#Indagini Giudiziarie
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Rissa al Quartiere Cristo: quattro arresti della Polizia di Alessandria. Rissa al Quartiere Cristo: quattro arresti della Polizia di Alessandria
Lo scorso 15 ottobre, intorno alle 22:00, la Polizia di Stato di Alessandria è intervenuta per una violenta rissa scoppiata presso un esercizio commerciale di kebab situato in Via Carlo Alberto, nel quartiere Cristo.
Lo scorso 15 ottobre, intorno alle 22:00, la Polizia di Stato di Alessandria è intervenuta per una violenta rissa scoppiata presso un esercizio commerciale di kebab situato in Via Carlo Alberto, nel quartiere Cristo. L’intervento ha portato all’arresto di quattro soggetti e alla denuncia in stato di libertà di un quinto partecipante. La dinamica della rissa e l’intervento delle Forze…
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curiositasmundi · 2 years ago
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[...] «Meloni ha sempre proclamato fedeltà a Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, dalle cui fila sono usciti gli stragisti degli Anni 70. Ha partecipato a una manifestazione con Ciavardini e criticato la sentenza di condanna sulla strage di Bologna. Il deputato Mollicone ha ricordato in Parlamento il depistatore generale Maletti, definendolo “uomo di Stato”. Ciavardini è uscito dal carcere grazie a Claudio Barbaro, attuale sottosegretario, e a sua volta ha fatto uscire dal carcere Cavallini». Ha senso sollevare una questione fascista sulla commissione antimafia? «Dopo il fascismo c’è il neofascismo: implicato nella stagione delle stragi con ampie coperture istituzionali, ora è penetrato nello Stato, presidia la tolda di comando. È una lunga marcia. Prima per sovvertire la Costituzione, oggi per svuotarla». In che modo, visto che parliamo di una commissione di inchiesta? «L’elezione della Colosimo interviene in un momento particolare. La Corte di Bologna ha appena condannato Bellini, neofascista di Avanguardia Nazionale, che nel 1992 era in contatto con gli esecutori della strage di Capaci e suggerì la strategia di colpire i beni artistici, come fatto nel 1974 da Massimiliano Fachini, leader di Ordine Nuovo a cui apparteneva Pietro Rampulla, artificiere di Capaci. La sentenza di Bologna rivede il delitto Mattarella recuperando la matrice di destra eversiva, come sosteneva Falcone. Stefano Delle Chiaie era a Palermo nel periodo delle stragi. Su questi temi dovrebbe misurarsi la commissione antimafia. Come potrà farlo con questa presidente?». La Colosimo è nata nel 1986. È anagraficamente distante. «Ma è imbevuta di questa solidarietà ideologica. E viene eletta non per un capriccio personale o debito di amicizia della premier, ma con una precisa missione». Quale? «Costruire una contronarrazione revisionista e negazionista: le stragi sono opera solo di Riina, niente c’entrano massoneria, servizi segreti, neofascisti. Al massimo qualche imprenditore del Nord dagli affari sporchi». Ci saranno conseguenze sulle indagini giudiziarie? «Devastanti. Immaginiamo come questa notizia sarà letta da personaggi come Graviano, al 41 bis, o Bellini, che attende il processo di appello per la strage di Bologna». Come? «Questa è gente che conosce i codici del potere meglio di me e lei. Il messaggio è chiaro: sul patto di fedeltà al fondatore di Ordine Nuovo si fonda il controllo di un’istituzione delicatissima. Crede che questo possa incoraggiare collaborazioni?». Meloni e Colosimo hanno un’amicizia antica. «Per una statista, di fronte a una questione istituzionale l’amicizia recede. A meno che non sia lo schermo di una visione strategica, la rilegittimazione del neofascismo. Questa elezione ne è una tappa fondamentale. C’è un filo nero che si dipana». Avevate provato a evitare questo esito? «Avevamo detto: indicate un altro nome, lo votiamo anche noi. Invece la Meloni ha insistito, pur sapendo che noi saremmo usciti dall’aula, una cosa mai successa. Una linea Maginot di decenza». [...]
