#giustizia climatica
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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Ecogiustizia Subito: In nome del popolo inquinato. Una mobilitazione per la giustizia ambientale parte da Torino e Casale Monferrato
Mercoledì 27 novembre 2024, la campagna nazionale “Ecogiustizia Subito: in nome del popolo inquinato”, promossa da ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera, prende il via con la prima tappa in Piemonte, tra Torino e Casale Monfe
Mercoledì 27 novembre 2024, la campagna nazionale “Ecogiustizia Subito: in nome del popolo inquinato”, promossa da ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera, prende il via con la prima tappa in Piemonte, tra Torino e Casale Monferrato, per portare l’attenzione su luoghi simbolo dell’inquinamento e dell’ingiustizia ambientale. Un doppio appuntamento per la giustizia…
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marcogiovenale · 8 days ago
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la crisi climatica, e un appello
La crisi climatica è grave e reale, al G20 si sta discutendo una proposta semplice: 3.000 miliardari devono pagare una tassa annuale del 2% per ridurre gli impatti della crisi climatica per metà della popolazione mondiale. Firma la petizione, abbiamo pochi giorni per mostrare che c’è un sostegno diffuso in tutto il…
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megachirottera · 2 years ago
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Quando le industrie valorizzano il profitto rispetto alla vita umana
Sono cresciuto leggendo letteratura alternativa che includeva sotto il sole ogni “teoria della cospirazione”. Ho anche conosciuto direttamente persone che erano state in operazioni… Source: May 08, 2023; Analysis by A Midwestern Doctor Continue reading Untitled
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sauolasa · 2 years ago
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Giustizia climatica: dalle Nazioni Unite una risoluzione storica
Più di 130 Stati hanno votato affinché la Corte internazionale di giustizia si pronunci sugli "obblighi che incombono sugli Stati" per il clima
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abr · 5 days ago
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Bella lezione agli ecologisti occidentali alla Greta che urlano “nessuna giustizia climatica in Palestina”. 
Israele è leader mondiale nell’utilizzo dell’energia solare e nella conservazione dell’acqua (oggi la desalinizzazione fornisce più dell’80 per cento dell’acqua che bevono gli israeliani). Israele tratta l’86 per cento delle sue acque reflue domestiche e le ricicla per uso agricolo. Al secondo posto lontanissima la Spagna con il 17 per cento. 
Innovazione, pionierismo e genio ebraico: così Israele è diventata più green di tutti i soloni ambientalisti occidentali che annunciano l’apocalisse, tirano zuppe sui dipinti e urlano “dal fiume al mare”.
G.Meotti via https://www.ilfoglio.it/esteri/2024/11/21/news/israele-spiega-a-greta-e-agli-apocalittici-green-come-si-fa-ambientalismo-7167314/
C'è l'Occidente che si difende attivamente e ci sono i suoi sabotatori, chissà pel chi palteggiano.
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falcemartello · 2 years ago
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La diva Albrecht, dopo il bagno nei servi sciocchi in quel di Romagna, ha fatto poi tappa a Venezia per farsi un giretto su un motoscafo (sembrerebbe un bellissimo Riva) e poi in gondola.
Non c'era mai stata!
Ma non è andata li per godere della bellezza di quei luoghi, infatti non c'era mai stata prima, il profondo nero della sua anima dubito abbia anche solo gli strumenti base per permetterle di apprezzare la delicata e struggente fantasia dell'arte umana che si trova a Venezia.
L'occasione era ghiotta, infatti la "nuova diva Paradiso" ha fatto tappa per visitare la Biennale di Venezia e per riversare sul suolo italiano, altra melma climatica che puzza peggio di Mefisto!
“Venezia è una meraviglia del mondo, ma questo gioiello del patrimonio europeo è minacciato dal cambiamento climatico. Possiamo agire e preservarlo. Il Nuovo Bauhaus Europeo ci sta mostrando la strada. Questo è il motivo per cui sono qui alla Biennale.
Un appuntamento dedicato ai nuovi modi di vivere e di come andare oltre la convinzione che il futuro dell’umanità sia legato a soluzioni già esistenti, di architetture emergenti per la giustizia climatica, di futuro digitale inclusivo, della nozione di beni comuni globali".
