#giochi anni 70
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 19 days ago
Text
Il fascino senza tempo delle biglie: quando il gioco era per strada. Recensione di Alessandria today
C’era un tempo in cui le strade, i cortili e le piazze si trasformavano in campi di gioco e il suono delle risate dei bambini si mescolava al rumore delle biglie che rotolavano sulla terra battuta. Le biglie di vetro, colorate e luminose, erano il simbolo di un'epoca in cui il gioco era fatto di abilità, strategia e, soprattutto, di socialità.
C’era un tempo in cui le strade, i cortili e le piazze si trasformavano in campi di gioco e il suono delle risate dei bambini si mescolava al rumore delle biglie che rotolavano sulla terra battuta. Le biglie di vetro, colorate e luminose, erano il simbolo di un’epoca in cui il gioco era fatto di abilità, strategia e, soprattutto, di socialità. Le regole di un gioco semplice ma…
0 notes
pensieri-inlacrime · 8 months ago
Text
1. Nome e cognome?
2. Quanti anni hai?
3. Dove vivi?
4. Single?
5. Com'è la tua famiglia?
6. La stanza preferita di casa tua?
7. Ti senti sicuro a casa tua?
8. Vivi nella stessa casa in cui hai passato l'infanzia?
9. Quali nomi daresti ai tuoi figli?
10. Ti piacciono i bambini?
11. Ti piacciono gli animali?
12. Top 3 animali che preferisci?
13. Quale animale ti rappresenta meglio?
14. Quale animale ti spaventa di più?
15. Quali sono le tue paure più grandi?
16. Hai mai superato una tua paura nella vita?
17. Qual è la cosa più folle che hai fatto per amore?
18. Ti vorresti sposare?
19. Meglio lasciare o essere lasciati?
20. Meglio amare o essere amati?
21. Nel sesso, meglio dare o ricevere?
22. Qual è l'ingrediente segrete per del buon sesso secondo te?
23. Il posto ideale per fare l'amore?
24. Mai provato attrazione per qualcuno del tuo stesso sesso?
25. Mai provato attrazione per qualcuno del sesso opposto al tuo?
26. Lingerie o nudità?
27. Pagheresti mai per fare sesso?
28. Legalizzeresti droghe e prostituzione?
29. Ti trasferiresti in un'altra nazione se ne avessi la possibilità?
30. Se ti costringessero a lasciare l'Italia, in quale Paese andresti?
31. Cosa ne pensi della politica?
32. Qual è l'ingiustizia più grande del mondo secondo te?
33. Le guerre sono sempre sbagliate secondo te?
34. Quale sarebbe la tua reazione se una persona ti dicesse che è vittima di violenza in famiglia?
35. Cosa pensi dei bulli?
36. Ricordi con piacere i tuoi anni scolastici?
37. Qual era la tua materia preferita a scuola?
38. Avevi un buon rapporto con i professori?
39. Quali tecniche usavi per saltare le interrogazioni?
40. Come si chiamavano i tuoi compagni di banco?
41. Maglio scuola o lavoro?
42. Che lavoro fai?
43. Che lavoro vorresti fare?
44. Sei un procrastinatore seriale?
45. Lavori meglio da solo o in team?
46. Come hai vissuto il periodo della pandemia?
47. Come te la cavi in cucina?
48. Dolce o salato?
49. Quale tipo di pasta preferisci?
50. Frutta o verdura?
51. Quale panino ordini più spesso al McDonald's?
52. Sei vegetariano o vegano?
53. Sei astemio?
54. Il tuo drink preferito?
55. Meglio vino o birra?
56. L'ultima cosa che hai mangiato?
57. Ti va di descriverti fisicamente?
58. Ti va di descriverti caratterialmente?
59. Vai in terapia?
60. Credi che la terapia di coppia sia utile?
61. Ti fidi dei medici?
62. Hai mai messo i punti per qualche ferita?
63. Cosa credi che succeda dopo la morte?
64. C'è qualche caro morto che vorresti riabbracciare?
65. Con quale personaggio storico vorresti passare 24h per conoscerlo meglio?
66. Consigliami tre film
67. Consigliami tre serie TV
68. Consigliami tre videogiochi
69. Consigliamo tre giochi in scatola
70. Il tuo personaggio preferito del signore degli anelli?
71. Il tuo personaggio preferito della Marvel?
72. Il tuo personaggio preferito Harry Potter?
73. Hai mai fatto teatro/cinema?
74. Hai qualche talento nascosto?
75. Meglio lodare o essere lodati?
76. Che modello di telefono hai?
77. A quanto sta la tua batteria?
78. Quale invenzione già esistente avresti voluto inventare tu?
79. Collezioni qualcosa?
80. Hai una morning routine?
81. Sei una persona disordinata od ordinata?
82. Quale lingua vorresti saper parlare?
83. Quale laurea vorresti avere?
84. Di quale sport vorresti essere campione del mondo?
85. Ti piacciono le persone muscolose?
86. Ti piacciono le persone alte?
87. Ti piacciono le persone in carne?
88. Il tuo orientamento religioso?
89. Che ruolo ha Dio nella tua vita?
90. Qual è un difetto che non sopporti negli altri?
91. Qual è un pregio che apprezzi sempre negli altri?
92. Meglio parlare od ascoltare?
93. Quale social usi di più?
94. C'è qualcuno che ti manca?
95. C'è qualcuno che vorresti ti lasciasse in pace per sempre?
96. Cosa diresti al te di dieci anni fa?
97. Quale stagione preferisci?
98. Qual è il tuo colore preferito?
99. Qual è un cartone della tua infanzia?
100. Dimmi a quale domanda vorresti rispondere così te la faccio
93 notes · View notes
marquise-justine-de-sade · 1 year ago
Text
Tumblr media
Ci chiamano "Gli Anziani"
Siamo nati negli anni 60 e 70.
Siamo cresciuti negli anni 70 e 80.
Abbiamo studiato negli anni 70-80.
Uscivamo insieme negli anni 70-80-90.
Ci siamo sposati e abbiamo scoperto il mondo negli anni 70-80-90.
Ci siamo avventurati negli anni 80-90.
Ci siamo stabilizzati negli anni 2000.
Siamo diventati più saggi nel 2010.
E andiamo saldamente oltre il 2020.
Sembra che viviamo diversi decenni...
DUE secoli diversi...
DUE millenni separati...
Siamo passati dal telefono con un operatore di chiamate a lunga distanza a videochiamate in qualsiasi parte del mondo.
Siamo passati dalle diapositive a YouTube, dischi in vinile alla musica online, lettere scritte a mano a e-mail e WhatsApp.
