#mare e orizzonti
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Amore in lontananza: La poesia dell'anima nelle parole di Antonia Pozzi. Recensione di Alessandria today
Un viaggio poetico tra nostalgia, paesaggi e desiderio
Un viaggio poetico tra nostalgia, paesaggi e desiderio Antonia Pozzi e la forza evocativa di “Amore in lontananza” La poesia “Amore in lontananza” di Antonia Pozzi ci conduce in un delicato paesaggio interiore, dove i ricordi dell’infanzia si intrecciano con il desiderio di scoprire nuovi orizzonti. Attraverso i suoi versi, l’autrice rivela la sua profonda connessione con la natura e la…
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Nel miei verso sono libera: è il mio mare. Il mio mare ampio e nudo di orizzonti.
Dulce María Loynaz
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"Mi vedi? Sono qui... intorno a te.
In orizzonti di pura meraviglia.
Riesci a sentirmi nella musica... e nel silenzio?
Riesci a trovarmi in luoghi che non hai mai visto prima?
In un sorso di birra prodotta con acqua di mare?
Sono qui... ovunque tu voglia cercarmi.
Sono nelle prime luci dell'alba e nelle ultime della notte.
Sono nello spettacolo e nello scintillio delle onde.
Riesci a vedermi?
Ti sto chiamando."
MSC
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E mi rimane, infine, la certezza che si possa sbagliare dalla parte giusta, schierati a protezione di un'intesa tra l'utopia di chi insegue gli orizzonti e gli orizzonti stessi che si spostano per noi come se fossero le guide di un cammino, in fondo al quale scavalcare il mare per ritrovare lì l'amore degli insorti, che solo noi sappiamo pronunciare.
Stefano Tassinari - L'amore degli insorti
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Esistono donne come isole,
silenziose, solitarie e orgogliose,
forti come la roccia e l’acqua,
tutte da immaginare ed amare.
Diffidenti ma gentili ed ospitali
non assomigliano ad altre che a sé stesse,
riescono sempre a sorprendere, ad affascinare.
Sono fatte di antichi silenzi e nostalgie,
di brezza marina e di orizzonti senza fine,
avvolte dal mare e dalla dignità,
isolane, vivono con l’anima battuta
da raffiche di vento,
eternamente alla ricerca di una completezza
che è invece dentro di loro.
Sono malinconiche e solari,
generose e possessive,
passionali e introspettive.
Non è facile riuscire ad amarle
ma è impossibile ignorarle.
Vivono in una loro speciale dimensione
quasi inaccessibili,
sono fatte di impalpabili silenzi e di segreti inviolabili.
di domande senza risposta
e di poesie indecifrabili.
Le donne come isole
sono misteriose e magiche, sacre e divine,
sono fatte di sogni che le abbracciano,
di silenzi che parlano e d’amore che le nutre.
Agostino Degas
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Quest'anno ho capito di essere più forte di quanto pensassi, ho cercato nuovi orizzonti, ho lottato, ho amato, ho vissuto. Ogni tanto mi sono persa, per poi ritrovarmi e riprendermi per mano. Ho imparato che non possiamo trattenere chi non vuole restare al nostro fianco, qualcuno bisogna lasciarlo andare, si deve avere il coraggio di chiudere delle porte, anche se fa male. Bisogna avere la forza di voltare pagina perché non tutti possono far parte del nostro viaggio. Quest'anno mi ha insegnato che non bisogna mai arrendersi, perché non importa quanto sia lontano il traguardo, l'importante è continuare a correre. Bisogna essere straordinari, coraggiosi, sognatori. Ho imparato a ballare sotto la pioggia, a danzare nel vento, a tuffarmi nelle emozioni, a sperare nell'impossibile. Ho ascoltato il mare. Ho camminato sotto le stelle. Ho tappezzato la stanza di sogni. Ho riempito gli occhi di sole. Ho messo qualche virgola e molti punti. Ho atteso, sognato, sperato. Mi sono scoperta e riscoperta. E ce l'ho messa tutta per diventare una persona migliore. Non mi piace fare liste di buoni propositi per il nuovo anno, preferisco vivere un passo alla volta. Ma una cosa la so. Continuerò a mettere il cuore in tutto ciò che faccio, mi commuoverò ancora per i piccoli dettagli, darò importanza ai piccoli gesti, costruirò castelli in aria, rincorrendo stelle cadenti, con gli occhi pieni di meraviglia. E non importa se non sarò perfetta, se farò nuovi errori, se qualche volta smarrirò la strada. Ma sarò me stessa, con tutti i miei sbagli, con tutte le mie incertezze, con tutti i miei sogni. Vi auguro di essere sempre coraggiosi e pieni d'amore, di continuare a sorridere e di riempire i vostri cassetti di sogni. Sbagliate, se serve, con la consapevolezza che potrete sempre rimediare e migliorare. Vi auguro di seguire sempre il cuore e di non perdere mai la capacità di stupirvi. Abbracciatevi e lasciatevi abbracciare. E se cadete, rialzatevi. Ogni giorno può essere un nuovo inizio.