Da: Scarpinato- “Un filo nero da Rauti a Meloni i neofascisti dietro le stragi”
La Stampa
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scienza-magia · 1 year ago
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L'intelligenza artificiale nei Tribunali Italiani
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L’intelligenza artificiale non può decidere al posto di giudici e avvocati. La ricerca di dati e la redazione di testi potranno essere sostituite, ma nel breve periodo molte funzioni decisionali resteranno nell'ambito umano. Sentenze di pura fantasia allegate agli atti, applicazioni di intelligenza artificiale che decidono al posto del giudice, indagini tributarie condotte da sistemi di IA: non è fantascienza, ma invece tutto questo è già attualità. ChatGPT, che è solo una delle applicazioni di intelligenza artificiale, ma al momento la più famosa, almeno per il grande pubblico, è recentemente divenuta protagonista anche nell’ambito giudiziario. Ha, infatti, creato sentenze inesistenti a sostegno dell’atto che ha scritto per gli avvocati che avevano utilizzato il sistema di intelligenza artificiale, condannati per questo al pagamento di una sanzione di 5.000 dollari, nonché a inviare una lettera ai giudici ai quali avevano falsamente attribuito le decisioni per informarli di quanto accaduto. Ha diffamato più di una persona, inventando prove documentali ad hoc, tanto che Open AI, la società che la produce, è stata citata in giudizio. E anche per queste ragioni, l’utilizzo di ChatGPT è stato vietato in alcuni grandi studi legali. Ora si discute anche dell’uso dell’intelligenza artificiale, che ovviamente non coincide con l’uso di ChatGPT, per decidere le sorti di un processo. Se ne è parlato, in particolare, con riguardo ad un’iniziativa dell’Estonia di gestione dei procedimenti giudiziari con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, per cause civili di valore fino a 7.000 euro, e comunque con la possibilità di un intervento umano. In questi giorni l’Ordine degli Avvocati della Florida ha pubblicato una Advisory Opinion sull’uso dell’IA da parte degli avvocati, che prevede, fra l’altro la richiesta di consenso al cliente per l’utilizzo dell’IA e la possibilità di riduzione dell’onorario quando questi sistemi vengono utilizzati. Alcuni Tribunali statunitensi hanno previsto l’obbligo di disclosure nel caso in cui gli avvocati si avvalgano dell’IA, anche a tutela delle informazioni riservate e proprietarie di cui si tratti nella controversia. Recentemente, nel nostro Paese, la legge delega n. 111/2023 ne prevede espressamente l’utilizzo al fine di prevenire, contrastare e ridurre l’evasione e l’elusione fiscale. L’intelligenza artificiale sostituirà il giudice e l’avvocato?
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Per rispondere bisogna prima esaminare in che cosa consiste il lavoro che si svolge in uno studio legale e in un tribunale. Si possono individuare almeno quattro tipologie di attività: ricerca, interpretazione, redazione degli atti, decisione. C’è infatti una parte del lavoro che consiste nella ricerca della normativa rilevante e dei precedenti giudiziari. Dunque, una parte del lavoro del giurista consiste nell’attività di ricerca delle norme e delle decisioni rilevanti e questa può essere certamente affidata a sistemi automatizzati. E quindi bisogna ribadire che non tutti i sistemi digitali sono intelligenza artificiale. Infatti, la ricerca giuridica su banche dati si svolge ormai da tempo. Ma la differenza è che i sistemi di intelligenza artificiale possono andare oltre e non limitarsi a una ricerca sui termini introdotti anche con l’aiuto di operatori booleani. Possono, per esempio, dal contesto desumere altri termini rilevanti, anche se non direttamente utilizzati, ed effettuare una ricerca su quelli. Possono, ancora, classificare le decisioni rintracciate in favorevoli e contrarie, ai fini della disputa in corso. Dunque in questa attività “clerical”, c’è ampio spazio per i sistemi di intelligenza artificiale, che si potranno aggiungere a quelli digitali. Tuttavia, talora l’attività di ricerca del giurista si estende anche oltre il confine che può essere stato predefinito. C’è spesso un salto creativo, un’associazione non prevista, in cui si esprime la creatività del giurista. I revirement giurisprudenziali sono frutto di una nuova interpretazione delle norme che rispecchia l’evoluzione della società: dall’interpretazione evolutiva intervenuta dall’entrata in vigore del codice civile ad oggi delle norme sulla responsabilità civile, che è tutta da attribuire alla giurisprudenza, alle disposizioni che riguardano l’etica che riflettono necessariamente i cambiamenti del costume: dal concetto di pudore all’idea di famiglia, solo per fare alcuni esempi. L’interpretazione evolutiva, essenza del lavoro del giurista, oggi non appartiene ai sistemi di IA. Essi imparano dal passato che tendono a riprodurre, come è