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Il senso delle cose di Richard P. Feynman: Riflessioni scientifiche e filosofiche di un genio irriverente. Recensione di Alessandria today
Un’esplorazione del pensiero critico e del valore della scienza nella società moderna
Un’esplorazione del pensiero critico e del valore della scienza nella società moderna Recensione Il senso delle cose di Richard P. Feynman è una raccolta di lezioni e conferenze che offre una straordinaria finestra sulla mente di uno dei più grandi fisici del XX secolo. In questo libro, Feynman esplora questioni filosofiche e scientifiche fondamentali, svelando il suo approccio unico e…
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Cose che capitano mica solo a Milano. Chi ha la curiosità scientifica di confermare l'ovvio scontato, alla riga trenta scopre infatti che "si tratta di due marocchini tra il 45 e i 50 anni" che "l'anno scorso erano stati condannati insieme per un furto identico ed erano già conosciuti in tribunale". A piede libero ovviamente.
Segnaliamo come la vittima non sia di rapina come da titolone (no armi spianate) ma di banale "furto con destrezza finito male", come sottolinea il loro avvocato, anticipando il motivo per cui il tribunale complice libererà ancora queste RISORSE.
Difatti per essere rimessi in libertà dai Giudici del Popolo, basterà che l'avvocato collaborazionista suggerisca ai "clienti" (che non lo pagano, lo paghiamo noi con le tasse) di dirsi "sconvolti" per le conseguenze inattese: chi mai si sarebbe atteso risposta tanto ... violenta ... per un borsone di roba sudata e forse un portafogli ?!
Già, come il ricco gioielliere che spari ai rapinatori o il pistolero veneto che colpisca poveri ladruncoli in casa sua di notte. Si, la colpa evocata tra le righe da avvocato e tribunali è tutta del 75enne che ha osato REAGIRE invece di subire e chiamare la polizia, le vere vittime sono le RISORSE. Fossi il loro avvocato, li costituirei parte civile.
ADEGUATI, GREGGE.
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Il treno delle 20:10 è veramente lento. Tornerò a casa e non ci sarà nulla in frigo, né per oggi, né per domani. Aprirò justeat e ordinerò dalla solita pizzeria, una pizza per stasera, una puccia per domani a pranzo. Arriverà la notifica della conferma e in 13 minuti massimo il fattorino suonerà il clacson, ché ormai mi conosce e non serve che citofona. Per curiosità, per ricerca scientifica, per dubbi amletici, ho provato a ordinare al locale. 2 minuti per impastare e condire, 2 minuti a bocca di forno a legna rigorosamente a fiamma viva. Alta idratazione, buona fermentazione, farina di qualità, ma la Margherita la paghi 4 euro e la patate e Norcia 6.50.
M mi dice che quando racconto delle cose, descrivo una quantità abnorme di dettagli, non lo vede come un problema o un difetto, a lei piace questa cosa, ma è anche la stessa persona che oggi mi ha detto "Gi sei la cosa che più desidero come amico per mille motivi, ma se una mia amica dovesse provare qualcosa per te, farei di tutto per farla fuggire, non per gelosia, più che altro perché sei veramente pessimo in tutto". Ho ringraziato, ho bevuto un sorso di birra e le ho dato un colpetto in testa. Meritato. A fine aperitivo, durante un abbraccio di saluto, il discorso era finito sul come viviamo a marce. "ma non ti metti mai a folle in discesa?" "no, mai" "quindi sempre con la marcia inserita e con il freno motore" "si, ecco il concetto, il freno motore".
Oggi sono tornati tutti in laboratorio. Forse un'altra settimana da solo era ideale. Ho comprato un cubo di rubik 4x4 da Tiger ma è stato progettato dal demonio perché non ha i colori canonici, ma delle sfumature tipiche dei grafici di microbiomica.
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Volano gli stracci e l’audience aumenta
Non è il titolo di una pièce teatrale, ma, la cartina al tornasole dell’attrattività dei programmi di basso e infimo contenuto, della tv commerciale.
