#mare simbolico
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“Mi sento in bilico” di Mirella Ester Pennone Masi: Una Poesia Intensa tra Ricordi e Speranza. Recensione di Alessandria today
Un Viaggio Poetico tra Emozioni Contrastanti e la Ricerca di Equilibrio.
Un Viaggio Poetico tra Emozioni Contrastanti e la Ricerca di Equilibrio. Biografia dell’autrice.Mirella Ester Pennone Masi è una poetessa di rara sensibilità, capace di trasformare in versi emozioni profonde e complesse. Nata e cresciuta con una forte passione per la scrittura, Mirella Ester ha dedicato la sua vita a esplorare le sfumature dell’animo umano attraverso le parole. Le sue opere,…
#Alessandria today#bilico esistenziale#Crescita Personale#Emozioni#equilibrio emotivo#equilibrio tra passato e presente#Esplorazione Poetica#Google News#immagini evocative#introspezione#Introspezione poetica#italianewsmedia.com#linguaggio poetico#lirica campestre#mare simbolico#memoria e speranza#Mi sento in bilico#Mirella Ester Pennone Masi#natura e poesia#nostalgia#Pier Carlo Lava#Poesia#poesia contemporanea#Poesia e introspezione#poesia e natura#poesia emozionale#poesia esistenziale#poesia filosofica#poesia italiana#poesia moderna
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ANDREA BRANZI_CIVILIZATIONS WITHOUT JEWELS HAVE NEVER EXISTED
La figura di Andrea Branzi è piuttosto originale : architetto, designer, studioso, animatore culturale è stato tutto questo o forse niente di tutto questo specificatamente, ma certamente la sua carismatica figura ha lasciato un originalissimo e indelebile segno nel mondo delle arti visive. Mi piace ricordarlo anche come curatore di mostre e, di una tra le più particolari per concezione che mi sia capitato di visitare in Italia e fuori d’Italia, ovvero “Neo Preistoria. 100 verbi”, tenutasi alla Triennale di Milano nella primavera del 2016 (con Kenya Hara): un’esposizione di oggetti di autori anonimi che hanno fatto la storia dell’umanità. Branzi fu anche “compasso d’oro” alla carriera nel 1987, ma certamente più che un designer, penso sia stato un poeta degli oggetti (creati da lui o da altri poco importa). La piccola, ma puntuale mostra di 10 Corso Como Gallery, intitolata “Civilizations without jewels have never existed”, merita certamente una visita. Non ci sarebbe civiltà senza gioielli: questo presupposto pone l’attenzione sulla dimensione antropologica della vita e sui suoi valori segreti e immateriali di cui il gioiello, nel suo significato culturale e simbolico, è ancora portatore. E i gioielli di Andrea Branzi sono davvero inconsueti, ma soprattutto hanno qualcosa di ancestrale, legato ad un mistero “essenziale” e non al semplice capriccio del suo creatore. Mi torna in mente un trucco dei vecchi lupi di mare per vedere nel buio della notte, ovvero quello di non guardare avanti mentre si naviga, ma di fissare un punto nel vuoto leggermente laterale e ciò permette di intuire visivamente quello che sta loro di fronte. Nello stesso modo, per interiorizzare la bellezza di questi gioielli, questi si possono contemporaneamente anche ammirare nelle fotografie di Malou Swinnen che accompagnano (e commentano) l’oggetto, in particolare quelli della serie “Silver & Gold”. Inutile nascondere che nella ricerca dell’artista c’è qui, ma anche nelle altre produzioni di oggetti e arredi, una rottura decisa con quella teoria del disegno razionalista che discende in via diretta dalla Bauhaus: ghirlande d'oro e d'argento, corone e collane scintillanti sono i gioielli che ornano il corpo umano in un paesaggio, esaltandone l'aura con foglie ed elementi naturali e sottolineando la dimensione mistica dell'ornamento, nel suo significato primordiale di mezzo per avvicinare l'uomo al divino e che appartiene più alla cultura antropologica che a quella orafa. Lo stesso discorso vale per gli oggetti ibridi della serie Wood and Stones del 1995, che si modellano in forme archetipiche delle arti applicate in Silver and Wood del 1996, con i bizzarri servizi da té divenuti ben presto pezzi da museo. Presenti in mostra anche poltroncine e sedie della celebre serie di sedute Domestic Animals degli anni 1983-85. Tra gli oggetti in scala monumentale, le opere “Trees & Stones” presentate nel 2012 a New York nell'omonima mostra alla Friedman Benda Gallery, tra cui è qui esposta Stones 2A, tronchi e pietre, nella loro unicità di oggetti naturali. Molto spesso è lo sguardo contemplativo dell’artista a creare oggetti d’arte che hanno già lo statuto di oggetti, ma che vengono elevati ad opere vere e proprie , grazie alla intenzionalità dell’artista stesso che sembra indicarceli. Su scala urbana, Branzi studia il rapporto tra arti applicate e città fin dalla fine degli anni Settanta, e quindi dobbiamo ricordare il “Grande Vaso” a Gand del 1999 del quale è presentata qui una versione piuttosto grande, costituita da due vasi di colore blu e giallo, basati su un gioco di corrispondenze e scale diverse. In “Domestic Animals” del 1983-1985 Branzi gioca con la smaterializzazione degli spazi cittadini, dimostrando un certo eclettismo. Una mostra di un artista affascinante e multiforme ed assolutamente fuori dagli schemi. Da tutti gli schemi.





