#etologia
Explore tagged Tumblr posts
gregor-samsung · 1 year ago
Text
«Sul finire del Sedicesimo secolo la volta celeste si alzava, come la vediamo noi ancora oggi, non di venti metri come nel planetario, ma circa a non più di trenta chilometri sopra di noi, come un’inflessibile costruzione. Sopra questa fortezza celesta troneggiava il malefico Dio, la cui vista penetrava in tutti gli errori degli uomini, che puniva senza pietà con la guerra, la peste, gli incendi. La volta celeste, che sosteneva i palazzi e i giardini di Dio, cingeva come un guscio d’uovo la Terra liberamente sospesa nel vuoto. «A questo punto entrò in scena Giordano Bruno e ruppe il guscio dell’uovo cosmico aprendo lo sguardo meravigliato e felice dell’umanità sull’infinità dello spazio. Le stelle fisse non erano più i bottoni dorati inchiodati all’immobile parete celeste, ma divennero barche dorate che si muovevano liberamente nell’etere a grande distanza le une dalle altre. Tutta la magnificenza dei palazzi divini si era volatilizzata. Se fossi un grande artista come lei», disse lo zoologo volgendosi ora al pittore, «progetterei un affresco imponente che, come contraltare del Giudizio Universale di Michelangelo, raffiguri Giordano Bruno sul rogo. Ma le fiamme, che devono bruciarlo, salgono verso il cielo e incendiano la volta celeste come fosse una misera quinta teatrale. Si vedrebbero quindi la città di Dio con i suoi opulenti palazzi crollare, dissolvendosi nel fumo e nella cenere, e insieme ad essi cadrebbero vittime dell’eterna distruzione angeli e santi. In lontananza, le stelle dell’Orsa Maggiore, come sfere luminose, apparirebbero in segno di vittoria.»
Jakob von Uexküll, L'immortale spirito nella natura, traduzione dal tedesco di Nicola Zippel, Castelvecchi (collana I Timoni), 2014. [Libro elettronico]
[Edizione originale: Der unsterbliche Geist in der Natur, Christian Wegner Verlag, Hamburg; testo pubblicato in tre parti fra il 1938 ed il 1947]
14 notes · View notes
noneun · 26 days ago
Text
È più o meno ciò che è avvenuto nell'ultima glaciazione nelle regioni intorno allo Stretto di Bering. Si noti la sequenza cronologica: prima l'orso modifica il proprio comportamento, cominciando a cacciare foche, e dopo, nel corso di qualche millennio, si adatta geneticamente, in modo da diventare sempre più bravo in questa sua nuova attività. Questo mutamento è del tutto normale nelle specie animali che presentano un repertorio di comportamenti piuttosto ampio. È proprio questa flessibilità a permettere loro di modificare il comportamento fin da subito, e solo in seguito adattarsi geneticamente. Questo meccanismo della flessibilità si applica massimamente anche all'uomo.
–L'alba del Linguaggio, di Sverker Johansson.
Un comportamento flessibile si adatta molto più velocemente della genetica e la modella, influenzando le pressioni selettive. Così come, viceversa, la genetica modella il comportamento, fornendone le potenzialità e i vincoli. Non si può considerare uno senza l'altro.
3 notes · View notes
dropsofsciencenews · 15 days ago
Text
Una pipì socialmente contagiosa
ENG version ESP version
Tra gli esseri umani esistono azioni che possono essere inconsciamente imitate da chi è con noi, come sbadigliare. Un recente studio suggerisce che qualcosa di simile accade anche negli scimpanzé in cattività, ma con uno stimolo molto particolare: la minzione. Quando un esemplare inizia a fare pipì, altri possono facilmente seguirne l’esempio.
Gli scienziati hanno osservato per oltre 600 ore venti scimpanzé in cattività al Santuario di Kumamoto, in Giappone, registrando più di 1.300 episodi di minzione. Durante queste sessioni, hanno scoperto che quando uno scimpanzé urinava, gli altri nelle vicinanze avevano maggiori probabilità di fare lo stesso entro 60 secondi.
