#malattia e spiritualità
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La Sala stampa Vaticana diffonde la prima foto di Papa Francesco durante il ricovero al Gemelli
Il Vaticano ha fatto sapere inoltre, che il Pontefice “durante la giornata ha continuato con le terapie e la fisioterapia sia respiratoria che motoria”. La prima immagine dal ricovero. ROMA – Dopo un mese di degenza al Policlinico Gemelli a causa di una polmonite bilaterale, è stata diffusa la prima foto di Papa Francesco durante il suo ricovero. L’immagine, rilasciata dalla Sala Stampa della…
#aggiornamenti Papa#aggiornamento medico Papa#Alessandria today#Benedizione del Papa#Chiesa Cattolica#concelebrazione messa Papa#condizioni Papa Francesco#devozione e preghiera.#eventi Vaticano 2025#fede cattolica#foto Papa ospedale#Google News#italianewsmedia.com#Lava#malattia e spiritualità#messaggi del Papa#news Vaticano#notizie Santa Sede#Papa e preghiera#Papa Francesco e i fedeli#Papa Francesco e il mondo cattolico#Papa Francesco messaggio#Papa Francesco ricovero#Papa Francesco salute#Papa Francesco ultime notizie#Papa Francesco voce ai fedeli#Papa Gemelli#Pier Carlo#polmonite Papa Francesco#preghiera e guarigione
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"LA MALATTIA VIENE DALLA DISCESA SPIRITUALE"
"Dovresti essere il medico di te stesso.
Se non c'è silenzio dentro, tutte le medicine e i migliori dottori sono vani.
Il subconscio dell'uomo moderno è instabile come un oceano agitato con onde tempestose.
Il subconscio pieno di impressioni rende l'anima inquieta.
Le emozioni poi ribollono come un'eruzione vulcanica.
Senza lavorare sulle emozioni, la spiritualità è solo un castello di carte.
E cos'è un uomo senza la pace della mente?
Separato dalla grazia di Dio, cerca invano conforto nelle cose materiali. Ma questa non è una consolazione, ma un buco senza fondo e alla fine c'è solo il vuoto.
Quando l'anima diventa un mare calmo, inizia la guarigione.
Ricorda, questa è la regola d'oro.
La fonte della maggior parte delle malattie è nella mente, quindi la mente può superare la maggior parte delle malattie."
(Nikola Tesla)
#potere#tu puoi#frasi forza#amarsi#tumblr#coraggio#resilienza#amore tumblr#frasi tumblr#forza e coraggio#amore#verità#saggezza#frasi sagge#parole sagge#saggio#sii libero#nikola tesla#universo#in te#dentro te#tutto è dentro te#pace#silenzio#wu wei#respiro#adagio#lentamente#tu puoi tutto#va tutto bene
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Non esistono dei, spiriti e manco case infestate: la spiritualità e/o religiosità sono solo sintomi di una profondissima malattia mentale che va curata e non ostentata con orgoglio.
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"LA MALATTIA VIENE DALLA DISCESA SPIRITUALE"
"Dovresti essere il medico di te stesso.
Se non c'è silenzio dentro, tutte le medicine e i migliori dottori sono vani.
Il subconscio dell'uomo moderno è instabile come un oceano agitato con onde tempestose.
Il subconscio pieno di impressioni rende l'anima inquieta.
Le emozioni poi ribollono come un'eruzione vulcanica.
Senza lavorare sulle emozioni, la spiritualità è solo un castello di carte.
E cos'è un uomo senza la pace della mente?
Separato dalla grazia di Dio, cerca invano conforto nelle cose materiali. Ma questa non è una consolazione, ma un buco senza fondo e alla fine c'è solo il vuoto.
Quando l'anima diventa un mare calmo, inizia la guarigione.
Ricorda, questa è la regola d'oro.
La fonte della maggior parte delle malattie è nella mente, quindi la mente può superare la maggior parte delle malattie."
Nikola Tesla
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Questa sera su
RaiUno Rai

Alda Merini, una delle più grandi poetesse italiane, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della poesia. Nata a Milano nel 1931, la sua vita è stata segnata da una serie di alti e bassi, tra cui periodi di malattia mentale e ricoveri in ospedale. Nonostante queste difficoltà, Merini ha prodotto una vasta gamma di poesie che esplorano temi come l’amore, la sofferenza, la bellezza e la spiritualità.

Quelle come me
“Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’anima, perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano
ed aiutano a rialzarsi pur correndo il rischio
di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti
anche se il cuore rimane sempre
qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso
all’esistere e quando lo trovano
tentano d’insegnarlo a chi
sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano
è per sempre e quando smettono d’amare
è solo perché piccoli frammenti di essere
giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo
alla ricerca di quei valori che, ormai
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio
perché la loro voce non si confonda
con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci
sempre a spezzare il cuore perché sai
che ti lasceranno andare via senza chiederti
nulla.
Quelle come me amano troppo
pur sapendo che, in cambio
non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco
e su di esso, purtroppo, fondano
la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che nell’autunno
della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò
che avrebbero potuto darti e che tu
non hai voluto…”

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"LA MALATTIA VIENE DALLA DISCESA SPIRITUALE"
"Dovresti essere il medico di te stesso.