Dalla radio giochi in diretta, alla TV in bianco e nero, alla TV a colori e poi alla TV 3D HD.
Sono andato al negozio di videocassette e ora guardo Netflix.
Abbiamo conosciuto i primi computer, schede perforate, dischetti e ora abbiamo gigabyte e megabyte sui nostri smartphone.
Indossiamo pantaloncini per tutta l'infanzia e poi pantaloni, Oxford, razzi, gusci completi e jeans blu.
Abbiamo evitato la paralisi infantile, la meningite, la polio, la tubercolosi, l'influenza suina e ora il COVID-19.
Andavamo su pattini, tricicli, biciclette, ciclomotori, auto a benzina o diesel e ora guidiamo ibridi o elettrici.
Sì, ne abbiamo passate tante, ma che vita abbiamo avuto!
Potrebbero descriverci come "esemplari", persone nate in questo mondo degli anni cinquanta, che hanno avuto un'infanzia analoga e adulta digitale.
Abbiamo tipo "Ho visto tutto"!
La nostra generazione ha letteralmente vissuto e assistito più di chiunque altro in tutte le dimensioni della vita.
È la nostra generazione che si è letteralmente adattata al "CAMBIAMENTO. "
Un grande applauso a tutti i membri di una generazione molto speciale, che sarà UNICA!
58 notes · View notes
abr · 5 months ago
Text
Israele ci disturba
Perché ci impedisce di crogiolarci nell’illusione di un mondo perfetto, dove la guerra è stata cancellata. Quella piaga millenaria, che ha accompagnato l’uomo da sempre, noi l’abbiamo relegata al passato, eliminata. E poi arriva Israele. Ci ricorda che, a volte, la guerra è inevitabile. Che serve coraggio per assumersi la responsabilità di uccidere l’altro, quando la propria sopravvivenza è in gioco.
Isarele ci disturba
Perché non è politically correct. Non fa tutte le cose a modo. D’altra parte, quando sei grande come la Lombardia e sopravvivi per 70 anni in una regione dove sei costantemente sotto attacco, non stai ancora lì perché giochi pulito. La sopravvivenza impone di sporcarsi le mani. Il cane che viene azzannato, se non salta alla gola dell’aggressore, di solito viene sbranato. 
Israele ci disturba
Perché è realista, non idealista. E questo proprio non va giù a chi si è messo in testa che se sei una democrazia e sei un “giusto”, devi rispettare le regole sempre; stare lì a subire davanti a chi le regole non sa che sono, e all’occorrenza farsi anche divorare. Meglio morto e pulito che vivo e dannato. Ma nella realtà, le cose non funzionano così. Gli Stati suicidi non fanno la storia, spariscono e basta.
Israele ci disturba
Perché se sei di sinistra, farselo piacere è del tutto  fuori moda. Lo devi odiare per forza o sei messo al bando. Perché la sinistra è idealista e crede nella giustizia universale; nella difesa dei deboli; in quel mondo politically correct fatto di giusti e sbagliati. In quel mondo tanto puro quanto inesistente, perché alla resa dei conti (e lo dice la storia), quell’idealismo ha portato a più morti di qualsiasi porcheria realista.
Israele ci disturba
Perché ci sbatte in faccia la nostra ipocrisia. Quella del pensare di essere migliori perché stiamo con i “deboli”, anche quando quei deboli fanno stragi, si fanno esplodere sugli autobus, stuprano, sequestrano, lanciano razzi e missili. Allora i deboli li chiamiamo “resistenza” e accettiamo che per loro è normale non avere regole. Israele invece dovrebbe averne. Ma Israele se ne sbatte. Se non vuoi farti ammazzare, i moralisti li chiudi in cantina e butti la chiave.
via https://x.com/a_libutti/status/1845736108434358467
Tumblr media
18 notes · View notes
kon-igi · 1 year ago
Text
UN VIAGGIO NELL'ORRORE
Tranquilli, non è il vostro viaggio ma il mio.
Io sono nato all'inizio degli anni '70, quindi mi sono fatto prima tutta la cinematografia horror di Dario Argento&co e poi tutti gli slasher americani con le icone classiche quali Jason, Freddy, Leatherface etc.
Ma c'è un problema...
Io non ho mai visto nessuno di quei film fino al 1990.
Vedete, io vivevo in una famiglia molto particolare™ dove la televisione era vista come il male assoluto, ragion per cui fino ai 14 anni io sono stato costretto ad andare a letto alle nove di sera e durante il giorno potevo guardare solo un'ora di televisione (stranamente non era conteggiato il tempo davanti al Commodore 64 e indovinate un po' chi era il mio migliore amico).
In quell'ora a disposizione io cercavo, ovviamente, di farci stare i miei cartoni animati preferiti ma non mi era possibile guardare film, tantomeno di sera.
Me li facevo raccontare.
Sì perché, evidentemente, il concetto di film non adatto ai bambini si applicava solo a me mentre tutti i miei amici, invece, rimanevano alzati fino a tardi a guardare film pazzeschi insieme ai loro genitori e il giorno dopo me li raccontavano.
A difesa dei miei genitori posso dire che in effetti ero un bambino particolarmente impressionabile ed è forse a causa dei sogni che facevo alle elementari che scelsero di non espormi a quello che in linguaggio tecnico viene definito nightmare fuel.
Non che ne avessi bisogno, intendiamoci.
Per esempio, in terza o in quarta elementare fui perseguitato da quello che io avevo soprannominato Il Burattinaio Cadavere, che si manifestava nel seguente modo: prima io mi trovavo in un qualsiasi luogo a me conosciuto (casa, scuola, parco giochi etc) poi improvvisamente tutto diventava scuro e dei fili tipo ragnatele scendevano dal cielo per toccare le decine di cadaveri che improvvisamente erano apparsi accasciati a terra, i quali si rianimavano come burattini e mi venivano barcollando incontro. Ovviamente mi svegliavo urlando come un ossesso.
E che dire della Lamante, una donna che ogni notte mi faceva vedere un buco sul braccio e mi sussurrava 'Se mi aspetti poi ti faccio vedere cosa mi hanno fatto'. E dopo tornava con le braccia amputate e due lame lunghissime innestate cercando di trafiggermi.
E poi il Buio, la Porta, il Verme Oculare, lo Sghignazzatore Maledetto...
(Beh, forse ero un qualcosa di diverso da 'impressionabile' ma vabbe'...)
Comunque, il primo film horror che vidi a casa di un amico fu Halloween di John Carpenter e al di là dell'angoscia di vedere REALMENTE un qualcosa horror, mi piacque parecchio e lì cominciò la mia collezione di problemi.
