#lavoro su di sé
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scogito · 5 months ago
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La negazione è una difesa tipica dell'ego distorto.
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thedaimoncoach · 3 months ago
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Relazioni sane: elementi essenziali ed esercizi di coaching per coppie
Una relazione amorosa sana è basata su una serie di elementi chiave che garantiscono il benessere di entrambi i partner. Questi elementi promuovono la crescita personale, la fiducia reciproca e un legame duraturo. Ecco le dieci componenti fondamentali: Comunicazione Aperta e Onesta La comunicazione è il pilastro di ogni relazione sana. Esprimere pensieri, sentimenti e preoccupazioni in modo…
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pensierodelgiornoblog · 7 months ago
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Insegnamenti de “La Quarta Via” tratti dal libro ‘Vedute sul mondo reale’ di Georges I. Gurdjieff (ed. Neri Pozza).
L’uomo è un essere multiplo
L’uomo è un essere multiplo. Solitamente, parlando di noi stessi, diciamo “io”. Diciamo “io” faccio questo, “io” penso quello, “io” voglio fare quell’altro. Ma è un errore.
Questo io non esiste o, meglio, in ciascuno di noi ci sono centinaia, migliaia di piccoli “io”. Interiormente siamo divisi, ma soltanto con l’osservazione e lo studio possiamo riconoscere la pluralità del nostro essere. In un certo momento, agisce un “io”, il momento dopo un altro “io”. I nostri “io” sono contraddittori: ecco il motivo del nostro funzionamento disarmonico.
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yourealpurpose · 1 year ago
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Puoi raccontartela in più lingue, con favole, metafore e citazioni, ma fino a quando non sai chi Sei, la vita ti fará sempre schifo e tu le sarai sempre ostile.
Anna
> T.me > Il tuo Scopo
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scogito · 7 months ago
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Se credi che la pace sia un luogo ti sbagli, ma di certo su questo pianeta qualche posto la avvicina.
Serve a insegnarci che la naturalità tra il dentro e il fuori indica la strada giusta.
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scogito · 2 months ago
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La deresponsabilizzazione è la base su cui si fonda questa società. Ogni situazione è il più delle volte riconducibile alla mancanza di auto osservazione, di onestà e della volontà di auto correggersi.
Perché la maggioranza è composta di egoici fasulli e di emotivi immaturi.
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thedaimoncoach · 9 months ago
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Le dinamiche complesse dell'attrazione che ci spingono verso relazioni tossiche
Le relazioni umane sono un intricato intreccio di emozioni, esperienze e connessioni che plasmano profondamente la nostra vita. Ciò che ci attrae verso un’altra persona può essere un misto di fattori complessi, che vanno dalla chimica cerebrale alle dinamiche psicologiche più profonde. È comune osservare persone che si ritrovano coinvolte in relazioni intime con individui dannosi, nonostante i…
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scogito · 6 months ago
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scogito · 4 months ago
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Mentalità di scelta.
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scogito · 2 months ago
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Scegliere chi essere non scegliere per ottenere 💚
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scogito · 3 months ago
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Come darle torto!
Video spiccio per qualche concetto chiave:
Apprendimento. Discernimento. Volontà. Responsabilità. Attivazione.
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scogito · 6 months ago
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Nella maggioranza dei casi adattarsi agli altri significa permettere alle loro ombre di stare comode.
Linktr.ee
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scogito · 9 months ago
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Ciò che tanti chiamano crescita personale, spesso non è altro che una forma mascherata della stessa natura.
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scogito · 8 months ago
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😄
L'esercizio. L'apprendimento. La disciplina. Il focus. La costanza. La determinazione. L'azione, il tono, la voce.
Ma ricordati di non perdere mai la danza finale!
