#Magistrati
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gregor-samsung · 7 months ago
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“ I giornalisti di passaggio a Palermo hanno più volte cercato di scoprire come viveva, qual era l'intensità della sua paura quotidiana, se la vicinanza del pericolo gli procurava angoscia. Falcone ha sempre risposto con serenità: «Il pensiero della morte mi accompagna ovunque. Ma, come dice Montaigne, diventa presto una seconda natura. Certo, si sta sul chi vive, si calcola, si osserva, ci si organizza, si evitano le abitudini ripetitive, si sta lontano dagli assembramenti e da qualsiasi situazione che non possa essere tenuta sotto controllo. Ma si acquista anche una buona dose di fatalismo; in fondo si muore per tanti motivi, un incidente stradale, un aereo che esplode in volo, una overdose, il cancro e anche per nessuna ragione particolare». L'ironia sulla morte fa parte del retaggio culturale siciliano. Leonardo Sciascia ne era maestro. Falcone da parte sua racconta con un certo divertito compiacimento le battute del tempo del maxiprocesso. «Mi viene a trovare a casa il collega Paolo Borsellino. "Giovanni," mi dice devi darmi immediatamente la combinazione della cassaforte del tuo ufficio. E perché? Sennò quando ti ammazzano come l'apriamo?». “
Giovanni Falcone in collaborazione con Marcelle Padovani, Cose Di Cosa Nostra, Collana Saggi italiani, Milano, Rizzoli. Prima edizione: 13 novembre 1991.
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romanogreco · 1 year ago
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Chi muore si salva - 2 (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1362136052-chi-muore-si-salva-2?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=romanogreco&wp_originator=IMc0kAB%2BaW0ESoVCa8n2A9NpeNzVWMR%2Fq0xjYcIWiAkqCo8LK8oLT2IQAfVZ%2BKlZQ3Ni%2FvrYFz2DpIdKTc2gJxp9DNj%2B%2Bv7TUtlUkENr%2BdikuF44bFcsudIUhlminCxz Marianna, giovane magistrato alla prima esperienza in tribunale, si vede affidare un caso semplice: emettere una sentenza di colpevolezza a carico di un pensionato che, non avendo rispettato il semaforo rosso e malgrado non vi sia stata collisione, è imputato di aver provocato la morte di un motociclista. Nel visionare al rallentatore le immagini di una telecamera stradale, la giudice nota però che il centauro aveva abbandonato il manubrio e riversato indietro la testa in una maniera innaturale. Non sembra la reazione istintiva di chi cercava di evitare un ostacolo imprevisto, quanto la caduta incontrollata di una persona raggiunta da un colpo di fucile. Quando tenta di approfondire, scopre che il corpo della vittima è stato cremato e la motocicletta rottamata, come se una regia occulta si fosse preoccupata di eliminare qualsiasi possibilità di verifica postuma. Una serie di circostanze inquietanti che non può ignorare, tanto più che Marco, l'uomo deceduto, era stato un suo amore adolescenziale e lei sa che faceva parte del mondo della malavita. Sirio, il criminologo e vecchio amico al quale si è rivolta per fugare i propri dubbi, si dichiara pronto ad aiutarla nella ricerca della verità.
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pier-carlo-universe · 23 days ago
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La solitudine degli amanti: un noir intriso di poesia e segreti. Recensione di Alessandria today
Un intreccio avvincente di solitudine, amore e misteri nella Roma più enigmatica
Un intreccio avvincente di solitudine, amore e misteri nella Roma più enigmatica Fabio Mazzeo ci regala con La solitudine degli amanti un romanzo noir che si snoda tra le vie di Roma, unendo magistralmente suspence, introspezione psicologica e suggestioni poetiche. Questo libro, pubblicato da Cairo Editore il 7 marzo 2019, è un racconto che si muove sul filo della tensione, tra omicidi…
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA Libero di Oggi martedì, 20 agosto 2024
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campadailyblog · 5 months ago
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Le Stragi degli Anni '90: L'Offensiva di Cosa Nostra contro i Magistrati
Gli anni ’90 furono segnati da stragi terribili in Italia. Queste furono opera della criminalità organizzata contro i magistrati antimafia. Cosa Nostra, la mafia siciliana, mirava a intimidire e fermare chi sfidava il suo potere. Le vittime includevano personaggi importanti come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Questi eventi hanno cambiato la storia d’Italia, mostrando legami tra potere…
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nicolacostanzo · 6 months ago
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ginogirolimoni · 7 months ago
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La nascita di due partiti: "l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altra sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale)."
