#lotta operaia
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46° anniversario dell’assassinio di Guido Rossa: un tributo alla memoria e al valore della fratellanza.
Il 24 gennaio 2025, presso il Magazzino Transiti dello stabilimento Acciaierie d’Italia a Genova Cornigliano, si terrà la commemorazione del 46° anniversario dell’assassinio di Guido Rossa, sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979.
Genova ricorda Guido Rossa: un simbolo di coraggio e lotta al terrorismo.Il 24 gennaio 2025, presso il Magazzino Transiti dello stabilimento Acciaierie d’Italia a Genova Cornigliano, si terrà la commemorazione del 46° anniversario dell’assassinio di Guido Rossa, sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979. L’evento, organizzato dalla Camera del Lavoro di Genova, dalla Fiom-Cgil di…
#46° anniversario#Acciaierie d’Italia#Acciaierie Genova#Alessandria today#Brigate Rosse#Camera del Lavoro Genova#commemorazione 2025#Cronaca Italiana#Don Franco Molinari#eredità di Guido Rossa#eventi Genova#eventi memoria storica#Fiom-Cgil#funerale Guido Rossa#Genova 1979#Genova Cornigliano#Google News#Guido Rossa#italianewsmedia.com#lotta al terrorismo#lotta operaia#Marco Bucci#Maurizio Landini#Memoria storica#operai ILVA#Pier Carlo Lava#Pietro Piciocchi#Resistenza#Ricordo e memoria#Rocchino Muliere
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«Non è giusto fare questa vita di merda dicevano gli operai nell’assemblea nei capannelli alle porte. Tutta la roba tutta la ricchezza che produciamo è nostra. Ora basta. Non ne possiamo più di essere della roba della merce venduta anche noi. Noi vogliamo tutto. Tutta la ricchezza tutto il potere e niente lavoro. Cosa c’entriamo noi col lavoro. Cominciavamo a avercela su a volere lottare non perché il lavoro non perché il padrone è cattivo ma perché esiste».
Nanni Balestrini, Vogliamo tutto, Feltrinelli, Milano, 1971 [Fondazione Bonotto, Molvena (VI)]
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I movimenti presentano una prevalente composizione giovanile
Un’ondata di movimenti d’avanguardia invade la scena, internazionale prima e nazionale poi, sul finire degli anni ’60. Colarizi li descrive affermando che “rispetto ai partiti, organizzati in strutture permanenti, dotati di regole, di un apparato di funzionari e di un gruppo parlamentare, i movimenti politici hanno piuttosto l’aspetto di una galassia allo stato fluido che si compone e ricompone…

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#1968#1969#Avanguardia Operaia#composizione#giovanile#Lotta continua#Marco Martino#movimenti#operai#partiti#PCI#Potere Operaio#scioperi#Simona Colarizi
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I movimenti presentano una prevalente composizione giovanile
Un’ondata di movimenti d’avanguardia invade la scena, internazionale prima e nazionale poi, sul finire degli anni ’60. Colarizi li descrive affermando che “rispetto ai partiti, organizzati in strutture permanenti, dotati di regole, di un apparato di funzionari e di un gruppo parlamentare, i movimenti politici hanno piuttosto l’aspetto di una galassia allo stato fluido che si compone e ricompone…

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I movimenti presentano una prevalente composizione giovanile
Un’ondata di movimenti d’avanguardia invade la scena, internazionale prima e nazionale poi, sul finire degli anni ’60. Colarizi li descrive affermando che “rispetto ai partiti, organizzati in strutture permanenti, dotati di regole, di un apparato di funzionari e di un gruppo parlamentare, i movimenti politici hanno piuttosto l’aspetto di una galassia allo stato fluido che si compone e ricompone…

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I movimenti presentano una prevalente composizione giovanile
Un’ondata di movimenti d’avanguardia invade la scena, internazionale prima e nazionale poi, sul finire degli anni ’60. Colarizi li descrive affermando che “rispetto ai partiti, organizzati in strutture permanenti, dotati di regole, di un apparato di funzionari e di un gruppo parlamentare, i movimenti politici hanno piuttosto l’aspetto di una galassia allo stato fluido che si compone e ricompone…

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I movimenti presentano una prevalente composizione giovanile
Un’ondata di movimenti d’avanguardia invade la scena, internazionale prima e nazionale poi, sul finire degli anni ’60. Colarizi li descrive affermando che “rispetto ai partiti, organizzati in strutture permanenti, dotati di regole, di un apparato di funzionari e di un gruppo parlamentare, i movimenti politici hanno piuttosto l’aspetto di una galassia allo stato fluido che si compone e ricompone…

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Il Comitato di lotta per il Cile (Avanguardia Operaia, Lotta Continua, Partito di Unita Proletaria) in Piazza della Repubblica. Foligno. 1974.
