#raccolta di fiabe
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grazielladwan · 12 days ago
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PETALI DI CUORE
“Petali di cuore”: 56 scrittori (inclusa me), una raccolta di fiabe e un pizzico di magia. C’era una volta una piccola scuola elementare a Cuceglio, un paese incantevole incastonato tra le colline del Canavese. Ma questa scuola, come nelle migliori fiabe, si trova in pericolo: pochi bambini, poche famiglie interessate e il rischio concreto di chiusura. È qui che inizia la nostra storia, una…
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maimoncat · 6 months ago
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Ma da dove viene la rima dell'orco?
"Ucci, ucci,
Sento odor di cristianucci!"
Potrebbe sembrare scontato chiederselo, abbiamo sentito tutti questi versetti mostruosi dalla bocca dell'orco di Pollicino o del gigante di Jack e il fagiolo magico. Ma a pensarci bene non possono venire da queste fiabe: l'orco non ha alcuna rima nel testo originale dei Racconti di Mamma Oca, di Charles Perrault, e nelle versioni inglesi, il gigante di Jack dice una filastrocca del tutto diversa da quella italiana: "Fee-fi-fo-fum/ I smell the bones of an englishman!". Già le parole iniziali non corrispondono per nulla nei suoni, ma piuttosto che alla fede ci si riferisce alla nazionalità (se volete saperne di più riguardo alla storia di quella filastrocca, potete leggervi questo post di @adarkrainbow). Tralaltro, l'uso di "cristiano" come sinonimo di "umano" è tipico di modi di dire ed espressioni italiane, quindi se anche fosse stato un adattamento dall'inglese, il traduttore dovrà aver saputo il fatto suo sul linguaggio fiabesco italiano.
E quindi? Da dov'è che sono spuntati fuori questi versetti? Io un'idea ce l'avrei, ma non so bene come siano arrivati alle altre fiabe, come abbiano raggiunto questa fama.
Fatto sta, che nel 1885 il famoso studioso di fiabe siciliano Giuseppe Pitrè pubblica la raccolta novelle popolari toscane, tra le quali spicca per noi la n. XXIV, Il diavolo fra i frati, raccontata da Rosina Casini a Fabbriche. Per chi conoscesse le fiabe dei Grimm, questa è una versione del Diavolo dai tre capelli d'oro: un re si ammala, il suo servo fedele va alla ricerca della cura, una penna di una bestia favolosa, e sul suo cammino incontra tanti disgraziati che gli chiedono penne e consigli; questi li riesce a prendere la moglie della bestia, che, nascosto il servo dalla fame del marito, gli strappa le penne per "svegliarlo e chiederli cosa significhino i suoi sogni". Ora, la bestia, entrata a casa grida:
"Mucci mucci, /Oh che puzzo di cristianucci!/ O ce n’è, o ce n’è stati,/ O ce n’è de’ rimpiattati."
ed eccola qua, la rima orchesca! Perché anche se in altre fiabe la "bestia piumata" è qualcosa come un grifone, in questa storia ha proprio il comportamento da orco. Lo pensava anche Calvino quando inserì la novella tra le sue Fiabe Italiane cambiò il titolo in L'orco con le penne, mantenendo sempre la filastrocca:
"Mucci mucci, / Qui c'è puzza di cristianucci / O ce n'è, o ce n'è stati / O ce n'è di rimpiattati."
Anche se non tutti la conoscono, la sua raccolta ebbe una grande influenza nella conoscenza degli italiani del loro patrimonio fiabesco. La Prezzemolina di Imbriani è abbastanza conosciuta, e dalla stessa raccolta è anche tratta la fiaba che ispirò la miniserie televisiva Fantaghirò. Probabilmente è da questa raccolta di Calvino che la filastrocca è entrata nell'immaginario fiabesco generale degli orchi.
In realtà ci sono anche altri aspetti che il Pollicino che conosciamo noi possa esser stato influenzato da Calvino. Una delle prime traduzioni di Perrault, da parte di Collodi, rende il nome Petit-Poucet come Puccettino. Mentre le fiabe italiane hanno sia un Pulcino (nell'omonima fiaba pugliese, uguale per trama a quella francese) e un Pollicino (citato solo come sposo nelle rime di Gallo Cristallo).