I dati hanno rivelato che gli scimpanzé di rango sociale inferiore erano più inclini a urinare dopo aver visto un loro coetaneo di rango superiore farlo, un risultato inaspettato che suggerisce l’influenza della gerarchia sociale su questo comportamento. Anche la vicinanza fisica giocava un ruolo importante: gli scimpanzé più vicini al primo urinatore erano più propensi a imitarlo. Sorprendentemente, però, la vicinanza sociale – intesa come il legame stretto tra coppie di scimpanzé che trascorrono molto tempo insieme a pulirsi o a stare vicini – non sembrava influenzare la probabilità di urinare simultaneamente. Questo aspetto distingue la minzione contagiosa da comportamenti come lo sbadiglio contagioso, che invece è più comune tra individui con forti legami sociali.
Ma perché esiste questo fenomeno? Le cause non sono ancora chiare, ma i ricercatori hanno ipotizzato alcune spiegazioni. Una possibilità è che la minzione contagiosa rafforzi i legami sociali e promuova la coesione del gruppo. Un’altra teoria è che sia una strategia difensiva: concentrare la minzione potrebbe ridurre il rischio che i predatori seguano il gruppo attraverso gli odori sparsi nel territorio, proteggendo gli esemplari più vulnerabili durante la minzione.
Questo fenomeno, definito "contagioso", non è però molto diffuso: solo il 10% degli episodi osservati sembrava essere imitato. Tuttavia, rimane una scoperta interessante, poiché solleva domande sulle funzioni sociali di un comportamento apparentemente banale. E gli esseri umani? Anche per noi esistono esempi di minzione socialmente influenzata. In Giappone, ad esempio, esiste la parola "tsureshon" per indicare l’abitudine di andare in bagno in compagnia, e in Italia un proverbio recita: “Chi non fa pipì in compagnia è un ladro o una spia”.
Studi futuri potrebbero indagare se la minzione contagiosa esiste anche in vita silvestre o in altre specie sociali, gettando nuova luce sulle radici evolutive di un comportamento che, a prima vista, sembra molto più complesso di quanto si possa immaginare.
A Presto e Buona Scienza! fonte
Tumblr media
0 notes
unoblosulbeagle · 6 months ago
Text
LA GAZZA È DAVVERO LADRA?
Un cucchiaio d’argento scompare e del furto viene ingiustamente accusata la servetta Ninetta; prima che venga condannata a morte si scopre che il colpevole è in realtà una gazza ladra. È questo il fatto principale attorno al quale ruota l’opera di Gioachino Rossini, intitolata appunto “La gazza ladra”, andata in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 31 maggio 1817. Se la…
0 notes
maxciti · 8 months ago
Text
Come addomesticare una volpe di Lee Alan Dugatkin e Ljudmila Trut
[…] Com’è possibile che un feroce predatore si sia tramutato in un animale da compagnia? Dmitrij Beljaev e Ljudmila Trut nel corso degli anni Cinquanta avviarono un esperimento che, nel periodo della dittatura genetica neolamarckista di Lysenko, avrebbe potuto costare loro la carriera se non il lavoro e la prigione. L’esperimento consisteva nell’addomesticamento della volpe argentata, un canide…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
coffeenuts · 1 year ago
Text
Tumblr media
1 note · View note
adribosch-fan · 1 year ago
Text
¿Por qué el comportamiento homosexual es tan común en mamíferos?
