#libri su gatti
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Aria di neve di Serena Venditto: un giallo brillante tra misteri e un gatto detective
detective più affascinante della letteratura contemporanea.
Serena Venditto ci regala un giallo avvincente e originale, dove il vero protagonista è Mycroft, il gatto detective più affascinante della letteratura contemporanea. Un debutto accattivante per gli amanti del genere.“Aria di neve”, primo romanzo di Serena Venditto, inaugura la serie delle indagini di Mycroft, un gatto detective dalla mente acuta e dal fascino irresistibile. Con un mix di humor,…
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Un libro per Natale - Per un magico viaggio in India, accompagnati dalla coinvolgente e delicata narrazione di Corrado Debiasi
Ci sono libri che leggi e ne assorbi l’essenza come nel caso de Il monaco che amava i gatti, opera prima di Corrado Debiasi, trentino, appassionato di filosofie orientali, che ha fatto dello yoga e spiritualità il fulcro del suo percorso di vita, raccogliendo in questo libro gli insegnamenti sui valori profondi delle sette rivelazioni che ha ricevuto da altrettante persone straordinarie…
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Curiosità: come svolgi le tue giornate di solito? Cioè qual è la tua giornata tipo?
Le mie giornate tipo sono davvero noiose a dir la verità ma iniziamo:
Ho la sveglia puntata sulle 10:30/45 ma le posticipo sempre. Apro Tumblr e cazzeggio un po’ anche su tiktok
Mi alzo dal letto e apro le finestre e a volte mi ricordo di fare la skincare mattutina. Spessissimo salto la colazione anche se non si dovrebbe
Poi dipende da quel che ho in mente di fare andare a prendere qualcosa che sia Tigotà o Caddys oppure vado da nonna.
Tipo domani vado da nonna, la devo ancora chiamare per avvisarla e studio un po’ almeno per tirarmi avanti con Pirandello che è infinito. Ma prima penso andrò a portare dei libri nella cassettina pensa che andrò a piedi e poi al caddys per prendere un spray per il viso per nonna da mettersi quando a caldo
Ascolto la musica o leggo anche se ultimamente leggo poco
Torno a casa, dò da mangiare ai gatti ma prima la doccia. Ceno e poi nulla cazzeggio su tiktok e sto su Tumblr
Due volte a settimana, credo prossima saranno tre perché devo recuperare una giornata, vado in palestra
È una giornata un po’ noiose forse quando il negozio di mamma è allestito con le cose autunnali/invernali torno al lavoro
Grazie per la domanda 🫶🏻
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I gatti hanno sempre avuto un posto speciale nel cuore dei giapponesi.
Ma il capostazione Tama, una gatta tricolore, è riuscita a catturare il cuore di un'intera città e contribuire con 1,1 miliardi di yen all'economia locale.
La stazione di Kishi a Kinokawa, nella prefettura di Wakayama, in Giappone, fa parte della linea ferroviaria elettrica di Wakayama.
Nel 2004, la stazione rischiava la chiusura e venne salvata solo dalla protesta della gente del posto.
Tuttavia, due anni dopo, la compagnia ferroviaria decise di togliere il personale a tutte le stazioni sulla linea Kishigawa per risparmiare sui costi.
A quel tempo, il direttore della stazione era Toshiko Koyama, un uomo che aveva iniziato a nutrire un gruppo di gatti randagi che vivevano vicino alla stazione.
Una gatta di razza calico di nome Tama era particolarmente apprezzata dai pendolari, essendo sia mite che amichevole.
La si trovava spesso a prendere il sole alla stazione, felice di essere accarezzata e coccolata dai passanti.
Quando giunse il momento per il signor Koyama di procedere, chiese che la linea ferroviaria continuasse a prendersi cura di Tama.
Il presidente dell'epoca, Mitsunobu Kojima, era così preso dal gatto che non solo ne fece ufficialmente il capostazione nel 2007, ma le fece anche fare un cappellino.
Lo stipendio del gatto era pari a un anno di cibo per gatti e le fu dato un cartellino d'oro con il suo nome e la sua posizione impressi su di esso.