Luperco
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Traduco le ultime parole:
Questo gioiello del patrimonio europeo è minacciato dal cambiamento climatico = Venezia non vi appartiene all'Italia ma a noi elite
Il Nuovo Bauhaus Europeo ci sta mostrando la strada = il Bauhaus è la nemesi dell'architettura unica di Venezia, è l'esatto contrario, è standardizzazione contro arte di pezzi unici ed inimitabili
nuovi modi di vivere = non possederai nulla e sarai felice ma, se non lo sarai felice, non me ne fregherà un fico secco!
andare oltre la convinzione che il futuro dell’umanità sia legato a soluzioni già esistenti = non avete proprio idea di quello che stiamo preparando per voi idioti
architetture emergenti = baraccopoli
giustizia climatica = voi andrete a piedi e noi invece in gondola, motoscafo ed elicottero o jet privato
futuro digitale inclusivo = galera digitale in baraccopoli da 15 minuti
beni comuni globali = quello che oggi è vostro, domani sarà mio
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binosaura · 1 year ago
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Caro Babbo Natale,
Questa è la letterina di una femminista intersezionale incazzata. Una di quelle che se notano un'ingiustizia di qualsiasi tipo, invece di farsi i cazzi propri ci mettono bocca per difendere chi subisce. Questa femminista intersezionale incazzata ha dei desideri che potrebbero genericamente essere riassunti con "l'uguaglianza tra tutte le persone e la pace nel mondo", ma siccome è una rompicoglioni di prima categoria andrà ad articolare.
Vorrei che l'esistenza delle persone queer non fosse più considerata una deviazione dalla norma. Che non dovessimo dimostrare niente a nessunə. Che il Pride diventasse solo un momento di festa e non di lotta. Che lɜ miɜ compagnɜ non dovessero più nascondersi da chi ancora ci considera malatɜ o possedutɜ dal demonio.
Vorrei che ogni donna e soggettività socializzata come tale fosse libera di fare ciò che vuole, con chi vuole, quando vuole. Che non ci considerassero più "angeli del focolare" o "preziosi oggetti da proteggere". Che il nostro genere e la sua espressione non condizionino lo sguardo altrui e il trattamento riservatoci. Che la cultura dello stupro finisse una volta per tutte.
Vorrei che le persone grasse venissero considerate in quanto persone e non in quanto grasse. Che la Medicina si impegnasse per eliminare la concezione popolare che il peso corporeo sia necessariamente correlato allo stato di salute. Che i media rappresentassero ogni tipo di corpo e le aziende di abbigliamento tenessero conto della loro varietà. Che i mezzi di trasporto e le strutture artificiali in generale non fossero concepite solo per accogliere una limitata gamma di corpi.
Vorrei la fine del razzismo. Che una persona non dovesse più essere giudicata in base al colore della pelle o alla nazionalità. Che gli stereotipi sulla provenienza geografica diventassero obsoleti. Che riuscissimo a considerare in egual modo tutti i conflitti in atto, non soltanto quelli vicini a noi, e riuscissimo sempre a distinguere l'oppressorə dall'oppressə.
Vorrei che la disabilità non venisse considerata il tratto caratteristico di una persona. Che tutte le persone abili riuscissero ad avere uno sguardo non pietistico verso le persone disabili. Che non si utilizzasse più la pornografia del dolore nei media. Che le istituzioni si impegnassero affinché la vita di una persona disabile non debba essere per forza più difficile di quella di chi non lo è.
Vorrei che si riuscisse ad abbattere lo stigma sulla salute mentale. Che le patologie psichiatriche fossero considerate esattamente come tutte le altre. Che si investisse sulla formazione e l'offerta nel pubblico e che si istituisse la figura dellə psicologə di base, per tuttɜ.
Vorrei che si eliminasse l'enorme divario economico tra persone estremamente ricche e persone estremamente povere. Che per la politica parole come "patrimoniale", "progressività" e "salario minimo" non fossero tabù. Vorrei il reddito universale e che tuttɜ avessero diritto a campare dignitosamente.
Vorrei giustizia climatica.
Vorrei la fine della discriminazione di OGNI soggettività marginalizzata.
