#Idee Originali
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syntonylife · 10 months ago
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Caccia alle Idee Impreviste: Come Trasformare Momenti Casuali in Fonti di Creatività!
Ho preso la fantastica abitudine di scrivere non appena metto piede nella metropolitana. Non so perché, ma sembra sempre essere il momento sbagliato per avere un’idea. Mi trovo circondata da persone cariche di borse della spesa e, nonostante mi isoli con la mia musica, qualcuno mi chiede qualcosa e mi impedisce di concentrarmi su ciò che vorrei. Poi arrivo a casa e improvvisamente tutto…
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designmiss · 8 years ago
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San Valentino: gadget divertenti per coppie felici https://www.design-miss.com/san-valentino-gadget-divertenti-coppie-felici/ Gadget divertenti per #SanValentino
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demonecelestiale · 1 year ago
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fanculo c'è qualcuno che imita Amadeus su twitter mi sparo
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oltredigital · 2 years ago
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Solvy Store è tutto nuovo! Scopri migliaia di idee regalo per ogni occasione, sono originali, utili e convenienti. https://solvystore.com
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wrong-mmind · 4 months ago
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da cosa mi travesto ad Halloween? ho bisogno di idee originali
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darktimemachinechaos · 2 months ago
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[della mia bassissima capacità di sopportazione dei disfattisti] 🠇
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Se noto che un soggetto posti in quantità industriale sui social messaggi solo sconfortanti in cui dichiari che "il mondo fa schifo" (senza un briciolo nemmeno di sana ironia sui propri malesseri) il mio input da cittadina responsabile che non resta mai solo a guardare ciò che non va, tenta di capire, in primo luogo, il perché quella persona lo faccia: potrebbe essere soltanto un momento di reale sconforto a cui dare peso oppure uno dei tanti account che non avendo grandi idee per la testa, non trova di meglio da fare che divertirsi nell'alimentare un'idea del mondo solo disfattista per guadagnare attenzione malsana.  
Non facendolo io per prima, non sopporto chi ami crogiolarsi nel vittimismo (giovane o adulto che sia) e non sono affatto interessata a chi non faccia altro che lamentarsi nella vita per partito preso, mostrando una demenza senile talvolta pure precoce per l'età che si ha; il mondo non è solo un posto marcio: il mondo è solo un posto marcio per tutti coloro che hanno deciso di restare passivi a ciò che (gli) accade; chi non reagisce a ciò che non va non detiene alcun diritto di lamentarsi di una realtà che non ami, perché non puoi lamentarti di nulla se nel contempo non fai assolutamente nulla per cambiare manco un pezzettino piccolo della realtà che ti circonda - il minimo sindacale che ti è richiesto da persona Adulta!
Una persona giovane ha bisogno di essere sostenuta quando continua a vomitare scemenze sul mondo che fa solo schifo e non che gli si dica "Si, ok, hai ragione, il mondo fa schifo e pure io trovo che fa schifo": la realtà non è composta solo da soggetti passivi che sopportando situazioni assurde pensandosi eroiche, ma anche da ottime persone che ogni giorno, pure incazzandosi di brutto, si impegnano per portare Progresso attorno a loro - e non ci guadagnano un cazzo nell'andare a dormire ogni giorno con l'idea che il giorno successivo dovranno affrontare un'altra battaglia contro conservatori e giovani pessimisti dell'ultima ora - giovani pessimisti dell'ultima ora che si aggregano ai pessimisti anziani della prima ora, da cui non si deve assolutamente prendere esempio.
E' molto facile fermarsi alle prime righe di uno scritto (alle impressioni a pelle di ogni questione), ma non si potrà mai avere una percezione corretta della realtà senza nemmeno viverla a fondo (leggendo tutto il libro e non soffermandosi alla copertina); tutto ciò che leggiamo oppure osserviamo oppure soltanto ascoltiamo, sarà continuamente inteso in modo parziale e scorretto sia se si è caratterialmente pessimisti ma anche e soprattutto se si è PIGRI.
Non esistono pensieri isolati pessimisti originali: negli anni, tra realtà e social - senza contare la marea di poeti e scrittori di romanzi attuali e del passato da "mattonata sui coglioni" - di persone che si arrendono al primo ostacolo ne ho incontrate a centinaia e di qualsiasi età, perché arrendersi e dare degli idioti agli altri è facilissimo: non costa alcuna fatica; colpevolizzare i terzi in continuazione della propria costante resa sociale non rende intelligente e manco interessante qualcuno; gli arresti momentanei sono sani solo se momentanei: in giovinezza, tutti proviamo davanti ad una realtà complessa una naturale fatica a capire e dominare gli avvenimenti, perché la realtà è complessa e difficile da dominare per tutti, anche quando non sei più un giovane adulto (non c'è nulla di originale o straordinario in questo stato d'animo). 
