#Esplorazione Mentale
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 29 days ago
Text
Il mondo nascosto: esplorazioni della psiche umana e della ricerca interiore.Sottotitolo.
Comprendere il nostro mondo interiore: un viaggio verso la consapevolezza e la felicità autentica
Riceviamo da Abramat Fayzulloev e pubblichiamo.Bakhtiërov Umid BakhodirovichÈ nato l’8 dicembre 2007 nel distretto di Parguza, distretto di Karshi, regione di Kashkadarya.Attualmente è uno studente del primo anno presso l’Axborot University of Technology and Management. Comprendere il nostro mondo interiore: un viaggio verso la consapevolezza e la felicità autentica. La psiche umana: un…
0 notes
syntonylife · 10 months ago
Text
Caccia alle Idee Impreviste: Come Trasformare Momenti Casuali in Fonti di Creatività!
Ho preso la fantastica abitudine di scrivere non appena metto piede nella metropolitana. Non so perché, ma sembra sempre essere il momento sbagliato per avere un’idea. Mi trovo circondata da persone cariche di borse della spesa e, nonostante mi isoli con la mia musica, qualcuno mi chiede qualcosa e mi impedisce di concentrarmi su ciò che vorrei. Poi arrivo a casa e improvvisamente tutto…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
divulgatoriseriali · 5 months ago
Text
Scrittura terapeutica per adolescenti: esprimere le emozioni in Un Rifugio Sicuro
La scrittura terapeutica per adolescenti rappresenta un potente strumento di espressione e guarigione, capace di trasformare i sentimenti interiori in parole scritte e di alleviare ansie e paure. L’atto di trasferire i nostri sentimenti dall’intimità del pensiero alla parola scritta risponde a un bisogno profondo di esternare, di aprirci, di far sentire la nostra voce. Questo processo dà vita…
0 notes
avereunsogno-62 · 2 years ago
Text
Oggi voglio parlarvi dell'importanza della seduta psicoterapeutica. Molte persone si chiedono se sia veramente necessario andare da uno psicologo o uno psicoterapeuta per risolvere i loro problemi, ma la verità è che la psicoterapia può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere generale di una persona.
Innanzitutto, è importante sottolineare che la psicoterapia non è solo per coloro che hanno disturbi mentali diagnosticati, ma può essere utile per chiunque voglia migliorare la propria qualità di vita e risolvere problemi personali o relazionali. La psicoterapia può aiutare a gestire lo stress, l'ansia, la depressione, la rabbia, la solitudine e molte altre difficoltà che possono ostacolare la felicità e il benessere. 💪
Inoltre, la psicoterapia può aiutare le persone a migliorare le loro relazioni, sviluppando la capacità di comunicare in modo efficace e risolvere i conflitti in modo costruttivo. Spesso, la terapia può anche aiutare a rafforzare l'autostima e la fiducia in sé stessi, aiutando le persone a sentirsi più sicure di se stesse e a fare scelte più consapevoli. 🤗
Un'altra cosa importante da considerare è che la psicoterapia è un ambiente sicuro e privato in cui le persone possono esplorare i loro sentimenti e le loro emozioni senza giudizio o paura di essere giudicati. Lo psicoterapeuta è lì per ascoltare attentamente e offrire sostegno, guidando la persona nel processo di esplorazione di sé stessi e della propria vita. ❤️
Infine, è importante sottolineare che la psicoterapia non è una soluzione veloce o facile ai problemi. Richiede tempo, sforzo e impegno da parte del paziente, ma se fatta con il giusto atteggiamento e con l'aiuto di uno psicoterapeuta qualificato, può portare a risultati duraturi e significativi. 💯
In conclusione, la psicoterapia può essere incredibilmente utile per chiunque stia cercando di migliorare il proprio benessere mentale e le proprie relazioni. Se stai affrontando difficoltà personali o relazionali, considera di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per vedere se la terapia potrebbe essere utile per te. Non c'è niente di sbagliato nell'ottenere aiuto per risolvere i problemi della vita, e la psicoterapia potrebbe essere il primo passo verso una vita più felice e soddisfacente. 😊
4 notes · View notes
gerardsorme · 3 days ago
Text
AMORE A PRIMA VISTA
L’amore a prima vista è una condizione fulminea che individua un preciso epicentro alla proiezione del proprio desiderio.