Se non c'è silenzio dentro, tutte le medicine e i migliori dottori sono vani.
Il subconscio dell'uomo moderno è instabile come un oceano agitato con onde tempestose.
Il subconscio pieno di impressioni rende l'anima inquieta.
Le emozioni poi ribollono come un'eruzione vulcanica.
Senza lavorare sulle emozioni, la spiritualità è solo un castello di carte.
E cos'è un uomo senza la pace della mente?
Separato dalla grazia di Dio, cerca invano conforto nelle cose materiali. Ma questa non è una consolazione, ma un buco senza fondo e alla fine c'è solo il vuoto.
Quando l'anima diventa un mare calmo, inizia la guarigione.
Ricorda, questa è la regola d'oro.
La fonte della maggior parte delle malattie è nella mente, quindi la mente può superare la maggior parte delle malattie."
Nikola Tesla
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Malattie trasmesse spiritualmente ...
Spiritualità fast food ..
consiste nel credere che esistano
rimedi facili e veloci per eliminare la sofferenza ed evolvere spiritualmente.
La trasformazione spirituale non
può essere rapida poiché il processo stesso consiste
nel lasciar andare
la fretta e rispettare
i propri ritmi naturali.
Spiritualità imitativa ..
è la tendenza a parlare, vestirsi e/o agire come dovrebbe fare una persona spirituale.
L'imitazione ricorda è una falsa copia
di te che non ti renderà mai protagonista.
Confuse motivazioni ..
anche se il desiderio
di crescere è
genuino, spesso si mescola con altre superflue motivazioni; appartenere,
essere amati, essere
speciali, o addirittura essere superiore e concretizzare l'ambizione personale.
Identificarsi con esperienze spirituali ..
succede quando l'ego, dopo aver vissuto un'esperienza spirituale
se ne appropria, così da credere che
tutto ciò che è suo, derivi da queste esperienze spirituali;
la realtà è che sono transitori,
essi trascendono l'ego.
L'ego spirituale ..
quando la persona si identifica eccessivamente con i concetti e le idee spirituali tende
ad essere invulnerabile alle critiche, in modo che la sua crescita rallenti.
Diventa un essere impenetrabile,
lontano dal mondo.
Produzione di maestri spirituali ..
attualmente ci sono molte tradizioni spirituali che concedono titoli a persone molto lontane dall'aver raggiunto la loro maestria spirituale,
eppure si vendono egocentricamente come maestri spirituali superiori ..
Attenzione ai falsi profeti.
Orgoglio spirituale ..
l'individuo dopo
aver raggiunto un vero grado di spiritualità,
si stagna lì, scusandosi per non continuare a crescere.
Spesso è legato a
un sentimento
di superiorità immotivata.
Mente di gruppo ..
descritto anche
come pensiero
di gruppo,
mentalità di culto o malattia dell'Ashram,
succede quando
le persone appartenenti a
una determinata cerchia accettano le regole implicite su cosa e come pensare, fare ed essere.
Le persone che peccano in tal senso, rifiutano chi non rispetta questa normativa.
Il complesso delle persone scelte ..
è la convinzione di essere il più
evoluto, potente, illuminato, o semplicemente migliore degli altri.
Sono già arrivato ..
questa condizione è
così prepotentemente falsata che
ha il potenziale di uccidere la crescita spirituale.
È un po' come
"sono arrivato alla fine della mia crescita spirituale,
non ho più nulla
da imparare".
In quel momento
la crescita spirituale cessa, è come uccidere la nostra anima.
Nina
#lestreghedifenixtarot #lestreghedifenixwitchtcraft
#tarot#witch#witchcraft#witches#pagan witch#ritual#spiritualguidance#tarot lessons#paganlife#tarotonline
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Non esistono dei, spiriti e nemmeno case infestate: la spiritualità e/o religiosità sono solo sintomi di una profondissima malattia mentale che va curata e non ostentata con orgoglio.
#dio non esiste#gli spiriti non esistono#case infestate#spiritualità#religiosità#religione#sintomo#profonda#malattia#malattia mentale#curare#ostentare#orgoglio
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La psicologia ha rovinato tutto
Per colpa di quel porco di Freud col complesso di Edipo che vede milf in ogni donna
Grazie a sta branca della scienza e della medicina che per me è assolutamente allo stesso livello della astrologia, ovvero cagate su cagate, adesso è tutto un disturbo, un trauma, una malattia, una deficienza (nel senso originale del termine), è tutto un handicap, siamo tutti malati, non c'è più magia, mistero, spiritualità, è tutto un problema mentale, siamo tutti malfunzionanti, difettosi
E QUAL È LA CURA?
Imbottirsi di farmaci 🙂
Ma per favore... 🙄
Sono tutte cagate.
