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Yup'ik woman, 1928, Nunivak Island.
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Inuit girl, Helen Konek at her family's igloo entrance (which her father Pipqanaaq built) near Arviat, Nunavut, Canada, 1949. Photographer, Richard Harrington
#Innuit#Helen Konek#igloo#Arviat#Nunavut#1949#Vintage Photography#Vintage Photograph#Richard Harrington#Ancestors Alive!#What is Remembered Lives#Memory & Spirit of Place#Ancient Ways#Canada#North America
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What an amazing and beautiful 74 year old photo! This Innuit girl descending into her home, an ice igloo ...
This powerful image transcends time, and continues to go viral over 70 years later.
Helen Konek is 91 years old now. But she was 17 when photographer Richard Harrington asked to take images of her family near Arviat, Nunavut ... This one is in the massive igloo her father Pipqanaaq built ...
Courtesy of ABD ... ❤️🐾
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Un altro esempio di giornalismo spazzatura.
Un articolo redatto da ignoranti “ECO-ideologizzati” allo scopo di titillare “l’hindinniazzioneh” di “animalati e Gretini vari”.
Già nel titolo usando il termine “raro”si diffonde la fake news metropolitana che gli orsi bianchi siano in estinzione.
Fregnacce!
Negli anni ‘70, la popolazione di orsi polari era pari a circa 5.000 - 10.000 individui.
Attualmente le stime vanno dai 22.000 ai 31.000 orsi polari a livello globale.
Inoltre l’abbattimento dell’orso vien fatto passare come un atto di pura crudeltà umana.
Altra bufala! Casomai è esattamente il contrario!
In merito, vi invito a leggere perché le autorità islandesi sono giunte a tale decisione.
Altrimenti continuate a fidarvi dei “professionisti dell’informazione”!
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Dalla pagina FB "Un Italiano In Islanda":
Le polemiche riguardo all’abbattimento dell’orso polare arrivato in Islanda l’altro giorno e abbattuto dopo essere stato visto da una signora di 83 anni nel suo giardino in un luogo isolato, sono state forti anche qui. È comprensibile che la morte di un animale così fortemente simbolico susciti indignazione, ed è sicuramente un grande peccato. Tuttavia, le autorità islandesi, come di consueto, hanno spiegato molto chiaramente le ragioni dietro alla scelta. Le riassumo qui sperando di placare le polemiche:
— Premessa: gli orsi arrivano molto raramente su pezzi di ghiaccio staccatisi dalla banchisa e trasportati dalla corrente. I più annegano in mare, ma se il ghiaccio è abbastanza grande e non si scioglie in mezzo al mare approdano in Islanda. L’ultimo era stato nel 2016, prima ce ne erano stati uno nel 2010 e due nel 2008, si tratta dunque di eventi rarissimi.
1) l’orso polare non può sopravvivere in Islanda: ha bisogno di ghiaccio sul mare per cacciare foche mimetizzandosi. Le coste islandesi sono scure. Non è dunque possibile sostenere orsi liberi in Islanda. Non riuscirebbero a cacciare, senza contare che non ci sono tratti di costa disabitati abbastanza grandi da poterne ospitare alcuni senza rischi per la popolazione autoctona.
2) gli esemplari che arrivano in Islanda sono smagriti e stremati. Oltre a renderli ancor più pericolosi, ciò fa sì che le chance di sopravvivenza ad un anestetico siano basse. Anestetizzare un animale debilitato significa spesso ucciderlo.
3) A volte lo stress e l’adrenalina rendono l’anestetico inefficace. Per spararlo bisogna essere ad al massimo 30m. Se l’anestetico non funziona e l’orso carica, va abbattuto comunque.
4) Nel 2008, si provò ad anestetizzarne uno, perché un ente privato si era offerto per coprire i costi di trasporto, ma quello scappò verso il mare. Perderlo di vista significava rischiare che sbucasse in zone popolate, uccidendo qualcuno, per cui lo si è dovuto abbattere.