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Sto leggendo i racconti di Feria d'agosto: per evitare di dimenticarli una volta letti, ne sto facendo degli stringati riassunti man mano che li vado leggendo. Se mi avessero assegnato questo compito quando andavo a scuola, lo avrei svolto con insofferenza. Adesso, invece, lo faccio con l'entusiasmo con cui si notano i segni particolari di una persona interessante, quelli che sembra ce ne facciano innamorare. Eccoli:
LA SERPE
Magia simbolico-ancestrale della parola.
FINE D'AGOSTO
La donna, volenterosa ma insufficiente oggettivazione dell'inesplicabile mondo che l'uomo si porta dentro.
VECCHIO MESTIERE
Nostalgia per la vita semplice, più naturalmente disciplinata e costruttiva, di una volta, desiderio che la vita scorra su binari predestinati di dovere, per aver diritto al piacere dell'entusiasmo per la vita stessa.
L'EREMITA
Un vedovo con un figlio preadolescente: quest'ultimo resta affascinato da un vagabondo e ne fa un momentaneo sostituto della figura paterna.
LA GIACCHETTA DI CUOIO
Un ragazzo vuole imparare il mestiere e la vita da un maturo barcaiolo, il quale però soffre per una donna che lo tradisce e si rovina definitivamente strozzandola e gettandola nel Po. Fine di un modello di vita. Anche i migliori si rovinano per le donne.
PRIMO AMORE
Un ragazzino fa a botte per difendere l'onore della sorella di un suo amico, che però amoreggia con uno molto più adulto di lui. Il primo amore, mai espresso nemmeno a sé stesso, gli fa venire il desiderio di mostrarsi coraggioso e adulto.
IL MARE
Il viaggio di un ragazzo, abitante di collina, verso il mare che non ha mai visto; ma non lo vedrà, perché dopo due giorni di vita selvaggia sulla strada, incontra un amico più grande con il quale gli sembra naturale riavviarsi verso casa, dove lo aspettano.
IL PRATO DEI MORTI
In uno spiazzo fuori mano, vengono le persone a due a due: un assassino e la vittima. Parlano stancamente, come compiendo un rito; poi, avviene il delitto, come un evento in fondo risaputo. Il cadavere rimane solo sotto la luna. Ma una notte i morti sono due, vittime di due delitti: e allora, finché c'è la luce della luna, parlano tra loro, dicendo ciò che direbbero se fossero vivi. Racconto sospeso, surreale, magico pur nell'efferarezza dei gesti narrati.
SOGNI AL CAMPO
Descrizione dello stato d'animo di detenuti in un campo di lavoro, la cui vita vera si concentra nei sogni della notte, fino a mantenerli anche di giorno in uno stato di irrealtà. Un pezzo di bravura dove si cerca di esprimere sensazioni psico-fisiche familiari, ma intraducibili, come spesso accade in Pavese, con accostamenti e metafore letterariamente eleganti. Nulla dell'orrore è narrato, ma solo suggerito dallo stato di straniamento in cui vivono i prigionieri.
UNA CERTEZZA
Confessione virtuosistica dell'angolo (dell'abisso, dell'infinito) che Pavese ha dentro di sé, sicuro e assoluto, più importante di tutti gli avvenimenti che decide di vivere. Dice che è il sé stesso ragazzo, con cui andava d'accordo: è l'armonia dell'essere, l'integrazione delle sue varie componenti, che risulta invece frantumata nella vita successiva.
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Un altro esempio di giornalismo spazzatura.
Un articolo redatto da ignoranti “ECO-ideologizzati” allo scopo di titillare “l’hindinniazzioneh” di “animalati e Gretini vari”.
Già nel titolo usando il termine “raro”si diffonde la fake news metropolitana che gli orsi bianchi siano in estinzione.
Fregnacce!
Negli anni ‘70, la popolazione di orsi polari era pari a circa 5.000 - 10.000 individui.
Attualmente le stime vanno dai 22.000 ai 31.000 orsi polari a livello globale.
Inoltre l’abbattimento dell’orso vien fatto passare come un atto di pura crudeltà umana.
Altra bufala! Casomai è esattamente il contrario!
In merito, vi invito a leggere perché le autorità islandesi sono giunte a tale decisione.
Altrimenti continuate a fidarvi dei “professionisti dell’informazione”!
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Dalla pagina FB "Un Italiano In Islanda":
Le polemiche riguardo all’abbattimento dell’orso polare arrivato in Islanda l’altro giorno e abbattuto dopo essere stato visto da una signora di 83 anni nel suo giardino in un luogo isolato, sono state forti anche qui. È comprensibile che la morte di un animale così fortemente simbolico susciti indignazione, ed è sicuramente un grande peccato. Tuttavia, le autorità islandesi, come di consueto, hanno spiegato molto chiaramente le ragioni dietro alla scelta. Le riassumo qui sperando di placare le polemiche:
— Premessa: gli orsi arrivano molto raramente su pezzi di ghiaccio staccatisi dalla banchisa e trasportati dalla corrente. I più annegano in mare, ma se il ghiaccio è abbastanza grande e non si scioglie in mezzo al mare approdano in Islanda. L’ultimo era stato nel 2016, prima ce ne erano stati uno nel 2010 e due nel 2008, si tratta dunque di eventi rarissimi.
1) l’orso polare non può sopravvivere in Islanda: ha bisogno di ghiaccio sul mare per cacciare foche mimetizzandosi. Le coste islandesi sono scure. Non è dunque possibile sostenere orsi liberi in Islanda. Non riuscirebbero a cacciare, senza contare che non ci sono tratti di costa disabitati abbastanza grandi da poterne ospitare alcuni senza rischi per la popolazione autoctona.
2) gli esemplari che arrivano in Islanda sono smagriti e stremati. Oltre a renderli ancor più pericolosi, ciò fa sì che le chance di sopravvivenza ad un anestetico siano basse. Anestetizzare un animale debilitato significa spesso ucciderlo.
3) A volte lo stress e l’adrenalina rendono l’anestetico inefficace. Per spararlo bisogna essere ad al massimo 30m. Se l’anestetico non funziona e l’orso carica, va abbattuto comunque.
4) Nel 2008, si provò ad anestetizzarne uno, perché un ente privato si era offerto per coprire i costi di trasporto, ma quello scappò verso il mare. Perderlo di vista significava rischiare che sbucasse in zone popolate, uccidendo qualcuno, per cui lo si è dovuto abbattere.
5) L’orso non può comunque essere addormentato e portato subito da qualche parte per poi mollarlo, come si immaginano alcuni. Deve stare per lungo tempo a riprendersi in una struttura apposita. Nessuna struttura di questo tipo esiste in Islanda, e costruirne una per un orso ogni 10 anni non è realistico in un paese grande un terzo dell’Italia ma con sole 380.000 anime a gestirlo. Una volta acclimatato in una struttura, potrebbe non essere più possibile liberarlo senza che muoia perché non più in grado di sopravvivere da solo, se non cercando la presenza umana, il che porta al punto…
6) una volta rimasto a contatto con le persone, l’orso diventa ancor più pericoloso perché si abitua a loro. Significa che riportarlo in Groenlandia implica il piantare ai groenlandesi una predatore apicale che non ha più alcun problema ad avvicinarsi all’uomo. Per questo i groenlandesi non rivogliono orsi indietro. Il veterinario groenlandese contattato immediatamente dalla autorità islandesi aveva immediatamente posto il rifiuto all’ipotesi di rimpatrio “Se mollate quell’orso in Groenlandia andrà dritto a cercare qualche abitato umano”.
7) l’orso polare non è come gli orsetti marsicani. È importante capire questo: È una macchina omicida. La convivenza con l’uomo è assolutamente preclusa dal fatto che per esso gli uomini sono prede. Non attacca solo per difendere cuccioli o territorio. Attacca per uccidere e mangiare. Non sono animali pacifici che vivono nei loro territori e attaccano solo se disturbati.
8)gli orsi polari portano malattie pericolose per l’uomo.
9) Riportare un esemplare in Groenlandia significherebbe sottoporlo ad uno stress tale per cui rischierebbe comunque di morire. Non sarebbe un viaggio come quelli fatti per spostare fauna africana. Senza contare che in Africa le operazioni di spostamento sono routine, e sono compiute con mesi di preparazione e su esemplari ben conosciuti.
10) Ammesso poi che si optasse per un rimpatrio e che qualche paese lo accettasse, non è che puoi portarlo in un posto a caso dell’artico e lasciarlo. Se l’habitat è ideale, ci saranno già altri orsi, orsi che lo riconoscerebbero come estraneo e che lo ucciderebbero. Oppure potrebbe essere lui ad uccidere orsi nel luogo dove viene lasciato.
11) la popolazione di orsi polari per ora ha buoni numeri (20-30.000 secondo le stime IUCN), e un esemplare abbattuto ogni dieci anni non rischia di comprometterla (sono molti di più quelli che muoiono in mare prima di riuscire ad arrivare in Islanda). La specie sembra anzi in aumento in alcune zone. Il pericolo che la minaccia è il riscaldamento e la perdita di ghiaccio marino, molto più della caccia, che è portata avanti dagli inuit dell’artico secondo un rigido sistema di quote. Non significa che dobbiamo infischiarcene, ma che non ha senso usare l’argomento del “è in via d’estinzione” per criticare la decisione dell’abbattimento.
Nonostante resti il dispiacere per un animale iconico, spero che, dopo queste spiegazioni, cessino le polemiche in merito e si capisca meglio il perché di questa scelta. Non sono solo ragioni di ordine economico, come spero sia chiaro, ma anche sanitario, sociale e ambientalistico, oltre che di buon senso. Questa non è una guerra tra gente che ha a cuore gli animali e gente che li vuole vedere morti. Non dovrebbe esserlo. Si può tranquillamente tenere al benessere animale e accettare che, talvolta, è la soluzione più di buon senso che se ne abbatta uno, senza che ciò significhi sdoganare l’uccisione indiscriminata di qualsiasi animale. La realtà è complessa, cerchiamo di pensare in modo complesso e non scadere sempre nelle letture in bianco e nero.
#orso polare#islanda#Groenlandia#innuit#ghiaccio polare#fregnacce di Repubblica#animalisti ottusi#WWF#animalari salottieri
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Negli ultimi anni, c'è stato un crescente interesse verso l'acquisto di terreni agricoli e residenziali, in particolare in luoghi incantevoli come la Costiera Amalfitana, dove la natura incontaminata, il mare cristallino e la tradizione agricola si intrecciano creando un ambiente unico al mondo. Questo ritorno alla vita rurale, lontano dal caos urbano, è il sogno di molti, che desiderano riscoprire il contatto con la terra, coltivare frutteti, respirare aria fresca e, perché no, avviare attività turistiche, come campeggi o strutture per camperisti.Il desiderio di acquistare terreni con frutteti nella Costiera Amalfitana è legato a un fascino immutato che questa regione esercita su chiunque la visiti. I frutteti di limoni sono tra i più rinomati, grazie alla qualità straordinaria dei frutti che vi crescono. Il limone di Amalfi, conosciuto per il suo profumo intenso e la sua pelle spessa, è un prodotto che non solo rappresenta un'icona gastronomica della zona, ma anche un simbolo di un patrimonio agricolo che resiste nei secoli.Il profumo dei limoni, inebriante e fresco, è uno degli aspetti più affascinanti della Costiera. Chiunque abbia avuto la fortuna di passeggiare tra i limoneti, dove il sole accarezza le piante e la brezza marina porta con sé le note agrumate, sa che questo odore è in grado di far sentire immediatamente a casa. Non è solo un'esperienza sensoriale, ma un vero e proprio incontro con la natura che risveglia i sensi e dona una sensazione di pace e serenità.Molti desiderano proprio questa esperienza: acquistare un terreno che permetta loro di coltivare i famosi limoni, godere di un panorama mozzafiato sul mare e, soprattutto, vivere immersi nella tranquillità di una vita rurale, lontana dal ritmo frenetico delle città. Avere un piccolo angolo di paradiso, dove il lavoro agricolo e la bellezza naturale si fondono, è per molti il sogno di una vita.Un altro aspetto che rende il possesso di un terreno in questa zona particolarmente allettante è la possibilità di avviare un'attività legata al turismo all'aria aperta. La Costiera Amalfitana, con i suoi panorami spettacolari e la vicinanza al mare, è una meta ideale per chi ama il campeggio, i viaggi in camper e il turismo sostenibile.Allestire una piccola area attrezzata per camperisti e campeggiatori potrebbe rivelarsi un'opportunità interessante. Non solo si tratterebbe di offrire una sistemazione unica per turisti in cerca di un'esperienza autentica, ma anche di promuovere un tipo di turismo che rispetta l'ambiente e valorizza il territorio in maniera delicata. I campeggiatori e i viaggiatori in camper sono spesso alla ricerca di luoghi immersi nella natura, tranquilli e affacciati su panorami incantevoli, come quelli che la Costiera offre in abbondanza.Un terreno con frutteti di limoni, magari situato in una posizione strategica che offre una vista panoramica sul mare, potrebbe diventare un rifugio perfetto per chi desidera trascorrere del tempo lontano dalla vita frenetica, ma pur sempre immerso in un contesto esclusivo e affascinante. Le opportunità turistiche, inoltre, potrebbero andare oltre il semplice campeggio: workshop di coltivazione dei limoni, degustazioni di prodotti locali, escursioni nella natura e momenti di relax al tramonto con una vista mozzafiato sul mare potrebbero attrarre visitatori da ogni parte del mondo.Acquistare un terreno nella Costiera Amalfitana non è solo un sogno, ma anche un'opportunità di investimento. La richiesta di terreni agricoli e residenziali in questa zona è in costante crescita, spinta dalla bellezza del paesaggio e dal desiderio di vivere in un luogo che offre qualità della vita, tranquillità e la possibilità di entrare in contatto diretto con la natura. I terreni con frutteti di limoni, che possiedono già un forte valore simbolico e commerciale, possono rappresentare una risorsa preziosa, in grado di garantire un ritorno economico attraverso attività agricole e turistiche.Possedere un terreno in questo angolo di paradiso significa anche partecipare alla conservazione di un patrimonio culturale e agricolo che è da sempre una risorsa fondamentale per la comunità locale. La possibilità di coltivare limoni, accogliere turisti in modo sostenibile e far parte di un'economia che promuove il rispetto per la natura diventa, quindi, un modo per coniugare piacere personale e responsabilità sociale.L' dea di tornare alla vita rurale, acquistando terreni con frutteti di limoni e la possibilità di ospitare campeggiatori e camperisti, offre un'opportunità straordinaria non solo per godere della bellezza e dei profumi della Costiera Amalfitana, ma anche per investire in un futuro in armonia con la natura e il turismo sostenibile. Read the full article
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Trovo interessante poter osservare che ci siano due principali grandi differenze tra Unreal Engine e la Realtà: la prima è che il mondo Unreal è popolato da maggiore movimento (della "macchina" e dei soggetti naturali come il mare) al contrario della realtà che rimane molto più tranquilla (quasi immobile rispetto al primo); la seconda differenza la si può costatare che Unreal è ricolmo di ombre nonostante le "riprese" siano effettuate in ore diurne (l'utilizzo delle ombre è un elemento chiave già dagli anni in cui la #computergrafica è agli albori - prima come elemento casuale, poi simbolico ed infine come elemento che permette all'immagine di apparire più reale), mentre l'immagine appartenente alla realtà è governata da tantissime sfumature di luce (caso eclatante l'albero colpito dal raggio solare al contrario di quello Unreal). Insomma, sembra essere possibile, attraverso queste poche immagini messe a confronto, che #UnrealEngine sembri calcolare le sue sfumature coloristiche dal conteggio più basso del colorgrading, mentre la realtà dall'esatto punto opposto.
La parte curiosia, per me, è che l'uomo venga attratto molto dalle immagini che hanno molta oscurità al loro interno.
Ps. Mi dispiace per la scarsa qualitdell’immagine, ma purtroppo è uno screen di un video proprio di comparazione Unreal vs Realtà.

