#Persio
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greciaroma · 8 months ago
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CULTURA NEL Iº E NEL IIº SECOLO d.C.
Dalla morte di Augusto nel 14 d.C. fino al 200 circa, gli autori romani enfatizzarono lo stile e sperimentarono nuovi e sorprendenti modi di espressione. Tra i poemi epici si ricordano le Argonautiche di Gaio Valerio Flacco, che seguono le vicende di Giasone e degli Argonauti alla ricerca del vello d'oro, la Tebaide di Stazio, che segue il conflitto dei figli di Edipo e dei Sette contro Tebe, e i Punica di Silio Italico, che trattano la seconda guerra punica e le invasioni di Annibale in Italia. Per mano di Marziale, l'epigramma raggiunse la qualità pungente che ancora oggi gli viene associata. Giovenale satireggiava il vizio. Lo storico Tacito dipinse un quadro indimenticabilmente cupo del primo impero nelle sue Storie e negli Annali, entrambi scritti all'inizio del II secolo. Il suo contemporaneo Svetonio scrisse le biografie dei 12 governanti romani da Giulio Cesare a Domiziano. Le lettere di Plinio il ...
continua a leggere su: https://www.greciaroma.com/cultura-antonini
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muntzerism-diggerism · 3 days ago
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one of Earths most swagful cultural spheres
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eresia-catara · 8 months ago
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aggressive reminder that stoics are clowns 🌈
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biglisbonnews · 2 years ago
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China’s covid cases loom over upcoming WHO meeting on state of the pandemic Is the covid pandemic over? The World Health Organization (WHO) is set to consider that question at a meeting this week, its 14th since the UN agency first identified the coronavirus outbreak in January 2020. Read more... https://qz.com/covid-pandemic-public-health-emergency-end-who-1850035035
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allthebrazilianpolitics · 2 years ago
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Brazil Ex-Central Bank Chief Declines Idea of Lula’s Cabinet Job
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A former Brazil central bank chief and close economic adviser to centrist Vice President-elect Geraldo Alckmin rejected reports that he may take a cabinet position in the incoming administration, according to Folha de S.Paulo newspaper.
Persio Arida, a liberal economist who joined the campaign of leftist leader Luiz Inacio Lula da Silva along with Alckmin and is now part of the government transition team, told the newspaper he’s unwilling to take any government position in Brasilia, the country’s capital. That rules out all cabinet jobs.
Arida, 70, added he hasn’t been offered any position in the new government. He was quoted by the newspaper as describing reports that he had become a strong contender to head the finance or planning ministries as “fantasy.” 
Continue reading.
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agendaculturaldelima · 2 months ago
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    #ProyeccionDeVida
🎥 Cine Italiano. Centenario del Natalicio de Marcello Mastroianni, presenta:
🎬 “UNA JORNADA PARTICULAR” [Una giornata particolare]
🔎 Género: Drama / Años 30 / Amistad / Homosexualidad
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⌛️ Duración: 105 minutos
✍️ Guión: Ruggero Maccari y Ettore Scola
🎼 Música: Armando Trovajoli
📷 Fotografía: Pasqualino De Santis
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🗯 Argumento: El 6 de mayo de 1938, Hitler visita Roma. Es un día de fiesta para la Italia fascista, que se vuelca en el recibimiento. En una casa de vecinos sólo quedan la portera, un ama de casa, Antonietta y Gabriele, que teme a la policía por algún motivo desconocido. Al margen de la celebración política, Antonietta y Gabriele establecen una relación afectiva muy especial que les permite evadirse durante unas horas de la tristeza y monotonía de la vida cotidiana.
👥 Reparto: Sophia Loren (Antonietta), Marcello Mastroianni (Gabriele), Françoise Berd (Caretaker), John Vernon (Emanuele), Alessandra Mussolini (Maria Luisa), Patrizia Basso (Romana), Tiziano De Persio (Arnaldo), Antonio Garibaldi (Littorio) y Nicole Magny (Hija del Oficial)
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📢 Dirección: Ettore Scola
© Productoras:Compagnia Cinematografica Champion & Conafox Films lnc
🌎 País: Italia
📅 Año: 1977
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📽 Proyección:
📆 Viernes 27 de Setiembre
🕖 7:00pm.
🏡 Auditorio Leonardo Da Vinci del Instituto Italiano de Cultura (av. Arequipa 1055, Urbanización Santa Beatriz - Lima)
🚶‍♀️🚶‍♂️ Ingreso libre
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🥇 El dato: Película ganadora del premio Globo de Oro (1978), premio César (1977) a mejor película extranjera, premio David di Donatello (1978) a la mejor dirección y al mejor papel protagónico femenino, nominación al Premio Oscar para el actor Mastroianni y mejor película en lengua extranjera.
