#natura italiana
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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Nera e Velino: La Leggenda di un Amore Impossibile tra le Montagne dell’Umbria. Di Alessandria today
Una storia di amore, sacrificio e magia che dà vita a una delle cascate più spettacolari d’Italia
Una storia di amore, sacrificio e magia che dà vita a una delle cascate più spettacolari d’Italia Tra le montagne dell’Umbria, terra di leggende e meraviglie naturali, si narra la struggente storia di Nera e Velino, due amanti condannati a un destino tragico ma eterno. La leggenda, legata alle celebri Cascate delle Marmore, è uno dei racconti più affascinanti della tradizione locale, dove la…
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victorianrob · 4 months ago
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Castellione Bencetti Toscana Italia Italy 👍
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gregor-samsung · 1 month ago
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" Faceva molto caldo, e il cielo era completamente sgombro di nuvole. La macchia era asciutta. Guglielmo doveva ogni tanto interrompere il lavoro per asciugarsi il sudore. «Fa troppo caldo», pensò; e gli venne fatto di guardare in alto. Il cielo, perfettamente limpido, non poteva trarre in inganno un uomo esperto come lui. Dietro il sereno un occhio conoscitore scorge le nubi, come dietro le nubi il sereno. Fino ad allora erano stati eccezionalmente fortunati con la stagione, ma la cosa non poteva continuare all’infinito. Se dicembre era stato clemente, gennaio, con ogni probabilità, sarebbe stato tempestoso. Guglielmo presentiva vicina la stagione delle grandi tempeste invernali, quando i boscaioli sono costretti a chiudersi inoperosi nel capanno, ed è manna se schiarisce il tempo necessario per andare ad attinger l’acqua. Egli conosceva bene quelle giornate lunghe, monotone, quando la pioggia batte senza tregua sul tetto incatramato, e nell’interno del capanno gli uomini sbadigliano e guardano l’orologio ogni cinque minuti; mentre piú forte si fa la nostalgia della casa. In quelle giornate la presenza di Francesco si rivelava di utilità essenziale, dato l’imperturbabile buon umore e la provvista inesauribile di discorsi, di racconti e di storie del vecchio boscaiolo. Guglielmo si può dire che l’avesse assunto solo per questo. «Reggesse un’altra settimana», pensò dando un’occhiata indagatrice al tempo. In lui non parlava tanto l’apprensione del principale che deve corrispondere la paga anche nei giorni di forzata inattività e vede cosí scemati i guadagni. Egli paventava per se stesso quelle giornate, sapendo per esperienza come solo il lavoro valesse ad allontanare i pensieri che lo tormentavano. "
Carlo Cassola, Il taglio del bosco, presentazione e note a cura dell'autore, Giulio Einaudi editore (collana Letture per la Scuola Media n° 1), 1977¹°, pp. 78-79.
NOTA: questo racconto lungo esistenziale fu scritto e riveduto negli anni 1948-49 in un momento di crisi dell'autore. Fu pubblicato nel dicembre 1950 sula rivista bimestrale "Paragone-Letteratura" e subito recensito positivamente da Geno Pampaloni.
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dedi-ashour · 3 months ago
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Lemon tree 🌱🍋🍋‍🟩💛💛
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sigitheunicorn · 7 months ago
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🐸🌿
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andrea-non-sa-tornare · 1 year ago
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Imponenti vette,
sovrastano campi sconfinati.
Rimango disteso,
affogando nel prato
un dolce ricordo
cullato dal vento.
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persa-tra-i-miei-pensieri · 2 years ago
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Il diritto mi perseguita 🤣
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djtubet · 1 month ago
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Dj Tubet in un video della Youtuber statunitense Mary Jane
Alcuni estratti dello spettacolo "L’ecologia profonda di Arne Naess" con Beatrice Bonato , Stefano Rizzardi Ryzardus e Dj Tubet sono stati inseriti in questo magnifico documentario a cura della famosa Youtuber What a shame Mary Jane.
Mary Jane abita negli Stati Uniti, il video è pensato per un pubblico internazionale in lingua inglese, ma è possibile selezionare i sottotitoli anche in Italiano.
Grazie a Mary Jane, Vicino/lontano Mont, Società Filosofica Italiana - Sezione FVG, Cjasa da Duga, Regione Friuli Venezia Giulia.
Unisciti a noi in un viaggio nelle maestose Alpi italiane, dove ci addentriamo nella filosofia dell'ecologia profonda come immaginata da Arne Naess. In questo video di 37 minuti in stile documentario, ti presentiamo i momenti salienti di un evento unico tenutosi in montagna, che unisce paesaggi mozzafiato a profonde intuizioni sull'etica ambientale. La conferenza è arricchita da letture selezionate dagli scritti di Naess e da un'esclusiva performance rap freestyle che dà vita a idee ecologiche in rima. Questo video cattura lo spirito dell'evento, offrendo agli spettatori la possibilità di confrontarsi con questi importanti concetti filosofici ed etici in modo concreto e accessibile, sullo sfondo pacifico delle montagne italiane.