accaduto nei casi che negli Stati Uniti hanno penalizzato l’accesso alla libertà condizionata per le persone di colore, riproducendo dei bias. Dunque, nell’attività di interpretazione innovativa, al momento non c’è spazio per i sistemi di intelligenza artificiale. Ancora, i sistemi di intelligenza artificiale che hanno ad oggetto il linguaggio, sono certamente in grado di scrivere atti: siano essi dell’avvocato o del giudice. Dunque, ricorsi, per esempio, o memorie, come pure sentenze. C’è poi una vasta attività che consiste nella redazione di verbali di riunione e traduzioni, che pure può essere senz’altro svolta dai sistemi IA, con delle funzionalità in più rispetto a quelli digitali finora utilizzati. Tuttavia, in questa fase di rodaggio dei sistemi, l’intervento umano di supervisione e controllo è necessario, per non incorrere in quei problemi cui si accennava all’inizio dell’articolo, e magari essere citati in giudizio per i danni cagionati dall’IA. Lo hanno espressamente affermato anche alcune Corti statunitensi, che ritengono comunque l’avvocato responsabile. Dunque certamente c’è spazio per l’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale nella ricerca e nella redazione di atti, con i limiti che si sono indicati. Ma la vera domanda è: può il sistema di IA decidere al posto dell’avvocato o del giudice? L’avvocato, infatti, decide sulla strategia da utilizzare e spesso riveste anche un ruolo importante di consulente del cliente. Il sistema di IA può raccogliere i pro e i contro di una certa strategia, accompagnandoli dall’indicazione delle percentuali di successo, e poi sottoporli all’avvocato che considererà anche altri elementi di contesto. Il sistema di IA può anche prospettare la decisione giudiziaria, al posto o in assistenza al giudice, secondo i pattern che ha individuato. Le sentenze devono essere motivate e le decisioni devono essere spiegabili e, di conseguenza, impugnabili. Dunque l’explanaibility è un requisito essenziale e oggi non è di tutti i sistemi di IA. Nel caso specifico della decisione giudiziaria, come si legge nei considerando della proposta di AI ACT, «l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale può fornire sostegno, ma non dovrebbe sostituire il potere decisionale dei giudici o l’indipendenza del potere giudiziario, in quanto il processo decisionale finale deve rimanere un’attività e una decisione a guida umana». L’intelligenza artificiale sostituirà dunque il giudice e l’avvocato? Al momento si può concludere così: alcune funzioni, quali ricerca e redazione, potranno essere sostituite. Ma quanto meno nel breve periodo gran parte delle funzioni decisionali e l’attività più creativa rimarranno nell’ambito umano. Read the full article
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vividiste · 2 years ago
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6 gennaio 1980, ucciso a Palermo in viale Libertà il presidente della regione Siciliana Piersanti Mattarella. Appena entrato in auto insieme con la moglie, coi due figli e con la suocera per andare a messa, un killer si avvicinò al suo finestrino e lo uccise a colpi di pistola. Il vice presidente, il socialista Gaetano Giuliano, guidò la giunta regionale fino al termine della legislatura cinque mesi dopo. Nel luogo dove è avvenuto l'omicidio, in Via della Libertà tra il numero civico 135 e il 137, è stata posta una targa in suo ricordo. Le indagini giudiziarie procedettero con difficoltà e lentezza, anche se una chiara linea interpretativa del delitto si rileva negli atti giudiziari che portarono la Procura di Palermo a quella corposa requisitoria sui "delitti politici" siciliani (le uccisioni di Michele Reina, segretario provinciale della Democrazia Cristiana, dello stesso Mattarella, di Pio La Torre e del suo autista Rosario Di Salvo) che, depositata il 9 marzo 1991, costituì l'ultimo atto investigativo di Giovanni Falcone.
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salvo-love · 1 year ago
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Il #Conte #Giuseppe detto anche il #Marchese del #Grillo e i suoi #disastri annunciati e perpetrati insieme all'ex art. 31 ora #PD e domani chissà #Roberto #Speranza {( i due change flags, ossia cambio bandiera, ossia camaleonti poltronari, ovvero io vado dove tira il vento, infine dico e faccio tutto e il contrario di tutto )} invocano a gran voce le dimissioni di Ministri e Sottosegretari dell'attuale governo di centrodestra, indagati ingiustamente e senza alcuna prova e per fatti inesistenti ed inventati e poi tremano e blaterano gridando allo scandalo, se viene aperta una commissione parlamentare di inchiesta sul loro operato nel governo giallo rosso o meglio giallo fucsia, spesso oscuro, molto poco legale e per niente giustificabile o perlomeno con molte cose, lacune e decisioni che meritano di gran lunga l'attenzione approfondita e l'indagine accurata della magistratura. 🤔🤔⁉️❓Due personaggi o personalità di alto profilo istituzionale e di alta e sperimentata coerenza e garanzia di giustizia 🤔🤔❓⁉️❗❓☹️🤬👎👎👎🤬☹️ Come la #EllySchlein e il suo #PD predicano bene e razzolano male, molto male e soprattutto a senso unico quando come sempre attuano due pesi e due misure ❗❗👎👎👎❗ Praticamente i cosiddetti e sedicenti politically correct che nella realtà sono sempre i politicamente scorretti, ssscorretti ❗❗👎👎👎 Meditiamo tutti sulla pochezza e bassezza politica di questi personaggi 😭☹️☹️🤬🤬👎👎👎❗❗❓❗❗❓❗
