#Educazione alimentare
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silviaaquilini · 1 year ago
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pier-carlo-universe · 16 days ago
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SCEGLIAMO INSIEME DI CHE PASTA È FATTO IL FUTURO. I prodotti di “Libera Terra” nelle mense scolastiche
Venerdì 28 marzo nelle mense scolastiche verrà servita la pasta proveniente dai terreni confiscati alle mafie delle cooperative aderenti a “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Il progetto si chiama “Libera Terra” e nasce con l’obiettivo di valorizzare territori stupendi ma difficili, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie per ottenere prodotti…
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medicomunicare · 7 months ago
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Salmonellosi e cambiamenti climatici: esiste un legame reale?
Infezioni e cambiamenti climatici I cambiamenti climatici stanno alterando profondamente l’ambiente globale, influenzando non solo gli ecosistemi naturali ma anche la salute pubblica. Una delle questioni emergenti in questo contesto è l’impatto dei cambiamenti climatici sulle malattie infettive, in particolare quelle trasmesse attraverso il cibo e l’acqua. Tra queste, le infezioni causate dal…
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seduction-fatale78 · 10 months ago
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Se avessi un figlio gli spiegherei che in quest'epoca basata sulle apparenze, possedere un pizzico di fortuna sembrerà più importante che conoscere e accrescere intelligenza. Ma gli insegnerei che l'intelligenza, quella lungimirante, rispettosa, pragmatica apre porte che la fortuna neanche riesce a vedere.
Se avessi un figlio gli spiegherei che la furbizia non è una virtù da alimentare. È più un male da combattere in un paese che penalizza gli onesti e continua a premiare, proprio, chi gioca d'astuzia. Ma gli insegnerei che il buonsenso e la pazienza, sebbene non aiutino a vivere meglio, sono sinonimo di correttezza ed educazione.
Se avessi un figlio gli spiegherei che bisogna commettere errori perché aiutano a crescere. Ma gli insegnerei che ce ne sono alcuni che possono cambiare la vita e credere di aver tempo per aggiustare le cose può indurci a non cambiarle affatto. Non esiste rimedio a tutto e, ad ogni modo, nonostante sia necessario programmare un futuro è doveroso consumare il presente. Ora!
Se avessi un figlio gli spiegherei che è normale provare rancore ma è giusto e legittimo saper perdonare. Inoltre gli insegnerei che se proprio non riusciamo a perdonare, una educata indifferenza è sempre meglio di una disonesta vendetta.
Se avessi un figlio gli spiegherei che le cose non vanno sempre come vogliamo. Che è colpa dei "e se" dei "ma" e dei "forse" se -per l'appunto- ci perdiamo quello che possediamo. Gli insegnerei che: "cogli l'attimo" non è mai la giusta alternativa ad una scelta ponderata. Ma, anche che l'istino è un fedele complice della felicità.
E come ultimo insegnamento gli direi "SBAGLIA!!" Perché gli errori sono l'unica prova tangibile del processo di cambiamento e sarà la sola cosa che nella vita non cambierà mai..... perché si continuerà a commettere errori.