Come qualsiasi manuale di pedagogia insegna fin dai primi capitoli, la lunga privazione di un qualcosa di proibito che ero l'unico a non possedere mi spinse a fare binge watching di ogni film horror, di ogni libro di Stephen King, Clive Barker, Lovecraft e persino a scegliere come gioco di ruolo preferito Call of Cthulhu invece del più innocuo Dungeons&Dragons.
Andai fuori di testa.
Ogni notte un Geteit Chemosit che indossava la faccia strappata di mia madre cercava di entrare in camera mia e di giorno giravo sempre armato perché non si sa mai.
Mandai quasi in ospedale la mia povera mamma che ebbe la pessima idea di entrare in camera mia perché mi lamentavo nel sonno (non avevo capito che la faccia era attaccata alla persona giusta) e a distanza di anni ancora ridiamo con i miei amici di quando in campeggio tenni sollevato per il collo lo sventurato che fece un verso sospetto quando, uscendo per pisciare ancora mezzo addormentato, calpestai per sbaglio il suo sacco a pelo.
Per me valeva il motto 'L'uomo che dorme con un machete sotto al cuscino è un pazzo tutte le notti tranne una' e infatti la routine serale dei miei amici era aspettare che mi addormentassi e poi nascondere tutte le mie armi (grazie Francesca perché quella notte particolare avrei senza dubbio ucciso tutti con la mia Katana).
La notte, insomma, non mi è stata mai amica perché forte in me era la convinzione, per non dire la certezza, che il sonno rendesse possibile la venuta di orrori innominabili che si arrampicavano lungo la parte sbagliata della luce.
Verso i diciannove anni facemmo una festa per la fine della Maturità in un'enorme casa di campagna di non mi ricordo chi e dopo aver bevuto l'impossibile ognuno si appropriò di una stanza a casa, chi per trombare (non io) chi per collassare (io).
Solo che non collassai.
Come in un racconto breve di Stephen King mi misi a sedere su un vecchio letto col materasso di lana e tenendo i piedi nudi su un pavimento di cotto dalle piastrelle tutte storte (assurdo come certi particolari rimangano impressi) cominciai a fissare la porta chiusa.
Faceva caldo ma l'avevo chiusa.
Improvvisamente sento una sensazione strana sulla schiena, come di brividi, e i capelli mi si rizzano sulla nuca.
Un pensiero mi si insinua nelle tempie come un ago nel polistirolo...
'Sta arrivando'.
E poi abbasso lo sguardo e vedo che sto tenendo in mano un lungo coltello da macellaio, che evidentemente non ricordavo di aver preso giù in cucina.
Non ricordavo di averlo preso o forse in quel momento avevo capito qualcosa?
Sta arrivando
Punto i piedi a terra...
STA ARRIVANDO
Mi alzo e stringo più forte il coltello
STA ARRIV...
Ma io mi muovo per primo e scatto verso la porta con un fendente dal basso verso l'alto che avrebbe aperto in due la pancia dell'essere non appena avesse spalancato la porta.
TUNC!
Guardo la lama affondata a metà nel pannello della porta chiusa, assolutamente chiusa ma così chiusa che pareva l'emblema della possibilità che io quella sera trombassi.
Allora scendo in cucina, rimetto il coltello nel cassetto e tra i gorgoglii dei conati di vomito di chi aveva ecceduto e l'assoluto silenzio di chi non stava minimamente trombando, mi sdraio sul letto e mi addormento di un sonno senza sogni.
La parte più nobile e metafisica di me vuole pensare che con quell'ultimo fendente dato al vuoto in realtà uccisi definitivamente l'oscurità in me ma in realtà credo di aver semplicemente realizzato che chiunque fosse entrato in quel particolare momento si sarebbe visto rovesciare gli intestini sul pavimento e questo non rientrava tra le cose che avrei voluto fare da grande.
25 notes · View notes
colorfulprincewombat · 1 year ago
Text
Tumblr media
Noi Boomer
"Molti sono morti, e quelli che sono ancora qui vengono chiamati ""gli anziani. ""
Siamo nati negli anni 40-50-60.
Siamo cresciuti negli anni 50-60-70
Abbiamo studiato negli anni 60-70-80.
Eravamo insieme negli anni 70-80-90.
Ci siamo sposati o no e abbiamo scoperto il mondo negli anni 70-80-90.
Avventure negli anni 80-90.
Ci stiamo ambientando negli anni 2000.
Siamo diventati più saggi negli anni 2010.
E andiamo forte fino al 2020 e oltre.
A quanto pare abbiamo attraversato OTTO decenni diversi...
DUE secoli diversi...
DUE millennial diversi...
Siamo passati dal telefono con l'operatore per chiamate interurbane, cabine a pagamento, videochiamate in tutto il mondo.
Siamo passati dalle slide a YouTube, dai vinili alla musica online, dalle lettere scritte a mano alle mail e Whats App.
Giochi in diretta radio, TV in bianco e nero, TV a colori, poi TV 3D HD.
Siamo andati al videonoleggio e ora guardiamo Netflix.
Abbiamo conosciuto i primi computer, schede perforate, dischi e ora abbiamo gigabyte e megabyte sui nostri smartphone.
Abbiamo indossato pantaloncini per tutta la nostra infanzia, poi pantaloni, pantaloni ep o minigonne, Oxford, Clarks, sciarpe palestinesi, tute e jeans blu.
Abbiamo evitato paralisi infantile, meningite, poliomielite, tubercolosi, influenza suina e ora COVID-19.
Abbiamo fatto pattinaggio a rotelle, pattinaggio a rotelle, triciclo, bicicletta, motorino, benzina o diesel e ora guidiamo ibridi o elettrico.
Abbiamo giocato con i piccoli
cavalli e dama, struzzi e biglie, soglia 1000 e monopoli, ora c'è Candy Crush sui nostri smartphone
E leggiamo... molto
E la religione dei nostri compagni di scuola non era una materia...
Bevevamo acqua di rubinetto e limonata in bottiglie di vetro, e le verdure nel nostro piatto erano sempre fresche, oggi ci arrivano i pasti a domicilio
Sì, ne abbiamo passate tante ma che bella vita che abbiamo avuto!
Potrebbero descriverci come "ex-annuali"; persone nate in questo mondo anni '50, che hanno avuto un'infanzia analogica e un'età adulta digitale.
Dovremmo aggiungere la Rivoluzione Biologica a cui abbiamo assistito. Nel 1960, la biologia era molto descrittiva. Abbiamo assistito all'evento della Biologia Molecolare: scoperte le molecole della Vita: DNA, RNA ecc. Quando vedi tutto quello che ne è uscito: terapia genica, impronte genetiche, e altri i progressi sono considerevoli.