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primepaginequotidiani · 5 months ago
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PRIMA PAGINA Identita di Oggi domenica, 22 settembre 2024
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jollijeff · 7 months ago
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Davanti al sole.
Il lago gorgheggia
In lontananza si sentono
moto che urlano
Il serpente di luce
dritto davanti a me
Due nuotano
E 2 remano sulle tavole
Passano 2 ragazze.
La pelle meravigliosa delle tedesche
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queerographies · 9 months ago
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[Le case dell'anima][Giosuè Boetto Cohen]
Le case della vita: un viaggio attraverso memorie, emozioni e luoghi Titolo: Le case dell’animaScritto da: Giosuè Boetto CohenEdito da: Minerva EdizioniAnno: 2024Pagine: 240ISBN: 9788833246727 La trama di Le case dell’anima di Giosuè Boetto Cohen Quanto sono state importanti, le case, nella nostra vita? Quanto ci siamo sentiti felici, protetti, commossi, finalmente noi stessi, insieme o da…
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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"Fumana" di Paolo MalagutiUn viaggio tra nebbia, magia e tradizioni nella bassa del Po. Recensione di Alessandria today
"Fumana", pubblicato il 3 settembre 2024, è il nuovo romanzo di Paolo Malaguti che ci trasporta nel cuore della pianura padana, in un mondo perduto tra la nebbia e la magia contadina.
“Fumana“, pubblicato il 3 settembre 2024, è il nuovo romanzo di Paolo Malaguti che ci trasporta nel cuore della pianura padana, in un mondo perduto tra la nebbia e la magia contadina. La protagonista, chiamata Fumana per il legame con la nebbia che avvolge le terre del Po, è una giovane ragazza che cresce libera e selvaggia, allevata dal rude nonno Petrolio. Insieme pescano anguille nelle paludi,…
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gregor-samsung · 3 months ago
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" L'autunno incipiente velava il cielo d'infinita dolcezza; l'orizzonte si copriva d'un vapore latteo e roseo, che pareva velasse ma lasciasse intravedere un mondo di sogni ineffabili. Nei crepuscoli verdognoli, rischiarati da nuvole rosse che serpeggiavano, svanivano e ricomparivano continuamente sul cielo glauco, Anania sentiva negli orti il crepitìo e l'odore delle erbe secche bruciate dagli agricoltori, e gli sembrava che qualche cosa dell'anima sua svanisse col fumo di quei fuochi melanconici. Addio, addio, orti guardanti la valle; addio scroscio lontano del torrente che annunzia il tornar dell'inverno; addio canto del cuculo che annunzia il tornar della primavera; addio grigio e selvaggio Orthobene dagli elci disegnati sulle nuvole come capelli ribelli d'un gigante dormente; addio rosee e cerule montagne lontane; addio focolare tranquillo e ospitale, cameretta odorosa di miele, di frutta e di sogni! Addio umili creature inconscie della propria sventura, vecchio zio Pera vizioso, Efes e Nanna disgraziati, Rebecca infelice, Maestro Pane stravagante, pazzi, mendicanti, delinquenti, fanciulle belle e inconsapevoli, bambini votati al dolore, gente tutta infelice o spregevole che Anania non ama ma sente attaccata alla sua esistenza come il musco alla pietra, gente tutta che egli abbandona con gioia e con dolore! E addio dolcezza e luce sopra tanti oscuri dolori, arcobaleno incurvato come cornice di perle sul quadro screpolato di una miseria antica ed eterna - Margherita, addio! "
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Grazia Deledda, Cenere.
Nota: Cenere fu inizialmente pubblicato a puntate sulla rivista culturale Nuova Antologia nell’anno 1903; il favorevole accoglimento del pubblico portò l’anno seguente alla stampa in volume per le edizioni dello stesso periodico.
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diceriadelluntore · 18 days ago
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Postilla Non Satirica
In riferimento al post di ieri, mi viene forte il desiderio di spiegare due cose, che sono correlate tra loro. Riguardano il "vero significato" di quel gesto.
Surreali sono entrambe le proposte di "giustificazione" degli amici e sostenitori di Musk: la prima, ripresa anche dalla stampa italiana di Destra e che rimbalza anche qui su Tumblr, mostra un ingenuo (che vale a dire in perfetta malafede) montaggio in cui tra gli altri Barack Obama, Hillary Clinton, Kamala Harris sono fotogrammati con un braccio teso, a "simboleggiare" il fatto che il gesto di "dare il cuore" al pubblico sia prassi comune (con annessi commenti tipo "ma li vedono ormai ovunque!", "se chiamo un taxi con il braccio sono un nazista" e così via, che uccide sul nascere ogni possibilità di confronto). Ovviamente è un tentativo infantile di rendere comune una abnormità, la cui natura vera la spiega in maniera superba un altro aspetto: Andrea Stroppa, sorta di ambasciatore degli interessi di Musk in Italia, prima ha giustificato il gesto come espressione dei sentimenti di un uomo autistico, poi (ammetto che sono davvero favolosi da questo punto di vista) invocandolo nientemeno come uno degli artifici retorici che i generali o gli Imperatori facevano alle loro truppe quando, cito testualmente, "venivano compiuti diversi gesti per dare maggior enfasi al discorso. Uno di questi era di alzare il braccio".
