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disclaimer!
questo è una parte del mio diario intimo:
oggi è 17 di dicembre 2024, sto a Pisa, vivo qua da gennaio 2022, quasi due anni. e la prima volta chi provo a scrivermi in italiano; ormai sempre e succeso in spagnolo. ancora non so scrivere con le doppie, ma si so pensare e parlare in italiano. per quello ci provo. magari incontro un altro pensiero, un altro canale che mi aiuta a me stessa, a capirme. a capire chi sono. dove sono. perche sono qua. che mi sucede. come sto. eh si, pensare nelle cose non e lo stesso che scriverlo: il cereblo fa un altro proceso. le parole rimango scritte, si esprimono con un altra razionalità. si, razionalità. quando scrivo cerco di mettere razionalità a quello chi sento. se chiama intuizione. anzi, significa mettere inteligenza sulle emozione: inttttt+uizione. inteligenzia alle emozione. eh si, perche nessuno ci insegna che questo e una parte fondamentale della vita di un essere (e sopratuto umano): sentire emozioni. super diversi. basse, alte, mediee. in ciclo. complesse. eh si, sono complesse. lo sento nel corpo ma non sono sempre consapovele. va be, quando faccio yoga mi sento piu consapovole de che sente il mio corpo. ma anche quando mi scrivo. sisi, lo butto fuori e diventa piu facile di essaminare, di analizare. come si lo osservara da una terza persona che lo senti. non sono piu io, e un altra che me scrive a me. che si, ovvio, e anche la stessa, perche alle fine sono io; ma posso fare queste esercizio di stacamento … di vedermi dal fuori. da ascoltarme con la stessa empatia con cui ascolto al mio partner. e perche ho piu intelligenza quando aconsiglio a un terzo? eh, vabbe, sono una persona mllto privilegiata. sono cresciuta in un intorno pieno de amore. pieeeno. mi hano dato tanto amore che sento darglilo anche al mundo. e perche no te lo dai a te, de la stessa maniera? eh non so, perche coltivare il valore della umilita mi sembra molto importante. in un mondo cosi distrutto dove un sistema fa crede alle persone che il suo benessere si soddisfare nel consumare … mi sembra che c’e troppo bisogno di questo. e io sono qua, eh si, sono qua. per salvare tutte? e si e ma perche non ti salve a te, che anche sei parte di questo sistema opressore? eh ma perche no, perche io sono gia salvata: ho ricevuto tantissimo amore. allora, ma sei sicura che te, specificamente, non hai. bisogno di questo? eh no, magari no. magari se ho bosogno, e si ho bisogno di avere un diario privato, dove davvero scrivireme a me, e solo a me, e magari questo sara in spagnolo, eh si, ma saprai che questo tessto ha aiutato a qualcun amig italiano, che sta la, vedendo come essere e starein queste mundo, come abitarlo, da dove, cuestionare il perchè. non e facile. pero saprai, davvero, che questo e un proceso meramente suggetivo, di introspezione profonda, de cura astuta, che richiede un sforzo, una spinta: una faccia amica che ti dici che c’e la fai, che c’e la facciamo, che non essiste una riceta unica per capire chi siamo, dove vogliamo essere, ma che scriversi e un primo paso,una prima spinta, una prima guida. un primo intento che, almenno, abbiamo tre ;) facciamo questo per te, per me, per noi.
disclaimer e ps: questo non c’e stato un vero diario intimo, ma un invito per farlo: te quiero!
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è arrivata la disciplina
finalmente,
quella tan esperada.
è arrivata la valentía,
anche,
questa notte estrellada.
piena di stelle che gridano daii daiii ci la stai facendo
sta funzionando, nel presente, quella cosa ormai conosciuta,
quella che sembraba inalcansable. improbable. impalpable.
e qua, in corpo, in tempo reale, in spazio presenziale.
la sento.
brava, miri, brava. farse delle sfide. e atraversarle.
mi prendono tempo, però, eh.
vado lento in questa vita.
ma va bene così, bon c’fretta, mai fretta.
io, buchón de la polizia? jamás.
camino lento perche imparo ma non rapido. non veloce. imparare e tutta una quedtione complessa: prueba errore prova errore prova errore.