Vale a dire che di colpo (colpo di fulmine) una persona diventa l’oggetto* di totale appagamento di ogni nostro desiderio relazionale, dialettico, passionale, erotico, sessuale e inconscio.
*è stato Freud a definire «oggetto» qualsiasi cosa non sia noi, quindi tutti gli altri, il termine è rimasto malauguratamente in uso.
La massima fortuna possibile dell’amore a prima vista è che non sia corrisposto. Nel peggiore dei casi emergeranno le manie di persecuzione di una psiche instabile. Negli altri casi bastano una o due notti di sonno ed è fatta. La proiezione svanisce.
Nel caso l’amore a prima vista sia corrisposto, nel caso che al contempo si abbia un’intesa mentale molto forte che diventa poi fisica e quindi totale si ha accesso a un territorio mistico di esplorazione. Fatalmente questa esplorazione è possibile sono grazie all’Altro. Fatalmente in questa esplorazione prima o poi uno dei due si spaventa.
La rivelazione dell’amore a prima vista, quindi, riguarda le proprie personali energie e capacità di relazione con l’essenza del mondo. Nessuno ci toglierà mai ciò che è nostro quando grazie all’Altro abbiamo avuto certezza che è nostro.
L’amarezza della fine di un amore a prima vista è la consapevolezza che esistono livelli più alti e che non li si potrà mai raggiungere da soli.
0 notes
rideretremando · 28 days ago
Text
"QUATTRO VIDEOGIOCHI LOVECRAFTIANI
Lovecraft non è solo uno scrittore, è anche diventato una estetica: gli anni venti, il proibizionismo, le giacche di tweed, le caverne ancestrali popolate di orrori oltre la nostra comprensione. In questi ultimi anni ho potuto giocare a quattro videogame ispirati all'autore di Providence.
1) The Sinking City (Frogwares, 2019, Ps4 Pro)
Come atmosfera il più bello, perché ambientato in una città anni venti che sta sprofondando nel mare. Ambientazione onirica e bellissima, per un gioco open world bello ma un po' acerbo. Gli elementi investigativi abbastanza incomprensibili nel gioco. Resta la bellezza di camminare in motoscafo tra una città anni trenta che affonda. Si combatte tanto, forse troppo. Dovremmo fuggire per salvare la nostra sanità mentale, non contare i proiettili.
2) Sherlock Holmes: the Awakened (Frogwares 2008-2023, PS5)
Avevo preso il gioco originale per PC ai tempi, bello, ma molto "opinionato" (si moriva ogni cinque secondi). Ho preso il remake, molto più godibile da questo punto di vista... ma la trama, che dovrebbe essere il lato più forte di questi giochi...era semplicemente incomprensibile, con salti tra una location e l'altra fondamentalmente assurdi. Un gioco ben fatto, ma per essere un gioco di investigazione, con dei salti logici balzani nella trama.
3) Call of Cthulhu (Cyanide, 2018, Ps4): ispirato al gioco di ruolo omonimo, è un avventura senza combattimenti, solo con esplorazione ed enigmi. E' quello che cattura meglio l'atmosfera lovecraftiana, con orrori indicibili che punteggiano la trama, e il senso di camminare a cavallo tra la follia e il terrore. Molto bello, inoltre da grande libertà nelle scelte di gioco.