5) L’orso non può comunque essere addormentato e portato subito da qualche parte per poi mollarlo, come si immaginano alcuni. Deve stare per lungo tempo a riprendersi in una struttura apposita. Nessuna struttura di questo tipo esiste in Islanda, e costruirne una per un orso ogni 10 anni non è realistico in un paese grande un terzo dell’Italia ma con sole 380.000 anime a gestirlo. Una volta acclimatato in una struttura, potrebbe non essere più possibile liberarlo senza che muoia perché non più in grado di sopravvivere da solo, se non cercando la presenza umana, il che porta al punto…
6) una volta rimasto a contatto con le persone, l’orso diventa ancor più pericoloso perché si abitua a loro. Significa che riportarlo in Groenlandia implica il piantare ai groenlandesi una predatore apicale che non ha più alcun problema ad avvicinarsi all’uomo. Per questo i groenlandesi non rivogliono orsi indietro. Il veterinario groenlandese contattato immediatamente dalla autorità islandesi aveva immediatamente posto il rifiuto all’ipotesi di rimpatrio “Se mollate quell’orso in Groenlandia andrà dritto a cercare qualche abitato umano”.
7) l’orso polare non è come gli orsetti marsicani. È importante capire questo: È una macchina omicida. La convivenza con l’uomo è assolutamente preclusa dal fatto che per esso gli uomini sono prede. Non attacca solo per difendere cuccioli o territorio. Attacca per uccidere e mangiare. Non sono animali pacifici che vivono nei loro territori e attaccano solo se disturbati.
8)gli orsi polari portano malattie pericolose per l’uomo.
9) Riportare un esemplare in Groenlandia significherebbe sottoporlo ad uno stress tale per cui rischierebbe comunque di morire. Non sarebbe un viaggio come quelli fatti per spostare fauna africana. Senza contare che in Africa le operazioni di spostamento sono routine, e sono compiute con mesi di preparazione e su esemplari ben conosciuti.
10) Ammesso poi che si optasse per un rimpatrio e che qualche paese lo accettasse, non è che puoi portarlo in un posto a caso dell’artico e lasciarlo. Se l’habitat è ideale, ci saranno già altri orsi, orsi che lo riconoscerebbero come estraneo e che lo ucciderebbero. Oppure potrebbe essere lui ad uccidere orsi nel luogo dove viene lasciato.
11) la popolazione di orsi polari per ora ha buoni numeri (20-30.000 secondo le stime IUCN), e un esemplare abbattuto ogni dieci anni non rischia di comprometterla (sono molti di più quelli che muoiono in mare prima di riuscire ad arrivare in Islanda). La specie sembra anzi in aumento in alcune zone. Il pericolo che la minaccia è il riscaldamento e la perdita di ghiaccio marino, molto più della caccia, che è portata avanti dagli inuit dell’artico secondo un rigido sistema di quote. Non significa che dobbiamo infischiarcene, ma che non ha senso usare l’argomento del “è in via d’estinzione” per criticare la decisione dell’abbattimento.
Nonostante resti il dispiacere per un animale iconico, spero che, dopo queste spiegazioni, cessino le polemiche in merito e si capisca meglio il perché di questa scelta. Non sono solo ragioni di ordine economico, come spero sia chiaro, ma anche sanitario, sociale e ambientalistico, oltre che di buon senso. Questa non è una guerra tra gente che ha a cuore gli animali e gente che li vuole vedere morti. Non dovrebbe esserlo. Si può tranquillamente tenere al benessere animale e accettare che, talvolta, è la soluzione più di buon senso che se ne abbatta uno, senza che ciò significhi sdoganare l’uccisione indiscriminata di qualsiasi animale. La realtà è complessa, cerchiamo di pensare in modo complesso e non scadere sempre nelle letture in bianco e nero.
#orso polare#islanda#Groenlandia#innuit#ghiaccio polare#fregnacce di Repubblica#animalisti ottusi#WWF#animalari salottieri
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#fake book cover#a bongo book#bongo books#parody#no rights reserved#lost luggage#north pole#CAN YOU IDIOTS GET ME A GODDAMNED SHIRT?!?#charles bongo garrett#innuit#snow#mort künstler
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Explain how and why Queen Elizabeth II’s, King Charles III's and Queen Consort Camilla’s corrupting, colonial, capitalist, Crown Corporations should be abolished in Canada. 6 May 2023 "Crown Coronation Day". AI Open Source GPT Chat Llewelyn Pritchard MA 30 April 2023
#Corruption#Corporations#CrownCorporations#Canada#UK#CorruptColonialCrownCapitalismUKCA#MethaneHydroDams#MethylMercuryHydroDams#NalcorEnergy#StopEcocide causing#RacialGenocideUKCA#RevokeALLColonialLaws#ClimateCrisis#UN#Resilience#Adaptation#Innuit#Inu#Metis#Mickmac#NativePeoples#Dispossession
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ZUTARA FANART TIME
I love Katara with the traditional Innuit tattoos. I, however, am white, and in doing research about the tattoos wasnt able to understand much about what each one means. If someone would be willing to educate me on what the different types of Innuit tattoos mean, that would be so totally awesome and cool.