Se non sarà così, se non sarà un arresto momentaneo quello che viva il giovane pessimista dell'ultima ora, il futuro che lo attende prossimo è di invecchiare prestissimo, moltiplicando esternazioni degne di un anziano fallito e non di una persona giovane dentro e fuori, CHE HA TUTTA UNA VITA DAVANTI. 
La mia risposta ai giovani pessimisti potrebbe suonare dura e priva di compassione rispetto ad una madre pancina: ma sono una persona adulta razionale e non una madre pancina e non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di offrire ad una persona giovane scusanti per arrendersi al tutto, piangersi addosso, invece di far emergere la vitalità del DESIDERARE.
C'è una realtà che da attivisti affrontiamo in ogni minuto della nostra esistenza: non possiamo aiutare chi non vuole essere aiutato - ma questo non vuol dire non provarci, almeno! Non significa non tentare nemmeno a comunicare con la dovuta forza a chi sia più giovane di noi e troppo facilmente arrendevole alla complessità, che il passato non è affatto migliore del presente come i vecchi stolti sostengono; che ognuno fa parte della Storia; che gli altri attorno a noi sono responsabili fino ad un certo punto del malessere che viviamo: il resto dipende soltanto dall'essere pigri o meno in un mondo che ti offre migliaia di strumenti per risolvere e non per disfare.
Se sei un disfattista, se sei un pessimista, è perché vuoi esserlo e non perché non esistano strumenti offerti dalla scienza, oggi più di prima alla portata di tutti, per non esserlo affatto: per voler contribuire con gioia, con costruttività, a ciò che sta al di fuori del recinto del tuo giardino deprimente nel quale tu hai voluto chiuderti; nessuno può metterti all'angolo quando tu non lo vuoi è la corretta trasposizione nella realtà di un Dirty Dancing in cui non verrà un ballerino sexy a ricordarti che arrendersi è solo un atteggiamento da bambini che non vogliono crescere mai.
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len-scrive · 3 months ago
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Rating: Mature
Fandom: Interview with the Vampire (tv show)
Relationships: Daniel/Armand
Characters: Daniel Molloy, Armand
Tags: Cosa succede quando Louis se ne va, Armand e Daniel parlano, Trasformazione di Daniel, Armand e Daniel lasciati da soli a casa
Lingua: Italiano
Sommario: Louis lascia soli Armand e Daniel. E questo è il racconto di quello che succede appena dopo. Almeno una delle tante versioni nella mia testa.
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Louis aveva appena lasciato la stanza.
Dal momento in cui aveva incendiato il suo laptop a quando era sparito dalla sua vista era trascorsa una frazione di secondo impercettibile.
CONTINUA A LEGGERE SU AO3
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Una veloce chiacchierata com’è d'uso dalle mie parti prima di augurarvi una (speriamo) buona lettura.
Il mondo creato dalla Rice non mi piace.
Chi mi conosce sa che per me è necessario sempre precisare certe cose, per la mia salute mentale.
In generale non mi piace il suo modo di scrivere, non mi piacciono molte delle cose che i personaggi da lei creati fanno e dicono e, nei libri, non mi riesce proprio di vederci quello che ci si dovrebbe vedere, che molti vedono. Le storie d’amore lì dentro ai miei occhi non sono storie d’amore e il racconto si concentra più su temi che per come vengono trattati sarebbe meglio non trattare affatto.
Non sto qui a precisare, ma ci sono scene all’interno dei libri della Rice che hanno risvolti e reazioni dei personaggi per me inqualificabili.
E partendo da quella base ho sempre fatto fatica a trovare interessanti sia dinamiche che personaggi delle Vampire Chronicles.
Quanto ho appena affermato cambia radicalmente quando andiamo a parlare della serie televisiva creata ispirandosi ai lavori della Rice.
Chi ha letto le mie impressioni sulla serie (se vi interessano le trovate su STIGAMES) sa che il discorso è molto più ampio di quello che posso fare qui, ma in sostanza la serie mi ha stregato.
La serie ha finalmente creato, per me, dei personaggi interessanti, pieni di sfaccettature e soprattutto NON DI GIOVANISSIMA ETÀ, cosa che in un vampiro io NON posso concepire.
La serie ha corretto certe cose, ne ha tolte altre, ha modificato al meglio altre ancora.
Come Hannibal nei confronti dei libri di Harris, anche la serie di Interview with the Vampire è una lunga fanfiction ispirata ai lavori della Rice.
