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Ill mio amico mi ha dato uno schiaffo - Ho scritto sulla sabbia...
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Alessandro Villa - All'imbrunire (At The Dusk Of My Days) - Official Me...
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Ci sono situazioni che nessuno potrà mai capire davvero fino in fondo..., nemmeno la mia famiglia.
Non è "amore" quando brani per recuperare qualcosa che, per te, ha significato tanto in un momento che non sapevi che presto sarebbe finito tutto.
Ero felice perché avevo capito cosa volevo davvero dalla vita e non avevo bisogno più di niente altro.
Sono passati più di 6 anni da quel 7 Ottobre 2018 e credo che momenti così intensi come quelli finiti in quella data sarà impossibile riviverlo anche solo una seconda volta.
Un mondo che crolla su sé stesso ed un brivido che ti attraversa quando ti sembra che chi ti ha reso felice anche solo per un istante possa rivedere le sue posizioni per un ritorno che, anche se lo neghi a te stesso, non ci sarà mai.
Non importa, va bene così: ho perso il fulcro di me stesso ma quel giorno non è stato per la prima volta anche se è bastato per incidersi a fuoco nella tua anima come il più grande dei fallimento personali, umani e sociali.
Passeranno gli anni e Dio solo lo sa se un giorno tutto il dolore che mi ha attraversato ogni volta che ho perso potrà mai passare ma l'importante è crederci..., sempre..., per non lasciarsi morire!
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"Aires e l'amico che non c'è" (Esperimento AI)
"Aires e l'amico che non c'è" è una canzone interamente realizzata dall'intelligenza artificiale inserendo dei semplici prompt all'interno dei moduli per impostare la creazione di un brano sul portale http://www.auno.ai ... In una sera nella quale mi sono sentito particolarmente invalidato dall'ambiente circostante, ho voluto sperimentare questa piattaforma nella sua versione 4 senza inserire il testo ma, semplicemente, descrivendo i miei stati d'animo [Verse] Aires si rifugia nel buio Con l'ombra che lo segue ovunque Il cuore pesa più di un masso Ma non c'è nessuno che ascolti [Verse 2] Le notti sono il suo rifugio Mangiando fino a sentirsi pieno Quel vuoto che non si riempie mai Neanche con l'immaginazione [Chorus] Aires parla con un amico che non c'è Un'eco che risponde solo a lui In quelle notti di silenzio e segreti Non c'è altro che trovare sogni perduti [Verse 3] Le sue gambe non possono correre Ma la mente vola fino a stelle Una realtà che fa male al cuore Ma nei sogni trova le sue ali [Bridge] Ogni boccone è una lacrima in più Che scende e si perde nel buio Un abbraccio immaginario lo conforta Quando il mondo reale crolla giù [Chorus] Aires parla con un amico che non c'è Un'eco che risponde solo a lui In quelle notti di silenzio e segreti Non c'è altro che trovare sogni perduti -- Alessandro Villa official contact: --- https://linktr.ee/alessandrovillaofficial - #Facebook: http://www.facebook.com/alessandrovillaofficial - #Instagram: http://www.instagram.com/alessandrovillaofficial - Se vi fa piacere, sono graditi like, commenti e condivisioni. se vuoi sostenere i progetti di Alessandro Villa, puoi - senza obbligo - effettuare una donazione tramite il seguente link: Link #PayPal per donazioni facoltative: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=KAGM84HAVG52L
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"NELL'OSCURITÀ DI UN FUTURO PASSATO, io non potevo sapere... UN UOMO CANTA UNA CANZONE TRA QUESTO MONDO E L'ALTRO e, quella canzone (che mi è rimasta dentro), oggi sono l'ex bambino ora diventato uomo che molti di voi apprezzano...
In questa Playlist ci sono i rimasugli di alcuni miei ricordi.
Ringrazio i creatori che sono andati in questi luoghi abbandonati dove un po' di me ha trovato una strada bianca nel buio.EX COLONIA DE "LA NOSTRA FAMIGLIA" DI CAORLE (VE)
#brianza#molteno#amicizia#momenti#youtube#alessandrovilla#pensieri#musica#disabilità#bullismo#caorle#NELL'OSCURITÀ DI UN FUTURO PASSATO#ricordi
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Flash News!!
https://youtube.com/post/UgkxbesCcEsN_aZsLkX1o8Fq69oqpw0zj2Ko?si=r_bRCwfU-j5P1p9g
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«Questa è l’acqua e questo è il pozzo. Bevi a fondo e discendi. Il cavallo è il bianco degli occhi e oscuro all'interno.»
Questa frase, pronunciata dal Boscaiolo in Twin Peaks, è ricca di simbolismo e ha lasciato molti spettatori perplessi.
