#ospedale psichiatrico
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Ospedale psichiatrico di Collegno (TO), paziente internato.
Camera dei Deputati, Roma. Presedente del Consiglio.
Effetti della Legge Basaglia (1978).
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Mancava solo finire in psichiatria: ora si che sono completa.
#fobia sociale#bipolare#paura#pensieri notturni#psichiatra#psichiatria#ospedale psichiatrico#ospedale#mente suicidia#pensieri suicidi#suicidio#borderline
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Former psychiatric hospital, Italy
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" Nel 1925, un manifesto di artisti francesi che si firmavano la « revolution surrealiste », indirizzato ai direttori dei manicomi, cosi concludeva: « Domattina, all’ora della visita, quando senza alcun lessico tenterete di comunicare con questi uomini, possiate voi ricordare e riconoscere che nei loro confronti avete una sola superiorità: la forza ». Quarant’anni dopo - legati come gran parte dei paesi europei, ad una legge antica ancora incerta fra l’assistenza e la sicurezza, la pietà e la paura - la situazione non è di molto mutata: limiti forzati, burocrazia, autoritarismo regolano la vita degli internati per i quali già Pinel aveva clamorosamente reclamato il diritto alla libertà… Lo psichiatra sembra, infatti, riscoprire solo oggi che il primo passo verso la cura del malato è il ritorno alla libertà di cui finora egli stesso lo aveva privato. La necessità di un regime, di un sistema nella complessa organizzazione dello spazio chiuso nel quale il malato mentale è stato isolato per secoli, richiedeva al medico il solo ruolo di sorvegliante, di tutore interno, di moderatore degli eccessi cui la malattia poteva portare: il valore del sistema superava quello dell’oggetto delle sue cure. Ma oggi lo psichiatra si rende conto che i primi passi verso la « apertura » del manicomio producono nel malato una graduale trasformazione del suo porsi, del suo rapporto con la malattia e col mondo, della sua prospettiva delle cose, ristretta e rimpicciolita, non solo dalla condizione morbosa, ma dalla lunga ospedalizzazione. Dal momento in cui oltrepassa il muro dell’internamento, il malato entra in una nuova dimensione di vuoto emozionale… viene immesso, cioè, in uno spazio che, originariamente nato per renderlo inoffensivo ed insieme curarlo, appare in pratica come un luogo paradossalmente costruito per il completo annientamento della sua individualità, come luogo della sua totale oggettivazione… "
Franco Basaglia, Le istituzioni della violenza, in:
AA. VV., L'istituzione negata. Rapporto da un ospedale psichiatrico, (a cura di Franco Basaglia; collana Nuovo Politecnico, n° 19), Giulio Einaudi editore, 1974⁷ [1ª edizione 1968]; il brano citato si trova alle pp. 129-130 (corsivi dell’autore).
#Franco Basaglia#Le istituzioni della violenza#psichiatria#vita#L'istituzione negata#malattia#società#istituzione totale#istituzioni totali#antipsichiatria#biopotere#surrealismo#L'istituzione negata. Rapporto da un ospedale psichiatrico#1968#esclusione sociale#saggistica#saggi#letture#leggere#libri#ospedali#potere#violenza#esclusione#tecnocrazie#devianza#neuropsichiatria#malattia mentale#umanità#manicomi
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Storie di Donne...
CAMILLE CLAUDEL...
Nata nel 1864 e morta nel 1943. DIMENTICATA da tutti in un ospedale psichiatrico.
Che cosa aveva fatto?
Viene a studiare a PARIGI in un'epoca in cui la Scuola di Belle Arti è aperta SOLO agli UOMINI. Per questo prende lezioni negli studi di artisti che accettano DONNE. Incontra e diventa amante dello scultore più famoso del momento: Auguste Rodin. Sarà una relazione appassionata e artistica, lavorano insieme, scolpiscono insieme (il museo Rodin e il museo d'Orsay conservano bellissime opere di quest'epoca).
Poi la abbandona, lui che vive da anni con un'altra donna, lui, l'artista amato e rispettato da tutti... Lei è denigrata, abbandonata ed emarginata anche "artisticamente". Vive da sola, non si fida più di nessuno e le sue OPERE non si vendono. A questo aggiungiamo che suo fratello è il celebre poeta, scrittore, diplomatico e accademico Paul Claudel.
La FAMIGLIA decide di INTERNARLA, questa DONNA troppo "moderna" per l'epoca è la vergogna della casa. Abbiamo lettere che scrive ad amici e familiari chiedendo aiuto, per 30 anni cercherà di spiegare al personale dell'ospedale l'INGIUSTIZIA che sta vivendo.
Sono testimonianze strazianti, che rivelano la lucidità della DONNA internata. Praticamente muore di FAME il 19 ottobre 1943 in un ospedale pubblico francese e nessun membro della sua famiglia assisterà al suo FUNERALE. I suoi resti saranno depositati in una fossa comune.
Oggi la figura di CAMILLE CLAUDEL è stata completamente RIABILITATATA, le sue opere sono esposte INSIEME a quelle di Rodin e un museo a pochi chilometri da Parigi è completamente DEDICATO a lei.
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L’avevano fermata, le avevano detto che il suo velo era fuori posto, che doveva sistemarlo meglio, che coprisse come si deve. Uno sguardo di ammonizione, una regola ripetuta, e un comando che pesava come catene invisibili.
Ma invece di abbassare lo sguardo, di tirare quel velo come le avevano detto, si toglie il velo. Poi la giacca, la camicia. Strato dopo strato, libera la pelle, si scrolla di dosso le catene.
Nel cuore pulsante di Teheran, nel cortile dell’università, rimane in biancheria intima, ma rivestita di un coraggio e una dignità che superano ogni stoffa.
Gli sguardi si accalcano su di lei: alcuni pesanti, di giudizio; altri increduli, come se stessero respirando libertà per la prima volta. Lei è una nota stonata in un coro di silenzi, un punto esclamativo in un libro di regole immutabili.
La terra sotto i suoi piedi è sempre la stessa, ma il cielo sembra abbassarsi per accoglierla. Si domanda se il vento senta il peso di tutte le parole che non si sono mai osate.
Gli occhi degli altri si posano come pietre sul suo corpo, mentre le voci si sussurrano contro di lei, tempeste di giudizi. Ma nel suo silenzio c’è un grido che sfida il mondo.
Arrivano per spegnere la sua fiamma, ricoperti di divise che trasudano conformità. La afferrano con forza, la trascinano via, mentre lei resta muta, forte come una roccia. La portano in un luogo dove sperano di spezzarla, di soffocare quel fuoco indomabile. La trasferiscono in un ospedale psichiatrico, dove tentano di etichettare come “follia” il suo desiderio di libertà. Ma non capiscono che le idee non si possono ammanettare, né chiudere in una stanza bianca.
Donna. Libera. Rivoluzione che cammina a piedi nudi sul selciato della storia.
Il suo corpo è un manifesto, la sua pelle è inchiostro vivo, e oggi ha scritto una nuova pagina di libertà.
Nel dipartimento rimane il suo ricordo, un’ombra luminosa, un’equazione irrisolta sul muro. Perché spogliarsi dei simboli imposti è l’unico modo per rivestirsi di infinito.
PS: La ragazza si chiama #AhouDaryaei, studia letteratura francese all’Università di Oloom Tahghighat, in Iran.
Un’eroe di cui avevamo bisogno! ♥️
Dalla Fenomenologia della lingua
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CAMILLE CLAUDEL...
Nata nel 1864 e morta nel 1943. DIMENTICATA da tutti in un ospedale psichiatrico.
Che cosa aveva fatto?