El Comité de lucha por Chile (vanguardia obrera, Lucha continua, Partido de unidad proletaria) en Plaza de la República. Foligno, Italia. 1974
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RADISOL, Il sogno della rivoluzione nell’Italia del 1978. Romanzo, Alfredo Facchini, Ed. Red Star Press

Il libro è ordinabile sulle piattaforme Feltrinelli, Amazon, Red Star Press, Libreria Universitaria, Mondadori, Rizzoli, Ibs
#libri da leggere#libro#romanzi da leggere#scrittura#anni di piombo#Alfredo Facchini#Radisol#narrativa#politica#lotta continua#autonomia operaia
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Presa di coscienza avuta poco fa dopo aver finito di fare la doccia: mi piace identificarmi con la classe operaia per questo prendo a cuore (anche se nei fatti ahimè non faccio nulla) la questione. Mi identifico con una classe oppressa, sfruttata, che deve condurre una vita piena di ostacoli, sempre in lotta con la miseria e le poche possibilità economiche e culturali perché io mi sento così.
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https://www.facebook.com/share/19Nk3a13RT/
“La Gkn è già storia. (…) L’unica cosa che non è ancora decisa è se ci entrerà come resistenza di un mondo ormai sconfitto o come la prova che le apparenze ingannano e che il capitalismo avanzato che oggi domina il mondo non ha ancora vinto. Come la prova generale di un futuro diverso” Alessandro Barbero
Il 5 marzo saremo a poco meno di tre settimane dai licenziamenti definitivi, la liquidazione della Gkn. E a più di 14 mesi senza stipendio. L' Insorgiamo tour, con tutti i suoi strumenti, ci porta nella "città della Fiat"...
Durante questi tre anni e mezzo non abbiamo solo resistito ai licenziamenti. Abbiamo risposto al "vuoto" del capitale, con un nostro piano. Abbiamo iniziato questa lotta dicendo: "se sfondano qua, sfondano dappertutto". E la stiamo concludendo chiedendoci: e se invece sfondassimo noi? Se in questa lotta per il lavoro, si fosse aperta una faglia che libera energia e rimette in moto la storia? La prova generale di un futuro diverso?
📅 Mercoledì 5 marzo, 📍 Torino, 📍 Polo del 900, Piazzetta Antonicelli
Inizio dell’iniziativa: 🕙 h 20.30.
⏳ Partecipazione libera fino a esaurimento posti
❗ Apertura porte della sala: h 19.30
con Alessandro Barbero
Nell'ambito dell'Insorgiamo tour "Dove ci troverà la primavera?" e delle tappe di avvicinamento al Festival di Letteratura Working class, un incontro per fare il punto sulla vertenza della ex Gkn, alla luce della riapertura dei licenziamenti, del progetto della fabbrica socialmente integrata e la presentazione del libro “Questo lavoro non è vita” di Dario Salvetti e Gea Scancarello.
Per parlare della ex Gkn, ma anche di storia operaia, di lotta di classe oggi e del futuro necessario. #insorgiamo
Con @arci_torino , @fuoriscenalibri , Comunet - Officine Corsare
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Le solitarie di Ada Negri – Un capolavoro del femminismo letterario. Recensione di Alessandria today
Trama: Pubblicata per la prima volta nel 1917, Le solitarie è la prima raccolta di racconti scritta da Ada Negri, una delle voci più influenti della letteratura italiana del Novecento.
Autore: Ada NegriAnno di pubblicazione: 1917Casa editrice: Musicaos EditoreGenere: Raccolta di racconti, narrativa socialeValutazione: ⭐⭐⭐⭐ (4,1 su 5 – 356 voti) Trama: Pubblicata per la prima volta nel 1917, Le solitarie è la prima raccolta di racconti scritta da Ada Negri, una delle voci più influenti della letteratura italiana del Novecento. Quest’opera, a distanza di oltre un secolo,…
#aborto e repressione#Ada Negri#Alessandria today#classici al femminile#classici italiani#condizione femminile#Diritti delle donne#fabbrica e lavoro#femminismo#Google News#inquinamento e fabbriche#italianewsmedia.com#lavoro femminile#Le solitarie#letteratura di denuncia#letteratura femminista#letteratura operaia#lotta di classe#Musicaos Editore#narrativa d’impegno#narrativa del Novecento#narrativa femminista italiana#narrativa italiana#Narrativa sociale#Pier Carlo Lava#romanzi di denuncia#romanzi sulla società#Sfruttamento#Storie di donne#Storie di ribellione
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[...]