Un progetto di controllo o di lobbismo sui mass media. Il piano prevedeva il controllo - tramite acquisizione di quote e fondazione di nuove testate - di quotidiani e la liberalizzazione delle emittenti televisive (all'epoca permesse solo a livello regionale); nonché l'abolizione del monopolio della RAI e la sua privatizzazione. L'abolizione del monopolio RAI era avvenuto prima della scoperta della loggia, con la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1974 che liberalizzava le trasmissioni televisive via cavo.
Superamento del bicameralismo perfetto attraverso una "ripartizione di fatto di competenze fra le due Camere (funzione politica alla Camera dei deputati e funzione economica al Senato della Repubblica)".
Riforma della magistratura: separazione delle carriere di P.M. e magistrato giudicante, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento, da operare mediante leggi costituzionali (punto I, IV e V degli obiettivi a medio e lungo termine - vedi infra).
Riduzione del numero dei parlamentari[11].
Abolizione delle province[11].
Abolizione del valore legale del titolo di studio[11].
Non rieleggibilità del Presidente della Repubblica Italiana
Immagine dal Quotidiano Nazionale.
Testo da wikipedia alla voce: Piano di rinascita democratica.
Dicono che il Governo Meloni non stia facendo niente, a me pare che sia persino troppo avanti col programma.
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xenomorfoalieno · 9 months ago
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TEST & TESTICOLI
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pazzoincasamatta · 1 year ago
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la difesa d'ufficio
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juridical-angel-blog · 1 year ago
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scienza-magia · 1 year ago
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Concorso per magistrati in forza alla Corte dei Conti
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Corte dei conti, concorso per 41 posti. Bando per il reclutamento di referendari nel ruolo della carriera di magistratura con scadenza il 11 gennaio 2024. Con Decreto 6 ottobre 2023  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, 4° serie speciale, n. 78 del 13 ottobre 2023, è stata avviata la procedura per la selezione pubblica, concorso di secondo grado, per titoli ed esami, di 41 magistrati referendari presso la Corte dei Conti. Tuttavia il numero dei posti messi a concorso sarà innalzato a 54 nel caso in cui, nelle more della conclusione della procedura concorsuale, intervenga il nuovo decreto autorizzativo, relativo alla programmazione delle assunzioni per gli anni 2023, 2024 e 2025. Soggetti interessati Possono partecipare al concorso gli appartenenti alle seguenti categorie: - i magistrati ordinari nominati a seguito di concorso per esame e che abbiano superato positivamente il perdio di tirocinio; - i procuratori dello Stato alla seconda classe di stipendio e gli avvocati dello Stato; - i magistrati militari; - i magistrati amministrativi; - i magistrati tributari provenienti da altre magistrature; - gli avvocati iscritti nel relativo albo professionale da almeno cinque anni; - i dipendenti di ruolo delle amministrazioni pubbliche, i dipendenti dei due rami del Parlamento, della Presidenza della Repubblica e della Corte costituzionale, i funzionari degli organismi comunitari, i militari appartenenti al ruolo ufficiali purché si tratti di soggetti assunti attraverso concorsi pubblici, muniti della laurea in giurisprudenza, con qualifica dirigenziale o appartenenti alle posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea con almeno cinque anni di anzianità di servizio a tempo indeterminato; - il personale docente di ruolo in materie giuridiche delle Università nonché i ricercatori, confermati o che abbiano conseguito l'abilitazione scientifica nazionale in materie giuridiche, con almeno tre anni di anzianità di servizio. Termine di presentazione delle domande Gli interessati dovranno presentare domanda di partecipazione entro e non oltre le ore 17,00 del 11 gennaio 2024. La domanda di partecipazione Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica collegandosi al portale concorsi all'indirizzo https://concorsi.corteconti.it ed autenticandosi a mezzo SPID oppure carta di identità elettronica e seguire la procedura relativa a concorso «Referendario - 41 posti», compilando l'apposito modulo. I candidati dovranno essere anche in possesso di un indirizzo personale di posta PEC. I candidati dovranno effettuare tramite il sistema