Viene a studiare a PARIGI in un'epoca in cui la Scuola di Belle Arti è aperta SOLO agli UOMINI. Per questo prende lezioni negli studi di artisti che accettano DONNE. Incontra e diventa amante dello scultore più famoso del momento: Auguste Rodin. Sarà una relazione appassionata e artistica, lavorano insieme, scolpiscono insieme (il museo Rodin e il museo d'Orsay conservano bellissime opere di quest'epoca).
Poi la abbandona, lui che vive da anni con un'altra donna, lui, l'artista amato e rispettato da tutti... Lei è denigrata, abbandonata ed emarginata anche "artisticamente". Vive da sola, non si fida più di nessuno e le sue OPERE non si vendono. A questo aggiungiamo che suo fratello è il celebre poeta, scrittore, diplomatico e accademico Paul Claudel.
La FAMIGLIA decide di INTERNARLA, questa DONNA troppo "moderna" per l'epoca è la vergogna della casa. Abbiamo lettere che scrive ad amici e familiari chiedendo aiuto, per 30 anni cercherà di spiegare al personale dell'ospedale l'INGIUSTIZIA che sta vivendo.
Sono testimonianze strazianti, che rivelano la lucidità della DONNA internata. Praticamente muore di FAME il 19 ottobre 1943 in un ospedale pubblico francese e nessun membro della sua famiglia assisterà al suo FUNERALE. I suoi resti saranno depositati in una fossa comune.
Oggi la figura di CAMILLE CLAUDEL è stata completamente RIABILITATATA, le sue opere sono esposte INSIEME a quelle di Rodin e un museo a pochi chilometri da Parigi è completamente DEDICATO a lei.
dAL WEB
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L’avevano fermata, le avevano detto che il suo velo era fuori posto, che doveva sistemarlo meglio, che coprisse come si deve. Uno sguardo di ammonizione, una regola ripetuta, e un comando che pesava come catene invisibili.
Ma invece di abbassare lo sguardo, di tirare quel velo come le avevano detto, si toglie il velo. Poi la giacca, la camicia. Strato dopo strato, libera la pelle, si scrolla di dosso le catene.
Nel cuore pulsante di Teheran, nel cortile dell’università, rimane in biancheria intima, ma rivestita di un coraggio e una dignità che superano ogni stoffa.
Gli sguardi si accalcano su di lei: alcuni pesanti, di giudizio; altri increduli, come se stessero respirando libertà per la prima volta. Lei è una nota stonata in un coro di silenzi, un punto esclamativo in un libro di regole immutabili.
La terra sotto i suoi piedi è sempre la stessa, ma il cielo sembra abbassarsi per accoglierla. Si domanda se il vento senta il peso di tutte le parole che non si sono mai osate.
Gli occhi degli altri si posano come pietre sul suo corpo, mentre le voci si sussurrano contro di lei, tempeste di giudizi. Ma nel suo silenzio c’è un grido che sfida il mondo.
Arrivano per spegnere la sua fiamma, ricoperti di divise che trasudano conformità. La afferrano con forza, la trascinano via, mentre lei resta muta, forte come una roccia. La portano in un luogo dove sperano di spezzarla, di soffocare quel fuoco indomabile. La trasferiscono in un ospedale psichiatrico, dove tentano di etichettare come “follia” il suo desiderio di libertà. Ma non capiscono che le idee non si possono ammanettare, né chiudere in una stanza bianca.
Donna. Libera. Rivoluzione che cammina a piedi nudi sul selciato della storia.
Il suo corpo è un manifesto, la sua pelle è inchiostro vivo, e oggi ha scritto una nuova pagina di libertà.
Nel dipartimento rimane il suo ricordo, un’ombra luminosa, un’equazione irrisolta sul muro. Perché spogliarsi dei simboli imposti è l’unico modo per rivestirsi di infinito.
PS: La ragazza si chiama AhouDaryaei, studia letteratura francese all’Università di Oloom Tahghighat, in Iran.
Un’eroina di cui avevamo bisogno!
Fonte: Simone Carta, scrittore ❤️
#tumblr#coraggio#frasi forza#resilienza#frasi tumblr#amore tumblr#donna#donne#iran#eroi#simonecartascrittore
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L’avevano fermata, le avevano detto che il suo velo era fuori posto, che doveva sistemarlo meglio, che coprisse come si deve. Uno sguardo di ammonizione, una regola ripetuta, e un comando che pesava come catene invisibili.
Ma invece di abbassare lo sguardo, di tirare quel velo come le avevano detto, si toglie il velo. Poi la giacca, la camicia. Strato dopo strato, libera la pelle, si scrolla di dosso le catene.
Nel cuore pulsante di Teheran, nel cortile dell’università, rimane in biancheria intima, ma rivestita di un coraggio e una dignità che superano ogni stoffa.
Gli sguardi si accalcano su di lei: alcuni pesanti, di giudizio; altri increduli, come se stessero respirando libertà per la prima volta. Lei è una nota stonata in un coro di silenzi, un punto esclamativo in un libro di regole immutabili.
La terra sotto i suoi piedi è sempre la stessa, ma il cielo sembra abbassarsi per accoglierla. Si domanda se il vento senta il peso di tutte le parole che non si sono mai osate.
Gli occhi degli altri si posano come pietre sul suo corpo, mentre le voci si sussurrano contro di lei, tempeste di giudizi. Ma nel suo silenzio c’è un grido che sfida il mondo.
Arrivano per spegnere la sua fiamma, ricoperti di divise che trasudano conformità. La afferrano con forza, la trascinano via, mentre lei resta muta, forte come una roccia. La portano in un luogo dove sperano di spezzarla, di soffocare quel fuoco indomabile. La trasferiscono in un ospedale psichiatrico, dove tentano di etichettare come “follia” il suo desiderio di libertà. Ma non capiscono che le idee non si possono ammanettare, né chiudere in una stanza bianca.
Donna. Libera. Rivoluzione che cammina a piedi nudi sul selciato della storia.
Il suo corpo è un manifesto, la sua pelle è inchiostro vivo, e oggi ha scritto una nuova pagina di libertà.
Nel dipartimento rimane il suo ricordo, un’ombra luminosa, un’equazione irrisolta sul muro. Perché spogliarsi dei simboli imposti è l’unico modo per rivestirsi di infinito.
PS: La ragazza si chiama Ahou Daryaei, studia letteratura francese all’Università di Oloom Tahghighat, in Iran.
Un’eroe di cui avevamo bisogno!
Un grosso problema sono le donne a favore della sharia, e se non sono tutte coese contro il regime religioso, sarà l'ennesimo martire di un ottusa religione.
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𝗦𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶𝘀𝘁𝘂𝗿𝗯𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 - soggetto che deve stare in un ospedale psichiatrico a curarsi adeguatamente, e non su un social, non in parrocchia, non libero membro attivo in ambito educativo e associativo - 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗲𝗺𝗯𝗿𝗶𝗼𝗻𝗲 (𝘂𝗻 𝗴𝗿𝘂𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗲), 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗱 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝘀𝘁𝘂𝗽𝗿𝗮𝘁𝗮 - 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗻𝗮𝘁𝗼, 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲.
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Evol
Come nasce un cattivo
Mi sono fregata da sola. Volevo chiudere quest'anno con un dramino da quattro soldi... un qualcosa di leggero e anche un po' stupido che mi tenesse compagnia per qualche giorno fino all'anno prossimo, quando sarei tornata a bomba con i drama.
Ecco perché Evol sembrava la scelta migliore: 6 episodi di una serie con i supereroi in calzamaglia... ragazzini liceali che combattono il crimine. Roba spensierata per passare il tempo.
