#libri su libri
Explore tagged Tumblr posts
tremaghi · 17 days ago
Text
Un libro per Natale - "L'incertezza è Zen" un libro per imparare ad abbassare il volume della mente ed accettare con il cuore.
Una strenna natalizia che cura l’anima, un libro dalle piccole dimensioni e dai grandi contenuti, raccontati, come solo lui sa fare, dal Maestro Zen Tetsugen Serra che trasmette l’essenza dei suoi insegnamenti con semplicità e pacatezza, una sorta di invito gentile a seguirli e a metterli in pratica.L’incertezza è Zen, a parer mio, è terapeutico, aiuta ad affrontare e superare con positività…
0 notes
gregor-samsung · 2 months ago
Text
" Il 31 ottobre 1926, durante una grande adunata fascista a Bologna, un colpo di pistola viene sparato contro il ‘Duce’. Chi ha sparato? Il fatto è ancora avvolto nel più grande mistero. Un ragazzo di 16 anni, tale Zamboni, ex fascista, viene conclamato autore del gesto e trucidato sul posto, sotto gli stessi occhi del ‘Duce’. È l’uragano che, stavolta, sconvolge tutta l’Italia. Gli oppositori più in vista sono obbligati a sottrarsi alla furia e le loro case vengono saccheggiate. I giornali avversi al regime sono distrutti. Dovunque, sono giornate di terrore. Quel giorno, io ero a Cagliari, a casa mia. Verso le nove di sera, un amico, trafelato, venne ad avvisarmi che i fascisti suonavano l’adunata di guerra. Io uscii con lui per vedere di che si trattava. Sulla porta di strada, un altro amico mi riferì la notizia che era arrivata ai fascisti ed alla prefettura la notizia dell‘attentato al ’Duce’. «Ho potuto segretamente avere copia del telegramma. Qui, tutti i fascisti sono stati convocati d‘urgenza per le rappresaglie. La tua casa e la tua vita sono in pericolo. Abbandona la città o nasconditi in una casa sicura.» Mentre parlava, arrivavano da più parti gli squilli di tromba con cui, nei differenti rioni, gli squadristi suonavano l’adunata. Salii in casa, licenziai la donna di servizio. Non dovevo pensare che a me stesso. Ridiscesi. Altri amici in piazza erano corsi ad informarsi: i fascisti si adunavano nella loro sede centrale; le automobili erano in movimento per il trasporto più rapido, grida di morte si udivano qua e là contro di me. Andai a pranzare in un ristorante, a pochi metri da casa.
Mentre pranzavo, mi giungevano via via le notizie: i teatri, i cinema, i pubblici ritrovi erano stati fatti chiudere tutti; le squadre fasciste circolavano armate; alla sede del fascio organizzavano la spedizione punitiva contro di me; i capi esaltavano i gregari con discorsi incendiari; io ero la vittima designata; fra mezz‘ora sarebbe cominciata l’azione. Il cameriere, che mi serviva, era stato alle mie dipendenze durante la guerra. Era diventato fascista in seguito, ma non poteva dimenticare un certo rispetto per il suo antico ufficiale. Era molto imbarazzato quella sera, e non osava parlarmi. Tentò più volte, ma io non lo incoraggiai. Finalmente mi disse: «Signor capitano, io so quali ordini ci sono. La scongiuro, non ritorni a casa: parta subito. Si tratterà solo di qualche giorno. Poi vedrà che tutto diventerà normale». «Credi tu» gli chiesi «che io abbia ragione o torto?» «Lei ha ragione» mi rispose arrossendo e prendendo macchinalmente la posizione militare d’attenti. «E allora, perché dovrei fuggire?» La mia domanda lo imbarazzò ancor di più. Non aggiunse parola. Andando via, gli chiesi: «Perché sei diventato fascista?» «I tempi sono difficili. Mi hanno promesso tante cose… Chi può vivere contro i fasci?» "
Emilio Lussu, Marcia su Roma e dintorni, introduzione di Giovanni De Luna, Einaudi (collana ET Scrittori n° 1037), 2008⁴, pp. 168-170.
 NOTA: Questo memoriale antifascista fu pubblicato dall'autore in esilio a Parigi dapprima nel 1931 per un pubblico internazionale, quindi nel 1933 in lingua italiana (col significativo sottotitolo Fascismo visto da vicino) dalla casa editrice parigina "Critica". Il libro fu edito in Italia già nel 1945 dall'editore Einaudi nella Collana "Saggi".'
23 notes · View notes
scogito · 9 months ago
Text
30 caratteristiche del manipolatore
Questo elenco si applica sia alle donne, sia agli uomini.