@petalodiseta
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blogitalianissimo · 1 year ago
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La questione non è dire che bisogna avere paura di tutti gli uomini, che tutti fanno schifo e tutte queste altre cagate qui, la questione è che ogni anno ci sono sempre vittime di abusi, razzismo, omofobia di tutto e di più, quindi certi commenti che non si possono minimamente biasimare non portano comunque a nessun risultato, onestamente me ne sbatto il cazzo se i soliti italiani medi dopo una tragedia fanno i moralisti mettendo il post dove si sentono schifati e buttano merda solo perché si che tanto poi tra un mese nessuno ne parlerà più e ci si rivede alla prossima tragedia, servono soluzioni e cosa più importante e metterle in pratica, servono interventi, serve un impegno collettivo per migliorare il tutto perché non si può continuare così, non si può sentire che tra qualche giorno si arrivi ad altre tragedie, un omicidio rimane un omicidio e solo per questo ci voglio condanne più dure
Bisogna prima di tutto educare al rispetto delle persone e alla vita, bisogna far crescere le persone con dei valori ad oggi inesistenti, non bisogna alimentare odio
Come l'Italia ci ha insegnato i maggiori dibattiti sono su chi semplicemente dice ma non tutti sono così, è sbagliato, bisogna fare modo di prendere una posizione vera che possa fare in modo che in futuro queste cose non accadano più
Ma del omicido (perché si, è omicido e non lo chiamerò con un'altro nome) in singola sede non me ne faccio nulla, non bisogna pensare solo a quello, ma anche a tutte le altre forme di cui non si parla e che sono prima di ammazzare, quando si parla di educazione si parla e non mi stancherò di dirlo è educarli al rispetto delle persone e della vita, quindi se le persone voglio postare frasi solo per rabbia e tra quelle cose ci sono scritte cose stupide allora non stupitevi se ci saranno persone a rispondere in modo stupido ma sappiate che non state concludendo nulla a spargere odio, e non lo dico tanto per dire perché è sempre stato così e come risultato siamo ancora qui a dire le stesse cose.
Scusami se vado subito alla fine, ma permettimi di spiegarti perché chiamiamo casi come questo femminicidi e non omicidi.
Una donna muore perché un ladro è entrato in casa sua e ha premuto il grilletto, questo è un omicidio.
Una donna muore perché l'ex fidanzato è entrato in casa sua e ha premuto il grilletto, questo è un femminicidio.
Qual è la differenza? La vittima è sempre una donna e il carnefice sempre un uomo, non è la stessa cosa? No, non lo è, quando l'uomo cova dentro di sé una mascolinità tossica che lo induce a paragonarti ad un oggetto di sua proprietà e a decidere di violarti o addirittura toglierti la vita, lì ti sta facendo una violenza di genere, ti sta assoggettando in quanto donna inferiore a lui.
E sia chiaro, questo vale anche per le altre minoranze, la matrice razzista, la matrice transfobica, omofobica ecc e mi preme specificare che varrebbe anche al contrario la violenza di genere se una donna decidesse di uccidere o violare un uomo in quanto uomo.
Ora torno all'inizio dell'ask e ti rispondo in ordine
Io non faccio parte di quelle persone che ieri hanno incoraggiato le donne ad aver paura degli uomini a prescindere e odiarli, o in generale di quelle che ci stanno sciacallando, perché non nascondo che a me stanno altamente sulle palle quei post tipo "VISTO VE LO AVEVAMO DETTO, LO SAPEVAMO T U T T E", come se si stesse aspettando la conferma per dire "gnegne avevo ragione io", cioè quello è un comportamento che trovo imbarazzante come trovo altrettanto imbarazzanti tutti i cazzo di "NOT ALL MEN" che ho letto. Ieri qualsiasi social è stato un cumulo di melma, forse l'unico salvo è proprio tumblr perché gli italiani non hanno poi così tanto spazio qua sopra.
Precisando questo, devi però essere consapevole che una donna avrà sempre paura di uscire di sera da sola, e avrà sempre un po' di timore a trovarsi da sola con un uomo, anche se quell'uomo 99,9% è una persona a posto e manco l'avrà notata quella donna, ma quel piccolo dubbio ti rimane. Ed è uno schifo, non dovremmo sentirci così, ma ti giuro che buona parte delle donne possono raccontare di aver avuto almeno una volta nella vita quel timore per colpa di uno sconosciuto e/o non.
Poi ovvio, manco a puntare il dito contro ogni uomo a casissimo, sono d'accordo su questo, ma diciamo che, almeno per come la vedo io, di fronte a queste tragedie bisognerebbe solo far silenzio, sono generalizzazioni, sbagliate sì, ma non è la giusta tempistica per dire "non siamo tutti così", anche se è vero, ma per una volta si chiede d'ingoiare il rospo e mostrare un po' di delicatezza, perché comunque questa roba viene detta solo su twitter, ma altrove dubito che una qualsiasi ragazza chiami "assass1no" ogni uomo che incontra, mentre al contrario la misoginia è all'ordine del giorno e le donne convivono con le generalizzazioni.