El comportamiento homosexual es muy común en la naturaleza, sobre todo en mamíferos y, en especial, en primates. Un análisis filogenético intenta dilucidar el origen y función de este fenómeno. Hung Chung Chih / Shutterstock Resulta sorprendente que el comportamiento sexual entre individuos del mismo sexo haya sido observado en más de 1 500 especies animales, abarcando una amplia gama de grupos…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
kommunic8 · 2 years ago
Link
Anche le orche hanno le loro mode, l'ultima è quella di attccare le piccole imbarcazioni. Ma negli anni '80 l'ultima moda era quella di andare in giro con un salmone morto in testa, tipo cappello. Che simpaticone! TRASCRIZIONE [ENG translation below] Non siamo solo noi esseri umani ad avere le mode dei colori, degli abiti che cambiano stagione dopo stagione, c'è anche nel regno animale qualcuno che usa le mode. Sto parlando delle orche, orche chiamate anche orche assassine non capisco perché 'porelle sono degli animali, fanno il loro mestiere di animale.Le orche sono dei grandi cetacei molto grandi, tra l'altro una una specie protetta, e trascorrono gran parte della loro giornata muovendosi in giro alla ricerca del cibo. Durante questi spostamenti, per non annoiarsi giocano, e questi giochi a volte prendono anche l'aspetto delle mode. Così alla fine degli anni ottanta un branco di orche che veniva esaminato, veniva osservato, naturalmente per motivi scientifici, qualcuno si è accorto che una di queste orche si era messa in testa un salmone morto e andava in giro nuotando con la testa fuori dall'acqua con questo salmone in testa, tipo cappello, e molto presto, anche molte altre orche, non solo dello stesso branco, ma anche di altri branchi, hanno cominciato ad andare in giro con un cappello di salmone morto. Quindi si è diffusa la moda. Poi, così come è nata questa moda, boom! È scomparsa. Ora, da qualche anno c'è un'altra moda, quella dell'attaccare le piccole imbarcazioni, a volte anche distruggerle. Si è osservato sulla costa, sulle coste della Francia, della Spagna e del Portogallo, tanto che in queste zone, in alcune zone, è stato proibito il passaggio delle piccole imbarcazioni. Non si sa perché queste mode nascano, vadano e vengano. Una delle ipotesi è che alle orche piaccia sentire le bolle create dall'elica delle imbarcazioni sul viso, tipo idromassaggio, e che quando le imbarcazioni non stanno producendo queste bolle, boom, vanno addosso, boh, per provocare le bolle. Non lo so. Un'altra spiegazione che hanno dato è che una di queste orche abbia avuto un incontro antipatico con un'imbarcazione che forse la stava disturbando e quindi gliel'ha giurata, e poi questo comportamento è stato seguito dalle altre orche. È interessante vedere come questi comportamenti, queste mode che vengono e vanno, boom, improvvisamente, poi si diffondano anche da un branco all'altro delle orche. Ora c'è da dire che le orche sono degli animali fantastici, molto belli, molto grandi, molto, molto maestosi. Sono, ripeto, una specie protetta. E poi io, quando leggo queste notizie, alla fine mi ripeto: sentite, noi siamo esseri umani, siamo fatti per stare sulla Terra. È vero che ci siamo allargati, siamo andati in cielo, nelle profondità degli oceani e ci siamo pure rimasti. Ma le orche sono fatte per stare nel mare, quindi quella è casa loro. E qualsiasi cosa facciano a casa loro, siamo noi che ci dobbiamo spostare. Se loro poi hanno queste mode, eh, buon per loro. Che cosa vi devo dire? Viva l'orca! TRANSLATION We humans are not the only ones who have fashion trends for colors and clothes that change with seasons. Even in the animal kingdom, there are some who follow fashion. I'm talking about orcas, also known as killer whales, although I don't understand why they are called "killer" when they are just doing what animals do. Orcas are large cetaceans, protected species, and they spend a significant part of their day moving around in search of food. During these travels, they engage in play to avoid boredom, and sometimes these games take on the form of fashion. In the late 1980s, a group of orcas that was being studied and observed for scientific purposes caught attention. Someone noticed that one of the orcas had placed a dead salmon on its head and was swimming around with its head above the water, wearing the salmon like a hat. Soon enough, many other orcas, not only from the same pod but also from different pods, started imitating this behavior, wearing dead salmon hats. Thus, a trend emerged. But just as it started, it vanished abruptly.In recent years, there has been another trend among orcas: attacking small boats, sometimes even destroying them. This behavior has been observed along the coasts of France, Spain, and Portugal, to the extent that in some areas, the passage of small boats has been prohibited.The reasons behind these trends, their emergence and disappearance, remain unknown. One hypothesis suggests that orcas enjoy the sensation of bubbles created by boat propellers on their faces, similar to a massage. When boats are not producing these bubbles, the orcas may intentionally engage with them to provoke the bubbles. However, the exact motivation is uncertain.Another explanation is that one orca may have had a negative encounter with a boat that was potentially disturbing it, leading to a grudge, and other orcas subsequently adopted the behavior. It is fascinating to observe how these behaviors and trends emerge and spread among different pods of orcas.It is important to note that orcas are magnificent creatures, beautiful and majestic. They are a protected species. When I read such news, I am reminded that we, as humans, are meant to inhabit the land. We have expanded our presence to the sky and the depths of the oceans, but the sea is the orcas' home. Whatever they do in their home, it is us who should make the adjustments. If they have these trends, well, good for them. What can I say? Long live the orca!