Però per accertarsi di queste cose bisognerebbe controllarne altre edizioni di queste fiabe. Se qualcuno riesce a scovarne, ce lo faccia pure sapere!
Provo a metter 'sta roba anche in inglese, magari interessa a qualcuno:
You know that rhyme the giants in english fairy tales say? "Fee-fi-fo-fum/I smell the bones of an englishman!" Well, we have a similar one in italy: "Ucci, ucci/ sento odor di cristianucci!" "Ucci, ucci/ I smell little christians" (for the longest time "cristiano" was used as a synonym to human. It still is by some people). It gets mostly used in Perrault's Little Thumbling by the ogre or in Jack and the beanstalk by the giant. But it doesn't come from these stories. Perrault didn't use any rhymes and the verses from Jack are way too different.
So where did this come from? I might have an idea, but I'm not entirely certain how it reached national knowledge.
Point is, in 1885 the great sicilian folk tale scholar Giuseppe Pitrè published a collection of tuscan folk tales, novelle popolari toscane. Of these, n. XXIV, Il diavolo fra i frati (the devil among friars), told by Rosina Casini from Fabbriche, sticks out to us. For those of you familiar with the Grimms' tales, this is a version of the Devil with the three golden hairs: a king gets sick, his faithful servant sets out to find the cure, a feather from a magic beast, and on his way he finds many unfortunate people, asking for magic feathers and solutions as well. These are all coaxed out from the feathered beast by his helpful wife, who wakes him at night by pulling his feathers and telling him of "the weird dreams she just had!". Now, when this beast frist comes home, it says this:
"Mucci mucci, /Oh che puzzo di cristianucci!/ O ce n’è, o ce n’è stati,/ O ce n’è de’ rimpiattati." ("Mucci, mucci/ oh what stink of little christians!/ There either are, or there have been,/ or there are hidden away.")
There it is, our ogrish rhyme! Because even if this "feathered beast" is in some versions of the story a griffin, it has the same behavior of an ogre. Which is why, when Italo Calvino put this tale among his Italian folk tales, he changed the title to the feathered ogre, while keeping tge verses:
"Mucci mucci, / Qui c'è puzza di cristianucci / O ce n'è, o ce n'è stati / O ce n'è di rimpiattati."
While not everyone knows this collection, it had a big influence in italians being more in-touch with their body of fairy tales. Imbriani's Prezzemolina is fairly well known now, and the same collection also contains the fairy tale that inspired the "Cave of the golden rose" miniseries, Fantaghirò. It's probably Calvino's collection that brought a regional expression to a broader audience.
Calvino might have influenced in other ways the italian reception of little Thumbling as well: one of the first translations of this tale, by Carlo Collodi, keeps the sound of the original name (Petit Poucet) as Puccettino. The now well-known form Pollicino can be found in Calvino as a rhyming name in Crystal Rooster and in a similar form in an apulian version of Perrault's story (Pulcino, Chick).
Though, to be sure we'd need to check more editions
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gattigioviani · 10 months ago
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Ciao nuova Luna Storta 🌜 sulle mogli mostruose
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carmy77 · 1 year ago
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Elenco vincitori
Concorso di Poesie, Filastrocche, Racconti e Fiabe
“Libera la fantasia” 5^ Edizione
A) Sezione Poesie e Filastrocche a tema fantasy
“Carmelo, il sedano fragola, Penelope la ragna e Riccardo, il riccio bugiardo” filastrocche inedite di Cecilia Turino – Frattaminore (NA)
“ Amore su petali di rosa” raccolta edita di poesie di Barbara Baka – Carapelle (FG)
“C’erano una volta sette nani” filastrocca inedita di Danila Pesce – Savona (SV)
Menzione Speciale a:
“Poesie, Filastrocche, Raccontini per grandi e piccini” libro edito di filastrocche e racconti brevi di Rita Giovanna Cavicchi – Castiglione dei Pepoli (BO)
Segnalazione di merito a:
“ Nonna e Paura” filastrocca inedita di Valerio Falgari – Curno (BG)
“Dimora fiabesca” raccolta edita di poesie di Maria Cristina Biasoli – Molinella (RO)
B) Poesie e Filastrocche a tema libero