In qualità di capostazione, il ruolo di Tama non era solo quello di salutare i passeggeri e il personale ferroviario, ma anche quello di promuovere la ferrovia.
In effetti, la pubblicità aumentò il numero di passeggeri in visita a Kishi del 17% solo in quel mese.
A marzo 2007, le statistiche indicavano che il 10% in più di persone viaggiava sui treni solo per vedere Tama.
Il capostazione Tama guadagnò rapidamente fans...
Nel marzo 2008, Tama fu promossa a "capostazione super", un titolo che le valse addirittura un "ufficio" - vale a dire una biglietteria convertita con una lettiera e un letto.
Tama dimostrò di essere così popolare che il negozio di articoli da regalo iniziò a creare dei souvenir di Tama, come badge, portachiavi e caramelle.
I riconoscimenti continuavano e nell'ottobre 2008 Tama fu nominata cavaliere.
Per questo, un vestitino blu con volant al collo di pizzo bianco venne realizzato appositamente per il gatto.
Quando giunse la stagione dei bonus, Tama ricevette uno speciale giocattolo per gatti e una fetta di polpa di granchio, che le servì lo stesso presidente della compagnia.
Un suo ritratto speciale fu commissionato per essere appeso nella stazione.
Nel 2009, il pluripremiato designer industriale Eiji Mitooka fu assunto per progettare un "treno Tama" con raffigurazioni a fumetti del famoso gatto.
La parte anteriore del treno venne dotata di baffi, e all'interno le carrozze avevano pavimenti in legno e scaffali di libri per bambini.
Le porte si aprivano al suono preregistrato del miagolio di Tama.
Anche l'edificio della stazione venne ristrutturato da Mitooka nel 2010.
Il nuovo design assomigliava alla faccia di un gatto, incorporando le orecchie sul tetto.
Ci sono persino finestre stilizzate che sporgono dal tetto di paglia che imitano gli occhi di un gatto, specialmente la sera in cui le luci all'interno le fanno brillare di giallo.
Nel suo quarto anno come capostazione nel 2011, Tama fu promossa a Managing Executive Officer, la terza posizione più alta, appena sotto il presidente della società e l'amministratore delegato.
A quel punto, aveva già due assistenti capostazione: sua sorella Chibi e sua madre Miiko.
Dopo aver ricoperto il suo ruolo per sei anni, fu elevata al grado di presidente onorario della Wakayama Electric Rail.
Tuttavia, a questo punto, Tama aveva 14 anni e venne deciso che invece di essere visibile in ufficio dal lunedì al sabato, Tama sarebbe stata lì solo dal martedì al venerdì.
La sua morte avvenne il 22 giugno 2015 in un ospedale veterinario. Alcuni giorni dopo la scomparsa fu celebrato un funerale shintoista e Tama fu dichiarata "Onorevole Capostazione per l'Eternità".
Viene oggi onorata in un tempio vicino come divinità.
(Annalisa Susini)
(assemblato da Simone Chiarelli pag FB il piacere della scoperta)
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E così, un po' per gioco, un po' per curiosità, ho iniziato a scrivere un libro imprevisto.
Su #AlessandroMagno.
Sarà un piccolo progetto che mi terrà occupata per un mesetto e poi vedremo cosa ne sarà. Non ho idea se e come vedrà la luce, ma tentare non nuoce e anche stavolta farò del mio meglio!
🤞 Buona Pasquetta,
Elena
PS: non è un pesce d'aprile ma è la pura verità.
@alessandroiiidimacedonia @lifeislikeawavewhorisesupanddown
#ElenaRagazzoni #IlTesoroèneiricordiDiariodiunamorefelino #ITÈNR #Iltesoroèneiricordi #AmazonKDP #AmazonKindleDirectPublishing #IndependentlyPublished
#pet #petloss #romanzo #libri #gatti #amorefelino #autoriemergenti #gattichepassione #autori #scrittori #autoreesordiente #animali #gatto #gattini #autore #autrice #scrittura #scrivere #Indie #write #catbook #imwriting
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RAGA, le mie amichette del cuore mi hanno taggato in questo gioco tipo due mesi fa ma io me ne sono ricordata adesso quindi vi beccate le mie quindici domande per sapere di più su di me come se non sapeste già tutto
1. Are you named after anyone? sì, mia madre mi ha chiamato come la sua gatta...... cioè immaginatevi la scena “ohh che bello hai chiamato la tua gatta come tua figlia” - “no, ho chiamato mia figlia come il gatto”.
ok ma’
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto? ho pianto dal ridere sabato scorso.
