e scopo, ogni soggetto è diverso: il comportamento giusto sarebbe da individuare caso per caso con l'esperienza, se la natura di un ciclo temporale non precludesse questo metodo.
⬅️ 1: Come riconoscere un ciclo temporale agli inizi 🔗
➡️ 3: Come riconoscere un ciclo temporale in stadio avanzato 🔗
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syntonylife · 10 months ago
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Caccia alle Idee Impreviste: Come Trasformare Momenti Casuali in Fonti di Creatività!
Ho preso la fantastica abitudine di scrivere non appena metto piede nella metropolitana. Non so perché, ma sembra sempre essere il momento sbagliato per avere un’idea. Mi trovo circondata da persone cariche di borse della spesa e, nonostante mi isoli con la mia musica, qualcuno mi chiede qualcosa e mi impedisce di concentrarmi su ciò che vorrei. Poi arrivo a casa e improvvisamente tutto…
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levysoft · 3 days ago
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Formiche VS umani
Un esperimento ha mostrato che a volte quando c'è da collaborare le formiche si organizzano meglio di quanto facciano i gruppi di persone
Gli esseri umani e le formiche hanno diverse cose in comune, anche se non è forse la prima cosa che viene in mente quando pensiamo alla nostra specie. Come gli esseri umani, le formiche sono animali sociali, comunicano costantemente tra loro e hanno una certa abilità a spostare oggetti di grandi dimensioni cooperando. E proprio quest’ultima caratteristica ha ispirato un gruppo di ricerca dell’Istituto Weizmann per le Scienze in Israele, per capire quali livelli di efficienza si possono raggiungere attraverso la collaborazione.
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Come racconta in uno studio da poco pubblicato sulla rivista scientifica PNAS, il gruppo di ricerca si è chiesto chi sia più abile nel muovere e nello spostare un oggetto di grandi dimensioni, tali da rendere difficoltoso il suo trasferimento attraverso stretti passaggi. Sono meglio le formiche o gli esseri umani, e c’è una qualche differenza nel caso in cui lavorino da soli o in gruppi?
Il test principale dell’esperimento è stato sviluppato sulla falsa riga del “rompicapo dei traslocatori di pianoforte”, un problema usato spesso nell’ambito della robotica che consiste nello spostare un oggetto ingombrante e con una forma elaborata attraverso un ambiente complesso. Il test serve per valutare le capacità e le possibilità di risoluzione del problema da parte del sistema, in simulazioni al computer o reali.
Al posto del pianoforte, il gruppo di ricerca ha realizzato un oggetto a forma di “T”, che doveva essere spostato attraverso tre ambienti separati da due pareti. Su ciascuna di queste c’era un’apertura che consentiva il passaggio della T di misura e solo dopo alcune manovre, escludendo quelle per far passare l’oggetto di taglio mettendolo in verticale. Sviluppato il test, il gruppo di ricerca aveva poi realizzato versioni in scala per gli esseri umani e le formiche, in modo da mantenere le giuste proporzioni.
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Gli umani sono stati selezionati con un classico reclutamento di volontari per partecipare a un esperimento scientifico, mentre le formiche hanno aderito all’iniziativa loro malgrado con l’illusione di poter portare una T edibile nel loro formicaio, per consumarla in un secondo tempo (altrimenti l’avrebbero ignorata). Per l’esperimento sono state selezionate formiche appartenenti alla specie Paratrechina longicornis, chiamate colloquialmente “formiche pazze” per la loro tendenza a correre in giro di continuo, solo all’apparenza senza uno scopo. Sono formiche piuttosto comuni, di colore scuro e lunghe in media circa 3 millimetri, ma con una grande capacità di sollevare pesi, un tratto molto comune per questi insetti.