“Ricomincio da t(r)e” raccolta di poesie in fase di pubblicazione di Mario Tommasini – Roma (RM)
“Alla periferia del vento” poesia inedita di Stefano Baldinu – S. Pietro in Casale (BO)
“Per voi” poesia inedita di Christian Testa – Villanterio (PV)
Menzione Speciale a:
“Filastroccando – Poesie e filastrocche di Nonnogino” raccolta inedita di poesie e filastrocche di Luigino De Francesco – Torino (TO)
Segnalazione di merito a:
“Unni a biddizza cunforta (Dove la bellezza consola)” poesia in dialetto siciliano tradotta in italiano di Lucia Zappalà -  Istrana  (TV)
  Premi Speciali
   Premio Assoluto della Critica a:
“Note dimenticate nella notte” raccolta poetica inedita di Francesco Ambrosio -  Frattamaggiore (NA)
  Premio Speciale Miglior Giovane Autore a:
“Unica salvezza” poesia inedita di Serena Cola – Meldola (FC)
     Premio Speciale per l’Operato Socio – Culturale a:
Angelo Canino, scrittore (Acri – CS) distintosi per quanto costruito artisticamente e culturalmente negli anni, vincendo tantissimi premi letterari e aderendo in varie manifestazioni di spessore. Poesia scelta come migliore dalla Giuria: “ Ppe cchilli terri (Per quei terreni)” opera inedita in dialetto calabrese tradotta in italiano.
    Premio Speciale della Giuria a:
Lucia Barabino, scrittrice (San Francesco al Campo – TO) per la sua
straordinaria capacità creativa e la sua estrema bravura mista a sensibilità nello scrivere testi per grandi e piccini. Testo scelto come migliore dalla Giuria: “L’albero nel bosco” filastrocca inedita.
“Kerstonville, segreti di contea” romanzo inedito di Silvia Turello – Siderno (RC)
C) Sezione Racconti e Fiabe a tema fantasy
“Sara e i mille mila” fiaba edita di Gabriele Missaglia – Dizzasco (CO)
“Ascoltate la biblioteca” racconto inedito di Gabriele Andreani – Pesaro (PU)
“Agata delle farfalle” fiaba inedita di Clara Guareschi – Varallo (VC)
Menzione speciale a:
“Misha l’orsetto magico” fiaba inedita di Giovanni Saia – La Spezia (SP)
  Segnalazione di merito a:
“Diario di un tirannosauro vegetariano” racconto fantasy inedito di Gabriele Di Fazio – Marino (RM)
D) Sezione Racconti e Romanzi a tema libero
“La rosa sott’acqua – Storia di una vita negata” racconto inedito di Cristina Manzo – Lecce (LE)
“La rosa bianca di Izmir – Oltre il velo della paura ” romanzo edito di Anna D’Auria – Gragnano (NA)
“Raggio di luce” romanzo edito di Matteo Molino – Milano (MI)
Menzione speciale a:
“Augustus Darius” romanzo inedito di Angelo Dario Garziano – Mazzarino (CL)
Segnalazione di merito a:
“La ragazza e il cavaliere” romanzo inedito di Cristina Mora – Luserna San Giovanni (TO)
   Premio Finalisti
“Cassandra e Isabeau” racconto inedito di Alessandra Peretti – Amandola (FM)
“L’arte di Howth (Tratto da una storia vera)” racconto inedito di Anna Ferriero – Torre del Greco (NA)
“Le avventure di Rapetta” raccolta inedita di racconti di Paola Ercole – Roma (RM)
“Il marziano Baffi Blu” filastrocca inedita di Barbara Barducco – Rivarossa (TO)
“La mia follia” monologo teatrale inedito di Rodolfo Andrei – Roma (RM)
“Il peso della solitudine” raccolta poetica di Roberta Matassa – Bari (BA)
“Anche l’ospedale è bello...se si muta in un castello” filastrocca inedita di Sergio Giovannetti – Vinci (FI)
“Il brutto anatroccolo (Favola rap) favola inedita in versi di Veruska Vertuani – Aprilia (LT)
“Era notte a Roma” racconto edito di Laura Marcucci – Roma (RM)
“La strega presuntuosa” filastrocca inedita di Caterina Giannini – Roma (RM)
“Immensa” racconto inedito di Chiara Mari – Losanna Svizzera (VD)
“Il Natale delle fiabe” filastrocca inedita di Patrizia Birtolo – Giussano (MB)
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nusta · 2 years ago
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Stamattina ho letto che è uscita una sentenza della corte europea dei diritti umani (con esito positivo per l'autrice, Neringa Dangvydé Macaté) su un caso di censura e bando di una raccolta di storie per bambini pubblicata in Lituania in cui c'è n'è una con una relazione lesbica. E io ero sicura di aver letto di questa faccenda prima che uscisse la sentenza, qui sul tumblr, ma non sono riuscita a trovare il post con l'app e nemmeno da pc x_x (però ne trovato un altro del 2018 che comunque parlava del caso)