Abbiamo tipo "visto tutto"!
La nostra generazione ha letteralmente vissuto e assistito più di ogni altra in ogni dimensione della vita.
Questa è la nostra generazione che si è letteralmente adattata al "CAMBIAMENTO".
Un grande augurio a tutti i componenti di una generazione davvero speciale, che sarà UNICA.. "
Ph.Woodstock 1969
6 notes · View notes
fashionbooksmilano · 2 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Ozbek
Spring/Summer 1997 Collection
Rifat Ozbek, 1997, 86 photos, 12 x 15 cm
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Rifat Ozbek (1953) è uno stilista turco che all’inizio della carriera ha lavorato anche in Italia, con walter Albini . Negli anni ’70 è in Inghilterra per studiare architettura, ma lascia per iscriversi alla Saint Martin’s School of Art. I suoi primi abiti, commissionati da una catena di magazzini, sono ispirati all’Oriente. La collezione del debutto è dell’84. Si afferma a livello internazionale a partire dalla seconda metà degli anni ’80, con uno stile multietnico, opulento e fantasioso. Collezioni ispirate spesso all’arte, ma anche al costume: tra i temi più celebri, gli esistenzialisti, gli orientalisti, Capri anni ’50, i balletti di Martha Graham, alcuni film o libri, ma anche idee prese a prestito dallo street style e dal disco-look, ripensate in chiave prêt-à-porter. Nell’87 lancia la linea Future Ozbek. Ma è soprattutto dall’88 — da quando cioè inizia a collaborare con l’italiana Aeffe, azienda che produce e distribuisce le sue collezioni — che Ozbek consolida la sua popolarità e i suoi prodotti sono venduti in tutto il mondo. Affronta gli anni ’90 con una nuova visione: una collezione tutta bianca, ispirata alla New Age, che lo rende uno dei paladini della moda avant-garde internazionale. Sperimenta poi il video come forma alternativa di presentazione delle sue collezioni. Nel ’91 debutta nel calendario degli stilisti milanesi; nel ’94 sfila a Parigi; nel ’96 disegna i costumi per l’apertura dei giochi olimpici di Atlanta, lancia il profumo Ozbek, una linea Rugs and “Kilims” e partecipa infine alla Biennale di Firenze della moda. Nel ’97 debutta sulle passerelle newyorkesi.
08/05/23
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:          fashionbooksmilano
instagram:   fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr:          fashionbooksmilano, designbooksmilano
21 notes · View notes
elenascrive · 1 year ago
Text
Mio Caro Papi,
quest’oggi 7 novembre 2023 compi 70 anni.
Ti guardo e stento a crederci, perché a parte i capelli bianchi e qualche ruga qua e là, m’appari il Padre di sempre. Sarà per via del fatto che mi sento ancora piuttosto piccola e ciò fa sì che veda più piccolo anche Te.
Ti guardo e mi rivedo in Te! Ogni parte del Tuo volto mi racconta della Mia bellissima infanzia, di quando mi tenevi in braccio o mi portavi sulle Tue spalle con Io che mi sentivo come una Piccola Principessa, al sicuro e protetta dal Suo Grande Eroe. Di quando mi portavi al parco giochi la domenica mattina, mentre la Mamma restava in casa a fare i mestieri. Di quando la sera mi raccontavi le favole orgogliosamente da Te inventate, per farmi addormentare con il sorriso sulle labbra. Di quei giorni spensierati ricordo perfettamente ogni cosa. Mi trasmettevi molto del Tuo sapere e delle Tue passioni, impartendomi lezioni di vita che tengo care ancora oggi. Molto del Tuo Essere insomma ha finito magicamente con il divenire anche il Mio e per questo lo sai Ti devo tantissimo. Sei Tu che mi hai donato infatti la passione per la Musica, per il Canto e per il Ritmo, comprando dischi e musicassette a non finire, d’ascoltare ripetutamente soprattutto in auto, quando le cantavamo insieme, mentre Mamma c’intimava di stare zitti! Sei Tu che mi hai donato la Passione per la Scrittura, la calligrafia, le penne e tutto quello che riguarda la creatività in genere. Sei Tu che mi hai donato la passione per i viaggi da percorrere sin dove si può rigorosamente in macchina, perché più sono lunghi e meglio è, poiché l’importante non è la meta ma la strada per raggiungerla. Mi hai donato l’Amore incondizionato per la Natura e gli animali. Perfino per i latticini che stra adoriamo! Che gran golosi che siamo!
Da Te ho ereditato inoltre il Mio lato tenero e sensibile, perennemente bisognosa di attenzioni e di coccole.
Purtroppo però ho anche ereditato ansia ed insicurezza e di queste ne avrei certo fatto volentieri a meno.
In questi 70 anni di vita trascorsi ne hai viste praticamente di tutti i colori! Infatti non sempre la Vita è stata generosa con Te! Ti ha dato tanto ma Ti ha tolto altrettanto, riuscendo però ad uscire da ogni tempesta affrontata a testa alta. Sono fiera di Te per questo! Mi dispiace per le innumerevoli incomprensioni che ci sono state e continuano ad esserci fra di Noi. Purtroppo da quando sono adulta non riusciamo più ad intenderci come un tempo. Tuttavia siamo ancora qui a festeggiare e qualcosa vorrà pur significare. Ti auguro di non sentirti mai arrivato o peggio ancora anziano, perché la Tua Esistenza ha ancora tanto da offrire e non vede l’ora di fartelo scoprire. Sei ancora un giovincello, riparti da questo. Per Te sono e resterò per sempre la Tua “Nica”. Qualsiasi cosa accadrà questo non cambierà.
Buon Compleanno allora,
Tua Elenuccia
Tumblr media
14 notes · View notes
arhalternativo · 1 year ago
Text
Tumblr media
"Molti sono morti, e quelli che sono ancora qui vengono chiamati ""gli anziani. ""
Siamo nati negli anni 40-50-60.
Siamo cresciuti negli anni 50-60-70
Abbiamo studiato negli anni 60-70-80.
Eravamo insieme negli anni 70-80-90.
Ci siamo sposati o no e abbiamo scoperto il mondo negli anni 70-80-90.
Avventure negli anni 80-90.
Ci stiamo ambientando negli anni 2000.
Siamo diventati più saggi negli anni 2010.
E andiamo forte fino al 2020 e oltre.
A quanto pare abbiamo attraversato OTTO decenni diversi...
DUE secoli diversi...
DUE millennial diversi...
Siamo passati dal telefono con l'operatore per chiamate interurbane, cabine a pagamento, videochiamate in tutto il mondo.