0 notes
pier-carlo-universe · 2 months ago
Text
Gli Animali Capiscono la Morte? Empatia, Emozioni e Comportamenti nel Regno Animale
Un viaggio emozionante nella capacità degli animali di comprendere la perdita e il lutto.
Un viaggio emozionante nella capacità degli animali di comprendere la perdita e il lutto. Gli animali condividono con noi molte esperienze emotive, e una delle più misteriose è la loro relazione con la morte. Si pongono spesso domande su quanto gli animali siano consapevoli della perdita, se siano in grado di percepire il lutto o addirittura di elaborare il concetto di morte. Questo articolo…
0 notes
gregor-samsung · 4 months ago
Text
Tumblr media
" Uccello tipico delle rive di laghi, fiumi e mare, il corriere grosso (Charadrius hiaticula) depone le uova in una buca tra i ciottoli, fidando della notevole capacità di mimetizzazione delle stesse. Se disturbata, la femmina si esibisce in un buffo cerimoniale di distrazione facendo le viste di essere menomata o ferita al fine di allontanare dalla covata l'interesse del presunto predatore. Se le acque sommergono il nido, il corriere è uno dei pochi uccelli che riesce a porre in salvo le uova trasportandole in un luogo asciutto. "
Fulco Pratesi, Nel mondo degli uccelli, Laterza (collana I Robinson), 1983¹.
2 notes · View notes
salfadog · 2 days ago
Note
Domanda sul "posto" dei cani.
Leggevo quanto hai scritto sull'attivismo quando arrivo all'esempio che hai fatto: "Faccio un esempio: il cane non deve dormire sul letto perché deve stare al "suo posto" altrimenti diventa dominante e poi vi mangerà nel piatto. (fallacia logica, indovinate quale?)".
Avendo conosciuto negli ultimi anni diversi allevatori, educatori e addestratori, ho notato che non c'è una posizione univoca su quali sarebbero i posti usati dagli umani che dovrebbero o no essere condivisi con i cani.
In particolare mi è sembrato di capire che c'è una certa ostilità, da parte di chi addestra cani ed è un po' più avanti con gli anni, verso il condividere il divano o il letto adducendo come motivazione una lotta di potere o, come scritto da te con quello che mi sembra sarcasmo, "ci mangerà nel piatto".
Personalmente ritengo il non condividere certi spazi come il divano una perdita di buone occasioni per stare vicini, coccolarsi e più in generale essere un branco basato sulla voglia/bisogno di essere insieme ma mi rendo conto che il mio è un pensiero dato unicamente dall'affetto che provo per Joe (il mio cane) e Sam (il cane di mia sorella).
Mi chiedevo se veramente esista per la scienza cinofila "il posto del cane" o se è una concezione nata dal bisogno di certe persone di una gerarchia, di sentirsi padroni del cane e non compagni di vita.
