#neuroscienze
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librinudi · 7 months ago
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Daniel C. Dennett, Douglas R. Hofstadter L'IO DELLA MENTE Fantasie e riflessioni sul sé e sull’anima 1985 Adelphi
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anguilla83 · 5 days ago
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"Oltre la libertà e la dignità" di Skinner (libro): progettare la "versione buona" de "Il mondo nuovo" di Huxley [recensione]
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#riemersione #blog #blogger #libri #recensionilibri #comportamentismo #skinner #psicologia #societa‌ #gamification
https://riemersione.blogspot.com/2024/12/oltre-la-liberta-e-la-dignita.html
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lospeakerscorner · 6 days ago
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Neuroscienze e Intelligenza Artificiale
  Le neuroscienze rappresentano al momento una fonte d’ispirazione per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale di Stanislao Scognamiglio PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella Cappella Palatina del settecentesco Palazzo Serra di Cassano mercoledì 18 dicembre, alle ore 17.30, si terrà il primo dell’21esimo ciclo di incontri proposti dal Portici Science Cafè. L’edizione 2024 sarà…
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blogghiamo · 1 month ago
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La mnemotecnica non è un trucco magico, ma un metodo scientifico per migliorare la memoria. Scopri come funziona il tuo cervello e come sfruttare i suoi meccanismi per memorizzare in modo più efficace. Con la pratica costante, potrai ottenere risultati sorprendenti!
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coach4y · 1 month ago
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Joe Dispenza e il Potere della Connessione Mente e Corpo
Joe Dispenza: La Neuroimmunologia e Il Ruolo delle Emozioni Positive nella Connessione Mente e Corpo Molte persone si sentono intrappolate in schemi di pensiero negativi e abitudini emotive che sembrano impossibili da spezzare: in questa situazione non siamo in grado di far funzionare a nostro beneficio la connessione Mente e Corpo come di ce Joe Dispenza. La buona notizia è che il potere di…
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dropsofsciencenews · 1 month ago
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Perché i cani si scrollano anche quando sono appena bagnati?
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Molti mammiferi pelosi eseguono rapide scrollate per rimuovere acqua e irritanti dal pelo, seguendo un tipico schema di tre scrollate avanti e indietro. Ma qual è il meccanismo che induce questa risposta innata? Il dottor Dawei Zhang e il suo team della Harvard Medical School si sono posti questa domanda e, in laboratorio, hanno cercato di svelarne il funzionamento usando i topi come modello.
Il primo passo è stato osservare se diversi stimoli sulla pelle dei topi potessero indurre la "scrollata da cane bagnato." I ricercatori hanno soffiato aria sui topi, li hanno spruzzati con acqua e immersi in un bagno. Sorprendentemente, una piccola goccia d'olio sul collo era sufficiente per innescare la scrollata, suggerendo che un tocco leggero e fastidioso fosse il fattore scatenante.
A questo punto, i ricercatori hanno cercato di capire quale parte del sistema nervoso "sentisse" questa goccia, avviando la reazione della scrollata. Hanno modificato geneticamente alcuni topi, eliminando specifici recettori cutanei. Inizialmente, hanno rimosso i recettori che percepiscono variazioni di temperatura, osservando che i topi continuavano a scrollarsi. La temperatura, quindi, non era determinante per il comportamento. Poi hanno eliminato i meccanorecettori, che rispondono agli stimoli tattili. Questa volta, i topi si scrollavano molto meno rispetto a quelli non modificati, suggerendo che la sensibilità al tatto fosse un elemento chiave.
Il team si è quindi concentrato su un gruppo particolare di meccanorecettori, le fibre C a soglia bassa (C-LTMR), recettori intorno ai follicoli piliferi che rispondono a tocchi leggeri. Per confermare l’ipotesi, i ricercatori hanno utilizzato l’optogenetica, una tecnica che attiva i nervi con la luce. Stimolando otticamente i C-LTMR, i topi si scrollavano come se fossero bagnati; bloccandoli, invece, la scrollata diminuiva, confermando il ruolo dei C-LTMR.