E sì assolutamente, sono a favore dell'educare al rispetto delle persone, ci mancherebbe altro, ma ovviamente tra dire e fare eh. Io purtroppo non ho poteri magici e da ignorante posso solo proporre soluzioni che già in mille hanno suggerito e pensato, come partire dal contesto familiare, proseguire a scuola, sdoganare la figura dello psicologo (e sia chiaro, con questo non voglio dire che ogni persona che commette atti atroci sia affetta da disturbi e malesseri, molti purtroppo sono lucidissimi).
Detto questo, a parte il commentare l'irritante "not all men", e mi dispiace ma dovete finirla, rimango impassibile su questo, non ho generalizzato sugli uomini né qui né altrove. Per il resto sono apertissima al dibattito, e che tu ci creda o no, ho apprezzato questo ask.
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bicheco · 2 years ago
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Il ministro Gino
Attanagliato dal sospetto che gli preferissimo Nordio e Sangiuliano, il ministro Lollobrigida ce l’ha messa tutta per entrare nelle nostre grazie. E, dobbiamo riconoscerglielo, ci è riuscito. Le sue uscite su “sostituzione etnica” ed “etnia italiana”, che ne avevano fatto l’idolo del Ku Klux Klan e l’antesignano del generale Vannacci, non erano male. E neppure l’alibi di ferro sfoderato per discolparsene: “Sono ignorante, non razzista”, che poi è il motto dell’intero governo. Ma c’era sempre un che di fuori tema o di fuor d’opera, nelle sue esternazioni, essendo lui il ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare. Mancava una bella scempiaggine attinente alle deleghe spiritosamente assegnategli dalla premier-cognata. E ieri è arrivata nel luogo più consono: il Meeting di Rimini, dove l’uditorio applaudirebbe anche il gobbo del Quarticciolo, il Canaro della Magliana e la saponificatrice di Correggio. Lì, fra le standing ovation, Francesco Lollobrigida detto Gino ha testualmente espettorato: “L’ho detto spesso agli amici degli Stati Uniti, e lo condividono anche loro (lui infatti è solito rivolgersi direttamente alle nazioni, non si sa in quale lingua, e quelle gli rispondono, ndr): sono un grande popolo, ci hanno liberati, ci hanno difesi e lo fanno ancora; ma su una cosa non ci possono insegnare niente, a mangiare”. Già, perché in Italia “c’è una grande educazione alimentare, anche interclassista: infatti da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi perché cercando dal produttore l’acquisto a basso costo comprano qualità”. Basta andare nei negozi di prodotti naturali, biologici, chilometro zero per trovare file di mendicanti da far invidia alla Caritas e a Sant’Egidio. I ricchi invece sono tutti a sfondarsi nei McDonald’s, dai kebabbari e nei baracci più malfamati. Ecco perché il governo ha deciso di moltiplicare i poveri levando il reddito di cittadinanza, negando il salario minimo e lasciando impazzire i prezzi al carrello e alla pompa su pressione della potente lobby dei nullatenenti. Non per far la guerra ai poveri, ma per migliorare la qualità della loro alimentazione e consentire anche agli ex benestanti, finalmente piombati nella miseria, di assaporare le delizie della migliore cucina italiana. Ora, per dire, è allo studio un nuovo sms dell’Inps con le istruzioni per la tessera annonaria Dedicata a Te: “Se sei fortunato avrai 382,5 euro l’anno, ma potrai spenderli solo al banco del contadino e al negozio bio”. Novità anche in quello che leverà il Rdc ai pochi che ancora lo prendono: “Ora che sei diventato o tornato povero, sappi che lo facciamo per migliorare la tua dieta. A proposito: hai mai provato il digiuno intermittente? Mangi la prima settimana e salti le altre tre. È una figata, i ricchi se la sognano”.
Marco Travaglio
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firewalker · 2 years ago
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NUTRISCORE E ULTRA-PROCESSED FOOD
(Non che le due cose abbiano correlazione diretta in questo submit ma se c'è un fuoco perché non metterci due pezzi di carne? E aumentare così il rischio di tumori colon-rettali)
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Polemica sull'indicatore semaforico per la salubrità dei cibi che la Francia ha creato e proposto per l'EU, che secondo alcuni sarebbe troppo semplificatorio e non terrebbe conto di altre caratteristiche degli alimenti.