Sgombriamo il campo da ogni equivoco, specificando che, anche i programmi di basso contenuto sono nei palinsesti della televisione del servizio pubblico, proseguendo una china di inarrestabile caduta verso il nulla.
In questo panorama di desertificazione culturale, si salva, in Rai, qualche programma degno di nota, sia esso per il pubblico giovanile, che per il pubblico più anziano (la cui componente è maggioritaria – come riportato dai dati Auditel), sebbene sempre meno giovani - con scolarizzazione elevata - disertano la tv (di servizio pubblico o commerciale) per altre forme di intrattenimento, mentre i più anziani (con titoli di studio più bassi) prediligono i programmi tv spazzatura (più del 70% dei contenuti dei palinsesti).
Ulteriore chiarimento, per tacitare chi vede nel post del classismo e interpreti secondo propri Bias: rientro nella ctg 60, seguo in replica i programmi tv (mai quelli spazzatura), quando possibile e se interessanti; di fatto non faccio/sono target per le inserzioni pubblicitarie.
Lungi dal giustificare/accettare le scelte strategiche e aziendali, che hanno preferito far slittare il programma di A.Angela a settembre, con o senza il proprio consenso poco importa, ma, preme sottolineare l’altro aspetto di questa grottesca vicenda: i programmi a contenuto più scientifico/culturale, non possono tenere il passo con gli stracci volanti dei format, delle corna, dei palestrati e delle labbra siliconate, persino dei giochi olimpici moderni (breakdance, skateboard, bmx etc.)
In breve la cultura (scientifica o umanistica, seppur accennata in formato televisivo), non rende, non attrae, non stimola riflessioni e approfondimenti, anche per mera curiosità personale.
Il nulla, di contro, ma, non il nulla di Parmenide memoria, o, il non ente di Heiddeger, o l’inconsistenza concettuale del nulla di J. Locke, piuttosto il nulla inteso come disvalore negativo assoluto, è la pietra angolare dell’auditorium televisivo italico.
Che tristezza.
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L'ambiente da palestra lo trovo abbastanza desolante e pure abbastanza sessista: se non si parla di esercizi e diete, argomenti comprensibili dato il contesto e pure interessanti, si parla di auto e calcio; i maschi sono machi montati, un esempio uno degli istruttori che ha sempre una faccia scocciata ed i muscoloni sempre ben in vista; le femmine quando non sono delle foglioline fragili sono delle femme fatale forzute che ci provano con gli istruttori e che si truccano pesante per andare in palestra, ma ci sono anche le donne in carriera/casalinghe annoiate che vanno in palestra per correggere non so che cosa e socializzare. L'istruttore che dovrebbe essere anche posturologo ecc sembra un bufalotto scemo con la panza e le spallone da ex allenato; l'unica istruttrice femmina è a metà tra l'esaltata e la scocciata quindi alterna momenti da discoteca a momenti dove le si legge in faccia che le scoccia da morire. I ruoli sono abbastanza fissi: i maschi fino ad una certa età sono virili, muscolati, uomini in carriera che vogliono mantenersi belli o maschioni col bicipite che scoppia e poi gli anziani; le femmine a parte le anziane e le casalinghe o quelle fragiline sono delle femme fatale in cerca di maschioni. A questo proposito ho trovato abbastanza patetico da parte della istruttrice dire ad un ragazzo – credo sui vent'anni, alto e slanciato ma mingherlino, corpo insomma non "virile" culturalmente inteso come "maschio" – dirgli: forza con quell'esercizio, mettici più energia, fallo più da maschio.
E tutto questo negli orari in cui solitamente c'è poca gente, quasi nessuno. Non so immaginare a che spettacolo assisterei se frequentassi gli orari dove c'è più gente. Per curiosità scientifica forse dovrei fare questo esperimento.