Ma il team voleva capire anche dove arrivavano i segnali inviati dai C-LTMR e in che parte del cervello questi venissero elaborati per generare la risposta della scrollata. Hanno quindi tracciato il percorso dei segnali, scoprendo che viaggiavano dai follicoli piliferi al midollo spinale, fino a una parte del cervello chiamata nucleo parabrachiale, che elabora sensazioni come dolore e prurito. Questo percorso, chiamato circuito C-LTMR–spinoparabrachiale, si è rivelato essere il meccanismo alla base della "scrollata da cane bagnato."
L’importanza di questa scoperta risiede nel fatto che i C-LTMR rappresentano un sistema difensivo evoluto per liberarsi di stimoli fastidiosi come gocce d’acqua o parassiti. Per molti mammiferi, scrollarsi vigorosamente è il modo più efficiente per rimuovere questi fastidi, grazie a un sistema di recettori tattili e percorsi neuronali specializzati.
E negli esseri umani? Anche noi, essendo mammiferi, possediamo qualcosa di simile. I nostri recettori correlati, chiamati C-meccanocettori, si sono adattati a percepire sensazioni piacevoli come carezze e abbracci. Tuttavia, capita a molti di percepire un lieve brivido quando qualcuno sfiora leggermente il collo. È possibile che questa reazione sia un lontano “ricordo” evolutivo della risposta che nei cani e altri animali innesca la scrollata. In noi, però, questo riflesso ha perso la sua funzione difensiva, trasformandosi in una risposta legata al piacere e alla socialità.
A Presto e Buona Scienza!
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Teletrasporto e Identità: La Persona Ricreata è la Stessa o Solo una Copia?. Scenari e Paradossi del Teletrasporto: Identità, Originalità e Duplicazione
La tecnologia del teletrasporto, resa famosa dalla fantascienza, porta con sé interrogativi profondi e complessi riguardo all'identità e all’essenza dell’individuo
La tecnologia del teletrasporto, resa famosa dalla fantascienza, porta con sé interrogativi profondi e complessi riguardo all’identità e all’essenza dell’individuo. Una delle questioni più dibattute è se la persona “teletrasportata” sia effettivamente la stessa o solo una copia dell’originale. Immaginiamo un teletrasporto che funzioni scansionando ogni molecola del corpo, distruggendo l’originale…
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gonzabasta · 3 months ago
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scienza-magia · 4 months ago
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L'amore è anche una questione di cervello
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Scoperta nel cervello la ‘casa dell’amore’. Studio finlandese svela dove risiedono i sentimenti per figli, partner e animali. Un team di scienziati dell'università di Aalto ha indagato sei tipi di amore, ognuno dei quali illumina parti diverse del nostro cervello. Quello genitoriale sembra avere una marcia in più.  L'amore? Una questione di cervello. A differenza di quello che vorrebbe la tradizione che continua a fare riferimento al cuore. Nulla di nuovo in realtà, se non per il fatto che adesso sappiamo in quale parte della nostra mente dobbiamo andarlo a ricercare. Un team di scienziati dell'università di Aalto, in Finlandia, guidati dal ricercatore-filosofo Pärttyli Rinne, ha infatti scoperto dove si trova esattamente la 'casa dell'amore'. O meglio in quali angoli della nostra mente si annida. Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista 'Cerebral Cortex' (una rivista di neuroscienze edita dalla Oxford University Press), hanno portato la ricerca dell'amore a un livello completamente nuovo, rivelando che diverse tipologie di questo sentimento illuminano parti diverse del cervello. Così si scopre che noi usiamo la parola amore in una sconcertante gamma di contesti, dall'adorazione sessuale all'amore dei genitori o all'amore per la natura. L'idea dei ricercatori è che un'immagine più completa del cervello potesse far luce sul perché usiamo la stessa parola per una raccolta così diversificata di esperienze umane.