Per esempio olio di oliva o parmigiano reggiano-> alto tenore di grassi -> nutriscore D
La semplificazione visiva ha più senso di una (fallimentare?) educazione al concetto di giusta proporzione giornaliera di nutrienti?
Lo chiedo perché se il sistema è supportato da solidi basi scientifiche contrapposte all'incapacità generalizzata delle persone di comprendere la proporzionalità dei nutrienti, io sarei anche d'accordo.
No, dai... è che in realtà se Salvini smatta contro qualcosa l'esperienza mi ha insegnato che allora siamo sulla strada giusta per farne venire fuori una cosa decente, ecco.
Sono MESI che voglio farci un video/post sul mio sito, ma mi fermo sempre allo stesso punto: abbiamo cominciato a usare il nutriscore in qualche supermercato? Abbiamo cominciato a usare l'alternativa, il Nutrinform Battery (italiano)?
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Voglio dire: 'sta roba, la signora Mariuccia che non si interessa a quel che dicono i soloni e i dottoroni, l'ha mai vista? Io non ho mai notato nelle etichette queste indicazioni, né di un tipo né dell'altro.
Però a domanda rispondo, e siccome il perché o il percome il primo sia meglio del secondo (senza se e senza ma) è una questione molto complicata su cui credevo di farci un video (forse il prossimo), mi limito al quesito.
La semplificazione visiva ha più senso di una (fallimentare?) educazione al concetto di giusta proporzione giornaliera di nutrienti?
Sì, ha decisamente più senso. Se mi accorgo che l'olio è rosso, nonostante la narrativa imperante che vuole l'olio extravergine d'oliva come un toccasana capace di curare l'AIDS, allora magari - se non sto a sentire Coldi**tti o Salv**i - sarò più portato a usarne di meno, o almeno a farmi delle domande. La stessa cosa per il vino o per i prodotti ultralavorati.
La presupposta superiorità dei prodotti italici si basa su una narrativa commerciale, non scientifica. Quando dico che anche il prosciutto di P*rma è cancerogeno, la gente mi guarda male, pure se lo dico col camice addosso. E dato che questa narrativa è difficile da scardinare, ecco che il Nutriscore viene osteggiato pure da Mariuccia, che l'altro ieri ha ricevuto il volantino della Coldir**ti contro la carne coltivata e signora mia chissà cosa ci mettono dentro.
Il Nutriscore è un modo semplice e diretto per capire se di un dato alimento posso mangiarne in abbondanza o devo limitarlo, la semplicità è direttamente collegata al cambio d'azione dell'acquirente, e per questo viva la semplicità visiva, che possa trainare una educazione alimentare più approfondita, perché causa come minimo il dubbio nel consumatore.
@kon-igi
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sinapsimagazine · 18 days ago
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Formaggi e Salumi, focus da Antonino Esposito
Sorrento. Due serate educative con Slow Food e Antonino Esposito, per scoprire i segreti di formaggi e salumi Nel locale di Marina Piccola, venerdì 4 e domenica 13 aprile, ore 19. Tornano i corsi di educazione alimentare organizzati dalla Condotta Slow Food Costiera Sorrentina e Capri e dal maestro pizzaiolo Antonino Esposito. Serate che hanno un duplice scopo di promuovere un’educazione…
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oraultima · 21 days ago
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ORA ULTIMA: Come proteggere i tuoi investimenti dall’inflazione dei dazi di Trump senza perdere rendimenti?
📈 La situazione: I dazi statunitensi stanno creando shock sull’offerta, con rischi di inflazione superiore al 3% negli USA. La Fed potrebbe non tagliare i tassi come previsto, mentre i mercati valutano rischi geopolitici e protezionistici.