Interpretazioni possibili:
* Viaggio interiore: L'acqua può rappresentare l'inconscio, il pozzo l'abisso da esplorare. Bere a fondo significa immergersi completamente nei propri pensieri e paure.
* Connessione con l'oscurità: Il cavallo, con il suo bianco degli occhi e l'interno oscuro, potrebbe simboleggiare la dualità dell'essere umano, la parte luminosa e quella oscura che coesistono.
* Rito iniziatico: La frase potrebbe far riferimento a un rituale oscuro, un passaggio verso un mondo sconosciuto e pericoloso.
Perché è così affascinante?
* Ambiguità: Non esiste un'unica interpretazione corretta, lasciando spazio a diverse letture personali.
* Atmosfera inquietante: Contribuisce a creare l'atmosfera misteriosa e inquietante tipica di Twin Peaks.
* Linguaggio evocativo: Le immagini create dalle parole sono potenti e suggestive.
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#brianza#molteno#amicizia#momenti#youtube#alessandrovilla#pensieri#musica#bullismo#società#twin peaks#epilessia#aforismi#metafore#analogie#DOPPELGÅNGER#Youtube
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HANDIFOBIA ed INCLUSIONE
Momento riflessione con un nome stereotipato a random...
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HANDIFOBIA
Cosa significa handifobia?
L'handifobia è la paura o l'avversione verso le persone con disabilità. È un sentimento negativo e discriminatorio che può manifestarsi in molti modi, dalla semplice diffidenza fino a forme più gravi di esclusione sociale.
Le cause dell'handifobia:
Le cause dell'handifobia sono complesse e multifattoriali. Tra i fattori più comuni troviamo:
* Ignoranza e pregiudizi: La mancanza di conoscenza sulla disabilità e gli stereotipi negativi possono alimentare la paura e l'avversione.
* Disagio e paura dell'altro: La diversità può generare disagio e paura, soprattutto quando si ha poca familiarità con essa.
* Modello di bellezza e perfezione: La società spesso promuove un ideale di bellezza e perfezione fisica, che può escludere le persone con disabilità.
* Paura della propria vulnerabilità: Vedere una persona con disabilità può far emergere in alcune persone la paura della propria vulnerabilità e della malattia.
Come si manifesta l'handifobia?
L'handifobia può manifestarsi in diversi modi, sia a livello individuale che sociale. Alcuni esempi sono:
* Atteggiamenti discriminatori: Schernire, evitare, etichettare le persone con disabilità.
* Linguaggio offensivo: Utilizzare termini dispregiativi o stereotipi negativi.
* Barriere architettoniche: Non rendere accessibili luoghi e servizi a persone con disabilità.
* Esclusione sociale: Non includere le persone con disabilità nelle attività sociali e lavorative.
Come combattere l'handifobia?
Per combattere l'handifobia è necessario un impegno collettivo e azioni concrete a diversi livelli:
* Educazione: Promuovere l'educazione all'inclusione e al rispetto delle diversità fin dalla tenera età.
* Informazione: Diffondere informazioni corrette e aggiornate sulla disabilità.
* Legislazione: Approvare leggi che tutelino i diritti delle persone con disabilità e combattono la discriminazione.
* Sensibilizzazione: Organizzare campagne di sensibilizzazione per cambiare gli atteggiamenti e le mentalità.
* Inclusione: Favorire l'inclusione delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita.
(FONTE: GOOGLE GEMINI)
Anche questo dovrebbe rientrare nei percorsi educativi del sistema sportivo in quanto l'ho sperimentato con alcuni atleti della prima squadra della PSG MoltenoBrongio quando ancora era #AcMoltrno e sono felice di aver portato migliorie nella vita e bella consapevolezza di sé stessi e del "diverso (un caso "estremo" è stato sicuramente quello della mia amicizia con Michele Pozzi che, per quanto iniziata con scherno da parte sua, gli effetti positivi li dimostrano il fatto che è disponibile per il pubblico il brano "ALL'IMBRUNIRE (AT THE DUSK OF MY DAYS) distribuito da The Orchard by Sony music group per le edizioni di La Stanza Nascosta Records vede la partecipazione dello stesso ex portiere per la quale collaborazione, il sottoscritto, sarà a Pozzi infinitamente grato sempre.
Ne ho spesso parlato con Diego Scalvini , Stefano Casiraghi e con la FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio che, nel nome del buon Danilo Filacchione ha molto apprezzato il mio suggerimento per un eventuale DDL SPORT mai potuto stilare con l'uscita dal giro da parte del buon Antonio Rossi / Antonio Rossi ...
L'#handifobia la si può anche accettare da un ragazzino (e, a proposito di questo argomento, ne sto parlando anche con Davide Olivo per Pianeta Musica Erba proprio in quee settimane) ma da un adulto ci si aspetta ben altro eppure resta indelebile dentro di me il ricordo di un'esperienza terribile vissuta circa 10 anni fa con una persona adulta e forse anche già pensionata da diversi anni all'epoca dei fatti.
