#Alessandria in competizione
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pier-carlo-universe · 7 days ago
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Alessandria Sailing Team: un’avventura tra vento e sfide al Campionato Invernale del Ponente Ligure.
Terza posizione provvisoria per l’equipaggio di Spirit of Nerina-Rolandi Auto.
Terza posizione provvisoria per l’equipaggio di Spirit of Nerina-Rolandi Auto. Una competizione serrata. Il Campionato Invernale del Ponente Ligure, in corso a Varazze, è entrato nel vivo, e l’Alessandria Sailing Team, a bordo di Spirit of Nerina-Rolandi Auto, mantiene salda la sua posizione tra i migliori equipaggi in gara. Attualmente in terza posizione provvisoria, il team alessandrino sta…
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koufax73 · 5 months ago
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PeM Contest 2024: a Mirabello Monferrato i giovani talenti alessandrini
Ieri sera si è tenuta al Country Sport Village di Mirabello Monferrato (Alessandria) la finale del PeM Contest, la competizione che vede confrontarsi alcuni dei migliori talenti della provincia piemontese sul palco del PeM, Parole e Musica in Monferrato, manifestazione che da ben diciannove anni si occupa di portare talenti musicali famosi e meno famosi sulle colline di questo tratto dell’Italia…
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personal-reporter · 1 year ago
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Convegno "Protagonisti del Made in Italy" 2^ Edizione
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Il Made In Italy rappresenta una sfida e una scelta strategica nel presente per il futuro del sistema Italia. Questo sarà il tema del Convegno che si terrà a Borgomanero, provincia di Novara in Alto Piemonte, in data 12 Ottobre 2023 alle ore 17.00 presso la Fondazione Achille Marazza. INGRESSO LIBERO (fino a esaurimento posti). La valorizzazione e promozione del Made in Italy si basano su un sistema di valori, competenze e marchi di qualità dell'Italia nel mondo, che hanno dimostrato di essere una risorsa fondamentale anche in momenti critici. Le imprese italiane spostano sempre più la competizione sul terreno della qualità e dell'innovazione, oltre che della sensibilità sociale e ambientale: una scelta che richiede un confronto generazionale per un allineamento che si arricchisce della diversità di visioni ed obiettivi. Questo è lo stimolo che vuole dare il convegno, portando punti di vista differenti come contributo ad una costruzione congiunta. Agenda del Convegno: 17.00 Saluto di benvenuto Marco Croce Presidente Fondazione Achille Marazza 17.05 Apertura dei lavori e moderatore Marco Claudio Colombo Presidente Polo Universitario Metis 17.15 Un marchio di qualità nel mondo On. Alberto Gusmeroli Presidente Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo 17.30 Il valore del Made in Italy come driver strategico di crescita delle PMI Marco Masselli CEO - Italian Identity Group Impact Company Delegato al Made IN IGGI Confindustria Piemonte 17.45 La promozione all'estero e gli attori coinvolti Cristina D'Ercole Vice Segretario Generale Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte 18.00 Lavoro e Generazione Z: un matching possibile Elena Coppa Account Permanent Placement della Filiale di Alessandria di Openjobmetis 18.15 Il fattore X dell'eccellenza Daniela Fantini Amministratore Delegato di Fantini Rubinetti 18.30 Dar forma alla professionalità Ugo Carlo Agnellini Docente discipline Economiche presso Istituto Universitario Salvo d'Acquisto 18.45 Conclusioni - Domande & Risposte Saluto finale Marco Claudio Colombo Presidente Polo Universitario Metis INGRESSO LIBERO (fino ad esaurimento posti). Fondazione Achille Marazza Viale Marazza 5 - 28021 Borgomanero (NO). Il convegno è di interesse pubblico ed è rivolto principalmente a Docenti e Genitori, Studenti di scuola secondaria di primo grado e universitari, Rappresentanti istituzionali