O almeno così pensavo.
Visti i primi due episodi, ero così sconcertata da mandare un messaggio a @ili91-efp per tenermi compagnia nella visione e perché i gioiellini ci si passano sempre <3 e per parlane assieme. Il drama meritava infatti molta attenzione.
Evol è una serie dark fantasy - con richiami a The Umbrella Academy, My Hero Academia e The Boys - tratta dal manga omonimo di Atsushi Kaneko e affronta svariati tempi come la corruzione, il disagio mentale, il suicidio, la violenza domestica... ma anche l'accettazione, il razzismo e pure la violenza sessuale. la roba leggera che volevo
TRAMA
La serie segue le vicende di tre adolescenti Nozumi, Akari e Sakura che decidono di togliersi la vita. Il loro tentativo però fallisce e tutti e tre si ritrovano in un ospedale psichiatrico per guarire. Lì oltre a conoscersi, scoprono di avere dei super poteri: Nozumi può creare dei buchi ovunque, Akari riesce a fare delle fiammelle da fiammifero e Sakura può levitare a 5 cm da terra.
Chiaramente, il tentativo di suicidio fa comprendere che questi ragazzi abbiano dei gravi problemi... forti disagi e grandi difficoltà che li hanno portati all'insano gesto. Akari con i suoi tagli nelle braccia e il terrore verso il padre che la vuole riportare a casa, fa scattare nei ragazzi la decisione di fuggire.
Con i loro nuovi poteri, Nozumi e company riescono a scappare dall'ospedale e ricercati da mezza città, si interrogano sulle loro recenti abilità: hanno dei poteri perché sono destinati ad essere degli eroi? Ma questo mondo è degno di essere salvato? Questa gente che in un modo o nell'altro li ha fatti soffrire tanto da spingerli al suicidio, meritano di essere salvati?
Se questa realtà è così marcia... perché non essere invece i cattivi e non distruggere questo mondo?
Insieme alle vicende dei tre ragazzi, la serie segue anche un vero eroe: Lighting Bolt. Eroe acclamato dal mondo, figlio di eroi e fratello di eroi, quest'uomo che ha il potere di scagliare fulmini come Pikachu, persegue la sua convinzione di essere il salvatore del mondo: colui che è destinato a salvare la Terra dalla grande oscurità che sta arrivando. Peccato che per farlo, lavori sottobanco con il Sindaco della città che usa Pikachu come assassino di fiducia per eliminare persone a lui scomode.
Questa a grandi linee la trama. E' chiaro come qui di roba leggera non ce ne sia manco l'ombra. Anzi. Ho amato la trama e come si sia evoluta lungo tutto l'arco narrativo: colpi di scena, buon ritmo, ambientazione cupa ed a tratti davvero creepy ma soprattutto un ottima evoluzione della storia. Coerente e ben realizzata.
Come scritto nel sottotitolo, questo drama mostra come si "diventa dei villain": prendi un ragazzo abusato e traumatizzato e fagli odiare la realtà che lo ha fatto soffrire. Poi dagli dei super poteri, rabbia, portalo alla disperazione e voilà: ecco il tuo cattivo.
Evol, parla proprio di questo e se all'inizio i ragazzi volevano fare i cattivi ma senza una grandissima convinzione - d'altronde sono liceali e il massimo che hanno fatto è stato fare dei graffiti in giro per la città - nel finale il loro passaggio al lato oscuro è ben delineato e molto logico con la storia raccontata fino a quel punto.
PERSONAGGI
Ottimi anche i personaggi: Nozumi, il lead di questo drama è un ragazzino molto introverso e chiuso verso gli altri. Almeno al primo sguardo. Una volta che conosce delle persone e si apre con loro, diventa più aperto e solare. E' un bravo ragazzo che vuole l'accettazione da parte degli altri e sentirsi davvero parte del mondo.
Emblematica su questo la scena dell'alieno: Nozumi parlando con la madre ammette di sentirsi un estraneo nel mondo. Un diverso. Tanto più che è gay e il ragazzo che gli piace lo ha anche rifiutato. Questo aumenta la sua alienazione e la sofferenza: chiede infatti scusa alla madre per essere gay e per averla delusa. Per non poterle dare dei nipotini... chiara dunque la sofferenza del ragazzo e da dove derivi il suo dolore.
Poi c'è Sakura che dei tre è stata quella meno esplorata. Dal poco che sappiamo è stata vittima da parte degli altri di attacchi di razzismo e bullismo, tanto che il padre si è impiccato e la madre se ne è andata con un altro uomo. Nella serie dicono che in realtà non si è ammazzata ma è stata uccisa. Qualcuno voleva farla fuori. Ma ad oggi, non si sa ancora nulla di questa storia. Ma infatti non ce la vedevo ad uccidersi!
Sakura è quella decisa e aggressiva del trio. Quella propositiva e attiva, che fa cose e poi pensa a ciò che ha fatto. Anche se può sembrare impetuosa e poco riflessiva, in realtà nasconde un grande cuore ed è molto empatica. Litiga con Akari ma poi, preoccupata per lei, fa di tutto per trovarla e andare a salvarla. Poiché è senza famiglia - e vive proprio in una casa famiglia - credo che Nozumi e Akari siano diventati per lei una sorta di casa.
Ed infine c'è Akari. Pestata e abusata sessualmente dal padre Capo della polizia - la scena dove il genitore si struscia e geme sui vestiti della figlia fermandosi sulle parti intime mi farà avere incubi per settimane cazzo! - che pensa che dentro di lei ci sia Satana, la ragazza è sull'orlo della disperazione e follia. Vede cose che non esistono - o forse esistono davvero e siamo noi spettatori i folli - e vuole solo vedere il mondo bruciare.
Poiché Akari non parla molto non è facilissimo inquadrarla ma dai suoi pensieri e chiacchierate che si è fatta con il coniglio di fumo nero - che ho chiamato Frank in onore del coniglio Frank in Donnie Darko - viene fuori un personaggio remissivo e obbediente che sopporta tacitamente gli abusi almeno finché non conosce gli altri due. Nozumi e Sakura diventano suoi amici e le danno un po' di speranza e gioia, facendole sognare un mondo diverso.
Ma ahimè il sogno sarà di poca durata.
E come con Nozumi sarà la felicità data e poi persa violentemente che la farà cadere nella vera disperazione.
Inoltre è piaciuto molto anche il personaggio di Lighting Bolt. Ad una certa mi ha fatto quasi tenerezza questa sua ricerca ossessiva di cosa significasse essere un supereroe: si è convinto di essere nato e di avere i poteri per essere il Gesù Cristo del mondo ma d'altra parte era perfettamente consapevole di fare da serial killer personale di un solo uomo, uccidendo persone innocenti. Eroe di cosa?! Cosa significa essere un eroe?!
Tra l'altro non si è manco accorto della psicopaticissima sorella che godeva nel friggere persone: eroina quanto lui, sfogava il suo desiderio di essere riconosciuta al pari del padre e del fratello, friggendo cani e bambini innocenti. E poi daje di targhe " Eroina della città".
Fatta la disamina suoi personaggi, posso dire che mi sono piaciuti tutti. Il modo in cui sono stati scritti, soprattutto. Per ogni disagio, azione assurda o discorso strano, la serie ha costruito bene i suoi personaggi, il modo che si capivano le loro motivazioni e perché agissero o reagissero in tali modi.
Buona anche la performance degli attori, in particolare i giovani: se l'attore di Nozumi ha 23 anni ed ha un curriculum di tutto rispetto con una ventina di drama e ancor più film ed idem l'interprete di Akari - che di anni ne ha 18 - colei che rappresenta Sakura ha solo tre drama nel carrello. Più qualche film. Non sono certo attori di primo pelo ma neanche dei mostri di recitazione. Tuttavia trovo che abbiano fatto un buon lavoro, soprattutto l'attrice di Akari.