3. Hai figli? al momento no
4. Fai largo uso del sarcasmo? minchia no, a gesù non piace se uso il sarcasmo
5. Quali sport pratichi o hai praticato? adesso corro le mezze maratone, in passato ho fatto nuoto, basket, baseball, rugby, pallavolo, atletica leggera, case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona? come sorride. ho un serio fetish per i sorrisi della gente
7. Qual è il colore dei tuoi occhi? castano scuro
8. Scary movies o happy endings? cartoni della disney
9. Qualche talento particolare? so fare stare in piedi le scope, best talento evah
10. Dove sei nato? a disagioland
11. Quali sono i tuoi hobby? suonare diversi strumenti musicali, fare la pagliaccia, lavorare il legno, viaggiare quando riesco
12. Hai animali domestici? sì un sacco: mucche, cane, gatti, galline del vicino
13. Quanto sei alto? 1.78
14. Materia preferita a scuola? scienze botaniche direi. cioè studi come funzionano gli alberi, le piante, i fiori, TROPPO BELLO
15. Dream job? direi quello che faccio ora, con la sola differenza che al posto di mille vorrei vedere 5000 euro in busta paga
io taggo amichetti che credo non lo abbiano fatto @catullino @crocodilesareboring @margherit4 @mermaidemilystuff @thecatcherinthemind
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Maud Lewis: l’Arte Folk che ha Conquistato il Mondo
Maud Lewis (South Ohio, 7 marzo 1903 – Digby, 30 luglio 1970) rimane una delle figure più amate nel panorama dell’arte folk canadese. La sua vita, segnata da difficoltà personali e povertà, è stata illuminata dalla sua straordinaria passione per l’arte, che le ha permesso di trasformare il quotidiano in opere d’arte vibranti e ricche di significato.
Una Vita Dedicata all’Arte
Maud Dowley, nata a South Ohio, Nuova Scozia, mostrò un talento precoce per l’arte grazie all’influenza della madre, che le insegnò a creare cartoline natalizie con gli acquerelli. Tuttavia, la sua infanzia fu segnata dalla sofferenza: Maud soffriva di artrite reumatoide giovanile, una condizione che limitò la sua mobilità per tutta la vita. Dopo la morte dei genitori negli anni ’30, si trasferì a vivere con la zia a Digby, dove continuò a dedicarsi all’arte nonostante le avversità.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/5f976247898445f74b342905da198876/e8c4692c9fba1d88-a1/s540x810/b3917edf830b041b4d3c33a5252474b38828483a.jpg)
L’arte, per Maud, non era solo una passione ma un rifugio. Iniziò vendendo cartoline natalizie fatte a mano per pochi centesimi, un’attività che le permise di entrare in contatto con il pubblico e di diffondere il suo talento unico. Questa umile attività fu il trampolino di lancio per la sua carriera artistica.
Un Matrimonio e una Casa-Studio
Nel 1938, all’età di 34 anni, Maud sposò Everett Lewis, un pescivendolo della zona. La loro casa, un piccolo monolocale a Marshalltown, divenne lo studio in cui Maud creò molte delle sue opere. Questa casa, decorata con i suoi dipinti, è oggi uno dei simboli più iconici della sua arte. L’interno e l’esterno erano coperti da motivi floreali, animali e scene di vita quotidiana, trasformando lo spazio abitativo in un’estensione della sua creatività.
Everett incoraggiò Maud a proseguire nel suo percorso artistico, acquistandole colori a olio e supporti su cui dipingere. Maud iniziò così a dipingere non solo su tela ma anche su cartone, masonite e perfino su oggetti domestici come teglie per dolci. La sua tecnica era semplice ma efficace: applicava un fondo bianco, tracciava le linee guida e dipingeva direttamente dal tubetto, senza sfumare i colori.