È stato sviluppato in un periodo di sette anni dalla psicologa cognitiva comportamentale, specialista in manipolazione, Isabelle Nazare-Aga, ed è contenuto nel libro L’arte di non lasciarsi manipolare.
Indicazioni d'uso:
leggerli con la persona che sospetti in mente. Se ottieni almeno 14 criteri su 30, la persona a cui stai pensando è un manipolatore.
Colpevolizza gli altri in nome del legame familiare, dell’amicizia, dell’amore, della coscienza professionale.
Trasferisce la sua responsabilità agli altri o abdica alla propria.
Non comunica chiaramente le sue richieste, i suoi bisogni, sentimenti e opinioni.
Risponde molto spesso in modo sfocato.
Cambia le sue opinioni, i suoi comportamenti, i suoi sentimenti a seconda delle persone o delle situazioni.
Invoca ragioni logiche per mascherare le sue richieste.
Fa credere agli altri che devono essere perfetti, che non devono mai cambiare opinione, che devono sapere tutto e rispondere subito a domande e richieste.
Mette in dubbio le qualità, le competenze, la personalità degli altri: critica senza averne l’aria, svalorizza e giudica.
Fa scrivere i suoi messaggi da altri.
Sparge la zizzania e crea sospetti, divide per meglio regnare.
Sa impostarsi da vittima affinchè lo si commiseri.
Ignora le richieste anche dicendo di occuparsene.
Usa i principi morali degli altri per soddisfare i suoi bisogni.
Minaccia in modo mascherato, o pratica il ricatto all’aperto.
Cambia copletamente argomento durante una conversazione.
Schiva o fugge dal colloquio, o dall'incontro.
Sfrutta l’ignoranza altrui e fa credere alle persone di essere superiore.
Mente.
Predica il falso per conoscere la verità.
È egocentrico (egoriferito).
Potrebbe essere geloso.
Non sopporta le critiche e nega l'ovvio.
Non tiene alcun conto dei diritti, dei bisogni e dei desideri altrui.
Utilizza spesso l’ultimo momento per comandare o far agire gli altri.
Il suo discorso pare logico o coerente, mentre i suoi atteggiamenti corrispondono allo schema opposto.
Lusinga per compiacerti, offre regali, si premura improvvisamente verso di te.
Produce un senso di disagio o di non-libertà.
È perfettamente efficace nel raggiungere i propri obiettivi, ma a scapito degli altri.
Ci fa fare cose che probabilmente non avremmo fatto di nostra spontanea volontà.
È costantemente oggetto di conversazione, anche quando non è presente.
La maggior parte ha più di 20 punti su 30 (quessta non è una rassicurazione).
11 notes · View notes
princessofmistake · 17 days ago
Text
Quello che amo di più di questo mio compagno di avventure è che sa ridere, soprattutto di se stesso. È una maschera naturale che mi ha permesso, televisivamente parlando, di svisare qualsiasi tipo di racconto mi trovi a fare. Voglio dire che, attraverso di lui, ho potuto parlare di cose serie mostrando, allo stesso tempo, che non sono necessariamente noiose. E forse nemmeno così serie.
5 notes · View notes
lumioluna · 25 days ago
Text
il pel di carota sempre pronto a fare casini e la sua tipa secchiona iper preoccupata che li sistema (parlando di ron weasley e hermione granger)
3 notes · View notes
pietroleopoldo · 4 months ago
Text
Tumblr media
Ah beh allora
6 notes · View notes
inhiatusfromlife · 9 months ago
Text
nuova rubrica 'forse mi laureo'
2 notes · View notes
givemeanorigami · 10 months ago
Text
Ci sono le persone normali e poi ci sono io smemorata ansiosa con la passione per le liste, che per preparare i bagagli per la montagna ho la lista delle cose da portare comprensiva di tutto, la lista delle cose che sono qua e quelle che sono nell'altra casa, la lista delle cose da mettere in valigia domani quando arrivo a casa2, la lista delle cose da comprare per forza prima di portare.
Ovviamente tutto in ordine di raggruppamento per bagaglio e le cose importanti sottolineate.
È comunque partito il toto 'cosa dimenticherò questa volta?'.