e Giornalisti. Per la partecipazione in presenza o in streaming, si prega di contattare [email protected]. Questo convegno offre un'opportunità unica per approfondire il ruolo e l'importanza del Made In Italy nel panorama internazionale, esplorando i valori, le visioni e gli obiettivi delle diverse generazioni che contribuiscono a mantenerlo un punto di riferimento di eccellenza nel mondo. Unisciti a noi per una discussione stimolante e illuminante sul futuro del Made In Italy. Convegno organizzato da Istituto Salvo d'Acquisto e Polo Universitario Metis, Fondazione Onlus nata dalla collaborazione tra Istituti universitari (IUSDA e Carolina Albasio), centri di ricerca, imprese e mondo della certificazione. IUSDA, oltre all'indirizzo in Relazioni Internazionali e Diplomatiche, ha attivato un nuovo indirizzo in "Imprese e Made in Italy" per l'Anno Accademico 2023-24. Read the full article
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blogexperiences · 2 years ago
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Alessandria "Città della chitarra". Da oggi 26 settembre torna il Concorso internazionale Pittaluga
Alessandria “Città della chitarra”. Da oggi 26 settembre torna il Concorso internazionale Pittaluga
La competizione chitarristica più importante che si svolge in Italia Concorso Internazionale di chitarra “Michele Pittaluga” 54esima edizione Dal 26 settembre al 1 ottobre ad Alessandria Concerti in tutta la città con artisti da tutto il mondo. Un evento di cultura internazionale con chitarristi provenienti da: Giappone, Polonia, Francia, Corea del sud, Spagna, Francia, Russia, Thailandia,…
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Torino terza tra le città che acquistano più libri su Amazon
Amazon.it ha pubblicato la nuova classifica delle città italiane che hanno acquistato più libri nell’ultimo anno pro capite. Milano continua ad essere la regina indiscussa della classifica, questo è infatti il suo nono anno consecutivo in prima posizione. Roma la riconcorre e si aggiudica il secondo posto, la competizione è davvero serrata. Entrambe le città … Leggi tutto L'articolo Torino... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
da Quotidiano Piemontese - Home Page https://ift.tt/2U6oWvX via Adriano Montanaro - Alessandria
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ALESSANDRIA. SLC CGIL, "PRESSIONI COMMERCIALI".
ALESSANDRIA. SLC CGIL, “PRESSIONI COMMERCIALI”.
“PRESSIONI COMMERCIALI”
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L’azienda POSTE ITALIANE, negli ultimi anni soprattutto, ha implementato il proprio settore commerciale portandosi in aperta competizione con banche e assicurazioni. Per farlo ha richiesto un impegno sempre maggiore ai propri dipendenti operanti nell’ambito commerciale. L’atteggiamento tenuto nei confronti di queste lavoratrici…
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servizistampa · 6 years ago
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Comunicato #730: Olimpia Matera aggiunge al suo roster il centro Andrea Iannilli
Giocatore di spessore e d’esperienza, ha disputato i campionati più importanti del basket italiano. Indosserà la canotta numero undici. DS Grappasonni: “È il cinque che cercavamo, guastatore in attacco e lottatore in difesa”. CdA: “Sempre attenti e pronti”. Coach Origlio: “Tempistica perfetta”.
Il centro romano Andrea Iannilli, classe 1984, 207 centimetri di altezza per 107 kg di peso, è il nuovo ingaggio dell’Olimpia Basket Matera, che disputa il campionato nazionale di pallacanestro maschile 2018/2019 – Serie B “Old Wild West” – Girone D. Proviene dall’Omnia Basket di Pavia, impegnata nel girone A della stessa serie. Iannilli – che nella sua nuova squadra indosserà la canotta numero undici – porta in dote un’imponente esperienza nei più importanti campionati italiani di basket: a partire dal 2001, ha giocato a Roma (Stella Azzurra, Virtus, Vis Nova ed Eurobasket), Trieste, Teramo, Veroli, Imola, Sassari, Scafati, San Severo, Napoli, Piombino, Bologna (Fortitudo), Alessandria (Derthona), Cerignola, Orzinuovi e Pavia. È stato, inoltre, nazionale Under 18 e Under 20.  