Luana è morta il 3 maggio del 2021 finendo nell’ingranaggio di un orditoio della fabbrica in cui lavorava, a Montemurlo, in provincia di Prato. Lavorava lì da circa due anni, aveva fatto quella scelta per avere una paga sicura anche per dare stabilità al suo bambino. Si era alzata come ogni mattina alle cinque per andare a svolgere il suo lavoro di apprendista. «Quel giorno lei sarebbe dovuta rientrare a pranzo: era il mio compleanno – ricorda la madre Emma – alle 13.40, mentre l’acqua della pasta stava per bollire, sono arrivati due carabinieri a darmi la notizia: mia figlia si trovava all’obitorio».
La signora Marrazzo si batte per il tema della sicurezza sul lavoro, porta avanti le sue istanze, partecipa ai processi, interviene nelle scuole. «Senza la sicurezza, non si torna a casa. Voglio dirlo ai giovani perché le Istituzioni sono assenti e, mentre i responsabili patteggiano o si salvano, in un modo o nell’altro, con attenuanti e con sospensioni della pena, il nostro, di noi famigliari, è un ergastolo a vita. Ci vogliono pene gravi o gravissime».
«Non si può immaginare il dolore di una mamma che perde un figlio. Non passa, aumenta. Mi aggrappo a mio nipote, non ricordo più com’ero prima di quel giorno. Luana riempiva la casa di gioia, mi manca in tutto. Quella porta non si apre più e così la ritrovo nei ricordi e nel suo cellulare, dove riascolto i suoi audio. Mi manca andare in giro con lei, condividere. Quando riscuoteva lo stipendio era felice e mi portava subito fuori. Aveva tempo per tutti, anche dopo il lavoro. Con suo figlio, con me, con le amiche, con il suo compagno: trovava il tempo per amarci tutti. Non è giusto andare a lavorare per produrre quel poco di più per l’azienda e perdere la vita, lasciare un figlio orfano. I sindacati devono unirsi tutti. Non ho mai ricevuto una lettera da parte dell’azienda e il giorno del funerale hanno lasciato aperta la fabbrica. Non voglio vendetta, ma dare un segnale chiaro».
Sono passati diversi anni, ma di lavoro si continua a morire, come ha scritto Raffaele Bortoliero nel libro “Non si può morire di lavoro – Storia di giovani vite spezzate”. L’autore è impegnato a promuovere la sicurezza sui luoghi di lavoro raccontando le storie di giovani, alcuni studenti lavoratori, che hanno perso la vita lavorando e che nessun Paese civile dovrebbe dimenticare. Così come non si dovrebbero dimenticare le loro famiglie, abbandonate al loro dolore e alla rassegnazione.
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Come nacque il fascismo? Non nacque solo dal fanatismo, dal nazionalismo e dal razzismo, nacque per necessità delle classi sociali più ricche, degli aristocratici, dei nobili, degli impreditori, dei banchieri e persino dei politici liberali, democratici e conservatori.
Il fascismo nacque per sedare le lotte sociali dei lavoratori e delle lavoratrici, per irrigidire i poteri delle istituzioni borghesi e dei padroni, per stroncare il movimento operaio rivoluzionario innescato dalla rivoluzione d'ottobre in Russia.
I comunisti furono i primi a essere antifascisti e alla testa del movimento antifascista perché furono i primi e unici a denunciare la collusione delle democrazie occidentali, delle loro istituzioni, dei politici liberal democratici, dei padroni e delle banche con il fascismo perché loro braccio destro.
A quasi 80 anni dalla morte (giusta) di Mussolini, ci troviamo ancora a fare accostamenti ridicoli e inutili, a sdoganare il fascismo, a reprimere ogni lotta operaia e popolare, a censurare ogni libertà, dissenso e analisi. È tutto un mondo al contrario questo, veramente inaccettabile e stupido.
Abbiamo avuto 40 anni Democrazia Cristiana, 20 anni di Berlusconi berlusconiano, 10 anni di governi PD, ma il fascismo non è mai morto, anzj si è reincarnato prettamente nel centrodestra e nelle istituzioni della Repubblica italiana.
I fascisti sopravvivono e vivono grazie alla liberal democrazia e al profitto. E allora perché indignarsi per i saluti fascisti di Acca Larentia per poi dare armi a bande naziste e al fantoccio Zelensky in Ucraina? Perché indignarsi contro Meloni e Salvini quando sino a ieri Draghi, Conte e Renzi hanno ridotto sul lastrico lavoratori e lavoratrici?