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Fra improbabilità e caso si fa spazio il creazionismo

Perché la scienza non può dimostrare l’esistenza di Dio. La dimostrazione dell'esistenza di Dio su basi scientifiche e matematiche è un tema che, dopo aver affascinato pensatori come Anselmo e Gödel, torna nel recente libro di Bolloré e Bonnassies. Che però fa un uso della scienza del tutto inadeguato, oltre a cadere nell'errore logico comune a tutti gli argomenti a sostegno del cosiddetto “disegno intelligente”. La dimostrazione dell'esistenza di Dio su basi razionali è un tema sul quale si sono cimentati giganti del pensiero, da Anselmo d'Aosta a Gödel, passando per Tommaso d'Aquino, Cartesio, Leibniz e Kant. Ma come è ben noto si tratta di argomenti non conclusivi. Non sorprende dunque che periodicamente si torni sopra questo vecchio problema, evidentemente mal posto. Tra gli ultimi tentativi il libro di Bolloré e Bonnassies sembra godere di un successo particolare. Pubblicato nel 2021, è stato tradotto in italiano nella primavera del 2024 e continuiamo a leggerne lodi senza riserve sulla stampa e sui media digitali. Il sottotitolo invoca «l’alba di una nuova rivoluzione». Ma c’è ancora qualcosa da dire su questo argomento? Ci sono novità dalla scienza in grado di colmare il vuoto dei tentativi precedenti? Benché il libro abbia venduto molto e attratto un certo interesse, non ci pare che ci siano novità reali rispetto ad Anselmo (morto all’inizio del XII secolo). Ci troviamo semmai solo un uso retorico e inappropriato di alcuni risultati scientifici, insieme a un errore logico comune a tutti gli argomenti a sostegno del cosiddetto “disegno intelligente”. Qualche coordinata Gli autori del libro sostengono come ormai, basandosi sulla scienza, sia possibile dimostrare in modo inequivocabile l’esistenza di una divinità creatrice. All’estremo opposto dello spettro c’è chi, come Daniel Dennett, afferma senza mezzi termini che la fede religiosa sia una varietà di malattia della mente . A scanso di equivoci e inutili polemiche, non ci sembra che una tra queste due posizioni debba essere corretta. La religione, più in generale la spiritualità, costituisce sicuramente una dimensione importante per qualcuno, ma questo non ha bisogno di avere una base scientifica. Ed è certamente comprensibile che chi le ha a cuore entrambe trovi stimolante la sfida di giustificare la propria fede su base scientifica. Ma non sempre il mescolamento di fede e scienza produce risultati positivi. Un’osservazione dello psichiatra Giovanni Jervis ci sembra illustrare bene il punto generale: «La nostalgia dell’infinito è rispettabile, ma se non riesce a diventare poesia alta subito diventa qualcosa di più basso e banale, ossia sentimentalismo e retorica». Bolloré e Bonnassies insistono con una retorica tanto consolidata quanto inconcludente: perché esiste un lungo elenco di importanti scienziati credenti, dimostrare l’esistenza di una divinità creatrice su basi scientifiche è del tutto possibile. Inutile dire che da un punto di vista logico questo argomento non ha alcuna rilevanza. Le convinzioni personali di chi ha fatto la storia della scienza non hanno nulla a vedere con la razionalità. La scienza è un’attività umana, nata per diversi motivi e praticata da persone che hanno vissuto immerse nel loro periodo storico. E così, sfogliando gli annali della storia della scienza, troviamo che i grandi scienziati sono distribuiti su tutte le possibili tipologie umane: atei (Laplace), religiosi (Maxwell), bigotti (Cauchy), eretici (Newton), guerrafondai (von Neumann), pacifisti (Richardson), conservatori (Gauss), rivoluzionari (Landau) e, più vicino ai nostri tempi, anche razzisti e sessisti (categorie egregiamente rappresentate da Watson, ma purtroppo non solo). Non si tratta però dell’unico argomento di Bolloré e Bonnassies che elaborano una linea di ragionamento da loro stessi etichettata come “rivoluzionaria”. Pur concedendo che per quasi cinque secoli si sono accumulate scoperte scientifiche che suggerivano la possibilità di spiegare l’Universo senza la necessità di un Dio creatore, notano che negli ultimi tempi le cose starebbero andando nella direzione opposta. Un ruolo particolare in questo viene assegnato alla scoperta della termodinamica, da cui segue che l’universo si sta degradando dirigendosi verso una morte termica. Questo è a detta loro un cambiamento radicale di prospettiva, da cui discenderebbe l’esistenza di una divinità creatrice. Anche senza entrare in dettagli di storia della fisica, è opportuno inquadrare certi risultati ben noti nel loro contesto storico: la termodinamica non è esattamente una scienza giovane. Nasce all’inizio dell’Ottocento e la sua completa formalizzazione risale alla fine del diciannovesimo secolo. Analogamente il tema della morte termica, che inizia con un fondamentale lavoro di Ludwig Boltzmann del 1872, è stato un tema discusso ampiamente da grandi scienziati, come Kelvin, già a fine Ottocento. La speranza che la termodinamica costituisca un game changer nelle prospettive di dimostrare l’esistenza della divinità creatrice su basi scientifiche sembra dunque mal riposta. La prova scientifica non è uno strumento adatto alla teologia Il problema non è limitato alla termodinamica o alle altre aree della ricerca scientifica menzionate da Bolloré e Bonnassies. Si tratta piuttosto del fatto che, per loro natura, la dimostrazione matematica e la prova scientifica non sono strumenti adatti a dimostrare l’esistenza del Dio che avrebbe creato l’oggetto di indagine della scienza stessa. Ricordiamo innanzitutto che non esiste alcuna dimostrazione matematica o prova scientifica che non muova da qualche ipotesi la cui verità è data scontata. La bontà di una conclusione scientifica dipende quindi da due fattori: la correttezza del ragionamento e la plausibilità di ciò che si dà per scontato, ovvero le ipotesi. Per questo una parte fondamentale del lavoro scientifico riguarda la giustificazione delle ipotesi. Nella dimostrazione matematica, si danno per scontate le definizioni e le regole di inferenza. Possiamo, per esempio, concludere con certezza che un numero è dispari (B) se sappiamo che non è pari (A), perché sappiamo che tutti i numeri sono pari oppure dispari (A oppure B). Ma perché lo sappiamo? Perché siamo noi a definire cosa significa per un numero essere pari. E per le stesse ragioni sappiamo anche che tutti i numeri sono pari oppure dispari (se ci mettiamo prima d’accordo su cosa sono i numeri). All’ulteriore domanda su cosa giustifichi quello che stiamo dando per scontato, rispondono millenni di matematica, e tutto ciò che con successo si basa su di essa.

