#letteratura italiana contemporanea
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gregor-samsung · 2 months ago
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" «Tu, vieni con me!», intimò una guardia di sicurezza in borghese a mia madre. «Perché?». «Lo sai benissimo perché!». La trascinò per il braccio facendola sfilare lungo la coda infinita delle casse, i pantaloni di tre taglie più grandi, su cui inciampava a ripetizione per tenere il passo dell'uomo. Ci spintonò dentro a quello che sembrava più uno sgabuzzino che un ufficio. Il capo della sicurezza era già lì a darci il benvenuto, le sue lenti da vista appoggiate pigramente sulla testa grassa e pelata. «Mia mamma non ha fatto nulla. Perché ci avete portato qui?». La guardia che ci aveva trascinato nel cubicolo strappò la borsa dalle mani di mia madre. Lei oppose resistenza, ma lui la lanciò immediatamente al capo. Senza mai toglierci lo sguardo di dosso, il ciccione ne estrasse un tubetto di fondotinta già parzialmente rimosso dalla confezione di plastica. Ce lo sventolò sotto gli occhi con fare derisorio e schioccò la lingua per esprimere disapprovazione. La donna che mi aveva predicato l’onestà fino a vomitare, a quanto pare era una ladra. Peggio, aveva scelto di rubare il fondotinta più economico del negozio, neanche lontanamente vicino al suo colore, perché in Italia cosmetici per neri non esistevano. Ma i veri ladri erano loro.
Il nuovo centro commerciale aveva già risucchiato la vita delle maggiori attività indipendenti della valle. Ci erano riusciti esibendo la crème de la crème della cucina italiana: risotti scotti e patate troppo unte, verdure bagnate di sale e spruzzate di pesticidi insieme a banane più verdi delle lattughe. La rete di consegna del pane caldo fatto a mano collassò quasi subito. Per risparmiare pochi spiccioli, papà fu uno dei primi traditori a surgelare lotti di pane dal centro commerciale, per poi scongelarli giorno per giorno. Prima ci avventuravamo fino a Celadina per comprare la carne direttamente dal macellaio di fiducia, col grembiule sempre macchiato di sangue. Adesso caricavamo nel carrello polpette ibride e bistecche impanate precotte. Fu poi il turno della pizza. Quella calda e filante sfornata dal forno a legna del nostro pizzaiolo fu sostituita da quella congelata e smunta di una nota marca. E quel poco che avevamo risparmiato nell'affare del diabolico centro commerciale, lo perdevamo ogni volta che c’impilavamo mozzarella e prosciutto, nel tentativo di imbellire la pizza precotta e di renderla mangiabile. Il colosso aziendale aveva fatto piazza pulita, distruggendo quei piccoli riti quotidiani che tessevano la rete di un’intera comunità. Famiglie che facevano giornalmente avanti e indietro dalla lattaia, dal panettiere, in merceria, dal sarto, dal ciabattino. Scambiando due chiacchiere con Giulio, mentre suo figlio ci metteva una vita a tagliarti una fetta di salame. O facendo gossip con Marino, il sarto che non osava sollevare un ago prima di metterti un bel bricco di caffè sul fornello. Adesso se n’erano andati tutti, un’intera generazione di disoccupati. Le strade del centro divennero un deserto. Al loro posto, estranei monitoravano il nuovo centro commerciale attraverso telecamere di sicurezza. "
Marilena Umuhoza Delli, Negretta. Baci razzisti, Red Star Press (collana Tutte le strade), 2020. [ Libro elettronico ]
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pier-carlo-universe · 9 days ago
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Cinquanta in Blu. Otto Racconti Gialli - Sellerio celebra cinquant'anni di misteri. Recsnsione di Alessandria today
Otto autori, un omaggio alla lettura attraverso racconti gialli ispirati a grandi classici Sellerio
Otto autori, un omaggio alla lettura attraverso racconti gialli ispirati a grandi classici Sellerio Recensione del Libro In occasione del cinquantesimo anniversario della casa editrice Sellerio, otto noti autori italiani del genere giallo hanno deciso di rendere omaggio a questa storica istituzione editoriale con una raccolta di racconti intitolata Cinquanta in Blu. Ogni racconto si ispira a un…
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animula-vagula-blandula · 1 year ago
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-Gli uomini che si voltano, da "Ossi di seppia", Eugenio Montale.