🛡️ 5 strategie vincenti per navigare questa tempesta:
1) Diversificazione geografica e settoriale:
🔴 Focus su Paesi con politiche anti-inflazionistiche: L’UE sta cercando nuovi partner (India, Asia Centrale) per ridurre dipendenze. Investire in settori legati alla transizione energetica o sicurezza commerciale potrebbe offrire resilienza.
🔴 Asset rifugio: Oro, bond a breve termine o titoli di aziende con margini elevati (es. tech) sono opzioni per mitigare il rischio inflazionistico.
2) Monitorare i segnali della Fed:
🔴 Scenario probabile: La Fed potrebbe mantenere tassi alti se l’inflazione core rimane sopra il 3%. Seguire gli indicatori come l’indice ISM manifatturiero per anticipare le mosse.
🔴 Opportunità: Se i dazi danneggiano la crescita globale, la curva dei rendimenti potrebbe diventare più ripida, rendendo i bond a lungo termine più appetibili.
3) Sfruttare la volatilità:
🔴 Crisi come opportunità: Trump è sensibile alle correzioni di mercato. Intervenire durante i cali legati a dichiarazioni protezionistiche potrebbe offrire entry point vantaggiosi.
🔴 Strumenti innovativi: ETF tematici su settori meno esposti ai dazi (es. sanità, AI) o fondi a leva inversa per sfruttare i ribassi.
4) Investimenti in Settori Resilienti:
🔴 Alcuni settori, come quello alimentare e dei beni di consumo, tendono a essere meno influenzati dai dazi e dall'inflazione. Investire in aziende solide in questi settori può offrire stabilità.
5. Educazione Finanziaria Continua:
🔴 Rimanere informati sulle tendenze economiche e sulle politiche commerciali è fondamentale. Partecipa a corsi, leggi articoli e segui esperti del settore per affinare le tue competenze. Visita il sito https://www.oraultima.com/ per restare sempre aggiornato.
🔥In conclusione, affrontare i rischi di inflazione legati ai dazi richiede una strategia ben ponderata e una continua adattabilità. Con le giuste misure, puoi proteggere i tuoi investimenti e continuare a perseguire rendimenti solidi. 💪📈
⁉️ Quali strategie stai già utilizzando per affrontare questi rischi? Quali sono le tue previsioni sulle prossime mosse della Fed? Condividi le tue esperienze nei commenti! 👇 e partecipa al dibattito con ORA ULTIMA.
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sbircialanotiziamagazine · 23 days ago
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greenmax-it · 1 month ago
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Il 28 gennaio 2025, l’Associazione dell’Industria delle Plastiche ha annunciato la costituzione dell’Alleanza per il Riciclo del Polistirene, che ha intenzione di raggiungere lo status di “riciclabile ampiamente” per il polistirene. Attualmente, circa il 32% della popolazione degli Stati Uniti effettua il riciclo dello Styrofoam e si prevede che entro il 2030, il riciclo di vari prodotti in schiuma raggiungerà lo stato previsto.
Mentre il mondo affronta la sfida dei rifiuti di plastica, specialmente la schiuma di polistirene, soluzioni innovative come i densificatori di schiuma stanno diventando dei fattori determinanti nell’industria del riciclo dello Styrofoam. L’PSRA ha intenzione di stabilire un fondo di investimento e di educazione per il riciclo per espandere il riciclo del polistirene espanso in Nord America attraverso modi innovativi.
Il problema dello Styrofoam (EPS)
Lo Styrofoam, o Polistirene Espanso (EPS), è un materiale leggero e versatile ampiamente usato nell’imballaggio, nell’isolamento e nel servizio alimentare. Tuttavia, l’EPS non è biodegradabile e impiega centinaia di anni per degradarsi nelle discariche. La sua voluminosità lo rende difficile da trasportare e i costi logistici sono alti. La sua smaltimento improprio spesso porta a una seria inquinamento ambientale.