Lo Stile Unico di Maud Lewis
I dipinti di Maud Lewis sono caratterizzati da colori vivaci e soggetti semplici ma affascinanti. Scene di vita rurale, animali come gatti, buoi e uccelli, e paesaggi della Nuova Scozia erano al centro della sua arte. La sua capacità di catturare la bellezza e la gioia delle piccole cose l’ha resa una delle artiste folk più amate. L’arte di Maud era profondamente ispirata dai ricordi della sua infanzia e dal paesaggio circostante, che ritraeva con un tocco di innocenza e meraviglia.
La Popolarità dell’Arte di Maud Lewis
Negli anni ’40 e ’50, i turisti iniziarono a fermarsi a casa sua per acquistare i suoi dipinti, che vendeva a prezzi modesti, tra i due e i tre dollari. La sua popolarità crebbe ulteriormente quando un articolo del Toronto Star Weekly e un’apparizione sulla CBC-TV la portarono all’attenzione nazionale. Tra i suoi ammiratori figurava persino la Casa Bianca, che acquistò due dei suoi dipinti nel 1970 durante la presidenza di Richard Nixon.
Negli ultimi anni, i dipinti di Maud Lewis hanno raggiunto prezzi impressionanti nelle aste, con opere vendute fino a 45.000 dollari. Questo dimostra quanto l’arte di Maud sia stata apprezzata e riconosciuta per il suo valore culturale e artistico.
Un’Eredità che Vive
Dopo la sua morte nel 1970, la casa di Maud Lewis cadde in rovina, ma un gruppo di cittadini locali si mobilitò per salvarla. Oggi, la casa è conservata nella Art Gallery of Nova Scotia ad Halifax, dove attira visitatori da tutto il mondo. Il sito originale della casa è stato commemorato con un monumento in acciaio che ne riproduce la struttura.
Maud Lewis è anche protagonista di libri, documentari e film. Il lungometraggio Maudie (2016), con Sally Hawkins nel ruolo di Maud, ha portato la sua storia sul grande schermo, rendendola nota a un pubblico ancora più vasto.
Conclusione
L’arte di Maud Lewis non è solo un’espressione della sua creatività, ma anche un simbolo di resilienza e speranza. Nonostante le sfide della sua vita, Maud ha trovato nell’arte un mezzo per condividere la bellezza del mondo con gli altri. Oggi, è ricordata non solo come un’artista folk di talento, ma anche come una fonte d’ispirazione per chiunque sogni di superare le avversità attraverso la passione e la dedizione.
L’arte di Maud Lewis continua a vivere, affascinando generazioni di ammiratori e dimostrando che, con il cuore e la creatività, è possibile lasciare un’impronta indelebile nel mondo.
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Serendipità
Serendipità è un fenomeno bislacco almeno quanto il nome che porta.
Capita raramente, quando ritrovi qualcosa che hai cercato da tempo senza successo, proprio mentre stai cercando tutt'altro. Tipo mentre rovisti nel cassetto dei calzini e trovi quel paio di mutande verdi con i gli elefantini rosa e le giraffe blu che hai cercato per mesi invano.
Tempo fa cercavo un libro, avevo bisogno di rileggere alcuni passaggi per schiarirmi le idee, per rispolverare la strada che faticavo a vedere. Più la strada si riempiva di polvere, più avevo bisogno di ritrovare quel libro e di rileggere quelle pagine. Niente. Impossibile da trovare.
Ho rovistato dappertutto...sì, persino nel cassetto delle mutande vicino al letto che a volte uso per poggiarci i libri che leggo prima di dormire, perché il comodino è dall'altra parte. Troppa strada. Saranno passati quasi due mesi e più andavo avanti, più ne avevo bisogno, più collezionavo fallimenti nella ricerca.
Due domeniche fa - di quelle domeniche che ti svegli alle quattro e dopo mezz'ora sei in studio a lavorare - cercavo un documento di una cliente, credevo di averlo in digitale e invece mi viene in mente di averlo ritirato personalmente in formato cartaceo.
Apro il cassetto giallo per recuperare la cartella di quel lavoro. Eccolo lì, il bastardo, in bella vista sopra tutte le cartelle.