Chiara Trabalza
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L'approdo è ristoro.
Ma è tempo solo di una pagina da girare.
E subito il mare richiama.
Perchè la vita è là, fra singulti tumultuosi ed orizzonti sconfinati.
Siamo barche.
Fatti per fluttuare su imprevedibili onde.
Con noi hanno spazio solo amore e bellezza.
Siamo la vita.
Web
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Sono fatta di stelle da riaccendere,di orizzonti da scoprire
Di musica fresca d'estate,di tramonti in riva al mare,di respiri rubati al vento
Di sguardi di arcobaleno e di panorami mai sazi di meraviglia . . .
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Poesia di https://www.tumblr.com/conilsolenegliocchi
"Mi vedi? Sono qui... intorno a te.
In orizzonti di pura meraviglia.
Riesci a sentirmi nella musica... e nel silenzio?
Riesci a trovarmi in luoghi che non hai mai visto prima?
In un sorso di birra prodotta con acqua di mare?
Sono qui... ovunque tu voglia cercarmi.
Sono nelle prime luci dell'alba e nelle ultime della notte.
Sono nello spettacolo e nello scintillio delle onde.
Riesci a vedermi?
Ti sto chiamando."
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Sotto l’Onda del Destino di Santino Di Mauro: Un Romanzo tra Mare, Amore e Scoperta. Recensione di Alessandria today
La vincitrice del Premio Letterario “Scala dei Turchi – Dina Russiello” racconta l’intensità del vivere tra emozioni e orizzonti sconfinati
La vincitrice del Premio Letterario “Scala dei Turchi – Dina Russiello” racconta l’intensità del vivere tra emozioni e orizzonti sconfinati “Sotto l’Onda del Destino” di Santino Di Mauro è un’opera che cattura il lettore fin dalle prime righe, trasportandolo in una Sicilia luminosa e affascinante. Il romanzo, vincitore del Premio Letterario “Scala dei Turchi – Dina Russiello” nella sua terza…
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Nel mio verso sono libera: è il mio mare.
Il mio mare ampio e nudo di orizzonti.
Nel mio verso cammino sul mare,
cammino sulle onde raddoppiate
da altre onde e da altre ancora. Cammino
nel mio verso; respiro, vivo, cresco
nel mio verso, e in esso i miei piedi hanno
un percorso e il percorso una direzione e le mie
mani qualcosa da tenere e la mia speranza
qualcosa da aspettare e la mia vita un senso.
Io sono libera nel mio verso ed esso è libero
come me. Ci amiamo. Ci possediamo.
Fuori di lui sono piccola e mi inginocchio
davanti all'opera delle mie mani,
tenera argilla impastata tra le mie dita.
Dentro di esso, mi alzo e sono me stessa.