STILE E ATMOSFERA
Trovo che sia stata buona anche la regia: Evol ha una narrazione solida e coerente ma non sempre di facile comprensione. Alcune cose vengono infatti lasciate all'interpretazione per aumentare, a parer mio, la poeticità e anche la riflessione dello spettatore. La serie ha infatti molti momenti introspettivi e di critica alla società di oggi: corruzione, alienazione, razzismo, abusi...
Tuttavia la serie non è una palla introspettiva: ci sono molti momenti di tensione e di drammaticità grazie ad una regia che ti tiene sempre un po' sul chi vive e non annoia mai.
Questo grazie anche al comparto visivo e all'ambiente un po' cupo e certe volte angosciante che assieme alla musica azzeccatissima permette allo spettatore di percepire sempre quel filo d'inquietudine che ti tiene incollata allo schermo.
E proprio sull'aspetto visivo devo fare il mio primo appunto: la serie infatti pecca per la poca luminosità. Ok il creepy e l'angoscia ma fammi vedere qualcosa! In alcune scene si percepiva solo uno sfondo nero e le voci sotto ma niente di vedibile. Per fare alcune gif ho dovuto sbiancare le immagini!
L'altro appunto è sul fatto che la serie lascia aperte molte domande di trama ma che difficilmente avremo qualche risposta. Evol infatti, dovrebbe avere più stagioni ma onestamente io non sono fiduciosa che le faranno davvero.
sbiancatissimo.
TEMATICHE
Ultima cosa circa le tematiche portate avanti dalla serie: Evol fa a pezzi il mito del supereroe e offre una narrazione intensa e provocatoria che esplora le sfumature tra bene e male. Chi è il buono? Chi è il cattivo? ...
Ma parla anche di salute mentale, discriminazione e alienazione. Sonda il disagio mentale e la sofferenza soprattutto degli adolescenti, epoca tragica a parer mio, che molto spesso urlano il proprio tormento a persone che non sanno o non vogliono ascoltare.
Quello che resta è una riflessione su dei ragazzini soli e persi nel mondo - alla fine del drama tutti e tre i personaggi rimangono orfani - che trovano nell'odio e nella distruzione la risposta a tutto il loro dolore.
Concludendo: una serie sicuramente da vedere. Soprattutto per chi, come me, è un amante delle opere introspettive e piene di spunti di riflessione. Il cast e la regia hanno fatto un ottimo lavoro nel raccontare questa storia contando solo i 6 episodi di questa prima stagione. Sicuramente non la serie leggera e spensierata che pensavo... tuttavia mi ha davvero sorpresa per la sua intensità e riflessività.
Attendendo con forte speranza la seconda stagione...
Voto: 7.9
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🔴 CAMILLE CLAUDEL...
Nata nel 1864 e morta nel 1943. DIMENTICATA da tutti in un ospedale psichiatrico.
Che cosa aveva fatto?
Viene a studiare a PARIGI in un'epoca in cui la Scuola di Belle Arti è aperta SOLO agli UOMINI. Per questo prende lezioni negli studi di artisti che accettano DONNE. Incontra e diventa amante dello scultore più famoso del momento: Auguste Rodin. Sarà una relazione appassionata e artistica, lavorano insieme, scolpiscono insieme (il museo Rodin e il museo d'Orsay conservano bellissime opere di quest'epoca).
Poi la abbandona, lui che vive da anni con un'altra donna, lui, l'artista amato e rispettato da tutti... Lei è denigrata, abbandonata ed emarginata anche "artisticamente". Vive da sola, non si fida più di nessuno e le sue OPERE non si vendono. A questo aggiungiamo che suo fratello è il celebre poeta, scrittore, diplomatico e accademico Paul Claudel.
La FAMIGLIA decide di INTERNARLA, questa DONNA troppo "moderna" per l'epoca è la vergogna della casa. Abbiamo lettere che scrive ad amici e familiari chiedendo aiuto, per 30 anni cercherà di spiegare al personale dell'ospedale l'INGIUSTIZIA che sta vivendo.
Sono testimonianze strazianti, che rivelano la lucidità della DONNA internata. Praticamente muore di FAME il 19 ottobre 1943 in un ospedale pubblico francese e nessun membro della sua famiglia assisterà al suo FUNERALE. I suoi resti saranno depositati in una fossa comune.
Oggi la figura di CAMILLE CLAUDEL è stata completamente RIABILITATATA, le sue opere sono esposte INSIEME a quelle di Rodin e un museo a pochi chilometri da Parigi è completamente DEDICATO a lei.
#CamilleClaudel
#donna #arte #bellezza #amore
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Durante la visita in un ospedale psichiatrico, uno dei visitatori chiese al direttore: "In base a quale criterio decidete chi dev'essere ricoverato qui?"
Il direttore rispose: "Riempiamo una vasca da bagno con acqua e dopo aver dato al paziente un cucchiaio, un bicchiere e un secchio, gli chiediamo di svuotarla. Secondo il modo in cui decide di svuotarla, decidiamo se ricoverarlo o meno."
Allora il visitatore: "Ahhh ho capito. Una persona normale userebbe il secchio, perché più grande del bicchiere e del cucchiaio."
Il direttore: "Assolutamente no! Una persona normale toglierebbe il tappo dallo scarico. E adesso dimmi preferisci stanza singola o condivisa?"
MORALE: A volte la vita ci offre più opzioni di quelle che sembrano, basta vederle.
E ora dimmi la verità: Anche tu avevi scelto il secchio, vero !
Ossimoro
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Omaggio ad una Grande Poetessa e Donna... ALDA MERINI
LA TERRA SANTA
Ho conosciuto Gerico,
Ho avuto anch' io la mia Palestina,
Le mura del manicomio
Erano le mura di Gerico
E una pozza di acqua infettata
Ci ha battezzati tutti.
Lì dentro eravamo ebrei
E i farisei erano in alto
E c' era anche il Messia
Confuso tra la folla:
Un pazzo urlava al cielo
Tutto il suo amore in Dio.
Noi, tutti, branco di asceti
Eravamo come uccelli
E ogni tanto una rete
Oscura ci imprigionava
Ma andavamo verso le Messe,
Le Messe di nostro Signore
E Cristo Salvatore,
Fummo lavati e sepolti,
Odoravamo di incenso,
E, dopo, quando amavamo,
Ci facevano gli elettrochoc
Perché, dicevano, un pazzo
Non può amare nessuno.
Ma un giorno dentro l' avello
Anch' io come Gesù
Ho avuto la Resurrezione,
Ma non sono salita ai Cieli
Sono discesa all' inferno
Da dove riguardo stupita
Le mura di Gerico Antica.
Ph:Viola Nicolini, ex ospedale psichiatrico Voghera.
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Antonio Ligabue nato il 12 Dicembre 1899 non ha mai ricevuto un bacio da chicchessia.
Cresciuto senza l’affetto di una madre, non conosce tenerezze e vive una vita intera isolandosi in una baracca posta in zona golenale nel fiume Po.
Rifiuta una stanza offerta dal comune di Guastalla e vive procacciandosi il cibo quotidianamente. Dipinge quadri straordinari e di unica originalità, li baratta poi con una zuppa calda.
Odia l’acqua e non si lava quasi mai, vive un esistenza disagiata e solitaria, dipinge e vaga senza meta lungo il fiume Po.