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I sei tipi di amore indagati dal team di scienziati finlandesi per la loro ricerca Seri tipi di amore e la misurazione I ricercatori dell'ateneo finlandese hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale per misurare l'attività cerebrale mentre le persone arruolate nello studio rimuginavano su brevi storie relative a 6 diversi tipi di amore. "Ora forniamo un quadro più completo dell'attività cerebrale associata a diversi tipi di amore rispetto alle ricerche precedenti", afferma Rinne. "Il modello di attivazione dell'amore viene generato in situazioni sociali nei gangli della base, nella linea mediana della fronte, nel precuneo e nella giunzione temporo-parietale ai lati della parte posteriore della testa". L'amore per i figli L'amore per i figli ha generato l'attività cerebrale più intensa, seguito da vicino dall'amore romantico. L'amore genitoriale sembra infatti avere una marcia in più: "Si è verificata un'attivazione profonda nel sistema di ricompensa del cervello nell'area dello striato mentre si immaginava il sentimento in questione, e questo non è stato osservato per nessun altro tipo di amore", afferma Rinne. L'amore per il partner e le altre persone Anche l'amore per i partner romantici, gli amici, gli sconosciuti, gli animali domestici e la natura facevano parte dello studio. Secondo la ricerca, l'attività cerebrale è influenzata non solo dalla vicinanza dell'oggetto d'amore, ma anche dal fatto che si tratti di un essere umano, di un'altra specie o della natura. Non sorprende che l'amore compassionevole per gli estranei sia stato meno gratificante e abbia causato una minore attivazione cerebrale rispetto all'amore nelle relazioni strette, ragionano gli autori.  L'amore per gli animali e la natura I proprietari di animali domestici, continuano gli autori, possono essere identificabili tramite l'attività cerebrale. La sorpresa più grande, evidenziano gli scienziati, è stata che le aree cerebrali associate all'amore tra persone sono risultate molto simili, con differenze che risiedono principalmente nell'intensità di attivazione. Tutti i tipi di amore interpersonale, infatti, attivavano aree del cervello associate alla cognizione sociale, in contrasto all'amore per gli animali domestici o per la natura. "Sei a casa, sdraiato sul divano, e il tuo gatto domestico si avvicina a te. Il gatto ti si rannicchia accanto e fa le fusa assonnato. Ami il tuo animale domestico". In media, le risposte cerebrali dei soggetti a un'affermazione come questa hanno rivelato se condividevano o meno la loro vita con un amico peloso. "Quando si considera l'amore per gli animali domestici e l'attività cerebrale ad esso associata, le aree cerebrali legate alla socialità rivelano statisticamente se la persona è o meno proprietaria di un animale domestico. Quando si tratta di proprietari di animali domestici, queste aree sono più attivate rispetto a chi non ne ha uno", afferma Rinne. Un altro elemento che emerge è che l'amore per la natura ha attivato il sistema di ricompensa e le aree visive del cervello, ma non le aree cerebrali sociali. I test Le attivazioni amorose sono state controllate nello studio con storie neutre in cui accadeva molto poco. Ad esempio, guardare fuori dal finestrino dell'autobus o lavarsi i denti distrattamente. Dopo aver ascoltato la versione di un attore professionista di ogni 'storia d'amore', ai partecipanti è stato chiesto di immaginare ogni emozione per 10 secondi. Anche in questo caso l’immagine del cervello in vibrazione è stata colta dagli strumenti della scienza. Alla ricerca dell'amore Questo non è il primo tentativo di 'trovare l'amore' per Rinne e il suo team, che include i ricercatori Juha Lahnakoski, Heini Saarimäki, Mikke Tavast, Mikko Sams e Linda Henriksson. Gli esperti hanno intrapreso diversi studi volti ad approfondire la nostra conoscenza scientifica delle emozioni umane. Il gruppo ha pubblicato una ricerca che mappa le esperienze corporee d'amore dei soggetti un anno fa, con lo studio precedente che collegava anche le esperienze fisiche d'amore più forti con strette relazioni interpersonali. La comprensione dei meccanismi neurali dell'amore, evidenziano, non solo può aiutare a orientare le discussioni filosofiche sulla natura dell'amore, della coscienza e delle relazioni umane. I ricercatori sperano anche che il loro lavoro possa migliorare gli interventi sulla salute mentale in condizioni come disturbi dell'attaccamento, depressione o problemi relazionali. Read the full article
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aaquilas-blog · 6 months ago
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La Coscienza: Impulso chimico-elettrico o danno accidentale?