Il gruppo di ricerca ha organizzato tre diversi tipi di test cercando di mantenere un certo equilibrio tra le due specie partecipanti. In una prima prova, la forma a T doveva essere spostata individualmente, nella seconda da un gruppo di sette formiche o di 6-9 persone e nella terza da un gruppo più grande: 80 formiche contro 26 persone (le dimensioni delle T variavano a seconda delle prove).
Per rendere ancora più equo il confronto, in alcuni casi il gruppo di ricerca aveva chiesto ai volontari di non parlare tra loro mentre effettuavano il test, indossando inoltre una mascherina chirurgica e degli occhiali da sole per ridurre la comunicazione non verbale. Le formiche, del resto, non parlano tra loro, ma comunicano per lo più disseminando segnali chimici sotto forma di tracce di particolari sostanze (feromoni) che percepiscono con le loro antenne.
Come prevedibile, nel test individuale gli umani hanno mostrato di avere maggiori capacità di pianificazione e di comprensione degli ostacoli da superare, per far passare la T attraverso i tre ambienti. Nei test di gruppo le cose sono andate invece diversamente: le formiche si sono comportate meglio che nelle prove individuali e in alcuni casi hanno ottenuto risultati migliori rispetto agli umani. Nel test di gruppo con il maggior numero di individui le formiche hanno dato il meglio, mostrando la capacità di sfruttare una sorta di memoria collettiva per tenere traccia delle manovre già effettuate e di quelle più promettenti per superare gli ostacoli.
Gli umani si sono invece rivelati meno efficienti nei test di gruppo, soprattutto nel caso di restrizioni applicate per rendere l’esperimento il più simile possibile alle condizioni in cui veniva svolto anche dalle formiche. Il gruppo di ricerca ha notato che i partecipanti tendevano a privilegiare scelte che nel breve periodo apparivano più remunerative, anche se non lo erano poi nel lungo periodo per ottenere il risultato finale con l’arrivo nel terzo ambiente.
Ofer Feinerman, il coordinatore della ricerca, ha raccontato che: «Una colonia di formiche è in effetti una famiglia. Tutte le formiche del nido sono sorelle e hanno interessi comuni. È una società a maglie strette dove la cooperazione supera di gran lunga la competizione».
Lo studio porta ulteriori conferme a quanto osservato in precedenza, e cioè che le formiche si rivelano più intelligenti quando agiscono in gruppo, mentre questo non è necessariamente vero per gli esseri umani. Oltre a permettere di scoprire particolari del comportamento animale, studi di questo tipo possono essere utili per approfondire le conoscenze sulle dinamiche dei gruppi, ma anche per elaborare nuovi modelli computazionali per la risoluzione di problemi complessi.
(via https://www.ilpost.it/2025/01/03/formiche-intelligenza-test-collaborazione/ e Humans Vs. Ants: The Maze - YouTube)
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beautymaleform2 · 6 days ago
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Nudo Artistico
Il nudo artistico è la rappresentazione del corpo umano in stato di nudità nelle varie discipline artistiche. La nudità nel campo dell'arte - nella pittura, nella scultura e più recentemente nella fotografia - ha generalmente rispecchiato, con alcune eccezioni, i livelli sociali di estetica e di moralità dell'epoca.
La figura del nudo è principalmente una tradizione dell'arte occidentale ed è stata utilizzata per esprimere gli ideali di bellezza maschile e femminile e di altre qualità umane. Il nudo artistico è stato uno dei principali interessi dell'antica arte greca, e dopo un lungo periodo di quasi totale scomparsa durante i secoli medioevali, risorge tornando nuovamente ad assumere una posizione centrale con il Rinascimento italiano.
Atleti, danzatori e guerrieri sono raffigurati nudi per rappresentare tutta la loro energia fisica e vigore, e le varie pose in cui si trovano giungono ad esprimere una vasta gamma di emozioni, basilari e complesse. In un certo senso il nudo è un'opera d'arte che ha come suo scopo primario quello di sottoporre all'attenzione dello sguardo dello spettatore la nudità essenziale ed originale - oltreché perfettamente naturale - del corpo umano il quale forma in quest'occasione l'oggetto unico del genere artistico, allo stesso modo in cui oggetto della pittura paesaggistica è per l'appunto il paesaggio e quello della natura morta l'oggetto inanimato. Spesso figure di nudo possono avere un loro ruolo anche in altri tipi di arte, come la pittura storica - tra cui l'arte sacra e allegorica - la ritrattistica o le arti decorative.