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Club Interessanti
All’apice del successo del genere, a Londra fu fondato il Detection Club, un club dei più famosi scrittori di romanzi polizieschi: tra gli iscritti Agatha Christie, Dorothy L. Sayers, Henry Wade e molti altri, primo Presidente Gilbert Keith Chesterton. Il club esiste ancora oggi, e attualmente è presieduto da Kenneth Martin Edwards. Fulcro centrale del Club era l’adesione ai Dieci Comandamenti di Ronald Knox, un decalogo per i giallisti nella prefazione della raccolta The best detective stories 1928-1929:
1. Il colpevole dev’essere un personaggio che compare nella storia fin dalle prime pagine; il lettore non deve poter seguire nel corso della storia i pensieri del colpevole.
2. Tutti gli interventi soprannaturali o paranormali sono esclusi dalla storia.
3. Al massimo è consentita solo una stanza segreta o un passaggio segreto.
4. Non possono essere impiegati veleni sconosciuti; inoltre non può essere impiegato uno strumento per il quale occorra una lunga spiegazione scientifica alla fine della storia.
5. Non ci dev’essere nessun personaggio cinese nella storia.
6. Nessun evento casuale dev’essere di aiuto all’investigatore, né egli può avere un’inspiegabile intuizione che alla fine si dimostra esatta.
7. L’investigatore non può essere il colpevole.
8. L’investigatore non può scoprire alcun indizio che non sia istantaneamente presentato anche al lettore.
9. L’amico stupido dell’investigatore, il suo “dottor Watson”, non deve nascondere alcun pensiero che gli passa per la testa: la sua intelligenza dev’essere impalpabile, al di sotto di quella del lettore medio.
10. Non ci devono essere né fratelli gemelli né sosia, a meno che non siano stati presentati correttamente fin dall’inizio della storia.
Voglio precisare due cose: la numero 5, detta anche The Chinaman Rule, fu una reazione all’uso di clichè razzisti molto in voga negli anni ‘20, ed ha un che polemico. Sulla Numero 9, ci sarebbe da dire che il Dottor Watson non è affatto stupido, e qui si capisce che tutto il decalogo fu anche una frecciatina generale a Conan Doyle, il cui lavoro peraltro è stato indirettamente fondamentale per la nascita del club.
Da questo decalogo, Benjamin Stevenson scrive questo libro
dove immagina uno scrittore di manuali gialli in vendita su amazon a 1,99 dollari australiani, Ernest Cunningham, alle prese con il racconto del weekend più pazzo della sua vita: una riunione di famiglia, in concomitanza con l’uscita dal carcere di suo fratello, Michael, incarcerato tre anni per aver commesso un reato, e condannato con la testimonianza decisiva di Ernest. Si scopre tuttavia che la situazione è ben più ingarbugliata, e che tutti i membri di quella riunione hanno qualcosa da nascondere, e probabilmente leggendolo si capisce che la comune qualità del titolo non è nemmeno il primo dei problemi.
Cosa rende un libro giallo memorabile? In fondo, e lo diceva un grande (anche) giallista, Umberto Eco, di un libro del genere sappiamo la struttura: c’è un delitto che si svolge e la sua risoluzione. Tutto il bello è descriverne il come, di tutte e due i momenti. E qui che Stevenson, che è autore, sceneggiatore e soprattutto Stand-up Comedian (mi perdonerete l’anglicismo, ma per me è uno dei pochi termini intraducibili), aggiunge un particolare innovativo: pur rispettando alla lettera i comandamenti di Knox (tranne uno, e lascio alla vostra curiosità scoprire quale è), aggiunge delle singolarità: Ern parla con il lettore anticipando di tutto, ma senza svelare niente che non sia prevedibile (per esempio, indica sin dall’inizio le pagine dove ci sarà un morto, ma non ne anticipa i motivi), gioca con le probabili correzioni degli editor (in una sorta di dialogo sarcastico e irriverente) e soprattutto nei passaggi chiave quasi porta per mano il lettore alle conclusioni. Sebbene alla fine lasci almeno due porte diabolicamente un po’ aperte rispetto alla conclusione delle “indagini”. L’idea che il tutto si svolga in una stazione sciistica australiana (che esiste veramente) mi ha fatto pensare che era un libro da leggere, da amante del genere non mi ha deluso giocando con astuzia non solo con le regole, ma con tutti i cliché dei romanzi gialli (termine che tra l’altro riferisce solo per noi il poliziesco, ciò si deve alla collana Il Giallo Mondadori, ideata da Lorenzo Montano e pubblicata in Italia da Arnoldo Mondadori a partire dal 1929: il termine giallo si riferisce al colore della copertina). Come inizio di letture del ‘23, non è affatto male.