Mentre Magistratura Democratica ( corrente di magistrati filo e pro PD e sinistre varie ), invece di occuparsi dei compiti istituzionali dei magistrati e di diminuire il più possibile l'arretrato sempre più crescente di cause e contenziosi giudiziari penali e civili, ricomincia a pieno ritmo e incostituzionalmente a FARE POLITICA per screditare, delegittimare e danneggiare politicamente il governo di centrodestra, con l'apertura di fascicoli di indagini su presunte, inventate ad hoc ed inesistenti irregolarità ed anomalie nei confronti della ministra del Turismo Santanchè e del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, dicevamo mentre la Magistratura DEM, che guarda caso 🤔 NON🤔 vuole la riforma della Giustizia del ministro Nordio, per risollevare le sorti del PD e sinistre varie battute e sconfitte ad ogni elezione politica ed amministrativa, scende in campo politicamente a loro fianco e fa politica invece di occuparsi di ciò che le compete costituzionalmente; SI APRE uno scossone giudiziario e bioetico a Milano, dove la procura ha deciso di aprire un fascicolo su «Wish for a baby». La «fiera dell'utero in affitto», iniziativa che si è svolta nel capoluogo lombardo dal 20 al 21 maggio scorso, diviene così oggetto di attenzione per gli inquirenti. Un intervento era atteso da tempo. La mossa decisiva l'avrebbe fatta Guido Bertolaso, oggi assessore al Welfare in Lombardia, attraverso un esposto. Ma sono state tante le iniziative volte a fare chiarezza sulla manifestazione, tra cui un'interrogazione parlamentare firmata dal senatore di Fi Maurizio Gasparri. La notizia dell'apertura del fascicolo è stata accolta con favore dalle forze di centrodestra (e non solo). Le stesse che avevano protestato per l'organizzazione stessa della kermesse. «Sia che abbiate appena iniziato il vostro viaggio verso il diventare genitore, sia che sentiate di avere utilizzato ogni possibilità. >>
Inoltre giudicate e commentate i due seguenti campioni di: change flags, ossia cambio bandiera, camaleonti politici, poltronari e contraddittori di se stessi (dico tutto e il contrario di tutto ) #GiuseppeConte e #RobertoSperanza = #incoerenza senza #vergogna perché chiedono le dimissioni di altri ⬆️⬆️ senza guardarsi allo specchio !!🤔🤔☹️🤬😭☹️🤬👎👎👇🤔⁉️ 7 luglio 2023
Con il via libera di ieri alla Camera la commissione d’inchiesta sul Covid è realtà. Per Giuseppe Conte è un «plotone d’esecuzione» per colpire lui e Roberto Speranza. L’ex ministro della Salute, recentemente ritornato nell’ovile del Pd, parla di uno strumento «diabolico» contro gli avversari politici. Poi l’ordine di scuderia ai deputati di Pd e M5S: non votate, tutti fuori dall’Aula. Non è la prima volta che accade, la strategia «aventiniana» è ormai una prassi: quando non gradiscono se ne vanno. I due principali partiti d’opposizione non accettano un’inchiesta che intende valutare il loro operato quando si trovavano al governo. Allo stesso tempo, però, chiedono ad una ministra (Daniela Santanchè) di dimettersi perché è indagata, alla faccia della presunzione d’innocenza. Insomma, come al solito, due pesi e due misure. La ciliegina sulla torta della giornata di ieri è il presunto gesto intimidatorio di Toni Ricciardi (Pd) a Giovanni Donzelli (FdI). È quest’ultimo a denunciarlo: «Mi ha fatto il segno "ti aspetto fuori", come fossimo in un’osteria, va sanzionato». Fabio Rampelli, che presiede l’Aula, invita Ricciardi a scusarsi, e non ricevendo risposta, assicura: «Andremo a verificare i filmati».
https://www.ilgiornale.it/news/politica/procura-adesso-indaga-su-wish-baby-e-centrodes
https://www.iltempo.it/politica/2023/07/07/news/giuseppe-conte-roberto-speranza-covid-commissione-inchiesta-vendetta-36310515/
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urgente-news · 4 years ago
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Zingaretti: si è dimesso o è stato accompagnato alla porta?
Prima di uscire ha accusato il suo partito di fare schifo e pensare solo alle poltrone.
O si è dimesso perché anche lui, noto poltronaro, pretende un'altra comoda poltrona (al governo o al comune di Roma)…. oppure perché qualcosa puzza nell'aria ed è stato messo alla porta dai suoi stessi fedelissimi di partito.
Ad esempio…. quei 700.000 euro mai riscossi dalla Link Campus University e i 16 milioni di euro mai investiti come da contratto? Presento oggi un'interrogazione proprio per capire il ruolo di Nicola Zingaretti in questa torbida vicenda….