2 notes · View notes
iviaggisulcomo · 2 years ago
Text
"Tocco la tua bocca, con un dito tocco il bordo della tua bocca, comincio a disegnarla come se uscisse dalla mia mano, come se per la prima volta la tua bocca si aprisse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare, faccio nascere ogni volta la bocca che desidero, la bocca che la mia mano ha scelto e ti disegna sulla faccia, una bocca scelta tra tutte, con la sovrana libertà che scelgo per disegnarla con la mia mano sulla tua faccia, e che, per un azzardo che non cerco di comprendere, coincide esattamente con la tua bocca che sorride sotto quella che la mia mano ti sta disegnando. Mi guardi, da vicino mi guardi, sempre più da vicino e allora giochiamo a fare il ciclope, ci guardiamo tanto da vicino che i nostri occhi si allargano, si attaccano tra di loro, si sovrappongono e i ciclopi si guardano, respirano confusi, le bocche s’incontrano e lottano nel tepore, si mordono con le labbra, appoggiano appena la lingua tra i denti, giocano nei loro recinti là dove un’aria pesante va e viene col suo profumo antico e il suo silenzio. Allora le mie mani cercano di immergersi nei tuoi capelli, di accarezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre noi ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranze oscure. E se ci addentiamo, il sapore è dolce, e se affoghiamo in un breve e terribile assorbirsi dell’alito, quell’istantanea morte è bella. E c’è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, e io ti sento tremare su di me come una luna nell’acqua."
(Julio Cortázar)
16 notes · View notes
glipterodattilivolano · 1 year ago
Text
Tumblr media
Consigli per la lettura.
«Le dieci falsità su cui poggia l'oppressione della Palestina, abbattute con rigore e coraggio. Pappé ci mostra che aprire gli occhi sulla realtà e sfidare il potere è possibile, urgente e necessario.»
2 notes · View notes
tremaghi · 18 days ago
Text
Un libro per Natale - Sguardo avanti e sogni alti con Flussi, Abissi e Carezze
Un libro che ha ormai 4 anni, scritto durante la pandemia da Covid da un ragazzo di 25 anni, che ha deciso di spendere in modo intelligente il lungo periodo di lockdown. Chapeau! Bruno Fenaroli è l’autore di Flussi, Abissi e Carezze, nato e cresciuto sulla sponda bergamasca di quel lago d’Iseo, o Sebino che dir si voglia, che la scrittrice francese George Sand definì “dolce e fresco come…
0 notes
gregor-samsung · 4 months ago
Text
“ Lipari è la migliore di tutte le isole in cui sono deportati gli oppositori al regime. Prima del fascismo, vi erano relegati i delinquenti comuni dichiarati incorreggibili. La zona riservata ai confinati era di un chilometro quadrato: attualmente è ridotta a poche centinaia di metri. Sentinelle e pattuglie sbarrano le vie d’accesso. Per cinquecento deportati prendevano servizio trecento agenti e militi fascisti. Attualmente vi sono cinquecento militi fascisti: dietro ogni deportato un milite. Solo pochi deportati, malati o con famiglia, possono abitare nelle case private: gli altri sono obbligati a dormire nelle caserme, dentro le mura di un antico castello. La popolazione simpatizza con i deportati, ma sono vietati i rapporti. In venti mesi, dal novembre cioè del 1927 all’agosto del 1929, io non ho potuto avvicinare che il medico. Il deportato deve vivere segregato dal mondo. I giornalisti stranieri che hanno visitato Lipari non hanno parlato che con gli agenti di polizia. Un giornalista americano, per il Natale del 1927, visitò l’Isola espressamente per passare le feste con il suo amico deputato Morea. Gli fu vietato lo sbarco. Il mare è continuamente guardato da barche, da motoscafi veloci della regia marina e da un canotto da guerra: su tutti vi erano riflettori e mitragliatrici; sul canotto c‘è anche un cannone. Di giorno e di notte, ispezionano le coste. Il controllo sulle navi che approdano nell’Isola, è fatto colle norme del tempo di guerra. Tutti gli estranei che sbarcano nell’Isola sono sottoposti a perquisizioni personali. “
Emilio Lussu, Marcia su Roma e dintorni, introduzione di Giovanni De Luna, Einaudi (collana ET Scrittori n° 1037), 2008⁴, pp. 180-181.
 NOTA: Questo memoriale antifascista fu pubblicato dall'autore in esilio a Parigi dapprima nel 1931 per un pubblico internazionale, quindi nel 1933 in lingua italiana (col significativo sottotitolo Fascismo visto da vicino) dalla casa editrice parigina "Critica". Il libro fu edito in Italia già nel 1945 dall'editore Einaudi nella Collana "Saggi".
27 notes · View notes
scogito · 10 months ago
Text
Cinque motivi per cui studiare e comprendere il funzionamento (corretto) dei 7 principali Chakra è fondamentale: 1. I Chakra rappresentano il processo della vera evoluzione. Come ogni sistema che realmente progredisce essi vanno dal basso verso l'alto, non stanno su un piano orizzontale.
2. Ogni Chakra spiega e indica nel giusto ordine i bisogni, le virtù e il modo in cui l'essere umano funziona, nonchè la maniera e la corretta sequenza con cui lavorare su di sè.
3. I Chakra rendono chiaro il concetto di connessione e di interconnessione. Ogni campo energetico è collegato al precedente e al successivo, dunque ciascun elemento è inserito in una continua relazione (anche quando non sono armonici).