4) Dredge (Black Salt Game, 2023, Ps5): classificato come "gioco di pesca horror", Dredge ha una atmosfera unica, non è nemmeno ambientato negli anni 20, ma in una atmosfera più contemporanea e siamo... un pescatore sulla sua barchetta. Dobbiamo pescare pesci e riportarli al negozio. Dredge cattura un elemento che sfugge a tutti gli altri titolo. Dredge è veramente un gioco che cattura l'orrore del mare, il mare con la profondità dei suoi abissi, il pericolo della sua navigazione. Il mare è un elemento centrale dei miti di Cthulhu (Cthulhu che non viene direttamente nominato nel gioco è un orrore cosmico dentro la vicenda. Tutti gli altri giochi sono giochi di terraferma, Dredge è un gioco di mare. E' difficile da spiegare, ma è veramente un mix unico."
Francesco De Collibus
1 note · View note
cartonionline · 3 months ago
Text
Guarda l'Episodio n.1 di Monster Allergy: "La casa dei mostri" – Sinossi, Scopi Educativi e Personaggi
Tumblr media
https://youtu.be/bX-5Tavln_Y?si=_00sGO0UPI85fM7e Sinossi dell'episodio: "La casa dei mostri" è il primo episodio della serie animata Monster Allergy, basata sull'omonimo fumetto italiano. La storia introduce Zick, un ragazzo che ha la capacità speciale di vedere i mostri, creature invisibili alla maggior parte delle persone, e di soffrire di una strana forma di allergia legata proprio a loro. La sua vita cambia radicalmente quando Elena, una nuova vicina di casa, si trasferisce nel quartiere. Curiosa e intraprendente, Elena si accorge subito che la casa di Zick è strana, e inizia a sospettare che ci sia qualcosa di insolito. Attraverso una serie di avventure, i due ragazzi scoprono che la casa di Zick è abitata da numerosi mostri e, insieme, iniziano a esplorare questo mondo nascosto e affascinante, ricco di creature magiche e misteri. Alla fine dell'episodio, Zick si rende conto che la sua capacità di vedere i mostri è più importante di quanto credesse e che il suo destino è legato al mondo dei mostri in modi che non aveva ancora immaginato. Scopi educativi dell'episodio: "La casa dei mostri" si presenta come un episodio avvincente che unisce avventura e insegnamenti educativi, toccando vari temi che possono essere d'aiuto per i giovani spettatori: - Accettazione di sé e delle proprie differenze: Il personaggio di Zick, con la sua abilità unica e le sue allergie strane, rappresenta il bambino "diverso" che cerca di integrarsi nel mondo. L’episodio trasmette un messaggio forte di accettazione di sé e delle proprie peculiarità, incoraggiando i bambini a vedere le loro caratteristiche uniche come doni, piuttosto che come difetti. - Affrontare le paure: La presenza dei mostri, che a prima vista potrebbero spaventare, viene presentata in un contesto dove il coraggio e la curiosità vincono sulla paura. L’episodio invita i bambini ad affrontare ciò che non conoscono o che li spaventa con apertura mentale e coraggio. - Valore dell'amicizia: L'incontro tra Zick ed Elena è il fulcro del racconto e dimostra quanto possa essere importante l'amicizia. Nonostante le loro differenze, i due personaggi collaborano e si sostengono a vicenda, mostrando quanto sia essenziale avere persone fidate al proprio fianco. - Esplorazione e curiosità: Elena, con la sua curiosità, rappresenta l'esploratore che non si ferma mai davanti all'apparenza. Il messaggio qui è chiaro: i bambini devono imparare a essere curiosi e a non accettare le cose solo per come sembrano in superficie. - Protezione dell'ambiente: Sebbene non esplicito nell'episodio iniziale, uno dei temi che la serie sviluppa progressivamente è la protezione e il rispetto per l’ambiente e le creature, anche quelle invisibili come i mostri, insegnando a prendersi cura del mondo che ci circonda. Personaggi principali e loro caratteristiche: - Zick: Il protagonista della serie, Zick, è un ragazzo timido e