#unreal engine#fragments of my mind#writer blr#unrealistic#mondo media#citazioni filosofiche#filosofia#frasi per pensare#pensieri notturni#pensiero#gaming#video games#videogiochi#realtà#realtree#tag game#all for the game
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100 Giorni

Il party ufficiale dei 100 giorni alla maturità va in scena a La Capannina di Viareggio

Prenota subito il tuo tavolo, il tuo ingresso o il tuo pacchetto per Domenica 9 Marzo Contatta DiscotecheVersilia.it e riserva ora la festa dei 100 giorni prima del TUTTO ESAURITO.
Attesissimo anche quest'anno, è arrivato l'appuntamento con la festa dei 100 giorni in Versilia. Maturandi da tutta la Toscana e dalle regioni vicine puntano sulla Capitale del divertimento per un evento che ogni anno accende una delle discoteche Versilia e che quest'anno va in scena a La Capannina di Viareggio aka La Capannina del Marco Polo e con cui puoi vincere un viaggio INVIBE.
100 giorni in Versilia prezzi
Scegli il tuo pacchetto su misura per te DiscotecheVersilia.it in collaborazione con MOVE e INVIBE è lieta di mettere a tu disposizione 4 pacchetti un più ricco di emozioni e divertimento dell'altro. Scegli quello che fa per te. Full Party Experience Una notte indimenticabile di musica, festa e divertimento 1 notte in hotel (09/03) Trasporto A/R ️ Cena con DJ Set ️ Ingresso in discoteca (Capannina di Viareggio, 1 drink incluso) Shuttle A/R dall’hotel alla discoteca Gadget esclusivi DA 219€ A 119€ + 10€ ASSICURAZIONE MEDICO BAGAGLIO