Vorrei l'abolizione, o quantomeno una riforma, delle forze dell'ordine e del sistema carcerario.
Vorrei la tutela di tutti gli animali non umani.
Vorrei la decriminalizzazione e la regolamentazione della maternità surrogata.
Vorrei che "sex work is work" fosse realtà e non più solo uno slogan.
Vorrei la Palestina libera.
Vorrei tante cose, ma più di tutto
Vorrei la fine del sistema ciseteropatriarcale bianco, abile e borghese.
E se non l'avrò da Babbo Natale, lotterò per ottenerla con le forze mie e dell3 miɜ compagnɜ.
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colonna-durruti · 27 days ago
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https://www.facebook.com/share/p/qakEtTnWLQZYUWxk/
Travolti dall'auto, bloccati nell'auto, licenziati dall'auto, indebitati per l' auto, affamati dall' auto, affamati di un' auto.
Affogati dal cemento, tra il cemento, riscaldati dal cemento. Dall' asfalto, dal combustibile, dal fossile, dalle bombe d'acqua, dalle bombe vere e proprie.
A Valencia cade in 8 ore la pioggia di un anno. 80 morti, in crescita, un numero imprecisato di dispersi.
In Germania nel frattempo la crisi della Volkswagen si traduce in un taglio potenziale del 10% dei salari e un taglio di 10.000 posti di lavoro. Con un impatto devastante su tutto l' indotto.
Questo sistema non si autocorregge nelle crisi e nelle catastrofi, ma esalta ancora di più la propria natura catastrofica.
Non ti illudere quindi che da grandi catastrofi derivino grandi riflessioni. Deriveranno solo ipocrisie più grandi. Deriverà ancora più finanza, guerra, finti programmi di riconversione ecologica, finti piani di resilienza.
Sta a noi, a nessun altro, di percepire l'urgenza del nostro tempo, l' irrimandabile determinazione a insorgere qui e ora. Per la giustizia climatica e sociale. Noi non ci possiamo permettere di perdere.
Anche per questo ci vediamo il 17 novembre.
#insorgiamo
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conte-olaf · 1 year ago
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🤝 Provare a uscirne, insieme
💢200 millimetri di pioggia in due ore, il Bisenzio che sale di sette metri, case allagate, macchine distrutte. Cementificazione, consumo del territorio, tagli ai servizi e infine cambiamento climatico. Quanto accaduto ci ricorda l’urgenza di cambiare, di ottenere qui e ora giustizia climatica. Ma in questa lotta, dobbiamo essere tutte e tutti.
📣 E per questo oggi corriamo immediatamente a tendere la rete della solidarietà attiva e di aiuto a chi tra Firenze, Prato e Pistoia ha subito i danni dell’ennesimo “evento climatico eccezionale”.
⚒️️ Come Brigate di solidarietà Attiva (Bsa), Collettivo di Fabbrica ex Gkn, K100 Camilo Cienfuegos, Centro Storico Lebowski, Soms Insorgiamo, Circolo Arci di Quinto, lavoratori MondoConvenienza in sciopero abbiamo istituito un coordinamento degli sforzi per gli aiuti e per i punti di maggiore bisogno. Potete segnalare tutte le richieste di aiuto (solo messaggi VIA WHATSAPP, NO CHIAMATE) AL NUMERO DEL COLLETTIVO: 3478646481
Abbiamo attivato un punto di raccolta per la piana presso
Presidio ex Gkn, via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio
Segnaleremo di volta in volta il materiale da portare. Per ora invitiamo a portare già da domattina il seguente materiale:
❗LISTA MATERIALE UTILE:
STIVALI
Pompe idrovore
Tira acqua
Guanti
Casse di acqua
Taniche
Generatori
Torce
Power bank
Scope
Cassette
Calzini
Pale
Pile stilo e mezze torcie
👉👉👉Da domani – sabato 4 – saremo già attive e attivi con nostre squadre di volontari a Campi Bisenzio, in una modalità che sia armoniosa e non invasiva con le squadre di soccorso già presenti.
Domenica 5 diamo appuntamento a tutte e tutti, dalle h 8, presso Gkn per distribuirci poi sul territorio, a spalare, o a intervenire nei diversi punti di urgenza individuati.