Nel campionato 2010/11, con la Virtus Roma, ha debuttato in Eurolega. Nel torneo in corso, ha giocato finora 14 partite con una media di 26 minuti e 11,8 punti per incontro, con medie al tiro del 58% dall’area e del 64% dalla lunetta. Sempre a Pavia, ha prodotto 104 rimbalzi (25 offensivi e 79 difensivi) e 38 assist. Nelle prossime ore, il giocatore raggiungerà i suoi nuovi compagni nella Capitale Europea della Cultura e inizierà ad allenarsi al Palasassi, in vista della prossima trasferta di Valmontone, in programma sabato 26 gennaio alle ore 20:00. Ecco la sua prima dichiarazione: “Sono felice dell’interessamento di una società così importante, apprezzata per storia e stile. Qui ritrovo coach Origlio, che mi ha allenato a Veroli nel 2006/2007, quando conquistammo la promozione in Lega Due”. Aggiunge il cestista romano: “Entrerò nella famiglia Olimpia con il massimo rispetto per i compagni che, insieme allo staff e alla società sportiva, tanto bene stanno facendo in questo campionato: farò di tutto per portare il mio contributo di esperienza, “cattiveria agonistica” e quanto ancora mi verrà richiesto dal coach - dando il massimo, come ho sempre cercato di fare nella mia vita. Non vedo l’ora di giocare al Palasassi, di fronte a un pubblico competente e appassionato, e in un anno davvero importante per la città di Matera: un motivo in più, per portare in alto i colori biancoazzurri”. Nella mattinata di giovedì, 24 gennaio, alle ore 12.30, Andrea Iannilli sarà presentato alla Stampa e ai sostenitori della squadra materana, nella sede sociale di Via Lazazzera (diretta streaming sulla pagina ufficiale Facebook, all’indirizzo fb.me/olimpiamatera). Il Direttore Sportivo dell’Olimpia, Cristiano Grappasonni, è entusiasta della nuova acquisizione: “Già da tempo cercavamo sul mercato un lungo da introdurre nel roster, a vantaggio delle incursioni offensive con l’integrazione del gioco perimetrale tipico della nostra squadra, e Andrea Iannilli è perfetto per quel ruolo. Pivot puro d’altezza e di peso, fa dell’agonismo e della tecnica le sue caratteristiche principali. Ha mani “educate” dal tiro buono, e sa passare la palla con abilità; l’Olimpia potrà contare su un punto di riferimento in più in attacco, capace di giocare spalle al canestro e di interloquire regolarmente con la batteria di tiratori esterni; un autentico guastatore nell’area avversaria, ma anche un tenace lottatore a difesa del nostro canestro”. Dal Consiglio di Amministrazione dell’Olimpia Basket Matera giunge l’affermazione del “più vivo piacere per aver annesso questo importante giocatore al gruppo di risorse talentuose a disposizione di coach Origlio. La nostra società sportiva opera con grande attenzione, ed è sempre pronta a giocare il suo ruolo nelle differenti situazioni che si vengono a creare. In questo caso, siamo in piena competizione ai primi posti del nostro girone e quasi tutti i nostri avversari hanno adottato rinforzi migliorativi; di qui, la scelta di mantenere alta la competitività dell’Olimpia, certi di ricevere l’apprezzamento dei nostri sostenitori e di onorare degnamente la città che rappresentiamo”. Esprime la sua soddisfazione l’allenatore Agostino Origlio, che rivolge all’esecutivo dell’Olimpia Matera “un ringraziamento particolare per aver disposto il tesseramento in corso d’opera di Andrea Iannilli. È un importante completamento (infatti Iannilli si aggiunge al roster senza sostituire nessuno) che avevamo in mente sin dall’estate scorsa, ma poi, per nostra scelta, decidemmo di partire con sei senior, rimandando alla prima occasione utile l’ulteriore adeguamento della formazione. E infatti oggi, grazie al lavoro incessante di Cristiano Grappasonni e del vertice aziendale, abbiamo colto la circostanza propizia e concluso l’ingaggio con una tempistica perfetta”.