Lo estraggo dal cassetto velocemente come se un secondo in più lì dentro potesse costarmi la vita. Lo stringo a me. Un coglione.
Un coglione che alle cinque e un quarto di una domenica mattina stringe a sé un libro come se fosse la persona che glielo ha regalato.
Prima di cercare ciò che mi interessa apro a caso, d'istinto. Capito sulla prima pagina di un capitolo. Il titolo mi fa sorridere e, allo stesso tempo, quasi bestemmiare, ma decido di rileggerlo tutto, prima di dedicarmi a ciò che cercavo.
Esco dallo studio, il sole è ancora di là da sorgere e l'aria è frizzante. I gatti mi guardano stranamente zitti.
Penso alla fretta di trovare le cose e che le cose alla fine saltano fuori quando è veramente il momento, anche se le hai cercate inutilmente per tanto tempo.
Magari è lo stesso per le persone, chissà.
Mi concedo un momento per sorridere, mentre accarezzo un grappolo di parole scritte su un cartoncino verde.
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Gatti molto speciali di Doris Lessing: Un viaggio nell'animo felino e umano. Recensione di Alessandria today
L'ammaliante connessione tra l'autrice premio Nobel e i suoi amati gatti
L’ammaliante connessione tra l’autrice premio Nobel e i suoi amati gatti Recensione Gatti molto speciali è un’opera in cui Doris Lessing, Premio Nobel per la Letteratura, esplora il profondo legame tra esseri umani e gatti. Questo libro, intriso di affetto e ironia, racconta le esperienze dell’autrice con i suoi compagni felini, offrendo uno spaccato intimo e divertente di una relazione che va…
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I gatti dimostrano di avere un'assoluta onestà emotiva (Ernest Hemingway)
Se non fosse per un azzeccassimo regalo che ha ricevuto mio marito per il suo compleanno, non avrei mai trovato questo libro. Difficilmente l’avrei scovato sugli scaffali di una libreria e tanto meno online.Il mio amore per i gatti mi ha portato nel tempo a leggere parecchi libri su questi meravigliosi felini, sempre bellissime storie con un’unico protagonista e del suo rapporto con chi ha avuto…
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12esima: P. Pulixi, La libreria dei gatti neri, Marsilio
Da Elena&Stefy riceviamo P. Pulixi, La libreria dei gatti neri. Elena&Stefy ci scrivono: “La libreria dei gatti neri è una libreria specializzata nella vendita di libri gialli, aperta da Marzio, ex maestro di elementare. Le vendite, anche per l’atteggiamento brusco di Marzio nei confronti dei clienti, non vanno molto bene. Marzio, per salvare la libreria e su consigliodi Nunzia, una cliente…
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🌹bosco di sant'antonio, terrò a mente.
Qual è il genere di libri che più ti tiene incollato quando leggi?
E poi domanda random, dimmi la prima canzone che ti viene in mente. Ah, e che genere musicale ti piace?
Buongiorno Rose 🌹
Non ti nego che in questi ultimi giorni ti ho vista spesso passaggiare nei miei pensieri.
A dirla tutta non ho un vero e proprio genere, quando inizio un nuovo libro e perché mi ha catturato il titolo. Per farti un esempio ieri ho finito di leggere buchi bianchi di Rovelli e oggi sono passato a sei gatti scomparissero dal mondo di kawamura, poi in lista ho ancora grande meraviglia e oro puro.
La prima canzone che mi viene in mente su due piedi, di cui sono letteralmente innamorato, è futura di Lucio Dalla.
Per i generi musicali non sono pignolo, amo ascoltare la buona musica partendo dalla classica arrivando al rock. La cosa veramente importante è quello che riesce a trasmettere.
Ma ora perdona la curiosità, sarei curioso di sapere i tuoi gusti in fatto di libri e di musica.
Nella speranza di riuscirti a dare presto un nome mia cara Rose, ti auguro una buona giornata.