riservato, spesso isolato a causa delle sue allergie e delle sue stranezze. Tuttavia, possiede un dono speciale: può vedere e interagire con i mostri. Sebbene all'inizio possa sembrare impacciato e poco sicuro di sé, con il proseguire della serie Zick inizia a scoprire la grandezza del suo potere e il suo ruolo nel proteggere sia gli esseri umani che i mostri. La sua crescita personale rappresenta un viaggio di accettazione di sé e di scoperta del proprio valore. - Elena Patata: Elena è la nuova vicina di Zick, una ragazza curiosa e piena di energia. Non si lascia intimidire facilmente e ha una personalità vivace e avventurosa. La sua intraprendenza la porta a scoprire il segreto di Zick e a diventare sua alleata nelle avventure che affrontano insieme. Elena rappresenta il coraggio e la determinazione di chi non si ferma mai davanti all'ignoto, un esempio positivo per i giovani spettatori. - Timothy-Moth: Un mostro felino che vive con Zick e la sua famiglia. Nonostante la sua natura di mostro, Timothy è un personaggio affettuoso e protettivo, spesso fungendo da mentore e guida per Zick. La sua presenza sottolinea il tema dell'inclusività, dimostrando che anche le creature più strane o diverse possono essere amici preziosi. - Bombo: Un altro mostro che vive con Zick, Bombo è simpatico e un po' impacciato, ma sempre pronto ad aiutare i suoi amici. Rappresenta la lealtà e la bontà d'animo, valori che sono centrali nel rapporto tra i personaggi della serie. Conclusione: "La casa dei mostri", il primo episodio di Monster Allergy, è un'introduzione avvincente a un mondo popolato di creature misteriose e avventure fantastiche. Oltre all’intrattenimento, l’episodio contiene numerosi messaggi educativi, come l'importanza di accettare le proprie differenze, affrontare le proprie paure e coltivare amicizie sincere. Con un cast di personaggi unici e un mondo ricco di immaginazione, Monster Allergy è una serie che insegna ai bambini a vedere oltre l’apparenza e ad affrontare la vita con curiosità, coraggio e cuore. Read the full article
0 notes
alite-pinguin · 4 months ago
Text
Recensioni PlanBi - Recensione del sito di incontri bisessuali
In un mondo in cui l’accettazione della diversità è in continua evoluzione, la necessità di spazi sicuri per gli incontri LGBTQ+ è più che mai fondamentale. Oggi vorrei presentarvi PlanBi, un sito di incontri dedicato ai bisessuali, che si propone come un’oasi di tolleranza e apertura mentale. Seguitemi in questa esplorazione di un sito che promette incontri arricchenti e diversificati. Una…
0 notes
yeahowlfashion · 4 months ago
Text
Recensioni PlanBi - Recensione del sito di incontri bisessuali
In un mondo in cui l’accettazione della diversità è in continua evoluzione, la necessità di spazi sicuri per gli incontri LGBTQ+ è più che mai fondamentale. Oggi vorrei presentarvi PlanBi, un sito di incontri dedicato ai bisessuali, che si propone come un’oasi di tolleranza e apertura mentale. Seguitemi in questa esplorazione di un sito che promette incontri arricchenti e diversificati. Una…
0 notes
pier-carlo-universe · 13 days ago
Text
Cosa disse Stephen Hawking: le riflessioni immortali di un genio senza confini.
Ripercorriamo le parole più significative e i messaggi di speranza, scienza e umanità lasciati dal celebre fisico teorico e cosmologo Stephen Hawking.
Ripercorriamo le parole più significative e i messaggi di speranza, scienza e umanità lasciati dal celebre fisico teorico e cosmologo Stephen Hawking. L’eredità intellettuale di Stephen Hawking. Stephen Hawking, uno dei più grandi fisici teorici del XX e XXI secolo, non è stato solo un brillante scienziato, ma anche un comunicatore straordinario. Le sue parole hanno ispirato generazioni di…
0 notes
syntonylife · 10 months ago
Text
Caccia alle Idee Impreviste: Come Trasformare Momenti Casuali in Fonti di Creatività!