E quello ha cambiato tutto, per me.
Continuo a ripeterlo perché il PER ME è importante.
Queste sono tutte opinioni personali.
Inoltre la serie mi ha dato anche la curiosità per andare a leggermi parte delle opere originali di cui ho elencato solo alcuni enormi difetti, ma che non avrei mai letto altrimenti.
Le varie versioni di Lestat e Louis conosciute finora non avevano mai destato il mio interesse.
La serie ha cambiato anche questo.
Veniamo ora a ciò che ho scritto io.
Riguarda Daniel e Armand che, al momento, trovo la coppia con le dinamiche più affascinanti.
Perché per me Louis e Lestat sono risolti, la serie è stata perfetta in quel senso e non sento il bisogno di aggiungere nulla.
Su Daniel e Armand invece c’è ancora TANTO da dire. E non vedo l’ora che la serie lo faccia.
Nel frattempo però sono qui a chiedermi che cos’hanno combinato quei due che noi non abbiamo ancora visto.
Anche in questo caso mi riferisco al Daniel e all'Armand della serie e, non serve specificarlo ma lo faccio lo stesso, il Daniel non giovane, che io trovo un personaggio infinitamente più interessante e affascinante della sua versione giovane nella serie stessa.
Perciò per me sono questi due personaggi ad interagire sempre e comunque.
Io spero tantissimo di poter vedere una versione riveduta e corretta di Devil’s Minion fornita dal team di sceneggiatori della serie che fino ad ora ha fatto un lavoro egregio. E il mio desiderio è che il Devil’s Minion della serie cominci dal punto in cui siamo adesso, senza andare a toccare mai più il Daniel giovane.
Questa è la mia speranza, poi si vedrà.
Ma tutto quanto scriverò riguarda loro due, perciò chiaro che chi ha deleterie ed infantili idee sul fatto che quel Daniel è troppo vecchio per quell'Armand o cavolate tristi di questo tipo può astenersi subito dal leggere perché al mio Armand quel Daniel lì piace e piace pure tanto.
Anche perché, vorrei vedere, cosa c'è che può non piacere?
Stabilito ciò poi c'è da dire che per me il mondo delle fanfictions è creatività a tutto tondo e spesso mi prendo libertà per quanto riguarda regole e ambiente che circondano i personaggi; anche perché la serie è meravigliosa e chi vuole immergersi nel vero racconto può guardarsi quella, ciò che scrivo io è solo un minimo tentativo di mettere nero su bianco quello che mi gira per la testa e mi piacerebbe vedere su schermo.
Ma sono certə che questi sceneggiatori mi stupiranno immaginandosi le cose cento volte meglio.
Nell'attesa della terza stagione questo è il mio contributo al rapporto tra Armand e Daniel.
Ne ho altre nella mia testa di versioni possibili di quanto accaduto a Dubai dopo che Louis è uscito di scena, ma al momento ho messo giù solo questa, la più breve e la più "ragionata".
Mi piace dare la mia personale versione della vampirizzazione e dei poteri che hanno i vampiri e quindi troverete alcune capacità vampiresche di cui non ho assolutamente la certezza o che ho inventato di sana pianta perché mi facevano comodo.
Come mi piace sempre ricordare: qui non c’è nulla di vero tranne i sentimenti e le emozioni.
Buona lettura!
Len
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jazzandother-blog · 30 days ago
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"He was a legend, almost a god, to most Harlem musicians. As a saxophonist, some put him on a par with Bird Charlie Parker. One thing is absolutely certain: he was certainly very close to that level. As a soloist he was aggressive and innovative, and he was never short of original musical ideas".
Miles Davis in reference to Sonny Rollins listen here
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(English / español / Italiano)
"Era una leyenda, casi un dios, para la mayoría de los músicos de Harlem. Como saxofonista, algunos lo situaban al nivel de Bird Charlie Parker. Hay algo totalmente seguro: sin duda alguna estaba muy cerca de alcanzar dicho nivel. Como solista era agresivo e innovador, y nunca le faltaban ideas musicales originales".
Miles Davis en referencia a Sonny Rollins escucha aquí
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"Per la maggior parte dei musicisti di Harlem era una leggenda, quasi un dio. Come sassofonista, alcuni lo mettono sullo stesso piano di Bird Charlie Parker. Una cosa è assolutamente certa: era sicuramente molto vicino a quel livello. Come solista era aggressivo e innovativo, e non era mai a corto di idee musicali originali".
Miles Davis in riferimento a Sonny Rollins ascolta quì
Source: Pasión por el Jazz y Blues.