Sono sicura di averne letto qui perché si raccontava che era stato censurato perché ad un certo punto < spoiler> la principessa e la figlia del calzolaio si addormentavano insieme, tipo mano nella mano </spoiler>, e questo dettaglio mi aveva fatto tenerezza *_* (oltre che molta frustrazione per il fatto che fosse questo genere di dettaglio a far considerare inadatto un libro a dei bambini e_e)
Siccome la questione della censura per i contenuti rivolti ai bambini è un argomento che mi interessa dai tempi della mia, di giovinezza, con il moige a fare da censore supremo, e quella sui contenuti lgbtq in particolare è una censura ancora particolarmente stupida e bastarda, quando ho visto la notizia stamattina ho riconosciuto la storia.
Nel cercare informazioni in giro ho trovato il libro in versione inglese: si chiama Amber Heart e l'hanno messo a disposizione autrice ed editore qui in versione illustrata. Alla fine c'è anche un breve resoconto della vicenda della censura.
L'autrice Neringa Dangvydé Macaté nel frattempo purtoppo è morta, ma i suoi eredi hanno portato avanti la causa, supportati anche da alcune associazioni, e chissà che questa sentenza non faccia da punto saldo per una svolta nel settore.
Una storia "incriminata" è quella intitolata THE PRINCESS, THE SHOEMAKER’S DAUGHTER, AND THE TWELVE BROTHERS, circa 20 pagine, ed è molto carina *_* anche le illustrazioni sono molto dolci e delicate, perfette per un libro di fiabe che vogliono sembrare un po' "classiche". Mi ha ricordato un po' quella dei fratelli che si trasformano in cigni e anche Prezzemolina, che aveva il cancello ed altri oggetti della casa delle streghe, anzi, delle fate, che reagivano al suo comportamento. Ci sono anche altri elementi più o meno tipici del folklore europeo, la vecchia strega nel bosco, l'arma tagliente nel letto, le notti insonni della protagonista, il travestimento con cambio di genere, le classiche prove impossibili per conquistare la mano della principessa tipo quelle di Tremotino, la prova della generosità e il pentolino magico. Bellissimo il finale, anche questo una novità rispetto alla tradizione, che personalmente metterei in coda a tutte le storie con principi e principesse e nobiltà varia.
Un'altra è quella dei tre principi, e mo' me la vado a leggere con una bella tazza di tisana calda che è quasi l'ora della buonanotte ^_^
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antro-dei-fumetti · 17 days ago
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Il gran libro delle fiabe
Cappuccetto rosso, Cenerentola e Barbablù ma anche Prezzemolina, Pugnettino e I due gobbi: questa raccolta di storie derivate dalla tradizione orale comprende fiabe celebri e altre dimenticate, con l’obiettivo di rinarrarle senza edulcorarne i lati più ruvidi e tenebrosi. I personaggi amati o temuti ci riappaiono così sotto una nuova luce, in tutta la loro autenticità, anche grazie alle vivide…
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rinaldinicoletta · 25 days ago
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Fiabe: ARTEMISIA
Oggi vi sottopongo un nuovo racconto che è stato selezionato in un concorso fatto con Rudis Edizioni.( il tuo racconto inviato per il concorso “Fiabe e fantasy” è stato selezionato e ritenuto meritevole di pubblicazione all’interno di una raccolta che verrà pubblicata con Rudis Edizioni ed esposta presso la Fiera della Piccola e Media Editoria di Roma “Più Libri Più Liberi”. )   ARTEMISIA   Nel…
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Fiabe Italiane del Piemonte: un tuffo nella saggezza popolare tra passato e futuro
Le fiabe piemontesi rivivono con Paolo Menconi: tradizione e innovazione per grandi e piccini
Le fiabe piemontesi rivivono con Paolo Menconi: tradizione e innovazione per grandi e piccini. Nel libro “Fiabe Italiane del Piemonte”, l’autore Paolo Menconi ci guida in un affascinante viaggio tra le storie popolari della regione, reinterpretate e arricchite per il pubblico contemporaneo. Questa raccolta di 12 fiabe trasforma la saggezza antica in narrazioni moderne, utilizzando filastrocche e…
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parolequotidiane · 3 months ago
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“Storie Spaziali per Maschi del Futuro”: il nuovo libro di Francesca Cavallo.
