#innovazione culturale
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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Alessandria premiata come città europea per le buone pratiche teatrali: un riconoscimento prestigioso dal programma URBACT
L’UE premia Alessandria per le politiche culturali e teatrali innovative che promuovono inclusione e partecipazione: un segnale di speranza per il nuovo Teatro Comunale in arrivo.
L’UE premia Alessandria per le politiche culturali e teatrali innovative che promuovono inclusione e partecipazione: un segnale di speranza per il nuovo Teatro Comunale in arrivo. Alessandria celebra un importante traguardo culturale: il programma europeo URBACT ha insignito la città del prestigioso Premio Urbact UE per le sue buone pratiche legate al teatro, riconoscendo le politiche innovative…
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divulgatoriseriali · 6 months ago
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I paesi invisibili: un viaggio tra le realtà dimenticate d'Italia
“I paesi invisibili” è un viaggio attraverso gli angoli più remoti e trascurati dell’Italia, guidato dalla mia penna e dalla mia passione per le piccole comunità delle “aree interne” del paese. In questo libro, esploro strade deserte e case centenarie avvolte nel silenzio, incontrando persone che resistono nonostante lo spopolamento e l’abbandono. Le loro storie, raccolte in queste pagine, sono…
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luigidelia · 8 months ago
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Una bella notizia, cari, sputo il rospo tutto insieme. Non avevo ancora scritto niente su questa novità ma a questo punto il viaggio è cominciato e bisogna pur attirare le energie positive: SONO STATO NOMINATO CONSULENTE PER LO SVILUPPO DELLA NUOVA BIBLIOTECA DI BRINDISI, IL MEDIAPORTO. E il prossimo 22 marzo con un convegno si inaugurano i lavori per la creazione di un OSSERVATORIO DI INNOVAZIONE CULTURALE ED EDUCATIVA ATTRAVERSO LA "NARRAZIONE" E L'ARTE.
Voilà. Una piccola rivoluzione, sì. Una bellissima notizia: una biblioteca e un centro di ricerca sulla povertà culturale attraverso la narrazione. Tutto insieme. All’adrenalina del palco ora si affianca un’energia ancora diversa. E credo che mi toccherà cercare un nuovo centro di gravità "errante".
Il MediaPorto - Biblioteca di Brindisi è uno spazio multifunzionale ristrutturato con il progetto della Regione Puglia Community Library. Qualche anno fa il progetto vincitore lo scrisse Simonetta Dellomonaco e ora una cordata di istituzioni e persone speciali sono davanti a me a tirare la slitta, per dirla alla Zanna Bianca: Luigi De Luca per i #polibibliomuseali della Regione Puglia, Emilia Mannozzi, per il Polo di Brindisi, Toni Matarrelli per la Provincia di Brindisi, Giovanni Luca Aresta per #santateresaspa che di quella slitta ora tiene con energia nuova le redini in mano, il Teatro Pubblico Pugliese e un'infinità di persone laboriose che poco alla volta sto scoprendo dietro le quinte di questo luogo prezioso come l’ossigeno.
Il MediaPorto - Biblioteca di Brindisi comprende sale studio (già affollate dalla riapertura!), un auditorium, una biblioteca ragazzi, una caffetteria di prossima apertura, sale convegni, spazi di co-working e mille altri spazi fisici e immateriali che saranno dedicati ai nuovi media, al cinema, ai libri, alle mie tanto amate storie. Ma soprattutto, e qui batte il cuore, a creare uno spazio dove il potenziale creativo delle ragazze e dei ragazzi del territorio possa trovare nutrimento. Il più alto possibile. E nel massimo rispetto della sovranità e dei mondi intoccabili dei ragazzi. Chi mi conosce può capire a cosa mi riferisco.
Cominciamo il 22 marzo alle ore 17 in rete con le scuole di ogni ordine e grado della provincia, l’ufficio scolastico provinciale, le reti scolastiche più prossime, la ASL, il Comune di Brindisi (il cui sindaco Giuseppe Marchionna ha dato avvio a tutto questo prima di diventare primo cittadino), la consulta provinciale degli studenti, il consiglio comunale dei ragazzi, le reti più virtuose della città (guarda caso la nomina è arrivata da un bando dove come concorrenti eravamo tutti amici cari di mille progetti svolti in città e dintorni) e lo facciamo con un convegno che apre il percorso per la creazione di un OSSERVATORIO DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ CULTURALE ED EDUCATIVA ATTRAVERSO LA NARRAZIONE LE ARTI. Il Convegno è aperto a tutti. Muove un primo passo significativo del progetto culturale che vorrei nascesse in questo luogo.
Ho piantato letteralmente migliaia di alberi (erano i tempi che dai miei spettacoli nascevano i progetti di forestazione partecipata) e ho ben chiaro che il bosco nasce solo quando arriva un’esplosione ormai irrefrenabile dalla Terra, dalla Pancia. Quando l’ego, colui che vuole piantare, “io”, ha fatto, forse, quello che doveva fare e poi si è tolto di mezzo. Qui voglio fare questo: ariamo un poco il terreno insieme e quando sarà il momento, se lo sarà, togliersi di mezzo e qualcosa nascerà da sola. E non sappiamo nemmeno che forma avrà.