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pier-carlo-universe · 19 days ago
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Dussmann Service: impegno e trasparenza nel servizio mensa. Capriate San Gervasio (BG) 
Capriate San Gervasio (BG), 24 marzo 2025 – “Noi collaboratrici e collaboratori delle mense Dussmann, impegnati ogni giorno a servizio delle scuole, vogliamo esprimere il nostro sconcerto e la nostra amarezza per quanto sta accadendo. Conosciamo bene il valore e la serietà del nostro lavoro, che affrontiamo con responsabilità, dedizione e rigore. Le insinuazioni che mettono in dubbio la nostra…
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alessandrovilla1982 · 4 months ago
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HANDIFOBIA ed INCLUSIONE
Momento riflessione con un nome stereotipato a random...
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HANDIFOBIA
Cosa significa handifobia?
L'handifobia è la paura o l'avversione verso le persone con disabilità. È un sentimento negativo e discriminatorio che può manifestarsi in molti modi, dalla semplice diffidenza fino a forme più gravi di esclusione sociale.
Le cause dell'handifobia:
Le cause dell'handifobia sono complesse e multifattoriali. Tra i fattori più comuni troviamo:
* Ignoranza e pregiudizi: La mancanza di conoscenza sulla disabilità e gli stereotipi negativi possono alimentare la paura e l'avversione.
* Disagio e paura dell'altro: La diversità può generare disagio e paura, soprattutto quando si ha poca familiarità con essa.
* Modello di bellezza e perfezione: La società spesso promuove un ideale di bellezza e perfezione fisica, che può escludere le persone con disabilità.
* Paura della propria vulnerabilità: Vedere una persona con disabilità può far emergere in alcune persone la paura della propria vulnerabilità e della malattia.
Come si manifesta l'handifobia?
L'handifobia può manifestarsi in diversi modi, sia a livello individuale che sociale. Alcuni esempi sono:
* Atteggiamenti discriminatori: Schernire, evitare, etichettare le persone con disabilità.
* Linguaggio offensivo: Utilizzare termini dispregiativi o stereotipi negativi.
* Barriere architettoniche: Non rendere accessibili luoghi e servizi a persone con disabilità.
* Esclusione sociale: Non includere le persone con disabilità nelle attività sociali e lavorative.
Come combattere l'handifobia?
Per combattere l'handifobia è necessario un impegno collettivo e azioni concrete a diversi livelli:
* Educazione: Promuovere l'educazione all'inclusione e al rispetto delle diversità fin dalla tenera età.
* Informazione: Diffondere informazioni corrette e aggiornate sulla disabilità.
* Legislazione: Approvare leggi che tutelino i diritti delle persone con disabilità e combattono la discriminazione.
* Sensibilizzazione: Organizzare campagne di sensibilizzazione per cambiare gli atteggiamenti e le mentalità.
* Inclusione: Favorire l'inclusione delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita.
(FONTE: GOOGLE GEMINI)
Anche questo dovrebbe rientrare nei percorsi educativi del sistema sportivo in quanto l'ho sperimentato con alcuni atleti della prima squadra della PSG MoltenoBrongio quando ancora era #AcMoltrno e sono felice di aver portato migliorie nella vita e bella consapevolezza di sé stessi e del "diverso (un caso "estremo" è stato sicuramente quello della mia amicizia con Michele Pozzi che, per quanto iniziata con scherno da parte sua, gli effetti positivi li dimostrano il fatto che è disponibile per il pubblico il brano "ALL'IMBRUNIRE (AT THE DUSK OF MY DAYS) distribuito da The Orchard by Sony music group per le edizioni di La Stanza Nascosta Records vede la partecipazione dello stesso ex portiere per la quale collaborazione, il sottoscritto, sarà a Pozzi infinitamente grato sempre.
Ne ho spesso parlato con Diego Scalvini , Stefano Casiraghi e con la FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio che, nel nome del buon Danilo Filacchione ha molto apprezzato il mio suggerimento per un eventuale DDL SPORT mai potuto stilare con l'uscita dal giro da parte del buon Antonio Rossi / Antonio Rossi ...
L'#handifobia la si può anche accettare da un ragazzino (e, a proposito di questo argomento, ne sto parlando anche con Davide Olivo per Pianeta Musica Erba proprio in quee settimane) ma da un adulto ci si aspetta ben altro eppure resta indelebile dentro di me il ricordo di un'esperienza terribile vissuta circa 10 anni fa con una persona adulta e forse anche già pensionata da diversi anni all'epoca dei fatti.