Siamo passati dalle slide a YouTube, dai vinili alla musica online, dalle lettere scritte a mano alle mail e Whats App.
Giochi in diretta radio, TV in bianco e nero, TV a colori, poi TV 3D HD.
Siamo andati al videonoleggio e ora guardiamo Netflix.
Abbiamo conosciuto i primi computer, schede perforate, dischi e ora abbiamo gigabyte e megabyte sui nostri smartphone.
Abbiamo indossato pantaloncini per tutta la nostra infanzia, poi pantaloni, pantaloni ep o minigonne, Oxford, Clarks, sciarpe palestinesi, tute e jeans blu.
Abbiamo evitato paralisi infantile, meningite, poliomielite, tubercolosi, influenza suina e ora COVID-19.
Abbiamo fatto pattinaggio a rotelle, pattinaggio a rotelle, triciclo, bicicletta, motorino, benzina o diesel e ora guidiamo ibridi o elettrico.
Abbiamo giocato con i piccoli
cavalli e dama, struzzi e biglie, soglia 1000 e monopoli, ora c'è Candy Crush sui nostri smartphone
E leggiamo... molto
E la religione dei nostri compagni di scuola non era una materia...
Bevevamo acqua di rubinetto e limonata in bottiglie di vetro, e le verdure nel nostro piatto erano sempre fresche, oggi ci arrivano i pasti a domicilio
Sì, ne abbiamo passate tante ma che bella vita che abbiamo avuto!
Potrebbero descriverci come "ex-annuali"; persone nate in questo mondo anni '50, che hanno avuto un'infanzia analogica e un'età adulta digitale.
Dovremmo aggiungere la Rivoluzione Biologica a cui abbiamo assistito. Nel 1960, la biologia era molto descrittiva. Abbiamo assistito all'evento della Biologia Molecolare: scoperte le molecole della Vita: DNA, RNA ecc. Quando vedi tutto quello che ne è uscito: terapia genica, impronte genetiche, e altri i progressi sono considerevoli.
Abbiamo tipo "visto tutto"!
La nostra generazione ha letteralmente vissuto e assistito più di ogni altra in ogni dimensione della vita.
Questa è la nostra generazione che si è letteralmente adattata al "CAMBIAMENTO".
Un grande augurio a tutti i componenti di una generazione davvero speciale, che sarà UNICA.. "
In gran parte ispirato da un autore sconosciuto
Woodstock 1969
4 notes · View notes
erosthanatos71 · 1 year ago
Text
Ci chiamano "Gli Anziani"
Siamo nati negli anni 50 - 60 e 70.
Siamo cresciuti negli anni 70 e 80.
Abbiamo studiato negli anni 70-80.
Uscivamo insieme negli anni 70-80-90.
Ci siamo sposati e abbiamo scoperto il mondo negli anni 70-80-90.
Ci siamo avventurati negli anni 80-90.
Ci siamo stabilizzati negli anni 2000.
Siamo diventati più saggi nel 2010.
E andiamo saldamente oltre il 2020.
Sembra che viviamo diversi decenni...
DUE secoli diversi...
DUE millenni separati...
Siamo passati dal telefono con un operatore di chiamate a lunga distanza a videochiamate in qualsiasi parte del mondo.
Siamo passati dalle diapositive a YouTube, dischi in vinile alla musica online, lettere scritte a mano a e-mail e WhatsApp.
Dalla radio giochi in diretta, alla TV in bianco e nero, alla TV a colori e poi alla TV 3D HD.
Sono andato al negozio di videocassette e ora guardo Netflix.
Abbiamo conosciuto i primi computer, schede perforate, dischetti e ora abbiamo gigabyte e megabyte sui nostri smartphone.
Indossiamo pantaloncini per tutta l'infanzia e poi pantaloni, Oxford, razzi, gusci completi e jeans blu.
Abbiamo evitato la paralisi infantile, la meningite, la polio, la tubercolosi, l'influenza suina e ora il COVID-19.
Andavamo su pattini, tricicli, biciclette, ciclomotori, auto a benzina o diesel e ora guidiamo ibridi o elettrici.
Sì, ne abbiamo passate tante, ma che vita abbiamo avuto!
Potrebbero descriverci come "esemplari", persone nate in questo mondo degli anni cinquanta, che hanno avuto un'infanzia analoga e adulta digitale.
Abbiamo tipo "Ho visto tutto"!
La nostra generazione ha letteralmente vissuto e assistito più di chiunque altro in tutte le dimensioni della vita.
È la nostra generazione che si è letteralmente adattata al "CAMBIAMENTO. "
Un grande applauso a tutti i membri di una generazione molto speciale, che sarà UNICA!
#generazioneX #Boomer #GenX
2 notes · View notes
boomerissimo · 3 months ago
Text
Serie Ufo: il fashion del futuro era molto anni ‘70
Ci avevano immaginati così - #boomerissimo #ufoshado #ufo #comandantestraker #gerryanderson
E’ sempre divertente guardare come il passato immaginava il presente che viviamo ora, soprattutto dal lato fashion. Fanno sorridere le serie tv di fantascienza di qualche anno fa. Con le conoscenze che abbiamo oggi, certe soluzioni “avveniristiche” sembrano giochi infantili, anche se qualche idea messa in campo allora si è poi concretizzata nel nostro futuro. Una per tutti, l’AI. Comandante…
0 notes
oltrearcobaleno · 5 months ago
Text
La straordinaria vita di John Forbes Nash, Jr. tra genio matematico e schizofrenia
John Forbes Nash, Jr., nato il 13 giugno 1928 a Bluefield, è stato un matematico statunitense di straordinario talento, noto per i suoi contributi pionieristici nella teoria dei giochi e per il suo percorso di vita segnato dalla lotta con la schizofrenia.Grazie alle sue innovative intuizioni matematiche, Nash ricevette il Premio Nobel per l’economia nel 1994, in riconoscimento del suo lavoro rivoluzionario sui modelli di equilibrio in sistemi non cooperativi. Tuttavia, il suo talento era offuscato da una malattia mentale debilitante, che incise profondamente sulla sua vita personale e professionale.
Tumblr media
L’inizio della genialità: infanzia e formazione
Nash mostrò sin da piccolo un’intelligenza sopra la media e un’indole introversa. A Bluefield, nella sua infanzia e adolescenza, si distingueva per il suo amore per i libri piuttosto che per le attività sociali o i giochi con i coetanei. La sua famiglia, composta dal padre ingegnere e dalla madre colta e determinata, lo incoraggiava ad esplorare il mondo della scienza. Fin dai primi anni di scuola, Nash era affascinato dalla matematica e dai numeri, tanto che, a soli 14 anni, lesse il libro I grandi matematici di Eric Temple Bell, un’opera che suscitò in lui l’interesse per il famoso teorema di Fermat e lo spinse a cercare di dimostrarlo da solo.