Ho preso la fantastica abitudine di scrivere non appena metto piede nella metropolitana. Non so perché, ma sembra sempre essere il momento sbagliato per avere un’idea. Mi trovo circondata da persone cariche di borse della spesa e, nonostante mi isoli con la mia musica, qualcuno mi chiede qualcosa e mi impedisce di concentrarmi su ciò che vorrei. Poi arrivo a casa e improvvisamente tutto…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
divulgatoriseriali · 9 months ago
Text
Il vuoto fertile: un processo creativo che nasce dal profondissimo vuoto interiore, fonte di guarigione dalle ferite esistenziali
Nel vasto e intricato paesaggio dell’esistenza umana, si celano intricati sentieri che conducono verso il vuoto fertile. Un’esperienza tanto misteriosa quanto universale, in cui ci si imbatte in dolori che sembrano torreggiare come imponenti montagne, radicati nel profondo della nostra psiche sin dall’infanzia. Sono ferite che, nonostante gli arditi tentativi di lenirle con balsami esterni,…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
bourgrire-auvairniton · 4 months ago
Text
Recensioni PlanBi - Recensione del sito di incontri bisessuali
In un mondo in cui l’accettazione della diversità è in continua evoluzione, la necessità di spazi sicuri per gli incontri LGBTQ+ è più che mai fondamentale. Oggi vorrei presentarvi PlanBi, un sito di incontri dedicato ai bisessuali, che si propone come un’oasi di tolleranza e apertura mentale. Seguitemi in questa esplorazione di un sito che promette incontri arricchenti e diversificati. Una…
0 notes
webinfun · 4 months ago
Text
Recensioni PlanBi - Recensione del sito di incontri bisessuali
In un mondo in cui l’accettazione della diversità è in continua evoluzione, la necessità di spazi sicuri per gli incontri LGBTQ+ è più che mai fondamentale. Oggi vorrei presentarvi PlanBi, un sito di incontri dedicato ai bisessuali, che si propone come un’oasi di tolleranza e apertura mentale. Seguitemi in questa esplorazione di un sito che promette incontri arricchenti e diversificati. Una…
0 notes
micro961 · 6 months ago
Text
Northern Lines - “That’s my son”
Tumblr media
In radio il nuovo singolo della band romana, primo estratto dal nuovo album “I think we’re fine”
«Proiettare la propria immagine nel futuro è come esercitare la genitorialità delle proprie idee. Ecco, questo è mio figlio, frutto di un percorso di immaginazione, dal complesso al semplice, dalla moltitudine alla singolarità. E si scoprirà che scrutando il futuro molti frammenti di passato vengono alla luce. “That's my son” è guardarsi allo specchio e immaginare un altro tempo, non un altro sé.» Northern Lines
La band Northern Lines torna con il nuovo singolo “That’s my son”, primo brano estratto dal nuovo album "I think we're fine", pubblicato il 5 luglio per J.Joe’s J.Edizioni Musicali.
Questo album è un viaggio musicale che esplora l'era dello straniamento collettivo in cui viviamo, un'era in cui la sovrabbondanza di informazioni senza il filtro del senso critico può portare a una percezione della realtà davvero bizzarra.
"I think we're fine" ci invita a riflettere sulla realtà come costruzione mentale basata sulle percezioni. Percepire è l'unico elemento davvero reale e primario. L'album ci sfida a capire la differenza tra una cottura e un bagno caldo, un esempio di come le nostre percezioni possano essere facilmente capovolte e confuse.
Ogni traccia dell'album è una risposta che, pur sembrando chiara, viene determinata da mille altre variabili e chiavi di lettura. Perché ogni risposta non è un universo immobile, ma dipende sempre da una domanda. E così, Northern Lines ci pone una domanda: "Qual è la tua domanda?" Con "I think we're fine", la band ci invita a esplorare le nostre domande personali, a cercare le nostre risposte e a riflettere sulla nostra percezione della realtà.