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multiverseofseries · 1 month ago
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Oceania 2: un sequel che espande i confini
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Il secondo capitolo del grande successo Disney Animation ci riporta nelle isole del Pacifico per una nuova avventura in compagnia di Vaiana, Maui e dei loro compagni di viaggio.
I sequel, croce e delizia dei nostri giorni. Da una parte chi critica, chi attacca la carenza di idee, dall'altra un pubblico che dimostra di volerli, di accogliere con affetto le storie che vanno avanti. Storie che nel 2024 sono andate e vanno avanti: Inside Out 2, è stato un successo, o Mufasa (che è un prequel, ma rientra nello stesso discorso), anch'esso in arrivo sul grande schermo. Oceania 2, nelle sale dal 27 novembre, è invece pronto a riportarci nelle isole del Pacifico da cui una ragazza di nome Vaiana ha salpato e ha conquistato il mondo dell'animazione ormai otto anni fa.
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Vaiana e la sorellina
Un nuovo capitolo atteso, come confermano i numeri dei contenuti condivisi online, che riporta su schermo quanto già visto nel 2016 in quanto a contesto narrativo, doppiatori (originali e nostrani), con qualche aggiunta di rilievo come Giorgia a dar voce alla novità Matangi e protagonista vocale di una delle nuove canzoni del film. Un sequel che va a occupare lo spazio, impegnativo e responsabile, del 63° Classico Disney, promettendo un'altra boccata d'aria per un boxoffice che, tra alti e bassi, non smette mai di averne bisogno.
Oceania 2: Un nuovo viaggio
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Vaiana e i suoi compagni di viaggio
È passato qualche anno dalle avventure del primo Oceania e ora Vaiana è una leader del suo popolo, o potrebbe esserlo. Non è più la ragazzina che avevamo conosciuto, ma una donna che deve scegliere chi vuole essere realmente, se provare a fare quell'ulteriore passo verso il mondo e la crescita o fermarsi e accontentarsi di quello che lei e il suo popolo hanno. Una scelta che deve compire quando le arriva un inaspettato richiamo dai suoi antenati, che la spinge a compiere un nuovo viaggio verso territori inesplorati, a perseguire una nuova missione insieme a Maui, Pua ed HeiHei, ma anche di quei improbabili compagni di avventura che vanno a completare il suggestivo quadro che è Oceania 2.
"Abbiamo bisogno di una barca più grande"
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I protagonisti di Oceania 2 in viaggio
Rubo la celebre citazione de Lo squalo per accompagnare i presupposti narrativi del nuovo viaggio di Vaiana, non più sola (con Pua ed HeiHei) ma accompagnata da quelle figure che possano rendere possibile l'impresa: Loto, esperta di barche dalla battuta pronta; il robusto Moni, che vede in Maui un idolo sa seguire; lo scontroso Kele, contadino che assicura il sostentamento in nave. E la nave stessa, più ampia, autonoma, adatta a perseguire l'impresa, a portare a termine una missione pericolosa e ampliare gli orizzonti del popolo di Vaiana. Perché di questo parliamo, di espandere i propri confini, trovare altri popoli per quell'interscambio culturale che ha contribuito a definire i presupposti dell'evoluzione culturale e sociale umana.
Oceania 2 e l'esigenza di crescere
Un'esigenza di crescere che è assecondata anche sul piano tecnologico dalla stessa Disney Animation, che punta sempre a migliorare anche risultati già di per sé ottimi. Lo si nota nella ricchezza di dettagli dei fondali, nella resa dell'acqua sempre più credibile e dettagliata, in un impatto visivo generale che porta su schermo un'avventura di grandi proporzioni visive che non tradisce la genesi iniziale del progetto come serie piuttosto che film per il grande schermo.
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Un'immagine suggestiva del 63mo Classico Disney
Manca qualcosa dal punto di vista della profondità narrativa, o nel rafforzare linee narrative secondarie di quei personaggi che avremmo voluto conoscere più a fondo, come la stessa Matangi, antagonista solo abbozzata che speriamo di vedere in un ulteriore sequel la cui via sembra già tracciata.
Conclusioni
Oceania 2 è un sequel che porta avanti storia e personaggi in modo coerente, secondo il loro naturale percorso di crescita. Un'evoluzione che si accompagna anche a quella visiva, con una resa ambientale e visiva notevole, ma risulta un po' più esile del primo capitolo in termini di profondità e ricchezza narrativa. Menzione speciale, anche nel nuovo film, per Pua ed HeiHei, due sidekick adorabili che rubano la scena.