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hard liquor, musica hard rock e studio
Corsi e ricorsi.
Quando mi viene la palla al cazzo di studiare finisco ad ascoltare musica hard rock ad alto volume mentre bevo.
È una cosa che non mi capitava da un po', penso perchè è un po' che non studio intensamente quindi è difficile che mi pigli la palla al cazzo.
Si, non è la cosa più intelligente da fare perchè ho evitato di ascoltare musica quando studio da più di 30 anni perchè mi distrae e l'alcol di sicuro non è né propedeutico alla concentrazione ne alla conservazione a lungo termine delle funzionalità del cervello.
Ma è meglio che darsi vinti alla palla al cazzo.
Mi sono convinto per altro, in base ovviamente al nulla cosmico, coadiuvato dalla perdita dei freni inibitori, che sia abitudine diffusa.
@ilcaoselastelladanzante chiaramente è a scopo auto-terapeutico e narcisistico [*] e per cuccare [**]... ma lo facciamo passare per curiosità scientifica.
[*] si il rum è pure buono e costoso per gli standard di uno che ancora lavora per campare
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FEDERCARNI E LA FORMAZIONE DEL MACELLAIO MODERNO
Il mestiere di macellaio si è evoluto col passare del tempo, con i cambiamenti nei comportamenti della clientela, per diventare quello che conosciamo oggi. Lavorare in macelleria significa conoscere a fondo le caratteristiche della materia prima che si vende. Di conseguenza, il macellaio si trova a spiegare ai propri clienti le differenze tra i diversi tagli, delle diverse specie animali, tra le razze di animali da carne o da latte e i modi migliori di consumare la carne. Ma il consumatore oggi è sempre più esigente. Il macellaio “professionista della carne” deve essere preparato e seguire corsi di formazione e aggiornamento per avere conoscenze approfondite sulle varie specie animali, sulle tecniche di allevamento ed alimentazione, sulle caratteristiche qualitative, sui valori nutrizionali e nutraceutici delle carni, sulle normative sull’igiene e sicurezza delle carni, sui manuali HACCP. Nelle macellerie diventa sempre più frequente trovare piatti già pronti da cuocere, realizzati anche con procedimenti complessi, e prodotti già cotti e qui subentra la necessità di essere “il garante dell’igiene e della sicurezza alimentare”. L’aggiornamento costante dei macellai è pertanto importante e la formazione professionale su basi scientifiche porterà sempre più i professionisti della carne a rispondere correttamente e prontamente alle continue domande del consumatore moderno. Oggi il cliente del macellaio vuole conoscere le differenze fra le carni di animali appartenenti a razze diverse e che caratteristiche qualitative e nutrizionali hanno le carni. Inoltre, vuol sapere cosa sono le carni “processate” e se nelle sue preparazioni vi sono additivi chimici e cosa comportano sulla sua salute. Vuole essere informato sui nitrati e non solo su quali nutrienti importanti contiene la carne per la salute delle persone. Il consumatore moderno oggi è molto esigente e pretende dal professionista della carne le risposte alle sue domande e curiosità. La formazione su base scientifica, pertanto, diventa fondamentale per il continuo aggiornamento dei macellai. È molto importante conoscere tutti gli aspetti legati al mondo della carne, prima che questa arrivi sul banco del macellaio, imparare a presentare le materie prime nel modo migliore possibile, consigliare al meglio il cliente e rispondere “scientificamente” alle sue domande. Insomma, il mestiere del macellaio si è sicuramente evoluto con il passare del tempo, andando a diventare forse più complesso, ma anche più affascinante. E pertanto la formazione scientifica dei macellai “professionisti della carne” è fondamentale per il macellaio moderno. I corsi di aggiornamento di Federcarni già da alcuni anni sono svolti da docenti universitari e specialisti dei vari settori e sono impostati su basi scientifiche consolidate, perché questi sono i requisiti fondamentali che deve avere “il vero professionista della carne”. Dott. Marco Tassinari, Dipartimento Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
