#Giovani italiani
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pier-carlo-universe · 8 days ago
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Partecipazione Politica e Cittadinanza Attiva: Il Ruolo dei Giovani nel Futuro del Paese. Di Alessandria today
Negli ultimi anni, i giovani si sono dimostrati protagonisti di un rinnovato fervore politico e sociale. Dai movimenti per il clima a quelli per i diritti umani, l’impegno delle nuove generazioni è cresciuto esponenzialmente, rendendoli un pilastro fondam
Una Generazione che Scolpisce il Domani Attraverso l’Impegno Sociale e Politico. Introduzione.Negli ultimi anni, i giovani si sono dimostrati protagonisti di un rinnovato fervore politico e sociale. Dai movimenti per il clima a quelli per i diritti umani, l’impegno delle nuove generazioni è cresciuto esponenzialmente, rendendoli un pilastro fondamentale per il futuro del Paese. Questo articolo…
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williamnessuno · 11 months ago
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cultura contemporanea
Lui e lei, più o meno ventenni, ben vestiti. Lei: – lo sai dove mi piacerebbe andare? A Praga! Lui: (un secondo di silenzio) E ‘ndo sta?
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gregor-samsung · 8 months ago
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" Educare all'ozio significa insegnare a scegliere un film, uno spettacolo teatrale, un libro. Insegnare a sbrigare le attività domestiche e a far da sé molte cose che fin qui abbiamo comprato. Insegnare la convivialità, l'introspezione, il gioco. Anche la pedagogia dell'ozio ha una sua etica, una sua estetica, una sua dinamica, delle sue tecniche. E tutto questo va insegnato. L'ozio richiede luoghi adatti per riposarsi, per distrarsi, per divertirsi. Ai giovani perciò bisogna insegnare a districarsi non solo nei meandri del lavoro, ma anche nei meandri delle varie offerte di loisirs. Significa educare a fare il genitore e a fare il coniuge, ai rapporti con l'altro sesso, al volontariato, cioè ad attività socialmente utili da svolgere nel tempo libero che avremo in abbondanza. Ce n'è da insegnare! La massa della gente non sa scegliere neppure un luogo di vacanze: va in un'agenzia e si fa rifilare quello che capita. La massa della gente non sa come distrarsi e come riposarsi. Bisogna educare alla notte: la nostra cultura è tutta diurna, vede la notte come uno spazio privatissimo, peccaminoso. E poi bisogna educare alla cultura post-moderna: molte espressioni della nostra cultura non sono godibili immediatamente com'era per la pittura classica o per la musica tradizionale. Siano architettura, scultura o design, spesso possiamo apprezzarle solo se ne conosciamo storia, senso e scopo. Posso rimanere istantaneamente colpito di fronte alla Gioconda o a una statua di Canova, ma per capire Mondrian devo sapere cos'è stato il movimento De Stijl, e per ammirare davvero Van Gogh devo sapere cos'è stato l'Impressionismo. Educare significa insegnare ad arricchire le cose di significato, come diceva Dewey. Più educato sei, più significati cogli nelle cose e conferisci alle cose. "
Domenico De Masi, Ozio creativo. Conversazione con Maria Serena Palieri, Ediesse (collana Interventi), Roma, 1997¹; pp. 141-142.