#atla#zutara#avatar the last airbender#atla katara#katara#atla zuko#zuko#katara x zuko#zuko x katara#avatar the last airbender fanart#zutara fanart#atla fanart#katara fanart#fanartist#fanart#zuko fanart#artists on tumblr
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I finally got my pen! I’m so happy about it so I did some request from twitter of my Verisons of the mcd characters ( mystreet Larry and ein as well) it was a fun exercise
Nana - Filipino / Japanese
Travis - demon/ghana/innuit
Laurance - racially ambiguous
Zane - wales/Chinese
Katelyn - Scottish/Sami
Ein- Mexican
#aphmau#mcd#aphverse#mcd rewrite#roxxie_spirt#aphblr#laurance zvahl#laurance mcd#aphmau katelyn#katelyn firefist#zane mcd#zane ro'meave#nana aphmau#nana mcd#ein aphmau#travis valkrum#travis aphmau#mystreet
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Richard Harrington. Innuit girl descending into her home, an ice igloo, cca 1953.
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An amazing and beautiful 74 year old photo. This Innuit girl descending into her home, an ice igloo. ... Helen Konek is 91 years old now. But she was 17 when photographer Richard Harrington asked to take images of her family near Arviat, Nunavut. This one is in the massive igloo her father Pipqanaaq built.
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74 year old photo! This Innuit girl descending into her home, an ice igloo ...
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What is the terror?
So, AMC The Terror is both an adaptation of the novel by Dan Simmons and a supernatural retelling of the historical event of HMS Terror and Erebus that went missing in the 1840s.
Historically, the former Royal Navy War Ships were to be used to chart a possible shortcut for China and India. The Royal Navy believed sailing through and finding the North West Passage would be the said shortcut. Terror's captain was Francis Crozier and Erebus had Sir John Franklin and Commander James Fitzjames. Yes that's his real name. Problem was basically everything that might go wrong did go wrong and the ships were lost until 2017. Their last sighting was by fisherman in Greenland. Only a few members of the crews were found and anything else pointed heavily towards cannibalism. However, since we know so little as to what happened, other than hints such as lead poisoning and that Franklin died quiet early, Dan basically wrote a book with a Supernatural twist using local Innuit myth. A monster stalking the crew for disrespecting the culture they've clashed with, even if it was by accident.
The show is a very loose retelling of Dan's book but does follow a lot of plot points. It's a very dialogue heavy show with little humour that focuses on redemption, racism, identity and belonging. Of course Fitzjames, Francis, Mr. Blanky and Doctor Goodsir are everyone's favourite characters and watching the show it's easy to see why. Episode 5 is my personal favourite but it marks a huge turning point in the show that can throw people off, but I still say try it out.
Still Wakes the Deep fans will enjoy it since it has a cast trapped in an isolated place, and I think Terror fans will love the game, but be ready for harsh themes and blood that includes body mutilation.
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An illustration of an Innuit settlement on West Diomede Island and also a bird-shaped iceberg from C.L. Hooper’s Report of the cruise of the U.S. revenue steamer Thomas Corwin, in the Arctic Ocean, 1881 (1884)
Full text available here.
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DISPOSSESSED: THE EVICTION OF INUIT FROM HEBRON, LABRADOR Carol Brice-Bennett 2017 With a foreword by Daniel Chartier sole responsibility for transcription quality: Llewelyn Pritchard MA 27 January 2021
#Llewelyn Pritchard MA#Labrador#Dispossession#Inuit#Innuit#Hebron#Newfoundland and Labrador#Canada#North America#LandBack#SelfDetermination#Self-Determination#Colonialism#British Colonialism
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