Spero che il ministro Alessandra Locatelli possa, prima o poi, darmi la possibilità di scrivere assieme un DDL che possa sopperire a questo vuoto legislativo al fine di istituire un programma di sensibilizzazione e di inclusione all'interno della società generalista perché è stata l'esperienza che mi ha portato a capire che, dai buoni propositi dei contesti "ad hoc" per le persone portatrici di qualsiasi tipo/natura di deficit fisico, visivo e/o soprattutto intellettivo, una volta terminato il percorso, l'inclusione tardiva nei contesti misti non può portare che bilaterali problemi.
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cinquecolonnemagazine · 8 months ago
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FAO: un terzo del mondo senza accesso a una dieta sana
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Un recente rapporto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha dipinto un quadro allarmante: oltre un terzo della popolazione mondiale non ha accesso a una dieta sana. Un dato che mette in luce una crisi globale di portata enorme, con ripercussioni significative sulla salute pubblica e sullo sviluppo sostenibile. Le cause di un problema complesso Le ragioni alla base di questa carenza alimentare sono molteplici e interconnesse. Tra le principali cause si possono individuare: - Povertà e disuguaglianze: Un accesso limitato al cibo sano è spesso legato a condizioni economiche precarie. Le famiglie con redditi bassi sono costrette a scegliere alimenti meno costosi, ma meno nutrienti, per far fronte alle necessità quotidiane. - Cambiamenti climatici: Eventi meteorologici estremi, siccità e inondazioni minacciano le produzioni agricole, causando instabilità dei prezzi e riducendo la disponibilità di cibo. - Conflitti armati: Le guerre e le crisi umanitarie distruggono infrastrutture, provocano sfollamenti e limitano l'accesso ai mercati, aggravando l'insicurezza alimentare. - Sistemi alimentari inefficienti: Sprechi alimentari, produzione di alimenti ultra-processati e cattive pratiche agricole contribuiscono a un sistema alimentare insostenibile e iniquo. Le conseguenze sulla salute e sullo sviluppo senza una dieta sana Le conseguenze di una dieta povera di nutrienti sono molteplici e si ripercuotono su tutta la vita di una persona. Malnutrizione, obesità, malattie croniche come il diabete e le malattie cardiovascolari sono solo alcune delle patologie correlate a un'alimentazione scorretta. Inoltre, l'insicurezza alimentare ha un impatto negativo sullo sviluppo cognitivo dei bambini, riducendo le loro capacità di apprendimento e di raggiungere il loro pieno potenziale. A livello sociale, la malnutrizione può portare a instabilità e conflitti, in quanto le persone sono più vulnerabili e predisposte a manifestare comportamenti aggressivi. Verso un futuro più sostenibile Per affrontare questa sfida globale è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga governi, organizzazioni internazionali, settore privato e società civile. Alcune delle azioni che possono essere intraprese sono: - Investimenti in agricoltura sostenibile: Promuovere pratiche agricole che rispettino l'ambiente e aumentino la produttività, sostenendo al contempo la biodiversità. - Sostegno ai piccoli produttori: Fornire agli agricoltori di piccole dimensioni gli strumenti e le risorse necessarie per migliorare la loro produzione e accedere ai mercati. - Lotta allo spreco alimentare: Ridurre le perdite alimentari lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione al consumo. - Educazione alimentare: Promuovere una cultura alimentare sana attraverso programmi educativi nelle scuole e nelle comunità. - Politiche sociali: Mettere in atto politiche che riducano la povertà e le disuguaglianze, garantendo a tutti l'accesso a un'alimentazione adeguata. Foto di Trang Pham da Pixabay Read the full article
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Legalità e sicurezza alimentare, protocollo Nas-Medeaterranea