Che dire? D’ora in poi vi racconterò anche di questo luogo che si chiama Mediaporto di Brindisi. Ovunque siate fra poco potrà valere la pena venire a trovarci. Ah, dimenticavo: l’Osservatorio che sta nascendo si chiama MINISTERO DEI SOGNI. Vi piace? <3 (In una foto io e Carolina in uno dei boschi, vero Antonio…)
Ecco il programma del convegno del 22 marzo, h 17, vi aspettiamo. Contattatemi. Cerchiamoci. ---
Mediaporto di Brindisi 22 marzo 2024, ore 17.00
MINISTERO DEI SOGNI Osservatorio d’innovazione culturale ed educativa Convegno d’apertura
Saluti istituzionali
Introduce Giovanni Luca Aresta, Amministratore Unico di Santa Teresa S.p.A. Loredana Capone, Presidente del Consiglio della Regione Puglia Toni Matarrelli, Presidente della Provincia di Brindisi Giuseppe Marchionna, Sindaco di Brindisi Emilia Mannozzi, Direttrice Polo-Biblio Museale Brindisi Angela Tiziana Di Noia, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale
Interventi e contributi
Luigi D’Elia, Consulente per lo Sviluppo del Mediaporto e coordinatore dell’Osservatorio Gaia D’Argenio, Presidente della consulta provinciale studentesca di Brindisi e Coordinatrice Regionale Luigi De Luca, Coordinatore Poli Biblio Museali della Regione Puglia Rosetta Carlino, Dirigente ICS “Cappuccini” Brindisi - Coordinatrice Rete delle Scuole che promuovono la Salute per la Provincia di Brindisi Mina Fabrizio, Dirigente ITT “Giorgi” Brindisi - Scuola Polo per la formazione Ambito PUGLIA BR 11 Diego Caianiello, Sindaco del CCR Brindisi Consiglio Comunale dei Ragazzi di Brindisi Maria Rita Greco, Dirigente ASL Settore psicologia clinica e pedagogia dell'età evolutiva Lucia Portolano, Dirigente scolastica Coordinatrice de Tavolo docenti per l’educazione ambientale e i “diversi” linguaggi Modera gli interventi Luigi D’Elia
Info: 0831 544301 - [email protected] Si raccomanda l’Iscrizione al link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeCQzKzUy5S_gjj5wzWxZCstD2nGm25fIiuBUgnHvvrN8k8yA/viewform?usp=sf
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patti-campani · 5 months ago
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Skank Bloc Bologna: Alternative Art Spaces Since 1977 è un volume a cura di Roberto Pinto e Francesco Spampinato che ricostruisce la storia degli spazi espositivi non-profit a Bologna dal 1977 a oggi. Che si tratti di iniziative individuali, imprese cooperative o centri sociali, questi spazi hanno prodotto un vero e proprio “modello Bologna”, peculiare sia rispetto alla situazione di altre città italiane sia su scala internazionale. Il titolo del libro richiama un brano del 1978 della band post-punk inglese Scritti Politti, emblematico della percezione internazionale di Bologna come epicentro di agitazione politica e innovazione culturale. Il volume include saggi a carattere storico-teorico, interviste con i membri fondatori degli spazi in oggetto, preziosi documenti visivi d’archivio e una mappa infografica che ricostruisce la genealogia del fenomeno. Il progetto è stato vincitore dell’undicesima edizione del bando Italian Council (2022) indetto dalla Direzione Generale per la Creatività del Ministero della Cultura italiano.
A cura di Roberto Pinto e Francesco Spampinato Testi di Roberto Pinto, Francesco Spampinato, Andrea Lissoni, Lara De Lena e Davide Da Pieve ed. MOUSSE, 2024
Alcune pagine sono dedicate a Fiorile Arte
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aitan · 1 year ago
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Una quindicina di anni fa, l'allora Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ebbe l'idea di reclutare i docenti su base regionale.
Di tutta risposta Umberto Veronesi pubblicò un articolo intitolato sic et simpliciter: "Cara Gelmini la scuola non è regionale". Ne lascio qui qualche stralcio, perché mi sembra utile al dibattito sull'autonomia differenziata e sulla conseguente regionalizzazione dell'istruzione.
"L’ipotesi di legare il reclutamento dei docenti alla provenienza regionale [...] rischia di impoverire culturalmente la nostra scuola. Io sono un meridionalista convinto e credo che le menti del Sud Italia siano un punto di forza del nostro Paese. Non posso evitare di ricordare che il Meridione ci ha donato Pirandello, Verga, Tomasi di Lampedusa, Benedetto Croce.
E ha prodotto gioielli di pensiero meno noti come il carteggio fra Giustino Fortunato e Salvemini. [...] Le radici della cultura italiana e la sua evoluzione, non possono prescindere dalle terre del Sud. [...]
Non discuto il fatto che il legame con il territorio sia un elemento importante nella formazione culturale, ma diventa più produttivo se confrontato e integrato con altre culture. Il resto del mondo, in particolare gli Stati Uniti, ci dimostra che ciò che conta oggi nel processo formativo dei giovani è la cross-fertilization, quello scambio fra mentalità e culture diverse che rende appunto più fertili le menti. Questo è provato nella scienza, ma è vero anche in tutti gli altri settori di innovazione. Gli Stati Uniti hanno saputo fare della loro multietnicità (il crogiuolo delle razze o melting pot) il loro punto di forza innovativo, che li ha resi il Paese con il maggior numero di Premi Nobel scientifici negli ultimi anni. Come può il nostro Paese pensare di muoversi nella direzione opposta per rinchiudersi culturalmente addirittura nel regionalismo?
L’Italia è una nazione multietnica per ragioni storiche. Siamo figli delle culture del Mediterraneo, del Medio Oriente e poi dei popoli del Nord. L’estro e la genialità che ci hanno contraddistinto nel tempo vengono anche da questo miscuglio di etnie e delle loro culture. Tanto più striderebbe in Italia una scuola improntata al regionalismo. I nostri giovani, con le loro idee e i loro ideali, sono la vera ricchezza del nostro Paese. La scuola è il luogo ideale per coltivarli. Non lasciamo cadere il dibattito su tutto ciò che può renderla migliore o peggiore."