Dulce María Loynaz, da Versi, 1950
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Nati così in mezzo a tutto questo tra facce di gesso che ghignano e la signora morte che se la ride mentre gli ascensori si rompono mentre gli orizzonti politici si dissolvono mentre il ragazzo della spesa del supermercato ha una laurea mentre i pesci sporchi di petrolio sputano la loro preda oleosa e il sole è mascherato siamo nati così in mezzo a tutto questo tra queste guerre attentamente matte tra la vista di finestre di fabbrica rotte di vuoto in mezzo a bar dove le persone non si parlano più nelle risse che finiscono tra sparatorie e coltellate siamo nati così in mezzo a tutto questo tra ospedali così costosi che conviene lasciarsi morire tra avvocati talmente esosi che è meglio dichiararsi colpevoli in un Paese dove le galere sono piene e i manicomi chiusi in un posto dove le masse trasformano i cretini in eroi di successo nati in mezzo a tutto questo ci muoviamo e viviamo in tutto ciò a causa di tutto questo moriamo castrati corrotti diseredati per tutto questo ingannati da questo usati da questo pisciati addosso da questo resi pazzi e malati da questo resi violenti resi inumani da questo il cuore è annerito le dita cercano la gola la pistola il coltello la bomba le dita vanno in cerca di un dio insensibile le dita cercano la bottiglia le pillole qualcosa da sniffare siamo nati in questo essere letale triste siamo nati in un governo in debito di 60 anni che presto non potrà nemmeno pagare gli interessi su quel debito e le banche bruceranno il denaro sarà inutile ammazzarsi per strada in pieno giorno non sarà più un crimine resteranno solo pistole e folle di sbandati la terra sarà inutile il cibo diventerà un rendimento decrescente l'energia nucleare finirà in mano alle masse il pianeta sarà scosso da un'esplosione dopo l'altra uomini robot radioattivi si inseguiranno l'un l'altro il ricco e lo scelto staranno a guardare da piattaforme spaziali l'inferno di Dante sarà fatto per somigliare a un parco giochi per bambini il sole sarà invisibile e sarà la notte eterna gli alberi moriranno e tutta la vegetazione morirà uomini radioattivi si nutriranno della carne di uomini radioattivi il mare sarà avvelenato laghi e fiumi spariranno la pioggia sarà il nuovo oro la puzza delle carcasse di uomini e animali si propagherà nel vento oscuro gli ultimi pochi superstiti saranno oppressi da malattie nuove ed orrende e le piattaforme spaziali saranno distrutte dalla collisione il progressivo esaurimento di provviste l'effetto naturale della decadenza generale e il più bel silenzio mai ascoltato nascerà da tutto questo il sole nascosto attenderà il capitolo successivo... Charles Bukowski - Dinosauria, noi
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Al Sud la gente ti guarda in faccia quando t'incrocia, ti regala un sorriso e ti chiede se hai bisogno se ti vede in difficoltà; non scappa se le rivolgi una domanda, non ti tiene a distanza, non ti guarda con sospetto.
Al Sud se un uomo ti aiuta a portare una valigia è perché vuole aiutarti a portare la valigia. Non è perché ci prova e talvolta, perché non ci prova, ci resti un po' male.
Al Sud l'aria odora di mare anche se il mare è ancora distante; i campi, ogni tanto, sono come la borsa di una donna: un po' confusi ma provvisti del necessario.
Al Sud il sole sa essere estivo senza farti evaporare l'anima, anzi l'anima te la prende e l'accompagna in paesaggi che sanno sia di selvatico sia di meraviglia.
Al Sud non esiste solitudine o sconforto. Ce la si fa sempre perché "Siamo nati per lottare"; la forza d'animo ha la sfrontatezza dei paesotti arroccati sui monti, delle abitazioni solitarie che se ne stanno a picco sul mare.
Al Sud il mare è azzurro come il cielo, la sabbia fine come il sale, gli scogli duri come le teste, le case profumate di ragù e tradizioni, le Chiese piene di persone e rituali ancestrali. Al Sud ti senti sempre a casa, anche se casa tua è ormai altrove. I giovani hanno gli occhi pieni di orizzonti lontani e gli anziani ridondanti di antica saggezza.