Spero che il ministro Alessandra Locatelli possa, prima o poi, darmi la possibilità di scrivere assieme un DDL che possa sopperire a questo vuoto legislativo al fine di istituire un programma di sensibilizzazione e di inclusione all'interno della società generalista perché è stata l'esperienza che mi ha portato a capire che, dai buoni propositi dei contesti "ad hoc" per le persone portatrici di qualsiasi tipo/natura di deficit fisico, visivo e/o soprattutto intellettivo, una volta terminato il percorso, l'inclusione tardiva nei contesti misti non può portare che bilaterali problemi.
#HANDIFOBIA#brianza#molteno#amicizia#momenti#youtube#alessandrovilla#pensieri#musica#bullismo#società#psicanalisi#psicologia#disability#disabilità#inclusione#figc
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Sarà l'età, sarà che sto invecchiando e maturando, saranno le "mazzate" prese o sarà quel che sarà ma, pur rimanendo un sognatore mentre il tempo mi ha reso più maturo e consapevole di me stesso, dei miei difetti e del riflesso che, di me stesso, vedo negli occhi della gente così come nello specchio ma mi sto accorgendo di non essere più lo stesso di una volta e, forse, nemmeno quello di un anno fa quando, incontrandomi casualmente con Jimmy lungo il mio percorso di vita, ancora sperava in un riscatto che Dio soltanto sa se, per il sottoscritto, ci sarà mai...
Lo specchio non mente anche se ci riflette al contrario e la voce non è la stessa che udiamo dalle nostre orecchie purché la sentiamo da dentro.
Ora sono più forte solo di facciata perché, in realtà, la spavalderia che mi caratterizzava da bambino, quando tra gli altri bambini disabili che ho incontrato all'interno della loggia, mi sentivo un passo avanti, non agli altri ma a me stesso, perché sapevo di essere attorniato anche e soprattutto da figure che venivano "dal mondo fuori" a quella "dimensione parallela".
Quella spavalderia però non era nient'altro che l'incoscienza di un bambino che attraversa il bosco a pieni nudi sotto la pioggia, incurante dei pericoli che si possono incontrare lungo una strada che non puoi mai sapere dove davvero ti porta...
Io sbagliato, forse poco, forse tutto, forse niente tanto chissenefrega; ranto "alle quattro sono a casa", alle quattro c'è Uan 012, c'è Bim Bum Bam, ci sono i Power Rangers, c'è Non è la Rai, c'è Ambra Angiolini e "Generazione X", "Favola con Ryan Krause, a casa c'è la musica e ci sono i compagni di scuola di mio fratello che ogni tanto vengono a fare i compiti quindi c'è quel che resta di "quella bimba che all'asilo mi sorrideva"..., già: la mia Pamela Panzeri; chi se la scorda più vestita da Zorro su quella giostrina?
Aaaaahhhh: quanto mi sbagliavo? Chissà se è per quello che, ancora oggi, a Marco Asaro, a Pianeta Musica Erba chiedo di portare al saggio di fine anno scolastico la canzone "Andrea" per ricordarmi che, nonostante tutto, dei miei "amici catodici" coi quali, dialogavo illlusoriamente come farebbe Dale Cooper di Twin Peaks parlando con un registratore mentre prosegue le indagini dell'omicidio di Laura Palmer, sono riuscito a portare "fuori" dal teleschermo Valerio Floriani ed a diventarci amico, io che ascolto ancora Cristina D'Avena forse perché, inconsciamente, a "dirigere la regia di un film immaginario di speranze future" è il mio #Doppelgänger che, scisso dall'integrità di ALESSANDRO VILLA, cerca ancora la sua vera identità scissa passaggio dopo passaggio da una dimensione all'altra, destratificandosi fino a far restare di lui soltanto la versione tulpa mentre, dalla loggia, non vuol buttare via gli insegnamenti di quell'"uomo che canta una canzone" ("MANI" DI Fabrizio Colombo) e lo cerca costantemente negli occhi e nelle inflessioni di Guido Cavalleri da quando, da bambino, lo ha rivisto nei panni di Walter in "Cristina L'Europa Siamo Noi"...!
Tutto questo sono io che mi sono perso nel loop della ciclicità di qualcosa che forse non avrà mai compimento, come un gatto che si morde la coda, forse perché ha paura di perdere anche quel poco che gli resta, quel granello di "Fantàsia" che svanirà se, con l'Auryn, non sarà abbastanza forte da esprimere l'unico desiderio abbastanza potente da sconfiggere il nulla che domina il mondo di una storia infinita senza un centro, senza tempo, senza spazio né una dimensione reale sulla quale appoggiarsi come un cuscino, come il diaframma, come l'aria che, senza una compressione adeguata emette una nota stonata come quella che caratterizza la mia esistenza sin dalla gestione della mia burrascosa gestazione in grembo di mia madre...