👍🏻
La crescita dei personaggi, coerente e naturale rispetto a quanto impostato nel primo film.
Il modo in cui la storia getta le basi per costruire qualcosa anche in futuro.
Pua ed HeiHei, due comprimari in grado di rubare la scena.
L'evoluzione tecnologica che rende ancor più vivo e credibile il mondo in cui si muovono i personaggi.
👎🏻
Manca un po' di spessore narrativo che arricchisca la storia e il viaggio di Vaiana e i suoi compagni di avventura.
Manca una hit, tra le canzoni, che colpisca quanto quelle del primo film.
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abatelunare · 1 year ago
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Passibili di denuncia
Televisione e cinema andrebbero denunciati per riciclaggio. La prima insiste nel riproporre vecchie glorie che ormai hanno fatto il loro tempo e quello degli spettatori. Io la denucerei anche per truffa, visto che tende a spacciare per VIP gente che non ne ha né i titoli né i requisiti. Essere fratello/sorella di una persona famosa o avere condiviso il letto con essa non ti rende un bel niente. Sei solo alla ricerca di una fama che non hai. Il secondo insiste nello strappare dal loro contesto vecchie storie nel disperato tentativo di renderle attuali. Il che tradisce la melodrammatica assenza di idee che almeno fingano d'essere lievemente originali. Oltre a essere sempre quelle, le storie vengono raccontate male. Non è il minestrone. È come lo cucini.
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syntonylife · 10 months ago
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Caccia alle Idee Impreviste: Come Trasformare Momenti Casuali in Fonti di Creatività!
Ho preso la fantastica abitudine di scrivere non appena metto piede nella metropolitana. Non so perché, ma sembra sempre essere il momento sbagliato per avere un’idea. Mi trovo circondata da persone cariche di borse della spesa e, nonostante mi isoli con la mia musica, qualcuno mi chiede qualcosa e mi impedisce di concentrarmi su ciò che vorrei. Poi arrivo a casa e improvvisamente tutto…
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pizzettauniversale · 1 year ago
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Alessandro Michele dicesi sia stato buttato fuori perché nell'ultimo trimestre aveva guadagnato meno, d'altronde a Kering frega un cazzo della creatività delle idee, conta sempre e solo lo sporco denaro.
Buttato fuori Michele, la necessità era quella di risollevare le vendite, allora hanno deciso di andare da Zara, letteralmente. Le ultime collezioni di Gucci sono delle vetrine di Zara. Di solito è Zara (e compagnia bella), che, siccome non ha tempo di disegnare delle collezioni originali, anzi non ha proprio tempo per delle idee originali perché il tempo è denaro e i bambini asiatici pagati 0.15€ all'ora non possono aspettare, saccheggia gli altri. Con Gucci i ruoli si sono invertiti. Passino le collezioni create con un posto vacante, ma non posso giustificare Sabato De Sarno.
La sfilata di Gucci è stata un copia e incolla di trend, è una collezione creata per vendere e risollevare i bilanci. Quindi si è detto: cosa ci fa vendere? Andiamo da Zara!!! Che però idee originali non ne ha perché ruba a sua volta, quindi la collezione di De Sarno è un CTRL+C/ CTRL+V di Miu Miu, Prada e Valentino.
È una collezione per soldi, una collezione per chi di moda non ne sa assolutamente nulla, è una collezione per chi ha potere di acquisto e decide di seguire l'ultimo trend di tik tok dell'ennesima influencer uguale a tutte le altre e diventare l'ennesima persona uguale alle altre, inconsapevole che quella miniskirt di Gucci è una miniskirt di Miu Miu in realtà, ma d'altronde che ci frega, basta avere una miniskirt da mettere con il classico corpetto e i camperos per pensare di essere alla moda e non la brutta copia della brutta copia senza personalità.
Però non sono del tutto pessimista, credo in Sabato De Sarno, credo che sia difficile arrivare dopo Alessandro Michele, credo che debba ancora trovare la sua voce e spero che la trovi, che ci porti questa nuova estetica da Gucci, anche perché non potrebbe mai essere come Alessandro Michele. Sabato, trova la tua voce, mostraci le tue idee, fottitene del dio denaro.