La Stampa, 31.07.2009
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londranotizie24 · 3 days ago
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Di Pietro Nigro È dedicata ai "Due volti dell'industria cinematografica italiana del Dopoguerra: Dino De Laurentiis e Suso Cecchi D'Amico la Leconfield Lecture 2024 della British Italian Society che si terrà il  6 novembre all'Istituto Italiano di Cultura di Londra. Torna la Leconfield lecture della Bis: il 6 novembre obiettivo sull'industria cinematografica italiana È dedicata ai "Due volti dell'industria cinematografica italiana del Dopoguerra: Dino De Laurentiis e Suso Cecchi D'Amico" la Leconfield Lecture di quest'anno della Bis, British Italian Society, che ha affidato il suo più importante evento culturale al professor Stephen Gundle. L'appuntamento di quest'anno si terrà il prossimo mercoledì 6 novembre all'Istituto Italiano di Cultura di Londra (39 Belgrave Square, London SW1X 8NX). Non è prevista una fee di ingresso ma è gradito un contributo spontaneo, ed è consigliata  la prenotazione a questo link. Stephen Gundle è professore di studi cinematografici e televisivi alla Warwick University. Ha ricoperto posizioni accademiche a Cambridge, Nottingham, Oxford e Londra prima di trasferirsi a Warwick nel 2008. I suoi interessi di ricerca si trovano nei campi del cinema e della storia culturale e politica, con un'enfasi speciale sul cinema italiano e altri media ed è autore di libri tra cui Bellissima: Feminine Beauty and the Idea of ​​Italy (2007) e Glamour: A History (2008), Mussolini's Dream Factory: Film Stardom in Fascist Italy (2013) e Fame amid the Ruins: Italian Film Stardom in the Age of Neorealism (2019). Molti dei suoi libri sono stati pubblicati anche in italiano. Negli ultimi anni ha diretto due importanti progetti di ricerca su produttori e pratiche di produzione nell'industria cinematografica italiana. Al centro della sua lecture, dunque, il cinema italiano e la sua attività di produzione nel periodo d'oro,  quello degli anni Cinquanta, uscito dalle ceneri della guerra e dai primi esperimenti di neorealismo, e cresciuto fino a diventare uno dei più importanti e influenti al mondo. Con registi come Visconti, Fellini, Antonioni e molti altri è diventato sinonimo di arte e innovazione. Questa conferenza esaminerà due persone che hanno avuto un ruolo fondamentale in questo successo: il produttore Dino De Laurentiis (1919-2020) e la prolifica sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico (1914-2010). Ognuno di loro pensava più all'industria che all'arte e lavorava non solo con i direttori artistici, ma anche con i registi delle commedie e dei film di genere che erano il pane quotidiano della produzione cinematografica italiana. I loro modi di operare difficilmente avrebbero potuto essere più diversi: sgargianti e visionari nel caso di De Laurentiis, discreti e modesti nel caso di Cecchi D'Amico. Si suggerirà che queste modalità corrispondevano al modello di lavoro di genere nell'industria, in cui i contributi femminili, non importa quanto importanti, tendevano a essere invisibili. Mentre storicamente i produttori hanno ricevuto molto meno credito rispetto ai registi, i successi di De Laurentiis sono oggi più ampiamente riconosciuti. Tuttavia è difficile sopravvalutare il ruolo di Cecchi D'Amico nell'imprimere i marchi di qualità e umanità al cinema italiano che sono stati essenziali per i suoi successi mondiali nei decenni del dopoguerra. ... Continua a leggere su
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istitutografico · 4 days ago
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“LOCANZA”: VALORE IDENTITARIO DEL LUOGO
Anna Landi
Keywords: luogo, conoscenza, idee, valorizzazione, ripopolamento
C’è una piccola grande Italia nascosta, borghi sparsi da Nord a Sud. Territori dove è sempre più difficile incontrare bambini che giocano e giovani che passeggiano. Il cuore dell’Italia che ha un battito sempre più lento e affaticato, ma dal temperamento determinato e tenace, con tanta voglia di riscatto. Quando si parla di codesti luoghi, lo si fa con la nostalgia del passato, ma è doveroso raccontarli con la complessità del presente e la necessità del futuro. Si potrebbe coniare un termine ricco di significato che ben sintetizzare l’essenza dei piccoli territori: “locanza”. Cosa significa?
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@italia_minore_si_svela
#istitutografico #locanza #annalandi #luogo #conoscenza #idee #valorizzazionedelterritorio #ripopolamento #areeinterne #paesi #paesologia #meridione #svilupposostenibile #valoreidentitario #tradizioni #innovazione
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europeansafetycouncill · 6 days ago
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Attraversare l'Italia: Novità sulle autostrade e sul turismo italiano
Guida alle Autostrade Italiane: Una Scoperta Tra Storia e Paesaggi
L'Italia, patria di un patrimonio culturale inestimabile, panorami mozzafiato e una gastronomia senza pari, rappresenta una meta ideale per viaggiatori in cerca di un'esperienza autentica. Attraversando le autostrade italiane, i visitatori hanno l'opportunità di immergersi in una fusione di modernità e tradizione, creando ricordi indelebili.
Autostrade Italiane: Un Mondo da Esplorare
Il viaggio inizia sulle autostrade che attraversano la pittoresca campagna italiana, collegando metropoli vibranti, affascinanti borghi e affacci mozzafiato sul mare. Queste arterie di viaggio sono il cuore pulsante dell'Italia, facilitando la scoperta di regioni ricche di storia e cultura.
L'efficienza e la qualità delle autostrade italiane sono garantite da un impegno costante in termini di sviluppo e manutenzione. Stradenuove.net, una fonte autorevole in materia di infrastrutture di trasporto, fornisce aggiornamenti regolari su progetti e innovazioni volte a potenziare la rete stradale del paese.
Innovazione e Crescita delle Autostrade Italiane
Secondo gli ultimi report di Stradenuove.net, l'Italia sta investendo significativamente per potenziare le sue autostrade esistenti e per sviluppare nuove rotte, al fine di soddisfare la crescente domanda di mobilità e migliorare la connettività tra le principali città e attrazioni turistiche. Questi interventi mirati non solo agevolano gli spostamenti dei pendolari, ma rendono anche accessibili le mete più ambite dai turisti.