Party & Sleep Solo la notte, solo il meglio! 1 notte in hotel (09/03) ️ Ingresso in discoteca (Capannina di Viareggio, 1 drink incluso) Gadget esclusivi DA 209€ A 109€ + 10€ ASSICURAZIONE MEDICO BAGAGLIO

Party & Bus Viaggia, festeggia e torna senza pensieri Trasporto A/R ️ Cena con DJ Set ✨ ️ Ingresso in discoteca (Capannina di Viareggio, 1 drink incluso) Gadget esclusivi DA 219€ A 119€ + 10€ ASSICURAZIONE MEDICO BAGAGLIO

Only Night Vibes Solo la notte, solo il meglio 1 notte in hotel (09/03) ️ Ingresso in discoteca (Capannina di Viareggio, 1 drink incluso) Gadget esclusivi DA 199€ A 99€ + 10€ ASSICURAZIONE MEDICO BAGAGLIO

Ingresso in prevendita
15€ se lo acquisti subito
Prezzi festa dei 100 giorni in Versilia
Oltre ai pacchetti sopra evidenziati e all'ingresso in prevendita sono disponibili tavoli con bottiglie. Console (super prive) Gold 60€ a testa (minimale 500€) Console (super prive) Silver 50€ a testa (minimale 500€) Prive laterale 45€ a testa (minimale 400€) Pista centrale 35€ a testa (minimale 200€) Base 30€ a testa (minimale 200€)

Il costo del tavolo è da intendersi come minimum spending e, quindi, completamente spendibile in bottiglie da listino. Vodka Absolute 200€ Grey Goose 250€ Grey Goose 1,5L 550€ Grey Goose 3L 1.200€ Gin Bombay 200€ Gin Mare 250€ Tequila Patron Silver 250€ The Night Meister Jagermeister 200€ Bollicine Prosecco 150€ Moët & Chandon 200€ Moët NIR 250€ Dom Perignon 450€ Dom Perignin Luminous 550€
100 giorni alla maturità 2025: tra tradizione, riti e una festa imperdibile
Il countdown è iniziato. Per migliaia di studenti italiani, il 100 giorni alla maturità rappresenta un momento simbolico di passaggio, un rito che segna l’inizio dell’ultima fase di preparazione all’esame di Stato. Ma questa tradizione, ben radicata nelle scuole italiane, è molto più di una semplice data sul calendario: è un’occasione per festeggiare, per esorcizzare le ansie e per condividere con i compagni di classe un’esperienza indimenticabile. La tradizione dei 100 giorni alla maturità L’origine di questa celebrazione non è chiara, ma si pensa che affondi le sue radici in antiche superstizioni popolari. Il numero 100, simbolo di completezza e di traguardo imminente, ha sempre avuto un significato speciale. Per gli studenti, segnare questo giorno significa prendere coscienza che il tempo stringe, ma anche concedersi una pausa per ricaricare le energie prima del rush finale. Negli anni, il 100 giorni alla maturità è diventato un evento irrinunciabile in tutte le scuole d’Italia. Le modalità di festeggiamento variano da regione a regione, ma lo spirito è sempre lo stesso: celebrare insieme il percorso scolastico e affrontare con più leggerezza l’attesa degli esami. I riti portafortuna dei 100 giorni La tradizione vuole che gli studenti, nel giorno dei 100 giorni, compiano gesti scaramantici per garantirsi il successo all’esame di maturità. Tra i riti più diffusi troviamo: - visita ai santuari - molti studenti si recano in pellegrinaggio in luoghi di culto per accendere una candela o scrivere un messaggio di buon auspicio. Uno dei santuari più gettonati è quello di San Gabriele dell’Addolorata in Abruzzo, meta di migliaia di maturandi ogni anno. - scrivere il proprio nome su un foglio e bruciarlo - si dice che questo rito aiuti a “imprimere” la buona sorte sul percorso scolastico. - indossare un indumento rosso - il colore della fortuna per eccellenza. - saltare su un piede solo 100 volte - una tradizione più recente, che simboleggia il superamento degli ostacoli verso il traguardo della maturità. Anche se nessuno può garantire che questi riti abbiano un effetto reale sugli esami, di certo aiutano a stemperare la tensione e a creare un senso di unione tra compagni di classe. Un appuntamento imperdibile: la festa ufficiale dei 100 giorni alla Capannina di Viareggio