Info su corsi formativi: federcarni.it
Fonte: Federcarni
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.Sammy Basso, malore al ristorante: è morto a 28 anni. Era il più longevo malato di Progeria Sammy Basso ha avuto un malore al ristorante sabato sera 5 ottobre e poco dopo è morto all'età di 28 anni. Da Sanremo all’Università, il giovane vicentino ha fatto conoscere la sua malattia rara, la Progeria, che provoca l’invecchiamento precoce anche se non altera la mente. Sammy Basso: «La progeria? Vivo con leggerezza, preferisco le domande alla curiosità morbosa» L'annuncio della morte A diffondere la notizia attraverso i social lo staff dell'Associazione Italiana Progeria (A.I.Pro.Sa.B.) che proprio Sammy aveva fondato nel 2005 per diffondere le conoscenze sulla propria malattia e per promuovere la ricerca su di essa. Il giorno prima aveva ricevuto il Premio Paolo Rizzi Lo scrittore e attivista Sammy Basso venerdì 4 ottobre aveva ricevuto il Premio Paolo Rizzi per la sezione Società, con il vicedirettore del Corriere della Sera Federico Fubini e la scrittrice Melania Mazzucco per la sezione Cultura. Il Premio Paolo Rizzi, patrocinato dall'Ordine dei giornalisti del Veneto, dal Gazzettino, dal Comune di Venezia e dalla Regione Veneto è stato istituito nel 2010 per ricordare la storica firma del quotidiano veneziano La cerimonia di premiazione si è tenuta nella Sala Grande di San Rocco. A rappresentare il Comune di Venezia c'era l'assessore Michele Zuin. Chi era Sammy Basso Nato a Schio il 1 dicembre 1995, si è laureato con 110 e lode in scienze naturali con indirizzo biologico molecolare all'Università di Padova nel luglio 2018 presentando una tesi dedicata all'esistenza di terapie per rallentare il decorso della propria patologia. Per farsi conoscere ha documentato il suo viaggio negli USA, lungo la Route 66, scrivendo un libro, intitolato Il viaggio di Sammy , e registrando una serie di episodi per il canale Nat Geo People di Sky. Lo staff lo staff dell'Associazione Italiana Progeria sui social ha scritto: “Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa. Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto”. Sammy Basso è morto sabato 5 ottobre. Era rientrato qualche giorno fa da un viaggio in Cina. La famiglia Sammy viveva con la famiglia a Tezze sul Brenta. Nonostante la malattia, dopo aver conseguito la maturità scientifica al Liceo Scientifico St. "J. Da Ponte" di Bassano del Grappa, nell'anno accademico 2014-2015 si è immatricolato al corso di laurea di Fisica presso l'Università degli Studi di Padova per poi passare al corso di Scienze naturali. Il suo sogno, una volta completati gli studi, era di lavorare presso il CERN di Ginevra. Un anno dopo si iscrive inoltre alla Facoltà di Scienze naturali con l'intento di approfondire, una volta conclusi gli studi, la ricerca sulla progeria. Il 23 marzo 2021 consegue la laurea magistrale in Molecular Biology all'Università di Padova. Il 7 giugno 2019 ha ricevuto le insegne del Cavalierato dell'Ordine al Merito della Repubblica di cui era stato insignito motu proprio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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Storia di un Fiocco: La magia della natura e il ciclo dell’acqua raccontati ai più piccoli. Recensione di Alessandria today
Un viaggio delicato e poetico nella fragilità della neve e nella meraviglia delle trasformazioni naturali, a misura di bambino