Il nastro di Mobius scorre sulle linee del tempo e, manco a farlo apposta, c'è chi sa che, alcune "pagine strappate" della mia esistenza, il destino ha voluto farmele rivivere nel terrore di uno psicodramma che, tra gli alti e bassi di un encefalogramma sul retro del quale ho scarabocchiato i miei sogni che nessuno può davvero vedere ed i segreti che nessuno potrà mai codificare correttamente, proprio in questi mesi nei quali, le lancette del tempo sembrano scorrere alla rovescia anche se ciò che è stato non si può rimediare, nonostante Dale Cooper ci abbia provato cercando di impedire l'omicidio di Laura Palmer...
Ogni cosa che è stata lascia un segno che resta anche quando qualcosa finisce, proprio come quel tatuaggio che ho sul cuore al solo scopo di ricordarmi, quando sarò vecchio, che almeno una volta nella vita sono stato felice di essere me stesso e di capire cosa desiderassi da sempre dalla vita dopo una sequela di "amici virtuali" o di persone apparentemente inutili; l'ho scoperto e l'ho riscoperto dopo sei anni da quel lontano (ma sempre presente nei miei ricordi) 7 Ottobre del 2018 quando, in balia di tutti i miei mostri, demoni e tormenti, non riuscendo a gestire la situazione dell'unica fine che speravo non avvenisse MAI, tutto il mio passato mi ha travolto fino a non desiderare altro che di andarmene per sempre per non essere mai più un problema per nessuno.
Il mio viaggio del ritorno verso casa, verso le persone reali alla ricerca di me stesso...., quel me stesso che non è mai emerso, quel me stesso che non esiste più o che, forse, non è mai esistito come Richard nel mondo illusorio di Twin Peaks nella versione tulpa di Twin Peaks.
Ecco: "DOPPELGÄNGER (NELL'OSCURITÀ DI UN FUTURO PASSATO)" per me sarà la mia personale spiegazione di tutto questo.
C'è ancora qualcosa da sistemare "di te, di me, di noi" ma, per quello, per metterci un punto definitivo alla catastrofe che mi torna in mente ad ogni fallimento, ad ogni frustrazione, ad ogni mio errore commesso, se tutto andrà a buon fine, ci penserà Mario Montenero prossimamente.
Per il momento aspettate con me il 25 Febbraio 2025 per ascoltare il brano di cui sopra in featuring con Luigi Ghigo Sturdà! 🥰🤟
#brianza#molteno#momenti#amicizia#alessandrovilla#pensieri#musica#bullismo#alessandro villa#youtube#twin peaks#società#cultura#La loggia nera#dale cooper#Leland Palmer#Laura Palmer
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Approfondiamo le interpretazioni psicologiche del #DOPPELGÅNGER:
(fonte: Google Gemini)
Il doppelgänger come proiezione dell'inconscio: * Ombra di Jung: Secondo la psicologia analitica di Carl Gustav Jung, il doppelgänger potrebbe rappresentare l'ombra, ovvero quella parte oscura e inaccettabile della nostra personalità che tendiamo a reprimere. Incontrando il nostro doppio, potremmo essere confrontati con aspetti di noi stessi che rifiutiamo o che non conosciamo. * Aspetti non integrati: Il doppelgänger potrebbe simboleggiare tratti della personalità o esperienze che non siamo riusciti a integrare nella nostra identità. Potrebbe rappresentare un potenziale non realizzato, un desiderio represso o una paura nascosta.
Il doppelgänger e il senso di identità: * Crisi d'identità: L'incontro con il doppelgänger può scatenare una crisi d'identità profonda. Ci costringe a interrogarci su chi siamo veramente e a confrontarci con la possibilità di essere qualcosa di diverso da ciò che crediamo di essere. * Alienazione: Il doppelgänger può suscitare un senso di alienazione da sé stessi. Ci fa sentire estranei al nostro corpo e alla nostra mente, come se fossimo osservati da fuori. Il doppelgänger e la paura della morte: * Anticipatore della morte: In molte culture, il doppelgänger è considerato un presagio di morte. Questa paura potrebbe essere legata all'ansia di perdere la propria identità e di svanire nel nulla. *Consapevolezza della finitezza: L'incontro con il doppio potrebbe essere una manifestazione della nostra consapevolezza della finitezza della vita e della nostra paura di non lasciare un segno duraturo.
Il doppelgänger e la follia: * Disturbi dissociativi: Alcuni psicologi hanno collegato il fenomeno del doppelgänger a disturbi dissociativi della personalità, in cui l'individuo sperimenta una frammentazione dell'identità. * Stati alterati di coscienza: L'esperienza del doppelgänger potrebbe essere legata a stati alterati di coscienza, come sogni, allucinazioni o trance.