Nell'immagine: dettaglio de La creazione di Adamo di Michelangelo. Crediti: Wikimedia Commons. Licenza: pubblico dominio Il ragionamento scientifico sperimentale è più complicato perché sulla verità delle premesse c’è sempre un grado di incertezza che qualsiasi prova scientifica trasmette alla propria conclusione. Quindi tra le molte cose che si danno per scontate nella prova scientifica c’è il concetto di certezza pratica, grazie a cui si compie una mossa apparentemente contraddittoria: assumere la veridicità dei dati raccolti pur sapendo che potrebbero non essere del tutto “veri”. Questo rende qualsiasi ragionamento sperimentale un ragionamento probabilistico. Con queste premesse possiamo chiederci che forma avrebbero una dimostrazione matematica e una prova scientifica dell’esistenza della divinità creatrice, e cosa darebbero per scontato. Spoiler: darebbero per scontata l’esistenza di qualcosa che assomiglia moltissimo alla divinità (creatrice). Dimostrazioni matematiche Per quanto riguarda la prima, la fatica ci viene risparmiata dal più grande tra i logici moderni, Kurt Gödel. Nella sua rivisitazione matematica della prova ontologica di Anselmo troviamo una serie di ipotesi molto forti, tra cui una sulla necessità dell’esistenza di certe proprietà che, nel corso della dimostrazione, portano alla conclusione che esistono necessariamente proprietà del “tipo-divino”. Come tutte le conclusioni ottenute per dimostrazione matematica, anche quella di Gödel è persuasiva nella misura in cui lo è la verità delle sue premesse. A questo proposito lasciamo la parola a un altro logico, certamente meno famoso di Gödel ma tra i più brillanti che abbiamo avuto in Italia, Roberto Magari : «In sostanza Gödel deduce correttamente da certi assiomi la sua tesi (anche se bisogna mettersi d’accordo su che cosa possa significare ‘Dio’), ma non ci sono motivi di credere veri gli assiomi più di quanti ce ne siano per accettare direttamente la tesi». Prove scientifiche Quali caratteristiche avrebbe invece una prova scientifica dell’esistenza della divinità creatrice? Sediamoci ancora una volta sulle spalle dei giganti. Uno dei primi esempi di test statistico di un’ipotesi scientifica, oggi uno degli strumenti centrali nella cassetta degli attrezzi della metodologia sperimentale, è stato condotto da John Arbuthnot all’inizio del ‘700. Osservando il registro dei battesimi di Londra dal 1629 al 1710 notò che in tutti gli 82 anni erano stati registrati (e quindi, probabilmente, nati) più bambini che bambine. I dati apparivano in aperto conflitto con l’ipotesi che bimbi e bimbe nascessero con uguale probabilità, proprio come se il sesso fosse il risultato del lancio ripetuto (senza memoria) di una moneta equilibrata. Se diamo per scontate queste ipotesi, allora un calcolo elementare ci fa vedere che la probabilità di osservare più maschi che femmine consecutivamente per 82 anni è molto, molto, molto bassa, 1 su 282. Dunque, conclude correttamente Arbuthnot, è ragionevole assumere l’esistenza di uno squilibrio alla nascita che rende (leggermente, sappiamo ora) più probabile un maschio. Fino a qui tutto bene. Ma Arbuthnot va oltre e si chiede il perché di questo sbilanciamento. Trova la risposta in ciò a cui già crede: la provvidenza divina. Questa, immettendo nella comunità più maschi che femmine, consente (tra le altre cose) alle seconde di osservare il sacramento del matrimonio nonostante le ingenti perdite dei primi, che spesso non ritornano dalla guerra. La negazione del caso La riflessione di Arbuthnot, pubblicata su Philosophical Transactions della Royal Society - una delle prime riviste scientifiche moderne - contiene un errore logico che, a quattrocento anni di distanza, ritroviamo sostanzialmente immutato nel tipo di argomento creazionista noto come “disegno intelligente”, e che si ritrova in tutto il volume di Bolloré e Bonnassies. Lo schema è questo. Si parte da osservazioni sperimentali, che chiameremo DATI. Si formula un’ipotesi che cattura l’idea che non ci sia alcuna divinità creatrice, cioè che i DATI che osserviamo siano dovuti al CASO. Poi si calcola P(DATI | CASO), cioè la probabilità di osservare i DATI se è vera l’ipotesi del CASO. Supponiamo infine che sia molto piccola, cioè che è estremamente improbabile che le nostre osservazioni siano frutto della pura casualità. Fino a qui tutto bene, come nel caso di Arbuthnot. Il problema nasce dal passo successivo, cioè nella scelta di un’ipotesi da intrattenere al posto del CASO per la spiegazione dei DATI. Dal