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quest'inverno ho raccontato a dei miei amici che non mi piace ordinare le cose online (in particolare amazon, ma tanto non ho account) perché mi fa senso che le cose possano arrivarti a casa il giorno dopo, mi fa senso la velocità con la quale qualsiasi desiderio, superficiale o necessario, venga esaudito con la stessa cura e celerità. mi sembra che questi poveri operai e fattorini lavorino e si scapicollino per me, mentre io me ne sto sul divano e non ho neanche voglia di andare a cercare quello che mi serve. i miei amici un po' ridacchiavano dicendo che mica corrono per me, (grazie, lo so, infatti ho detto "mi sembra che"), ma io se si tratta di una cosa che trovo senza difficoltà preferisco andare in negozio, toccare, vedere due facce, e non fare muovere altri per i miei capricci. quando non ho voglia di andare a comprare le cose è perché neanche le voglio così tanto, queste cose. sarà che compro poco, quindi quello che voglio lo voglio davvero e me lo vado a scegliere volentieri. poi ovviamente anche io ho ordinato online nei casi in cui era necessario.
dobbiamo comprare una smartbox per un compleanno che sarà tra 4 giorni. mi sono offerta di ordinarlo sul sito della feltrinelli, in negozio non credo la abbiano e con la carta oro ho la consegna veloce gratis. uno di loro mi fa: "ma non eri contro lo sfruttamento dei fattorini?". okay la battuta, ma boh, perché il mio ragionamento fa tanto ridere? non ha senso? non voglio fare la permalosa, proprio non capisco perché non capiscano lol. ho già messo le mani avanti dicendo che non ho paypal di elone muschiato prima che me lo chiedano. serve solo per i regali, lo trovo inutile. IG dopo 4 giorni mi ha già annoiata e forse infastidita. stavo bene con le vecchiette nel paesino di 3mila abitanti, che fatica mentale la vita dei giovani, veloce e tecnologica e di città.
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Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento.
Basta pensare al cambiamento di valore della parola amico tra ieri e oggi in internet per capire come i rapporti siano diventati facili e superficiali. I nuovi rapporti vivono di monologo e non di dialogo, si creano e si cancellano con un clic del mouse, accolti come un momento di libertà rispetto a tutte le occasioni che offre la vita e il mondo.
In realtà, tanta mancanza d'impegno e la selezione delle persone come merci in un negozio è solo la ricetta per l'infelicità reciproca. L'amore invece richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana, ha bisogno di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno.
Zygmunt Bauman, Amore liquido
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L’amore richiede tempo ed energia.
Ma oggi ascoltare chi amiamo,
dedicare il nostro tempo ad aiutare
l’altro nei momenti difficili, andare
incontro ai suoi bisogni e desideri
più che ai nostri, è diventato superfluo:
comprare regali in un negozio è più
che sufficiente a ricompensare la
nostra mancanza di compassione,
amicizia e attenzione. Ma possiamo
comprare tutto, non l’amore.
Non troveremo l’amore in un negozio.
L’amore è una fabbrica che lavora
senza sosta, ventiquattro ore al giorno
e sette giorni alla settimana
Zygmunt Bauman
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Mi piace fare tanti piccoli regalini alle mie compagne di appartamento. Perché mi fa piacere vedere quanto loro li gradiscono anche quando sono regalini piccoli e semplicissimi.
Anzi a volte gioiscono più per piccolissime cose regalate a sorpresa che per cose più grandi e costose.
Quindi regalo ogni tanto a loro cose come matite colorate, gomme, calamite, piccoli pupazzetti, e mini-accessori magari inutili ma carini.
Forse a Violetta un po' più spesso che alle altre, perché mi piace il modo in cui lei si emoziona quando riceve queste piccole cose come non succederebbe neanche se le regalassi ogni volta una borsa di Louis Vuitton
Ieri sono stato a fare commissioni e quando sono rientrato le ho portato una piccola scatola di pennarelli colorati, e lei si è messa subito a provarli tutti come se fosse il regalo più bello che avesse mai ricevuto.
Con lei, a differenza che con le altre due coinquiline, ho imparato anche a farle regali più intimi e femminili, per esempio ho imparato che c'è un bagnoschiuma che le piace molto, ma che non si trova facilmente, la settimana scorsa l'ho visto in un negozio, glielo ho comprato e quando glielo ho dato era felicissima, voleva pagarmelo ma le ho detto assolutamente di no, credo che quello è il regalo migliore che le ho fatto ultimamente, e dopo che ha iniziato a usarlo mi piace molto sentirne il profumo su di lei.