Conclusioni:
L'interpretazione psicologica del doppelgänger è complessa e multiforme. Può essere vista come una manifestazione di conflitti interiori, di paure ancestrali, di una crisi identitaria o di un bisogno di esplorare le profondità della psiche.
Il doppelgänger è una figura affascinante e complessa che ha attirato l'attenzione di psicologi e studiosi di diverse discipline. Confrontare questa figura con altri archetipi può aiutarci a comprenderne meglio le sfumature e le implicazioni psicologiche.Doppelgänger vs. Altri Archetipi * Ombra (Jung): L'ombra è spesso considerata il primo archetipo con cui entriamo in contatto. Rappresenta gli aspetti di noi stessi che rifiutiamo o nascondiamo. Il doppelgänger può essere visto come una manifestazione esterna dell'ombra, un alter ego che incarna le nostre qualità più oscure. * Animus/Anima (Jung): Questi archetipi rappresentano rispettivamente l'aspetto femminile nell'uomo e quello maschile nella donna. In alcuni casi, il doppelgänger può essere interpretato come una proiezione dell'animus o dell'anima, un modo per esprimere aspetti del nostro sé che sono in conflitto con il nostro genere sociale. * Sé superiore (Jung): In contrasto con l'ombra, il Sé superiore rappresenta la totalità della persona, l'unione di tutti gli aspetti della psiche. Il doppelgänger può essere visto come un invito a integrare le parti scisse del Sé, avvicinandosi così alla realizzazione del Sé superiore. * Figura del padre/madre: Il doppelgänger può incarnare aspetti proiettati della figura genitoriale, sia positivi che negativi. Ad esempio, potrebbe rappresentare un padre severo e giudicante, o una madre protettiva e soffocante. * Gemello/sorella: Questa figura archetipica è strettamente legata al doppelgänger. Entrambi rappresentano una duplicazione di sé, ma mentre il gemello/sorella è spesso visto come un'altra persona con cui condividiamo un legame profondo, il doppelgänger è più spesso percepito come una minaccia o un'ombra oscura.Similitudini e Differenze * Duplicazione: Sia il doppelgänger che altri archetipi come il gemello/sorella e l'ombra implicano una duplicazione di sé. Tuttavia, il doppelgänger è spesso associato a una sensazione di inquietudine e disagio, mentre il gemello/sorella può rappresentare un legame profondo e affettuoso. * Proiezione: Il doppelgänger, come molti altri archetipi, è spesso una proiezione degli aspetti inconsci della nostra psiche. Tuttavia, la proiezione nel caso del doppelgänger è spesso più intensa e carica di emozioni negative. * Integrazione: Sia il doppelgänger che altri archetipi possono rappresentare un'opportunità di crescita personale. Integrando gli aspetti negativi rappresentati dal doppelgänger, possiamo raggiungere una maggiore consapevolezza di noi stessi e una maggiore integrità psicologica.
Conclusioni:
Il doppelgänger è un archetipo complesso e affascinante che può essere interpretato in molti modi diversi. Confrontare questa figura con altri archetipi ci aiuta a comprenderne meglio le dinamiche psicologiche e a riconoscere le sue diverse manifestazioni nella nostra vita.
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Ciao @liampayne !
Perdonami se oggi non sono potuto essere presente al raduno del gruppo @milano.per.liam ...
Mi sarebbe tanto potuto essere con loro ma purtroppo ho avuto un impegno che me lo ha impedito ma, comunque, coi problemi che mi affliggono da sempre (la mia disabilità), non potendo spostarmi da solo coi mezzi (specie in una città cattolica e pericolosa come #Milano), dubito fortemente che sarei potuto esserci in qualunque caso..., però ci tenevo lo stesso a lasciarti il mio ultimo saluto in attesa che la tua anima possa davvero riposare in pace ed il tuo corpo possa essere custodito dove è più opportuno dopo quello che sarà il tuo funerale.
Potrei dirti tante cose ma non riesco, guardo le tue foto ed i tuoi video e la cosa che mi fa più rabbia è il non sapere come mai nessuno si sia accorto della sofferenza che ti ha ridotto in quello stato mentale per il quale è successo tutto ciò che, ad oggi, resta il mistero legato alla tua morte; una morte terrena ma non spirituale perché, anche se il tuo corpo verrà riposto sotto terra, la tua anima ora si e6 già elevata allo stadio successivo dove le anime avranno vita eterna.
Spero che da lassù potrai vegliare su tutti coloro che ora piangono la tua assenza e vedrai che un giorno ci sarà giustizia per tutto il male che ti ha portato via da questa terra, lasciandoci, però, la tua musica come eredità eterna.