a cura della redazione Dall’autrice due volte best seller per il New York Times di “Storie Della Buonanotte Per Bambine Ribelli”. Il caso editoriale che ha venduto oltre 8 milioni di copie nel mondo ed è stato tradotto in 50 lingue. FRANCESCA CAVALLO arriva con la prima raccolta di fiabe originali per i maschi del Futuro. Da giovedì 3 ottobre: “Storie Spaziali per Maschi del Futuro” Come…
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abigaillefay · 4 months ago
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Chi è Abigail Le Fay
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Dietro lo pseudonimo di Abigail Le Fay si cela un'autrice emergente con una passione travolgente per la scrittura. Fin dai tempi del liceo, Abigail ha nutrito un amore profondo per le parole, esplorando mondi fantastici e realtà alternative attraverso i suoi racconti. La sua dedizione e creatività l'hanno portata a pubblicare una raccolta di racconti cyberpunk e numerosi racconti di genere horror, fantascienza e fantasy.
Accanto all’arte digitale, pubblicata con lo pseudonimo GvGraphica, coltiva da sempre una forte passione per la scrittura creativa, cominciata ai tempi del liceo. Questa passione l’hanno spinta negli anni a partecipare a numerosi concorsi letterari,
venendo anche pubblicata in un paio di antologie di racconti brevi. 
Dal 2014 al 2017 ha inoltre curato il blog “Scienza & Gnorri” nel web magazine Gushmag, dedicato al mondo della scienza. Nel 2021 e 2022 i suoi racconti “La Regina e il Grande Drago del Nord” e “Viaggio d’inverno” vengono incluse nelle antologie “Fiabe della Buonanotte” e “Mondi Magici”, edite Rudis Edizioni; mentre nel 2024 la favola “Il cavaliere pauroso” è pubblicata nella raccolta “Favole e Fiabe 2024”, edita
Historica Edizioni nel 2024. 
Nel 2023 pubblica il suo primo libro, una antologia cyberpunk intitolata “Cronache da Mondi alla Deriva”, che ottiene anche il Premio Fantascienza all’8° Concorso Nazionale BookTribù.
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flavioscutti · 6 months ago
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CANZONE ITALIANA
Speciale Universo Femminile 1976-1985
Flavio Scutti
Il consolidarsi dei movimenti femministi ha apportato delle innovazioni importanti nel panorama musicale italiano tra gli anni '70 e '80. Un periodo particolare per la storia politica, in cui i collettivi hanno iniziato a produrre musica tutta al femminile che è entrata anche nel mercato discografico rivoluzionandolo. In questa raccolta troviamo una selezione di canzoni di eccezionale bellezza realizzate da autrici e artiste che hanno descritto un nuovo ruolo della Donna nella società
Brani
Anna Identici - Dalle fiabe (1976)
Flora Fauna e Cemento - Io sono mia (1977)
Lina Savonà - Se permetti (1979)
Lucia Chiarentin - Un breve mattino d'estate (1978)
Eva Rubens - Io sono una Donna (1983)
Teresa Gatta - Serata «Kulturale» (1979)
Bianca Berg - Dammelo (1980)
Angela - Angela è così (1979)
Nadya - Osare di più (1980)
Gena Gas - La bambola di gesso (1984)
Jò Chiarello - Io ti farò impazzire (1981)
Edi Angelillo - Un po' (1981)
Anna Maria Nazzaro - Pagherei (1983)
Marylin Love - Donna chi sei? (1984)
Patti Pravo - Parole (1982)
Marisa Brando - Nasce un amore (1985)
Leggi l'articolo
https://www.istitutografico.com/articoli/articoli/CANZONE_ITALIANA_-_Speciale_Universo_Femminile_1976-1985
Ascolta
https://www.mixcloud.com/radioraheem_milano/canzone-italiana-speciale-universo-femminile-1976-1985-28-06-2024/
Tutti gli speciali musicali
https://www.radioraheem.it/artists/flavio-scutti/
#canzoneitaliana #rock #reggae #folk #pop #electronic #funk #disco #italianmusic
