#Chiesa Cattolica
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Sugarcane è un documentario diretto da Julian Brave NoiseCat ed Emily Kassie, incentrato sulle indagini sugli abusi e sulla scomparsa di bambini in una scuola residenziale in Canada; questo film mette in luce la resilienza delle comunità indigene mentre affrontano traumi storici e cercano giustizia; è stato presentato in anteprima al Sundance ed è stato descritto come un'esplorazione toccante degli impatti intergenerazionali sui popoli nativi.

A partire dal 1894, il governo canadese costrinse i bambini indigeni a frequentare collegi segregati.
Le scuole furono progettate per "liberarsi del problema indiano"; la maggior parte erano gestite dalla chiesa cattolica.
Per anni, gli studenti riferirono di abusi e di compagni scomparsi.
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#padre pio#st padre pio#saint quote#god#follow me#jesuschrist#i need followers#faith#roman catholic#catholicism#amen#god loves you#faithful#catholic church#chiesa cattolica#igrejacatolica#iglesia católica#polishblogger#mary mother of jesus
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Io, ogni volta che leggo "Le condizioni di salute del Papa sono peggiorate":
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Immaginate quanti soldi si mangiano se sono in deficit nonostante i miliardi che guadagnano e quelli gli diamo ogni anno, volenti o nolenti, con l'8x1000.
Ufficialmente solo una piccola parte, il 24% dell'8x1000 viene usato per i poveri (fonte chiesa cattolica, per cui probabilmente ottimistica). Quindi bisognerà ridurla ulteriormente, altrimenti i preti rischiano di diventare loro stessi poveri.
O, in alternativa, toccherà trasformare l'8x1000 nel 16x1000, poverini.
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" Il volto del colonialismo inglese si rivelò in tutta la sua brutalità in Sudafrica. I bianchi si erano impadroniti dell'88 per cento delle terre, mentre i neri, con la Legge sulla terra dei neri, il Natives Land Act, del 1913, avevano perso ogni diritto di proprietà. Fu l’inizio della politica razzista di segregazione dei neri in “riserve per gli indigeni”. Ma siccome questo processo non funzionò, nel 1948 fu introdotto il sistema dell'apartheid. Nel 1949 furono proibiti i matrimoni misti e nel 1950 la popolazione fu catalogata secondo quattro gruppi razziali: bianchi, indiani, gente di colore e neri, con questi ultimi relegati in bantustan. Almeno tre-quattro milioni di neri furono segregati con la forza in queste zone loro riservate. Mentre ai neri che rimanevano, per ragioni di lavoro, in zone “bianche”, era vietato accedere a scuole, locali pubblici, mezzi di trasporto, riservati ai soli bianchi. I leader del movimento anti-apartheid, tra i quali Nelson Mandela, furono condannati all'ergastolo. Ma la repressione del governo non riuscì a soffocare la ribellione degli africani. Sia i lavoratori sia gli studenti neri diedero vita a una serie di scioperi e di manifestazioni che lentamente fece entrare in crisi il sistema dell'apartheid. La svolta avvenne nel 1990 quando il primo ministro Frederik De Klerk annunciò in Parlamento la rimozione della messa al bando del Congresso nazionale africano e il rilascio dei prigionieri politici. Dopo ventisette anni di carcere, Nelson Mandela fu liberato. Nel 1994 si svolsero le prime elezioni su base non razziale e, il 10 maggio, Mandela divenne il presidente del Sudafrica. Anche qui le Chiese dei bianchi, tanto cattoliche quanto anglicane e protestanti, appoggiarono in larga maggioranza il sistema dell'apartheid. Ma un piccolo gruppo profetico, composto dall'arcivescovo cattolico di Durban, Denis Hurley, dal pastore della Chiesa riformata Beyers Naudé e dall'arcivescovo anglicano Desmond Tutu, guidò la resistenza dei neri contro l’apartheid. "
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
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Un tempo, con la piena collaborazione della Chiesa Cattolica, in Italia le ragazze "ribelli" accusate di 𝘧𝘳𝘢𝘨𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘮𝘰𝘳𝘢𝘭𝘦 venivano rinchiuse nei manicomi - ma ciò, non prima che tutti gli uomini del paesello moralizzato se le scopassero: che abusassero sessualmente di tali donne ripudiate dalla famiglia.
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In Italia, la realtà patriarcale è radicata e si manifesta attraverso vari aspetti della società, inclusi i legami tra la chiesa cattolica e lo Stato: questa connessione contribuisce storicamente a mantenere norme e valori che favoriscono solo una visione maschilista della società; le donne vengono lasciate a dover proteggere se stesse da abusi e discriminazioni, in un contesto in cui le istituzioni non offrono il supporto necessario.
#Non è un Paese per donne#Italia#principe azzurro#realtà patriarcale#patriarcato#chiesa cattolica#misoginia#maschilismo#Stato Italiano patriarcale#norme costituzionali#prevenzione da abusi#istituzioni#supporto#discriminazione#donna
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Finché lo Stato Italiano continuerà ad avere l'improprio accordo con la chiesa cattolica - una distorsione che fa si che buona parte del nostro welfare, invece di essere investito in servizi pubblici e Ricerca, finisca nelle mani di quel cesso di religione cattolica - anche se le chiese fossero del tutto vuote, il Paese rimane teocratico.