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raccontidialiantis · 2 months ago
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Sommessamente
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Lo pensa. Non dovrebbe, non sarebbe consentito. È una donna sposata di mezza età e lui ha due anni meno di suo figlio. È un vicino di casa gentile e bellissimo. S'è accorta che dalla sua camera da letto il ragazzo molto discretamente la spia quando si veste e quando si spoglia. Dapprima era abbastanza seccata e chiudeva gli scuri. Ma poi man mano s'è sentita lusingata, dal fatto di essere ancora desiderata, mentre per suo marito è oramai scontata: una parte del mobilio, quasi solo un'istituzione da rispettare, sopportare e con cui pianificare le cose concrete di tutti i giorni.
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Mentre lei invece vorrebbe tornare a essere strapazzata, presa da quelle emozioni forti e proibite che provi solo all'inizio di una storia; una di quelle che più è sconveniente, più intenso è il piacere della trasgressione. E ha iniziato quindi a lasciare le finestre dapprima socchiuse, poi via via più aperte, di pomeriggio con la luce accesa e le tende tirate via. E gode nel sentirsi desiderata, voluta. Oggetto di passione erotica. Si spoglia lentamente: è diventata una professionista della seduzione. A volte, con nonchalance e rapidamente, gli lancia addirittura uno sguardo complice.
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Grazie a questo gioco, guardandolo bene in viso ogni volta che lo incontra s'è resa conto che lui adesso la spoglia completamente con gli occhi. Le sorride, sempre gentile, la squadra e le fa una Tac. Poi arrossisce un po’, mentre scappa via. A lui piace. Molto e si vede chiaramente. Lo vuole anche lei. Lo inviterà a casa, una mattina o un pomeriggio dopo pranzo, quando il marito e i figli sono tutti al lavoro. Si profumerà più del solito, indosserà un abito leggero e velato, con sotto della biancheria di pizzo: del frou-frou da capogiro. Lo metterà dapprima a suo agio. Poi con una scusa lo trascinerà in camera da letto. Si farà aiutare a mettersi comoda, gli farà tirar giù la zip del vestito.
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E se lui non è stupido - e il ragazzo non lo è: terzo anno di informatica con profitto - la stringerà a sé da dietro… oh, si: adesso lo brama proprio. È un desiderio irrazionale, folle. Deve trovare il coraggio di farlo. Ogni scrupolo è caduto da tempo. Il marito, i figli, la fedeltà, le convenzioni… tutta roba che il ciclone emotivo e passionale travolge senza pietà. La carne comanda su tutto: soprattutto a una certa età. Del resto, parliamoci chiaro: più vai avanti nella vita, più capisci che la morale è solo una questione di tempo. Intanto lei si dà piacere da sola. Molto più spesso di prima, pensando a lui. Nell'attesa che mani forti, atletiche e giovani finalmente la frughino ovunque, affamate del suo corpo di donna calda, disponibile e la preparino per bene all'amore. A quello che non si può, che non si deve, che non è giusto, che non dobbiamo assolutamente farlo. Che però proprio per questo è bellissimo.
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RDA
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yomersapiens · 5 days ago
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Lo zucchero a velo da naso e le sue conseguenze
Le notti sono più buie del solito e siamo onesti, non faccio altro che aspettare che il sole tramonti per potermi nascondere nel buio dell'inverno, al riparo, nella totale assenza di luce tipica del clima viennese. È una conseguenza della condizione dei miei occhi, l'ho detto ieri alla nuova psicologa. Mi nascondo nell'oscurità perché la luce rovina la realtà, facendomi vedere quanto tutto sia compromesso. Poi modifico la realtà con idee stupide, disegni nel cranio, che mi aiutano a sopportare tutto e faccio lo stesso con le parole, quando racconto come sto, quando faccio battute, quando mi dipingo come una persona forte, solitaria, sicura di sé. È tutto un nascondersi e modificare. Evitare di confrontarsi con la "vera" realtà. Quello che davvero penso di me e le versioni di me che detengono le altre persone e che sono tutte modificate per non poter essere ricondotte a ciò che giace sotto le coperte e che non ha voglia di parlare con nessuno, o di farsi conoscere.