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Alessandria al debutto in Tim Cup
L'Alessandria aprirà la propria stagione, anche se non è ancora campionato, nella Tim Cup. Primo turno a Cosenza, non si gioca ad Alessandria per l'inagibilità dello stadio Moccagatta che sarà pronto ad ottobre. Sarà l'occasione per mettere benzina nel motore e capire, anche se è calcio di luglio, quale Alessandria ci dobbiamo aspettare. Questa mattina, al termine dell'allenamento di rifinitura ha parlato Christian Stellini che ha dichiarato: "Mettiamoci in testa che noi non vinceremo la Tim Cup. Dobbiamo metterlo in chiaro sin da subito. Però noi vogliamo ben figurare in ogni partita anche in una competizione come questa". In casa Alessandria tiene banco la questione Bocalon, che appare sempre più vicino alla Salernitana, sull'argomento il mister ha dichiarato: "Attualmente è un giocatore dell'Alessandria e si sta comportando come tale. Ogni giorno, in allenamento, da il 100% però". "Posso garantirvi che a Cosenza giocherà solo chi è motivato. Se Bocalon non avrà i giusti stimoli per svariati motivi sono pronto a tenerlo in panchina o addirittura esonerarlo dalla trasferta". Non faranno parte della sfida Marras squalificato,il lungodegente Vannucchi, Giosa, Nicco e Russini. Arbitrerà il match il signor Robilotta coadiuvato dagli assistenti Parrella e Manzi; quarto ufficiale di gara Acanfora. La squadra che uscirà vincitrice dal match di domani sera affronterà, nel secondo turno, la Salernitana. Apriamo una parentesi sulla campagna abbonamenti e sui prezzi delle gare in programma a Vercelli. Da segnalare che per gli abbonati il prezzo del biglietto delle gare di Vercelli ammonterà a 1/16 del prezzo dell'abbonamento e quindi sarà estremamente conveniente. http://dlvr.it/PZPhZq
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sportpeople · 8 years ago
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“Si ricorda ai signori spettatori che è vietato utilizzare tamburi, megafoni e qualsiasi altro strumento di diffusione sonora”. Primo step.
“Si ricorda ai signori spettatori che è vietato fare utilizzo di materiale pirotecnico”. Secondo step.
“Si ricorda ai signori spettatori di mantenere il proprio posto e non occupare i percorsi gialli”. Terzo step.
“È vietato”. Il mantra di chi gestisce l’ordine pubblico durante le manifestazioni sportive in Italia. Talmente tutto vietato che si farebbe prima ad elencare cosa è concesso. E se questo è il viatico con cui affrontare la storica finale tra Parma e Alessandria, capirete bene che si comincia subito con il piede sbagliato. Per non parlare di come viene gestito l’afflusso dei tifosi alla struttura: migliaia di persone fatte passare per due sole strette porte ed è un paradosso grottesco se ad attuare tali scelte logistiche sia proprio le stesse persone ossessionate dalla sicurezza a tutti i costi. Ma a puntate, a quanto pare.
L’ho accennato nel pezzo di Alessandria-Reggiana, lo confermo – argomentandolo – in questo spazio: le finali a Firenze sono state un vero e proprio flop. A livello di spettatori e partecipazione complessiva. Innanzitutto si è scelto uno stadio dove portare colore, folklore e tifo passionale è praticamente vietato, in virtù di quanto sopra. Non che nel resto del Paese non valgano tali disposizioni ma – sappiamo bene – ogni città fa storia a sé e spesso, soprattutto in queste occasioni, si tende ad avere manica larga.
Non a Firenze. Del resto siamo nella città dove più alti sono i numeri dei daspo comminati e più grande è il brindisi della Questura. Siamo nella città dove gli steward – e il sistema di sicurezza tutto – si caratterizza per un’inflessibilità a tratti ottusa. Sicuramente fuori luogo per tre partite non caratterizzate da rivalità e soprattutto per le semifinali, contraddistinte da un numero esiguo di partecipanti.
Le finali a Firenze sono state un flop perché non si possono giocare due partite in mezzo alla settimana e la finalissima il sabato alle 18 con 40 gradi percepiti. Pur preferendo la vecchia formula andata e ritorno, credo che l’idea delle Final Four ci possa anche stare, ma sarebbe stato quanto meno giudizioso scegliere la sede in base alla contiguità geografica delle partecipanti. Soprattutto per l’ultimo atto. Invece si è optato per il capoluogo toscano in quanto sede della Lega Pro. Mi chiedo se a giocarsi queste sfide fosse arrivato qualche sodalizio del Sud come si sarebbe fatto? Non sarebbe meglio – al limite – disputare le semifinali andata e ritorno e scegliere una sede intermedia quando si hanno i nomi delle finaliste?
Le finali a Firenze, poi, sono state un flop perché si è fatto di tutto per anteporre lo show-business, al limite del tamarro, alla passione popolare del tifo. Le partite sono state precedute da musica sparata a palla con i vari Dj di RDS a fracassare i timpani dei pochi presenti. E al termine della finale, invece di lasciar giustamente festeggiare i supporter del Parma, dagli altoparlanti è ancora partita l’odiosa cantilena con le hit del momento. Francesco Gabbani, Despacito e altra immondizia simile per soppiantare a tutti i costi il brusio naturale delle gradinate.