Risultano circa 700.000 euro di affitti non pagati, oltre al mancato impegno da parte dell’Università Link Campus di effettuare una ristrutturazione dell’intero complesso immobiliare per 16,5 milioni di euro.
In merito a questi affitti non pagati, ed al danno erariale per le casse regionali, il Presidente Nicola Zingaretti fino ad oggi non risulta abbia effettuato alcuna vera attività per recuperare quanto dovuto e sembra ancor oggi non aver interesse ad intervenire per sanare la grave situazione di esposizione contabile e finanziaria, ricorrendo a vie legali e giudiziarie contro la Link Campus University per il recupero delle somme dovute.
Sono del 2020 le due principali inchieste che vedono la Link Campus University nel mirino di varie procure: quella di Firenze, che a maggio chiude le indagini sui presunti “esami facili” effettuati proprio presso la Link Campus con 71 indagati a vario titolo per associazione a delinquere e falso, tra cui proprio l’ex ministro Vincenzo Scotti, il direttore generale Pasquale Russo, il rettore Claudio Roveda, vertici amministrativi dell’ente, docenti, ricercatori, studenti: fra questi decine di poliziotti e anche il segretario nazionale del Siulp Felice Romano. E quella di Roma: che a metà luglio ha mandato il nucleo di polizia economico finanziaria per ricercare file, documenti, agende e rendicontazioni ipotizzando consulenze fasulle e il reato di indebita compensazione, grazie a progetti di ricerca e sviluppo finti ma che garantiscono un credito di imposta del 50 per cento del loro valore a chi li commissiona. Il sistema sarebbe emerso proprio dagli atti dell’inchiesta toscana e da alcuni accertamenti dell’Agenzia delle Entrate e l’inchiesta per ora ipotizza una truffa da 15 milioni di euro di credito di imposta (il valore dei progetti è di decine di milioni) e conta 14 indagati tra imprenditori e pezzi grossi dell’ateneo. Dal rettore Claudio Roveda, al presidente della società di gestione Gem Vanna Fadini, passando per il membro del Consiglio d’amministrazione e presidente della scuola d’ateneo per le attività Undergraduate e Graduate Carlo Maria Medaglia e per il direttore generale Pasquale Russo.
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adrianomaini · 15 days ago
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A oggi, le inchieste giudiziarie sulle stragi di piazza Fontana e di piazza della Loggia non hanno portato all’incriminazione dell’Aginter Presse, non
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collasgarba · 15 days ago
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A oggi, le inchieste giudiziarie sulle stragi di piazza Fontana e di piazza della Loggia non hanno portato all’incriminazione dell’Aginter Presse, non
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sapergo · 15 days ago
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A oggi, le inchieste giudiziarie sulle stragi di piazza Fontana e di piazza della Loggia non hanno portato all’incriminazione dell’Aginter Presse, non
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bigarella · 15 days ago
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A oggi, le inchieste giudiziarie sulle stragi di piazza Fontana e di piazza della Loggia non hanno portato all’incriminazione dell’Aginter Presse, non
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forzaitaliatoscana · 28 days ago
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Nitti: Il caso Esposito, Giustizia e integrità politica
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Il Responsabile Comunicazione di Forza Italia Arezzo Edoardo Fabbri Nitti: "Il caso Esposito: un'analisi critica della giustizia italiana"  Oggi vorrei discutere di un caso che ha fatto discutere non solo la nostra comunità azzurra ma l'intero tessuto politico-sociale italiano. Parlo del proscioglimento dopo ben sette anni di accuse pesanti per l'ex senatore del Pd Stefano Esposito. Questo episodio non è solo una vicenda personale di un politico, ma rispecchia un problema più ampio che merita la nostra attenzione critica. Il fatto che si tratti di un'avversario politico non deve minimamente influenzare il nostro metro di giudizio, soprattutto in un momento storico in cui il doppiopesismo sembra essere diventato un costante. L'ex senatore Esposito, dopo aver affrontato un "calvario giudiziario" durato sette anni, è stato finalmente prosciolto dalle accuse di corruzione, turbativa d'asta e traffico di influenze. Il caso, aperto dalla Procura di Torino, ha visto intercettazioni telefoniche illegittime, successivamente dichiarate inutilizzabili dalla Corte Costituzionale, sollevando seri interrogativi sulla conduzione delle indagini e sul rispetto delle garanzie costituzionali. Esposito ha vissuto quello che lui stesso ha definito un periodo di "sofferenze", combattendo contro accuse costruite su basi che i