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totalmotorcycle · 4 months ago
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R3 bLU cRU World Cup rookie Alessandro Di Persio has been living a double life http://dlvr.it/TBJdsl
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ristorantequid · 7 months ago
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Cosa vedere a Matera nel centro storico: una guida completa
Il centro storico di Matera è un vero e proprio tesoro ricco di storia e cultura, che va oltre i famosi rioni dei Sassi. In questa guida ti condurremo in un viaggio attraverso le strade e le piazze di Matera, svelandoti i suoi tesori nascosti e le sue attrazioni meno conosciute.
Piazza del Liceo e Palazzo Lanfranchi: un tuffo nella storia
Il cuore del Piano
Partiamo da Piazzetta Giovanni Pascoli, conosciuta anche come “Piazza del Liceo”, che ospita Palazzo Lanfranchi, un’imponente costruzione del XVII secolo. Oggi il palazzo ospita il Museo Nazionale d’Arte medievale e moderna della Basilicata dove ammirare una vasta collezione di opere d’arte, tra cui dipinti della scuola napoletana e capolavori di Carlo Levi, come il famoso pannello “Lucania ’61”, lungo 18 metri.
Il Museo Archeologico Nazionale
Proseguendo lungo via Ridola, è possibile raggiungere il Museo Archeologico Nazionale, situato nell’ex convento barocco di Santa Chiara. Fondato nel 1911, il museo conserva reperti significativi del territorio materano e lucano, offrendo una straordinaria testimonianza delle stratificazioni storiche della regione, dal Paleolitico ai giorni nostri.
Piazza del Sedile: il crocevia dei Sassi
Il cuore politico ed economico
Piazza del Sedile è stata il fulcro politico ed economico di Matera nel XVI secolo, sede del Palazzo del Sedile, l’antico municipio. Oggi, il palazzo ospita il Conservatorio di musica intitolato al compositore Egidio Romualdo Duni. Da qui, è possibile ammirare lo spettacolare panorama dei rioni Caveoso e Barisano, che si ergono ai lati della piazza.
Piazza Duomo e la Cattedrale di Matera
Un capolavoro romanico-gotico
Percorrendo via Duomo, si arriva in Piazza Duomo, dominata dalla maestosa Cattedrale di Matera, costruita nel XIII secolo in stile romanico-gotico. L’interno della cattedrale è un vero scrigno di tesori artistici, con affreschi medievali, altari barocchi e la famosa “cappella del presepe”, che ospita un presepe in pietra del XVI secolo realizzato dall’artista Altobello Persio di Montescaglioso.
Il museo Diocesano
Accanto alla cattedrale, si trova il Museo Diocesano inaugurato nel 2011 e dedicato all’arte sacra. Tra le sue collezioni spiccano gli argenti provenienti dal tesoro della cattedrale, che raccontano la ricca tradizione religiosa di Matera.
Piazza Vittorio Veneto: il salotto della città
Una vista mozzafiato sul panorama lucano
Piazza Vittorio Veneto è la piazza principale di Matera, da cui si gode una vista spettacolare sui rioni Sassi e sulla Civita. Da qui, è possibile visitare il Palombaro lungo, un enorme serbatoio d’acqua scavato nella roccia, e immergersi nella vivace atmosfera dei negozi e dei ristoranti lungo via delle Beccherie.
Belvedere Guerricchio
Non dimenticare di visitare il belvedere Guerricchio, da cui ammirare il suggestivo panorama del Sasso Barisano e della Civita, soprattutto al tramonto, quando i colori caldi accendono le antiche facciate di pietra.
Chiesa di San Giovanni Battista: un gioiello nascosto
Arte e storia
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Ristorante Quid a Matera
Se stai pianificando di visitare Matera, non perdere l’occasione di gustare un pranzo presso il Ristorante Quid. Situato nel cuore dei suggestivi Sassi di Matera, offre una cucina raffinata che promette un’esperienza sensoriale completa. Abbinamenti innovativi, menù raffinato, atmosfera incantevole e ricerca dell’eccellenza culinaria rendono questo ristorante una tappa imperdibile durante la tua visita a Matera.