In diretta su Radio Raheem il 28/06/2024 alle 12:00
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maimoncat · 11 months ago
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 Gatto Mammone, o Re dei Gatti, è una creatura del folklore italiano, una delle poche che si trova in più o meno tutta Italia. È descritto come un enorme gatto demoniaco, dal pelo nero con una M bianca sulla fronte. Appare in alcune fiabe e leggende, tra l’altro nelle versioni italiane de “La ragazza cortese e quella scortese” , come ne “La fiaba dei gatti”, raccolta da Piero Pellizzari e aggiunta alle Fiabe Italiane di Calvino. Nel Medioevo era sinonimo di qualunque mostro o creatura leggendaria, oggigiorno però è solo un vecchio spauracchio dimenticato. Dino Buzzati scrisse un’articolo su di una signora anziana, che parlò del suo incontro col criptide. Per poi disegnarne una caricatura. È possibile che sia ispirato ad una divinità fenicia della fertilità, Maimone, ma di sicuro è stato unito al demone Mammona biblico e alla parola araba Maymun, scimmia.
Ho voluto postarlo qui il Martedì grasso, dato che talvolta è in qualche modo collegato con la stagione del Carnevale (specialmente in Sardegna). Qui eccovi alcuni schizzi concettuali che ho fatto di lui per il fumetto "Tales of the Otherfolk" di @zal-cryptid (molto ispirati al suo aspetto nella pellicola del 2019 "La famosa invasione degli orsi in Sicilia"):
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The Mammon Cat, or Catking, is a creature of Italian folklore, one of the few found in all of Italy. He’s described as a giant demon cat, with black fur and a white M on his forehead. He appears in some legends and fairy tales, like italian versions of “The kind and unkind girls”, as the “the tale of the cats” collected by Piero Pellizzari and included into Italo Calvino’s Italian FolkTales. In the Middle ages he was a synonym of any weird or scary creature, but today he’s only a half forgotten boogeyman. Dino Buzzati wrote an article where an old woman who spoke of her encounter with the cryptid. And then proceded to draw a caricature of it. It’s possible that the mammon cat is based on a phoenician fertility god, Maimone, but he was certainly united with the biblical demon Mammon and the arabic word for monkey, Maymun.
I decided to post this here on Mardi Gras (or Shrove Tuesday), since at times he's connected with the Carnival season (especially in Sardinia). Up there are also some concept sketches for @zal-cryptid 's webcomic "Tales of the Otherfolk". Very much inspired by his depiction in the 2019 movie "the Bears' famous invasion of Sicily".
Der Mammonkater, oder König der Katzen, ist ein Fabelwesen der italienischen Folklore, eins der Wenigen, die in ganz Italien verbreitet sind. Er ist als riesiger Teufelskater, mit schwarzem Fell und einem weissen M auf der Stirn. Er erscheint in einigen Märchen und Legenden, unter anderem in den italienischen Varianten von den „Geschichten von artigen und unartigen Mädchen“ (also Frau Holle), wie in „das Märchen von den Katzen“, das von Piero Pellizzari gesammelt und in Italo Calvinos Italienische Märchen mitgezählt wurde. Im Mittelalter war er das Stichwort für seltsames oder ungeheuerliches Wesen, Heut zu Tage ist er aber nur ein halb vergessenes Schreckgespenst. Dino Buzzati schrieb einen Artikel über eine Frau, die von ihrem Erlebnis mit dem Kryptiden erzählte. Danach zeichnete er eine Karikatur davon. Es ist möglich, dass er auf einem phönizischen Fruchtbarkeitsgott, Maimone, beruht, aber er wurde sicherlich mit dem biblischen Mammon und dem arabischen Wort für Affe, Maymun, vereint.