Scenari Incontaminati e Bellezze Naturali
Oltre alla funzionalità, le autostrade italiane offrono ai viaggiatori panorami incantevoli, tra colline rigogliose, vigneti e monumenti storici. Dai paesaggi soleggiati della Toscana alla selvaggia Costa Amalfitana, ogni tratto di strada è un invito a scoprire la ricchezza culturale e naturale dell'Italia.
L'Italia, Un Viaggio Nel Cuore della Cultura
Le autostrade italiane sono molto più che semplici vie di comunicazione; sono le guide ideali per un viaggio alla scoperta di una nazione ricca di passione, bellezza e fascino eterno. Per chi desidera vivere un'avventura italiana autentica, è fondamentale rimanere informati attraverso fonti affidabili come Stradenuove.net.
Per ulteriori informazioni sull'infrastruttura dei trasporti e sulle opportunità turistiche italiane, visitate il sito Stradenuove.net.
Per maggiori informazioni:-
Strade Nuove
Autostrade ultime notizie
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micro961 · 21 days ago
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TECHStyle Hub: ecco il Metaverso per le Imprese Culturali e Creative: Iscrizioni aperte entro il 10 novembre
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Il Metaverso per le imprese culturali e creative è ora realtà: il progetto TECHstyle Hub, che si propone di rivoluzionare l’interazione tra arte, moda e tecnologia, offrendo soluzioni creative e interattive per le industrie culturali e creative, muove i suoi primi passi e sono aperte ora le iscrizioni per il “CREATIVE INDUSTRIES WORK EXPERIENCE”, uno spazio virtuale interattivo in cui giovani artisti possono esibirsi e creare la propria performance con l’aiuto di tutor: musicisti, produttori, content creator, visual artist 3D possono iscriversi entro il 10 novembre per proporre i loro progetti e vederli realizzati all'interno del Metaverso.
Il progetto, realizzato da Creative Hub Bologna, Fondazione Fashion Research Italy e MISTER Smart Innovation, gestore del Tecnopolo Bologna CNR, offrirà un'esperienza unica e coinvolgente. Gli utenti potranno muoversi liberamente all'interno di ambienti virtuali ricreati fedelmente dal team di Mister Smart Innovation, ammirando i disegni tessili come se fossero esposti in una galleria d'arte. Inoltre, ogni ambiente sarà accompagnato da un sottofondo musicale ideato ad hoc da Creative Hub Bologna. TECHStyle Hub non è solo una semplice digitalizzazione. È un'opportunità per ripensare il modo in cui si conserva e si valorizza il patrimonio culturale. Grazie alla realtà virtuale, sarà possibile creare esperienze interattive e coinvolgenti, come workshop e sfilate di moda digitali e mostre tematiche.
Phygital: le opportunità del web 3.0 per l’industria del fashion
Focus della presentazione generale di TECHStyle Hub, sarà Phygital: una tavola rotonda per riflettere su come i mondi digitali e fisici si interfacciano nel settore della Moda. Parteciperanno Gloria Maria Cappelletti, Editor in Chief & Creative Director, RED-EYE magazine, Marco Bisato Co Founder & CEO at CUSTOMIX - Applied Group, Sara Noggler Innovative Marketing Strategist - former Metaverse Fashion Council e Giordano Copparoni, Head Of International Marketing at Warner Music Italy e la moderazione di Andrea Guolo, giornalista di moda e moderatore grandi eventi. L'evento si terrà sia in presenza, presso la Sala Ovale di F.FRI, che contemporaneamente nel metaverso sulla piattaforma Spatial.io.
MISTER Smart Innovation
MISTER Smart Innovation scrl è un Laboratorio di ricerca industriale e un Centro di innovazione accreditato alla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna, esempio virtuoso di organismo di ricerca costituito come Partnership Pubblico-Privata. MISTER, come gestore del Tecnopolo Bologna CNR, promuove e valorizza la cultura tecnico-scientifica, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di un’innovazione sostenibile. Per lo sviluppo delle Industrie Culturali e Creative, MISTER mette a disposizione delle imprese il proprio know-how sulle tematiche: sensoristica per il monitoraggio del patrimonio culturale, dispositivi per conservazione e restauro, intelligenza artificiale e sistemi diagnostici predittivi, tecnologie digitali e immersive.
Fondazione Fashion Research Italy
Situata in un polo didattico museale di oltre 7.000 mq, Fondazione FRI è una Fondazione no profit attiva dal 2015 a Bologna, le cui attività perseguono quattro principali obiettivi che ne delineano i valori:
Promuovere la tradizione creativa del Made in Italy mettendo a servizio di studiosi e designer un archivio composito di cui costituisce una testimonianza concreta, ma anche sensibilizzando le imprese a valorizzare il proprio heritage, spesso non sfruttato per il suo valore strategico.
Garantire nuova linfa al sistema imprenditoriale per mezzo dell’aggiornamento delle competenze degli addetti ai lavori e della formazione delle nuove figure professionali richieste dall’evoluzione del progresso.
Favorire l’adozione di un modello produttivo sostenibile fornendo strumenti concreti che rispondano alle esigenze di ogni realtà: dalla selezione di materiali per la confezione, alla formazione delle figure dedicate, fino alla consulenza per percorsi a lungo termine.
Amplificare il valore e la competitività delle manifatture moda grazie alla facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta di soluzioni e professionalità che stimolino l’evoluzione tecnologica e culturale dell’intera filiera.
Creative Hub Bologna (MPDA aps)
Il Centro Polifunzionale Della Filiera Musica, Cultura e Creatività In Emilia-Romagna, situato in Zona Roveri a Bologna fa confluire startup, aziende ed individui di talento provenienti dai settori creativi e tecnologici con prestigiose Istituzioni accademiche e di formazione, con l’impegno di una stretta collaborazione e di un beneficio reciproco. CHB fornisce un ecosistema unico e dinamico mediante partners fisici (in presenza) e virtuali (a distanza). Particolare enfasi è posta sulla internazionalizzazione, aspetto cruciale che ottimizza collegamenti e opportunità per tutti i soggetti coinvolti. La Mission di CHB è quella di andare in aiuto ai singoli soggetti attraverso un approccio collettivo.