Crea lui stesso i colori dei suoi quadri usando terra, foglie e ciarpame, nei suoi quadri si ricorda il suo caratteristico colore verde, ricavato da essenze erboree.
L’assenza totale di affetti contribuisce alla insorgenza di crisi nervose e alla comparsa di strani comportamenti, che lo condurranno al ricovero in ospedale psichiatrico. Ma Antonio Ligabue è un anima libera che preferisce la vita in isolamento nella sua baracca, piuttosto che una stanza pulita in manicomio.
Antonio Ligabue continua a dipingere, e chi baratta i suoi quadri li usa per chiudere finestre o li espone nelle stalle non riservando alle sue opere il valore che poi acquisiranno.
Alcuni conoscenti conducono Antonio Ligabue all’interno di una casa di appuntamenti, ma le signore lavoratrici gli rifiutano i loro servizi ritenedolo sporco.
Si racconta che Antonio Ligabue in quell’occasione disse: “Io sono sporco fuori, voi siete sporche dentro!”.
Il successo delle sue oepere ha inizio nel 1957 e da allora vengono allestite mostre personali intitolate: “ La Follia del Genio”. I suoi quadri hanno enorme valore artistico ed i figli di coloro che barattarono le sue opere per una zuppa, si dispiacciono che i loro padri non abbiano protetto i suoi quadri, rovinati e persi nelle stalle agricole.
Antonio Ligabue è morto il 27 Maggio 1965 e quest’anno è il 59’ anniversario della sua scomparsa.
L.R.
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Drama Quiz 2023
Ringrazio come sempre @dilebe06 per l'invito a questo quiz.
Eh insomma... come state per vedere, quest'anno non è andata granché. Per quanto concerne i drama, è stato un anno di crisi (da cui forse ora ne sto uscendo). Ero partita anche bene, ma dopo qualche mese mi sono un po' arenata e rispetto ai 58 drama visti lo scorso anno, questa volta... sono solo 38. Tra l'altro, quest'anno manca il WOW, cioè il drama che si ruba tutti i premi. Peccato.
Ma... bando alla ciance e via alle danze!
Lista drama visti 2023 = 38
Corea del Sud (18): Oh My Assistent, Revenge of Others, My Love From The Star, The Glory Season 1, Kairos, Alchemy of Souls 2, The Glory Season 2, The Good Bad Mother, Dr. Cha, Sweet Home Season 1 e Season 2, King The Land, My Lovely Liar, See You in My 19th Life, All of Us Are Dead, Bump Up Business, Daily Dose of Sunshine, Perfect Marriage Revenge
Cina (4): Shining for one thing, Love Between Fairy and Devil, Legally Romance, My Deepest Dream
Giappone (2): Mitaraike Enjou Suru, Pending Train: 8:23,
Thailandia (14): Between Us, The Eclipse, Midnight Motel, Dirty Laundry, Bed Friend, Chains of heart, Never Let Me Go, P.S. I Hate You, Be My Favorite, My School President, Moonlight Chicken, Only Friends, Dangerous Romance, 10 Years Ticket,
DROPPATI: My Calorie Boy, Destined With You, A Time Called You, Mask Girl, The Killing Vote
1) Il drama più bello che hai visto: Daily Dose of Sunshine
[GIF di marymekpop]
Risposta un po' difficile, perché quest'anno manca il drama che ti ruba il cuore (l'anno scorso fu Go Ahead, anche se fu una scelta difficile perché avevo ben 4 eccellenze tra cui scegliere). E' vero che ci sono diversi drama belli e che ho apprezzato un sacco (più che altro nel periodo pre-crisi), ma nessuno che spicca in mezzo agli altri. Alla fine, a sorpresa, ho deciso di premiare il penultimo drama che ho completato (perché sancisce anche un po' l'inizio, forse, della ripresa). Molto brevemente, Daily Dose of Sunshine parla di un'infermiera molto empatica e gentile che inizia a lavorare nel reparto psichiatrico di un ospedale. Sembra una storia banale, ma non è così, è il come viene raccontato il tutto a renderla speciale. Perché non solo è un drama oggettivamente molto bello, ma di cui ho apprezzato la tematica trattata (la sanità mentale in varie forme) e che mi ha coinvolto al punto da farmi spargere lacrime diverse volte, cosa non facile non essendo un drama nemmeno particolarmente drammatico (non come per esempio Tomorrow o Move To Heaven, per citarne un paio). In Daily Dose of Sunshine ho trovato ottima la recitazione (molto brava Park Bo Young, il ruolo le è calzato a pennello), mi sono piaciuti i personaggi e le loro storie, e dove hanno condotto. In linea generale, ho apprezzato un po' tutto, l'unica cosa un po' blanda e che mi ha lasciato perlopiù indifferente è stata la coppia principale. Non era fatta male, ma non mi ha colpito particolarmente. Mancanza di chimica, forse? Ho trovato ottimo che non si sia allungato il brodo, infatti hanno chiuso in soli 12 episodi. Anzi, a dirvela tutta, quasi quasi avrei preferito che fossero 16.
2) La storia d'amore che ti ha conquistato di più: My Lovely Liar
[GIF di moonlightsdream]
Ho un ricordo un po' altalenante di questo drama, penso che se l'avessi visto in un altro momento lo avrei apprezzato di più, però... mi è rimasta impressa una scena che mi ha portato a scegliere la storia d'amore dei due lead come vincitrice di questa categoria, cioè la madre del lead che lo osserva da lontano a una fiera a cui sta partecipando insieme alla lead. Lui, che per tanto tempo si è nascosto dagli altri soffrendo terribilmente per quello che gli era accaduto anni prima, ora ride contento, alla luce del sole. Ma non è solo questo. In questo drama, la protagonista riusciva a captare quando le veniva detta una bugia, e quindi mi piaceva che lui non le mentisse mai (anche prima di scoprire questa cosa), e anche quella volta in cui lui diceva la verità ma suonava come bugia, lei, che per tutta la vita si era sempre fidata del proprio infallibile potere, ha lo stesso deciso di fidarsi e di aiutarlo a scoprire la verità sul passato di lui. Sono stati una buona coppia, per tanti motivi, direi che si meritano questo premio.
3) Il drama che ti è piaciuto di meno: Between Us
Between Us è lo spin-off di Until We Meet Again e ci sono voluti 3 anni perché uscisse. Okay, c'è stato il covid (tipo subito dopo che è finito Until We Meet Again), ma il problema non è l'attesa, è cosa ci hanno fatto con quest'attesa. La risposta è semplice: niente. Non l'hanno sfruttata affatto. La Thailandia dal 2019 si è evoluta con i BL, di parecchio. Un drama accettabile nel 2019, ora viene scalzato da quelli che sono andati avanti e sono migliorati in tutti i fronti. Inoltre, benché a me Boun e Prem non piacciano come attori (non tiratemi le pietre), ammetto che sono migliorati in tre anni in termine di recitazione (e vorrei ben vedere!), ma posso dire di aver visto molto di meglio? Il problema principale, comunque, è un altro: ma che NOIA è questo spin-off!? Ho aspettato tre anni per poi annoiarmi a morte! Peccato, perché questo drama poteva essere la rivalsa di questa povera coppia, la WinTeam, che era già stata bistrattata nella serie principale (sì, perché erano stati usati sostanzialmente come promozione per qualche prodotto dello sponsor, tipo il sacchetto di patatine). E invece no. Era meglio rimanere nell'ignoranza, quando ancora attendavamo invano questa serie chiedendoci come sarebbe stata. A volte il viaggio è migliore dell'arrivo.