e quando il errori capitano non e che e cosi facile levantarsi di nuovo. iniziare di nuovo fare funta che se puo e daje daje daje.
ma a volte mi trovo l’ stesso muro di quello prima.
uguale.
faccio la proca di nuivo, la stessa, ed errore di nuovo.
a ver, perche e vero che le machine sono piu veloce di noi? ehh, perche loro non hanno quedte desvio emozionale, irrazionale, cerebrale, instituzionale, morale, terrenale,
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nebbia / neblina
nebbia.
c’era tanta nebbiaboggi. non sono rouscita. ad andare. ad arrivare presto.
presto? cosa e presto?
eh, a tempo, tu sai, puntuale.
ma in ritardo? cosa e in ritardo?
in ritardo di quello chi se chiedeva. suggereva.
ah scusa, sono in ritardo, ritardisimo, da quello sugerito. ma e che… sono succese cose. hono dovuto salvare una persona que voglio bene, che me ha salvato e voglio ristituirlo.
va bene.. ma cambia tutto se ti stai fumando una cigareta adesso.
ma lo vuoi farw per capire cosa e succeso, che te non sei andata a leggere delle poesiee, e sei qua, ubciraca e non-mangiatta a fumarte queste catzo di cigareta.
che vuoi ñasciare.
come quel amore tossico, dal qui ritorni;
(perche io ti capisco viola)
oggi le dinamiche pisane mi hano fatto capire,
un po meglio,
da che cosa mi rodeo.
jakob e la mia casa.
il mondo sociale e un altro. esperimento altre cose, altre senzazione. gioco con le sociabilita, con il femminismo, con che cosa porto.
riversioanre la storia: viverla i nuovo.
adwsso che posso voglio.
contribuire.
ma xhe senso ha farlo solo nella teoria?
come mi comporto con ale, che mi piace,
e come mi comporto con don diego, che el mio amico?
non e facile essere una donna maschile.
desmembrare tutto, diventarlo giusto.
il vaivén delle percezione sono confuse.
linee di fugue, allo Deluze & Guatari -qualcun ha letto?-
chi mi capisce, in queste punto trasfemminista complesso.
g mi salva. mi interrompe. mi acompagna.
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“que es colonialismo para vos?”
¡¡¡pue estados unidosss, bueeeyy!!!
toda esa mierda que viene del norte, llena de etiquetas venenos caramelos azucares marketineros pochocleros cooooca colaaa, coooca cola’
que tan adicta es, te hacen creer que es una necesidad verdadera, placentera, pa que te bailes de gozadora.
asi lo encubren, con tu boca, en sus autos, polarizados,
que ellos traen el progreso (en exceso🥴) ,
que ellos te salvan, te ayudan, te donan : te endeudan
y luego asi se van, y te dejan ahi, con la coquita fresca que me tomo porque aunque comprenda no me opongo, porque soy verdadera y me cuesta caretear las adicciones, porque existe el fernet que es el trago con el que aprendí a beber y porque … que mas me da el por qué ?! basta de justificaaar, siempreee, justificarte: ayy perdon que no te puedo pagar la deuda, FMI 😂 qstctz // “perdoname” //
mira vos norte americano podes ir a comerte tus necesidades falsas rotas plasticas toxicas …
y vos europa tambien. si, vos europa tambien. por tu iglesia cansada esa retrograda manto largo sin diviersion y picantes novelescos, florales, borales. son re tradicionales: mucho pasado, nostalgia, culpa, silencio. muy introverso.
asi que todo eso es la colonizacion para mi: primero, EEUU, fui a Disney 3 veces (a los 6, a los 8 y a los 15), llegaba la coca cola a la heladera de casa Monsanto probaba sus semillas en nuestras tierras. Estados Unidos era tambien ver como hacia mierda a los nuestrxs hermanxs cubanxs, que conociamos y nos asombraban por sus sabidurías, por sus inteligencias … Estados Unidos también dominó gran parte de Mexico (llamandolo como pais Estados Unidos de Mexico), impiediendo -siento- que se nos unan un monton de hermanas mexicanas cuando todo empezó.
¿Cuando empezó que?