La sua ascesa accademica continuò a Princeton, dove, oltre alla teoria dei giochi, approfondì la topologia e l’algebra, sviluppando abilità straordinarie nella risoluzione di problemi complessi. Durante questo periodo, formulò i fondamenti della teoria dei giochi non cooperativi, che divennero successivamente conosciuti come “equilibrio di Nash”. Questo concetto, cruciale nella teoria dei giochi, permette di prevedere strategie di comportamento in situazioni di conflitto e competizione, e trova applicazioni in economia, politica, e altre discipline.
La schizofrenia: l’ombra su un genio
A partire dal 1959, il cammino di Nash cambiò radicalmente con l’insorgenza della schizofrenia, una malattia mentale che lo costrinse a numerosi ricoveri in ospedali psichiatrici. Inizialmente, Nash si era presentato ai colleghi con un giornale sostenendo che contenesse messaggi cifrati indirizzati solo a lui. Questa fu una delle prime manifestazioni della schizofrenia, che divenne ben presto una presenza costante nella sua vita, portandolo a sviluppare paranoie e allucinazioni. Nash vedeva complotti ovunque, e spesso affermava di essere un’entità speciale, come l’imperatore dell’Antartide o persino il piede sinistro di Dio.
Con il progredire della malattia, Nash e la sua famiglia affrontarono un lungo periodo di difficoltà. Tra ricoveri e trattamenti intensivi, come lo shock insulinico e la clorpromazina, il matematico perse il suo incarico accademico e vide la sua vita privata sgretolarsi. Tuttavia, la sua resilienza e l’amore della moglie Alicia furono determinanti per la sua graduale ripresa. Verso gli anni ’70, Nash rifiutò di continuare la terapia farmacologica e imparò a gestire i sintomi della schizofrenia senza farmaci, conducendo una vita in bilico tra momenti di lucidità e ricadute. Con il passare degli anni, riuscì a mantenere un equilibrio, integrandosi nuovamente nell’ambiente accademico.
La rinascita e il Nobel
Dopo decenni di lotta, gli anni ’90 segnarono una rinascita per Nash. Finalmente libero dai sintomi più gravi della schizofrenia, poté tornare a dedicarsi alla matematica e fu accolto con entusiasmo dalla comunità accademica internazionale. Il conferimento del Premio Nobel per l’economia nel 1994 simboleggiò il culmine della sua rinascita e della sua straordinaria carriera. La decisione della Commissione Nobel di premiarlo evidenziava l’importanza delle sue scoperte, che avevano influenzato profondamente l’economia e la teoria dei giochi. Nash ricevette il premio come riconoscimento per i suoi contributi giovanili, ma anche come simbolo della sua vittoria contro la schizofrenia.
La storia di Nash tra letteratura e cinema
La vita di Nash fu resa celebre dal libro di Sylvia Nasar Il genio dei numeri, pubblicato nel 1998, e successivamente dal film A Beautiful Mind, diretto da Ron Howard nel 2001. Il film, che valse diversi Oscar, narra in modo romanzato la lotta di Nash contro la schizofrenia e il suo ritorno alla normalità, grazie anche al supporto della moglie Alicia. Interpretato da Russell Crowe, A Beautiful Mind portò al grande pubblico la straordinaria storia di Nash, sebbene con alcune semplificazioni e modifiche narrative rispetto alla realtà.
Il ritorno alla matematica e il Premio Abel
Oltre al Nobel, nel 2015 Nash fu insignito del prestigioso Premio Abel per i suoi contributi nella teoria delle equazioni differenziali alle derivate parziali non lineari e le loro applicazioni in analisi geometrica, un riconoscimento che sottolineava ancora una volta la sua immensa portata come matematico. La schizofrenia era ormai un’ombra lontana per Nash, che aveva raggiunto una serenità tale da poter accettare premi e riconoscimenti senza l’interferenza della malattia.
L’epilogo di una vita straordinaria
Il 23 maggio 2015, a ottantasei anni, John Nash morì insieme alla moglie Alicia in un tragico incidente stradale nel New Jersey. I due stavano tornando in taxi dall’aeroporto di Newark, dopo aver ritirato il Premio Abel in Norvegia, quando la loro auto fu coinvolta in un incidente. Così si concluse la straordinaria vita di Nash, un uomo che, nonostante le difficoltà causate dalla schizofrenia, riuscì a contribuire in modo indelebile alla matematica e alla teoria dei giochi, lasciando un’eredità che continua a ispirare studiosi e persone in tutto il mondo.
In sintesi, John Nash rappresenta uno dei più complessi e affascinanti esempi di genio e fragilità, una figura che ha mostrato al mondo come la schizofrenia, pur essendo una malattia debilitante, non debba necessariamente impedire a una persona di contribuire in modo significativo alla società. Grazie ai suoi risultati in ambito matematico e alla sua lotta contro la schizofrenia, Nash continua ad essere ricordato come uno degli esempi più straordinari di resilienza e di potere del pensiero umano.
Leggici su Linkedin
Indicaci come contattarti
0 notes
enkeynetwork · 6 months ago
Link
0 notes
francobollito · 7 months ago
Text
Tumblr media
Ci chiamano "Gli Anziani", i Boomer...
Siamo nati negli anni 60 e 70.
Siamo cresciuti negli anni 70 e 80.
Abbiamo studiato negli anni 70-80.
Uscivamo insieme negli anni 70-80-90.
Ci siamo sposati e abbiamo scoperto il mondo negli anni 70-80-90.
Ci siamo avventurati negli anni 80-90.
Ci siamo stabilizzati negli anni 2000.
Siamo diventati più saggi nel 2010.
E andiamo saldamente oltre il 2020.
Sembra che viviamo diversi decenni
DUE secoli diversi
DUE millenni separati
Siamo passati dal telefono con un operatore di chiamate a lunga distanza a videochiamate in qualsiasi parte del mondo.
Siamo passati dalle diapositive a YouTube, dischi in vinile alla musica online, lettere scritte a mano a e-mail e WhatsApp.
Dalla radio giochi in diretta, alla TV in bianco e nero, alla TV a colori e poi alla TV 3D HD.
Sono andato al negozio di videocassette e ora guardo Netflix.
Abbiamo conosciuto i primi computer, schede perforate, dischetti e ora abbiamo gigabyte e megabyte sui nostri smartphone.