magistrati romani hanno definito "irragionevoli" e basate su mere "congetture". La richiesta di archiviazione da parte del Gip di Roma è stata un sollievo, ma non cancella il tempo perso e le difficoltà affrontate. È importante sottolineare qui che, mentre critichiamo la gestione di questo specifico caso, la maggior parte dei giudici italiani svolge il proprio lavoro con onestà e correttezza, come evidenziato da numerosi esempi di integrità nel nostro sistema giudiziario. Tuttavia, quando si verificano errori giudiziari di questa portata, è nostro dovere come rappresentanti politici, e come cittadini, riflettere sulle falle del sistema. La domanda che Esposito pone è legittima: "Chi sbaglia deve pagare?". Questo non è solo un appello alla giustizia per lui, ma un richiamo alla necessità di riforme che garantiscano un'equa responsabilità per chi opera nel sistema giudiziario. Come ha notato l'ex senatore, la solidarietà politica, in particolare dai suoi compagni del Partito Democratico, è venuta a mancare, lasciandolo in una quasi totale solitudine. Questo ci porta a riflettere sul ruolo della politica e sul supporto che dovrebbe offrire ai suoi membri in momenti critici. La politica, al di là delle divisioni partigiane, dovrebbe essere un bastione di supporto e trasparenza, non un luogo dove si abbandona chi viene ingiustamente accusato. Chiudiamo con una citazione di Winston Churchill: "La giustizia è verità in azione". In questo contesto, la verità ha finalmente prevalso per Esposito, ma il percorso verso una giustizia efficiente e giusta per tutti è ancora lungo. È nostro compito non solo come Forza Italia ma come società civile, lavorare per una riforma che garantisca che la giustizia non sia più un calvario, ma un diritto accessibile e rispettoso delle leggi che tutti noi abbiamo giurato di difendere. Edoardo Fabbri Nitti Forza Italia - Coordinamento Regione Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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lamilanomagazine · 1 month ago
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Latina: "Codice Rosa", evento formativo all'Università degli studi di Roma "La Sapienza" Nella giornata di oggi, presso la sala conferenze della Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, con sede a Latina in viale XXIV Novembre, si svolgerà l’evento formativo “Il codice rosa: Approccio integrato con l’Arma dei Carabinieri nella raccolta delle prove a supporto delle indagini e provvedimenti giudiziari”.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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viunews · 3 months ago
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Truffa sui fondi europei, sequestri milionari e indagini in corso
L'inchiesta ha condotto al sequestro di oltre nove milioni di euro e all'emissione di cinque misure interdittive. Tra le persone coinvolte figura l'ex senatore...
Un’importante operazione contro la corruzione e la frode ai danni dei fondi europei è stata portata avanti dalle autorità giudiziarie italiane, coordinate dalla Procura Europea e dalla Procura di Marsala. L’inchiesta ha condotto al sequestro di oltre nove milioni di euro e all’emissione di cinque misure interdittive. Tra le persone coinvolte figura l’ex senatore Antonio Papania, il quale, insieme…
#E1
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giancarlonicoli · 4 months ago
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28 ago 2024 19:52
"EMANUELA VENNE UCCISA SUBITO" - ILARIO MARTELLA, MAGISTRATO CHE SI OCCUPÒ DELL'ATTENTATO A WOJTYLA E PER PRIMO INDAGÒ SULLA SCOMPARSA DELLA ORLANDI, TIRA IN BALLO LA PISTA DELLA DDR: "IL RAPIMENTO FU UN'OPERAZIONE DI DEPISTAGGIO DELLA STASI" - PER MARTELLA FU UN'ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA: "UNA RAFFINATA OPERAZIONE PER NASCONDERE LE RESPONSABILITÀ SOVIETICHE E BULGARE NEL TENTATIVO DI UCCIDERE IL PONTEFICE..." -
Estratto dell’articolo di Ferruccio Pinotti per www.corriere.it
Esce venerdì il libro del magistrato Ilario Martella Emanuela Orlandi, un intrigo internazionale. La verità che nessuno ha ancora raccontato sul mistero più oscuro della storia italiana, edito da Ponte alle Grazie. Ilario Martella, incaricato all’epoca di indagare sull’attentato a papa Giovanni Paolo II del 1981 e, in prima battuta, sulle sparizioni di Emanuela e Mirella Gregori del 1983, a suo dire inequivocabilmente legate ai fatti di piazza San Pietro, si propone oggi di ripercorrere la vicenda dal principio. 
Martella decostruisce e critica tutte le false piste spuntate in epoche più recenti, giungendo all’unica soluzione per lui possibile: i due casi fanno parte di un unico disegno criminale, di una gigantesca e articolata operazione di depistaggio e di «distrazione di massa» compiuta da uno dei servizi segreti più efficienti e famigerati della Guerra fredda: la Stasi tedesca.