Un viaggio delicato e poetico nella fragilità della neve e nella meraviglia delle trasformazioni naturali, a misura di bambino. Storia di un Fiocco è un incantevole racconto per bambini, scritto da Eleonora Traverso e illustrato da Michele Bosco, che invita i più piccoli a esplorare la bellezza e la transitorietà della natura attraverso gli occhi curiosi di un bambino. La storia inizia quando un…
#apprendimento giocoso#autori italiani#autori italiani per bambini#cambiamenti di stato#ciclo dell&039;acqua#ciclo della vita#conoscenza scientifica per piccoli#curiosità infantile#educare con i libri#Educazione Ambientale#Eleonora Traverso#esplorazione della natura#età di lettura da 5 anni#fascino del mondo naturale#Feltrinelli Kids#fenomeni naturali#Fiaba moderna#fiocco di neve#illustrato#illustrazioni delicate#incanto della neve#lettura invernale#libri illustrati per bambini#libri per scoprire la natura#libri sui cicli naturali#libro educativo#libro per bambini#libro sulla neve#magia della natura#Michele Bosco
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L’amore tra i ghiacci
Il vento soffiava forte, sollevando piccoli vortici di neve attorno alla figura esile di Sara mentre si avventurava fuori dalla base scientifica in Antartide. Le temperature rigide le pungevano il viso, nonostante lo spesso strato di abbigliamento termico. Ogni passo sembrava pesante, ma dentro di lei c’era una curiosità insaziabile. Lavorava come biologa marina da qualche anno, e l’Antartide era…
#Amore tra biologi marini#Incontro romantico in una spedizione#Passione tra colleghi#Racconto romantico ambientato tra i ghiacci#Storia d&039;amore in Antartide
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Intervistato da Crilussa
1) Dimmi 3 aggettivi che ti rappresentano curioso, esibizionista, leale… potrebbero sembrare 3 aggettivi banali, ma racchiudono un po’ il mio essere. CURIOSO: si mi piace scoprire, provare cose nuove, cose diverse e valutare con la conoscenza piuttosto che per un pensiero aprioristico. una curiosità scientifica, del far mio una esperienza per poterne valutare la positività o meno ESIBIZIONISTA: è…
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Trilogia del Nerva
Scheda informativa
Autore: Charlotte Julie Bright Editore: Fanucci Prima edizione: 10 maggio 2024 Pagine: 761 Prezzo: € 16,90
Trama
In un futuro in cui l'umanità si è trasformata in una società interstellare, il mondo brulica di spie e traditori che cospirano per impossessarsi del Nerva. Anna è l'ultima di una dinastia che da sempre lo controlla spostandosi da ben due decenni, insieme alla sua famiglia, da un sistema solare all'altro all'interno del Circolo Galattico Definito. Ma nascondersi è praticamente impossibile. All'ennesimo tentativo di proteggere il Nerva da Goran, il leader dei ribelli, Anna è costretta a rifugiarsi all'Accademia sotto falsa identità. Con il suo spirito inadatto al rigore militare, si ritrova ben presto nel mirino delle pressanti attenzioni del tenente più scontroso ed enigmatico, Seneca Graves, e lei stessa non riesce a ignorare il piacere che le provoca sfidarlo. Ma gli eventi precipitano e l'Accademia può aspettare. Ora c'è in ballo una sfida più grande di lei e Anna sarà costretta a scendere a patti con il suo passato per scoprire una verità ancora più scomoda...
Recensione
Non puoi immaginare qualcosa che non esiste senza prendere spunto da ciò che �� esiste. Ed è quello che ha fatto Charlotte Julie Bright nella Trilogia del Nerva.
Come si evince dal titolo, la Trilogia del Nerva sono tre libri in uno solo, nota positiva per la curiosità di un lettore che vuole sapere tutto fin da subito, senza dover aspettare l'uscita del nuovo volume. Una buona scelta anche dal punto di vista narrativo: i tre libri sono l'uno il diretto seguito dell'altro, ma non vi sono salti temporali tra l'uno e l'altro, un po' come i differenti atti di un'opera teatrale.