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alonewolfr · 7 months ago
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Veramente nostro è soltanto l’attimo in cui viviamo.
|| Aulo Persio Gellio
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deandacosta · 8 months ago
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Persio - Conversion Tracking https://t.co/geshKhwzU3
http://dlvr.it/T4ZR3J
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dukessuite · 8 months ago
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phlip persio watch
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blogoslibertarios · 9 months ago
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Economistas que apoiaram Lula agora fazem críticas ao governo
  Luiz Inácio Lula da Silva (PT) ainda nem chegou aos 500 dias em seu terceiro mandato, mas já conseguiu ser alvo de críticas até mesmo daqueles que apoiaram seu projeto de poder nas eleições de 2022. Na área econômica, nomes como Elena Landau, Pedro Malan e Persio Arida, que manifestaram abertamente o voto no petista, hoje falam em atrasos e retrocessos. Ministro da Fazenda entre 1995 e 2003,…
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editoriadors-blog · 9 months ago
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Não muito tempo atrás, funcionários de uma fazenda no interior de São Paulo pediram ao patrão para receber os salários em datas variadas. Era uma tentativa de driblar os supermercados, que sempre subiam os preços na véspera dos pagamentos. Assim era a vida no período da hiperinflação: uma corrida maluca entre salários e preços, na qual os trabalhadores sempre saíam perdendo.
Mal comparando, é a triste realidade vivida na Argentina nos dias de hoje. Enquanto aqui no Brasil a batalha é para colocar a inflação dentro da meta de 3% ao ano, lá a taxa chegou a 254% nos 12 meses encerrados em janeiro.
Porém, não é o caso de fazer como algumas torcidas de times brasileiros, que tripudiam dos hermanos queimando as desvalorizadas cédulas de peso. O Brasil passou por processo pior, com a taxa anual batendo nos 3.000%. Só se livrou da hiperinflação com a edição do Plano Real, em 1994, após uma sequência de seis tentativas fracassadas de estabilizar os preços (Cruzado, Cruzado II, Bresser, Verão, Collor I e Collor II) ao longo de cinco anos.
Na sexta-feira, 1º de março, completam-se 30 anos da entrada em vigor da Unidade Real de Valor (URV), uma “quase-moeda” que preparou o terreno para a chegada do real. Foi uma inovação que permitiu ao país migrar de uma economia com inflação muito alta, acima de 40% ao mês, para um cenário de taxas bem menores, sem choques nem congelamento de preços. Em julho de 1994, quando a URV deu lugar ao real, a taxa havia recuado para 6,84%. No mês seguinte, estava em 1,86%.
O Plano Real não só estabilizou preços como também foi ponto de partida para uma série de reformas que estão até hoje na base da economia brasileira. Além disso, elegeu um presidente: Fernando Henrique Cardoso, senador eleito pelo PSDB de São Paulo e ministro da Fazenda na elaboração do plano
Nas palavras de um dos “pais” do Real, o economista Edmar Bacha, Fernando Henrique foi o “milagre” que viabilizou o plano. “Sem ele, nada disso teria acontecido”, afirmou, em entrevista ao Valor . Outro “pai”, Persio Arida, diz que a existência de uma liderança política capaz e de uma boa equipe técnica tornou possível o que parecia não ser.
O plano foi gestado no governo de Itamar Franco, que assumiu a Presidência da República em definitivo em dezembro de 1992, quando Fernando Collor de Mello renunciou ao cargo, às vésperas de o Congresso decidir seu impeachment. Itamar estava no cargo desde outubro daquele ano, quando Collor foi afastado em função do julgamento
De início, Fernando Henrique chefiou o Ministério das Relações Exteriores. Mas, em maio de 1993, ficou sabendo por seu secretário-geral, Luiz Felipe Lampreia, que Itamar o havia anunciado como ministro da Fazenda. Perplexo, telefonou para o presidente e ouviu como resposta: “Sua nomeação foi bem recebida”. A história está no livro de memórias do ex-presidente: “A Arte da Política - A História que Vivi” (Civilização Brasileira, 2015).
FHC seria o quarto ministro da Fazenda de Itamar em oito meses de governo. Sua equipe trabalhava apenas aguardando a próxima crise para ir para casa.
De início, conta Bacha, integrante da equipe, a ideia era fazer um ajuste fiscal, algo que faltara nos planos de estabilização anteriores, e esperar o fim do mandato de Itamar. O ajuste veio com o Plano de Ação Imediata (PAI), cujo foco foi atacar o excessivo “engessamento” do Orçamento brasileiro. Na época, o Congresso concordou que 20% das verbas com destino obrigatório fossem livremente alocadas pelo governo.
“O pessoal fala que o PAI foi a preparação do Real, não foi nada”, afirma Bacha. “O PAI era o que achávamos que dava para fazer, até que tivéssemos na Presidência alguém que entendesse do riscado, com quatro anos pela frente.”