Ovviamente la seconda ricostruzione già smentisce la prima, ma il riferimento alla Adlocutio Cohortium (che credo sia quello a cui fa riferimento Stroppa) non ha alcun fondamento, non solo perchè nelle molte che abbiamo non compare affatto questo gesto, ma soprattutto perchè non esistono né raffigurazioni, né riferimenti letterari o storiografici ad un saluto con la mano alzata in tutta la storiografia romana.
Ma forse più di ogni cosa, valgono le dichiarazioni che i gruppi Neonazi americani, mi verrebbe da dire non solo dell'Illinois, hanno tributato al gesto, tra cui credo sia illuminante la dichiarazione che un leader neonazista, Christopher Pohlhaus, capo del movimento Blood Tribe fieramente trumpiano, ha fatto: non mi interessa se l'ha fatto per sbaglio, mi godrò le lacrime versate sul gesto" (lacrime ovviamente dei condannanti il gesto).
A margine di ciò, è anche chiaro che non esiste un saluto romano riferito all'Antica Roma quando si fa quel gesto, è solo un puro gesto nazifascista.
Solo per essere precisi.
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curiositasmundi · 8 days ago
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Alla voce ‘temibile’, sul Vocabolario della Lingua Italiana Treccani si legge: “che è da temere, che si può o si deve temere”. Nel parlare comune è un aggettivo che usiamo con una certa leggerezza, propendendo più per il significato di “si può temere”, cioè non è insensato averne paura. Ma quando a essere definite ‘temibili’ sono alcune sostanze inquinanti, e l’aggettivo viene usato in tribunale, il significato tende di più dalla parte di “si deve temere”: bisogna averne paura.  Il riferimento è a una famiglia di sostanze chimiche che vengono indicate con una sigla, i PFAS, che sta per “perfluorinated alkylated substances”, cioè “sostanze perfluorurate alchilate”. E il contesto è quello di un processo in corso a Vicenza, perché proprio nel territorio della sua provincia, un’azienda ha inquinato con i PFAS la falda acquifera e le acque potabili di una vasta area di Veneto.
Una storia lunga quarant’anni
L’azienda sotto accusa è la Miteni che aveva il proprio stabilimento a Trissino, in una posizione strategica dal punto di vista delle acque. Proprio lì sotto, infatti, si trova una delle falde acquifere sotterranee più grandi del continente, dalla quale almeno tre aziende che si occupano dell’estrazione di acqua potabile, quella che arriva nei rubinetti delle case, prelevava il necessario per soddisfare i bisogno di oltre 350 mila abitanti sparsi in un’area di più di 180 km2 che si allarga anche nelle province di Verona e Padova.
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Le prime avvisaglie di sversamenti inquinanti risalgono al 1977, quando dai rubinetti della zona esce acqua gialla che ha allarmato la popolazione. La Miteni era attiva solamente da 12 anni, inizialmente con il nome di RiMAr (Ricerche Marzotto) poi diventata Miteni quando è stata acquistata da Mitsubishi e EniChem. Miteni produceva composti fluorurati, i PFAS appunto, sostanze di sintesi, ossia che non esistono in natura, ma che nel corso dei decenni hanno trovato tantissimi impieghi grazie alle loro caratteristiche chimiche: dalle pentole antiaderenti agli indumenti e alle scarpe impermeabili, ma anche come componente di materiali ignifughi e da imballaggio. Oggi è quasi impossibile sapere anche solo quante sostanze diverse facciano parte di questa famiglia. Solitamente si parla di un numero tra i 7 e i 12 mila, mentre nuove formulazioni continuano a essere messe a punto, e alcune tra le prime a essere state prodotte (PFOA, PFOS, etc) sono state già vietate da anni. A renderli unici è proprio la loro grande stabilità, motivo per cui i PFAS sono stati anche definiti “sostanze inquinanti eterne”: una volta finiti nell’ambiente vi rimangono inalterati per tempi lunghissimi e la loro rimozione non è molto semplice. Per questi motivi, PFAS più vecchi, anche se vietati da oltre quindici anni, sono ancora in circolazione
Nel vicentino e nelle altre aree interessate dall’inquinamento di PFAS, la popolazione ha mostrato problemi di salute dopo che per anni ha bevuto, utilizzato per cucinare e irrigare orti e campi acqua che li conteneva. La ricerca scientifica ha, a oggi, legato queste sostanze all’aumento dei livelli di colesterolo, ad alterazioni nel  fegato e nella tiroide, interferenza con il sistema immunitario e riproduttivo, ad alcuni tipi di tumore, oltre che alterazioni della coagulazione del sangue, interferenze con il ciclo mestruale e la produzione di testosterone.
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