Armato di una ricca documentazione, divenuta lentamente accessibile solo dopo la caduta della cortina di ferro, l'ex magistrato, classe '34, ricostruisce i dettagli di un’operazione spionistica di alto livello, nata per sviare l’attenzione pubblica dalle indagini che, partendo dall’attentato al papa, avevano aperto la celebre «pista bulgara». 
Lo stesso Giovanni Paolo II, in visita alla famiglia Orlandi, definì il rapimento di Emanuela «un intrigo internazionale»: dopo quarant’anni, questo libro finalmente ricostruisce il perché di quella frase. […]
Giudice Martella, l'analisi delle carte giudiziarie e dei documenti segreti della Stasi l'ha convinta del collegamento tra i rapimenti Gregori e Orlandi e l'attentato al Papa, configurando un'azione della Stasi stessa per venire incontro alla preoccupazione dei bulgari e dei sovietici che si scoprisse il loro desiderio di abbattere il Papa che stava distruggendo il comunismo e che avrebbe abbattuto il Muro di Berlino?
«Esiste un'assoluta interdipendenza tra l'attentato del maggio 1981 a Giovanni Paolo II e il rapimento delle due ragazze. Entrambi vengono posti in essere tra il maggio il giugno 1983, ovvero nel momento in cui io come giudice istruttore stavo cercando di portare alla condanna non del solo Alì Agca, il turco dei Lupi Grigi, ma anche i suoi complici bulgari, esponendo le gravi responsabilità dei bulgari Sergej Antonov - formalmente rappresentante della Balkan Air a Roma, in realtà alto ufficiale dei Servizi bulgari - di Bekir Celenk, Todor Ajvazov e altri.
Il 28 novembre 1982 l'arresto di Antonov provoca una reazione importante nei Servizi bulgari. Ne nasce un "accordo" ultra segreto, che ricostruisco nel mio libro sulla base di documenti, tra il capo dei Servizi Bulgari nonché ministro dell’Interno Dimitar Stojanov e il capo della stasi Erich Mielke, a sua volta referente della famosa superspia e agente "doppio" Markus Wolf (creatore dell'Hauptverwaltung Aufklärung o HVA, per le attività di spionaggio e di intelligence al di fuori del Paese, ndr), per creare un'operazione di depistaggio e di "distrazione di massa tramite" il doppio rapimento Gregori-Orlandi.
C'era il terrore nei bulgari e nei sovietici che il "generale Antonov" potesse essere condannato e che Bulgaria e Urss fossero formalmente incolpate dell'attentato al Papa, creando una crisi internazionale».
Infatti lei il 30 ottobre 1984 rinviò a giudizio i bulgari Sergej Antonov, Zeljo Vasilev e Todor Ajvazov e i turchi Musa Serdar Celebi (accusato da Agca di essere uno dei mandanti), Omar Bagci (che nascose la pistola utilizzata nell'attentato) e Oral Celik (capo dei Lupi grigi indicato come secondo esecutore): resta convinto di quello schema?
«Sì, anche se poi il solo Agca è stato condannato e gli altri assolti con la vecchia formula dell'insufficienza di prove. Bisogna considerare l'enorme potenza della Stasi in quegli anni, con figure come Markus Wolf di cui per tanti anni non si è nemmeno conosciuto il volto.
La Stasi era l’organizzazione più adatta a gestire l’operazione Gregori-Orlandi, che come disse Wojtyla alla famiglia nel Natale ‘83 era un "intrigo internazionale". Per la Stasi e i Servizi bulgari l'importante era che le responsabilità andassero ai soli Lupi Grigi e indurre poi Agca a ritrattare ciò che rivelò quando collaborò con me, individuando i veri mandanti».
Agca  infatti a un certo punto innesta la retromarcia e afferma di essere un cane sciolto, fingendosi un squilibrato mosso da motivazioni religiose: perché?
«Agca era stato convinto a terminare la sua utile collaborazione con me, per essere liberato in cambio del suo silenzio. Così pian piano inizia a delegittimare se stesso e la mia inchiesta e a presentarsi come uno psicopatico isolato. Con questo cambio di linea, ottiene che il generale Antonov venga assolto, lui resta in carcere fino alla grazia mentre i bulgari e la Stasi ottengono che sia assolto il regista dell'operazione, il generale dei servizi sotto copertura Antonov, come pure gli altri complici dell'attentato. Una condanna di Antonov e dei vari complici bulgari e turchi avrebbe portato guai seri all’intero blocco sovietico. Tanto che io e la mia famiglia fummo minacciati di morte più volte».
[...] Mirella ed Emanuela rientrano in questo complesso quadro?
«Sì, già nel febbraio '83 ci fu la decisione di effettuare un’operazione di distrazione di massa, rapendo le due ragazze al fine di usarle come arma di ricatto per far liberare Agca. Il Papa nel Natale '83 disse infatti agli Orlandi che si trattava di un intrigo internazionale. Oggi il Papa Bergoglio può e deve dire la sua, se condivide la valutazione del suo predecessore o meno».