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fashionbooksmilano · 1 year ago
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Eric Kessels Complete Amateur
A Pro's Guide to becoming more Amateur
Corraini Edizioni, Mantova 2022, 160 pages, 13,50x20cm, English, ISBN 9791254930137
euro 26,50
email if you want to buy [email protected]
Un tributo al dilettantismo da parte di Erik Kessels, tra i più originali e irriverenti protagonisti del mondo dell’arte, della grafica e della comunicazione: Il perfetto dilettante ci mostra come dimenticare tutto ciò che sappiamo e misurarci con ciò di cui non sappiamo proprio nulla. Costellata di irresistibili capolavori di principianti assoluti (e artisti che dei principianti hanno mantenuto l’approccio libero e sperimentale), questa guida fotografica è un invito ad allenare il muscolo del dilettantismo per sfuggire alla trappola della professionalità. “Fallo come se non sapessi cosa stai facendo”, propone Kessels, suggerendo che buttarsi alla cieca a volte è l’unico modo di vedere le cose con chiarezza, e che le idee migliori spesso vengono quando non si conoscono le regole e non si teme di sbagliare. Ricominciare da zero ci costringe a esplorare strade nuove e imprevedibili, nella vita e nel lavoro: questo libro – che può essere letto come si vuole, anche partendo dalla fine – ci esorta a liberarci dal nostro bagaglio di aspettative, conoscenze e soluzioni sicure (ma banali), per riscoprire finalmente il nostro principiante interiore.
03/01/24
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diceriadelluntore · 1 year ago
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Storia Di Musica #299 - Sonic Youth, Daydream Nation, 1988
Il mese delle scelte con doppia voce cantante maschile e femminile termina con un disco epocale. E poche volte l'aggettivo calza a pennello come questa volta, in un disco, doppio, che accumula tutte le idee di una generazione del rock alternativo americano, per un lavoro discografico seminale da cui fioriranno artisti e idee prorompenti degli anni a venire. La storia degli artefici di questo disco inizia qualche anno prima, nel 1981, a New York. Al Noise Festival organizzato dalla galleria d'arte White Columns, quando Thurston Moore sta suonando con la sua fidanzata, Kim Gordon, e vengono notati dal comnpositore e musicista d'avanguardia Glenn Branca. Tra loro nasce subito un'intesa, e uno dei collaboratori di Branca, un chitarrista dalle idee molto originali, Lee Ranaldo, si unisce al gruppo, che una volta trovato un batterista, Richard Edson (ma ne cambieranno decine nel corso degli anni) formano un gruppo a cui danno un nome composto dal nome di Fred "Sonic" Smith, membro degli MC5 e fondatore della Sonic's Rendezvous Band e futuro marito di Patti Smith, con quello del musicista reggae Big Youth, amato da Kim Gordon: nascono così i Sonic Youth. Dopo un primi ep, titolato Sonic Youth, nel 1983 pubblicano il primo disco, Confusion Is Sex, nel 1983: portano sul vinile il selvaggio modo di esibirsi nei locali, tra feedback come se non ci fosse altro effetto musicale, rumorismo preso dalla lezione di Branca, tessiture di chitarra stranianti frutto delle accordature del tutto personali degli strumenti, riff minimali e ripetitivi, in una congestione tra punk e avanguardia che li renderà unici, aggiungendo quel tocco rock decadente tra Velvet Underground, Stooges e MC5, tanto amati da Moore. Sono anche super combattivi e non la mandano a dire a nessuno, e il primo ad accorgersene fu il famoso critico Robert Christgau, che sul Village Voice definì il loro suono e quello di altre band emergenti Pigfuck, alchè la band dedicò la sanguinosa e niente affatto edulcorata una nuova versione di Kill Yr Idols in I Killed Christgau With My Big Fucking Dick, prima che i due si riappacificassero. Il primo grande disco è del 1985, Bad Moon Rising, che in alcune canzoni, come gli otto minuti fatali di I Love Her All The Time e soprattutto Death Valley '69, epocale, fanno capire che nessuno è uguale a loro. Moore ha l'abitudine di cambiare di continuo metodi di registrazioni, anche lo stile di produzione, e di cambiare con la stessa frequenza batteristi. Evol del 1986 li lega all'etichetta SST, e dopo un altro album grandioso, Sister, del 1987, si cimentano in un progetto alternativo, chiamato Ciccone Youth, dove rifanno pezzi storici di Madonna, Robert Palmer e parodiano l'hip hop, che in quegli anni stava salendo alla ribalta. E qui hanno un incontro particolare: Nick Sansano è un produttore hip hop, che li vede suonare. Non ha mai prodotto rock, ma si innamora così tanto del loro modo vivo e potente di esibirsi che accetta di produrre il loro lavoro, registrato ai Greene St. Recording, a SoHo, New York. Moore cambia stile di "progettazione" e con la band, che alla batteria stavolta ha Steve Shelley, inizia a suonare jam session improvvisando, carpendo di volta in volta le parti più interessanti. per la prima volta, hanno mezzi economici e tecnici per registrare più tempo, e nel mese che si prendono per farlo scrivono tantissime canzoni, che vanno a finire in un doppio album che, come accennato, è uno dei grandi dischi degli ultimi decenni: Daydream Nation (1988).