Oltre ai riti scaramantici, i 100 giorni alla maturità sono anche un’occasione per divertirsi e lasciarsi andare prima del grande sprint finale. Ed è proprio con questo spirito che domenica 9 marzo 2025, alla Capannina di Viareggio, andrà in scena la festa ufficiale dei 100 giorni. La storica discoteca, punto di riferimento della movida versiliana, ospiterà un evento unico dedicato a tutti i maturandi che vogliono celebrare questa tappa con una serata all’insegna della musica, del divertimento e della condivisione. Tra dj set, animazione e un’atmosfera elettrizzante, sarà il modo perfetto per vivere questo momento nel migliore dei modi. Se sei uno studente dell’ultimo anno e vuoi rendere speciale il tuo 100 giorni alla maturità, non perdere l’occasione di partecipare a questa festa esclusiva. Preparati a vivere un’esperienza indimenticabile prima di affrontare l’ultimo tratto del tuo percorso scolastico. Prenota il tuo ingresso, il tuo tavolo o il tuo pacchetto e festeggia i tuoi 100 giorni alla Capannina di Viareggio I posti sono limitati, quindi assicurati il tuo ingresso il prima possibile. Per prenotazioni e informazioni, puoi contattare gli organizzatori tramite DiscotecheVersilia.it Non lasciare che il tempo scivoli via senza festeggiare come si deve: il 9 marzo 2025 la Capannina di Viareggio ti aspetta per celebrare i tuoi 100 giorni alla maturità nel modo più memorabile possibile.
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I due volti della vendetta - One-Eyed Jacks, 1961
Finito. Visivamente bellissimo. Due cose mi hanno colpita: la prima è la presenza dell'acqua. Non è un elemento che associo spesso al genere, eppure qui c'è il mare. Compare sempre in momenti chiave, soprattutto quando i personaggi sono alle prese con sentimenti contrastanti e, dunque, nelle sequenze emotivamente più cariche. Questa è una caratteristica che trovo veramente affascinante sia sul piano estetico che su quello simbolico. La seconda particolarità del film è il livello di riflessione sulla vendetta che offre. Il personaggio di Rio è molto bello, ma lo è mille volte tanto quello di Dad. La loro rivalità è acutamente tratteggiata, spesso senza bisogno di dialoghi che esplicitino le sfaccettature dei sentimenti in gioco.
Mi piacerebbe approfondire l'analisi, ma chissà se ne avrò tempo? Per adesso lascio qui il link al film completo e ne consiglio molto caldamente la visione. La scrittura è eccellente, la regia statuaria. Veramente bravissimo Brando, peccato non abbia più messo mano alla cinepresa.
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Ernesto VIDOTTO (Coordinatore del Centro Studi Cultura e Società)
Programmi e Scadenze
Si segnalano scadenze ed eventi in programma:
· Entro 14/01/2025: Un Testo (Ricordo, Riflessione, Poesia, ecc.) su Shoah e Deportazione per Video Conferenza del 21/01
· Entro 16/01/2025. Invio opere Premio Kuliscioff XXXII per Poesia e Narrativa breve. Partecipazione gratuita con una sola opera. - Vai al link
· https://culturaesocieta.gsvision.it/content/Regolamenti/01%20Premi%20LetterariEntro 20/02/2025. Invio opere Premio Piemonte Letteratura XXXIII per Poesia e Narrativa breve. Montepremi 800,00 Euro. - Vai al link
Martedì 07/01/2025 ore 21:00
Ariosto all'Inferno
Versi danteschi nell'Orlando Furioso
Videoconferenza da Cultura e Società
https://meet.google.com/rhf-tkqq-kfr
Il programma prevede:
· Introduzione sul Tema del Giorno a cura di Stefano BORGOGNI
· Bancarella dei libri: Marino BERGALLA
· Mazzolino di Poesie offerto da Silvia SARZANINI
· Le figlie di ATENA: La Mamma di San Francesco d’Assisi - Le figure femminili che si sono distinte nelle Arti e nella Scienza e nella Vita Sociale, proposte da Marina GALLIA.
· Petali di Poesia e di Pensiero, Ricordi e Riflessioni offerti da:
Giulio PERUGI; Silvia SARZANINI; Patrizia STEFANELLI ;Loretta ZOPPI
Per questa Video Conferenza viene realizzato un Quadernetto consultabile e scaricabile dal nostro sito, nella sezione Pubblicazioni a questo link
Mercoledì 08/01/2025 ore 16:00
Pianoforte classico con il M° Fabrizio Sandretto
Progetto Raggi di Sole e un Mare di idee c/o RSA La Trinité
Martedì 14/01/2025 ore 18:00
Incontri d'Autore
Saletta Vigone - via Vigone 52 Torino
Mercoledì 15/01/2025 ore 16:00
La magia dell'Inverno
Progetto Raggi di Sole e un Mare di idee c/o RSA La Trinité
Sabato 18/01/2025 ore 15:30
Caffè Letterario - I Sentimenti: Rabbia
Saletta Vigone - via Vigone 52 Torino
Conducono Doriana DE VECCHI e Bruno GIOVETTI
Ospite musicale Franco NERVO
Libro in bancarella: Filomena IOVINELLA
Petali di Poesia offerti da:
Martedì 21/01/2025 ore 21:00
L’Oblio è Colpa 1 - Shoah e Deportazione (Giorno della Memoria)
Videoconferenza da Cultura e Società
https://meet.google.com/rhf-tkqq-kfr
Il programma prevede:
· Introduzione con documenti e testimonianze Video
· Bancarella dei libri: Carolina MANFREDINI
· Mazzolino di Poesie offerto da XXX. Nessun vincolo di tema. Cinque poesie, cui una, Il fiore più bello, ammessa al Premio Scrittori dell’Anno
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Per questa Video Conferenza viene realizzato un Quadernetto consultabile e scaricabile dal nostro sito, nella sezione Pubblicazioni a questo link
Mercoledì 22/01/2025 ore 16:00
Su e giù per le Montagne
Progetto Raggi di Sole e un Mare di idee c/o RSA La Trinité
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Amore in lontananza: La poesia dell'anima nelle parole di Antonia Pozzi. Recensione di Alessandria today
Un viaggio poetico tra nostalgia, paesaggi e desiderio
Un viaggio poetico tra nostalgia, paesaggi e desiderio Antonia Pozzi e la forza evocativa di “Amore in lontananza” La poesia “Amore in lontananza” di Antonia Pozzi ci conduce in un delicato paesaggio interiore, dove i ricordi dell’infanzia si intrecciano con il desiderio di scoprire nuovi orizzonti. Attraverso i suoi versi, l’autrice rivela la sua profonda connessione con la natura e la…
#Alessandria today#Amore#amore in lontananza#analisi poetica#Antonia Pozzi#bellezza nella semplicità#colline#connessione con la natura#Desiderio#desiderio di libertà#Emozioni poetiche#Google News#immaginazione#Infanzia#introspezione#introspezione esistenziale#Introspezione poetica#italianewsmedia.com#letteratura italiana#Mare#mare e orizzonti#mare simbolico#natura e poesia#nostalgia#Paesaggi#paesaggi dell’anima#Pier Carlo Lava#Poesia#Poesia del Novecento#poesia evocativa
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Giovedì 10 ottobre 2024, nell'ambito della mostra personale di Giorgio Piccaia dal titolo NATURA EST / FIBONACCI TOUR (01.10 - 31.10.2024), organizzata a Milano (Centro Internazionale Brera) da Deart/NF3 Studio Srl, con la curatela artistica di Massimo Borgato e quella organizzativa di Giovanna Repossi, è avvenuta con grande successo la conversazione dell'artista con il critico d'arte Marco Eugenio Di Giandomenico.
Le opere di Piccaia sono state analizzate alla luce dell'eterno dibattito dei rapporti tra arte e scienza con un focus sulle espressioni creative dell'artista ispirate alla sequenza numerica aurea di Leonardo Fibonacci.
"Piccaia, come tanti grandi artisti della storia dell'arte di tutti i tempi - ha commentato il critico d'arte Marco Eugenio di Giandomenico - si ispira al rapporto aureo, che è stato il driver portante di produzioni artistiche epocali, dalle sculture di Fidia alla Gioconda di Leonardo da Vinci, dalle architetture del V sec. a. C. a quelle contemporanee. Piccaia, tuttavia, non utilizza la sequenza di Fibonacci in chiave compositiva, bensì ne estrapola i numeri che diventano simboli a se stanti in rapporto dialettico tra loro, laddove ognuno assume un proprio specifico valore simbolico in relazione agli altri e ... insieme agli altri. Le sue opere, che godono di cromatismi affascinanti in perfetta armonia con il viaggio simbolico suscitato nell'osservatore, nascono da un'analisi scientifica, naufragando, tuttavia, nel mare metafisico dei segni ancestrali dell'esistenza umana e della natura".
La mostra, che dura fino al 31 ottobre 2024, sta riscuotendo grande apprezzamento da parte del pubblico intervenuto.
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Pensieri e riflessioni sul mare


Pensieri e riflessioni sul mare Pensieri e riflessioni sul mare, idee e meditazioni varie di autori famosi sul mare, espressioni poetiche, letterarie e psicologiche sul significato simbolico, metaforico e naturale del mare e degli oceani. Il suono delle onde del mare è spesso considerato rilassante e rassicurante per molte persone, e ci sono varie spiegazioni sul perché questo accada. In primo luogo il suono delle onde potrebbe richiamare alla mente i primi rumori che abbiamo udito nel grembo materno, come il battito del cuore della madre e il flusso del sangue, entrambi filtrati attraverso il liquido amniotico. Questi suoni, essendo tra i primi che il nostro cervello apprende a riconoscere, potrebbero aver creato un'associazione con la sicurezza e la protezione del grembo materno. Un'altra spiegazione si basa sulla natura ritmica e prevedibile delle onde del mare, che può avere un effetto calmante sul nostro sistema nervoso. I suoni ripetitivi e prevedibili tendono a ridurre lo stress e a promuovere il rilassamento, perché non attivano la risposta di "lotta o fuga" che il nostro cervello potrebbe avere di fronte a suoni improvvisi o minacciosi. Infine, ci sono anche teorie evolutive che suggeriscono che l'attrazione per il suono dell'acqua potrebbe essere legata alla nostra storia evolutiva, dove l'acqua rappresentava una risorsa vitale e la vicinanza ad essa era essenziale per la sopravvivenza. Carl William Brown Cosa mi piace del mare? mi piace l’assoluta semplicità. Ecco cosa mi piace. Quando sei in mare la tua mente è sgombra, libera da qualsiasi confusione, sei concentrato. A un tratto la luce diventa più nitida, i suoni sono più ricchi e tu sei invaso dalla profonda, potente presenza della vita. George Byron Abbiamo salpato! Le trinche e le vele di gabbia sono spiegate; l’ancora incrostata di corallo penzola dalla prua: e insieme le tre vele di parrocchetto vengono mollate alla brezza, che si segue in alto mare come il latrato di un segugio. Le vele si gonfiano – in basso, in alto – tenute tese da ambo i lati, finché, come un falco ad ali spiegate, ombreggiamo le acque con le nostre vele, e rollando fendiamo i flutti. H. Melville Il mare è un elemento capitale per la conoscenza dei popoli. Modella i costumi, così come plasma le proprie coste. Tutti i popoli marinari hanno avuto nell'anima un capriccio, se non follia. André Suarès Il mare. Oh, quando uno è nato in riva al mare come me, come fa senza il mare? Quelli che son nati in riva al mare ci manca un lato. Hanno il didietro, i due difianchi e il davanti niente. Ti manca il davanti. E hai la testa aperta. Il mare. Paolo Cevoli