punto di vista logico la risposta è semplice: la negazione del CASO. Ma dal punto di vista pratico-scientifico, non è affatto chiaro cosa significhi di preciso. Torniamo ad Arbuthnot. L’ipotesi CASO è tradotta con l’uguale probabilità di M e F. La sua negazione è data dall’infinita scelta di tutte le coppie di numeri reali non negativi diversi da ½ che sommano a 1. Poiché la probabilità prende valori tra 0 e 1, le scelte possibili sono tante quanti sono i punti della retta. In questa infinità troveremo letteralmente di tutto, e quindi anche la divinità creatrice. Ce lo dice una serie di risultati probabilistici fondamentali che rispondono alla domanda se il disordine può essere fonte di regolarità . L'idea è che in una successione binaria che soddisfa una certa definizione precisa di “caso” ci sono, per ogni N, tutte le possibili successioni di lunghezza N di 0 e 1. Quindi se trascrivessimo la Divina Commedia, Guerra e Pace e L’Odissea in codice binario, nella successione a un certo punto apparirà la Divina Commedia seguita da Guerra e Pace, poi apparirà L’Odissea seguita dalla Divina Commedia, poi appariranno i versi alternati della Divina Commedia e de L’ Odissea, e così via attraverso il numero astronomico di tutte le combinazioni che possono venire in mente. La successione binaria associata a un numero a caso tra 0 e 1, quasi sicuramente, contiene più materiale della biblioteca di Babele di Borges, la storia del nostro Universo dal Big Bang ai nostri giorni, e anche tutto quello che succederà fino alla morte termica dell’universo. L’errore di Arbuthnot, che si ritrova negli argomenti creazionisti fino a quello del libro di Bolloré e Bonnassies, è dunque il seguente. Rigettare un’ipotesi come “la vita è dovuta al caso” significa aprire a un’infinità di ipotesi alternative di cui non ha senso pensare che siano tutte scientificamente rilevanti. Tutt’altro. Giova ricordare che nel ragionamento scientifico la plausibilità delle ipotesi discende dalla fitta rete di fatti che a volte viene chiamata “teoria”. E quando questa non è sufficiente a delineare una spiegazione plausibile delle osservazioni, l’atteggiamento scientifico opportuno è quello di continuare con la ricerca scientifica, oppure sospendere il giudizio. Notiamo, per chiudere con Arbuthnot, che a oggi non c’è consenso su cosa spieghi i dati consolidati sul rapporto tra i sessi alla nascita. E forse la spiegazione potrebbe non esserci. Improbabilità: usare con cautela Le prove che fanno leva sull’improbabilità delle osservazioni alla luce dell’ipotesi che viene testata con i dati sperimentali sono alla base della costruzione della conoscenza scientifica. Ma vanno applicate con estrema cautela metodologica. Il loro uso inappropriato, termine con cui si copre tutto lo spettro che va da “con leggerezza” a “in modo fraudolento”, è l’oggetto dell’accesa discussione metodologica sulla significatività statistica . Una buona regola euristica emerge però chiaramente. Gli argomenti basati sull’improbabilità dell’ipotesi che si vuole confutare sono tanto meno affidabili tanto più ci si allontana da asserzioni appartenenti ad aree quantitative della scienza. Questo è il motivo per cui in molti sistemi legali si dà opportunamente per scontata la cosiddetta presunzione di innocenza. L’onere della prova, cioè, è a carico dell’accusa e non della difesa. Purtroppo, esistono molti esempi in cui questa norma di civiltà è stata contravvenuta portando a condanne basate non sulla ragionevole probabilità di colpevolezza, ma sull’esigua probabilità di innocenza . Riferimenti: - M-Y Bolloré e O. Bonnassies. Dio. La scienza, le prove. (Ed. Sonda, 2024) - D.C. Dennett. Rompere l’incantesimo (Raffaello Cortina, 2007) - G. Jervis, intervista su Reset, settembre-ottobre 2007, pag.44 - Roberto Magari. Logica e teofilia in Kurt Gödel. In: “La prova matematica dell’esistenza di Dio”. 8Bollati Boringhieri Editore, 20069 - P. Diaconis and B. Skyrms. Ten Great Ideas About Chance (Princeton University Press, 2018) - C.S. Calude and G. Longo. The deluge of spurious correlations in big data. Foundations of science 22, 595 (2017) - A. Vulpiani. Caso, probabilità e complessità (Ediesse, 2014) - H. Hosni. Probabilità: Come smettere di preoccuparsi e imparare ad amare l’incertezza (Carocci, 2018) - V. Amrhein, S. Greenland, and B. McShane, “Retire statistical significance,” Nature, vol. 567, pp. 305–307, 2019 - D. J. Hand, “Trustworthiness of statistical inference,” J. R. Stat. Soc. Ser. A Stat. Soc., vol. 185, no. 1, pp. 329–347, 2022 Read the full article