Fin dalle prime battute dell'aletta anteriore del libro e nei quarti di copertina, si può comprendere come il suo target sia un pubblico young adult, interessato sì alla fantascienza e al fantasy, ma anche alla scienza stessa e ai misteri da risolvere.
È un libro caldamente consigliato a chi ama leggere di civiltà future — dispotiche o meno, spaziali o terrestri — di ricerca scientifica e vita accademica, di nemici che non sono nemici — ma solo persone con un punto di vista differente — e di misteri da risolvere. In particolare, è consigliato a chi ha letto e amato i cicli:
The Hunger Games di Suzanne Collins;
Carve the Mark e Il Destino divide di Veronica Roth;
Chosen Ones di Veronica Roth;
The 100 di Kass Morgan;
Trilogia dell'Area X di Jeff Vandermeer;
Le Sabbie di Arawiya di Hafsag Faizal;
Harry Potter di J.K. Rowling;
Magisterium di Holly Black e Cassandra Clare.
Il primo libro ti introduce alla protagonista e al suo mondo, alle scelte che i suoi genitori e suo zio hanno fatto per tenerla al sicuro, e a quelle che la stessa Anna compie. Ti introduce alle vecchie e alle nuove conoscenze di Anna, e ti accompagna nel suo viaggio nello spazio siderale, in cui deve nascondere la sua identità e, soprattutto, l'energia — il Nerva — che porta dentro che, se in mani sbagliate, può diventare l'arma letale in grado di distruggere tutto il Circolo Galattico Definito.
Il secondo libro ti fa capire ancora di più che cos'è il Nerva — un'energia che pare quasi magia per quanto è straordinaria — e ti accompagna ancora di più in quello che è il Circolo Galattico Definito, con la sua organizzazione e politica. Ma ti fa anche scoprire di più sul motivo che ha spinto gli esseri umani a intraprendere una società spaziale, a partire da un pianeta — la Terra — apparentemente diventato inospitale. Eppure, qualcuno ancora vive sulla Terra, e sembra arrabbiato di essere stato abbandonato — come sono arrabbiati i popoli che si sono creati a partire dall'esilio su Qazartha e Dellion.
Il terzo libro ti fa immergere nella presa di coscienza di Anna, da sempre considerata solamente come arma segreta del Circolo Galattico Definito e mira principale di Goran, esplorando maggiormente sia le innumerevoli potenzialità del Nerva sia le due fazioni — quella dei goriani e quella della Difesa — che, come in una società del mondo reale, hanno al loro interno individui con correnti di pensiero differenti, che si ritrovano a combatte con o contro Goran per motivi diversi.
Il romanzo si apre e si caratterizza per il tema della fragilità della Terra, soprattutto per via degli esseri umani che usano e — a volte — abusano delle risorse del "proprio" pianeta. Tra gli abusi delle risorse della Terra, spunta il secondo tema del romanzo, quello del potere, e tutto ciò che ne consegue sull'averlo e controllarlo, anche per via dell'importante scoperta del Nerva, un'energia potente che, in quanto tale, può essere pericolosamente distruttiva ma anche un'importante risorsa.
Ma la narrazione si caratterizza anche come riflessione sulla famiglia, sulle amicizie, sulle tipologie di amore, e su tutte quelle caratteristiche che rappresentano gli esseri umani, le loro fragilità e i loro punti di forza.
Ciò che lega la narrazione ai suoi temi, e i temi stessi tra loro, è la scienza. Fisica, chimica e matematica, ma anche astronomia, geografia e geologia, sono protagoniste e sfondo del worldbuilding della Trilogia del Nerva, integrandosi perfettamente con lo storyline.
Dal punto di vista della scrittura, la Trilogia del Nerva è davvero molto scorrevole e avvincente. La terza persona è onnisciente: ti fa capire del mondo della protagonista, Anna Baird Drake, guardandolo sia dal suo punto di vista sia da quello delle persone a lei più vicine, andando a comporre il puzzle del Circolo Galattico Definito, un luogo popolato da persone differenti, come lo sono le loro storie e personalità. Inoltre, la narrazione così composta è ben utilizzata per lasciare qui e là indizi che, una volta arrivati alla fine di ogni libro, e del libro stesso, si compongono sempre di più andando a rispondere a tutte le domande che il lettore si pone.