I politici italiani non vogliono smarcarsi dalla fede, perché i finanziamenti pubblici destinati alla chiesa, finiscono in buona parte nelle loro tasche.
#Stato italiano#Italia#improprio accordo#accordo#chiesa#chiesa cattolica#distorsione#welfare italiano#welfare#investire#ricerca scientifica#Ricerca#servizi pubblici#cesso#religione#religione cattolica#chiese vuote#chiese#Paese teocratico#teocrazia#politica#politici italiani#smarcarsi#fede#finanziamenti pubblici#riciclo di denaro
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La Chiesa Cattolica e le relazioni d'amore
Video sul mio canale YouTube!
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Don Barone accusa: “Tradito dalla Chiesa, sono innocente” Le Iene svelano nuovi inquietanti retroscena
Michele Barone, l’ex prete di Casapesenna condannato in primo grado per maltrattamenti e lesioni su una minorenne, torna alla ribalta nazionale. In una nuova inchiesta di Le Iene, l’uomo ribadisce la sua innocenza e lancia accuse sconvolgenti contro la Chiesa Cattolica. “Sono stato tradito dalla Chiesa, sono innocente!” afferma Barone, sostenendo di essere vittima di un complotto ordito ai suoi…
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#midjourney#ai#artificial#intelligence#virtual#ritratto#vocazione#mea culpa#chiesa#gay#religione#religion#cattolicesimo#chiesa cattolica#pope francis
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Un tempo, con la collaborazione della Chiesa Cattolica, in Italia, le ragazze "ribelli", accusate di 𝘧𝘳𝘢𝘨𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘮𝘰𝘳𝘢𝘭𝘦, venivano rinchiuse nei manicomi - ma ciò, non prima che tutti gli uomini del paesello moralizzato se le scopassero (abusassero, sessualmente, di quelle donne, ripudiate dalla famiglia).
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Saint Father Pio - Pray for us!
#padre pio#god#follow me#jesuschrist#i need followers#faith#roman catholic#catholicism#amen#god loves you#faithful#catholic church#chiesa cattolica#igrejacatolica#iglesia católica#polishblogger#mary mother of jesus
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I religiosi sono come i vampiri: quando vedono una persona fragile si precipitano su di essa per dissanguarla dei suoi beni.
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“ Ricordo che andavo in giro per i paesi della Castellana, in tutta la provincia, prima di tutto per convincere le donne a votare e poi davo l’orientamento di voto a favore della Democrazia cristiana, che era diventato il mio partito. Peccato che io non potessi votare, all’epoca si diventava maggiorenni a ventuno anni, ma ciò non diminuì il mio entusiasmo, il mio impegno. E devo dire che, andando a parlare con le contadine al mattino presto, perché si alzavano alle cinque, cinque e mezza per governare gli animali nelle stalle e poi per accudire uomini, vecchi e bambini, io e le mie amiche non trovavamo difficoltà a convincerle a partecipare. Piuttosto, i dubbi erano sul come partecipare: «Che cosa dobbiamo fare? Come facciamo a non sbagliare? Ne saremo capaci?». Per noi militanti è stato gratificante vedere che comprendevano i nostri discorsi, li condividevano, si rendevano conto che il voto era il punto di partenza di una nuova partecipazione alla vita sociale e politica del paese: un diritto-dovere che ci proiettava, da protagoniste, nel futuro. E le italiane, fin dalle prime elezioni, parteciparono in numero maggiore degli uomini, spazzando via le tante paure di chi temeva che fosse rischioso dare a noi il diritto di voto perché non eravamo sufficientemente emancipate, non eravamo pronte. Il tempo delle donne è stato sempre un enigma per gli uomini.
E tuttora vedo con dispiacere che per noi gli esami non sono ancora finiti. Fortunatamente ci furono politici convinti non solo che il voto alle donne era giusto, ma che era utile per la democrazia; di più: sarebbe stato una garanzia di democrazia. E mi ricordo – oggi un tale comportamento sarebbe inconcepibile – che Palmiro Togliatti, riguardo alla decisione da prendere, disse: «Sentite prima quello che pensa De Gasperi». In quell’occasione – come poi si vide – i loro giudizi, i loro comportamenti concordarono. Al di là della valutazione squisitamente politica, sembrò giusto a entrambi affidarsi al nostro buon senso e accordarci fiducia. Purtroppo il buon senso femminile, che è uno dei nostri talenti, in troppe altre situazioni non è stato ascoltato. “
Tina Anselmi con Anna Vinci, Storia di una passione politica, prefazione di Dacia Maraini, Chiarelettere (Collana Reverse - Pamphlet, documenti, storie), 2023; pp. 38-39.
Nota: Testo originariamente pubblicato da Sperling & Kupfer nel 2006 e nel 2016.
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