Essa ideia de deixar a estabilização para depois foi abandonada porque Fernando Henrique percebeu que estava diante de uma oportunidade política única, revela Bacha. “Ele era muito respeitado no Congresso, na sociedade e tinha uma relação especial com o Itamar.”
[Plano Real] é um legado que nenhum governo teve a ousadia de mudar” — Joelson Sampaio
A equipe precisava ser reforçada. Isso, porém, pareceu desnecessário no início de setembro de 1993, quando Itamar demitiu o então presidente do Banco Central, Paulo César Ximenes, por divergência envolvendo uso de cheques pré-datados.
“Quando o Itamar demitiu o Ximenes, eu falei: ‘Bom, ok, vamos embora para casa. Acabou a brincadeira’”, conta Bacha. “E aí que aconteceu essa coisa maluca, inexplicável, um milagre.”
FHC foi conversar com o Itamar. “Deve ter dito que ia se demitir”, arrisca. Naquele momento, o risco que Itamar corria, caso perdesse seu ministro da Fazenda, era entrar em um processo de enfraquecimento político que poderia terminar em impeachment. Independentemente do diálogo que possa ter havido, o fato é que Fernando Henrique saiu da audiência com carta branca para tocar o plano.
Nessa condição, foi possível a ele trazer para seu time o economista Pedro Malan, então negociador da dívida externa brasileira, para comandar o Banco Central. E Persio Arida para a presidência do BNDES.
A URV foi inspirada em um paper que havia sido escrito dez anos antes, em 1984, pelos economistas Persio Arida e André Lara Resende. Eles propuseram um plano de estabilização que ficou conhecido como “Larida”. A ideia era romper a dinâmica de alta de preços criando um sistema com duas moedas: a antiga, inflacionada, e uma nova, que teria seu valor corrigido diariamente. No Plano Real, a moeda corrigida foi a URV, inicialmente, e depois o real.
Em 1º de março, uma URV valia 647,50 cruzeiros reais, equivalente à cotação de um dólar. Salários, benefícios previdenciários e contratos do setor público foram convertidos em URVs. Assim, ficaram com seu valor protegido contra a inflação, enquanto os preços seguiram na moeda antiga. Os assalariados perceberam vantagem com o plano. Frango e iogurte entraram no carrinho das famílias de baixa renda.
Bacha aponta para uma espécie de simbiose: o Plano Real pavimentou o caminho para que Fernando Henrique vencesse as eleições. Por outro lado, o plano não teria sobrevivido sem a vitória do tucano.
O Real escapou da sina dos planos anteriores, de funcionar por um tempo e depois naufragar, porque as circunstâncias políticas permitiram que fosse consolidado. Foi um trabalho que durou os oito anos dos dois mandatos de Fernando Henrique Cardoso. Envolveu uma série de medidas para modernizar a economia, como as privatizações, a criação das agências reguladoras e adoção do tripé macroeconômico que persiste até hoje: câmbio flutuante, o uso da taxa de juros para combater a inflação e superávit fiscal.
Nesse sentido, o Real foi uma política de Estado, avalia Joelson Sampaio, professor da Fundação Getulio Vargas. “É um legado que nenhum governo teve a ousadia de mudar”, afirma. O sistema de metas de inflação baseado na taxa de juros é alvo de críticas, diz, mas é algo que traz o benefício de controlar a inflação.
“A estabilidade não foi só da moeda em si, mas da economia”, comenta Sampaio. “A estabilidade criou um ambiente de previsibilidade.” Ele avalia também que a desigualdade desacelerou, embora o país ainda tenha muito a avançar nesse campo.
Fonte: Valor Econômico.