Ich wollte es am Fastnachtdienstag posten, da er manchmal (vor allem in Sardinien) mit der Faschingszeit verbunden wird. Oben noch ein Paar Skizzen von ihm für @zal-cryptid s Webcomic "Tales of the Otherfolk". Designweise sehr an seiner Erscheinung im 2019er Film "Königreich der Bären" angelehnt.
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mayolfederico · 8 months ago
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Giuseppe Bonaviri ~ Fiaba, nonnitudine e ninne nanne
Domenico Ghirlandaio,  Ritratto di vecchio con nipote, 1490 ca.   Cara Mamma … Il mio è un bisogno struggente di scriverti, unito ad una voglia di farti rinascere in me, di sentirti come biologica forza cullante in cui si può dissolvere il pianto, e ogni cupa malinconia.       TOCCHI DI MAGIA E MONDI FUTURI       Quando ci si trova di fronte ad una raccolta di fiabe, vien voglia di dire a…
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mypickleoperapeanut · 9 months ago
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"Barchetti innamorati"
da Favole & dintorni
Le favole d'amore, come si sa, fra tutte le fiabe, i racconti e le storie vere, sono quelle più incredibili, proprio perché hanno l'amore come tema conduttore.
L'amore che si racconta e che racconta, l'amore che non ha regole, ne vincoli, che non ha canoni ne parametri, l'amore per le persone e fra le persone e il non meno decantato, declamato e praticato, amore per gli animali e per le cose, ma anche e paradossalmente, il meno conosciuto e inverosimile amore che nasce fra le cose, quella fatale attrazione che unisce irreversibilmente gli oggetti, come l'incredibile amore nato fra Remo e Prua, i due Barchetti che ogni notte sono, una accanto accanto all'altro, sotto la prima arcata, di qua d'Arno, di Ponte Vecchio a Firenze.
La loro è davvero una storia incredibile che nasce in uno dei più antichi laboratori di falegnameria della Città di Dante, dove venivano costruite le barche destinate a navigare sull'Arno.
Non era mai capitato, ma quell'anno successe qualcosa di particolare, non si sa perché e non si sa per come, ma Lapo, il piu' esperto fra i costruttori di imbarcazione per i renaioli dell'Arno, volle metter mano alla costruzione di due barche contemporaneamente, cosa abbastanza inconsueta per lui abituato a realizzarne sempre e sola una alla volta. Il suo era qualcosa di più di lavoro, era una vera e propria Arte, che aveva ereditato dal suo papa', dal Babbo, come dicono a Firenze, una passione che lo portava a curare ogni piccolo particolare delle sue realizzazioni, il fatto che quelle fossero barche da lavoro, non gli impediva di dare sempre, oltre alla funzionalità, anche un tocco di curata estetica, in fondo, come amava dire Lapo, erano sempre imbarcazioni che avrebbero navigato nell'Arno, il fiume di Firenze, giustamente definita, la Città d'Arte per antonomasia.
Per prassi, per consuetudine, per logica, i nomi alle imbarcazioni venivano dati dagli acquirenti, che in quel nome rappresentativo, volevano sintetizzare tutti i desideri, le aspettative, le speranze, per una vita migliore, ma dare un nome alla propria barca era anche un modo per renderla più di una cosa, era un modo per sentirla più vicina, non un semplice mezzo per lavorare, ma una compagna con cui collaborare, un supporto necessario, una presenza indispensabile da curare, amare e rispettare.
Questa è una delle motivazioni per cui, soprattutto le barche da lavoro, dei pescatori, dei renaioli, dei traghettatori, hanno spesso nomi femminili.
Lapo, interrompendo quella consuetudine, anche perché nessuno gliele aveva commissionate, volle dare un nome a entrambe le imbarcazioni, immaginando che avendole costruite insieme, insieme, come una vera coppia, sarebbero poi rimaste nel tempo, così chiamo' una Remo e l'altra Prua, perché, come spesso Lapo amava dire, se il remo è la forza che spinge la barca, è la prua quella che fende l'acqua.