PagoPa il versamento di € 50,00= a titolo di contributo per le spese del concorso. I candidati nel compilare la domanda dovranno dichiarare: - cognome e nome; - data e luogo di nascita; - codice fiscale; - di essere in possesso della cittadinanza italiana; - il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, ovvero i motivi della mancata iscrizione o cancellazione dalle stesse liste; - le eventuali condanne penali riportate e i procedimenti penali eventualmente pendenti; - indicazione specifica della categoria di appartenenza per la quale si chiede l'ammissione al concorso; - l'eventuale ulteriore anzianità vantata in categoria diversa da quella di attuale appartenenza e per la quale si chiede l'ammissione al concorso ai fini dell'eventuale valutazione di cumulo; - di non essere stato dichiarato decaduto o dispensato dall'impiego presso pubbliche amministrazioni; - altre specifiche indicazioni indicate nel bando relative alla categoria di appartenenza per la quale si chiede l’ammissione al concorso. Condizioni di ammissione alle prove I candidati saranno anche tenuti a compilare un prospetto, disponibile sul portale, relativo alle categorie di titoli ammissibili in quanto saranno ammessi a sostenere le prove di esame solo i candidati giudicati meritevoli per le doti di capacità e rendimento dimostrati, per gli incarichi eventualmente ricoperti, per i titoli di cultura posseduti, per gli studi elaborati e pubblicati in materie relative alle funzioni svolte o concernenti i compiti istituzionali della Corte dei conti. Modalità di svolgimento delle prove I candidati dovranno affrontare 4 prove scritte ed 1 prova orale. Durante le prove scritte sarà consentita la consultazione di codici, leggi ed altri atti normativi, in edizione senza note o richiami dottrinali e giurisprudenziali, che siano stati preventivamente consegnati alla commissione esaminatrice e da questa verificati. Diario delle prove scritte Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami», del 20 febbraio 2024 e sul portale sarà data comunicazione dei giorni, dell'ora e della sede in cui avranno luogo le prove scritte. I vincitori del concorso I candidati che avranno superato le prove scritte e la prova orale conseguiranno la nomina e saranno assegnati alle sezioni ed alle procure regionali della Corte dei Conti, con esclusione di quelle aventi sede in Roma; la permanenza minima dei referendari nell'ufficio di prima assegnazione e' fissata in tre anni. I vincitori inoltre avranno diritto di scelta, secondo l'ordine di graduatoria del concorso, fra i posti di funzione disponibili. Gazzetta Ufficiale, 4° serie speciale, n. 78 del 13 ottobre 2023 Read the full article
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ Il metodo Falcone
«Nemico numero uno della mafia», l'etichetta gli resterà attaccata per sempre. Circondato da un alone leggendario di combattente senza macchia e senza paura, il giudice Giovanni Falcone, cinquantadue anni, ne ha trascorsi undici nell'ufficio bunker del Palazzo di Giustizia di Palermo a far la guerra a Cosa Nostra. Queste pagine ne costituiscono la testimonianza. Non si tratta né di un testamento né di un tentativo di tenere la lezione e ancor meno di atteggiarsi a eroe. «Non sono Robin Hood,» commenta in tono scherzoso «né un kamikaze e tantomeno un trappista. Sono semplicemente un servitore dello Stato in terra infidelium». Si tratta dunque piuttosto di un momento di riflessione, del tentativo di fare un bilancio nell'intervallo tra vecchi e nuovi incarichi: il 13 marzo 1991 il giudice Giovanni Falcone è stato nominato direttore degli Affari penali del ministero di Grazia e Giustizia a Roma.
Lontano da Palermo.
La partenza dal capoluogo siciliano, il distacco da una vita che si alternava tra auto blindate, dall'atmosfera soffocante del Palazzo di Giustizia, dalle lunghe notti a leggere e rileggere le deposizioni dei pentiti dietro le pesanti tende di una stanza superprotetta, dai tragitti tortuosi con la scorta delle auto della polizia a sirene spiegate sono forse stati una specie di sollievo. Ma Falcone non si fa illusioni, non dimentica il mancato attentato del 21 giugno 1989. cinquanta candelotti di tritolo nascosti tra gli scogli a venti metri dalla casa dove trascorre le vacanze: «È vero, non mi hanno ancora fatto fuori… ma il mio conto con Cosa Nostra resta aperto. Lo salderò solo con la mia morte, naturale o meno». Tommaso Buscetta, il superpentito della mafia, lo aveva messo in guardia fin dall'inizio delle sue confessioni: «Prima cercheranno di uccidere me, ma poi verrà il suo turno. Fino a quando ci riusciranno!».