Ci sono altre cose che ho in mente per lei, quindi penso che nei prossimi giorni riceverà altri mini-regalini
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Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento.
Basta pensare al cambiamento di valore della parola amico tra ieri e oggi in internet per capire come i rapporti siano diventati facili e superficiali.
I nuovi rapporti vivono di monologo e non di dialogo, si creano e si cancellano con un clic del mouse, accolti come un momento di libertà rispetto a tutte le occasioni che offre la vita e il mondo.
In realtà, tanta mancanza d'impegno e la selezione delle persone come merci in un negozio è solo la ricetta per l'infelicità reciproca.
L'amore invece richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana, ha bisogno di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno.
(Zygmunt Bauman - da "Amore liquido")
Immagine: Opera di Delona Evans
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Possiamo comprare tutto, ma non l'amore. L'amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l'uso. È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno. E l'amore ripaga quest'attenzione meravigliosamente. Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento. L'amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana.
Zygmunt Bauman, Intervista di Raffaella de Santis - La Repubblica, 20 Novembre 2012
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"Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo
di apprendimento. L'amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana."
-Zigmunt Bauman
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Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento. L'amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana.
Zygmunt Bauman
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episodio a caso
Gioco ad animal crossing, sì lo so, con ritardo di circa tre anni. Pare sia un gioco rilassante in cui non devi confrontarti con nessuno, sei tu da solo a compiere missioni semplicissime se decidi di volerle portare a termine, ma nel caso in cui non ha nessunissima voglia e vuoi vagare per la minuscola isola per ore intere senza fare nulla nessuno sta lì a controllarti, non c’è nessuna classifica e non ci sono chat e non ci sono interazioni se non con gli animaletti isolani, tutti tuoi vicini di casa ovviamente visto che l’isola è un quartiere.
Il problema sono sti animaletti, che a prima impressione sembrano sempre gentilissimi e affabili e sorridenti. Ognuno ha la sua fissa, ognuno le sue abitudini e ognuno ha una casa personalizzata a proprio stile e gusto, all’inizio ti presti a visitarli anche perché più interagisci e più ricevi regali e scambi di merce e poi piano piano ti accorgi che sono dei passivi aggressivi. Intanto le cose che ti regalano non servono a un cazzo, tipo che so un costume da coniglio o un grembiule da barman che dici boh ok se proprio dovevi disfartene perché non lo vedi, c’ho l’armadio e lo sgabuzzino pieno di merda che loro non vogliono e poi una volta finito l’idillio diventano acidi come una suocera che ti odia.
Vai in giro a fare le tue cose e quando ti fermi per salutarli (solo se lo chiede una missione ormai) ti dicono robe tipo: Secondo me dovresti fare più sport Da come corri ogni volta perché non ti iscrivi ai 100 metri campestri? Pensavo non volessi più parlarmi sono 67 ore e 4 minuti che non mi dici ciao Ah che onore che mi saluti, pensavo di doverti chiedere l’autografo Voglio trasferirmi, tu che dici? Se mi dici ok allora me ne vado, dipende tutto da te Vuoi le rape? L’altro giorno sono stato tutto il tempo davanti casa tua sperando che tornassi per poterti salutare, ma non ti ho visto Ehi fermati! Ti volevo chiedere se sai anche ridere ognitanto
Per non parlare di quelli che hanno il negozio e ogni volta che entri ti si incollano addosso come zecche e non puoi muoverti se non calpestandoli
A me animal crossing mi stressa, gli abitanti non sono carucci per niente e ho paura che mi ammazzino di notte
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Ieri ho chiesto a chatgpt se per favore mi spiegava la guerra in ucraina che mi pare nessuno ci capisce niente e l’AI continuava a spiegarmi i fatti del 2014, allora ho modificato un po’ di volte il prompt fino a farlo precisissimo con date e tutto e mi ha risposto che di quello che è successo dopo settembre 2021 ess* non sa nulla. No real time baby. Allora per tirarmi su il morale ho chiesto se mi scriveva una sceneggiatura su un uomo in love with his sheep but unfortunately the sheep loves the sea more. Sbellicata. Chatgpt sta diventando il mio migliore amico, gli chiedo pure i transiti astrologici, fai tu. Io comunque per lavoro già lo uso, per esser seri.