Pur non esistendo una definizione univoca, vi sono alcune caratteristiche generalmente accettate: nelle belle arti, il soggetto non viene semplicemente copiato dalla natura, ma trasmutato esteticamente dall'artista, concettualmente distinto dall'utilità e al di là di scopi puramente illustrativi o decorativi. Vi è oltre a ciò anche un giudizio di gusto, il fine è pertanto l'arte alta, non quella popolare o di massa: i giudizi di gusto non sono poi del tutto soggettivi, ma comprendono criteri di abilità e maestria nella creazione dell'oggetto d'arte, che viene in tal modo a produrre una complessità di messaggi.
Anche se di solito associato con l'erotismo, il nudo può avere diverse interpretazioni e significati, che vanno dalla mitologia alla religione, allo studio dell'anatomia, o come rappresentazione simbolica della bellezza e l'ideale estetico di perfezione, come è stato ad esempio nell'antica Grecia. Lo studio e la rappresentazione artistica del corpo umano è stata una costante in tutta la storia dell'arte, dalla preistoria (con la Venere di Willendorf) fino ai giorni nostri.
Gli artisti moderni hanno continuato ad esplorare temi classici, ma anche rappresentazioni più astratte con le persone viste più individualmente e lontano da rappresentazioni ideali. Durante la maggior parte del XX secolo, la rappresentazione della bellezza umana è stata di scarso interesse per quegli artisti che si rifacevano al modernismo (vedi Art Nouveau) i quali si sono occupati invece degli aspetti più formali degli oggetti. Nell'epoca contemporanea o post moderna il nudo può esser veduto oramai come irrimediabilmente passatista da molti, ma vi son sempre artisti che continuano a trovare ispirazione nella forma del corpo umano nudo.
1/n
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oltrearcobaleno · 27 days ago
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Albergo Etico e l’Accademia dell’Indipendenza: Inclusione e Turismo Etico
Il mondo del turismo si sta evolvendo rapidamente, e l’Albergo Etico rappresenta un faro nel settore dell’ospitalità inclusiva. Questo progetto non è solo un albergo, ma anche un’opportunità unica per favorire l’autonomia e l’inclusione lavorativa di giovani con disabilità, grazie a un percorso formativo di tre anni chiamato Accademia dell’Indipendenza.
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Cos’è l’Accademia dell’Indipendenza?
L’Accademia dell’Indipendenza è un programma di formazione intensivo che dura tre anni, progettato per aiutare i giovani con disabilità a raggiungere una vera autonomia. Questo percorso unisce teoria e pratica, con attività che coinvolgono i partecipanti in tutte le operazioni dell’albergo, dal ricevimento alla gestione del ristorante.
La metodologia dell’Accademia si ispira al modello della vita accademica e militare: gli allievi indossano una divisa, lavorano insieme in un ambiente strutturato e gerarchico, e condividono momenti di socializzazione come i pasti, creando un forte senso di appartenenza. Questo approccio è progettato per responsabilizzare i partecipanti, insegnando loro non solo le competenze tecniche necessarie, ma anche le abilità sociali e organizzative fondamentali per affrontare il mondo del lavoro e della vita quotidiana.
Un Turismo Etico e Sostenibile
L’Albergo Etico è molto più di una struttura ricettiva: è un progetto che promuove un nuovo modello di turismo etico e sostenibile. Ogni ospite che sceglie di soggiornare in una delle strutture, situate in diverse città italiane e internazionali, contribuisce a sostenere un’iniziativa che offre opportunità concrete ai giovani con disabilità.