👉👉👉Sull’assemblea di domenica 5, presso Gkn, seguirà un comunicato specifico domattina.
https://www.instagram.com/p/CzMmF5BrQ-S/?igshid=MTc4MmM1YmI2Ng==
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francesca-fra-70 · 1 year ago
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Carola Rackete, da Lampedusa a Strasburgo: “Mi candido per la giustizia climatica, contro i negazionisti e la deriva fascista in Europa”
Ti voteranno i pidocchi!😏
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leparoledelmondo · 9 months ago
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Finanza climatica
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Come trovare fondi da investire nella transizione? Soprattutto per quei Paesi che più hanno bisogno di risorse e che subiscono maggiormente gli effetti non solo del cambiamento climatico, ma anche di un sistema socioeconomico profondamente iniquo. Insomma, oserei dire che è una questione di equità e giustizia. Una definizione di “finanza climatica” è ardua, con i Paesi in via di sviluppo che premono per stabilire linee guida chiare su cui basare i contributi finanziari, e i Paesi sviluppati che preferirebbero ovviamente mantenere l’ambiguità attuale.
Ma dal nostro piccolo blog potremmo suggerire soluzioni come, ad esempio, incrementare i finanziamenti pubblici facendo pagare i responsabili della gran parte delle emissioni. 
Altri soluzioni potrebbero essere: una tassa sui profitti record delle aziende fossili, l’abbandono delle sovvenzioni ai combustibili fossili, una tassa sui maxi-redditi (il 10% più ricco della popolazione mondiale è responsabile del 50% delle emissioni). 
Così, giusto per fare qualche esempio che gira nell’aria.
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pier-carlo-universe · 16 days ago
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Rubrica Controcampo: L'assenza di diversi Paesi alla COP29 minaccia la lotta al cambiamento climatico. Recensione Alessandria today
La prossima Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico, la COP29, si terrà a Baku, in Azerbaigian, dall'11 al 22 novembre 2024
La prossima Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico, la COP29, si terrà a Baku, in Azerbaigian, dall’11 al 22 novembre 2024 ISPRA. Tuttavia, l’evento è già segnato da preoccupanti assenze e opposizioni che potrebbero compromettere gli sforzi globali per affrontare la crisi climatica. Assenze significative e opposizioni Diversi Paesi hanno annunciato la loro assenza alla COP29,…
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sardies · 29 days ago
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A Ploaghe torna l’appuntamento con “Puliamo il mondo”
Ploaghe. Tutela dell’ambiente, città più pulite e vivibili, cittadinanza attiva e senso di comunità ma anche la promozione del rispetto, della diversità e la giustizia sociale e climatica. Anche quest’anno il Comune di Ploaghe aderisce all’iniziativa “Puliamo il mondo”, campagna di volontariato ambientale di Legambiente e insieme all’Istituto comprensivo Satta Fais, ha organizzato una giornata…
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viunews · 2 months ago
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Fridays For Future torna a Caltanissetta: mobilitazione per il clima e giustizia sociale
L’11 ottobre 2024 si rinnova l’appuntamento con Fridays For Future a Caltanissetta, un’iniziativa nazionale volta a sensibilizzare la popolazione sulla crisi climatica e sulle emergenze sociali connesse. La giornata di mobilitazione prevede un corteo che partirà da piazza Falcone e Borsellino alle 9:30, con arrivo previsto al Municipio alle 13:00. Fridays For Future, il movimento globale…
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cinquecolonnemagazine · 4 months ago
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Ancona: Extinction Rebellion srotola teli isotermici al palazzo del Comune