Il tamburo no. I megafoni no. I fumogeni no. Ma tutto questo becerume sì. Chi ha una spiegazione logica a tutto ciò alzi la mano.
Ma prima, mi raccomando, fate disporre il cordone di steward ovunque e per chiunque. No si sa mai, a qualcuno dovesse venir in mente di scavalcare e abbracciare Lucarelli o Calaiò per la troppa gioia. Fuori dagli stadi, su quei ridicoli cartelli dove sono elencati i divieti, fareste prima ad aggiungere il “divieto di divertimento”. Negli stadi italiani è vietato divertirsi e gioire. Pertanto meglio fiaccare sin da subito questi primordiali istinti.
Quanta nostalgia di quelle invasioni di fine stagione dove i giocatori venivano lasciati in mutande e i tifosi prendevano possesso del campo. Altro che hostess con la minigonna a fare da corollario alle stucchevoli e melense premiazioni di rituale.
E poi, cosa che davvero non capisco: negli ultimi anni va di moda assegnare un premio, o una coppa, anche ai terzi classificati o ai vincitori dei playoff. Posso dire di non trovarmi per nulla d’accordo? Una volta per alzare una coppa o un trofeo dovevi finire primo in campionato o vincere una competizione. Insomma, dovevi arrivare primo. Oggi sembra di essere al cospetto di bimbi capricciosi che devono per forza festeggiare con un oggetto levato al cielo per sentirsi vincitori. Qualche anno fa, al termine di una finale playoff, la coppa era sentirsi stringere, quasi soffocare, dalla presa dei propri sostenitori e da un ambiente che aveva atteso questo momento per una stagione.
Infine, le finali a Firenze sono state talmente mal pensate e mal organizzate che gli organizzatori si sono trovati a “svendere” i biglietti in ogni modo. Basti pensare che all’inizio c’era bisogno della tessera per acquistare i tagliandi poi, quando forse ci si è accorti che si sarebbero fatti gli stessi spettatori di un Lentigione-Fiorano qualsiasi, si è fatta cadere questa limitazione fino a permettere – udite udite – l’acquisto dei biglietti per la finale ai botteghini del Franchi, fino all’intervallo.
La cosa non può far che piacere, sia chiaro. Altro non si tratterebbe che di un ritorno alla normalità. Ma ho avuto il sentore che, se si fosse potuto, si sarebbero messi tagliandi per queste sfide dentro le uova di Pasqua, nei fustini dei detersivi e in omaggio al supermercato con 10€ di spesa.
“Scongiurata” – per i cervelloni che gestiscono l’ordine pubblico – la finalissima tra Parma e Reggiana (sarebbe stato divertente vedere Questori, Prefetti, Osservatori e lacché di corte organizzare questa sfida con tutti gli allarmismi nel caso, immagino a una situazione simil Raqqa pre bombardamenti) l’ultimo atto della terza serie nostrana vede opporsi ai ducali l’Alessandria. Una sfida che manca ufficialmente da diversi anni e mette al confronto due tifoserie i cui rapporti sono di sostanziale indifferenza.
Nello scacchiere delle amicizie/rivalità, volendo essere pignoli, ci potrebbero persino essere i presupposti per un’antipatia. Grigi gemellati con i genoani, emiliani con i doriani. Grigi acerrimi rivali degli spezzini, parmigiani un tempo fedeli amici (ora nemici giurati). Tuttavia tra le due fazioni non volerà una mosca e – per tutta la giornata – ognuno penserà al suo tifo e basta.
A Parma sono stati staccati circa 5.000 tagliandi in prevendita e, in loco, verranno acquistati un altro migliaio di biglietti, il che permetterà di riempire l’intera Curva Ferrovia. Dall’altra parte invece sono ufficialmente circa 2.000 gli alessandrini che occuperanno la Curva Fiesole. A questi numeri vanno aggiunti i tifosi che prenderanno posto nella tribuna coperta (non riempiendola per intero) e a un piccolo manipolo di parmigiani in Maratona. Ho sentito ipotizzare la presenza di 16.000 persone, mi permetto di quantificarla in qualche unità in meno: 13.000 massimo.