Il singolo “That’s my son” è accompagnato da un video concepito e realizzato da Alex Visani.
youtube
I Northern Lines sono: Alberto Lo Bascio: Guitar Cristiano Schirò: Drums Stefano Silvestri: Bass Leonardo Disco: Keyboards
I Northern Lines si formano a Roma nel Gennaio 2013. Il progetto nasce come una liberazione musicale, una sorta di paradiso sonoro in cui ognuno dei tre musicisti può esprimersi senza barriere di genere, seguendo un filone sperimentale, cercando una qualche logica negli incastri impossibili e con uno spiccato senso dell'umorismo. Ciò che ne consegue è che i brani del trio saltano (a volte letteralmente) da un’ascesa metal cavalcata ad una digressione bossanova, da una zeppeliniana progressione classic rock a una floydiana introspezione con punte lisergiche. Il primo EP pubblicato, “Hari Pee Hate” (2013), che foneticamente ricorda il romanesco "Aripijate" vuole implicitamente introdurre una polemica su dove stia andando la musica, ormai ridotta solamente a imitazione e performance di spettacolo. A Gennaio del 2014 al Boris Music Studio di Genzano di Roma, sotto la guida di Stefano Nuccetelli, incidono il loro primo album LP: "Farts From S.E.T.I. Code", che esce ufficialmente il 12 di Aprile su tutte le piattaforme online. Nel 2015 parte "Out of G.R.A.", la tournée realizzata attraversando l'Est Europa nel mese di giugno. Nel 2017 entrano in studio per lavorare al loro secondo album: “The Fearmonger” pubblicato a Febbraio dello stesso anno, sempre avvalendosi del lavoro, come tecnico del suono, di Stefano Nuccetelli ma questa volta presso il “Music Up” di Roma. L’album riceve un buon responso con ottime recensioni che descrivono appieno il lavoro svolto in studio, delineando perfettamente quelle che sono le idee della band e di questo meno irriverente e più melanconico concept album. Nel 2024 i Northern Lines firmano con la J.Joe’s J.Edizioni Musicali, con la quale si apprestano a pubblicare il loro terzo lavoro: "I think we're fine", registrato negli studi "Music Up" con Stefano Nuccetelli, vede la produzione artistica di Giovanni Pasquetti. È una ulteriore esplorazione, con l'integrazione di altri linguaggi, frutto dell'evoluzione umana e musicale di una band che pensa ancora come una band.
Etichetta: J.Joe’s J.Edizioni Musicali
CONTATTI E SOCIAL TikTok Facebook Instagram
0 notes
carmenvicinanza · 10 months ago
Text
Nil Yalter
Tumblr media
Nil Yalter, pioniera del movimento artistico femminista mondiale, è vincitrice del Leone d’Oro alla carriera della Biennale Arte di Venezia 2024 per il suo lavoro che unisce impegno femminista e incroci di abitudini e civiltà.
La sua ricerca, che spazia tra pittura, disegno, video e installazioni, approfondisce la condizione delle donne, lo scontro tra le culture, le diaspore, lo sfruttamento delle persone immigrate e la reclusione fisica e mentale.
Ha tenuto mostre in tutto il mondo, le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti musei come l’Istanbul Modern, il Centre Pompidou di Parigi, la Tate Gallery di Londra, il Museum Ludwig di Colonia, il Museo Reina Sofia di Madrid e molti altri ancora.
È nata a Il Cairo, in Egitto, il 15 gennaio 1938, da genitori turchi tornati a vivere in patria quando aveva quattro anni.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta ha viaggiato e vissuto in giro per l’Asia e il Medio Oriente.
La sua prima esposizione si è tenuta nel 1957 a Mumbai, in India, presso l’Institut Français.
Nel 1965 si è trasferita a Parigi partecipando alla controcultura francese e ai movimenti femministi (Femmes/Art e Femmes en lutte) che si battevano per il riconoscimento delle donne nel mondo dell’arte.