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ALLENARSI PER CONOSCERE LA FRAGILITÀ DELLO STARE IN PIEDILA “CURA” CON DANZA BUTOH
Ines Testoni direttrice del Master in Creative Arts Therapies è intervenuta oggi all’Italian Youth Forum Padova 2025 Patrimonio e Well-being La Danza Butoh è stata al centro dell’intervento della professoressa Ines Testoni, direttrice del Master in Creative Arts Therapies per il sostegno alla resilienza (CAT) dell’Università di Padova, oggi al Centro Culturale Altinate | San Gaetano di Padova,…
#Alessandria today#ankoku butō#arte come cura#arte contro il dolore#arte e terapia#arte per l’inclusione#ascolto del corpo#butoh e psiche#Comunicazione non verbale#corpo e fragilità#corpo e sofferenza#Creative Arts Therapies#cura del sé#Damiano Fina#danza Butoh#danza come linguaggio#danza e catarsi#danza e malattia#danza e perdita#danza e spiritualità#danza giapponese#danza libera#Danza terapia#dolore e movimento#educazione emotiva#Google News#Ines Testoni#Italian Youth Forum#italianewsmedia.com#Lava
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un messagi a rachele, anche un altro a matteo.
ringraziare, per essere lí, vivi, vive, vivu.
ringranzziare perche il abitare insiem3 mi fa respirare meglio, mi fa non sentirme da sole, mi fa ritrovare la speranza.
la speranza in un mondo rotto: come io posso credere nella communità, se vengo de un paese in cui il presidente non solo non crede nel cambio climatico e niega la dittatura questionando il numero di desaparecidos, ma anche e l’scherzo internazionale diventato meme mondiale trend topic?
come posso avere fiducia in una società che ha dimenticato così tanto che siamo la stessa spezie che si uccidono tra loro?
che non se guarda negli ochi?
che il colore della pelle giudica in più che il sguardo di una persona,
di un altra persona che trovi in queste mundo pazzo e ha delle stesse necessita, e ha l’stesse paure, traumi: due piedi, due mani.
con qui può giocare una partita da calcio subito se c’e una bolla,
con qui può avere una conversazione adulta e condividere una storia,
e lo stesso sucede con la natura, tutta, la terra, la pacha, ella, noi: tutto lo stesso.
trovarse una pianta, guardarla, ma guardarla da vero:
“e tu, come cresci? come e crescere? come cerchi il sole? lo cerchi? stai bene qui? hai dei amici, hai foglie chi si ti stacanno?
come sei così potente, coraggiosa, di crescere così, intorno a noi, che con i nostri piedi ti uccidiamo? come se senti? come se fa? come posso essere come te? “
“ma sono come te? anch’io? così? cresco coraggiosa, cerchio quello che mi fa sopravivere, faccio amici dove apoyare le mie foglie e crescere piu forte insieme?”
nononono Marisol, sei tropp hippie.
qui non ti crederà nessuno, non c’e quella spiritualità: ma guarda intorno. edifici, alberi diventato leño, una generazione che grida forte che siamo venute a cambiare questa cosa.
hippie e non hippie, spirituale o no, friketoni o no, viniamo con un grido forte: un grido che non sopporta i genocidi de persone che sono parte di un sistema grandissimo chiamato terra e che facciamo circolare insieme. siamo qui in grido di tuttu quellu che sono silenziate.
le dinamiche de potere dil sistema vecchio sono surreale. sarà questa una generazione che ricordaremmo come “quella che ha avuto la malattia dil delirio dil pottere” - quella che credeva nelle jerarchie inventate, scritte nella storia, silenziate nella palabra. quella chi credeba nell optimismo tecnologico dil mercato, nel produrre sempre in più. c’erano, anche, un gruppo che si chiamabano anarkokapitaliste: così blinded per il sistema, così corrotto, che uno era presidente di un paese pieno de piante e natura e la sua forma saggia di crescita…. e venivano uccisi.
si, la ricordaremmo. perche siamo qui per cambiarla, perchè non ha più senso, perchè ci sta distruendo non solo il nostro futuro, ma anche nuestro presente!!! si, siamo qui in queste presente, respirando. respirando nonstante non siamo consaprvoli che queste respiro, che adesso io e te stiamo facendo, ci mantiene vivi, ancora, insieme e lottando.
quindi, el ringrazziare a rachele, a matteo, non importano dei nomi, ringrazziare a voi Pisa per per questo: per ritrovare la fiducia che c’e un mondo nuovo, che arriva, è lo stiamo creando noi-
testo scritto nella acampada della lotta palestinesaa Pisa, maggio 2024 >3
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DELL’ABUSO E DELLA SPIRITUALITÀ "Sei stato tu ad attirare questa situazione, tu la volevi".