È un disco densissimo di stili, significati, idee, e basta la copertina, un rifacimento con una candela reale del famoso quadro Kerze di Gerhard Richter, per capire che è un disco di fattura ideologica potentissima. È un disco che sperimenta ogni cosa, dal pop di Kissability alla potenza dei brani iniziali, le ormi leggendarie Teenage Riot (It's time to go 'round\A one man showdown teach us how to fail\We're off the streets now\And back on the road on the riot trail) e Silver Rocket. Le voci di Moore e Gordon si alternano ai brani, Kim è fantastica e intensa in Cross The Breeze, ma alterna altri registri vocali ed interpretativi, per una prova super dove si pone persino ironica in The Sprawl. Lee Ranaldo e la sua chitarra non sono mai stati così visionari come in Eric’s Trip che prende ispirazione dal monologo di Eric Emerson nel film Chelsea Girls di Andy Warhol e Hey Joni, un omaggio alla loro maniera fantasiosa di Hey Joe di hendrixiana memoria ma dedicata a Joni Mitchell e che nel testo allude al leggendario Neuromancer di William Gibson, il libro cult del cyberpunk. Un messaggio vocale con voce stentorea di Mike Watt dei Minutemen compariva quasi dal nulla in Providence con in sottofondo il piano suonato da Thurston Moore, assolo di piano registrato a casa di sua madre usando un walkman, il suono di un amplificatore Peavey Roadmaster surriscaldato e un paio dei suddetti messaggi telefonici lasciati da Mike Watt, che chiamava Moore da un telefono pubblico di Providence, Rhode Island, doppiati l'uno sull'altro. The Wonder si ispira ad una lavoro dello scrittore James Ellroy, maestro della crime fiction. Sul disco, in omaggio (o sberleffo) ai Led Zeppelin del mitico IV, ogni componente della band ha un simbolo che lo contraddistingue. Il disco è un'ovazione di critica e pubblico sin dall'uscita, e campeggia nelle prime posizioni dei dischi migliori dell'anno 1988. A distanza di anni, è unanimemente considerato il punto più alto del rock indipendente americano. Subito dopo, firmano con la Geffen, e come succede sempre, vengono accusati di altro tradimento dai fan della prima ora. Ma questa è un'altra storia, che nulla toglie alla bellezza e all'importanza storica di questo album capolavoro.
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nerudasullalingua · 6 months ago
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FREUD ERA UN CIALTRONE
Le teorie di Freud sono state ampiamente criticate come non scientifiche, e il trattamento dei disturbi mentali si è sempre più rivolto ai farmaci psicotropi e a terapie efficaci come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT). L'impatto di Freud sul pensiero del XX secolo è innegabile, ma ha sbagliato quasi tutto. Crews ha avuto accesso a materiali non disponibili ai biografi precedenti. La vasta corrispondenza iniziale tra Freud e la sua fidanzata, Martha Bernays, è stata rilasciata solo di recente e rivela molto sui difetti di carattere di Freud, le sue attitudini sessiste e il suo uso regolare di cocaina. Freud era formato come scienziato, ma si è allontanato, seguendo intuizioni selvagge, scendendo volontariamente nella pseudoscienza, coprendo i suoi errori e stabilendo un culto della personalità che è sopravvissuto a lungo dopo di lui. Il suo lavoro scientifico iniziale era disordinato e mancava di approfondimento. Ha "criticato abilmente le conclusioni premature raggiunte da altri ma non ha mai testato in modo cruciale nessuna delle sue ipotesi". Era pigro, riluttante a raccogliere prove sufficienti per assicurarsi che una scoperta non fosse un'anomalia; generalizzava da casi singoli, usando persino se stesso come caso unico. In un primo articolo, "On Coca", ha dimostrato scarsa erudizione, omettendo riferimenti cruciali, citando riferimenti da un'altra bibliografia senza leggerli e commettendo errori grossolani (sbagliando nomi, date, titoli e luoghi di pubblicazione). Trattava ricchi mondani viziati. Il suo atteggiamento verso di loro era cinico; fornivano una fonte costante di reddito non guarendo, e in un caso tornò di corsa a vedere un paziente per paura che potesse guarire in sua assenza. Aveva poca simpatia per i suoi pazienti; disprezzava attivamente la maggior parte delle persone, specialmente quelle delle classi sociali inferiori. Era un misogino che credeva che le donne fossero biologicamente inferiori. Trattava sua moglie in modo abominevole. Poche delle sue idee erano originali. Plagiava. Prendeva idee dai rivali ma poi le retrodatava e le trattava come proprie. I suoi debiti verso gli altri erano inizialmente riconosciuti, ma "eventualmente soppressi a favore dell'appeal specioso all'esperienza clinica." Era "attivamente evasivo, malizioso e disonesto" nel coprire i suoi errori. Crews riporta molti casi in cui riscriveva la storia, cambiando la narrazione per mettersi in una luce migliore. Inventava cose al momento, cambiando costantemente le sue teorie e metodi senza fare alcun reale progresso verso un trattamento efficace. Se un paziente non era d'accordo con la sua interpretazione ("No, non sono innamorato di mio cognato."), ciò rafforzava solo la sua convinzione di avere ragione. Violava la riservatezza dei pazienti. Se un ex paziente migliorava dopo aver lasciato il suo trattamento, se ne prendeva il merito. Era cieco ai pericoli del bias di conferma.