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Da grande lettrice il regalo che preferisco fare (e ricevere) è un libro perché è qualcosa che va oltre la carta stampata e alcune letture te le porti dentro tutta la vita. 💝
Se siete alla ricerca di un bel libro da regalare a un vostro caro o amico o da regalare a voi stessi, perché è bello anche farsi qualche auto-regalo, posso consigliarvi "Il tesoro è nei ricordi. Diario di un amore felino". È una lettura che vi lascerà qualcosa, un romanzo autobiografico delle mie gatte, Nanà e Muschy, piena di amore, che immedesima il lettore e lo sensibilizza al rispetto e amore per gli animali ed è adatta anche ai più piccoli.
Una lettura piena di amore❣️
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TRAMA: ✒️
"Non puoi amare se non ti permetti di soffrire."
Nanà e Muschy, le due povere gatte compagne di vita dell'autrice, sono le protagoniste di questo diario memoir. Grazie a loro Elena conobbe un mondo nuovo e affascinante, fatto di giochi, piccoli riti quotidiani e racconta come ne fu arricchita a sorpresa.
Nel momento di dirgli addio per l’autrice contarono l'affetto e i ricordi, perché non furono solo animali domestici o, peggio, oggetti sostituibili, ma visse un vero e proprio lutto.
Un'intima confessione d'amore, fatta di coccole e graffi, scoperte e dubbi, curiosità e paure, gioie e rimpianti, crescita e colpe, in cui le emozioni si mescolano ai ricordi e al senso di colpa, fino a diventare un potente strumento catartico.
Un romanzo autobiografico per gli amanti dei gatti.
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Cara Umi, non sai quante volte, come te, mi sono chiesto cosa avessi fatto di male per non riuscire a trovare mai una persona capace di amarmi o di restare. Non sono mai riuscito a trovare una risposta concreta a questo, se non il fatto che alcune persone, credo, siano destinate alla solitudine (parlo per me ovviamente). Ormai me ne sono fatto una ragione. Ho imparato a stare bene con me stesso, o quantomeno ci provo (non è sempre così facile), ma di una cosa vado fiero, il fatto di non accontentarmi di chiunque per colmare la sensazione di vuoto. Non so cosa mi riserverà il destino, vista la sua imprevedibilità, ma se c'è una cosa importante che ho imparato a capire, è che principalmente bisogna amare sé stessi, accettarsi e comprendersi. Ti auguro di stare bene e di essere forte, sempre, ma soprattutto ti auguro di non perdere mai la speranza. Un abbraccio 🌹
Buongiorno anon,
innanzitutto ti ringrazio per aver condiviso con me e con i miei lettori il tuo pensiero ed in secondo luogo grazie per le tue parole di conforto e sostegno.
Ieri ammetto di essere arrivata a scrivere di non volerne più sapere dell'amore per frustrazione, rabbia, e disperazione, ma io lo so che non potrei farlo davvero; amo l'Amore, se per qualcuno può avere senso questa frase ovviamente, amo l'amore romantico, quello delle favole, dei romanzi, dei film e quando è così non c'è nessun interruttore che valga per spegnere tutto ciò.
Io non ho idea, come fai cenno di non averne nemmeno tu se ho inteso correttamente, di cosa mi riserverà il futuro e magari sarò una donna piena di gatti (che poi per una amante dei gatti che non ha mai potuto averne uno non sarebbe così male in fondo no?), o di libri, o sempre intenta a cucinare dolci; o magari nemmeno questo.
Io sono anni che lavoro su me stessa, anche grazie al mio ramo di studi ho smussato diversi angoli e sto cercando pian piano di costruirmi la mia autostima ed amor proprio. (consapevole del fatto che non nascano da un giorno all'altro e che sia un percorso tutt'altro che in discesa) Spesse volte, soprattutto da più piccolina, avendo paura di restare sola cercavo di affiancarmi agli altri, poi mi creavo amici immaginari ed affini, sto iniziando solo "ora" ad apprezzare le stessa e a mettermi prima di tutto, con scarsi risultati perché spesse volte ciò che faccio è ancora anteporre il benessere altrui al mio.
Crederci sempre arrendersi mai mi ripeto sempre, anche se poi ci sono giorni dov'è molto più difficile crederci.
Ti ringrazio per le tue parole e per l'augurio che mi fai, ti auguro di splendere e continuare a brillare per te e per chi vorrà godere della tua luce.