Pensieri e riflessioni sul mare Non si sa ancora se, supponendo che esso sia un animale, come ammettono taluni dotti, ciò avvenga per la respirazione del mondo che così attira l’acqua di tutti i punti e poi la rigetta; oppure se nel fondo dei mari vi siano alcune caverne, che assorbano e successivamente rigettano le acque; oppure, infine, se è la luna, che abbia influenza su movimenti così straordinari. Sta di fatto che queste maree variano con le ore nelle quali essa si leva o tramonta. Pomponio Mela Cosa mi piace del mare? mi piace l’assoluta semplicità. Ecco cosa mi piace. Quando sei in mare la tua mente è sgombra, libera da qualsiasi confusione, sei concentrato. A un tratto la luce diventa più nitida, i suoni sono più ricchi e tu sei invaso dalla profonda, potente presenza della vita. George Byron Il mondo non è che un grande circo, dove un'immensa marea di animali addomesticati recitano il loro triste ruolo, fenomeni da stupido baraccone, controllati e sfruttati dalle bestie più feroci, inconsapevoli domatrici, schiave a loro volta della grande imbecillità della vanità. Carl William Brown In effetti la credenza nella terra sferica era in circolazione da più di un secolo prima del famoso viaggio di Colombo. Per questo motivo gli uomini possono ben percepire che la terra e il mare hanno forma e forma rotonde, perché la porzione del firmamento che si mostra in un paese non si mostra in un altro paese. E gli uomini possono ben dimostrare con l'esperienza e l'esercizio sottile dell'ingegno che se un uomo dovesse trovare delle rotte via nave che andassero a esplorare il mondo, gli uomini potrebbero andare via nave in tutto il mondo, attorno e sotto di esso.... Sir John Mandeville L'interesse per la circumnavigazione globale è più antico del cristianesimo stesso. Infatti, se si deve dare credito alla seguente citazione, alcuni tentativi di circumnavigazione sono antecedenti alla nascita di Cristo: Per quanto riguarda il resto della distanza attorno alla terra abitata che non è stata visitata da noi fino ad oggi (per il fatto che i navigatori che navigavano in direzioni opposte non si sono mai incontrati), non è di grande estensione se calcoliamo dalle distanze parallele che sono state attraversate da noi... Per coloro che hanno intrapreso la circumnavigazione e sono tornati indietro senza aver raggiunto il loro scopo, dicono che sono stati costretti a tornare indietro non a causa di un continente che si trovava sul loro cammino e ostacolava il loro ulteriore avanzamento, poiché il mare continuava ancora ad essere aperto come prima, ma a causa della loro miseria e solitudine. Strabone Come possiamo agitarci e rimuginare sub specie aeternitatis - sotto lo sguardo calmo dell'antico Tao? Il sale del mare è nel nostro sangue; il calcio delle rocce è nelle nostre ossa; i geni di diecimila generazioni di progenitori coraggiosi sono nelle nostre cellule. Il sole splende e noi sorridiamo. I venti infuriano e noi ci pieghiamo davanti a loro. I fiori si aprono e noi esultiamo. La Terra è la nostra lunga casa. Stewart W. Holmes

Idee e riflessioni sul mare Improvvisamente da dietro il bordo della luna, in lunghi momenti al rallentatore di immensa maestosità, emerge un gioiello blu e bianco scintillante, una sfera celeste delicata e leggera, intrecciata con veli bianchi che si muovono lentamente, che si alza gradualmente come una piccola perla in un mare spesso di mistero nero. Ci vuole più di un momento per realizzare appieno che questa è la Terra... casa. Edgar Mitchell Guardiamo la nave in lontananza scivolare Fuori dalle acque riparate della baia Nelle braccia della vastità conquistata dell'oceano. Avvolti nell'infinità della marea La perdiamo e l'ultima debole linea di fumo grigia Si fonde nel tramonto e se ne va. Scomparso dalla vista e perduto sei tu in mare Inghiottito nell'immensità blu dell'oceano? Ah no. Sebbene senza tracce siano il profondo e l'ampio Il tuo pilota ti porterà trionfante Nel porto dall'altra parte. Edith E. McGee Le colline sono state alte per la salita dell'uomo, i boschi sono stati fitti per la sua ascia, le stelle sono state fitte per il suo conteggio, le sabbie sono state ampie per le sue tracce, il mare è stato profondo per le sue immersioni, i pali sono stati ampi per il suo dominio, ma coraggiosamente ha dimostrato nel suo impegno che dove c'è una volontà c'è una via. Eliza Cook Le società capitalistiche prima riducono in povertà una marea di persone e poi incaricano i sociologi ed i professori di statistica di fare delle ricerche sulla povertà ed è così che si scopre che i poveri in genere non hanno molti soldi, sono numerosi, sono di solito poco istruiti, anche se non sempre, provengono in genere dalle zone povere del territorio e così via dicendo, spendono poco, vanno poco a teatro, non vanno in ferie al mare, sono volgari, si lavano poco, e chi più ne ha, più ne metta. Carl William Brown Il mare non fa altro, in fondo, che questo: chiamare. Non smette mai, ti entra dentro, ce l’hai addosso, è te che vuole. Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti. Questo mare che vedi e tutti gli altri che non vedrai, ma che ci saranno, sempre, in agguato, pazienti, un passo oltre la tua vita. Instancabilmente, li sentirai chiamare. Succede in questo purgatorio di sabbia. Succederebbe in qualsiasi paradiso, e in qualsiasi inferno. Senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che ti chiamerà. Alessandro Baricco Perché gli antichi persiani consideravano sacro il mare? Perché i greci gli attribuirono un dio a sé, un fratello di Giove? Certo tutto questo ha un suo significato. Ancora più profondo è il senso della favola di Narciso, che non potendo afferrare la tormentosa, dolce immagine riflessa nella fonte, vi si immerse e annegò. Ma quella stessa immagine noi anche la scorgiamo in tutti i fiumi e in tutti gli oceani. È l’immagine dell’inafferrabile fantasma della vita, e questa è la chiave di tutto. H. Melville Dopo l'istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima. Cosa mi successe? Tante cose nello stesso tempo e che non ho ancora finito di analizzare. Il mio corpo, liberato da ogni peso, fluttuava nello spazio, l'acqua prendeva possesso della mia pelle, le forme degli esseri marini erano puri fino alla impudicizia, l'abbandono dei gesti assumeva un valore morale. Il peso, lo comprendevo in quel momento, era il peccato originale e la redenzione non avverrà fin quando non torneremoal mare. Jaques Cousteau Mi accade spesso di pensare al mare. Penso al mare quando è calmo. Ecco, il mare calmo mi sembra l'immagine stessa dell'esistenza, cioè di quella vita immutabile che è sempre stato il mio vano sogno. Carlo Cassola