4) Una serie che meriterebbe un sequel: The Glory
[GIF di bareums]
Personalmente non sono tanto a favore dei sequel (vale per tutto, non solo per i drama), anche perché in linea di massima, soprattutto se non sono previsti, tendono a rovinare il materiale di partenza. La vendetta della lead di The Glory si è conclusa e sono contenta così, con il finale che ci hanno dato, però... [SPOILER FINE SERIE], io la vendetta del lead la vedrei eccome! Non pretenderei una serie lunga, magari anche solo 8 episodi (oppure un film!), però mi piacerebbe assistere al suo trionfo, vedere come gli insegnamenti della lead abbiano dato i suoi frutti, e come questa volta sia lei l'aiutante anziché l'aiutata. Sarebbe interessante! [FINE SPOILER].
5) Il personaggio preferito: My Love From The Star
Ho deciso di premiare, una volta tanto, un second lead, precisamente quello di My Love From The Star. Se lo merita, in particolare perché farsi apprezzare da me nonostante sia un second lead non è cosa facile (di solito li trovo o insopportabili, oppure fatti con lo stampino per farti provare pietà per loro). Inoltre, Lee Hui Kyung ha il merito di avere anche una bella evoluzione, infatti non mi è piaciuto fin da subito. Dopo un inizio un po'... pesante, si è ripreso alla grande. E' stato innamorato e non ricambiato dalla lead per quasi metà della sua vita e non voleva rassegnarsi, cosa che trovavo assolutamente insopportabile, ma poi questo personaggio mi ha piacevolmente sorpresa e infine conquistata. Perché se da una parte c'era il lead con lo spessore della carta velina e il carisma di un topo, Lee Hui Kyung era un bravo personaggio, intelligente e sincero nei suoi sentimenti. Tra l'altro, [PICCOLO SPOILER ANCHE SE STA COSA SI SCOPRE TIPO SUBITO] non è facile accettare che il proprio fratello sia un killer psicopatico e darsi pure da fare per provarlo![FINE SPOILER] Se tutti i second lead fossero così, magari pure io inizierei a soffrire della famosa sindrome a loro dedicata.
Bonus: L'infermiere di Daily Dose of Sunshine. Ho adorato questo personaggio che era sempre pronto a farsi in quattro per i suoi colleghi e per i pazienti del reparto. Era una spalla amica e di supporto.
6) Il personaggio più odiato: Kairos
In questo drama, ho odiato tanto, ma proprio tanto, la moglie del lead, aka un ghiacciolo sarebbe più caldo. [SPOILER COME SE PIOVESSE] Questa terribile donna ha organizzato un finto rapimento/omicidio della figlia piccola+finto suicidio per puro e semplice egoismo. Lei e il lead avevano problemi matrimoniali e anziché lasciarlo e chiedere il divorzio come una persona normale, ha preferito mettere su questo teatrino e far credere a un poveraccio di aver perso tragicamente due membri della propria famiglia. Tra l'altro, se la lead non gli avesse telefonato al momento giusto, Mrs Ghiacciolo sarebbe stata responsabile della sua morte, visto che lui era pronto a suicidarsi per la troppa disperazione. E alla moglie gliene frega qualcosa di aver distrutto psicologicamente il padre di sua figlia? Certo che no, per lei conta solo se stessa. E quando la figlia chiede giustamente del padre a cui vuole bene? Lei tergiversa. Il punto più alto è stato quando ha detto all'amante (e suo complice) che la figlia sarebbe stata felice finché lei stessa era felice. Il massimo dell'egoismo e dell'egocentrismo.[FINE SPOILER]
Bonus: The Good Bad Mother. Hanno tentato ripetutamente di cercare di farmi provare empatia per la madre del titolo, ma senza successo. Per carità, bellissimo personaggio, ma l'ho odiata e non l'ho mai perdonata.
7) Una ship che proprio non ti è piaciuta: PS I Hate You
E' una risposta un po' borderline probabilmente, però non mi è venuto niente di meglio. La cosa strana, è che Meen e Pitch non sembrano una brutta ship visti da fuori, però Pitch manda dei brutti segnali fin dal primo episodio. Segui questo personaggio che pare tanto un bravo ragazzo innamorato di Meen e percepisci che ha qualcosa che non va, ma non sai cosa, anzi, pensi pure che sia una tua impressione. Nel mentre, la coppia cresce e si avvicina, la ship prospera e con essa la brutta sensazione, che ti segue, indimenticata. Poi arrivi alla fine, la sensazione negativa ti ha messo con le spalle al muro ed è finalmente pronta a svelarti che... [SPOILER FINALE]... che il caro Pitch è un dannato psicopatico e che Meen non solo se l'è sposato, ma i due hanno pure figliato.[FINE SPOILER]. Non so perché la risposta di questa domanda sia diventata una specie di racconto horror...
8) Il finale più bello: PS I Hate You
[GIF di freensrcha]
Sì, di nuovo loro, ma in positivo questa volta, perché sinceramente questo drama ha un finale perfetto. Ogni personaggio ha esattamente quello che si merita, nel bene e nel male. Causa ed effetto. PS I Hate You non è un drama rose e fiori, è popolato da personaggi che prendono un sacco di decisioni pessime e che sono uno peggio dell'altro, pertanto anche il suo finale è spietato, ma benché a me i finali felici piacciano molto, ho trovato molto catartico questo finale e pertanto si merita la vittoria.
9) Un attore e un attrice che ti sono piaciuti tantissimo: The Good Bad Mother e Moonlight Chicken/Only Friends
Attrice: Ra Mi Ran, aka la mamma di The Good Bad Mother. L'ho trovato bravissima nel suo ruolo, mi ha fatto provare un sacco di sentimenti contrastanti per il suo personaggio. Mi dispiaceva per lei, ma allo stesso tempo la odiavo, poi provavo compassione, e il secondo dopo di nuovo una rabbia profonda. Ha reso il suo personaggio a tutto tondo, difficile da amare e da odiare completamente allo stesso tempo.
[GIF di bunnakit]
Attore: Khaotung per i suoi ruolo di Gaipa in Moonlight Chicken e Ray in Only Friends, ma soprattutto il primo perché ci sono due scene in particolare che mi sono rimaste impresse nella retina. [ATTENZIONE, SPOILER!] La prima è quando Gaipa si dichiara e viene rifiutato da Jim, le emozioni che in quel momento sono passate sul volto di Khaotung sono state un colpo, il suo dispiacere era veramente palpabile, così come il suo modo di cercare di minimizzare la cosa. La seconda scena, ancora più intensa, è quando canta al funerale della madre. Disperazione pura. In generale, ottima l'interpretazione in entrambe le serie.
10) la morte di un personaggio che ancora non hai superato: All of Us Are Dead
Il titolo magari un minimo lo suggerisce, ma questo drama non è esattamente una passeggiata di salute. D'altronde, cosa ci si può aspettare da un'epidemia zombie scoppiata all'improvviso in un liceo che poi si diffonde a macchia d'olio in tutta la città? E il problema è... che non ho solo un personaggio da citare per questa domanda, ne ho più di uno! Anzi, faccio quasi prima a dire chi è sopravvissuto! Citiamo i morti che mi hanno ferito di più (SPOILER, è OVVIO!)... per esempio il padre della protagonista, che ha fatto carte false per raggiungere la figlia. Riesce a riabbracciarla un'ultima volta, ma ormai è già stato contagiato dal virus e quindi si sacrifica per farla scappare illesa. Il lead! Morto anche lui poco dopo essere stato morso dopo essersi sacrificato per gli altri e aver affrontato quel bastardo del villain (in realtà, non è sicuro al 100% che sia morto, potrebbe essere solo stato sepolto dai detriti, io ancora ci spero!). L'amico del lead! Morto male perché quella maledetta ragazzina ha pensato bene di infettarlo apposta! E, infine, altro ragazzo che si è sacrificato mentre cercavano di scappare perché si era reso conto di essere stato morso ed era quindi spacciato già in partenza. Mi fermo qui, è meglio.