La struttura include studi di registrazione e mastering, aula magna per eventi live ed in streaming, sale prova, production boxes, sala per la creazione e fruizione di contenuti in realtà virtuale, sala di posa foto/video, regia radiofonica, aule didattiche,  lavagne LIM e strumentazione di ultima generazione, allestite in partnership con aziende leader del mercato,  sale riunioni, ala coworking con uffici per startup ed enti, aree coworking quick desk, biblioteca, cucina ed aree comuni interne ed esterne. Connessioni WiFi e di rete ultraveloci anche in upload.
Il progetto TECHstyle Hub beneficia dell’incentivo “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC), che favorisce l’innovazione e la digitalizzazione delle micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit. La misura è promossa dal Ministero della Cultura (Direzione Generale Creatività Contemporanea) e può contare su una dotazione finanziaria di 115 milioni di euro prevista dal PNRR. TOCC rientra nella Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Investimento 3.3, Sub-Investimento 3.3.2.
Instagram: https://www.instagram.com/creative.hub.bologna/
Press, info e materiali stampa:
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pier-carlo-universe · 9 days ago
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Alessandria apre la Stagione Teatrale 2024-2025: Arte e Cultura tra Storia e Innovazione. Teatro Alessandrino, Teatro Ambra e Teatro San Francesco si uniscono per un cartellone ricco di emozioni, da Ambra Angiolini a Franco Branciaroli
La Città di Alessandria dà il via alla Stagione Teatrale 2024-2025, una serie di spettacoli che si svolgeranno nei principali teatri della città, con la partecipazione di attori di grande calibro
La Città di Alessandria dà il via alla Stagione Teatrale 2024-2025, una serie di spettacoli che si svolgeranno nei principali teatri della città, con la partecipazione di attori di grande calibro. Dal 19 dicembre 2024 al 4 aprile 2025, gli appassionati di teatro avranno l’opportunità di assistere a sei spettacoli in abbonamento presso il Teatro Alessandrino, oltre a diversi eventi del Segmento…
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divulgatoriseriali · 7 months ago
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IL PADRE FONDATORE DEI MANGA: oSAMU tEZUKA
In questo articolo parleremo di Osamu Tezuka: maestro della tradizione manga giapponese, a breve scopriremo la sua vita durante la seconda guerra mondiale e ci inoltreremo negli incredibili mondi nati dalla sua matita. La Trasformazione di un Medico in Artista: Il Percorso di Osamu Tezuka nel Mondo del Manga Nato a Toyonaka nel 1928 e cresciuto a Takarazuka, fu un rivoluzionario artista del…
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usmaradiomagazine · 27 days ago
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𝐔𝐍𝐃𝐄𝐑 𝐓𝐇𝐄 𝐋𝐀𝐁𝐄𝐋 ON AIR – 9:00 pm (CET) – usmaradio.org
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Usmaradio presenta un nuovo spazio di esplorazione musicale: "Under the Label", un programma ideato e condotto da Andreij Rublev. Ogni due settimane, il venerdì alle 21:00 a partire dall’11 ottobre, Rublev ci guiderà in un viaggio attraverso le trame della musica contemporanea, underground, indipendente e sperimentale, indagando le nuove tendenze e le contaminazioni tra generi che stanno ridefinendo il panorama sonoro globale
𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚: venerdì 11 ottobre 2024
𝐭𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨: New Folklore in an Hyperconnected World
Nel primo episodio, Rublev affronta un tema cruciale per la musica contemporanea: come il folklore musicale si sta trasformando nell’era digitale, in cui la cultura tradizionale e le sonorità locali vengono reinterpretate, remixate e rilanciate in un mondo iperconnesso
𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨:
» MAI MAI MAI, alias Toni Cutrone, è un musicista e compositore che esplora le radici del folklore del Mediterraneo, rielaborandole attraverso un'ampia gamma di suoni industriali e ambientali.
» Raja Kirik, è un duo indonesiano composto da Yennu Ariendra (elettronica) e J. Mo'ong Santoso Pribadi (strumenti autocostruiti), due artisti radicali che attingono alla ricca tradizione culturale di Java ed alla sua storia di lotta all’oppressione colonoliasta per creare musica che sorprende, sfida ed educa in egual misura.
»  Senyawa è una band sperimentale da Java, Indonesia, composta da Rully Shabara e Wukir Suryadi. Shabara utilizza tecniche vocali estese e diverse lingue dell’Indonesia come il Sulawesian ed il Javanese. La musica è prodotta dagli strumenti autocostruiti di Suryadi, fatti di bambù e strumenti per l’agricoltura della tradizione rurale, combinati con l’elettronica.
» Chouk Bwa & The Ångstromers Poliritmi afrocaraibici voodoo incontrano la dub ed i suoi bassi profondi. La band haitiana Chouk Bwa ed il duo elettronico olandese The Ångströmers combinano la “mizik rasin” (musica delle radici) con una potente produzione elettronica.
»  Ryan Treanor & Ocen James Treanor, musicista elettronico di Amsterdam, ha lavorato in Uganda fianco a fianco ad Ocen James, suonatore di rigi-rigi, un violino tradizionale. Insieme hanno sviluppato una collaborazione basata fortemente sull’improvvisazione che combina i due mondi musicali della musica elettronica e tradizionale e li trasporta in nuovo territori.
»   Arsenal Mikebe Arsenal Mikebe sono un ensemble di percussioni ugandese che si muove tra musica acustica ed elettronica. Attraverso la costruzione di uno strumento a percussione metallico che sfrutta i suoni della iconica drum machine TR-808, gli Arsenal Mikebe integrano la musica elettronica nelle loro frenetiche performance.