Tra le sedi principali, spiccano quelle di Asti, Roma, Fenis, Cesenatico, e persino in Argentina e Albania. Queste strutture offrono un’ospitalità impeccabile, con camere moderne, tecnologie avanzate e un’attenzione particolare alle esigenze di ogni cliente, rendendo il soggiorno un’esperienza inclusiva e arricchente.
Formazione e Autonomia nel Turismo
Il programma dell’Accademia dell’Indipendenza include la possibilità per i partecipanti di vivere all’interno dell’albergo, separandosi gradualmente dall’ambiente famigliare. Dormire nelle stanze dedicate al personale rappresenta un passo cruciale verso l’indipendenza. Durante questo periodo, i ragazzi imparano a convivere con i colleghi, a gestire autonomamente le loro attività quotidiane e a superare sfide personali.
Questo modello di turismo inclusivo non solo arricchisce l’esperienza degli ospiti, ma stimola anche la collettività a riflettere sull’importanza dell’integrazione lavorativa e sociale. La presenza dei ragazzi in divisa diventa un simbolo di inclusione e un invito alla riflessione per tutta la comunità.
L’Erasmus dell’Inclusione
Le storie di successo legate all’Albergo Etico sono molteplici. Una madre svizzera, dopo l’esperienza del figlio Guglielmo nell’Accademia, l’ha paragonata a un Erasmus, descrivendola come un’opportunità per il ragazzo di acquisire nuove competenze e una maggiore fiducia in se stesso. Questo spirito di apertura e crescita è il cuore pulsante del progetto, che mira a creare un turismo consapevole e umano.
La Rete degli Alberghi Etici
L’Albergo Etico è presente in diverse località, ognuna con le sue peculiarità:
Asti, nel cuore della città, offre un’esperienza confortevole e tecnologica, perfetta per i viaggiatori interessati al patrimonio culturale.
Fenis, in Valle d’Aosta, propone un soggiorno immerso nella natura, ideale per un turismo rilassante e rigenerante.
Roma combina lusso e accessibilità, con camere dotate di ogni comfort e attenzione alle esigenze dei diversamente abili.
Cesenatico, sulla Riviera Romagnola, accoglie gli ospiti con camere moderne e una piscina, creando un’atmosfera unica e accogliente.
Argentina e Albania, dimostrano come il modello di inclusione possa essere replicato con successo a livello internazionale, contribuendo a diffondere il concetto di turismo etico in tutto il mondo.
Un Modello di Turismo da Imitare
L’Albergo Etico dimostra che il turismo può essere un potente strumento di inclusione sociale. Offrendo opportunità lavorative e formative, questa rete di alberghi non solo migliora la qualità della vita dei partecipanti al programma, ma sensibilizza anche la società sull’importanza di sostenere progetti che promuovano l’autonomia e l’inclusione.
Scegliere l’Albergo Etico significa non solo vivere un’esperienza di soggiorno unica, ma anche contribuire a un futuro in cui il turismo diventa sinonimo di solidarietà, crescita e umanità.
Albergo Etico
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tempi-dispari · 1 month ago
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È Elio e le Storie Tese: il Frank Zappa italiano?
Frank Zappa un mito della musica, Elio e le storie tese, una band che crea musica demenziale. Perché questa differenza? Eppure i due hanno molto, moltissimo in comune. Tuttavia l’Elio nazionale è troppo spesso relegato al ruolo di giullare. Dal mio punto di vista è un errore. Zappa è sempre stato visto come un dissacratore, un elemento di rottura verso il mercato musicale. Una scelta che non gli ha impedito di diventare una vera propria star. Elio e le storie tese non sono da meno. Il problema sta forse nella percezione che si ha dei due gruppi. O, probabilmente, nel fatto che i testi di Zappa non vengono colti perché in inglese risultando più ‘intellettuali’. D’altra parte quelli di EELST, essendo in italiano, sono immediatamente fruibili anche se ciò che rimane impresso è l’aspetto più superficiale. Da tenere bene in considerazione, poi, un altro aspetto. La preparazione dei musicisti. Zappa era un maestro non solo della chitarra ma della composizione. Elio, sul secondo aspetto, non essendo un chitarrista, non è da meno. Quindi resta la domanda: perché non è considerato allo stesso modo di Zappa?