11) La OST che ti è piaciuta di più: Shining for One Thing
[GIF di dorameiraxp]
Questo drama aveva veramente delle ost bellissime. In particolare alcune, nelle scene tragiche, erano perfette per quei momenti (per farti stare peggio!), con un testo davvero appropriato a quello che veniva rappresentato sullo schermo. La mia preferita: Cold.
Bonus: Only Friends Opening (che bravo Khaotung con quest'opening. Ce l'ho fissa su spotify da quando ho visto questo drama).
12) L'attore e attrice peggiori: Perfect Marriage Revenge
Attore: Oh Seung Yun di Perfect Marriage Revenge, aka il marito nel primo universo e successivamente ex fidanzato della lead quando lei torna nel passato. Onestamente, ho trovato la sua interpretazione troppo caricata, al punto che le sue espressione basite (e questo personaggio è moooolto spesso basito in questo drama) erano così esagerate che non riuscivo a prendere per niente sul serio questo personaggio. Non ha aiutato, e mi dispiace dirlo, che abbia un viso troppo alla baby face. Ha 32 anni e ne dimostra 20 a dir tanto. Confrontandolo con il lead (interpretato da Sung Hoon che di anni ne ha ben 40 benché portati bene), c'è troppa disparità!
Salterò invece la nomination dell'attrice peggiore. Sinceramente non ho trovato nessuna da citare.
13) Una serie che merita più conoscenza: Kairos
[GIF di shineunsoo]
Di solito, quando un drama non ha il lato romantico e verte su altre tematiche, tende a venire perlopiù ignorata dalla massa. Penso che questo sia il caso di Kairos, che è una serie che mi tenuto incollata nei primi mesi di quest'anno. Serie che ho apprezzato moltissimo e che tocca la tematica degli spazi temporali in chiave poliziesca con un po' di politica e corruzione. Abbiamo due persone legate da una telefonata che per un minuto al giorno li connette nonostante li separino alcuni mesi, infatti vivono sue due linee temporali diverse. Grazie a questa connessione, possono aiutarsi a vicenda. Drama bello e appassionante che merita sicuramente una chance!
14) Il momento che ti ha fatto saltare sulla sedia: The Glory parte 1 e 2
C'è una scena che ho trovato particolarmente scioccante sia in senso buono sia in senso negativo. [SPOILER] Nel corso della prima parte del drama, un personaggio scompare improvvisamente e viene un po' lasciato a intendere che sia morto. Nella seconda parte, si scopre che sì, questo personaggio è effettivamente morto, ma è il come, la parte scioccante! Cioè, non tanto che sia stata la cattiva della storia a colpirlo ben due volte, ma che lui dopo fosse ancora vivo e che se non si fosse comportato come feccia con le donne, magari la ragazza del negozio avrebbe chiamato un'ambulanza anziché dargli il colpo di grazia. Beh, si raccoglie quello che si semina...
15) Il protagonista maschile preferito: Revenge of Others
[GIF di smileytharn]
A parte l'essere probabilmente il personaggio più sfigato nella storia dei drama (no, seriamente! Al primo episodio si scopre che ha una malattia terminale, poi ha un fratello morto suicida, del padre non si sa nulla, ha anche una madre malata, viene malmenato per tutta la stagione, sospettato di omicidio, rapito, torturato...), Ji Soo Heon era proprio un bel personaggio. Aveva una forza d'animo fuori dal comune visto che nonostante la sua sfiga costantemente presente, ha comunque trovato la forza di volontà di prendere in mano la situazione e mettersi a vendicarsi dei bulli della sua scuola e aiutare la lead a scoprire la verità sulla morte del fratello (e pure instaurare una relazione con lei, complimenti!). Un ragazzo veramente forte che per tutto il drama mi ha fatto preoccupare e dispiacere per lui per tutte le disgrazie che gli capitavano e per come affrontava la situazione nonostante gli alti (pochi) e i bassi (molti). Una visitina a Lourdes al posto suo me la farei, comunque... [Tra l'altro, ho iniziato questo drama totalmente inconsapevole, perché tra i tag su MyDramaList non c'è "terminal illness" e mi è preso un colpo quando il dottore dà la diagnosi al protagonista nel primo episodio, ma ormai ero intrippata e mi ero già affezionata a lui quindi ho proseguito, e alla fine ne è valsa la pena].
16) La storia d'amore che non ti è piaciuta: Only Friends
Mi è piaciuta la serie e l'ho seguita con piacere di settimana in settimana, però tra le varie coppie della serie sapevo che ce n'era una che con me non avrebbe funzionato, cioè Top e Mew. Fin dal principio sapevo che non avrei mai potuto shipparli perché già il trailer ti spoilera che ci sarà un tradimento e quello è un big no. Poi la serie è iniziata e, tradimento a parte, ci sono state altre cose che non ho apprezzato particolarmente, per esempio che Mew usasse il sesso (o meglio, la sua mancanza) per manipolare emotivamente Top. Poi, quando la loro relazione è fiorita, è saltato fuori il tradimento, quindi pensavo che almeno mi sarei goduta la soddisfazione di vedere Top strisciare per cercare di riconquistare la fiducia di Mew, ma ero troppo impegnata ad assistere a Mew che si rovinava con le sue mani. Tutto ciò non è durato moltissimo, per fortuna, ma poi è arrivato Boeing (che vediamo dopo, in un'altra categoria). In conclusione, tra le tre coppie principali, questa era quella che decisamente mi è interessata di meno e che in generale non ho apprezzato come si sia sviluppata.
17) Miglior bacio: Only Friends
[GIF di sunsetandthemoon]
Ma cosa potevo scegliere se non bacio post-discussione misto a disperazione? L'unico problema di questo bacio SandRay è quel rompiscatole di Top che arriva e li interrompe. Potevi tornare dopo 30 minuti! Comunque... è una bella scena, mi è piaciuta veramente moltissimo. C'è una tale intensità che fa battere il cuore al telespettatore e sia First sia Khaotung avevano delle espressioni che esternavano alla perfezione quello che stavano pensando e provando Sand e Ray in quella scena.
18) Il drama che hai fatto fatica a finire: King The Land
Mi scuso con chi ha amato questo drama, ma quando l'ho visto ero in crisi nera e quindi sceglievo volutamente drama poco impegnativi... e temo che questo sia stato un grave errore, infatti perdevo interesse dopo pochi episodi e quelli rimanenti li vede con un occhio aperto e l'altro no. Ed è già stato tanto, altri drama li ho proprio mollati a prescindere. *indica la lista in alto* In retrospettiva, non penso che King The Land fosse un brutto drama per il suo genere, ma l'ho visto nel momento sbagliato e durante la seconda metà ho finito per perdere completamente l'interesse e l'ho finito con svogliatezza.
19) Scena d'azione migliore: All Of Us Are Dead
Ho trovato assolutamente pazzesca e ben fatta la scena in cui Lee Chung San (il nostro lead) è nella biblioteca della scuola e cerca di sfuggire agli zombie e al villain umano. Quella scena è così intensa che credo che a un certo punto mi si sia fermato il cuore per la troppa tensione. Mi ha lasciato senza parole e mi ha galvanizzato un sacco.