Cuando empezó la tercera ola de feminismo. 2015, Latinoamerica, anzi Sudamerica, Argentina: movimiento Ni Una Menos, reivindica causas de las Abuelas de Plaza de Mayo (encontra de la dictadura, literalmente bancada por Estados Unidos), reproduce métodos de conexión (pañuelo como señal de expresión, de contención, de pertencencia), y lucha por una causa justa, (muy) necesaria, y casi aprobada en “todo el mundo” -todo el mundo que Argentina mira: Europa y Estados Unidos, porque el migrante mira de donde viene; busca no olvidarlo… busca honrarlo…
La creacion de la campaña por el Aborto Legal, Seguro y Gratiuto nace en Argentina en 2015 con el pañuelo *verde*, y da inicio a la tan llamada “marea verde” que le siguen tantos países hermanas cercanas. El pañuelo (y la marea en verdad) verde bañan todo Latinoamérica trayendo un modo de despertar (y de romper esa contradiccion capitalista, que viene da ese mismo colonialista - ese que mencionaba antes, el que busca ser mejor… en vez de ser bien)
que te permita conectar con vos misma.
con tu ciclo. con tu ritmo sangrar.
el capital es enemigo de lo natural.
lo explota lo manipula lo excede lo somete lo escurre lo come lo traga lo escupe lo dobla lo caga lo mea
La tercera ola de feminismo, pues, llega en una tierra donde el capital ha maltratado la tierra, mal llamada segun los norteños “naturaleza” - el abono esta todo ingenierilmente modificado, a gusto y piacere del capital (capital químico ⚛️), y nos hemos olvidado -o ustedes se han olvidado- a sentir adentro. al cuerpo. al sangrado. a las heridas. a la desesperada sensacion de quiero poder decidir que hago de mi vida, en esta vida, que dura una sola, y no quiero vivirla mejor, yo solo quiero vivirla bien.
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en europa me siento mas individualista.
mi sono ressa conto:
camino piu sola, penso in fare le cose piu sola;
perche posso, perche sono date le condizione.
fantastico, penso, essere cosi di independente.
ma dopo mi reconosco abiendo pensieri davvero individuali.
in argentina non e così.
ieri ho avuto un paio di situazione nella che sono stata discriminata por sudamericana. davvero. a pisa, si, a pisa.
la settimana scorsa, in hallowen, la kathy peruviana (anzi, di cusco, aaa, fantasticos quechuas) me diceva questo: ma non ti senti discrkminata e racializata qua?
no, respondevo io.
david, jn paio di giorni prima, una notte di caracol ubriachisomi alla arcadia dopo tipo zombies bevendo quella birra innecesaria delle 4 della mattina, mi fa:
e tu no senti che qui sei un fetiche?
cioe, non ti senti ferichizata?
mi stava parlando dil concetto marxista de feriche, claro, con David siamo economiste.
boh, si, capisco che c’e una fertichizazione della donna sudamericana bella, che balla e muove su culo grande, ma.. con queste look ultimamente no ll sentivo tanto.
fino a ieri. io posso cambiare il mio look per embrace la mia energia masculina como gioco con me-stesso perche sperimentare con la propria identita e una cosa che racomando a tuttu quantu qua, ma..
io siguo essendo e stando in modo latino, cioe, evidentemente, intenso. mi redo forte. grido. mi perdo nella note. canto jna cumbia e ballo, dove sia, che me ne frega. ti saluto con un baccio. ti abraccio. non ti conosco ma che me ne frega. el mondo dole raga. abbiamo, anzi, avete bisogno di abracciarse piu. e evidente.
ma qui, questa cosa dil toccarse, viene molto judicata qua.
“te pensi che perche sei argentina puoi tocarme?”
me ha detto quel ragazzo, quel signore ieri ubriaco alla dolce vita.
eh ma che ci entra che io sia latinoamericana?
alle fine “stava scherzando” amici se ridevano. tranquilla, marisol, sta scherzando.
e che tipo di scherzo e queste? tu sai, signore di cappelo lungo, quanto e difficile emigrare? non poter toccare le persone in un mindo cosi doloroso senza raggione? no capisci che questa distanza indicidualista europea fa male?
nono, claro che non lo capisci.
allora, il problema di sentirmi anche io fetichizata e discriminata e che mi fa arrabiare
e a me, il feminismo mi habinsiegnato a che la rabia dobbiamo convertirla in un altra cosa. in azzione.
guardarme la rabbia non mi serve. solo mi fa male al corpo. devo convetirla..
solo che, a volte, mi stanca.
di nuovo, come sempre. tutti giorni, una deve praticare il suo empoderamiento.