Indossiamo pantaloncini per tutta l'infanzia e poi pantaloni, Oxford, razzi, gusci completi e jeans blu.
Abbiamo evitato la paralisi infantile, la meningite, la polio, la tubercolosi, l'influenza suina e il COVID-19.
Andavamo su pattini, tricicli, biciclette, ciclomotori, auto a benzina o diesel e ora guidiamo ibridi o elettrici.
Sì, ne abbiamo passate tante, ma che vita abbiamo avuto!
Potrebbero descriverci come "esemplari", persone nate in questo mondo degli anni cinquanta, che hanno avuto un'infanzia analoga e adulta digitale.
Abbiamo tipo "Ho visto tutto"!
La nostra generazione ha letteralmente vissuto e assistito più di chiunque altro in tutte le dimensioni della vita.
È la nostra generazione che si è letteralmente adattata al "CAMBIAMENTO. "
Un grande applauso a tutti i membri di una generazione molto speciale, che sarà UNICA!
0 notes
djs-party-edm-italia · 10 months ago
Text
Gardacqua - Garda (VR): un'estate 2024 da vivere tra parco, piscine, Adventure Camp per bambini e ottimi piatti
Tumblr media
Il grande parco estivo di 11mila mq di Gardacqua, centro benessere d'eccellenza a Garda (Verona) è finalmente aperto. Se i trattamenti di questa realtà sono ormai ben conosciuti, soprattutto d'estate i motivi per frequentarlo sono anche altri. A tutte le età.
Circondato da verdi colline, il parco di Gardacqua sarà aperto per tutta l'estate 2024 fino all'8 settembre. E' il posto giusto per regalarsi rilassanti bagni di sole, noleggiando lettini ed ombrelloni. All'interno del parco c'è poi una grande piscina, con uno scivolo in inox per i più piccoli e non solo. La vasca ha anche una parte dedicata a chi ha voglia di nuotare. 
E ancora: idromassaggi per il relax, vasca contro corrente e pure river, per il divertimento. A completare l'offerta "acqua", il parco di Gardacqua dispone anche di una zona bambini con scivoli, giochi d'acqua, e una vasca riscaldata a 32° con lettini idromassaggio e getti d'acqua. Non è tutto. Lo staff Gardacqua pensa anche a chi vuol muoversi e fare sport nel verde.  Per tutta l'estate continuano le nostre attività di acquafitness e pilates in acqua così conciliamo allenamento e tintarella.
Per i più piccoli, sono poi aperte le iscrizione agli Adventure Camp estivi di Gardacqua, aperti a bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni. Saranno impegnati in attività motorie, in acqua e a terra, progetti sostenibili come la cura dell'orto, attività creative e ricreative saranno in programma ogni giorno... A completare l'offerta il buon cibo cucinato dalle cucine di Gardacqua, che propongono ogni giorno menù bilanciati e sano, studiati dalla dietista del centro. Si parte dal 10 di giugno e si continua, dal lunedì al venerdì, con diverse modalità, fino al 6 settembre. I Camp si fermano solo per la settimana di Ferragosto, offrendo un servizio davvero importante alle famiglie in cui i genitori lavorano anche d'estate.
Qui tutti i dettagli: https://bit.ly/CampGardacqua
Tornando al buon cibo, il ristorante di Gardacqua è davvero invitante, soprattutto con la bella stagione. Si affaccia direttamente sul parco, offre angoli d'ombra freschi per gustare piatti semplici ma gustosi adatti per una giornata di sole e acqua. Il momento aperitivo è  inserito in un quadro naturalistico meraviglioso: al tramonto tutte la vallate e le colline si dipingono di rosso. E' la perfetta conclusione di una giornata di relax e divertimento.
///
Gardacqua - SPA, Wellness and Pools
Via Cirillo Salaorni ,10 
37016 Garda (VR)
045 627 0563
Cos'è Gardacqua? 
Gardacqua, a Garda, sulla sponda veronese del lago, è sinonimo di tempo dedicato al benessere. La struttura, conosciuta per il suo approccio globale al wellness, è circondata da un verde parco con ulivi secolari. A livello archiettonico è caratterizzata da una elegante cupola di cristallo ed ospita una SPA di oltre 1700 MQ, grandi piscine interne ed esterne in cui rilassarsi oppure nuotare, beauty center in cui regalarsi trattamenti e massaggi d'ogni tipo, bar, ristoranti ed aree kids dedicate ai più piccoli.
Gli augfuss meister, i maestri di sauna di Gardacqua SPA, guidano gli ospiti nei loro momenti di relax. La struttura segue la filosofia della tradizione nordica: all'interno degli ambienti caldi non è consentito l'utilizzo del costume: ad alte temperature infatti alcuni tessuti possono rilasciare sostanze tossiche. Invece c'è l'obbligo di coprirsi nelle aree di passaggio tra un ambiente e l'altro. Al Welcome Desk sono disponibili teli, ciabatte e accappatoi, così che gli ospiti possano pensare solo a rilassarsi.
Gardacqua SPA è dotata di un'ampia Sauna Finlandese con cromoterapia (Temperatura: 80-90°C, umidità 5%). Qui calore, colori e profumi creano l'atmosfera indispensabile per un'esperienza di profondo benessere. La Bio Sauna (temperatura: 50-70°C; umidità: 40%), con il suo ambiente caldo e umido, è invece ideata per avvicinare alla sauna anche tutti coloro che soffrono le alte temperature. Il Bagno Salino (temperatura: 40-50°C, umidità: 80%) è poi un ambiente dal vapore salinizzato che grazie all'azione antibatterica delle particelle di sale è in grado di favorire l'igienizzazione delle vie respiratorie. Lo scrub salino, realizzato all'interno, leviga lo strato superficiale della pelle e riattiva la microcircolazione. 
Il Bagno Turco (temperatura 40-50°C; umidità: 95-100%) stimola i pori della pelle ad aprirsi ed induce la sudorazione, favorendo una profonda pulizia dell'epidermide attraverso l'eliminazione di tossine e impurità. Il Laconium (temperatura: 55-65°C; umidità: 20%) è invece un ambiente dedicato al riscaldamento graduale del corpo per un effetto di rilassamento totale. Il Percorso Kneipp di SPA Gardaqua, a Garda (VR), alterna acqua fredda e acqua calda, per stimolare la microcircolazione di gambe e piedi. La Cascata di Ghiaccio, invece, offre il raffreddamento più indicato dopo la permanenza negli ambienti caldi per ottenere il massimo dalla propria esperienza in sauna.