[...] Che fine hanno fatto Mirella ed Emanuela?
«Mi spiace molto dirlo, ma Orlandi e Gregori sono state uccise, non è mai stata prodotta una prova certa che siano rimaste in vita. Per l'operazione Orlandi poteva essere scelta un’altra ragazza, infatti fu seguita anche Raffaella Gugel, figlia di Angelo, assistente personale di tre Papi»
Attentato e rapimento delle ragazze sono quindi collegati?
«Sì, sono espressione di una grande strategia criminale. Il Papa era centrale nella guerra fredda. Wojtyla fu determinante nell’abbattimento dell’Urss e del Muro di Berlino; così come nella scomparsa della Stasi». [...]
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glorioussharkstrawberry · 7 months ago
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Notizie Bologna: Tutte le Novità dalla Provincia di Bologna
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Il Giornale News Bologna: La Cronaca in Tempo Reale
La sezione Il giornale news Bologna è dedicata a tutte le ultime notizie di cronaca dalla città e dalla provincia. La nostra redazione lavora incessantemente per offrirvi aggiornamenti in tempo reale su incidenti, inchieste giudiziarie, operazioni delle forze dell'ordine e molto altro. Vogliamo essere la vostra fonte primaria di informazioni per sapere cosa accade intorno a voi e come gli eventi possono influenzare la vostra quotidianità.
News Bologna: Politica, Economia e Società
Nella sezione news Bologna, ci concentriamo su notizie riguardanti la politica, l'economia e la società. Seguiamo da vicino l'attività delle istituzioni locali, con un occhio particolare alle decisioni del Comune e della Provincia che impattano la vita dei cittadini. Le interviste ai protagonisti della scena politica e sociale, così come i nostri approfondimenti economici, mirano a darvi una visione completa e approfondita degli sviluppi più importanti.
Ultime Notizie Bologna: Aggiornamenti e Breaking News
Per non perdervi nemmeno una novità, la sezione ULTIME NOTIZIE Bologna è costantemente aggiornata con le breaking news. Dalle emergenze sanitarie agli aggiornamenti meteorologici, dai grandi eventi ai piccoli fatti di cronaca, troverete tutto ciò che è rilevante e urgente. La tempestività è il nostro motto, e ci impegniamo a fornirvi informazioni fresche e accurate ogni giorno.
Notizie di Cronaca Bologna: Gli Eventi che Contano
La cronaca è al centro del nostro lavoro e nella sezione notizie di cronaca Bologna troverete articoli dettagliati su tutti i fatti di rilievo. Dalle indagini poliziesche ai processi giudiziari, dagli incidenti stradali agli episodi di microcriminalità, documentiamo tutto con precisione e rigore giornalistico. I nostri reporter sono sul campo per raccogliere testimonianze e informazioni dirette, offrendo così un servizio di qualità superiore ai nostri lettori.
Eventi Culturali e Sportivi
Bologna è una città ricca di eventi culturali e sportivi. Nella nostra sezione dedicata, vi teniamo aggiornati su concerti, mostre, festival, partite di calcio, gare di basket e molto altro. Vogliamo che siate sempre informati su come potete trascorrere il vostro tempo libero, partecipando a eventi che arricchiscono la vita della nostra comunità.
Servizi e Utilità per i Cittadini
Oltre alle notizie, offriamo anche una serie di servizi utili per i cittadini di Bologna. Dalle previsioni del tempo ai bollettini sul traffico, dalle informazioni sui servizi pubblici agli aggiornamenti su lavori stradali e interruzioni, il nostro sito è pensato per essere uno strumento al servizio della comunità.
Conclusione
Bologna24ore.it è il vostro compagno quotidiano per restare sempre aggiornati su ciò che succede nella provincia di Bologna. Grazie a una copertura completa e tempestiva delle notizie Bologna, ci impegniamo a mantenervi informati e connessi alla vostra città. Continuate a seguirci per non perdervi nemmeno una novità e rimanere sempre al passo con gli eventi più importanti.
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alessandrocorbelli · 8 months ago
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IMPORTANTE NOVITÀ: "Richiesta avocazione indagini" @alessandro.corbelli - Digital News 24
(Digital News 24) Il giorno 3 maggio 2024, Alessandro Corbelli, stanco ed amareggiato di assistere impotente alla “negligenza intenzionale” con la quale le autorità giudiziarie competenti e le alte cariche di Stato informate dei fatti, (in primis lo stesso Presidente della Repubblica italiana Mattarella) si ostinano a non procedere con le dovute azioni legali e con le stesse indagini da svolgere…
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