Le ho detto che mi manca scrivere e che sto cercando di non farlo perché ho paura di fare male, non solo a me stesso, ma anche al buio.
Delle volte, tipo oggi, vorrei essere come il francese che becco al bar una volta ogni due giorni e che si siede vicino a me e prova a parlarmi ma non capisco niente. Lui arriva presto e ordina sempre una birra media. Oggi gli ho chiesto se questa fosse la sua colazione e lui ha detto di sì. O credo fosse un sì, chi cazzo li capisce i francesi quando parlano. Lavora tutta la notte, sta in piedi su impalcature a non so quanti metri da terra a montare enormi cartelloni pubblicitari o segnaletiche, sfidando il vento incontrollabile di queste zone. Avrà una cinquantina di anni portati decentemente, se calcoliamo le birre a colazione e il costante consumo di cocaina nel bagno del bar. Io lo so che non ha la vescica debole come me. So cosa va a fare.
Vorrei essere come lui perché delle volte, tipo oggi, iniziare a bere di prima mattina sembra davvero l'unica soluzione e invece cosa faccio? Tolgo lo zucchero dalla colazione per provare a essere più sano. Ma sarò demente. Davvero sono arrivato a quel punto della vita dove provo a migliorare? A questa età? In questa economia? Con questo governo? A chi cavolo verrebbe voglia di provare a fare meglio? Solo a un idiota.
Ed ecco che allora tolgo lo zucchero. Annuso la birra del francese. Torno in terapia per parlare di quello che pensavo d'aver risolto e che invece non era risolto manco per un cazzo. Questi anni di attesa però, tra un percorso e l'altro, mi sono serviti per identificare il vero nemico. Non è il governo o l'economia mondiale purtroppo. Nemmeno lo zucchero o il francese con il suo zucchero a velo da naso. Il problema sono tutte le versioni di me che tengo in piedi con immenso dispendio di energie per evitare di svegliare quella che vive nel buio e vorrebbe solo dormire per sempre. Quella più debole e che ho cercato di proteggere da tutto, rendendola piatta e inerme come un materasso e a cui concedo di fare innumerevoli schizzi per rallegrarsi.
Siamo sempre troppo duri con noi stessi e per fortuna io ho una dozzina di versioni diverse di me stesso qua dentro e almeno sette fanno un buon lavoro e le sostengo, sono le restanti cinque che insomma, potrebbero fare di meglio, ma gli concedo di esistere per bilanciare. Se tutto andasse bene, tutto fosse correttamente funzionante, poi come cavolo giustificherei i fallimenti? Io devo avere delle falle nel sistema. Servono della capre respiratorie (si scrive così vero?). Qualcuno a cui dare la colpa. Altrimeni finisco a prendermela con lo zucchero e sappiamo che in uno scontro alla pari vincerebbe lui, mica io. Si può fare una torta senza Matteo ma una torta senza zucchero dai, fa schifo.
Ho chiesto scusa alla psicologa per aver parlato tutto il tempo di me senza nemmeno chiederle come stava. Le ho detto che capiterà spesso, di scusarmi e di sentirmi in colpa senza nessun motivo. Ha detto che avremo modo di parlare anche di questo.
È un piccolo passo ma avere un posto dove aprirmi (oltre a Tumblr ovviamente, che ha sempre funzionato meglio della terapia) mi ha fatto sentire meglio. Ora vediamo se sarà fattibile rimuovere una alla volta una di queste coperte che mi ricopre e che rende inespugnabile il fortino che ho costruito. Anche perché qua sotto ho decorato le pareti con pitture rupestri di decente fattura che mi piacerebbe mostrare, quando sarà il momento giusto. Adesso no.
Adesso devo trovare idee per colazioni alternative senza zucchero e spiegare al francese che nel mio naso io ci infilo le dita non il suo zucchero a velo che disturberebbe solo il mio desiderio di calma e pace e piutture rupestri.
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