Attivisti di Extinction Rebellion si sono riuniti davanti la sede del Comune di Ancona, e hanno srotolato lungo le scalinate del palazzo dei teli isotermici, simili a quelli usati durante il soccorso dei migranti in mare, mentre alcune persone reggevano uno striscione con una domanda provocatoria: “E quando toccherà a noi?”. In seguito, gli attivisti hanno inscenato una performance musicale nella piazza e spiegato con degli interventi i motivi della manifestazione. https://youtu.be/FZKk1rrT9_4 Extinction Rebellion, un'azione pacifica L’azione pacifica mirava a sottolineare le connessioni fra crisi climatica, migrazioni forzate e il rischio che il susseguirsi di eventi meteorologici estremi porti anche il Nord del mondo a soffrire le conseguenze della crisi climatica. «I mutamenti climatici, il degrado ambientale e le conseguenti catastrofi naturali sono sempre più alla radice movimenti di rifugiati climatici. Oggi siamo qui per ricordare alla Regione Marche, che nel 2019 ha solo formalmente proclamato lo stato di emergenza climatica senza far seguire interventi concreti, gli effetti drammatici della crisi climatica nella nostra regione e nel mondo» dichiara Anna, una delle attiviste intervenute durante l’azione. Il riferimento è alle crisi migratorie, sempre più spesso determinate dal cambiamento climatico: in particolare dalla siccità e dagli eventi climatici estremi, come sottolineato in un report congiunto di UNHCR e Legambiente. Il rischio siccità in tutta Italia Quest’estate nelle Marche il rischio siccità ha spinto diversi Comuni ad adottare misure contro lo spreco dell’acqua, mentre la temperatura del mare Adriatico, su cui la regione si affaccia, ha registrato un record di temperatura sfiorando i 30 gradi pochi giorni fa, creando danni alla pesca locale, secondo gli esperti un altro effetto tangibile del cambiamento climatico. «I governi non stanno attuando le politiche necessarie per frenare la crisi climatica in corso, né per garantire un’accoglienza dignitosa di chi fugge dalle sue conseguenze. Oggi siamo qui a ribadire che quello che succede nel Sud del mondo ci riguarda da vicino ed è il futuro che ci aspetta se non agiamo ora», sostiene Michele di Extinction Rebellion.    L'azione L’azione dimostrativa ha anche criticato il progetto di banchinamento del Molo Clementino, che ha visto negli ultimi mesi la mobilitazione di diversi gruppi anconetani per la salvaguardia del porto storico. «Non vogliamo porti rimodulati per il turismo di lusso, mentre restano chiusi per le persone migranti che fuggono da eventi estremi: siamo qui per ribadire che non c’è nessuna possibilità di frenare la crisi climatica senza lottare per la giustizia sociale e l’uguaglianza di opportunità per Nord e Sud del mondo» dichiara Anna «è arrivato il momento che la Regione Marche agisca: se riconosce l’emergenza climatica, faccia sua la lotta per la giustizia climatica e sociale». Read the full article
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abr · 2 months ago
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Fino all'anno scorso, tra gli esercizi ufficiali e richiesti per la patente nautica oltre le 12 miglia dalla costa, 12 erano sbagliati. Da decenni.
Fin qui c'è solo l'inefficienza e la cronica incapacità di auto-correggersi dello Stato (...). L'essenza dello Stato non sta tuttavia (nella incapacità di auto correggersi). Sta nel fatto che chi faceva l'esercizio giusto (...) veniva bocciato all'esame. (...)
Dopo decenni, quest'anno questi 12 esercizi sono stati tolti. Ci sono altri errori (ad es. sulle tolleranze) e il principio rimane lo stesso: conta quello che è scritto dal ministero, non la verità scientifica.
La fabbricazione, da parte dell'autorità statale, della sua 'verità' (...) non sono comparse con l'isteria autoritaria del Covid, con la presa per il culo dell'emergenza climatica e con l'idiozia woke. Sono nate con lo Stato stesso.
Per esistere, lo Stato ha bisogno di fabbricare la sua 'verità' per le stesse ragioni per cui ha bisogno di fabbricare il suo denaro e le sue leggi. Il metodo scientifico (nell'economia come nella giustizia, nel clima come nel semplice orientamento nautico) è logicamente incompatibile con l'autorità statale, perché non è sotto il suo controllo.
E perché le persone che ragionano con la loro testa sulla base del metodo scientifico sono molto più difficili da schiavizzare delle persone che ripetono le 'verità' dell'autorità senza ragionare.
via https://x.com/giovacatallaxy/status/1841548438745579837
Lo Stato è ente astratto, si incarna nei BUROCRATI più che nei politici. I secondi sono avventizi i primi sono parassiti perenni.
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