4. Ogni Chakra è collegato a funzioni organiche, conoscendo tale collegamento e in presenza di un malessere fisico, si può intervenire e riportare equilibrio sulla sfera energetica (che precede la materia), o quantomeno capire cosa sta comunicando il corpo.
5. Curare i Chakra significa liberare il loro potenziale e trovare la propria centratura, allineandosi alle qualità autentiche che rendono umano un essere umano e, soprattutto, sviluppare il proprio cammino in sintonia col proprio Scopo.
BONUS. Capire quale Chakra è bloccato, iperfunzionante o indebolito, ti mette in ascolto interiore e in modo onesto puoi anche capire in che livello di coscienza ti trovi.
[Suggerisco un ottimo libricino, scevro dalla solite cavolate esistenzialistiche: Liberarsi attraverso i Chakra, di Mara Yi Iddau]
.
T.me
.
10 notes · View notes
fashionbooksmilano · 1 year ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Cotoni stampati e mezzari
Dalle Indie all'Europa
Margherita Bellezza Rosina, Marzia Cataldi Gallo
Sagep, Genova 1993, 256 pagine, 22x28,8 cm, rilegato, cartonato, sovracoperta e custodia, ISBN 978-8870585018
euro 50,00
email if you want to buy :[email protected]
Miti antichissimi e ritrovamenti archeologici testimoniano quanto le arti della tessitura e della stampa su stoffa siano profondamente radicate nella tradizione culturale indiana. Per molto tempo, tutavia, i tessuti dell'India furono conosciuti in Occidente in maniera occasionale e solo a partire dal XVII secolo, nel quadro delle attività svolte dalle compagnie commerciali, si iniziò un processo di scambio. Cotoni stampati in Oriente spesso adattando ai gusti degli acquirenti i motivi originali furono importati in tutta l'Europa, influenzando profondamente la moda dell'abbigliamento e dell'arredo domestico. All'Oriente, e a tecniche di stampa rimaste immutate nei secoli, guardarono poi le manifatture sorte dagli inizi del Settecento in Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Olanda e Italia, che contribuirono con una produzione articolata a diffondere presso livelli sociali sempre più vasti l'uso delle "indiane". A questo scambio fra Oriente e Occidente fanno riferimento le autrici nel ricostruire in parallelo, e con un continuo gioco di rimandi, la storia dei cotoni stampati e quella dei mezzari genovesi dei quali viene per la prima volta ordinata una classifcazione sistematica. L'attenta analisi delle fonti d'archivio e un'appassionata ricerca, che ha portato fra l'altro a scoprire l'esistenza di una manifattura fino ad oggi sconosciuta, ricreano un quadro vivacissimo, popolato da raja e aristocratici, mercanti e viaggiatori, imprenditori e stampatori, e offrono un contributo importante alla migliore conoscenza di un argomento per cui si nota un interesse sempre crescente.
22/07/23
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:@fashionbooksmi
instagram:         fashionbooksmilano
                         designbooksmilano
tumblr:               fashionbooksmilano
                         designbooksmilano
2 notes · View notes
klimt7 · 1 year ago
Text
La modernità di
Cesare Pavese
Tumblr media
(Foto cklimt 2023)
Tumblr media
(Foto cklimt 2023)
.
6 notes · View notes
natipvrmorire · 2 years ago
Text
Piove. È uno stillicidio
senza tonfi
di motorette o strilli
di bambini.
Piove
da un cielo che non ha
nuvole.
Piove
sul nulla che si fa
in queste ore di sciopero
generale.
Piove
sulla tua tomba
a San Felice
a Ema
e la terra non trema
perché non c'è terremoto
né guerra.
Piove
non sulla favola bella
di lontane stagioni,
ma sulla cartella
esattoriale,
piove sugli ossi di seppia
e sulla greppia nazionale.
Piove
sulla Gazzetta Ufficiale
qui dal balcone aperto,
piove sul Parlamento,
piove su via Solferino,
piove senza che il vento
smuova le carte.
Piove
in assenza di Ermione
se Dio vuole,
piove perché l'assenza
è universale
e se la terra non trema
è perché Arcetri a lei
non l'ha ordinato.
Piove sui nuovi epistèmi
del primate a due piedi,
sull'uomo indiato, sul cielo
ominizzato, sul ceffo
dei teologi in tuta
o paludati,
piove sul progresso
della contestazione,
piove sui works in regress,
piove
sui cipressi malati
del cimitero, sgòcciola
sulla pubblica opinione.
Piove ma dove appari
non è acqua né atmosfera,
piove perché se non sei
è solo la mancanza
e può affogare.
- Eugenio Montale
3 notes · View notes