Un abbraccio più che ricambiato anche a te anon. 🤍
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Penso che ogni adolescente abbia in mente la propria "tana" ideale. Quella che ostinatamente si fa via vi più un sogno che non ha trovato modo di esprimersi prima di rinunciarvi totalmente. Causa soprattutto le convivenze. Ma c'è qualcosa di speciale in un luogo solo tuo, un luogo che parla di te, dove raccoglierti, vivere emozioni, riposare, ricostruirti, progettare.. un luogo antico dove sei te stesso e che è cresciuto con te, riempiendosi di cose che parlano di esperienza e di ciò che è o è stato importante.
La mia, esteticamente, è un ampia camera all'ultimo piano con una scala per raggiungere la piccola e bassa zona letto/scrivania.
Quella parte di sopra avrebbe dovuto essere piena di luci al neon, scritte luminose, sfere dei fulmini, lava lamp, sfera da disco.. insomma un sacco di cose luminose e colorate quando la luce viene spenta.
La zona più ampia, è quasi interamente di legno, doveva essere la zona relax, con pareti scure, incenso, una fontanella come quelle con il Buddha per rilassarsi con il rumore dell'acqua, allo stesso scopo uno stereo, forse un telone per il proiettore. Stelline fosforescenti attaccate qua e la, divani in legno e il tutto in stile etnico. Come sdraiarsi su un tronco nella foresta. Questa la sensazione.
Sono riuscita mai ad averla? Ovviamente no.
Come non ho mai avuto un loft, un open space dal soffitto spiovente e un ampia finestra circolare, in una città straniera.
Con lucine gialle, rampicanti, campanellini e una zona piena di tappeti e cuscini, libri, giradischi, bollitore per il caffè e tisane speziate e .. ovviamente.. i miei amati gatti a guardare la città scorrere attorno a noi. Una piccola, calda, accogliente, capsula del tempo.
Ho avuto però diversi luoghi dove, almeno un piccolo tocco di me, c'è stato. Fosse anche un telone indiano con su disegni a mano, un lenzuolo con disegni e tessuti particolari, un adesivo o ciondolo appeso. Mi sono lasciata un po' ovunque, anche dove non sembra. E sono andata avanti.
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Per l’Amedeus adventures del 16 e del 23 luglio ho organizzato due giornate fuori in due dei sentieri più belli che abbiamo in Campania e oserei dire anche in Italia: rispettivamente, sentiero dei limoni e sentiero degli dei.
A dire il vero sono due sentieri molto differenti tra loro: il primo è un sentiero più tranquillo e più facile da attraversare, denominato proprio “dei limoni” per i caratteristici limoni igp che si coltivano in loco, mentre il secondo sentiero è un vero e proprio sentiero di montagna, non difficile, ma che richiede parecchio impegno.
Il sentiero dei limoni.
Per raggiungere il sentiero dei limoni siamo partiti da Acerra con l’automobile attorno a mezzogiorno e siamo giunti nella città di Maiori attorno alle 3 di pomeriggio. Essendo Domenica, è stato praticamente impossibile trovare parcheggio al primo giro, e abbiamo dovuto fare la spola tra Minori e Maiori, alla ricerca di un buco di parcheggio. Dopo circa un’ora, ne abbiamo trovato uno al prezzo di 5€ l’ora. Purtroppo è assai difficile trovare parcheggi gratuiti, o a pagamento che non costino così tanto, essendo una località che vive sostanzialmente di turismo.
Dopo aver parcheggiato, abbiamo iniziato a dirigerci verso il l’inizio del sentiero a Maiori, dove abbiamo anche consumato una granita al limone presso il Rosy Bar Caffetteria - Aperol Spritz.
Il sentiero dei limoni prevede anche una scalata di un certo numero di scalini, che si trovano sia a Maiori che a Minori. Percorrendo la strada, è possibile imbattersi in una ricca vegetazione e in numerosi animali, tra cui cani e tantissimi gatti. Non possono ovviamente mancare vigneti e (ovviamente) piante di limone, che vengono coltivate da chi vive sul posto da generazioni. In tanti, anche sul sentiero, offrono e vendono prodotti a base di limone. Nella fattispecie, si occupa di questo anche l’Azienda Agricola Ruocco, gestita da Giovanni e Nadia, che accolgono i viandanti nel loro giardino in cui servono loro assaggi del limone della costiera amalfitana che loro stessi raccolgono, insieme ad un filo d’olio, un pizzico di sale e una fogliolina di menta. Per chi volesse, può anche acquistare limoni igp e prodotti da essi derivati, come marmellate, granite e limonate, da consumare anche sul posto.