Tu che ne pensi?
Ciao @biggestluca
ma che bella domanda!
@kon-igi ti saprà sicuramente dire cosa sto urlando in questo momento dopo aver letto la tua domanda, qui agevolo un suggerimento.
Tumblr media
Intanto stabiliamo che non esiste un posto adatto al cane che non sia vicino a noi e più vicino è, più il cane avrà modo di rilassarsi completamente solo grazie al contatto fisico.
Dopotutto siamo entrambi mammiferi sociali.
Se ci sono problemi come aggressività e protezione della cuccia si lavora su quei problemi e li si risolvono, dormire insieme è un'attività che comporta limitazioni e rispetto reciproci e bisogna saperlo fare.
Se lo ricordo faccio una foto di un setter che mi dorme sul petto (ma sta imparando che non è necessario) e in quel caso gli dobbiamo insegnare che non è il modo più efficace di riposare assieme.
Se vuoi approfondire puoi leggere questo ma le nuove ricerche in etologia stanno smantellando tutta la teoria del capobranco come la intendevamo (e purtroppo alcuni ancora la intendono).
Tumblr media
Purtroppo un cambiamento di paradigma scientifico, soprattutto di questa portata, che promuove gli animali da semplici macchine biologiche a esseri dotati di coscienza perché, in modo equivalente al nostro, "sentono" il mondo a livello emotivo, è un passaggio che alcuni non riescono o si rifiutano di fare per il peso delle responsabilità che dovrebbero assumersi per le loro azioni passate.
E con alcuni sto parlando anche di me e tutto quello che sto facendo da allora è per rimediare al dolore che ho inferto inutilmente.
In generale quando senti parlare di "dominanza", "capobranco" intesi in mdo autoritario piuttosto che come "base sicura" di riferimento sei di fronte a un residuato di un mondo che non sparirà mai troppo presto ma che non ha nessun fdondamento scientifico se non i testi di 50/100 anni fa e capirete che da allora la scienza di passi avanti ne ha fatti diversi.
La prossima volta che ti diranno cose del genere (il cane non può salire sul divano) chiedi come mai e ascolta con attenzione le motivazioni: è un ottimo esercizio per imparare a riconoscere le fallacie logiche.
Infine per chi non vuole che il cane salga sul divano o sul letto perché non li vuole sporcare (punto di vista assolutamente legittimo) può trovare un compromesso usando una copertina su cui fare "ancoraggio" e insegnarli a starci sopra in modo da non rischiare di imbrattare magari tutto di fango.
Se avete dubbi, chiedete pure, ho un sacco di peccati da scontare.
E ricordate sempre il decalogo di Vaira, il punto 3 se non ricordo male recita così:
Tu non sei il capobranco.
Al massimo il suo migliore amico e mentore.
Tumblr media
Qui la gif di quando @kon-igi venne a trovarmi la prima volta.
20 notes · View notes
dropsofsciencenews · 3 months ago
Text
¿Por qué los perros se sacuden incluso cuando apenas están mojados?
ITA version ENG version
Muchos mamíferos peludos realizan sacudidas rápidas para eliminar agua e irritantes del pelaje, siguiendo un patrón típico de tres sacudidas hacia adelante y hacia atrás. ¿Pero cuál es el mecanismo que provoca esta respuesta innata? El Dr. Dawei Zhang y su equipo de la Escuela de Medicina de Harvard se hicieron esta pregunta y, en el laboratorio, intentaron descubrir cómo funciona usando ratones como modelo.
El primer paso fue observar si diferentes estímulos en la piel de los ratones podían provocar la "sacudida de perro mojado". Los investigadores soplaron aire sobre los ratones, los rociaron con agua e incluso los sumergieron en un baño. Sorprendentemente, una pequeña gota de aceite en el cuello fue suficiente para desencadenar la sacudida, lo que sugiere que un toque ligero y molesto podría ser el factor desencadenante.