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jueveses
ultimamente odio los jueves
voy a empezar a llamarlos dark thursdays.
siempre me invade una tristeza inexplicable estos días.
¿será porque miercoles y viernes están buenísimos?
¿por qué nos manejamos en semanas?
me hace sentir que todo se repite.
¿por qué no decimos hoy es el 292avo día del año?
el hecho que se llame siempre Jueves me hace volver a sensaciones pasadas, semanales, repetitivas y ergo aburridas.
otra vez, el calendario capitalista guiando nuestros sentires.
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hey, hello,
yes, it’s me, marisol
quella della slam,
che parla con acento españolo,
oh-no! ho detto spagnolo, ma che cosa significa?
che sentirá lei?
¡colón ha scoperto américa!
muajajaja.
no.
secondo me, e secondo taaantes amigues,
io parlo argentano.
il argentano e questo,
quella lingua chi ha fato ascoltare un po il Diego,
e anche, e sicuro piu importante, el Che Guevera.
(a volte mi sento un po che guevara, devo dirlo jj)
allora perché cambiare il genere?
uhhh, il genere: cosa complicata in questa generazione.
cuestionamo tutto.
ttt uu tt oo.
prima penso, eh, si, tante donne sono state silenziate nella historia de questa (man)umanità.
ma dopo penso di nuovo, ma binary is only for computers,
perchè avere questa divisione così tajjjante?
boh, Marisol- mi dice Carla la nonna pisana- ancora io, con 80 due anni, posso vedere delle diferenze tra me e Ciccio. E così. Ancora sì. Magari in un futuro che non vedrò sarà lo stesso. Ancora no.
quindi perche no marisol, la che guevara?
se, alle fine, ho studiato economia per essere una inteligente compaña in la rivoluzione, capiendo perfettamente che il sistema economico, porco due, è il più importante di smantelare.
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hoy estuve rara,
fue tanta marihua?
no entendia mis energias, las de le altrw,
estaba ahi pero no estaba.
queria ser parte (de que?) y no lo era.
como se siente, Marisol, no ser parte?
come se siente no ser parte de todo?
es que si, hay que elegir.
una no puede estar en todos lados, y tampoco confundirse cuando se da cuenta de ello,
una debe ir mas alla, ahora madura.
debe debe debe.
tanto haber en mi cuenta contable.
tantsd deufas que generan tantas culpas.
un pais inflacionario y catolico,
ma io come faccio?
me conecto mas con hombres, ultimamnere, me pregunto, por qué?
que quiero volver a repetir en loop,
cuando hablo de la importancia de reconocer y aprender de los propios errores.
esta bien considerar que todes cometemos errores,
o es también una cosa catolica?
el juicio, me salio como carta del futuro en la tirada de tarot wue me hizo Mati en la plaza,
donde empecé a confundirme, perderme,
distraerme.
-qué te distrae?
la gente. no se como gestirlo.
me siento en una coppia atrapada,
pero que esta llena de amor y dulce de leche.
que me baja, que me aburre, que mi anoia.
por qué todo tiene que ser intenso?
por qué no pueden haber seratas dinde estoy triste y energia basa?
porque me obligo s uscire y permanecee en esos momentos?
sera tanta maria?
es como si hiy buiese querido ser parte de todo eso;
sin poder;
sintiendo de las barreras, però, màs de una vez:
inspiro desconfianza, a veces siento.
soy yo que me persigo, maldito virgo inentendible?
hablar con nati, te va a hacer bien.
entabla dialogo, volve a a acercarte.
senti sl amor propio, sabirealo, queretw, sentite, y vas a estar menos confundida.
porque la gente no esta deprimida, esta distraída.
no te distraigas: el fumar no te ayuda. en nada. ya sabes quien te gusta pero son jovenes y sentis que no lo sos, que buscas proyectar una cosa, crear algo. es mas estatico y comprometido, te da miedo.
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Oggi ho visto Carla, nonna pisana.
Luego del almuerzo preparado por Ciccio, su mariso, el abuelo revolucionario y pisani, nos quedamos con Carla tomando café, comiendo pasticceria pisana, compartiendo experiencias e historias.