20) Miglior Villain: The Glory
A onor del vero, i villain di The Glory sono più di uno, visto che sarebbero i bulli che hanno tormentato la protagonista ai tempi del liceo e i quali verso cui lei vuole vendicarsi. E ognuno di loro, a modo suo, è un buon villain di questo drama, ma il capo può essere uno solo e in questo caso è Park Yeon Jin, la bulla che ha dato il tormento alla nostra lead, quindi è su di lei che ci concentreremo. Ricca, bella, snob e dannatamente crudele, Yeon Jin sa benissimo cosa vuole e riesce pure a ottenerlo (finché qualcuno non ci mette lo zampino), e chissene se nella sua vita, nel mentre, ha calpestato le persone che riteneva inferiori torturandole senza pietà. Ma a renderlo un personaggio e un villain interessante è che Yeon Jin non sia solo una persona crudele a cui non importa di ferire pesantemente gli altri per soddisfare i suoi scopi, ma il fatto che ci siano persone e cose a cui tiene anche lei, la sua "cerchia ristretta", chiamiamola così. La figlia in primis, a cui tiene immensamente. E proprio questo suo non essere solo cattiva perché sì, ma nemmeno l'ennesimo cattivo con infiniti traumi, ad averla resa un bel villain. Uno che comunque ho adorato veder precipitare come tutti gli altri.
21) Il finale peggiore: My Love From The Star
Quando un drama aveva troppo successo, capitava qualche anno fa che gli aggiungessero qualche episodio. A volte aveva senso, ma nella maggior parte dei casi si trattava solo di allungare il brodo a dismisura. Questo è il caso di My Love From The Star. Gli ultimi episodi sono un ripetersi ciclico delle stesse storyline che hanno reso la visione stancante, finendo poi per condurci a un episodio finale moscio che avrebbe potuto essere risolto in metà tempo. Finale, comunque, agrodolce (e a tratti un po' a caso) che ho trovato molto deludente, infatti non aggiunge nulla di nuovo a quanto visto in precedenza.
Bonus: Shining For One Thing, che voglio citare perché ha un finale aperto (e anche no, grazie!), ma che in realtà è un drama da "rimandare a settembre" perché dovrebbe essere disponibile a breve il film che continuerà e concluderà la storia (spero in modo decente).
22) La protagonista femminile preferita: Daily Dose of Sunshine
Non ho apprezzato solo l'interpretazione dell'attrice, anche il personaggio femminile protagonista di questo drama mi ha colpito in senso positivo. Jung Da Eun è un personaggio estremamente dolce nel modo di rapportarsi (trasmetteva calma) ed empatico, il suo lavorare in campo medico era senz'altro la cosa migliore per lei. E pure se non aveva scelto di lavorare in un reparto psichiatrico di per sé (vi era stata mandata perché non apprezzata dai suoi precedenti idioti colleghi), è finita nel posto giusto, e mi piace come abbia iniziato ben presto ad apprezzarlo ed essere lei stessa apprezzata come infermiera. Mi è piaciuto anche il suo momento di crisi, il modo in cui la morte di un altro personaggio l'abbia ferita al punto da stare male anche lei. Da Eun non era più solo l'infermiera gentile che pazienti, colleghi e il lead apprezzavano, ma un essere umano che stava soffrendo e aveva bisogno di aiuto per rialzarsi. Tra l'altro, è un tipo di personaggio raro da trovare in un kdrama, sono più abituata a personaggi femminili molto esagitati e che gridano, ma lei per la maggior del tempo parlava a un tono di voce quasi basso, è stato rilassante seguire il suo percorso.
23) La scena o frase che ti è rimasta impressa: Doctor Cha
La scena che voglio citare e premiare di questo drama riguarda il marito fedifrago della nostra Doctor Cha che, scoperto che la moglie è stata rifiutata dall'ospedale in cui lavorano lui e la sua amante, si mette a suonare la tastiera del pc come un pianoforte e a ballare per festeggiare. Oltre a rimanermi in testa, mi ha fatto provare emozioni contrastanti. Da una parte volevo ridere perché l'attore è bravissimo e la scena è oggettivamente divertente, ma dall'altra volevo tirargli qualcosa in testa perché se ne frega del fatto che la moglie soffra per essere stata rifiutata e pensa solo a sé stesso e ai suoi interessi.
24) Il villain peggiore: Only Friends
Andava tutto bene, poi un giorno arrivò Boeing. Per quanto possa dargli il credito di essersi limonato praticamente tutto il cast maschile (complimenti, hai realizzato il sogno di molta gente), quest'uomo è spuntato solo per portare scompiglio a tutte le coppie, ma senza un senso logico. In pratica, sembrava quasi aver inventato un nuovo sport: provarle tutte, magari una gli andava bene. Arriva, prova a riprendersi Top; non funziona, quindi prova invece a sedurre il suo fidanzato (erano pure in crisi), cioè Mew. Piano fallito, quindi passa ai SandRay, cercando di riprendersi Sand dopo averlo lasciato pre-serie per Top. Fallito pure questo piano (figurati se Ray te la faceva fare franca!), ha concluso in bellezza limonandosi Boston in discoteca! In un certo senso, almeno il suo ultimo piano malefico (in modo del tutto involontario) ha funzionato! Bravo, ma preferisco villain con un senso.
25) Una bromance spettacolare: The Good Bad Mother
[GIF di mezbeleyer]
Mi è piaciuto un sacco il fatto che il lead e il suo rivale in amore (chiamiamolo così anche se non ha mai avuto nemmeno mezza chance), il cui rapporto era decisamente di inimicizia nel passato, si sia trasformato in amicizia vera una volta che il nostro lead ha perso la memoria a inizio serie e poi anche dopo averla ritrovata. Indimenticabile Bang Sam Sik che si fa proteggere dal nostro Choi Kang Ho tornato in modalità procuratore quando vanno dagli strozzini e gli si aggrappa alla gamba che manco Lan Yuan con Lan Zhan in The Untamed. Scena divertentissima.
25 BIS) L'anno scorso la sfida era vedere:
Un cdrama storico o wuxia
Un drama tratto da un libro/novel/manga/webcomic
Un drama che ha vinto almeno un premio
come è andata? ci siete riusciti?
Incredibilmente, visto l'anno trascorso, ci sono riuscita! Per fortuna era una sfida facile. Cdrama storico o wuxia: Love Between Fairy and Devil: Bel drama a tratti divertente e a tratti molto drammatico, in cui Dylan Wang è stato strepitoso!
Drama tratto da libro/novel/manga/webcomic: Mitaraike, Enjou Suru (jdrama tratto da un manga): Ho citato questo drama per variare un po' visto che ancora non l'avevo nominato, ma onestamente ne avrei potuti citare almeno la metà del mio listone. Drama giapponese con una componente misteriosa che apprezzo sempre, inoltre è molto breve, appena 8 episodi.
Drama che ha vinto almeno un premio: Sweet Home (kdrama): Questo drama di cui è da poco uscita la seconda stagione (che è partita bene e poi si è persa perché gli autori devono essersi fumati qualcosa di sbagliato quando hanno pensato che potesse interessarci una stagione in cui il protagonista non compare per metà degli episodi e che abbia una storyline enorme che comprende i militari e personaggi di cui non ci frega un accidente) ha vinto parecchi premi, tra cui "Miglior attore di supporto" a Lee Do Hyun (<3), "Miglior regia", "Personaggio dell'anno", "Miglior nuova attrice", ecc...
La sfida di quest'anno è di vedersi un drama/film co-prodotto o con attori (principali) di due o più paesi, entro la fine del 2024. Dite che è fattibile? XD
Un drama co-prodotto o con attori misti, eh? Sarà una bella sfida, proviamoci! Sperando in un nuovo anno in cui io trovi almeno un drama accalappia-premi come lo scorso anno, vi auguro buone feste!
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