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killiandestroy · 5 months ago
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metti la nonna in freezer grande capolavoro del cinema italiano i said what i said
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la retorica che esce fuori ad ogni sconfitta dell'italia che è anche colpa del fatto che ci sono un sacco di giovani italiani che non possono entrare in nazionale per colpa della mancata cittadinanza e del fatto che serva lo ius soli mi urta ogni volta
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guadagnoconcreto · 2 months ago
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Finanza Personale nel 2024: Dove Investono gli Italiani e Come Gestire le Proprie Finanze
Scopri come gli italiani stanno investendo nel 2024 e quali strategie adottare per gestire al meglio le proprie finanze in un periodo di incertezza economica. Il 2024 si presenta come un anno cruciale per la finanza personale in Italia. Con l’inflazione che continua a mettere sotto pressione i bilanci familiari e un panorama economico globale incerto, sempre più italiani stanno riconsiderando il…
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scritturacreativa-85 · 3 months ago
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Sotto la Pioggia
Era uno di quei pomeriggi grigi e piovosi che di solito non promettono niente di buono. Avevo passato l’intera mattinata in università, tra lezioni noiose e progetti di gruppo che sembravano non finire mai. Quando uscii dall’aula, la pioggia cadeva a dirotto, e io non avevo nemmeno un ombrello. Perfetto, pensai. Un altro giorno da dimenticare. Decisi di non tornare subito a casa. Avevo bisogno…
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mchiti · 1 year ago
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purtroppo il senso di colpa per la shoah è tale che ora edith bruck si può permettere di dire che in soldoni tutti i musulmani / arabi odiano gli ebrei, che a gaza c'è antisemitismo, che i migranti che odiano gli ebrei non vanno accolti (sì guarda il loro primo pensiero è venire qui ad odiare gli ebrei meglio, il primo proprio) e nessuno può dire niente perché è stata deportata. Che delirio.
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im-tryingtoloveyou · 1 year ago
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A me dispiace sempre quando vengono usati i bimbi in contropartita, perché il loro sogno sarebbe rimanere nel proprio club passando alla squadra maggiore e invece vengono sballottati da un club all'altro 😔
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chickenscratch-comics · 2 years ago
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marco-fma · 2 years ago
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Purchè se ne parli
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Nessuno lo guarda, ma tutti ne parlano. Spopola nei social, negli ascoltie che che se ne dica Sanremo è sempre Sanremo. "Io non lo guardo!" (ma ne parli...) "Guardo altro in tv" (ok ma poi ti fiondi sui social fra i meme ele notizie) "Io odio Sanremo" (peccato che l'odio come l'amore sia un sentimento quind denoti egualmente interesse) Insomma... On ogni caso se ne parla. Se ne parla per gli eventi, costruiti, fortuiti, improvvisati o ben studiati. Senza pietà alcuna per il giustificato unico vero protagonista ovvero il "gobbo" che testimonia quanto sia tutto dettagliatamente studiato e/o preparato o comunque minuziosamente e faticosamente organizzato. Ci stanno i colpi di scena, come i colpi di testa che aiutano a far parlare, a vivacizzare quei momenti in cui magari, vuoi per la lungaggine dei tempi, può comparire o bussare la porta l'abbiocco modello Spank. Si susseguono le canzoni, gli artisti, le note più o meno note, che si imprimono, mano a mano che vengono proferite le parole, mischiandosi magistralmente con le note che fuoriescono dagli strumenti dei vari Maestri di orchestra. Si parla di stili, di moda, di parole, di significati, di polemiche, di tutto ciò che orbita con questo enorme "crrozzone" che come cantava a suo tempo Renato Zero, va avanti da sè. Si scrivono minuti lieti e meno eclatanti della musica italiana. Lo si fa in Eurovisione, mentre da noi si anima la discussione e le scommesse fra chi gioca nei pronostici oppure si lancia nel "FantaSanremo" fra le pieghe delle parole dei vari artisti che appaiono come grandi ospiti oppure come artigiani della qualità nella sponsorizzazone mordie fuggi perchè i costi della pubblicità in queste serate da record schizzano alle stelle. Non importa in vera realtà cosa accada nè sul palco, nè dietro, nè prima, ma bensì dopo.... Fra un televoto, un promemoria alle