Nell’episodio ci si interroga su come l'iperconnessione globale abbia permesso la diffusione e la mutazione del folklore tradizionale, esplorando come artisti contemporanei riprendono, destrutturano e ricompongono suoni e narrazioni provenienti da radici culturali antiche. Il risultato è una fusione di passato e presente, che dà vita a nuove forme espressive in bilico tra memoria collettiva e innovazione artistica
Ogni puntata di "Under the Label" offre un’occasione unica per scoprire artisti che sfidano le categorizzazioni musicali, rompendo le barriere tra generi e culture. Le trasmissioni non sono solo un viaggio musicale, ma anche un'esplorazione critica delle tendenze culturali e sonore che caratterizzano il mondo contemporaneo
→ Andreij Rublev, alias di Andrea Gava, è un musicista e produttore italiano con un percorso che abbraccia vari progetti artistici tra sperimentazione sonora e performance dal vivo. Con una profonda conoscenza del panorama underground, Rublev è noto per la sua abilità nel creare ponti tra culture musicali diverse, spaziando dall'elettronica fino alle nuove frontiere della sperimentazione elettroacustica
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Usmaradio presents a new space for musical exploration: "Under the Label", a show conceived and hosted by Andreij Rublev. Every two weeks, on Fridays at 9:00 PM starting October 11, Rublev will guide us through the threads of contemporary, underground, independent, and experimental mu-sic, investigating the new trends and cross-genre contaminations that are redefining the global sound-scape
First episode: Friday, October 11, 2024
Title: New Folklore in an Hyperconnected World
In this first episode, Rublev tackles a crucial topic in contemporary music: how musical folklore is transforming in the digital age, where traditional culture and local sounds are being reinterpreted, re-mixed, and relaunched in a hyperconnected world
Featured artists in the first episode:
» MAI MAI MAI Toni Cutrone, aka Mai Mai Mai, explores an incredible blend of Southern Italian Folklore, industrial drone, proto-techno & punishing miasmic electronic music.
» Raja Kirik, is the Indonesian duo by Yennu Ariendra and J. Mo'ong Santoso Pribadi, two radical artists who draw on Java's rich cultural traditions and its history of struggle against colonial oppres-sion to create music that surprises, challenges and educates in equal measure.
» SENIAYWA is an experimental band from Indonesia, consisting of Rully Shabara and Wukir Suryadi. Shabara provides his extended vocal techniques in various languages including Sulawesian, Javanese and Indonesian. The music is provided by Suryadi's self-built musical instruments made from bamboo and traditional agricultural tools from rural Indonesia combined with electronics.
» Chouk Bwa & The Ångstromers Afro-Caribbean voodoo polyrhythms meet bass-weight dub electronics. The Haitian six-piece Chouk Bwa and Belgian production duo, The Ångströmers, combines the Haitian mizik rasin (roots music) with rumbling electronic production.
» Ryan Treanor & Ocen James Treanor, electronic musician from Rotterdam, spent some time working in Uganda alongside traditional fiddle player Ocen James, developing an improvisation-heavy collaboration that would push both musicians' idiosyncrasies into completely new places.
» Arsenal Mikebe Based in Kampala, Arsenal Mikebe are a groundbreaking Ugandan ensemble who playfully dance around the fringes of of acoustic and electronic music. By reverse engineering Roland's iconic TR-808 beatbox, they devised a steel-cast "percussion machine" that allows Arsenal Mikebe to seamlessly integrate bass-heavy electronic sounds into their frenetic performances.
The episode will delve into how global hyperconnectivity has enabled the diffusion and mutation of traditional folklore, exploring how contemporary artists are deconstructing and recomposing sounds and narratives rooted in ancient cultural traditions. The result is a fusion of past and present, giving rise to new forms of expression that balance collective memory and artistic innovation
Each episode of "Under the Label" offers a unique opportunity to discover artists who challenge musical categorization, breaking barriers between genres and cultures. The broadcasts are not just a musical journey but also a critical exploration of the cultural and sonic trends shaping the contemporary world
→ Andreij Rublev, aka Andrea Gava, is an Italian musician and producer whose career spans var-ious artistic projects, blending sound experimentation with live performances. With deep knowledge of the underground scene, Rublev is known for his ability to bridge diverse musical cultures, ranging from electronic music to the new frontiers of electroacoustic experimentation.
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stranotizie · 29 days ago
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OPPO celebra i suoi vent'anni con la missione "Technology for Mankind, Kindness for the World", annunciando una partnership con l'UNESCO. Questa collaborazione mira a promuovere l'educazione culturale e la diversità attraverso la tecnologia, in particolare tramite soluzioni di imaging. L'intento è di preservare e trasmettere il patrimonio culturale, permettendo ai giovani di esplorare il mondo e connettersi con culture diverse, seguendo il tema "Connecting Cultures, Inspiring Futures". Per supportare lo sviluppo dell'educazione giovanile in Africa e Asia, OPPO donerà 1.000 tablet, sui quali saranno disponibili corsi di programmazione culturale nell'ambito della "Youth Coding Initiative". Inoltre, OPPO ha avviato la campagna globale #CaptureMyCulture, invitando gli utenti a condividere foto e storie che celebrano le tradizioni locali come modo per contribuire alla preservazione culturale. Fermim E. Matoko, Assistant Director-General per Priority Africa ed External Relations, ha espresso apprezzamento per l'impegno di OPPO, sottolineando i benefici che studenti e insegnanti di Africa e Asia trarranno da questa nuova partnership, in linea con la visione dell'UNESCO. L'avvio ufficiale della partnership avverrà una volta completate le procedure richieste dall'UNESCO. L’iniziativa ha ricevuto supporto dalla Commissione Nazionale della Repubblica Popolare Cinese per l'UNESCO. OPPO continua il suo impegno per l'educazione culturale collaborando anche con Discovery Channel nel progetto "Culture in a Shot". Questa iniziativa globale si propone di proteggere la diversità culturale attraverso l'imaging, evidenziando sforzi di conservazione come quelli del gruppo Lisu in Thailandia, che preserva il proprio patrimonio musicale, degli artigiani indonesiani che praticano l'antica arte del batik, e dei ballerini di flamenco spagnoli che incarnano la cultura andalusa attraverso la loro arte. Ogni gruppo coinvolto racconta una storia culturale unica attraverso la propria espressione artistica, dimostrando come la tecnologia e la creatività possano unirsi per celebrare e proteggere la diversità culturale nel mondo.