Un buco nell’acqua, a livello visivo, dentro a uno stadio che contiene 40.000 spettatori. La Maratona praticamente vuota la dice lunga. Inoltre mettiamoci pure che in questo periodo storico, in cui la gente tende ad allontanarsi dal calcio e dagli stadi, non è praticamente pensabile di riempire le gradinate con tali eventi.
Alle 18 in punto, quando il sole ancora brilla altissimo e l’umidità stringe con una fortissima morsa la città di Firenze tutta, le due squadre fanno il loro ingresso in campo. Su fronte gialloblu viene calato un bel bandierone crociato a cui fa seguito una sciarpata di grande effetto, realizzata dall’intero settore.
Tanto per rafforzare quanto detto in apertura, ricordo che ai supporter ducali è stato vietato l’ingresso del tamburo, dei megafoni e dei bandieroni. Mi chiedo perché, in questi casi, non si opti per disputare i match direttamente a porte chiuse? Del resto questi strumenti non hanno mai fatto male a nessuno e il volerli inibire a priori è la palese dimostrazione di quanto si voglia limitare la passione dei presenti. Non c’è altra spiegazione. È un abuso, un atto di sopraffazione e arroganza inutile e dannoso.
È come fare una festa di compleanno senza invitati, vietando l’utilizzo di musica, torte e candeline. Oltre che la consegna dei regali: siete semplicemente ridicoli!
Appurato ciò, non è ovviamente facile coordinare la massa crociata. Dal loro canto i Boys, forse, fanno il piccolo errore di disporre il proprio striscione in maniera leggermente defilata. Cosa che non gli permette di coordinare al meglio l’intera Ferrovia, per l’occasione composta anche da tante persone che solitamente non frequentano la Nord. I gialloblu non si perdono comunque d’animo e danno vita a una buona prova canora, rinvigorita come sempre dal tanto colore delle bandierine e delle sciarpe. Belli i cori a rispondere, molto belle le manate che prendono tutto il settore producendo un vero e proprio “effetto muro”.
All’11esimo Scavone porta subito avanti il Parma e per la Nord formato trasferta è già il momento di festeggiare. Chiaramente aumentano i decibel e quando tutti i presenti decidono di tirar fuori la voce l’effetto è di quelli significativi. L’apoteosi si raggiunge nella ripresa, quando Nocciolini trova il 2-0 e corre ad esultare sotto ai propri tifosi, conscio di quanto la sua rete possa risultare decisiva nell’economia di una stagione che si è rivelata più tribolata del previsto.
Dai parmigiani partono i primi cori di giubilo, mischiati a quelli rabbiosi contro Ghirardi e a quelli di scherno per i rivali reggiani. Se questa verrà ricordata come la stagione del ritorno in B, in tanti la rammenteranno anche come quella che ha rinfocolato lo storico Derby dell’Enza. Sfottò praticamente generati in ogni partita da parte delle due tifoserie. Un odio vero, sincero e genuino che agli occhi di spettatori neutri come il sottoscritto, è risultato davvero bello da vedersi e da sentirsi. Spero che il futuro prossimo ci riservi altre sfide tra queste due compagini e tra queste due tifoserie.
Viene effettuata una seconda sciarpata, davvero bella e compatta, mentre qua e là fanno capolino torce e fumogeni prudentemente gettati in terra. Del resto dentro un Franchi versione Alcatraz è meglio usare l’intelligenza.
Se i parmigiani possono godere – di fatto – di una partita in discesa, la stessa cosa non si può dire per gli alessandrini. I supporter piemontesi, radunati in un angolo della Fiesole, versano lacrime amare per l’ennesima volta in questi ultimi anni. Vedendo svanire il sogno della cadetteria proprio a un tiro di schioppo. Sebbene vada sottolineato come i grigi abbiano buttato la stagione nella regular season più che oggi.
I tifosi dell’Alessandria aprono la giornata con una coreografia fatta di bandierine grige, nere e rosse. Francamente riuscita non al meglio. Le bandierine risultano infatti abbastanza scompattate tra loro e nella parte superiore viene fatta accomodare troppa poca gente per sventolarle, dando l’idea di un settore letteralmente spaccato a metà.