Roma è soltanto in apparenza una sede più tranquilla di Palermo; ormai da tempo i grandi boss mafiosi l'hanno eletta a loro domicilio. La feroce «famiglia» palermitana di Santa Maria di Gesù vi ha installato antenne potenti. Senza contare la rete creata dal cosiddetto «cassiere» Pippo Calò, con il suo contorno di mafiosi, gangster e uomini politici. Le ragioni per le quali Falcone ha scelto Roma come nuova sede di lavoro sono diverse: nella capitale di Cosa Nostra non poteva più disporre dei mezzi necessari alle sue inchieste e il frazionamento delle istruttorie aveva paralizzato i giudici del pool anti-mafia. Era diventato il simbolo o l'alibi di una battaglia disorganizzata. Conscio di non essere più in grado di inventare nuove strategie, l'uomo del maxiprocesso, che aveva trascinato in tribunale i grandi capimafia, non poteva rassegnarsi a rimanere inerte. Ha scelto di andarsene. Le informazioni da lui raccolte possono essere utilizzate con profitto anche lontano da Palermo. Certo, non dovrà più svolgere personalmente le indagini, dovrà invece creare condizioni tali per cui le indagini future possano essere portate a termine più rapidamente e in modo più incisivo, dando vita a stabili strutture di coordinamento tra i diversi magistrati. Il clima nel capoluogo siciliano è cambiato: è spenta l'euforia degli anni 1984-87, finita la fioritura dei pentiti, lontano il tempo del pool antimafia, dei processi contro la Cupola istruiti magistralmente. In questa città impenetrabile e misteriosa, dove il bene e il male si esprimono in modo ugualmente eccessivo, si respira un senso di stanchezza, il desiderio di ritornare alla normalità. Mafiosi regolarmente condannati sono tornati in libertà per questioni procedurali, alcune facce fin troppo note ricompaiono nei ristoranti più alla moda. Le forze dell'ordine non hanno più lo smalto di un tempo. I pool di magistrati sono ormai svuotati di potere, il fronte ha smobilitato. Cosa Nostra dal canto suo ha rinunciato all'apparente immobilità. La pax mafiosa seguita alle pesanti condanne del maxiprocesso, da un lato, e al dominio dittatoriale dei «Corleonesi» sull'organizzazione, dall'altro, non è più salda come prima. Si moltiplicano i segnali di un progetto di rivincita delle «famiglie» palermitane per riconquistare l'egemonia perduta nel 1982 a favore della «famiglia» di Corleone, i cui capi, latitanti, si chiamano Salvatore Riina, Bernardo Provenzano e Luciano Leggio, quest'ultimo in carcere. La mafia sta attraversando una fase critica: deve riacquistare credibilità interna e rifarsi una immagine di facciata, in quanto entrambe gravemente compromesse. «Abbiamo poco tempo per sfruttare le conoscenze acquisite,» ripete instancabilmente Falcone «poco tempo per riprendere il lavoro di gruppo e riaffermare la nostra professionalità. Dopodiché, tutto sarà dimenticato, di nuovo scenderà la nebbia. Perché le informazioni invecchiano e i metodi di lotta devono essere continuamente aggiornati.». “
Giovanni Falcone in collaborazione con Marcelle Padovani, Cose Di Cosa Nostra, Collana Saggi italiani, Milano, Rizzoli. Prima edizione: 13 novembre 1991.
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romanogreco · 1 year ago
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Chi muore si salva - 1 (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1359487587-chi-muore-si-salva-1?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=romanogreco&wp_originator=2QMe0PBfdTmBkV7hUBTdlzEqopo95Om2Zor9UDPUBDKvUCj4AXQA0YxsZrmJTV9sL1Ku0VuCByZFogU2K3QGo9zX29RCVf703EHF7KGFKCywFcVh93IE7un%2BBIXKo3ch Marianna, giovane magistrato alla prima esperienza in tribunale, si vede affidare un caso semplice: emettere una sentenza di colpevolezza a carico di un pensionato che, non avendo rispettato il semaforo rosso e malgrado non vi sia stata collisione, è imputato di aver provocato la morte di un motociclista. Nel visionare al rallentatore le immagini di una telecamera stradale, la giudice nota però che il centauro aveva abbandonato il manubrio e riversato indietro la testa in una maniera innaturale. Non sembra la reazione istintiva di chi cercava di evitare un ostacolo imprevisto, quanto la caduta incontrollata di una persona raggiunta da un colpo di fucile. Quando tenta di approfondire, scopre che il corpo della vittima è stato cremato e la motocicletta rottamata, come se una regia occulta si fosse preoccupata di eliminare qualsiasi possibilità di verifica postuma. Una serie di circostanze inquietanti che non può ignorare, tanto più che Marco, l'uomo deceduto, era stato un suo amore adolescenziale e lei sa che faceva parte del mondo della malavita. Sirio, il criminologo e vecchio amico al quale si è rivolta per fugare i propri dubbi, si dichiara pronto ad aiutarla nella ricerca della verità.
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Controcampo: Il Ruolo dei Media negli Attacchi alla Magistratura – Una Questione di Interesse?
Analisi critica delle motivazioni e degli obiettivi dietro le frequenti critiche alla magistratura da parte della stampa.
Analisi critica delle motivazioni e degli obiettivi dietro le frequenti critiche alla magistratura da parte della stampa. Alcuni giornali portano avanti un’opera di critica costante verso la magistratura, sollevando dubbi sulla legittimità delle inchieste e sulla politicizzazione delle azioni giudiziarie. Articoli recenti dipingono i magistrati come attori influenzati, suggerendo che le loro…
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA Tirreno di Oggi martedì, 20 agosto 2024
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paolodechiara · 2 years ago
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