Ti accorgi di essere arrivata al Sud dagli odori dell'aria, dal tocco del vento, dalla serenità del cuore, dalla colazione in un bar. Con tre euro prendi il cornetto, il cappuccino, una bottiglietta d'acqua, un bicchiere d'acqua aggiuntivo, uno sguardo amichevole e un paio di battute che possono strapparti una sana risata.
Fa bene stare al Sud ed essere del Sud.
La gente se ne accorge e non solo per l'accento. Il Sud è una filosofia di vita, è una forza diversa, un miscuglio di culture che ti rende ricco, riconoscibile e umano eternamente. Te lo porti dentro sempre, il Sud.
Se resti, se vai, se vai ma poi torni...
G. Pannia
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"Quante promesse da marinaio che sento, Lloyd"
"È inevitabile se ci si imbarca spesso in nuove avventure, sir"
"Quindi non c'è niente che posso fare per evitarle?"
"Ascoltare solo la voce del vento e il movimento del mare, sir"
"Il mare e il vento sono sempre sinceri, Lloyd?"
"Almeno quanto lo è l'infinito che ci aiutano a raggiungere, sir"
"Meno promesse e più orizzonti, Lloyd"
"Molto bene, sir. Molto bene"
🦖
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Sono strana, lo so.Me lo dicono in tanti, da tanto tempo.Forse è vero. E va bene così.Tengo lontane le illusioni, ascolto il mio sesto senso prima delle parole,osservo i comportamenti, esploro tra le righe.So amare senza confessarlo e so andarmene senza fare rumore.Chiudo porte per sempre senza odiare.Lascio spiragli per chi vuol sedersi accanto a me ad ascoltare il mare senza aver timore del vento e della sabbia negli occhi.Non mi soffermo in vite nelle quali non riconosco i miei stessi orizzonti, ma le rispetto fino al regalo di una carezza.Ormai essere strana mi piace: in fondo, significa non essere come le persone che non vorrò mai diventare.
So che posso essere mare.
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"Al Sud la gente ti guarda in faccia quando t'incrocia, ti regala un sorriso e ti chiede se hai bisogno se ti vede in difficoltà; non scappa se le rivolgi una domanda, non ti tiene a distanza, non ti guarda con sospetto. Al Sud se un uomo ti aiuta a portare una valigia è perché vuole aiutarti a portare la valigia. Non è perché ci prova e talvolta, perché non ci prova, ci resti un po' male. Al Sud l'aria odora di mare anche se il mare è ancora distante; i campi, ogni tanto, sono come la borsa di una donna: un po' confusi ma provvisti del necessario. Al Sud il sole sa essere estivo senza farti evaporare l'anima, anzi l'anima te la prende e l'accompagna in paesaggi che sanno sia di selvatico sia di meraviglia. Al Sud non esiste solitudine o sconforto. Ce la si fa sempre perché "siamo nati per lottare"; la forza d'animo ha la sfrontatezza dei paesotti arroccati sui monti, delle abitazioni solitarie che se ne stanno a picco sul mare. Al Sud il mare è azzurro come il cielo, la sabbia fine come il sale, gli scogli duri come le teste, le case profumate di ragù e tradizioni, le Chiese piene di persone e rituali ancestrali. Al Sud ti senti sempre a casa, anche se casa tua è ormai altrove. I giovani hanno gli occhi pieni di orizzonti lontani e gli anziani ridondanti di antica saggezza. Ti accorgi di essere arrivata al Sud dagli odori dell'aria, dal tocco del vento, dalla serenità del cuore, dalla colazione in un bar. Con tre euro prendi il cornetto, il cappuccino, una bottiglietta d'acqua, un bicchiere d'acqua aggiuntivo, uno sguardo amichevole e un paio di battute che possono strapparti una sana risata. Fa bene stare al Sud ed essere del Sud. La gente se ne accorge e non solo per l'accento. Il Sud è una filosofia di vita, è una forza diversa, un miscuglio di culture che ti rende ricco, riconoscibile e umano eternamente. Te lo porti dentro sempre, il Sud.
Se resti, se vai, se vai ma poi torni..."
- G. Pannia
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