Buon viaggio, Liam!🥰
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#liam payne#molteno#brianza#amicizia#momenti#youtube#alessandrovilla#pensieri#musica#bullismo#alessandro villa#Instagram
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Nuovo video sul mio canale YouTube....👇
https://youtube.com/shorts/vFEuKXExksY?si=jRGysYX3nK-3Knus
Parto subito dicendo che questo video NON vuole assolutamente essere una presa in giro nei confronti di @LiamPayneOfficial , tantomeno vuole offendere l'ex @onedirectionchannel ma vuole essere soltanto un saluto, un pensiero ed un omaggio alla sua musica.
Ci ho provato e riprovato più di una volta a beccare la totalità acuta della sua voce ma così fine non mi veniva quindi ho semplicemente cercato il campione vocale nella libreria dei contenuti audio disponibili per l'utilizzo negli shorts ed è venuta questa cosa, sicuramente simpatica (e spero non troppo di discutibile cattivo gusto).
Ci tenevo a lasciare qualcosa anche ul mio canale per ricordare questo giovane artista, spirato troppo presto (e da me scoperto troppo tardi perchè io non seguo le masse del mainstream ma, spulciando quà e la la discografica della band, ho scoperto che, senza saperlo, conoscevo molti dei loro brani che mi piacciono molto).
So che in molti, quindi, si domanderanno come mai ho voluto portare questo contenuto riguardante Liam Payne ma, tranquilli: è tutto on-topic; non c'è spam e non c'è divagazione...; semplicemente, salute mentale, droga, depressione, stati d'animo, bipolarismo, suicidio, tossicodipendenza, lotta/sensibilizzazione contro bullismo e musica si legano tutti e mi pare, in questi anni, di aver portato più volte questa tipologia di argomenti che mi toccano sia in prima che in terza persona quindi mi spendo per queste cause già da tempo e la tragica morte di #LyamPayne molti di questi argomenti li tocca; per questo trovo coerente portare questa tipologia di contenuti, soprattutto considerando anche il fatto che, prima che essere un personaggio pubblico, l'ex #onedirectionclasse 1993 è (stato) un ragazzo di 31 anni che da sempre si è fatto domande esistenziali.
Poi, beh: "TEARDROPS" è un brano che ho scoperto casualmente quando ho appreso del decesso dell'artista e mi ha colpito molto perchè SEMBRA UN PO' IL MIO STATO D'ANIMO SEPPUR, NEL MIO CASO, NON RIVOLTO AL SENTIMENTO D'AMORE PER UNA RAGAZZA!
L'amore per la vita non so più cosa sia... Lo cerco ma non lo trovo quando si attiva la modalità oscurità!
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Ecco la traduzione in italiano di "Teardrops" di Liam Payne...
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Le lacrime stanno cadendo
Giù sul tuo viso di nuovo, perché non so come amarti
Quando anch’io sono a pezzi
Forse le tue parole hanno senso
Potrei essere io il problema, mi dispiace tanto
So che potremmo essere solo amici
Ma non so come scendere da questa situazione in modo dolce
Controllando il mio telefono per cercare di capire cosa ho fatto la scorsa notte
Tesoro, mi odio perché odio quando ti faccio piangere
Le lacrime stanno cadendo di nuovo sul tuo viso
Perché non so come amarti quando
Anch’io sono a pezzi
Le lacrime stanno cadendo
Ti farò innamorare di nuovo di me, ma
Non so come amarti quando
Anch’io sono a pezzi
Tutto ciò che facciamo è spezzarci e piegarci
Sto facendo fatica a vedere l’alba ultimamente
Vorrei davvero poter riparare
Tutte le piccole cose che ti fanno impazzire
Controllando i miei amici per cercare di capire cosa ho fatto la scorsa notte (cosa ho fatto la scorsa notte)
Ultimamente, mi odio perché odio quando ti faccio piangere
Le lacrime stanno cadendo di nuovo sul tuo viso
Perché non so come amarti quando
Anch’io sono a pezzi
Le lacrime stanno cadendo
Ti farò innamorare di nuovo di me, lo giuro
Imparerò a essere un uomo migliore
Dimmi, c’è ancora spazio per amarti?
Spazio per abbracciarti?
Spazio per amarti?
Spazio per abbracciarti?
Spazio per amarti, amarti?
Spazio per abbracciarti?