Sarà perché erano sempre insieme, sarà perché prendevano forma contemporaneamente e sarà per l'imponderabilita' che da sempre e comunque guida l'amore, Remo e Prua si innamorarono fin da subito, vedendo divenire giorno dopo giorno, il loro legame sempre più forte, avvertendo entrambi sempre più l'irrefrenabile desiderio di voler restare per sempre insieme, sperando che mai niente e nessuno potesse separarli, fu da questo forte desiderio, da questa grande speranza, da questo incontenibile bisogno, che Remo fece solenne promessa alla sua Prua che un giorno l'avrebbe portata a vivere sull'Arno, il fiume piu' bello del mondo, il fiume circondato dal fascino e dalla bellezza e dall'Arte e come casa le promise, non un rimessaggio qualsiasi, ma un ponte, il più bello e prestigioso fra tutti i ponti, Ponte Vecchio e cosi fu, Remo e Prua, ancora oggi, dopo tanti anni, sono sempre insieme, di giorno, non trasportano piu sabbia raccolta dai renaioli, ma entusiasti turisti che affascinati ammirano dal suo fiume le straordinarie meraviglie Fiorentine, di notte, tutte le notti, invece riposano insieme, uno accanto all'altra, lasciandosi piacevolmente cullare dalle dolci onde dell'Arno, più innamorati che mai.
Firenze 2018
Favole & dintorni
https://lefavolediriccardo.blogspot.com/?m=1
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lettieriletti · 11 months ago
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Nonna Papera e i Racconti Attorno al Fuoco Vol. 3
Le ultime tre avventure di questa raccolta dedicata alle famose “fiabe di frontiera”. Ala di colomba e l’uomo delle nevi, Steve il boscaiolo e la fontana di pietra e La principessa di ghiaccio e Norge il giovane blasonato, tutte firmate da Rodolfo Cimino, conservano il sapore di storie di un tempo ormai lontano, portandoci in un mondo pieno di avventura e sentimento, con personaggi romantici e…
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sounds-right · 1 year ago
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10 e 11 gennaio ’24 - Skattegraveren  Il Cercatore di tesori al Premio Internazionale "Il Teatro Nudo" 
Il secondo appuntamento con il Premio Internazionale "Il Teatro Nudo" di Teresa Pomodoro per la stagione 2023/2024  va in scena il 10 e 11 gennaio e presenta al pubblico uno spettacolo proveniente dalla Danimarca.
Si intitola Skattegraveren che significa "cercatore di tesori" ed è un'opera-documentario firmata da Mauro Patricelli, compositore e pianista di Ortona (Chieti) che ha scelto Copenaghen come città d'adozione e di ispirazione.
Skattegraveren è un racconto musicale biografico sul pionere dell'etnografia danese Evald Tang Kristensen ( 1843-1929). Scrittore, insegnante, studioso del folklore, a oggi uno dei più grandi collezionisti al mondo di tradizioni orali e memorie popolari.
"Il cercatore di tesori" è il soprannome che si guadagnò dopo la morte, a consacrazione di una vita dedicata alla ricerca di ricordi e tradizioni raccolti ascoltando i racconti dei contadini della brughiera dello Jutland .
Canti e danze, giochi e indovinelli per bambini, fiabe, proverbi, credenze, superstizioni, leggende e aneddoti  locali. Un grande patrimonio risalente alla seconda metà del XIX secolo,  messo insieme in cinquant'anni di lavoro attraverso numerose interviste, realizzate spostandosi a piedi di villaggio in villaggio e di casa in casa. 
L'opera-documentario è interpretata da cinque musicisti-performer presenti sul palcoscenico con strumenti musicali ma anche con oggetti del quotidiano, macchine da scrivere, vanghe e sassi.
Lo spettacolo è diviso in tre momenti che corrispondono alle tre fasi  del lavoro dello studioso danese: Raccolta di parole (1867); Raccolte di immagini (1895); Raccolta di suoni (1907).
"Ascoltate attentamente cosa racconta questo vecchio. Queste sono le cose che ha raccontato a me e adesso le racconta a voi". Evald Tang Kristensen, 1871
Le due date di mercoledì  10 e giovedì 11 gennaio saranno trasmesse in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
XV EDIZIONE PREMIO INTERNAZIONALE IL TEATRO NUDO DI TERESA POMODORO
SKATTEGRAVEREN
Il cercatore di tesori
un'opera documentario di Mauro Patricelli
con: 
Signe Asmussen (canto e violino)
Matias Seibaek (voce e percussioni)
Thommy Andersson (violoncello, basso elettrico e contrabbasso)
Chano Olskaer (voce e percussioni)
Mauro Patricelli (clavicembalo)
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