Entrambe sono accomunati da una incredibile capacità di mescolare generi, linguaggi e ironia in maniera dissacrante e geniale. Ma cosa rende davvero questo confronto pertinente?
Questa l’ide di Elio:
‘Quel che è certo è che non ho mai detto che siamo discepoli di Zappa, come si legge da qualche parte. Di espressamente zappiano nel nostro repertorio non c’è molto se non, volendo, lo spirito: certe robe complicate che facevamo all’inizio, con storie che non avevano senso come Cateto o Piattaforma. Di Zappa ho casomai cercato di fare mie alcune lezioni, la principale delle quali potrebbe essere sintetizzata in un principio: il massimo impegno per fare delle cose inutili”.
Un eclettismo musicale senza confini
Frank Zappa è noto per la sua abilità nel fondere rock, jazz, blues, classica e avanguardia, creando opere dal sapore unico e spesso spiazzante. Allo stesso modo, Elio e le Storie Tese (EELST) hanno costruito una carriera decennale mescolando pop, prog, funky, e perfino sigle televisive, senza mai perdere la loro vena ironica e surreale. Basti pensare a brani come La terra dei cachi, che passa con disinvoltura da melodie pop orecchiabili a virtuosismi strumentali degni dei migliori musicisti prog.
Zappa e Elio condividono anche un’attitudine sperimentale che li ha portati a non avere mai paura di osare. Se Zappa poteva passare da un’orchestra sinfonica a una band di rock psichedelico, EELST hanno saputo esplorare territori musicali sempre nuovi, dal rock di Servi della gleba al jazz swing inframezzato al prog di Il vitello dai piedi di balsa.
Ironia e satira: l’arte del dissacrante
Un altro elemento fondamentale che li accomuna è la satira pungente e l’ironia dissacrante. Zappa, attraverso testi spesso grotteschi e provocatori, ha messo alla berlina il sistema americano, il perbenismo e i cliché della società. Elio e le Storie Tese hanno fatto lo stesso in Italia, affrontando temi come il conformismo, la politica e le ipocrisie della cultura popolare.
Brani come Parco Sempione e Complesso del primo maggio sono esempi lampanti di come EELST abbiano saputo usare la musica per riflettere, sempre con il sorriso sulle labbra, su problematiche sociali e culturali. Anche l’utilizzo del dialetto e di giochi di parole è un elemento che li avvicina a Zappa, noto per i suoi testi pieni di riferimenti criptici e doppi sensi.
Il rapporto con il pubblico: tra culto e nicchia
Sia Zappa che EELST hanno sempre goduto di una fama particolare: da un lato, artisti di culto per un pubblico appassionato e fedele; dall’altro, figure difficili da incasellare nei circuiti mainstream. Nonostante il successo commerciale di alcuni brani, come La terra dei cachi al Festival di Sanremo del 1996, EELST sono rimasti fedeli a un’attitudine “indipendente”, molto simile a quella di Zappa, che non ha mai cercato il compromesso con il mercato discografico.
L’importanza dei musicisti: tecnica e virtuosismo
Un’altra analogia significativa riguarda la qualità tecnica dei musicisti. Zappa ha sempre lavorato con artisti di altissimo livello, richiedendo loro una precisione e una versatilità eccezionali. Allo stesso modo, Elio e le Storie Tese sono composti da musicisti straordinari, come Rocco Tanica alle tastiere e Faso al basso, capaci di eseguire brani complessi e pieni di cambi di tempo, di stile e di atmosfera.