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fotografoinviaggio · 1 month ago
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Un Viaggio nella Storia e nella Cultura di Coimbra
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Coimbra, antica capitale del Portogallo, è una città che affascina con il suo richiamo storico e culturale. Il suo legame con l'istruzione e la conoscenza è testimoniato dall'Università di Coimbra, una delle più antiche università d'Europa. Fondata nel 1290, l'università ha formato generazioni di studenti e ha contribuito notevolmente alla cultura e alla scienza portoghese. Questa rinomata istituzione ha reso Coimbra un centro di apprendimento e innovazione, attirando studenti e studiosi da tutto il mondo.
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Camminando per le strade di Coimbra, i visitatori possono notare l'influenza dell'università in ogni angolo. Cafè, librerie e spazi pubblici sono animati da discussioni accademiche e da eventi culturali. La città è un luogo dove l'arte e la storia si intrecciano, con monumenti storici e musei che raccontano la ricca eredità di Coimbra. Insomma, Coimbra non è solo una città storica, ma un vero e proprio crocevia di idee e cultura.
Il Monastero di Santa Cruz
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Il Monastero di Santa Cruz, situato nel cuore di Coimbra, è una delle gemme storiche più incantevoli del Portogallo. Fondato nel 1131 da monaci cistercensi, questo monastero ha servito non solo come luogo di culto, ma anche come centro culturale e educativo. Oggi, il Monastero di Santa Cruz è riconosciuto come un importante sito patrimoniale e attira visitatori da tutto il mondo. Questo blog post esplorerà la storia, l'architettura e l'importanza del monastero, offrendo uno sguardo più approfondito sulla sua eredità.
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Coimbra, una delle città più antiche del Portogallo, è sede di numerosi monumenti storici, ma il Monastero di Santa Cruz si distingue per la sua bellezza architettonica e il suo significato culturale. Iniziamo a scoprire la storia di questo meraviglioso luogo, che ha visto passare secoli di vita spirituale, culturale e intellettuale. Il monastero ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo della città e continua a influenzare le generazioni future. I primi anni e la fondazione
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Il Monastero di Santa Cruz fu fondato nel 1131 dai monaci cistercensi, in un periodo critico per la storia portoghese. All'epoca, il Portogallo stava ancora definendo la propria identità nazionale e religiosa. I monaci cistercensi, noti per la loro vita austera e per il lavoro agricolo, contribuirono notevolmente allo sviluppo della regione, introducendo nuove tecniche agricole e pratiche di gestione del suolo. Questa innovazione non solo migliorò l'economia locale, ma creò anche un legame profondo con la comunità circostante.
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Fino al XVII secolo, il monastero divenne un centro di formazione per giovani religiosi, e la sua biblioteca raccolse numerosi testi preziosi. Durante il regno di San Ferdinando, il monastero si affermò come un’importante istituzione educativa, contribuendo alla crescita culturale di Coimbra. Questo periodo d'oro ha lasciato un'impronta duratura non solo sul monastero, ma anche sull’intera città. Ristrutturazioni e pacchetti architettonici
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Nel corso dei secoli, il Monastero di Santa Cruz subì varie ristrutturazioni e ampliamenti, riflettendo i diversi stili architettonici e le influenze artistiche del momento. La transizione dal romanico al gotico si può osservare attraverso le magnifiche facciate e gli interni meravigliosamente decorati. Oggi, i visitatori possono ammirare le intricate decorazioni, i dettagli scolpiti e le imponenti colonne che caratterizzano il monastero. Un momento significativo nella storia architettonica del monastero si verificò nel XVII secolo, quando venne completata la ristrutturazione barocca. Questa trasformazione portò a interni splendidamente decorati, arricchiti da affreschi e stucchi. I diversi stili architettonici che si intrecciano nel monastero raccontano una storia di evoluzione che riflette non solo le tendenze artistiche del tempo, ma anche la resilienza della comunità religiosa.
L'architettura e le meraviglie visive
L'architettura del Monastero di Santa Cruz è un esempio preminente di come diversi stili possono coesistere in armonia. L’ingresso principale, con la sua facciata romanica, accoglie i visitatori con la sua imponenza. Le porte in legno massiccio e i dettagli decorativi incisi sono solo alcune delle caratteristiche che richiamano attenzione. Man mano che si entra, il chiostro offre un rifugio tranquillo, circondato da colonne eleganti e archi che incorniciano giardini ben curati. Inoltre, la chiesa del monastero è un vero gioiello. Il suo altare maggiore, riccamente decorato, è un esempio perfetto dell'arte barocca portoghese. Le opere d'arte all'interno della chiesa evidenziano la devozione dei monaci e il ricco patrimonio religioso di Coimbra. Ogni angolo del monastero racconta una storia, trasmettendo un senso di pace e contemplazione che affascina i visitatori.
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Un patrimonio culturale Oltre alla bellezza architettonica, il Monastero di Santa Cruz custodisce una vasta collezione di opere d'arte e manufatti storici. La biblioteca monastica, rinomata per la sua collezione di manoscritti e libri antichi, è un tesoro per studiosi e appassionati di storia. Questa biblioteca rappresenta un pilastro fondamentale della comunità intellettuale di Coimbra, riflettendo l'importanza del sapere e della cultura nel corso dei secoli.