Dopo essere scesi nella città di Minori, ci siamo diretti su una spiaggia libera situata sul lungomare, dove è possibile fare rilassanti passeggiate e fermarsi anche alle bancarelle di libri usati da poter acquistare ad un prezzo accessibile per tutti.
Il ritorno verso l’auto è avvenuto intorno alle 20, percorrendo la strada che collega Minori e Maiori, senza marciapiede per i pedoni, ma comunque abbastanza sicura da percorrere.
Il sentiero degli dei.
Per raggiungere il sentiero degli dei è possibile consultare gli orari o sul sito di Sita Sud, o sull’applicazione di Unico Campania dalla sezione “calcola il mio percorso”. Alternativamente è possibile raggiungere il sentiero con la propria autovettura e parcheggiare a Bomerano, scelta più che consigliata essendo ivi presente un parcheggio gratuito abbastanza spazioso. Al ritorno è tuttavia previsto un ritorno a Bomerano prendendo almeno un paio di autobus partendo da Positano.
Il sentiero degli dei inizia e finisce a Bomerano (frazione di Agerola) e a Nocelle (frazione di Positano). Per percorrerlo, siam partiti da Caserta alle ore 8:49, per raggiungere poi la città di Agerola intorno alle 13. All’inizio del sentiero, è possibile fermarsi ad un distributore automatico decidendo di consumare snack e comprare bevande che possono tornare utili lungo tutto il sentiero.
Secondo le stime di Google, per percorrere tutto il sentiero degli dei si impiegano all’incirca 4 ore. Partiti alle 13:30 circa, siamo giunti a Nocelle intorno alle 18, fermandoci di tanto in tanto per consumare acqua, bevande e cibo che ci siamo portati da casa. A differenza del sentiero dei limoni, come detto, il sentiero degli dei è un sentiero di montagna vero e proprio, molto più impegnativo, che costeggia il mare e permette la visione di scorci suggestivi su tutta la costiera amalfitana. Per chi dovesse essere anche fortunato, è possibile anche camminare fianco a fianco con le caprette che passeggiano e percorrono il medesimo percorso a pochi passi dai pedoni.
Una volta giunti a Positano, abbiamo raggiunto una spiaggia libera distante 15 minuti a piedi circa dalla discesa del sentiero degli dei. Proprio la discesa dal sentiero è stata una delle cose più impegnative, vista l’enorme quantità di scalini presenti che permette ai turisti la discesa al livello del mare. La spiaggia libera è situata vicino una rimessa di barche, ed è possibile ritagliarsi un piccolo angolino di spazio senza pagare nessuna cifra.
Dopo un bagno di un’oretta circa, sebbene il piano fosse quello di prendere l’ultimo pullman dalla fermata di Liparlati per andare ad Amalfi dove passare la nottata in spiaggia, abbiamo dovuto rivedere i nostri piani. Infatti, l’ultimo autobus che avrebbe dovuto effettuare la fermata a Positano Liparlati alle ore 21:13, pur essendo passato davanti la fermata, non si è fermato, forse a causa della pienezza già raggiunta del bus stesso.
Ritornati in spiaggia, abbiamo effettuato una sosta bagno (i bagni pubblici hanno un costo di 0,50€) e una sosta dal tabacchino per prendere bottiglie d’acqua, bevande e sfizioserie varie.
Il ritorno verso casa è iniziato alle ore 6:23 del mattino successivo, quando abbiamo preso il primo bus per dirigerci ad Amalfi. Appena giunti ad Amalfi con cinque minuti di ritardo sulla tabella di marcia, abbiamo preso il bus anch’esso in ritardo sulla tabella di marcia di circa mezz’oretta, che ci ha posati a Salerno, da dove abbiamo preso il treno per ritornare presso le nostre città. 14/15 agosto 2023. Stay tuned!
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