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Scuola di nudo, W. Siti, 1994
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centroscritture · 2 years ago
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Video integrale della presentazione di "Notturno formale" (Industria e Letteratura, 2023) di Stefano Bottero / Libreria Panisperna 220 - Roma / 19 maggio '23.
https://www.centroscritture.it/eventi
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marcogiovenale · 15 days ago
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venerdì 8 novembre, roma, università la sapienza: seminario su massimo ferretti
cliccare per ingrandire _  
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enrico66m · 11 months ago
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PRENDI DUE PAGHI TRE - Le tragiche avventure del commesso Leopoldo Canapone
Scarica gratis da Strade Bianche
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1acas0 · 9 months ago
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Bene, bene, bene, penultimo esame della sessione andato egregiamente!
ricapitolando:
Storia romana 30 e lode
Storia contemporanea 30
Sociologia 23 (odio quella materia)
Letteratura italiana contemporanea 30
soddisfatto? si! non ho mai messo così tanto amore e costanza nelle cose.
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barrenwomb · 1 year ago
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Ciao!
Laureata in lettere here, e penso che forse tu sia più verso sociologia, dato che ti interessano i comportamenti umani, più che lettere in sé.
Però è anche vero che il mio corso sulla letteratura italiana contemporanea era tutto sulla questione "gli uomini trattano male le donne che sono attratte da loro perché nella loro adolescenza sono stati trattati male dai ragazzi da cui volevano attenzione e non hanno mai superato la cosa" quindi forse hai ragione tu.
Seriamente, se sei interessata ma non hai lo sbatti puoi sempre guardare sul sito delle uni quali libri usano e leggere quelli, così lo fai senza impegno e costi. La spiegazione è un'altra cosa e per quella puoi vedere video ecc, però intanto ti fai un'idea
a me piace la filosofia :)! ogni tanto è bello ricordarsi di avere degli interessi. o qualcosa del genere. chi mi impedisce di comprare libri e mettermi a leggere ed imparare da sola? nessuno. però alcune volte mi chiedo come sarebbe frequentare l'università puramente per imparare e senza fretta né particolari pressioni. abbastanza utopistico a prescindere da tutto, ma chissà
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gregor-samsung · 9 months ago
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“ La maestra puntò la bacchetta sull’immagine di una chitarra acustica. «Chi vuole sillabare questa parola?». Alzai la mano, col sorriso della certezza stampato in faccia. «g-h-i-t-a-r-e . Ghitare». La classe scoppiò a ridere. «Marilena, in italiano questa è una chitarra. So che in africano è diverso. Cerca solo di non confondere più le due lingue, va bene?». L’ africano raggruppava, a dire della maestra Pennacchia, le migliaia di lingue e dialetti che costellavano l’Africa intera. Ghitare fu la prima di tante parole che dovetti re-imparare a scuola. Cortero fu corretto in coltello, aise in aids. Mamma mi parlava in un italiano immigrato. Un misto di parole francesi, bergamasche e rwandesi. Era un italiano approssimato il suo, appreso da cartoni animati e vicini di casa che parlavano solo dialetto. Quel pomeriggio, di rientro dal lavoro, mamma accostò una sedia alla mia per leggere con attenzione ciò che stavo scrivendo. «Vai via, smettila di farmi sbagliare». La scansai, ma lei non accennò a muoversi. «Oggi la maestra ci ha spiegato che ghitare non è una parola. Si dice chitarra, e si scrive in questo modo…». Fu così che mia madre – lei che in Rwanda era stata direttrice e insegnante di filosofia, chimica, algebra, letteratura e lingua francese, corse a prendere carta e penna. Da brava studentessa, copiò la parola che avevo appena scritto cinque volte. Fu la prima di tante lezioni d’italiano a venire. “
Marilena Umuhoza Delli, Negretta. Baci razzisti, Red Star Press (collana Tutte le strade), 2020. [ Libro elettronico ]
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thegianpieromennitipolis · 1 year ago
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Da: LE STREGHE DI SHAKESPEARE - di Gianpiero Menniti 
EROS E MUTAMENTO