Meditazioni e pensieri sul mare In pieno oceano una nave da crociera, carica di turisti, incomincia ad affondare. "Gettarsi in mare!" ordina il comandante. Ma nessuno si muove. Il comandante, allora, chiama il suo vice e gli dice : "Cerca di convincerli". Dopo un po’ questi ritorna e dice al comandante: "Si sono buttati tutti in mare". "Come sei riuscito a convincerli?". "Con la psicologia. Ho detto agli inglesi che sarebbe stato un gesto sportivo e si sono buttati. Ho detto ai francesi che era una cosa chic; ai tedeschi che era un ordine; agli italiani che era proibito; ai russi che era rivoluzionario". "Ma come hai convinto gli americani?". "Facilissimo. Ho detto che erano assicurati". Anonimo Perché lo spettacolo del mare è così infinitamente e così eternamente gradevole? Perché il mare offre contemporaneamente l’idea dell’immensità e del movimento. Sei o sette leghe rappresentano per l’uomo la ragione dell’infinito. Ecco un infinito diminutivo. Che importa, se è sufficiente a suggerire l’idea dell’infinito totale? Dodici o quattordici leghe di liquido in movimento bastano per dare la più alta idea di bellezza che sia offerta all'uomo sul suo abitacolo transitorio. Charles Baudelaire All'uomo piacciono le cose facili e comode; perciò cosa c'è di più allettante di una marea di fesserie che vengono somministrate ogni giorno dai mass media mentre si è comodamente seduti in poltrona, praticamente si può approfondire l'imbecillità senza muoversi da casa. E poi dicono che non c'è progresso. Carl William Brown La ragazza tagliava l’acqua mandando le braccia come remi. Con consumata abilità manteneva la testa asciutta, sollevandola sopra la schiuma e immergendo il collo solo fino all’altezza dei capelli. Aprendo il petto verso le onde, mandava indietro l’acqua con spinte ritmiche dei piedi. Anonimo latino, III sec. Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto: il mare chiama. Alessandro Baricco L'oceano, le cui maree rispondono, come le mestruazioni delle donne, all'attrazione della luna, l'oceano che corrisponde al liquido amniotico in cui inizia la vita umana, l'oceano sulla cui superficie possono navigare le imbarcazioni (personificate come donne) ma nella cui profondità i marinai incontrano la morte e i mostri si nascondono... è instabile e minaccioso come la terra non lo è; genera nuova vita ogni giorno, ma inghiotte vite; è mutevole come la luna, non regolato, ma indistruttibile ed eterno. Adrienne Rich Da riva appare solo leggiadria / di screziati fiocchi rigonfi / e beccheggianti, e li spumeggia il mare. / Invece è un groppo d’impeti violenti / di torsioni d’attriti e di rumori: / le vele avventano la chiglia / e la deriva ara il continuo d’acqua; / schiumose turbolenze / all’abisso ricadono impotenti. E. Rambaldi Dove inizia la fine del mare? O addirittura: cosa diciamo quando diciamo: mare? Diciamo l’immenso mostro capace di divorarsi qualsiasi cosa, o quell'onda che ci schiuma intorno ai piedi? L’acqua che puoi tenere nel cavo della mano o l’abisso che nessuno può vedere? Diciamo tutto in una parola sola o in un sola parola tutto nascondiamo? Alessandro Baricco

Pensieri e testi brevi sul mare Ho sempre voluto tenere un mare in me. / Da bambina, questo mare / sarebbe stato il regalo perfetto. / Tante volte l’ho sognato mio, sotto il letto, / avvolto in riflessi bagnati, / pieno di grazia e di schiuma salmastra, / tutto per me! / La vita mi ha aiutato a costruirlo. / Basta che chiuda gli occhi, / e mi sta aspettando lì, / Liquido, dolce, vago, / come un sogno infantile / che all'improvviso / mi salta tra le mani. Julieta Dobles Non avevo mai veduto il mare. Molte altre cose avevo visto, forse troppe. Uomini avevo visto, forse troppi. Ma il mare mai. E perciò non avevo ancora compreso nulla, non avevo capito assolutamente nulla. Come si può capire qualcosa della vita, e capire a fondo se stessi, se non lo si è imparato dal mare? Come si può comprendere gli uomini e la loro vita, il loro vano sforzarsi e il loro inseguire mete bizzarre, prima di aver spaziato con lo sguardo sul mare, che è sconfinato e basta a sé stesso? Federico García Lorca Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre. Il suo respiro è puro e sano. È l'immenso deserto dove l'uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un'esistenza soprannaturale e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l'infinito vivente. Jules Verne Ad una ad una come vergini alla danza / entrano scivolando le barche nel mare; si dispiega la vela come un'ala nel sole, / e per cammini che esse sole scorgono / se ne vanno in alto mare. / O cielo azzurro! Oh mare azzurro spiaggia deserta / gialla di sole! D'accosto il mare ti canta / mentre aspetti il ritorno magnifico, / al calare del sole, della prima barca / che uscirà dalle acque tutta odorosa. J. Maragall y Gorina Su tematiche affini potete leggere: Citazioni e battute divertenti sulle vacanze Citazioni e battute divertenti sul mare Aforismi e citazioni sul mare Pensieri e riflessioni sulle vacanze Un estate al lago Citazioni e pensierio sul lago Quotes on vacation Aforismi sul viaggio Riflessioni sul viaggio Italia in breve (E-book) Job tourism in Lombardy Turismo e viaggi Turismo enogastronomico Luoghi più belli del mondo The Lake District Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Saggi e aforismi Read the full article
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"E se fosse un vento pop?" - La mostra di Ugo Nespolo alla Galleria del Castello di Imperia dal 31 agosto al 21 settembre 2024