I redattori delle lettere di Freud e altri documenti erano membri del suo culto e erano disonesti. Il confronto con i documenti originali mostra che cambiavano parole e omettevano passaggi che pensavano lo avrebbero fatto sembrare male. Hanno "nascosto sotto il tappeto le prove più incriminanti." Per esempio, "Delle 284 lettere che Freud scrisse a Fliess, solo 168 erano rappresentate, e tutte tranne 29 subirono alterazioni diplomatiche e spesso silenziose." Uno dei casi fondamentali della psicoanalisi, il prototipo di una cura catartica, fu il caso "Anna O" riportato in un libro di Breuer e Freud. Dissero che era guarita dopo il trattamento di Breuer, ma non era vero. Infatti, peggiorò e fu ricoverata in ospedale. Dopo aver lasciato il trattamento psicoanalitico, migliorò da sola e alla fine condusse una vita di successo come attivista contro il commercio sessuale. (Questo fu interpretato in termini psicoanalitici come un mezzo per desiderare inconsciamente di impedire a sua madre di avere rapporti sessuali con suo padre!) Probabilmente non aveva nemmeno una malattia psichiatrica, ma piuttosto una fisica, neurologica, e molti dei suoi sintomi più inquietanti furono causati dalla dipendenza da morfina che Breuer le aveva inflitto. L'interpretazione del caso da parte di Freud contraddiceva i fatti: o stava mentendo o esprimeva un suo delirio. Trovò il suo vero mestiere come narratore, usando aneddoti dalla sua storia clinica per illustrare come la sua mente fosse "guarita" dalla confusione sull'origine dei sintomi misteriosi. Descriveva avventure dell'intelletto. Il suo orientamento era più letterario che scientifico. Crews dice: "Freud era una sorta di specialista nel cogliere preziose ammissioni da persone che non potevano essere raggiunte per verifiche." La sua "pratica standard era quella di diffamare i suoi ex associati non appena ponevano un ostacolo ai suoi obiettivi."
testo tradotto da chatgpt (se volete la versione originale in inglese è questo il sito)
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umi-no-onnanoko · 8 months ago
Note
67
🐚. Meglio gli anime/manga di ieri o di oggi?
Domanda difficile, perché in primis ci sono bellissimi anime/manga di entrambi i tempi per grafica, trama, definizione, sfondi, disegni, personaggi o doppiaggio.
Ci sono diversi mangaka capaci, che realizzano tavole straordinarie, anche da collezione.
Quello che non approvo, anche se non disdegno in toto la qualità del disegno, è quando decidono di rifare un anime del passato andando a ridisegnare e modificare in parte la trama, perché se è concluso, trovo che talvolta stravolgerlo o voler per forza "allungare" il brodo vada ad intaccare il lavoro precedente, non in tutti i casi, ma in alcuni sì e mi spiace perché chi non conosce il "prequel" può ritrovarsi con una storia diversa.
Già comunque, per quello che ne so, anime e manga stanno subendo un calo in Giappone con livelli di share che sono minori rispetto a quelli italiani o americani ad esempio.
A volte idee originali e diverse rispetto a quelle del passato scarseggiano, però ci sono anche le eccezioni, vedesi Demon Slayer oppure Kaguya Sama:love is war che si concentra sul lato psicologico dell'innamoramento.
C'è anche da dire che la trasposizione dei manga in anime avviene nel 99% dei casi per i manga di maggiore successo rispetto a quelli più di nicchia.
In definitiva, forse opto leggermente per quelli "classici", ma dipende anche dal genere/tipologia di anime o manga.
Grazie per la domanda, spero essermi spiegata bene.
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