Controllando il mio telefono solo per vedere cosa ho fatto la scorsa notte
Ooh, mi odio perché odio quando ti faccio piangere, io, oh
Le lacrime stanno cadendo di nuovo sul tuo viso (sul tuo viso)
Perché non so come amarti quando
Anch’io sono a pezzi (ooh)
Le lacrime stanno cadendo
Ti farò innamorare di nuovo di me, ma
Non so come amarti quando
Anch’io sono a pezzi
Link alla petizione pro legge per la salvaguardia della salute mebtale... 👇
https://www.change.org/p/enact-legislation-to-safeguard-artists-mental-health-in-the-entertainment-industry?fbclid=IwY2xjawGLRUVleHRuA2FlbQIxMAABHedSKdgBEImyiluX6klnNLlpU-gCzMdHY-PMK9XgS4De7Bba7k8PwwszZQ_aem_77n0GkNWHuMzzftoCyobjg
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"Teardrops" - Liam Payne (minato da Alessandro Villa)
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"AMY"
Questa è la versione autogenerata con il software del sito AI https://suno.com Il testo di questa canzone è di proprietà di ALESSANDRO VILLA, scritto per essere dedicato ad AMY LO IACONO: una ragazza con un vissuto travagliato che l'ha condotta alla morte per overdose dopo un lungo, burrascoso percorso nel tunnel delle sostanze. La storia di AMY è balzata agli onori di cronaca nel 2015 grazie al servizio di Matteo Viviani del programma Mediaset "Le Iene" quando, ripudiata dai genitori, è stata trovata da una signora dell'oggionese che ha voluto farsi carico di lei ed, il testo di questa canzone, è stata scritta proprio in quel periodo per sensibilizzare sulla vicenda che si spera sia d'esempio per chiunque viva situazioni simili. Ad oltre un anno dal decesso, ho voluto rispolverarlo e realizzarlo con un software di intelligenza artificiale nella speranza che possa far riflettere sulle conseguenze dell'abuso di sostanze tossiche. -- Alessandro Villa official contact: --- https://linktr.ee/alessandrovillaofficial - #Facebook: http://www.facebook.com/alessandrovillaofficial - #Instagram: http://www.instagram.com/alessandrovillaofficial - Se vi fa piacere, sono graditi like, commenti e condivisioni. se vuoi sostenere i progetti di Alessandro Villa, puoi - senza obbligo - effettuare una donazione tramite il seguente link: Link #PayPal per donazioni facoltative: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=KAGM84HAVG52L #amy #suno #iscriviti #subscribe #leiene
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<<Vedi? questa è la bocca della verità: dicono che, se ci metti la mano dentro e dici una bugia, la docca te la mangia!>> (Cit: "Favola)
Una delle scene più toccanti che io abbia mai visto perché mi ha fatto prendere contatto col mio desiderio di vivere senza più inganni, bugie o illusioni... solo che, nel 1996, non avevo ancora la capacità di elaborare quel rumore interiore che mi ronzava dentro come un'interferenza.
Ora lo so: ecco perché quando sento parlare di ROMA, subito penso a questa statua proprio per la profonda connessione che ho col film i cui protagonisti erano Ambra Angiolini e Ryan Krause.
Credo proprio chem se dovessi passar via da questa statua, se un giorno mai dovessi andare a Roma, potrei mettermi a piangere dall'emozione.
A volte succedono cose che non puoi capire subito ma che lasceranno per sempre un segno indelebile nella tua vita; un segno il cui valore lo potrai capire davvero soltanto quando sarai davvero consapevole di te stesso.
Grazie @ambraofficial e grazie @theryankrause !!!!
#favola #disabilità #consapevolezza #laboccadellaverità #ambraangiolini #ryankrause #anni90 #roma #searchmyidentity #statodicoscienza #introspezione #psicologia #traumi #nelloscuritadiunfuturopassato #DOPPELGÃNGER
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Più passa il tempo e più la comunicazione scritta mi dà sui nervi perché ha un ampio raggio di interpretazione.
A prescindere dal fatto che detesto chi, per farmi capire che ha voglia di tagliare corto con me, mi scrive "tesoro", "cicio", "amo(re)" e compagnia bella, peggio è quando non riesco a trasmettere il mio stato d'animo al mio interlocutore.
(Figuratevi che una volta, in un locale, per UMILIARMI, un RAGAZZO, mi ha dato un bacio a stampo sulla bocca, chiamandomi "MON AMOUR" e mi ha fatto un sarcastico "ciao ciao" con la mano... Ed eravamo in presenza (ovvio: li era chiaro che mi stava palesemente soffrendo però già da quel brutto episodio ho potuto capire quanto sia difficile farsi comprendere da chi non sa chi sei)...!
Spesso e volentieri mi trovo ad avere paura ad interagire con le persone per paura di dire qualcosa che, se poi viene recepito male, rischio di essere allontanato e, per chi mi conosce bene, sa che sto sempre sull'attenti, spesso in tensione.
Giusto ieri sera mi stavo interfacciando con una persona per fargli una proposta legata al mio lavoro di sensibilizzazione e mi sono reso conto di quanto sia difficile cercare di fare capire per iscritto ciò che vuoi comunicare...
Ecco perché, tra tutte le app di messaggistica, preferisco di gran lunga WhatsApp.