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L'importanza del monastero va oltre l'aspetto religioso e culturale; esso racchiude il patrimonio collettivo della città di Coimbra. Ogni anno, il monastero ospita eventi culturali, mostre e concerti, dimostrando come passato e presente possano convivere in armonia. I visitatori non solo possono esplorare la storia del monastero, ma anche partecipare a una serie di attività che promuovono l'arte e la cultura locale.
L'Università di Coimbra:  la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina
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L'Università di Coimbra, fondata nel 1290, è una delle istituzioni accademiche più antiche e prestigiose del mondo. Situata nella storica città di Coimbra, in Portogallo, questa università non è solo un luogo di apprendimento, ma anche una testimonianza vivente della ricca storia culturale del paese. Ogni anno, migliaia di studenti e visitatori si recano a Coimbra per esplorare il suo campus, ricco di eleganti architetture, straordinarie biblioteche e importanti luoghi di culto.
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In questo contesto, la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina spiccano come due gemme straordinarie. La Cappella di São Miguel, situata all'interno dell'Università, rappresenta una fusione di arte e spiritualità, mentre la Biblioteca Joanina, un autentico scrigno di conoscenza, è uno dei luoghi più iconici della vita accademica del Portogallo.
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La Cappella di São Miguel: un faro di spiritualità e arte
La Cappella di São Miguel è una delle aree più significative dell'Università di Coimbra. Costruita nel XVIII secolo, questa cappella è dedicata a San Michele, l'arcangelo noto per la sua protezione e guida. La sua architettura barocca cattura immediatamente l'attenzione dei visitatori. L'interno è riccamente decorato con affreschi e opere d'arte che riflettono l'importanza religiosa e culturale del luogo.
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Inizialmente, la cappella serviva come luogo di culto per gli studenti e il personale dell'università. Attraverso i secoli, ha mantenuto la sua funzione religiosa, divenendo anche un importante luogo di celebrazione degli eventi accademici. La sua bellezza architettonica e i dettagli artistici la rendono un punto di riferimento non solo per gli studenti ma anche per i turisti che desiderano approfondire la storia culturale di Coimbra.
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Un luogo di celebrazione e rituale La Cappella di São Miguel non è solo un luogo di bellezza, ma anche uno spazio vivo di rituali e celebrazioni. Ogni anno, gli studenti dell'Università di Coimbra partecipano a diverse cerimonie religiose all'interno della cappella. Durante l'iniziazione e altre celebrazioni importanti, la cappella diventa un centro di socializzazione e spiritualità, unendo gli studenti in un'esperienza condivisa di fede e tradizione.
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Inoltre, la cappella ospita concerti e altri eventi culturali, attirando artisti e musicisti da tutto il Portogallo. Questa vivacità contribuisce a creare un'atmosfera dinamica, in cui la storia e la modernità si intrecciano, rendendo la cappella un luogo di grande significato sia per gli studenti che per i visitatori.
La Biblioteca Joanina: un tesoro di conoscenza
La Biblioteca Joanina, costruita nel XVIII secolo, è uno dei tesori più preziosi dell'Università di Coimbra. Questa biblioteca non è solo un luogo di studio, ma è anche un capolavoro architettonico che affascina i visitatori con il suo design barocco. Il grande atrio, con soffitti decorati e scaffali in legno pregiato, trasmette un senso di grandezza e sacralità. Oltre ad essere una biblioteca, è un'opera d'arte a tutti gli effetti.
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Inoltre, la Biblioteca Joanina ospita una vasta collezione di libri antichi e manoscritti rari, molti dei quali risalgono al periodo della fondazione dell'Università. Non sorprende che qui si trovi una delle più importanti raccolte di testi del Portogallo, un patrimonio inestimabile per gli studiosi e gli appassionati di storia.
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Un centro di studio e ricerca La Biblioteca Joanina non è solo un luogo dove si conservano libri; è anche un attivo centro di studio e ricerca. Gli studenti e i ricercatori possono accedere a questo spazio per approfondire le loro ricerche, perstudiare libri rari e per interagire con esperti di vari settori. Le numerose iniziative promosse dalla biblioteca, tra cui conferenze, mostre e laboratori, hanno reso questo spazio un punto di riferimento per la cultura e l'istruzione a Coimbra.
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In un'epoca in cui la digitalizzazione sta cambiando il modo in cui accediamo alla conoscenza, la Biblioteca Joanina si impegna a mantenere viva la tradizione del libro stampato. La bellezza dei suoi volumi antichi e la loro rara fragranza attirano ogni anno numerosi visitatori, desiderosi di immergersi in un'atmosfera di scoperta e meraviglia. Read the full article
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sardies · 1 month ago
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Anche Alghero aderisce alle Giornate europee del Patrimonio 2024
Anche quest’anno la città di Alghero, su impulso dell’assessorato alla Cultura e Innovazione aderisce con numerosi e imperdibili eventi alle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days, GEP), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, che si terrà in tutta Italia sabato 28 e domenica 29 settembre con il coordinamento del Ministero della Cultura. Nelle due giornate,…
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istitutografico · 4 days ago
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“LOCANZA”: VALORE IDENTITARIO DEL LUOGO
Anna Landi
Keywords: luogo, conoscenza, idee, valorizzazione, ripopolamento
C’è una piccola grande Italia nascosta, borghi sparsi da Nord a Sud. Territori dove è sempre più difficile incontrare bambini che giocano e giovani che passeggiano. Il cuore dell’Italia che ha un battito sempre più lento e affaticato, ma dal temperamento determinato e tenace, con tanta voglia di riscatto. Quando si parla di codesti luoghi, lo si fa con la nostalgia del passato, ma è doveroso raccontarli con la complessità del presente e la necessità del futuro. Si potrebbe coniare un termine ricco di significato che ben sintetizzare l’essenza dei piccoli territori: “locanza”. Cosa significa?
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