Carla empezó diciendome que ella intenta vivir cada esquina desde la curiosidad. Qualsiasi cosa niova che c’e accanto, un cartel nuevo en un negocio, una pancarta, una persona: ella mira, atenta, observa, pregunta, registra. Esto la mantiene viva. Tambien verse con gente mas joven. Me dijo que las amistades plurigeneracionales es de lo más importante que podemos tener. Me confesó su historia con respecto a irse de la asociacion feminista que fundó. Le duele, pude sentirlo. Lo sentimos juntas. Lloramos. Ella cree que el mundo no mejoró, que le está dejando a sus nietos un mundo inquinato, con guerras, antagonismos y odios varios. ¿Se habra equivocado en su lucha? se y me pregunta. Intento convencerla que no. Que atender durante 23 años el telefono anti-violencia domestica en Pisa fue su revolución. Me dice que el tiempo que pasó ahí está, ormai, perduto. Y yo le hablo en italo-soagnolo, como escribo acá, como pienso ahora. Reflexionamos sobre el rol de la mujer en la sociedad y cuanto ha mejorado, pero con cuanto sacrificio y ansiedad lo seguimos viviendo. La mirada hacia la mujer sigue siendo mas juzgante que a la del hombre. Me pregunto si ancora ha senso parlare con tanto lenguaje dicotómico. Pienso que yo ahora con el pelo pelada siento que atraigo otro tipo de miradas: soy percibida menos-mujer. Qué es eso es dificil de explicarte, si nunca lo fuiste ni te sentiste así, pero es real. Los saco de la realidad, estos pensamientos.
Giacomo abre la puerta fuerte, se dirige mal a mí, vive en su dimensión, tocan el timbre.
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today i really felt J was N,
and it somehow opresses me, pushing me down.
this is what he does, Paula says,
put you limits.
without them, you apparently go mad
to be developed
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El mundo se está rompiendo.
Hace rato ya, ahora lo vemos cada vez más claro.
9 años y medio, decimos con mis compañeros EPOG que nos quedan,
de esta humanidad rota.
De que todo se vuelva ya absurdamente violento.
Es la consecuencia de este sistema económico:
El tener sobre el ser, el estar mejor y no estar bien.
No sé que recomendarles, me cuesta posicionarme a mi también.
Abracen a quien tienen al lado.
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conscious drugs
i dont like to take drugs with people i dont know.
what would i decide to alter my way of being ‘normally’ with smn i dont know how much care they put on it.
yeah, i put care on it. there are so many drugs, everywhere, every kind. its so normal to take them, diego maradona ha spiegato bene quello.
allora, bisogna avere una regulazione.
una limitazione.
sisi, questa societa moderna è hedonista:
non capisce di quello che non è monetario, produttivo, contabile.
la cura e un’altra cosa.
se io voglio giocare con essere pazza, con scoprire nuove neurone della mia mente: voglio farlo davvero e in deep con quell che gia conosco.
che gia so.
che gia so che c’e cura, quella cura che conosco, che abbiamo costruite insieme.
si, as my brother once told me (i was 17, we were going to Buenos Aires by bus to see belle and sebastian - such a cute band. In the bus, he told me that in Benja’s house, the friend hosting us, there will be plants of marihuana. Life is like this, sister - he said- you will find a lot of drugs out there, and you will decide how to regulate it; but if you want, the first time of each, we do it together. We explore together what happen: I will be there. Then, you willl see)
Thank you brother, then, for showing me the conscious way to enter to non-so-normal-human-ways-of-doing.
at the end, this world is so painful, that we all need “escapes”.
pero a hacerlo con consciencia y amor 💜
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que bueno, en verdad, no tener instagram
para escribirme a mi:
como manejo este sentimiento de culpa por l operacion de mama?
mientras desconfiguro a pato en sueños,
y en la realidad con vicky desmantelo:
como me relaciono desde un lado no madre?
y desde el lado no hija? (con jakob, te re-pregunto)
siento una tristeza, tal vez es la menstruacion, esa sagrada reconexion con los tiempos de unx, con los sentimientos de unx, con los procesos de unx.
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que significa cambiar mi nombre? por que lo quiero cambiar? por que es necesario para mostrar otro costado?
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