La Galleria del Castello di Imperia presenta “E se fosse un vento pop?”, mostra personale del Maestro Ugo Nespolo. L’evento avrà luogo dal 31 agosto al 21 settembre 2024 nei locali della Galleria del Castello e coinvolgerà l’intera città di Imperia.
La mostra, realizzata con la direzione artistica e la curatela di Federica Porro e Marco Bravo, della Galleria del Castello, prevede l’esposizione di circa cinquanta opere uniche, accompagnate da un’intera sezione dedicata alla grafica, che permetteranno di comprendere appieno la poetica del maestro piemontese, accompagnando i visitatori all’interno di un universo in dialogo con il tempo e in perenne divenire.
Diverse le sezioni proposte per approfondire l’opera di Ugo Nespolo: vele, musei, numeri, città, presenze. Un percorso multiforme pensato per permettere di ampliare i propri orizzonti e il proprio sguardo sul mondo. La selezione operata dalla galleria, dal valore culturalmente rilevante, vuole essere un omaggio a uno dei più grandi artisti contemporanei: la mostra sarà accompagnata da un catalogo in italiano e inglese, che includerà due testi critici inediti sull’artista e approfondimenti sulle tematiche principali proposte.
Classe 1941, Nespolo è un artista poliedrico e rivoluzionario, noto per il suo approccio ludico e ironico all’arte contemporanea. Formatosi all’Accademia Albertina di Torino, ha esplorato vari linguaggi artistici, dal cinema sperimentale alla scultura, passando per la pittura e il design. La sua carriera, a partire dagli anni ’60, è un caleidoscopio di collaborazioni, mostre e riconoscimenti, che lo consacrano come una delle figure più dinamiche e influenti dell’arte contemporanea.
«Questo evento rappresenta un'importante tappa nel percorso di crescita della galleria, che per la prima volta, dopo quattro anni di attività, apre le porte a una mostra con un nome tanto prestigioso - sono le parole di Federica Porro e Marco Bravo, titolari della Galleria del castello - Con il prezioso contributo di associazioni e realtà locali, è stato possibile delineare un ricco programma di eventi collaterali, dall’asta benefica al laboratorio di sartoria creativa, dal reading letterario a un incontro di arteterapia, dalla performance teatrale al concerto jazz manouche, che contribuiranno a fare della galleria un luogo di condivisione e aggregazione culturale».
La prestigiosa esposizione, realizzata con Studio Nespolo e Arte Pentagono, vanta il patrocinio della Città di Imperia e la collaborazione della Rete Museale di Imperia e si svolgerà in concomitanza con la manifestazione delle Vele d'Epoca. È proprio a firma di Nespolo il manifesto ufficiale della 25° edizione dell’evento.
«La Città di Imperia è lieta di ospitare la mostra personale del Maestro Ugo Nespolo presso la Galleria del Castello - dichiara l’assessore alla Cultura Marcella Roggero - Questo evento rappresenta un'ulteriore testimonianza della crescita culturale della nostra città, frutto del costante impegno che, insieme al Sindaco Claudio Scajola e a tutta l’Amministrazione, abbiamo dedicato alla valorizzazione di quelle iniziative portate avanti con la passione e il talento delle realtà locali. La firma del Maestro Nespolo sul manifesto di quest’anno delle Vele d'Epoca suggella inoltre un legame simbolico tra il mare e l’arte, celebrando le peculiarità uniche di Imperia e rafforzando la sua identità culturale».
Grazie alla collaborazione con la Rete Museale, formata da Municipia SpA e Cooperativa Solidarietà e Lavoro, un’opera del Maestro Nespolo verrà esposta in ciascuno dei tre musei della città: il M.A.C.I -Villa Faravelli, il Museo Navale e Villa Grock, con l’idea di disegnare un percorso ideale che esplori i siti più rappresentativi e prestigiosi della città, in una comunicazione in parallelo con la Galleria e la mostra. Per i gestori, una bellissima occasione che permette di ampliare l’offerta culturale con un artista così importante nel panorama culturale nazionale e internazionale.
«La sinergia tra la Galleria del Castello e il Comune di Imperia, per noi come Rete è davvero importante e arriva dopo un anno di lavoro, nel quale ci siamo impegnati a creare relazioni con il territorio e far conoscere il patrimonio affidatoci, consapevoli dell’importanza e della bellezza dei musei della città e delle loro collezioni – dichiara Valentina Dionisi, responsabile di produzione per la Cooperativa Solidarietà e Lavoro scs - Le opere del Maestro Nespolo, contestualizzate e in dialogo con le collezioni dei Musei, daranno vita a una sorta di intreccio immaginario che siamo certi incuriosirà i fruitori, coinvolgendoli emotivamente».
Una piccola “metamostra” sarà la raccolta di scatti realizzati al Maestro Nespolo nel suo studio a Torino da Settimio Benedusi, in esclusiva per la Galleria del Castello. «Sarebbe obbligatorio e necessario per chiunque andare almeno una volta nella vita a visitare quel luogo, per capire quanto l’Arte e l’Artista siano (e debbano essere) non uno sfizio volubile e capriccioso ma al contrario una vera necessità per una società matura e consapevole» dichiara il fotografo Imperiese.
Il vernissage dell’evento è previsto per il 31 agosto alle ore 18:30, con la presenza del Maestro. La mostra, a ingresso libero, resterà visitabile tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 10.00 alle 12.30, dalle 16.00 alle 20.00, dalle 21.00 alle 23.00, da sabato 31 agosto a sabato 21 settembre compresi. Durante le tre settimane della mostra gli orari potrebbero subire qualche variazione, per eventi, laboratori o visite private, che saranno comunicati tempestivamente tramite i nostri canali ufficiali.
Le opere di Nespolo esposte nei musei di Imperia saranno visibili durante i consueti orari di apertura. In occasione di Vele d’Epoca, il Museo Navale sarà aperto eccezionalmente anche giovedì 12 settembre, con orario 17-22. Per informazioni: [email protected]
Il team curatoriale si avvale delle professionalità di Federica Porro e Marco Bravo curatori della mostra, Veronica Cicirello responsabile del progetto grafico, Claudia Andreotta e Francesca Bogliolo, curatrici dei testi e delle presentazioni critiche, Raffaella Romano, responsabile delle traduzioni in inglese, Marie Scollo collaboratrice al progetto grafico e impaginazione del catalogo, Chiara Cosentino collaboratrice ai contenuti social e Alessandra Chiappori responsabile ufficio stampa, Pierre Cristiani responsabile dell’impianto video.
“E se fosse un vento pop?”
Mostra Personale di Ugo Nespolo
Galleria del Castello, Piazza San Francesco 3, Imperia
Dal 31 agosto al 21 settembre 2024
Vernissage sabato 31 agosto alle ore 18:30
Orari: 10.00-12:30, 16:00-20:00, 21:00-23:00 - tutti i giorni, escluso il lunedì.
Ingresso libero
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Ferragosto: perché è cosi amato dagli italiani?
Il 15 agosto, data segnata nel calendario di ogni italiano, è il giorno di Ferragosto. Ma cosa cela questa ricorrenza tanto amata? Le radici di questa festa affondano nel passato, in un'epoca in cui l'Impero Romano dominava la penisola italiana. Dalle origini romane al cristianesimo Ferragosto deriva dal latino "feriae Augusti", ovvero "riposo di Augusto". L'imperatore Ottaviano Augusto, nel 18 a.C., istituì questa giornata come momento di pausa e celebrazione per i cittadini romani, in concomitanza con la fine dei lavori agricoli. I Consualia, antiche feste dedicate al dio Conso, protettore della terra e della fertilità, venivano così inglobate in questa nuova festività imperiale. Con l'avvento del cristianesimo, Ferragosto si arricchì di un nuovo significato religioso. Il 15 agosto, infatti, la Chiesa cattolica celebra l'Assunzione di Maria Vergine, ovvero il momento in cui la madre di Gesù fu assunta in cielo con corpo e anima. Questa sovrapposizione di celebrazioni pagane e cristiane contribuì a rendere Ferragosto una festa particolarmente sentita e ricca di simbolismi. Ferragosto nel XX secolo: una festa popolare Nel XX secolo, il regime fascista rilanciò la tradizione di Ferragosto, organizzando imponenti manifestazioni e gite popolari. L'obiettivo era quello di rafforzare il senso di unità nazionale e di valorizzare le bellezze del territorio italiano. In questo modo, Ferragosto divenne una vera e propria festa nazionale, legata al concetto di vacanza e di svago. Ferragosto oggi: tra tradizione e modernità Oggi, Ferragosto rappresenta ancora un momento di grande importanza per gli italiani. È il culmine dell'estate, il periodo in cui si interrompono le attività lavorative e si trascorre del tempo con la famiglia e gli amici. Le tradizioni legate a questa festa sono molteplici e variano da regione a regione: dalle sagre paesane alle gite al mare, dalle grigliate in giardino ai pic-nic in montagna. Perché è così amato dagli italiani? - Radici antiche: La storia millenaria di questa festa la rende particolarmente affascinante e ricca di significati. - Valore simbolico: Ferragosto rappresenta il passaggio dall'estate all'autunno, un momento di riflessione e di bilanci. - Occasione di ritrovo: È un'opportunità per stare insieme ai propri cari e creare nuovi ricordi. - Espressione della cultura italiana: è un simbolo dell'italianità, del nostro modo di vivere e di goderci la vita. Foto di Convegni_Ancisa da Pixabay Read the full article
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Lasciare che il cuore si apra
Il movimento del Signore Gesù è ciò che anima la speranza che continuamente e sempre la vita ritrovi i suoi sentieri e le sue vie: «uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli» (Mc 7,31). Potremmo dare a ciascuno di questi riferimenti geografici un contenuto simbolico che rimandi agli sconfinati territori della nostra…

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