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cinquecolonnemagazine · 10 months ago
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La satira sociale: un'arma per la critica sociale
La satira è un genere letterario, artistico e comunicativo che si caratterizza per l'attenzione critica ai vari aspetti della società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento. La satira sociale, in particolare, si occupa di temi rilevanti, principalmente la politica, la religione, il sesso e la morte, e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità, semina dubbi, smaschera ipocrisie, attacca i pregiudizi e mette in discussione le convinzioni. La storia della satira sociale La satira sociale ha una lunga storia, che risale all'antica Grecia. Già Omero, nella sua "Odissea", utilizzava la satira per criticare i vizi e le debolezze degli uomini. In epoca romana, la satira divenne uno strumento di critica sociale sempre più diffuso, grazie a autori come Lucilio, Persio e Giovenale. Nel Medioevo, la satira sociale continuò a essere praticata da autori come Dante, Boccaccio e Petrarca. Nel Rinascimento, invece, la satira si sviluppò in una direzione più raffinata e intellettuale, grazie a autori come Ariosto, Machiavelli e Castiglione. Nel XVIII secolo, la satira sociale assunse una funzione sempre più importante nella critica sociale e politica. In questo periodo, infatti, si assistette a un fiorire di opere satiriche che attaccavano l'assolutismo monarchico e la Chiesa. Tra gli autori più importanti di questo periodo si possono ricordare Voltaire, Montesquieu e Rousseau. Nel corso dei secoli Nel XIX secolo, la satira sociale continuò a essere un importante strumento di critica sociale. In questo periodo, infatti, si assistette a un'intensa attività di satira politica, che ebbe un ruolo importante nella lotta per la democrazia e la libertà. Tra gli autori più importanti di questo periodo si possono ricordare Manzoni, Leopardi e Gogol. Nel XX secolo, la satira sociale si è sviluppata in nuove forme, come il fumetto, la televisione e il cinema. In questo periodo, infatti, la satira è diventata un mezzo di comunicazione di massa, che ha raggiunto un pubblico sempre più vasto. Tra gli autori più importanti di questo periodo si possono ricordare Charlie Chaplin, George Orwell e Orson Welles. Nella società contemporanea, la satira sociale continua a essere un importante strumento di critica sociale. La satira, infatti, può essere un modo efficace per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi sociali, smascherare le ipocrisie e promuovere il cambiamento. Le sue forme La satira sociale può essere esercitata attraverso diverse forme artistiche, come la letteratura, il teatro, il cinema, la televisione, la musica e il fumetto. Ogni forma artistica ha le sue caratteristiche e potenzialità. La letteratura, ad esempio, può essere utilizzata per creare personaggi satirici che incarnano i vizi e le debolezze della società. Il teatro, invece, può essere utilizzato per mettere in scena situazioni satiriche che mettono in luce le contraddizioni della società. Il cinema e la televisione, invece, possono essere utilizzati per raggiungere un pubblico più vasto e diffondere la satira sociale a un pubblico più ampio. Può essere un'arma potente per la critica verso la società attuale. Tuttavia, è importante che la satira sia esercitata con responsabilità e rispetto per gli altri. La satira, infatti, non deve mai sfociare nell'odio o nella violenza. La satira, invece, deve essere un mezzo di dialogo e di riflessione, che possa contribuire a migliorare la società. Foto di Gerd Altmann da Pixabay Read the full article
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allthebrazilianpolitics · 5 months ago
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Brazil: 30 years ago, Real Plan ended hyperinflation, balanced economy
Economists from various backgrounds recognized the 1994 team's merits
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One of the world economy's most innovative plans marks its 30th anniversary this Monday (Jul. 1). Exactly three decades ago, the cruzeiro real, a currency ravaged by hyperinflation, gave way to the real, stabilizing the Brazilian economy. This risky endeavor involved a form of social engineering to tackle inflation after multiple failed economic plans.
Amid numerous attempts to stabilize prices and wages through different indexers, the economic team of the Itamar Franco government introduced a groundbreaking approach: the Real Unit of Value (URV). Over three months, all prices and wages were denoted in both real cruzeiros and URVs, with its daily rate fluctuating and loosely tied to the dollar. This system persisted until the introduction of the real, when BRL 1 equaled 1 URV, and 1 URV equaled 2,750 cruzeiros reais.
“It was an extraordinarily risky and challenging process, filled with setbacks, and it could have gone wrong at any moment," recalled economist Persio Arida, one of the architects of the Real Plan, in an interview with TV Brasil during the book launch in São Paulo commemorating the plan's 30th anniversary.
Through indexing the entire economy, the URV effectively recalibrated what economists call relative prices, a measure used to gauge purchasing power across various goods and services. Coupled with an initially fixed exchange rate and high interest rates to attract foreign capital, the plan proved successful. By June 1994, the Broad National Consumer Price Index (IPCA) had surged to 47.43 percent. The indicator fell to 6.84 percent the following month and further dropped to just 1.71 percent by December 1994.
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cloudwine9 · 1 year ago
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DiVino Etrusco sbarca a Volterra
Il 29-30-31 ottobre e il 1° novembre il DiVino Etrusco Tarquinia, grazie al gemellaggio enogastronomico tra Tarquinia a Volterra sancito lo scorso anno, arriva a Volterra nel Ridotto del Teatro Persio Flacco all’interno della manifestazione Volterragusto organizzata dal Comune di Volterra e dall’Associazione Tartufai dell’Alta Val di Cecina.La rassegna enoica nasce dall’idea di ricostituire…
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