En este punto, los investigadores intentaron entender qué parte del sistema nervioso "sentía" esta gota y activaba la respuesta de sacudida. Genéticamente modificaron algunos ratones eliminando receptores específicos de la piel. Primero, eliminaron los receptores que perciben variaciones de temperatura, y observaron que los ratones continuaban sacudiéndose. La temperatura, entonces, no era determinante para el comportamiento. Luego, eliminaron los mecanorreceptores, que responden a los estímulos táctiles. Esta vez, los ratones sacudieron mucho menos que los no modificados, lo que sugiere que la sensibilidad al tacto era un elemento clave.
El equipo se centró en un grupo particular de mecanorreceptores, las fibras C de bajo umbral (C-LTMR), receptores ubicados alrededor de los folículos pilosos que responden a toques ligeros. Para confirmar la hipótesis, los investigadores utilizaron la optogenética, una técnica que activa los nervios mediante luz. Al estimular ópticamente los C-LTMR, los ratones se sacudieron como si estuvieran mojados; al bloquearlos, la sacudida disminuyó, lo que confirmó el papel de los C-LTMR.
Pero el equipo también quería entender a dónde llegaban las señales enviadas por los C-LTMR y en qué parte del cerebro se procesaban para generar la respuesta de sacudida. Trazaron la ruta de las señales y descubrieron que viajaban desde los folículos pilosos hasta la médula espinal, y de allí a una región específica del cerebro llamada núcleo parabranquial, que procesa sensaciones como dolor y picazón. Este trayecto, llamado circuito C-LTMR-spinoparabranquial, resultó ser el mecanismo detrás de la “sacudida de perro mojado”.
La importancia de este descubrimiento radica en que los C-LTMR representan un sistema defensivo evolucionado para liberarse de estímulos molestos como gotas de agua o parásitos. Para muchos mamíferos, sacudirse vigorosamente es la forma más eficiente de eliminar estas molestias, gracias a un sistema de receptores táctiles y vías neuronales especializadas.
¿Y en los humanos? Al igual que otros mamíferos, también tenemos algo similar. Nuestros receptores, llamados C-mecanorreceptores, se han adaptado para percibir sensaciones placenteras como caricias y abrazos. Sin embargo, muchas personas experimentan un leve escalofrío cuando alguien toca suavemente su cuello. Es posible que esta reacción sea un lejano "recuerdo" evolutivo de la respuesta que provoca la sacudida en perros y otros animales. En nosotros, sin embargo, este reflejo ha perdido su función defensiva y se ha transformado en una respuesta ligada al placer y la sociabilidad.
¡Hasta Pronto y Buena Ciencia!
Fuente
Tumblr media
0 notes
kon-igi · 1 year ago
Text
LA RABBIA È LA GUARDIANA DELLA TRISTEZZA CHE È FIGLIA DELLA SOLITUDINE
Metto in ordine alcuni dei miei tanti pensieri, frutto di riflessione e confronto, quindi perdonatemi se non vi suonano nuovi e andate oltre se vi paio ripetitivo.
Nella scala da mignolo contro lo spigolo a genocidio di Gaza - quest'ultimo termine ci tengo e ci terrò sempre a ribadirlo finché il Mossad non mi caccerà in bocca una granata stordente - esiste, ovviamente, un'ampia gamma di accadimenti, traumi ed emozioni negative che, a domanda diretta, chiunque risponderebbe essere accomunati da un'unica cosa...
IL DOLORE CAUSATO
Ora, lungi da me mettere il dito sul piatto della bilancia della vittima per far risalire quello del carnefice e dire che alla fine sono tutte vittime di qualcosa di più grande - molto spesso i numeri e lo squilibrio di potere non lasciano dubbio su chi subisce e su chi perpetra - ma la conclusione a cui sono arrivato riguarda quel dolore intermedio che non soffoca popoli nel loro sangue o non ostracizza i deboli e i fragili ma che è comunque meritevole di riflessione perché spesso ci fa focalizzare sugli effetti e quasi mai sulle cause.