[...] Accade, con fortuna, che nel fare all’amore occorrano mutamenti impercettibili, una mera questione di sensi: gusto, olfatto, vista, udito, tatto; sapori, odori, immagini, parole, contatto.  Lentamente, i modi cambiano. Le parole divengono più spinte e più profonde e più schiette.  Il loro suono coglie note vibranti che stimolano con maggiore vigore il desiderio, rendendole protagoniste laddove prima regnava il silenzio.  Gli odori sgradevoli scompaiono lasciando il posto a profumi tanto più piacevoli quando sgorgano dall’intimità come umori da assaporare con voluttà animale.  L’apparizione dei corpi assume altri significati lasciando scorgere contorni e ombre e luci prima tralasciati.  Il timbro della voce prende toni rimasti segreti.  Le mani si muovono laboriose come per cesellare ogni anfratto di un corpo improvvisamente sconosciuto, mani che sentono la tensione, che registrano vibrazioni, mani che raccontano.  E può accadere, sempre con fortuna, che questo inesorabile seppur lento mutare, culmini in una libidine così impetuosa da offuscare la ragione: i sensi prevalgono a tal punto da espungere ogni residuo di pensiero razionale per liberare, come rispondendo a un ordine magico, il corpo dalla mente e lasciare che l’umano e il belluino si confondano.  Come in un sogno, la carnalità diventa un sentimento, sconvolgente, irrefrenabile e mai, come in quell’istante che precede il piacere, il diaframma che separa la vita e la morte, l’estasi e il sonno, si avverte sottile fino al confine estremo.  È il segno dell’abbandono e del potere: le forze hanno bisogno di una condizione diseguale per potersi combinare, non c’è scelta tranne il tentativo di resistere, resistere con ogni residuo di volontà, sottrarsi, divincolarsi e gridare tutta la disperazione del gesto che diventa delitto.  Le forze si combinano ma non c’è una vittoria e una sconfitta, non si tratta di una battaglia: è la scoperta di un destino nel quale il piacere è simmetrico perché l’abbandonarsi al possesso dell’altro è infondere voluttà e riceverne altrettanta.  È la risoluzione di due corpi in un’unità, come l’abbandonarsi al potere divino è anche estasi dello spirito.  Si tratta di un gioco pericoloso perché ha regole che non possono essere infrante senza conseguenze.  E perché presenta immense possibilità di declinazione, profonde e annidate nei meandri di una mente ormai capace di esplorare il proprio lato oscuro. 
- Caravaggio (1571 -1610): "Amor Vincit Omnia" 1602/1603 Gemäldegalerie, Staatliche Museen, Berlino
- In copertina: Maria Casalanguida, Interpretazione de ‘Il bagno turco di Ingres’, 1976, collezione privata
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pier-carlo-universe · 19 days ago
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Recensione di “Senza dirci addio” di Giampaolo Simi: Un Thriller tra Misteri, Vendetta e Ombre del Passato, di Pier Carlo Lava
Un viaggio oscuro e complesso nei segreti di una famiglia e nei lati nascosti della Toscana, raccontato con stile e ironia
Un viaggio oscuro e complesso nei segreti di una famiglia e nei lati nascosti della Toscana, raccontato con stile e ironia “Senza dirci addio”, l’ultimo romanzo di Giampaolo Simi, trascina il lettore in una storia intrisa di mistero, vendetta e complessità psicologica. Protagonista di questo thriller è Dario Corbo, un ex cronista di nera che si trova improvvisamente immerso in un’indagine…
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animula-vagula-blandula · 1 year ago
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-"Macchina", tratta dalla raccolta "Historiae" di Antonella Anedda.
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Da Res Amissa, G. Caproni, 1991
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centroscritture · 12 days ago
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"In Giocoforza c’è una continuità tra la tecnologia e la natura, accomunate anche (ma non solo) da una violenza creatrice. Questa prospettiva influenza il modo in cui le cose entrano a far parte dello sguardo dell’autore, che non scivola su di loro in contemplazione, lasciandole intatte, bensì le divora, le rimastica e le rimette in scena in una versione nuova. Quando si osserva qualcosa, è come se la masticassimo, e poi la riconsegnassimo al mondo esterno in una forma diversa: l’abbiamo consumata come una materia prima o un semiprocessato, trasformandola nelle nostre azioni, decisioni, idee, opere. Proprio su questa base, il libro mette l’accento sul gioco di forze che lega creazione e distruzione, si propone come un mondo assurdo da attraversare, un’esperienza che si produce dalla realtà, agendo al tempo stesso contro di essa."
Lucia Manetti con "Giocoforza" (ECS, 2024) per Hestetika Mag.
INTERVISTA COMPLETA
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marcogiovenale · 1 year ago
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l'affrancamento dal '57 / differx. 2022
per fortuna, di tanto in tanto, l’Italia letteraria riesce con lena e sforzo ad affrancarsi dal 1957 e dalla lizza Pasolini Sanguineti, e ritrova il proprio tempo: l’Ottocento.con gli appelli alla memoria itala vera, l’unione dei cuori, la sospensione dei conflitti fra poeti, l’elogio al funerale, la chiesa, i discorsi dal pulpito, i ricordi coi baffoni, les daguerréotypes, l’omaggio alle forze…
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