#Epitteto
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gregor-samsung · 3 months ago
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" Sopportava il dolore da irriducibile, e non chiedeva aiuto a nessuno, aiuto morale intendo. Una volta citò a nostro beneficio, rapide come se ce le dettasse, parole che ritrovo in uno dei miei quaderni di appunti: «Le cose sono di due maniere; alcune in potere nostro, altre no. Sono in potere nostro l’opinione, il movimento dell’animo, l’appetizione, l’aversione, in breve tutte quelle cose che sono nostri propri atti. Non sono in poter nostro il corpo, gli averi, la riputazione, i magistrati, e in breve quelle cose che non sono nostri atti. Le cose poste in nostro potere sono di natura libere, non possono essere impedite né attraversate. Quelle altre sono deboli, schiave, sottoposte a ricevere impedimento, e per ultimo sono cose altrui. Ricòrdati adunque che se tu reputerai per libere quelle cose che sono di natura schiave, e per proprie quelle che sono altrui, t’interverrà di trovare quando un ostacolo, quando un altro, essere afflitto, turbato, dolerti degli uomini e degli Dei. Per lo contrario se tu non istimerai proprio tuo se non quello che è tuo veramente, e se terrai che sia d’altri quello che è veramente d’altri, nessuno mai ti potrà sforzare, nessuno impedire, tu non ti dorrai di niuno, non incolperai chicchessia, non avrai nessuno inimico, niuno ti nocerà, essendo che in effetto tu non riceverai nocumento veruno.»* Immagino che, leggendo Epitteto per la prima volta, le sue verità le siano sembrate palesi piú che rivelatorie. "
*Tratto dalla traduzione dal greco di Giacomo Leopardi (1825) del Manuale (Enchiridion) di Epitteto.
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Julian Barnes, Elizabeth Finch, traduzione di Susanna Basso, Einaudi, 2024¹, pp. 23-24.
[Edizione originale: Jonathan Cape publishing, London, UK, 2022]
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matto77 · 11 months ago
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Epitteto
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canesenzafissadimora · 9 months ago
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Sono le difficoltà a mostrare gli uomini.
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jorgedaburgos · 17 days ago
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“Non sono gli eventi a disturbare gli uomini, ma i giudizi che essi formulano sugli eventi.”
Epitteto
Non sono le situazioni in sé a influenzare il nostro stato d’animo, ma il modo in cui le interpretiamo. Gestire i nostri pensieri ci permette di mantenere la serenità anche nelle difficoltà, perché in verità sono i nostri pensieri che creano la realtà quando, di fronte a qualcosa. cominciamo a dare giudizi e interpretazioni invece di affrontarla.
Se permettiamo ai nostri pensieri negativi di prendere il sopravvento, saremo noi stessi sopraffatti, ansiosi, demotivati… . Insomma: se ti metti un paio di occhiali con le lenti nere, vedrai tutto nero!
Controllare i pensieri non significa reprimere i pensieri negativi, ma imparare a guardarli con distacco e a scegliere quali pensieri coltivare. Ci sono infatti pensieri utili e quelli, invece, che ci portano solo a rimanere bloccati in un circolo vizioso di insoddisfazione. Potremo così trasformare il modo in cui affrontiamo la vita e mantenere la calma anche di fronte alle sfide e agli ostacoli più difficili.
Marco Aurelio diceva: “Corri sempre per la via più breve - la via più breve è quella secondo natura - così da parlare e agire sempre nel modo più valido”, che significa: usa il cuore e le emozioni per educare la mente a prendere decisioni. Nel mondo di oggi può sembrare un invito al suicidio sociale e personale, ma è l’unica strada per rimanere umani.
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altri-menti · 11 months ago
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intotheclash · 4 months ago
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Nessuno è libero se non è padrone di se stesso. (Epitteto)
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lunamarish · 7 months ago
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Non dire mai di una cosa o di una persona: l'ho perduta;
dì sempre: l'ho restituita.
Epitteto
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valentina-lauricella · 1 year ago
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Se ti dicono che qualcuno parla male di te, invece di difenderti dalle critiche che ti vengono riportate, rispondi: "Sicuramente non mi conosce bene ed ignora gli altri miei difetti, perché altrimenti non avrebbe parlato solo di questi".