Quindi esiste un’eredità condivisa
In definitiva, definire Elio e le Storie Tese come i “Frank Zappa italiani” non è solo una questione di provocazione, ma un riconoscimento di come entrambe le realtà abbiano saputo trasformare la musica in qualcosa di più di un semplice intrattenimento. Hanno creato un mondo sonoro unico, dove l’intelligenza e l’ironia convivono con la tecnica e la creatività più sfrenata.
Se Zappa ha lasciato un segno indelebile nella cultura musicale americana e mondiale, Elio e le Storie Tese hanno fatto lo stesso in Italia, dimostrando che anche la musica “leggera” può essere profonda, intelligente e soprattutto libera.
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mindfulness75 · 2 years ago
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MIGLIORA LE ABILITÀ COGNITIVE GRAZIE ALLE NUOVE TECNOLOGIE
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L’avvento delle nuove tecnologie ha condotto ad una serie di cambiamenti di vasta portata in tutti i settori della vita dell’uomo.
Gli studi neuro-scientifici condotti negli ultimi dieci anni testimoniano che il cervello dell’uomo ed il suo sviluppo, a partire da una base biologica e genetica, sia esperienza-dipendente. Al di là degli effetti negativi causati da un utilizzo eccessivo delle nuove tecnologie, un’educazione ed un uso consapevole di strumenti quali pc, internet, tv,rappresentano un’esperienza in grado di innescare un potenziamento di alcune abilità cognitive.
Pensare per immagini
Avvalersi di immagini, figure, filmati, schemi prima ancora delle parole potenzia quello che viene definito pensiero visivo. Il vantaggio insito in tale abilità risiede nella possibilità di osservare e studiare i concetti della matematica ed i fenomeni della fisica da una prospettiva del tutto nuova (è possibile guardare i numeri, gli esperimenti…). Il pensare per immagini andrebbe pertanto coltivato parallelamente all’abilità linguistica dal momento che uno sviluppo armonioso di entrambe le capacità, permettono un incremento delle perfomance.
Reagire all’inaspettato
I videogiochi, costantemente criticati, se utilizzati con coscienza attivano abilità quali: reattività all’inaspettato e prontezza di riflessi. Ulteriori capacità che emergono dall’uso dei videogiochi consistono nella capacità di rispondere in maniera adeguata agli stimoli richiesti dalla situazione presentata dal gioco, abilità di controllo attentivo spaziale. In un mondo nel quale, inoltre, i ritmi di vita richiedono da un lato una costante capacità di adattarsi a cambiamenti anche improvvisi e dall’altro un’elevata capacità di gestione simultanea di più situazioni, i videogiochi rappresentano un terreno fertile all’interno del quale sperimentare e “fare i conti” con le richieste della società.
Pensare in parallelo
Un’altra capacità cognitiva che risulta potenziata nelle giovani generazioni che si avvalgono delle nuove tecnologie è quella di pensare in parallelo, utile in numerose situazioni sociali e lavorative, in particolar modo pensare in parallelo deriva nello specifico da una pratica spesso oggetto di critiche: lo zapping.
«Anni fa, quando venne introdotto il telecomando, tutti ci accorgemmo che, mentre gli adulti lo usavano come uno strumento di ricerca, i ragazzi lo adoperavano quasi da subito come una possibilità di seguire contemporaneamente più trasmissioni, più canali, più storie. La cosa stupefacente era (ed è) che riuscivano a parlarne con cognizione di causa, come se le avessero viste per davvero, e non per spezzoni.»
E’ compito della scuola tenere allenate contemporaneamente, per evitare disequilibrio, la capacità di pensare in parallelo unitamente alla capacità di concentrarsi su un singolo stimolo, abilità anche questa indispensabile per la vita sociale.
Alla luce di quanto illustrato emerge come educare ad un uso intelligente e ponderato delle tecnologie consenta l’acquisizione di capacità che è possibile trasferire nel mondo reale e quotidiano.
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