Educazione alla legalità, sicurezza alimentare. Rinnovato a Napoli l’accordo tra il Gruppo Carabinieri Tutela Salute Nas e Medeatearranea ets nell’ambito del Protocollo Nazionale Tutela della Legalità , sottoscritto nel 2019 a Roma tra l’Arma dei Carabinieri e il Miur.     A siglare il documento, che consentirà il prosieguo delle attività formative nelle scuole secondarie di secondo grado…
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firewalker · 2 years ago
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Ho riflettuto sul Nutriscore e ne ho concluso che non mi sembra la cura alla disinformazione popolare. Sono d'accordo su quanto letto riguardo olio evo ed eccellenze alimentari italiane, tuttavia non riesco a farmi piacere un modello semplicistico, perché l'ignorante di turno intuirà che non può sbafarsi di olio evo, ma sarà convinto che scolarsi litri di Coca zero faccia bene perché è verde, che un intero pacchetto di gallette di riso vada bene, che un cibo processato vada bene perché povero di sale e grassi e quindi verde, e aberrazioni di questo tipo. Mi sembra concettualmente simile a Yuka, con prodotti che finiranno per adeguarsi agli algoritmi dei punteggi cambiando qualche grammatura di macro qua e là. Non è meglio l'altra batteria visiva (inutile), ma Nutriscore ha davvero dato benefici? Per quel che so, gli studi di efficacia che hanno valutato il riscontro sulla popolazione, sono stati condotti su commissione e tendo a non fidarmi. In ultimo, avendo un passato di dca, etichette simili sono piuttosto triggeranti e fuorvianti, alimentano visioni distorte del rapporto col cibo. Penso sia meglio investire in educazione alimentare fin dalle scuole.
Il NS non è certo la panacea di tutti i mali!
Hai ragione, è un'etichetta molto semplice da visualizzare e può portare fraintendimenti o condotte che non dovrebbero essere sottovalutate, ma non è certo solo su questo che ci si basa.
Voglio dire: sull'etichetta continueranno a essere presenti anche tutte le indicazioni che ci sono ora, e magari anche di più in futuro (mi aspetto ad esempio che compaia la possibilità di disturbi intestinali per uso abbondante di bevande con dolcificanti, o se faranno come con le sigarette addirittura indicazioni sul rischio di obesità anche sulle bibite 0 kcal). Il NS sarà una delle indicazioni in etichetta, certo, molto evidente e rassicurante/minacciosa (a seconda dei casi), ma se una persona se ne frega o semplicemente non ha le competenze per fregarsene, se c'è il NS è una indicazione in più che può aiutarlo nella maggioranza dei casi.
Immagina di fare la spesa per un mese solo e unicamente basandoti sul NS. Vai al supermercato quante volte... quattro? Otto? Diciamo che ci vai due volte a settimana, quindi otto volte nel mese. Per otto volte valuti quello che devi mangiare solo e unicamente su questa etichetta. Viene fuori una spesa decente?
No, non viene fuori una spesa decente. Ma viene fuori una spesa che almeno limita i danni. Gallette e coca zero sono alimenti al più mediocri, ma che comunque sono migliori di cracker salati e bibite zuccherate. Il fatto che l'olio venga etichettato come rosso implica che ne devi comprare e consumare poco, ed è una buona cosa. È ovvio che sia del tutto insufficiente e che bisogna puntare sull'educazione nutrizionale, perché il NutriScore non mi garantisce che io prenda abbastanza proteine, o vitamine, o calcio, da quello che compro.
Risulta però una spesa migliore se lo si segue rispetto a quanto risulti se non lo si segue. E questo non lo dico io, addirittura c'è stata una pubblicazione scientifica che valutava le valutazioni del NS nelle pubblicazioni scientifiche, e ha promosso questo strumento, sottolineando comunque che
The Nutri-Score is not a substitute for general public health recommendations
come giustamente fai notare tu.
È uno strumento, che spero diventi importante anche qui in Italia, che può tornare utile a molti per valutare a colpo d'occhio quello che stiamo acquistando e rende un minimo più consapevoli i consumatori. Non può e non deve essere l'unica cosa su cui basarsi e di certo l'educazione alimentare deve essere la materia principale su cui investire, in aggiunta a queste cose il NS può trovare il suo spazio di utilità.
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