Il vero mistero insoluto è quello che risponde alla domanda: “Cosa c’era prima del Big Bang?” Cosa ci sarà dopo? La coscienza si forma dopo il corpo fisico, biologico o non è, invece, quella che ne determina lo sviluppo, agendo come un piccolo demiurgo che mette in atto un processo biologico per manifestarsi materialmente? E se fosse il corpo biologico che si autocrea la Coscienza? Nel primo…
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simonarinaldi · 8 months ago
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La Bellezza è nel cervello di chi guarda Semir Zeki
La Bellezza e lo sguardo “La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva”. Lo diceva nel ‘700 il filosofo David Hume, senza sapere nulla di neuroscienze. Link Usiamo una sola parola, “bellezza”, e la associamo a cose diversissime: un’opera d’arte, il viso di una persona, un brano musicale. Che cosa unisce tutte queste cose differenti?È importante fare una distinzione fra la…
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genericamentegiuseppe · 9 months ago
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Cos'è il talento - Un'indagine preliminare
Esiste il talento? E se sì in cosa consiste? E se no perché è così rilevante nel dibattito culturale?
Siamo capaci fin da piccoli di riconoscere il talento. Può essere la nostra compagna di banco, capace di disegnare figure per noi impossibili, o la maestra che spiega le cose come fossero semplici, quando a noi paiono così complicate. Impariamo a notarlo nella Televisione, dove i Talent Show mettono in mostra come il talento sia qualcosa da premiare nella nostra società, da conservare e…
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anguilla83 · 13 days ago
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ADDICTION E DIFFICOLTÀ DI PIANIFICAZIONE A LUNGO TERMINE:
Ok, vera ma un po' banalotta...
Anche se, per chi ha o ha avuto addiction, spesso non è scontato riuscire a pensare alle conseguenze a lungo termine delle proprie azioni, e non intendo solo quelle legate alle sostanze in se..
e non pensando alle conseguenze si ha anche difficoltà a fare cose per pianificare a lungo termine in positivo .
Questo sia per lo stato di atemporalità in cui può gettarci l'addiction, sia perché se il bisogno della sostanza comanda si tende a pensare solo a soddisfare quello, sia per l'indebolimento della capacità dei lobi prefrontali di agire come "freno" comportamentale..
Link al post del Blog:
https://riemersione.blogspot.com/2024/12/addiction-e-pianificazione.html
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queerographies · 9 months ago
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[Neuroscienze e differenze sessuali][Alice Mado Proverbio]
Cromosomi Sessuali e Cervello: Un’Analisi Neurobiologica Titolo: Neuroscienze e differenze sessualiScritto da: Alice Mado ProverbioEdito da: CarocciAnno: 2024Pagine: 124ISBN: 9788829023851 La sinossi di Neuroscienze e differenze sessuali di Alice Mado Proverbio Quale effetto hanno i cromosomi sessuali sul cervello? Il nostro patrimonio genetico influenza il comportamento? È vero che le femmine…
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personal-reporter · 1 year ago
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Amicizia e Neuroscienze: cosa accade nel cervello durante un abbraccio
L’amicizia è una componente essenziale della nostra esperienza umana, e la sua importanza può riflettersi addirittura nel funzionamento del nostro cervello. Le neuroscienze hanno compiuto progressi significativi nell’indagine di ciò che accade nel nostro sistema nervoso quando sperimentiamo connessioni sociali positive, come un semplice abbraccio tra amici. Continue reading Untitled
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roma-sera-giornale · 1 year ago
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"Una ricerca proverebbe che cominciamo ad esistere ancor prima di nascere"
La coscienza probabilmente potrebbe essere presente già tra la 24a e la 26a settimana di età gestazionale , che è il momento in cui viene stabilita per la prima volta la connettività talamocorticale .
De Ficchy Giovanni Lo studio della coscienza infantile (e fetale) sta emergendo come un focus di ricerca distintivo nella scienza della coscienza. La coscienza probabilmente potrebbe essere presente già tra la 24a e la 26a settimana di età gestazionale , che è il momento in cui viene stabilita per la prima volta la connettività talamocorticale . I tempi della maturazione neuroanatomica del…
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