Io non credo nella cattiveria intrinseca e volontaria - semmai credo proprio nel suo esatto opposto cioè che l'essere vivente cerchi istintivamente connessione e mutuo supporto - e quindi mi sono chiesto QUANDO È CHE UNA PERSONA DIVENTA 'CATTIVA' E PERCHÉ?
La risposta - per me soddisfacente ma nient'affatto detto lo sia per altri - mi è arrivata come al solito per vie traverse e in un modo che a molti farà storcere il naso perché il primo istinto di risposta sarà MA QUELLI SONO ANIMALI, INVECE NOI SIAMO ESSERI UMANI E QUINDI PIÙ INTELLIGENTI.... POSSIAMO DISTINGUERE IL BENE DAL MALE!
lol
A parte la battuta semplice e riduttiva ('conosco animali più intelligenti di molti uomini') la realtà dei fatti è proprio questa: la differenza tra noi e, per esempio, i cani c'è ma non è quella che crediamo noi e non poi così tanta.
Al di là di quel sottile rivestimento di raziocinio che forse ci permette di comprendere dei meccanismi di causa-effetto lontani nello spazio e nel tempo, noi e i cani VIVIAMO E CI COMPORTIAMO ESATTAMENTE ALLO STESSO MODO, CON LE STESSE DINAMICHE SOCIO-RELAZIONALI E, SOPRATTUTTO, CON GLI STESSI OBIETTIVI.
Questo l'ho capito grazie all'aiuto del mio amico @salfadog e, in particolare, con la lunga frequentazione di Cthulhu e Otto, i miei cani, che sono più che compagni o amici: sono la mia famiglia... individui, esseri viventi e senzienti che hanno emozioni molto più potenti e oneste delle nostre perché la presunta 'inferiore' evoluzione non li ha costretti a mascherarle sotto la presunzione della superiorità dell'intelletto.
I cani cercano inclusione nel branco, noi cerchiamo inclusione nel gruppo; loro cercano calore, affetto e contatto, noi la stessa cosa anche se la chiamiamo con altri nomi; loro cercano validazione e gratificazione tramite l'altro... e noi non aneliamo disperatamente alla stessa identica cosa?
Se credete che la Piramide di Maslow riguardi solo gli esseri umani
Tumblr media
è perché avete trattato i vostri cani - e molto probabilmente tutte le persone che non sono voi - come un qualcosa di esterno a voi e solo utile a voi.
I cani, come qualsiasi essere vivente, hanno bisogno di tutto ciò che è elencato, fino alla punta, solo che hanno modi e tempi diversi dai nostri.
Ma tutto questo discorso sui cani era utile 'solo' per arrivare al nocciolo del mio ragionamento, che è reso molto bene da una semplice immagine che rubo a @nusta e che è stata postata originariamente da @traumatizeddfox (thanks!)
Tumblr media
Non vi annoierò con lezioni di etologia cinofila (chi conosce la materia sa di cosa parlo) ma il concetto espresso - e che mi ha colpito come un pugno nello stomaco - è che alla fine è inevitabile, semplice e in certi casi utile parlare di PERSONA CATTIVA, soprattutto se ci dobbiamo occupare delle sue vittime, ma finché non ci interroghiamo sui motivi della sua 'cattiveria' (molto meno facile ma di gran lunga più utile per arrivare alla radice del problema) saremo destinati a limitarci a disinfettare col betadine il ginocchio in cui è piantato un chiodo arrugginito.