Alla fine ho pensato di mandargli un audio ma, anche in quel caso, ho avuto il timore di fare peggio in un parlato di pochi secondi perché, chiaramente, non puoi mandare messaggi lunghi un'ora: altrimenti poi uno (o una: non attaccateci al discorso del patriarcato... Era per generalizzare) si scoccia e ti manda al diavolo.
In sintesi: finché si può, cerchiamo sempre di esprimerci al meglio che possiamo perché, purtroppo (o per fortuna) non siamo nella testa dell'altra persona ed ognuno di noi è responsabile di quello che dice e non di quello che il nostro interlocutore recepisce; poi ci sono io che mi creo tante paranoie anche su quello.
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Che dire? Uno dei film più belli che io abbia mai visto per i quali credo sia proprio il caso, facendo una citazione diretta ad Ambra Angiolini stessa (che, in "Favola" era Teresa) esclamando: <<CHE FICO: ALTRO CHE TAKE THAT!>> e non mi sto riferendo a Ryan Krause (che, nel film interpretava il ruolo del principe Alfonso) ma proprio alla pellicola.
Questo film mi è piaciuto davvero tantissimo!
Qualche giorno fa l'ho rivisto per l'ennesima volta il film "Favola con Ambra Angiolini e Ryan Krause (Prima TV Mediaset nel 1996) ed è stata un'emozione incredibile sognare come 28 anni fa una vita che non avrò mai ed immedesimarmi nel personaggio della diversità - in questo caso - di un principe principe azzurro che, stanco del suo stile di vita, scappa da quel ruolo e, per puro caso, si innamora di Teresa: una giovane ragazza della periferia Romana che lavora come umile commessa in un negozio di dischi dove è braccata dalla titolare del medesimo.
Non faccio mistero di essere sempre rimasto affascinato dalla bellezza e dalla personalità dell'ex reginetta di "Non è la Rai" ma, stavolta, più che sul film e sulla storia, mi ha colpito proprio questa latitudine..
So benissimo che io non sono un principe azzurro (al massimo potrei essere paragonato ad un brutto rospo) però ho trovato una forte similitudine con la diversità che mi caratterizza ovvero la disabilità.
Non so come dirlo ma giuro che questa ossessione è più forte di me.
Non so nemmeno con quale coraggio l'ho ricondiviso (stavolta da una pagina facebook che l'ha caricato come contenuto "cringe") ma sono rimasto sbalordito nel trovare (taggandolo assieme ad Ambra) risposta proprio da Ryan.
Vi giuro: io mi sbatto sempre per gli altri e mi ci sono rivisto nel principe (infelice) Alfonso quando si è prodigato per realizzare il sogno della sua Teresa di voler sfilare in passerella almeno una volta ma, purtroppo, all'orecchio di lei è arrivato un pettegolezzo ben lontano dalla realtà che l'ha portata ad allontanarlo finché non si sono chiariti.
È tutto così strano, ragazzi: va bene che Ryan mi aveva già notato quando avevo il precedente profilo Instagram prima che me lo estorcessero) però gli occhi col quale ho guardato oggi il film mi hanno infuso lo strano sentire che sarebbe successo qualcosa proprio mentre mi connettivo con l'anima del personaggio interpretato dal modello ed attore, il quale - difatti - nel frattempo mi ha scritto seguendomi - oltretutto - anche su Threads.
C'è qualcosa di strano nell'aria!
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Thank you for everything, Ryan: may your soul be blessed!❤️
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FAVOLA
Data di uscita
4 Aprile 1996 (Italia)
Regia Fabrizio De Angelis
Musica composta da Aldo Donati
Sceneggiatura Dardano Sacchetti
Cast
Ambra Angiolini: Teresa "Tracey"
Agostina Belli: Elide, la madre di Jacopo e Teresa
Enzo Cannavale: Guglielmo, nonno di Jacopo e Teresa
Ryan Krause: Alfonso, il Principe
Adriana Asti: la Gran Duchessa Zia del Principe Alfonso
Guido Nicheli: L'Ambasciatore
Toni Ucci: Marcello
Milena Vukotic: datrice di lavoro di Teresa
David Warbeck: il Re, padre di Alfonso
Primo Reggiani: Jacopo, fratellino di Teresa
Il giorno della messa in onda del film, giovedì 4 aprile 1996, l'attrice protagonista ha curiosamente dichiarato durante la sua trasmissione pomeridiana Generazione X che si trattava di un brutto film, e ne sconsigliava la visione.
Nonostante ciò, il film ottenne ottimi risultati d'ascolto, con più di 6 milioni e 509 000 spettatori e risultando una delle fiction più viste nella storia dell'emittente.
Ambra avrebbe rimarcato il concetto durante un'intervista concessa al Corriere della Sera il 2 settembre 1997, in cui definì Favola "uno sceneggiato orribile, da bollino rosso".
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