Non tutti gli antifascisti sono comunisti, giusto, ma tutti i liberal sono antifascisti di cartone e sono persino anticomunisti. L'anticomunismo non è antifascismo perché legittima è favorisce solo il fascismo. Le 'rivoluzioni' liberali del 1989 hanno solo riabilitato i ratti fascisti che erano stati sconfitti e repressi grazie all'Armata Rossa dell'Urss. L'esercito sovietico liberò mezza Europa e i nazifasci si arresero solo dinanzi agli angloamericani per poi essere fuggiti in America o reintegrati in un nuove liberal democrazie. I sovietici invece li fucilavano.
La differenza tra fascismo e comunismo sta in tutto questo: interesse di classe e struttura economica e sociale.Accomunarli in quanto estremismi e totalitari è inaccettabile, volgare, infantile e idiota. Perciò non rompete le ⚾️⚾️ per i numeri di morti. 🤫🤐
#italia#politica#fascismo#antifascismo#destra#sinistra#comunismo#acca larentia#ucraina#Russia#israele#storia
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Disprezzo per l'operaio (nella repubblica fondata sul lavoro)
Facciamo studiare i figli per garantirgli un futuro, perché non finiscano a fare gli operai, l'operaio è un esempio di fallimento nella repubblica fondata sul lavoro, la fine che fanno gli asini che non vogliono studiare, ma qualcuno che faccia l'operaio pure ci vuole e per questo ci sono gli immigrati, che tanto loro si accontentano, anzi, ci servono per fare i lavori che gli italiani non vogliono più fare, non dobbiamo discriminarli (a voi rilevare il razzismo implicito in questo argomento). Uno dice: ma se è un lavoro che nessuno vuole più fare almeno sarà ben retribuito... eh no, si tratta di un lavoro di infimo livello intellettuale, non serve una laurea, lo possono fare tutti, sennò a quest'ora i pulitori di cessi alla Stazione Centrale si sarebbero fatti lo yacht. Alla fine quel che si dovrebbe garantire a tutti è la dignità, ma già da come pensiamo si capisce quanto poco dignitosamente teniamo in conto il lavoro altrui... insomma lotta operaia, sì, ma coi figli degli altri.
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"Weekend glory" Maya Angelou
La poesia dell’autrice americana una donna nera della classe operaia,è il manifesto esplicito di tutta quella gente onesta, che preferisce vivere la propria vita senza compromessi, sotterfugi e azioni illecite.
Descrive lo stato d’animo di quei lavoratori che non hanno bisogno di indebitarsi fino al collo per apparire.
Weekend Glory di Maya Angelou è una poesia che, malgrado sia stata scritta nell’ambito della lotta per i diritti civili e contro la discriminazione che colpisce i neri americani e in generale tutte le minoranze, può essere il simbolo di un modo d’intendere la vita.
In definitiva, la poesia celebra le gioie semplici e la resilienza della classe operaia.
***********
"Fine settimana" di Gloria di Maya Angelou
Alcune persone sciocche
non si rendono conto di come stanno le cose,
si atteggiano e si pavoneggiano
e si mettono in mostra,
tirandosela.
Si trasferiscono in condomini
sopra i ranghi,
impegnano le loro anime
alle banche locali.
Comprano auto di grossa cilindrata
che non possono permettersi,
girano per la città
facendo finta di annoiarsi.
Se vogliono imparare a vivere bene la vita
dovrebbero studiare me il sabato sera.
Il mio lavoro in fabbrica
non è una grande scommessa,
ma pago le bollette
e non ho debiti.
Mi faccio i capelli
per il mio bene,
così non devo raccattare
e non devo fare soldi a palate.
Prendo i soldi della chiesa
e vado dall’altra parte della città
a casa della mia amica
dove organizziamo il nostro giro.
Incontriamo i nostri uomini e andiamo in un locale
dove la musica è forte
e al punto giusto.
La gente scrive di me.
Non riescono a capire
come faccio a lavorare tutta la settimana
in fabbrica.
Poi mi metto in ghingheri
e ridere e ballare
e allontanare le preoccupazioni
con uno sguardo sorridente.
Mi accusano di vivere
di vivere alla giornata,
ma chi vogliono prendere in giro?
Anche loro.
La mia vita non è il paradiso
ma di sicuro non è un inferno.
Non sono al top
ma mi sento soddisfatta
se riesco a lavorare
e di essere pagata bene
e ho la fortuna di essere Nera
il sabato sera.
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