Non manca una grande zona Idromassaggio (temperatura: 33-35°), per un relax che stimola la circolazione e decontrae i muscoli. Tra un ambiente e l'altro, qualche momento di assoluto relax nell'accogliente e silenziosa Dream Room è poi l'ideale per una breve pausa. Ecco poi la grande Zona Relax, con vista sul prato privato della SPA: qui ci si riposa al caldo, con luce naturale, coccolati da un tiepido raggio di sole con vista sul prato privato della SPA. La struttura è dotata di un Solarium Naturista, un prato privato dove prendere il sole senza costume in mezzo al verde e alla natura.
0 notes
sounds-right · 10 months ago
Text
Gardacqua - Garda (VR): un'estate 2024 da vivere tra parco, piscine, Adventure Camp per bambini ed ottimi piatti
Tumblr media
Il grande parco estivo di 11mila mq di Gardacqua, centro benessere d'eccellenza a Garda (Verona) è finalmente aperto. Se i trattamenti di questa realtà sono ormai ben conosciuti, soprattutto d'estate i motivi per frequentarlo sono anche altri. A tutte le età.
Circondato da verdi colline, il parco di Gardacqua sarà aperto per tutta l'estate 2024 fino all'8 settembre. E' il posto giusto per regalarsi rilassanti bagni di sole, noleggiando lettini ed ombrelloni. All'interno del parco c'è poi una grande piscina, con uno scivolo in inox per i più piccoli e non solo. La vasca ha anche una parte dedicata a chi ha voglia di nuotare. 
E ancora: idromassaggi per il relax, vasca contro corrente e pure river, per il divertimento. A completare l'offerta "acqua", il parco di Gardacqua dispone anche di una zona bambini con scivoli, giochi d'acqua, e una vasca riscaldata a 32° con lettini idromassaggio e getti d'acqua. Non è tutto. Lo staff Gardacqua pensa anche a chi vuol muoversi e fare sport nel verde.  Per tutta l'estate continuano le nostre attività di acquafitness e pilates in acqua così conciliamo allenamento e tintarella.
Per i più piccoli, sono poi aperte le iscrizione agli Adventure Camp estivi di Gardacqua, aperti a bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni. Saranno impegnati in attività motorie, in acqua e a terra, progetti sostenibili come la cura dell'orto, attività creative e ricreative saranno in programma ogni giorno... A completare l'offerta il buon cibo cucinato dalle cucine di Gardacqua, che propongono ogni giorno menù bilanciati e sano, studiati dalla dietista del centro. Si parte dal 10 di giugno e si continua, dal lunedì al venerdì, con diverse modalità, fino al 6 settembre. I Camp si fermano solo per la settimana di Ferragosto, offrendo un servizio davvero importante alle famiglie in cui i genitori lavorano anche d'estate.
Qui tutti i dettagli: https://bit.ly/CampGardacqua
Tornando al buon cibo, il ristorante di Gardacqua è davvero invitante, soprattutto con la bella stagione. Si affaccia direttamente sul parco, offre angoli d'ombra freschi per gustare piatti semplici ma gustosi adatti per una giornata di sole e acqua. Il momento aperitivo è  inserito in un quadro naturalistico meraviglioso: al tramonto tutte la vallate e le colline si dipingono di rosso. E' la perfetta conclusione di una giornata di relax e divertimento.
///
Gardacqua - SPA, Wellness and Pools
Via Cirillo Salaorni ,10 
37016 Garda (VR)
045 627 0563
Cos'è Gardacqua? 
Gardacqua, a Garda, sulla sponda veronese del lago, è sinonimo di tempo dedicato al benessere. La struttura, conosciuta per il suo approccio globale al wellness, è circondata da un verde parco con ulivi secolari. A livello archiettonico è caratterizzata da una elegante cupola di cristallo ed ospita una SPA di oltre 1700 MQ, grandi piscine interne ed esterne in cui rilassarsi oppure nuotare, beauty center in cui regalarsi trattamenti e massaggi d'ogni tipo, bar, ristoranti ed aree kids dedicate ai più piccoli.
Gli augfuss meister, i maestri di sauna di Gardacqua SPA, guidano gli ospiti nei loro momenti di relax. La struttura segue la filosofia della tradizione nordica: all'interno degli ambienti caldi non è consentito l'utilizzo del costume: ad alte temperature infatti alcuni tessuti possono rilasciare sostanze tossiche. Invece c'è l'obbligo di coprirsi nelle aree di passaggio tra un ambiente e l'altro. Al Welcome Desk sono disponibili teli, ciabatte e accappatoi, così che gli ospiti possano pensare solo a rilassarsi.
Gardacqua SPA è dotata di un'ampia Sauna Finlandese con cromoterapia (Temperatura: 80-90°C, umidità 5%). Qui calore, colori e profumi creano l'atmosfera indispensabile per un'esperienza di profondo benessere. La Bio Sauna (temperatura: 50-70°C; umidità: 40%), con il suo ambiente caldo e umido, è invece ideata per avvicinare alla sauna anche tutti coloro che soffrono le alte temperature. Il Bagno Salino (temperatura: 40-50°C, umidità: 80%) è poi un ambiente dal vapore salinizzato che grazie all'azione antibatterica delle particelle di sale è in grado di favorire l'igienizzazione delle vie respiratorie. Lo scrub salino, realizzato all'interno, leviga lo strato superficiale della pelle e riattiva la microcircolazione. 
Il Bagno Turco (temperatura 40-50°C; umidità: 95-100%) stimola i pori della pelle ad aprirsi ed induce la sudorazione, favorendo una profonda pulizia dell'epidermide attraverso l'eliminazione di tossine e impurità. Il Laconium (temperatura: 55-65°C; umidità: 20%) è invece un ambiente dedicato al riscaldamento graduale del corpo per un effetto di rilassamento totale. Il Percorso Kneipp di SPA Gardaqua, a Garda (VR), alterna acqua fredda e acqua calda, per stimolare la microcircolazione di gambe e piedi. La Cascata di Ghiaccio, invece, offre il raffreddamento più indicato dopo la permanenza negli ambienti caldi per ottenere il massimo dalla propria esperienza in sauna.
Non manca una grande zona Idromassaggio (temperatura: 33-35°), per un relax che stimola la circolazione e decontrae i muscoli. Tra un ambiente e l'altro, qualche momento di assoluto relax nell'accogliente e silenziosa Dream Room è poi l'ideale per una breve pausa. Ecco poi la grande Zona Relax, con vista sul prato privato della SPA: qui ci si riposa al caldo, con luce naturale, coccolati da un tiepido raggio di sole con vista sul prato privato della SPA. La struttura è dotata di un Solarium Naturista, un prato privato dove prendere il sole senza costume in mezzo al verde e alla natura.
0 notes