"Se pensi che ci sia un problema con le parole o le azioni di qualcun altro, sei TU che sei confuso."
"Stai solo facendo delle proiezioni, è tutto nella tua testa."
"Ripulisci le tue vibrazioni e smetterai di attirare cose cattive".
"Sei troppo attaccato al corpo, vai oltre, il corpo non è chi sei."
"Se hai dubbi, paure, resistenza, dolore, rabbia, devi essere nel tuo ego totalmente cieco"
"Il passato è un'illusione, lascia perdere subito!"
Yuck! Sono così stanco di tutte queste cazzate spirituali della New Age!
Ogni spiritualità che non onora completamente la nostra esperienza umana disordinata, insolubile, diretta, immediata, incarnata, mi pesa.
Perché non saluta profondamente la lotta dei nostri cuori ruvidi e teneri.
Così ci sentiamo colpevoli delle nostre imperfezioni e viviamo la vergogna dei nostri limiti.
No, non è sempre la tua proiezione.
Sì, le altre persone potrebbero essere veramente violente e si deve fermarle.
No, non tutto è sempre nella tua testa.
Sì, il tuo corpo conta. Anche i tuoi sentimenti.
No, i tuoi dubbi e le tue paure non sono "difetti", non sono "cattivi" o "non evoluti".
No, non attiri l'abuso da una "frequenza vibratoria" difettosa.
No, non hai meritato di essere maltrattato, sia nel nome della Verità, nel nome di Dio, nel nome dell'Amore, o QUALSIASI ALTRO NOME.
Sì, i tuoi limiti meritano di essere rispettati, il tuo "sì" E anche il tuo "no".
No, non è corretto per gli insegnanti spirituali attaccare le persone "per il loro bene"; li scioccano per risvegliarli, per illuminarli, per aiutarli a lasciare andare il loro "ego".
Gli insegnanti che usano l'abuso come strumento sono semplicemente abusanti, non insegnanti.
Rifiuto qualsiasi spiritualità che rifiuti la nostra tenera, vulnerabile e fragile umanità.
Respingo ogni spiritualità che ci fa vergognare dei nostri pensieri e sentimenti così preziosi, così umani.
Rifiuto ogni spiritualità che inizia le sue frasi con "se tu fossi sveglio ..."
Respingo ogni spiritualità che separa il sé dal non-sé, il divino dall'umano, il sacro dal profano, il relativo dall'assoluto, il cielo dalla terra, la dualità dalla non-dualità, il materiale dallo spirituale.
Una volta ho sentito un famoso maestro spirituale dire a una donna in lutto: "Il tuo dolore è illusorio, è solo l'attività del sé separato, un giorno il sé separato scomparirà, e con esso, tutta la sofferenza ".
E fu allora che vidi questa profonda, profonda malattia e disumanità nel cuore della spiritualità contemporanea:
l'invalidazione del trauma, le false promesse, i giochi di potere, l'esilio del femminile.
Ecco perché ho giurato di inchinarmi a quel cazzo di cuore spezzato come se fosse Dio stesso.
Fino alla fine dei tempi.
(Jeff Foster)
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ONORARE LA MALATTIA

Nella spiritualità, "onorare la malattia" può significare accettare la malattia come parte del proprio percorso di vita e trattarla con rispetto e compassione anziché vederla come un'ostacolo da combattere o da cui fuggire. Significa anche riconoscere che la malattia può portare con sé insegnamenti, crescita personale e opportunità per approfondire la comprensione di sé e degli altri. Inoltre, può implicare l'adozione di pratiche che favoriscono la guarigione fisica, emotiva e spirituale, rispettando il corpo e il suo processo di guarigione. La malattia è l' espressione di un malessere dell' Anima attraverso il corpo fisico, nel momento in cui ci si ammala, le nostre porte interiori si aprono ed è in quel momento che è più opportuno intervenire con pratiche energetiche rivolte alla guarigione di quel malessere, che può essere collegato a qualcosa che abbiamo vissuto in passato o nel momento attuale e che richiede la nostra attenzione. Può essere un trauma, una sofferenza profonda che non è mai stata "digerita", può essere una perdita a cui non ci si è mai rassegnati, può essere un umiliazione e così via........ Nel momento in cui le nostre porte interiori si aprono, il malessere è più accentuato e accessibile per intervenire e portare in esso guarigione sotto ogni forma. Nel momento della malattia, le nostre porte interiori possono aprirsi, consentendo l'accesso a emozioni, pensieri e esperienze che potremmo aver soppresso o ignorato in precedenza. Per affrontare e guarire un trauma che emerge durante la malattia, è importante seguire alcuni passaggi: 1. Riconoscimento e accettazione: Accetta e riconosci il trauma che emerge senza giudizio o resistenza. Ammettere e comprendere ciò che si prova è il primo passo per la guarigione. 2. Esplorazione: Esplora il trauma con gentilezza e compassione. Puoi farlo parlandone con un terapeuta, tenendo un diario o praticando la meditazione per connetterti con le tue emozioni più profonde, o chiedendo il sostegno di pratiche energetiche. 3. Elaborazione: Lavora sul comprendere le radici del trauma, cercando di capire quali eventi o esperienze passate possano aver contribuito alla sua formazione. Questo può aiutarti a mettere in prospettiva il tuo dolore e a individuare modi per affrontarlo. 4. Guarigione: Cerca modi sani per affrontare il trauma e promuovere la guarigione. Ciò potrebbe includere la partecipazione a terapie specifiche per il trauma, pratiche spirituali, attività creative o il coinvolgimento in comunità di supporto. 5. Auto-compassione: Pratica l'auto-compassione durante il processo di guarigione. Sii gentile con te stesso e concediti il tempo e lo spazio necessari per guarire. Ricorda che il percorso di guarigione è personale e può richiedere tempo. È importante essere pazienti e dedicati e prendersi cura di sé stessi mentre si affronta il trauma emergente durante la malattia. Se senti di non farcela da solo, non esitare a chiedere un qualsiasi tipo di aiuto!