49 notes · View notes
xerotere · 7 months ago
Text
Ti ho scritto una poesia, ma non so se te la farò mai leggere. Oggi abbiamo scoperto che i rondoni non sono così simili alle rondini, e che passano la maggior parte della vita in volo, compresi il sonno e l’accoppiamento. Ogni tanto guardo la tua pelle e mi chiedo come sarebbe accarezzarla. Parliamo di etologia e mi racconti che effetto ti ha fatto leggere Darwin a 20 anni. Mi chiedo anche come sarebbe leggere qualcosa scritto da te - quasi mi stupisco che non sia mai successo. Ti racconto come nel mondo animale la differenza morfologica fra individui appartenenti alla stessa specie ma di sesso differente sia presupposto di poligamia: nei rondoni non c’è molta differenza tra maschio e femmina, e quindi, probabilmente, sono animali monogami (Wikipedia conferma). A volte spero che il mio corpo sia in grado di adoperare una qualche forma di comunicazione non verbale che ti faccia capire esattamente quello che provo, al di là di quello che posso coscientemente dire, senza tra l’altro un fine specifico: solo che tu sappia quello che mi succede quando stiamo insieme. L’idea di finalismo è totalmente assente in Darwin, mi dici, eppure, quasi 200 anni dopo, troviamo ancora difficile guardare alla natura senza pensare che vi sia una sorta di intelligenza a manovrarla, finendo per scambiare le cause con gli effetti. Ci sono poco meno di 2 metri tra la mia bocca e la tua, eppure mi pesano come se fossero 2000 km. Leggiamo che il sonno dei rondoni si chiama uniemisferico, con i due emisferi cerebrali che si alternano nello stato di veglia per controllare il volo, permettendo loro di non fermarsi durante i lunghi viaggi migratori. Spero, almeno, di sognarti stanotte.
14 notes · View notes
ballata · 2 months ago
Text
Tumblr media
#etologia & #guerre
c'est l'argent qui fait la guerre
Konrad Lorenz padre dell’etologia insegnava che la colomba è più feroce del lupo. I lupi lottano finché uno non si arrende mostrando la gola all’avversario che si ferma. Ma le colombelle se rinchiuse in una gabbia combattono finché una di loro non soccombe. Gongolano i fabbricanti d’armi pregustando l’immane eccidio.Viva i democratici e che si lotti per imporre il modello delle nostre democrazie occidentali, fatte di ipocrisia, wokismo, debolezza, Islamizzazione, Cancel culture, volgarità, parità tra 7 sessi..
Una croce di ferro sul petto,
il mitra stretto,
due rune d'argento sopra l'elmetto,
era l'Europa che moriva con te.
Sei morto a vent'anni tu Jean,
la notte del 30 d'aprile a Berlino
con l'aquila e i gigli della Charlemagne
ma era l'Europa che moriva con te.
E mentre solo tra l'odore del sangue
guardavi rossa in faccia la morte
la tua voce tranquilla parlava così: Camerata, tu non sai
come è bella l'estate lì in Francia,
mentre scivola lenta la Senna
passeggiare lungo le Champs Elysees
e tra i colori e il profumo dei fiori
il sorriso di lei t'accompagna
incorniciato da quelle labbra dipinte di arancia;
camerata, tu non sai
come è bella l'estate lá in Francia..."
2 notes · View notes
noneun · 1 year ago
Text
Sonno monoemisferico
"Il focus principale del progetto di ricerca è il sonno a onde lente (SWS), il tipo di sonno predominante negli uccelli, inclusi i pinguini. 
I pigoscelidi rimangono ore a incubare le proprie uova e i periodi di sonno, davvero brevi, si verificano sia da proni che stando in piedi. La durata massima di un SWS registrata è stata di circa 35 secondi, mentre, nel 72% dei casi, questi periodi di sonno duravano ben meno di 10 secondi (in media 4 secondi). Con un numero molto elevato di micro – sonni, questa specie antartica riesce, in totale, ad accumulare più di 11 ore di sonno giornaliero (per ogni emisfero cerebrale), utilizzando mediamente 600 SWS ogni ora."
"Questi uccelli durante la giornata ricorrono anche al sonno monoemisferico, cioè riposano un emisfero cerebrale alla volta, tenendo l’occhio controlaterale aperto."
Lo voglio anche io il sonno monoemisferico, dove si compra??
4 notes · View notes