guerre, ai diritti, alle situazioni di altri Paesi, fra la riscoperta e il rilancio dei social, fra una storia strappalacrime, fra uno spot e un messaggio socialmente utile, le canzoni si intersecano fino a raggiungere le ore più profonde. Non importa. Se ne parlerà ancora a lungo, se ne parlerà in ogni modo, sarà importante cantarle le canzoni. Le radio, la doccia, per strada, le feste, da soli, in cameretta oppure a squarciagola con gli amici o le amiche dopo una festa, al mare o semplicemente come sottofondo di una pagina della nostra vita. Sono queste le canzoni che er un certo periodo sfideranno il tempo, le memorie e cercheranno di conquistarsi un posto nell'olimpo delle canzoni più scaricate, ascoltate, richieste, shazzamate, inserite nelle varie playlist di Spotify o di qualunque altro mezzo e supporto audio musicale. Fra video, interviste, storie, fra le pieghe dei testi, delle storie raccontate in terza persona, vissute in prima e cantate fra cuore e successo, è questo il mondo che orbita dietro Sanremo. Maestranze dietro, davanti al palco. Un numero indefinito di persone che operano a tutti i livelli per far sì che sia e resti un evento memorabile e indimenticabile sia per le polemiche che per quei momenti in cui la lacrima ha faticato a rimanere fra le ghiandole lacrimali e le palpebre, cercando di aggrapprsi agli occhi. Vecchie glorie che sfidano le storie e la storia, giovani rampolli e fanciulle dal cuore apparentemente duro che si susseguono dando continuità a questo mondo in cui si balla fra le sette note scoprendo per ognuno di loro, la loro anima, il loro stile alla ricerca di colpire il nostro orecchio, per passare dalla testa e raggiungere il cuore. E allora lascia che sia come è sempre stato. Lascia che le note scorrano, che le storie facciano il loro corso, che quel che piace a me possa magari non rientrare fra le tue note, ma comunque accogliamo queste nuove creature in questo affollato mondo di canzoni. E poco importa se una fra le tante possa ricorarne altre, se di contro ci siano altre che riescono ad ammaliare il nostro animo lasciandosi rapire. Settantatrè sono i Sanremo, centinaia e più le canzoni prese in giudizio, nel tempo, fra giornalisti, guru, esperti e principianti "sanremologhi" che tanto credono di sapere ma poi si perdono quei veri dettagli che fanno la differenza fra chi ascolta, guarda ma non conosce, rispetto a chi ha imparato nel tempo ad andare oltre le apparenze e magari preferisce tacere e sapeintemente aspettare, magari fischiettando sommessamente la prossima canzone vincitrice di questa edizione del Festival della canzone italiana. Che Sanremo sia quindi... purchè se ne parli e se ne cantino, a lungo, le canzoni! Buona vita e buona musica a tutte e tutti voi/noi! Read the full article
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pier-carlo-universe · 8 days ago
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Occupazione Giovanile e Precarietà Lavorativa: Le Sfide dei Giovani Italiani nel Mercato del Lavoro. Di Alessandria today
La disoccupazione giovanile e la precarietà lavorativa rappresentano sfide significative per i giovani italiani.
Un’Analisi delle Difficoltà e delle Opportunità per il Futuro. Introduzione.La disoccupazione giovanile e la precarietà lavorativa rappresentano sfide significative per i giovani italiani. Nonostante i progressi tecnologici e l’evoluzione del mercato del lavoro, molti giovani faticano a trovare occupazioni stabili e gratificanti. Questo articolo esamina le cause principali del fenomeno, le…
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ilpianistasultetto · 8 months ago
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Societa' e Meritocrazia - Lesson One
Cari italiani, se mi guardo intorno capisco che i vostri figli valgono quanto un "vago" di fagiolo (come diceva mia nonna Emilia) se confrontati ai figli di dirigenti politici, parlamentari e ministri. Mentre i figli di questi occupano tutti i vertici apicali di societa' statali, Enti pubblici e partecipate, i vostri figli si ritrovano a fare a pugni per un posto da netturbino o da cameriere. Qualcuno che ce l'ha fatta e' perche' si e' preso i vostri risparmi, le vostre liquidazioni per avere quel pizzico di automomia che "guistamente" meritano. Spiace dirlo ma i vostri figli non sono di certo all'altezza dei figli di LaRussa (vertice ACI e Teatro Alla Scala di Milano), del Ministro Giorgetti (vertice nella FIGC), o della Ministra Santanche' o del Ministro Tajani e mille altri. Quelli si che sono giovani brillanti, meritocratici e quasi tutto il Paese gli rende merito, seguitando a votare quei loro genitori "modello". Sembra anche un verdetto sui propri figli: Capre, Capre.. Capreee.