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greciaroma · 8 months ago
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CULTURA NEL Iº E NEL IIº SECOLO d.C.
Dalla morte di Augusto nel 14 d.C. fino al 200 circa, gli autori romani enfatizzarono lo stile e sperimentarono nuovi e sorprendenti modi di espressione. Tra i poemi epici si ricordano le Argonautiche di Gaio Valerio Flacco, che seguono le vicende di Giasone e degli Argonauti alla ricerca del vello d'oro, la Tebaide di Stazio, che segue il conflitto dei figli di Edipo e dei Sette contro Tebe, e i Punica di Silio Italico, che trattano la seconda guerra punica e le invasioni di Annibale in Italia. Per mano di Marziale, l'epigramma raggiunse la qualità pungente che ancora oggi gli viene associata. Giovenale satireggiava il vizio. Lo storico Tacito dipinse un quadro indimenticabilmente cupo del primo impero nelle sue Storie e negli Annali, entrambi scritti all'inizio del II secolo. Il suo contemporaneo Svetonio scrisse le biografie dei 12 governanti romani da Giulio Cesare a Domiziano. Le lettere di Plinio il ...
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bananartista · 8 months ago
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Epitteto #02 - Adiaforia - Entity N° 16033
Tecnica mista su carta A4 (21 x 29,7 cm , 350 grammi)
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sustainedbywings · 10 months ago
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gregor-samsung · 7 months ago
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" – Goethe, di cui pochi di noi possono sperare di vivere un’esistenza piú piena e interessante, dichiarò sul letto di morte – aveva ottantadue anni – di aver provato in vita sua non piú di un quarto d’ora di felicità –. Nessuna alzata di sopracciglio fisica da parte sua – quel gesto non apparteneva al suo repertorio –, ma senz’altro metaforica, per non dire morale. Perciò l’intera classe acquisí il dato e cominciammo a discutere chiedendoci se essere un grande – o anche un modesto – intellettuale significava votarsi all’infelicità, e se le persone sul letto di morte pronunciassero frasi come quella (cosa che a noi pareva palesemente improbabile) perché non ricordavano, o perché sminuire un aspetto cosí rilevante della vita poteva renderli meno restii ad accettare la morte. A quel punto Linda, che non temeva mai di esprimere idee che il resto di noi trovava ingenue, se non imbarazzanti, suggerí: – Forse Goethe non aveva trovato la donna giusta. In presenza di un altro docente, ci saremmo sentiti autorizzati a ridacchiare. Ma EF, per quanto rigorosa nell’esposizione del proprio pensiero, non si mostrava mai sprezzante riguardo ai nostri contributi seppur miseri, o sentimentali, o penosamente autobiografici. Al contrario, trasformava la paccottiglia delle nostre idee in concetti degni di interesse. – È certamente doveroso considerare, non solo nel nostro corso, ma anche fuori di qui, nelle nostre vite turbolente e burrascose, l’elemento casualità. Il numero di persone che arriviamo a conoscere nel profondo è curiosamente esiguo. La passione ci può portare violentemente fuori strada. E la ragione può fare lo stesso. Il nostro patrimonio genetico ci può tarpare le ali. Come pure il nostro passato. Non capita solo ai reduci di soffrire di disturbo da stress post-traumatico. Spesso è la conseguenza inevitabile di un’esistenza sublunare apparentemente ordinaria. A queste parole Linda non poté non assumere un’espressione vagamente compiaciuta. "
Julian Barnes, Elizabeth Finch, traduzione di Susanna Basso, Einaudi, 2024¹, pp. 17-18.
[Edizione originale: Jonathan Cape publishing, London, UK, 2022]
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falcemartello · 2 months ago
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La verità trionfa da sola, la menzogna ha sempre bisogno di complici.
-Epitteto
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canesenzafissadimora · 2 years ago
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Sono le difficoltà a mostrare gli uomini. 
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jorgedaburgos · 4 months ago
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Riconosci i tuoi pregi e i tuoi difetti!
Se vuoi migliorare, sii contento di essere considerato ignorante o stupido in questioni non importanti.
Epitteto
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altri-menti · 2 years ago
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