Nel 1973, ha creato l’installazione Topak Ev, una tenda di feltro a grandezza naturale ispirata alle tradizioni dei popoli nomadi turchi, presentata in una sua personale al Musée d’art moderne de la Ville de Paris. La mostra comprendeva pannelli che raccoglievano disegni, collage, fotografie e descrizioni scritte a mano sulla struttura, con l’obiettivo di stimolare la riflessione sugli spazi femminili privati e pubblici. Con la prima telecamera portatile, in quel contesto, ha filmato le reazioni del pubblico e di bambini e bambine che entravano e uscivano dalla tenda, realizzandone un documentario.
L’anno successivo ha presentato un’altra opera molto significativa, The Headless Woman, un video concentrato sullo stomaco di una danzatrice del ventre e sulle misteriose scritte che la protagonista traccia su di sé, ponendo l’attenzione sull’oggettivazione del corpo delle donne mediorientali.
Negli anni a venire ha creato un’inversione dello sguardo maschile oggettivando il proprio corpo attraverso la telecamera.
La Roquette, Prison de Femmes (realizzata con Judy Blum e Nicole Croiset) è la testimonianza di un’ex detenuta del famoso carcere femminile francese.
L’installazione multimedia Temporary Dwellings, indaga le condizioni di vita e le esperienze di lavoro delle donne migranti in Europa.
Nel 1977, alla 10ª Biennale di Parigi, ha presentato Turkish Immigrants: fotografie e disegni di giovani donne delle periferie che illustrano le condizioni di vita dei lavoratori turchi a Parigi. L’idea è poi stata sviluppata in C’est un dur métier que l’exil (L’esilio è un mestiere difficile), presentata nel 1983 al Centre Pompidou di Parigi e poi portata in importanti musei in giro per il mondo.
Nel 1978 ha allestito una performance che metteva in scena la vita quotidiana in un harem nell’ambito della collettiva Femmes/Art. Il video di quella giornata, ritrovato nel 2011, è stato digitalizzato dalla Biblioteca nazionale di Francia ed è una delle rare testimonianze del movimento artistico femminista francese degli anni settanta.
Nel 1980, al Centre Pompidou, ha presentato Rahime, Femme Kurde de Turquie, video intervista a una donna curda emigrata in Turchia, corredata di disegni e fotografie, dalle quali pendono degli stracci insanguinati, metafora della difficile vita della protagonista.
Dal 1980 al 1995 ha insegnato video arte e installazioni all’Università Pantheon-Sorbona.
Negli anni Novanta, in una fase di esplorazione creativa e di riconoscimenti, ha iniziato a utilizzare i media digitali sperimentando animazione 3D e montaggio elettronico del suono.
Nel 2007 è stata tra le 120 artiste della mostra itinerante WACK! Art and the Feminist Revolution al Museum of Contemporary Art di Los Angeles.
Lapidation, video del 2009, mostra l’uccisione tramite lapidazione di una ragazza sciita giudicata colpevole di amare un ragazzo sunnita a Baghdad.
Nel 2018 è stata insignita del Premio AWARE (Archives of Women Artists, Research and Exhibitions) alla carriera e ha presentato la video installazione Niqab Blues, successivamente proposta in una versione di scultura in tessuto.
È stata protagonista di una delle diciotto mostre organizzate dal ministero della cultura francese dopo gli attacchi del terrorismo islamista culminati con la strage del Bataclan nate per sottolineare l’importanza dell’arte nella ricostruzione di un legame pacifico tra culture avvelenate da fondamentalismo religioso e colonialismo.
Tutti i suoi video sono stati digitalizzati nella Biblioteca Nazionale Francese.
Per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 2024, dove sarà insignita del Leone d’Oro alla Carriera insieme a Anna Maria Maiolino, presenta una riconfigurazione della sua installazione Exile is a hard job, insieme alla sua iconica opera Topak Ev, collocata nella prima sala del Padiglione Centrale dei Giardini.
Il suo inarrestabile attivismo artistico sta, finalmente, in tarda età, ottenendo i giusti riconoscimenti.
0 notes