@ilpianistasultetto
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fatticurare · 1 year ago
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Cari giovani italiani, Non esiste alcuna emergenza patriarcato. Non esiste alcuna emergenza fascismo. Non esiste alcuna emergenza omofobia. Non esiste alcuna emergenza razzismo. Le uniche emergenze reali si chiamano: lavoro, diritti sociali, casa, sovranità. Ovvero tutto ciò che sta venendo distrutto da chi vi distrae con battaglie inutili. Avete un decimo della possibilità dei vostri padri di costruirvi una vita senza affogare nel precariato perenne. La vostra esistenza oscilla tra consumo e depressione. Siete carne da macello. E sarete innocui finché resterete eterni bambini. Crescete. O verrete travolti dalla Storia.
Matteo Brandi
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marcoleopa · 6 days ago
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Analfabeti funzionali
Tratto da Repubblica.it del 10 12 24
Gli analfabeti funzionali
Nella literacy il 35% degli adulti italiani (media Ocse 26%) ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1 e rientra quindi nella categoria degli analfabeti funzionali. Nel senso che sanno leggere e scrivere, ma hanno difficoltà grandi (o addirittura insuperabili) nel comprendere, assimilare o utilizzare le informazioni che leggono. Nella definizione Ocse, al livello 1 (25% del campione in Italia) riescono a capire testi brevi ed elenchi organizzati quando le informazioni sono chiaramente indicate. Al di sotto del livello 1 (10%) possono al massimo capire frasi brevi e semplici. All'estremità opposta dello spettro (livelli 4-5), il 5% degli adulti italiani (contro il 12% medio Ocse) ha ottenuto i risultati più elevati, in quanto possono comprendere e valutare testi densi su più pagine, cogliere significati complessi o nascosti e portare a termine compiti.
Messaggio Presidente della Repubblica del 31 12 24
“la pace come obiettivo irrinunziabile”
“importanza della libera informazione”. “Attesa di rivedere Cecilia Sala al più presto in Italia”
“sproporzione sconfortante” tra corsa agli armamenti e cambiamento climatico"
“precarietà e incertezza” sono “una causa della crisi delle nascite”
“creare percorsi di integrazione e di reciproca comprensione”
“È patriottismo quello di chi, con origini in altri Paesi, ama l’Italia, ne fa propri i valori costituzionali e le leggi, ne vive appieno la quotidianità, e con il suo lavoro e con la sua sensibilità ne diventa parte e contribuisce ad arricchire la nostra comunità”
"Patriottismo è quello dei medici dei pronto soccorso, che svolgono il loro servizio in condizioni difficili e talvolta rischiose"
“i giovani sono la grande risorsa del nostro Paese”
“la speranza siamo noi”. Nel 2025 “gli ottanta anni della Liberazione”
Etc.
Cosa hanno capito al Governo e in Parlamento:
Patriottismo
Repetita iuvant:
il 35% degli adulti italiani (media Ocse 26%) ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1 e rientra quindi nella categoria degli analfabeti funzionali.
Gioco, partita, incontro
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blogitalianissimo · 5 months ago
Note
scusa ho visto ora che hai risposto.
allora top 10 cantanti italiani (di qualsiasi età)?
Mahmood
Alessandro Mahmoud
Il noto cantante sardo di origini egiziane
Quello che ha partecipato a Sanremo giovani con Gioventù bruciata
Quello che ha vinto Sanremo con Soldi
Quello che ha vinto Sanremo con Brividi in coppia con Blanco
Quello che mette 5 cellulari nella tuta gold
Quello che canta quella canzone che fa "i cileni ripieni di zucchero"
Quello che ha doppiato Sebastian
Il fidanzato di Marco Mengoni
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