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"LA MALATTIA VIENE DALLA DISCESA SPIRITUALE"
"Dovresti essere il medico di te stesso.
Se non c'è silenzio dentro, tutte le medicine e i migliori dottori sono vani.
Il subconscio dell'uomo moderno è instabile come un oceano agitato con onde tempestose.
Il subconscio pieno di impressioni rende l'anima inquieta.
Le emozioni poi ribollono come un'eruzione vulcanica.
Senza lavorare sulle emozioni, la spiritualità è solo un castello di carte.
E cos'è un uomo senza la pace della mente?
Separato dalla grazia di Dio, cerca invano conforto nelle cose materiali. Ma questa non è una consolazione, ma un buco senza fondo e alla fine c'è solo il vuoto.
Quando l'anima diventa un mare calmo, inizia la guarigione.
Ricorda, questa è la regola d'oro.
La fonte della maggior parte delle malattie è nella mente, quindi la mente può superare la maggior parte delle malattie."
Nikola Tesla
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"DISEASE COMES FROM THE SPIRITUAL DESCENT"
“You should be your own doctor.
If there is no silence inside, all the medicines and the best doctors are in vain.
The subconscious of modern man is unstable like a rough ocean with stormy waves.
The subconscious full of impressions makes the soul restless.
The emotions then boil over like a volcanic eruption.
Without working on emotions, spirituality is just a house of cards.
And what is a man without peace of mind?
Separated from the grace of God, he seeks comfort in material things in vain.
But this is not a consolation, but a bottomless hole and in the end there is only emptiness.
When the soul becomes a calm sea, healing begins.
Remember, this is the golden rule.
The source of most diseases is in the mind, so the mind can overcome most diseases."
Nikola Tesla
Tesla had understood and confirmed a truth written thousands of years ago, and which already in his time revealed superior wisdom and wisdom, that of divine origin contained in the Bible.
In fact, it is now established that negative emotions such as anger, anger, resentment, can cause hypertension, breathing difficulties and other disorders.
Fury can unsettle the mind, and an outburst of anger is often followed by a period of deep mental depression.
But negative feelings and emotions are also harmful to spiritual health.
It is no coincidence that the Bible says: "The calm heart is the life of the carnal organism."
(Proverbs 14:30)
Yes, it is really healthy to control your spirit without neglecting your spirituality.
📚🔍For further information see the article:
"Control your spirit!"
Published by jw.org and available free online.
"LA MALATTIA VIENE DALLA DISCESA SPIRITUALE"
"Dovresti essere il medico di te stesso.
Se non c'è silenzio dentro, tutte le medicine e i migliori dottori sono vani.
Il subconscio dell'uomo moderno è instabile come un oceano agitato con onde tempestose.
Il subconscio pieno di impressioni rende l'anima inquieta.
Le emozioni poi ribollono come un'eruzione vulcanica.
Senza lavorare sulle emozioni, la spiritualità è solo un castello di carte.
E cos'è un uomo senza la pace della mente?
Separato dalla grazia di Dio, cerca invano conforto nelle cose materiali. Ma questa non è una consolazione, ma un buco senza fondo e alla fine c'è solo il vuoto.
Quando l'anima diventa un mare calmo, inizia la guarigione.
Ricorda, questa è la regola d'oro.
La fonte della maggior parte delle malattie è nella mente, quindi la mente può superare la maggior parte delle malattie."
Nikola Tesla
Tesla aveva capito e confermato una verità scritta migliaia di anni fa, e che già ai tempi rivelava una sapienza e una saggezza superiore, quella di origine divina contenuta nella Bibbia.
Infatti è oggi accertato che le emozioni negative come l'ira, la rabbia, il rancore, possono provocare ipertensione, difficoltà respiratorie e altri disturbi.
Il furore può sconvolgere la mente, e spesso a uno scatto di rabbia segue un periodo di profonda depressione mentale.
Ma i sentimenti e le emozioni negative nuocciono anche alla salute spirituale.
Non a caso la Bibbia dice: “Il cuore calmo è la vita dell’organismo carnale”. (Proverbi 14:30)
Sì, è davvero salutare controllare il proprio spirito senza trascurare la propria spiritualità.
📚🔍Per approfondire vedi l'articolo:
"Controllate il vostro spirito!"
edito da jw.org e disponibile gratuitamente online.
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