Una volta finito, il libro ha risolto tutti i misteri che si è posto fin dall'inizio, compreso il fatto che il Nerva non è altro che meccanica quantistica. Ma vi sono ancora delle sottotrame che potrebbero essere ampliate un giorno ampliate, come la storia di Alasia Farren e quella di Arthurus Drake Graves. In più, per completare ancora meglio il wordbuilding, di modo da far immergere ancora di più il lettore, sarebbero molto interessanti un bestiario e un atlante del Circolo Galattico Definito.
Fiside, se è un bel libro!
Valutazione
★★★★★ 5/5
Immagini ufficiali
A sinistra, character design di Anna Baird Drake a cura di Myriam Sirotto © katnisshawkeye. A destra, illustrazione di Anna Baird Drake a cura di Maria Cacchioni © tsuch.ko_.
Illustrazione a cura di Myriam Sirotto © katnisshawkeye.
Fanart
Fanart a cura di Martina Barale © martinabaraleart.
Fanart di Giadina © littlejade___.
Playlist ufficiale
Si chiarifica che i brani siano stati inseriti dalla sottoscritta in una playlist su Spotify a partire dai brani utilizzati nelle storie o nei post inerenti alla Trilogia del Nerva di Charlotte Julie Bright e/o di Giulia Carla Bassani.
Dalla stessa autrice
Fantascienza
Exardens, self-publishing, 2014
Ad Martem 12, self-publishing, 2018
Kalopsia, self-publishing, 2020
Divulgazione scientifica
Sognavo le Stelle: Manuale per giovani viaggiatori spaziali, Il Saggiatore, 2021
Elon Musk e SpaceX: Obiettivo Marte, Kenness, 2021
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Onestamente...
Dovrei smetterla di fare domande scomode per curiosità scientifica.
Anche perché il più delle volte tocco inaspettatamente ferite aperte o traumi e questa e' l'ultima cosa che voglio.
Dovrei limitarmi a fare come tutti. Osservare.
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Volentieri promuoviamo questa ricerca scientifica internazionale solo in inglese ma facilmente traducibile con Google a cui può rispondere chiunque sia tra i 18 e i 35 anni.
link del questionario: https://psicologiapd.fra1.qualtrics.com/jfe/form/SV_3VseysMrQGwDRmC
"Gentili tutt*,
Sono Chiara Bonfanti, studentessa di Psicologia presso l'Università di Padova, e sto conducendo con altre colleghe uno studio su comportamento alimentare, percezione del peso e della forma corporea, e su come essi correlino con: costrutti culturalmente definiti (come ideali di bellezza e immagine corporea), identità di genere, etnia e altre variabili associate (come uso dei social media e percezione della valutazione sociale).
Il questionario che abbiamo preparato é rivolto a tutte le persone tra i 18 e i 35 anni e ha l'obiettivo di porre un focus particolare sulla popolazione transgender, nonbinary e gender diverse. Il questionario proposto comprende una parte che analizza il minority stress associato all'identità di genere.
Vi chiedo gentilmente di aiutarmi a divulgare, con i mezzi che ritenete più opportuni (ad es. e-mail, post sui vostri social o condivisione nei gruppi dell'Associazione), il link del questionario. Il vostro contributo sarà prezioso e ci aiuterà a sviluppare una letteratura più inclusiva e, conseguentemente, nuovi strumenti per l’identificazione e la cura dei sintomi dei disturbi alimentari.
In allegato trovate il materiale e questo è il link del questionario: https://psicologiapd.fra1.qualtrics.com/jfe/form/SV_3VseysMrQGwDRmC
Per domande o curiosità non esitate a scrivermi, vi risponderò con piacere!
Cordiali saluti,
Chiara Bonfanti "
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