Ma complessivamente sarà proprio la loro prova a non convincermi appieno. Se nella prima frazione di gioco il settore tiene abbastanza bene, nella ripresa i piemontesi calano clamorosamente. Forse a causa del caldo eccessivo che caratterizza il loro settore, sicuramente per la disfatta della propria squadra, però permettetemi di dire che in una finale playoff – al netto della delusione – non si può regalare un tempo agli avversari.
Mi spiace trovarmi ancora una volta a criticare l’atteggiamento dei supporter alessandrini, ma da loro, dalla loro storia e dal loro proverbiale attaccamento alla maglia, mi aspettavo veramente di più. È il massimo rispetto che ne ho a farmeli criticare in maniera forse aspra.
Da amante del calcio storico e delle sue tradizioni non posso che augurare all’Alessandria il meglio, ma al contempo ribadisco che non condivido affatto i mugugni sonori e la presa di posizioni con cui nelle ultime settimane il tifo grigio aveva preso le distanze dalla propria squadra. Le delusioni nel pallone sono sempre dietro l’angolo, e non sempre soldi e investimenti sono sufficienti per garantire i successi. Guardate il Benevento, o l’Inter prima del triplete, se vogliamo salire di categoria.
In questo caso ritengo che però il tifoso non possa permettersi di essere talmente umorale al punto da lasciare sola la propria squadra. Mio pensiero personale, nessuno si offenda.
Da segnalare, in Fiesole, la presenza di genoani e ultras del Tolone con la pezza Old Clan.
Ovviamente al triplice fischio scatta la festa parmigiana, con tutti i “problemi” del caso elencati in precedenza. Resto sul manto verde del Franchi a immortalare gli ultimi sgoccioli di questa stagione. Anche per me è tempo di riporre la macchinetta e prendere una salutare pausa dal calcio e da tutto il suo movimentato baraccone.
La festa vera e propria – quella senza limitazioni, senza divieti e senza steward – si svolgerà per le vie di Parma mentre io sarò sul mio lento treno regionale per Roma. Ovviamente limitato a Orte e sostituito con un vecchissimo autobus fino a Termini. Del resto questa stagione non poteva finire in altro modo.
Testo Simone Meloni. Foto Valerio Poli, Marco Florenzi e Simone Meloni.
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GALLERIA FLORENZI
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GALLERIA MELONI
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GALLERIA POLI:
Parma-Alessandria (Finale Playoff): la festa in cui è vietato festeggiare "Si ricorda ai signori spettatori che è vietato utilizzare tamburi, megafoni e qualsiasi altro strumento di diffusione sonora"
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pier-carlo-universe · 7 days ago
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Carnevale 2025: Casale Monferrato si prepara alla grande festa. Aperte le iscrizioni per la sfilata del 1° marzo
Un appuntamento imperdibile. Il Carnevale di Casale Monferrato, uno degli eventi più attesi della città, torna con la sua tradizionale sfilata per le vie del centro storico
Un appuntamento imperdibile. Il Carnevale di Casale Monferrato, uno degli eventi più attesi della città, torna con la sua tradizionale sfilata per le vie del centro storico. Sabato 1° marzo 2025, i festeggiamenti prenderanno il via con il ritrovo in Piazza Castello, davanti al Teatro Municipale, alle ore 14:00, e la partenza della parata alle ore 15:00. La manifestazione promette una giornata di…
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pier-carlo-universe · 10 days ago
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Il Concorso Pianistico Internazionale di Fujairah: una celebrazione globale della musica e delle arti
Sotto il patrocinio di Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Hamad bin Mohammed Al Sharqi, un evento che unisce talenti e culture.
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pier-carlo-universe · 18 days ago
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Il Cuspo di Alessandria protagonista alle Universiadi di Torino 2025
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pier-carlo-universe · 25 days ago
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Groenlandia: L’isola del ghiaccio tra sogni geopolitici e realtà strategiche
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Cuspo. Torneo dell’Airone: La Befana porta lo sport ad Alessandria
Il 6 gennaio 2025, nella giornata dell’Epifania, Alessandria ospiterà il Torneo dell’Airone, organizzato dalla Sezione Basket del Cuspo (Centro Universitario Sportivo Piemonte Orientale) in collaborazione con King. Ribattezzato "Torneo della Befana" per l
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Una cotta irresistibile di Layla Hagen: un mix perfetto di amore, competizione e seconde possibilità. Recensione di Alessandria today
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Burnout tra i docenti: una crisi sempre più preoccupante
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