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Sto leggendo Open, cioè, ho quasi finito Open di Agassi. La prima vittoria di Wimbledon ero su un aereo e il tipo seduto vicino a me mi ha vista piangere davanti all’ebook reader. Era un sacco di tempo che un libro non mi faceva piangere. Straconsigliato.
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Sono stata giù dai miei, in Calabria, regione in cui è successa l’ultima tragedia dei morti in mare. Diciamo che finchè non ti muore la gente innocente davanti casa puoi votare tutte le Giorgie che vuoi, però una volta che ti capita davanti e i morti li vedi davvero e sai di cosa si parla quando si parla di umanità allora non ci sono Giorgie che tengono. Sono incazzati. Questo ho imparato.
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Uno dei film che ho visto e che non vi ho listato è See how they run, su Disney+, carino, serata di intrattenimento se non si vuole nulla di pesante o serio, ma si vuole vedere qualcosa di interessante, ottimo cast, storia che regge e intriga, niente di magistrale, ma vale una serata da passare.
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Si stanno allungando le giornate, sto meglio. Ciao.
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[✎ TESTO ♫ ITA] Golden - JungKook⠸ ❛ Too Sad to Dance ❜⠸ 03.11.23
[✎ TESTO ♫ ITA] JUNGKOOK 📀 GOLDEN
❛ Too Sad (づᴗ _ᴗ)づ♡ to Dance ❜
~ Troppo triste per ballare~
__ 03. 11. 23 | Twitter __
ESEGUITA da: JungKook
SCRITTA da: David Stewart
PRODOTTA da: David Stewart
youtube
La scorsa settimana, ho trovato un messaggio in bottiglia
C'era scritto, "Vattene, nessuno ti ama"
E non posso che trovarmi d'accordo
Così ieri sera sono andato al club
Ho dato di stomaco qualche volta di troppo
E ora tutti ridono di me
Perché sono troppo triste Troppo triste per ballare Sono troppo triste per ballare I miei amici sono d'accordo, mi sono lasciato trasportare Non ho che un cuore spezzato e nessuno da amare Ecco perché sono troppo triste per ballare E ora non faccio che aspettare fissando il telefono Ma tu non tornerai, avrei dovuto capirlo Ecco perché sono troppo triste per ballare
Oh, da-da-dam-da-da-da, da-da-dam-da-da-dam
Ecco perché sono troppo triste per ballare
Questa mattina sono venuto a bussarti alla porta
Solo per ammettere le mie mancanze
Ma tu mi hai detto che non ci credi più, mmh
E a Natale non ho ricevuto regali
Me lo merito davvero tutto questo?
Quindi sono andato dritto al negozio di alcolici, ah-ah
Perché sono troppo triste Troppo triste per ballare Sono troppo triste per ballare I miei amici sono d'accordo, mi sono lasciato trasportare Non ho che un cuore spezzato e nessuno da amare Ecco perché sono troppo triste per ballare E ora non faccio che aspettare fissando il telefono Ma tu non tornerai, avrei dovuto capirlo Ecco perché sono troppo triste per ballare
Oh, da-da-dam-da-da-da, da-da-dam-da-da-dam
Ecco perché sono troppo triste per ballare
Oh, da-da-dam-da-da-da, da-da-dam-da-da-dam
Ecco perché sono troppo triste per ballare
E allora l'altra sera ho chiamato mio padre
Mi ha detto, quando era ormai mattina,
"Non hai bisogno di alcuna storia d'amore"
Mi ha detto, "Tu va per la tua strada
Son solo tante belle parole, ma sai
Non hai bisogno di nessun altrə per ballare"
⠸ Ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l’opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento. L’amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l’amore. Non troveremo l’amore in un negozio. L’amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana.
Zygmunt Bauman
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Basta pensare al cambiamento di valore della parola amico tra ieri e oggi in internet per capire come i rapporti siano diventati facili e superficiali. I nuovi rapporti vivono di monologo e non di dialogo, si creano e si cancellano con un clic del mouse, accolti come un momento di libertà rispetto a tutte le occasioni che offre la vita e il mondo.
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(Professor X - fb)
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Yep avrei proprio voglia di fare dello shopping ™ di cose per me nuove da negozio non ne prendo da almeno da due anni buoni, non che mi compri chissà cosa, ma tutto da vinted, mercatini, regali. Shopping proprio nel senso che passo una giornata per negozi e ritorno a casa con almeno tre piccole buste di carta non succede da boh tre? Quattro? Forse anche cinque anni. Poi vabbeh ci deve essere la pausa merenda con pezzo di pizza chimico o frozen yogurt se no di cosa stiamo parlando
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