#generazioni
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gregor-samsung · 4 months ago
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" Secondo un dato riferito nel rapporto annuale del Censis (dicembre del 2019), gli italiani sono affetti da una sindrome inquietante: la scomparsa del futuro. E questo provoca una sorta di “stress post-traumatico” collettivo. Assenza di futuro significa cose molto precise. La grande maggioranza vede che la mobilità sociale è bloccata, che l’ascensore sociale è rotto, che l’offerta di lavoro è scarsa; gli operai non sperano in avanzamenti; imprenditori e professionisti temono perfino una brusca scivolata in basso. Grave appare specialmente la condizione dei giovani in età lavorativa. Qui secondo una statistica del 2017 abbiamo il record europeo della cosiddetta generazione «neet» («neither in employment nor in education or training»): giovani tra i 18 e i 24 anni che non studiano, non hanno un lavoro e non lo cercano*. La perdita della memoria e l’ignoranza della storia si sommano all'assenza di futuro. O forse è proprio l’assenza di futuro che provoca una distorsione profonda nel senso del passato. La memoria sociale, detta anche memoria storica, è frutto di una continua rielaborazione di fatti e idee. Ed è qui che ci si imbatte nel ritorno d’attualità di relitti di nazismo e fascismo nelle idee e nei comportamenti collettivi. Ma intanto bisognerà tenere presente il nesso tra memoria del passato e speranza di futuro. "
*La ricerca Il silenzio dei NEET. Giovani in bilico tra rinuncia e desiderio è stata redatta da Annarita Sacco e rivista dallo staff del Comitato Italiano dell'Unicef.
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Adriano Prosperi, Un tempo senza storia. La distruzione del passato, Giulio Einaudi editore (collana Vele); prima edizione: 19 gennaio 2021. [Libro elettronico]
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aitan · 4 months ago
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Credo fermamente nella centralità dello scontro generazionale. Si cresce anche così: confrontando e scontrando il proprio impeto giovanile con gli schemi consunti dei vecchi. Personalmente, ringrazio ancora la generazione che mi ha preceduto per avermi dato l'occasione di combatterla per affermare le mie ragioni e proporre schemi nuovi.
L'importante è intendersi sui fondamentali. Tutto il resto è discutibile e modificabile.
Ma non mi chiedete quali siano i fondamentali.
Chiedetelo a voi stessi, piuttosto.
aitanblog.wordpress.com
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ideeperscrittori · 1 year ago
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(Premessa: nel 1993 avevo vent'anni.)
La domanda "Qual è una cosa che proprio non sopporti su Facebook?" può mettere in difficoltà tanta gente. C'è l'imbarazzo della scelta. Ma io so cosa rispondere. In prima posizione metto quei post di incredibile successo tipo: "Noi giovani degli anni 80 e 90 siamo stati i migliori. Ci divertivamo con poco, sapevamo amare davvero, ci incontravamo dal vivo, senza Netflix, senza internet, senza social".
Poi, non si sa come, gli straordinari e profondissimi giovani degli anni 80 e 90 sono cresciuti, si sono iscritti in massa ai social network e molti di loro hanno cominciato a pubblicare cose imbarazzanti come: "Gli italiani nelle tende, gli immigrati negli hotel a cinque stelle con 35 euro al giorno"; "Ma quale cambiamento climatico? Oggi fa freddo"; "Complotto gender"; "Noi giovani degli anni 80 e 90 siamo stati i migliori".
Cosa è andato storto?
[L'Ideota]
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emz26 · 2 days ago
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Biancaneve e dintorni.
Spesso mi capita di parlare con persone di età diverse dalla mia, e di recente una banalità mi ha folgorato.
Non tutti abbiamo gli stessi nomi o gli stessi volti legati agli stessi ruoli, e va benissimo così.
Permettetemi degli esempi:
Il meteorologo, per alcuni è Bernacca e per altri è Giuliacci.
Il papa, per alcuni è Giovanni Paolo e per altri è Francesco
Il pilota, per alcuni è Schumy e per altri è Hamilton
Il cartone animato, per alcuni è Dragonball e per Altri è Naruto.
Nick Fury, per alcuni è bianco e per altri è nero.
M.J., per alcuni è bianca per altri è Zendaya.
Spiderman, per alcuni è bianco e per altri è nero.
Peter, per alcuni è Toby e per altri è Tom.
E va benissimo così.
Come diceva il buon Stan "il sorridente" Lee, smettetela di fare i punticchiosi e godetevi lo spettacolo.
E Biancaneve?
Biancaneve ne esiste una ed una soltanto, ed è questa qui.
youtube
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aaquilas-blog · 2 months ago
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Millennial, Generazione X… Y… Z… Dov'è il Rispetto?
Finalmente qualcuno ne parla. Come non essere d’ accordo? Basta guardarsi attorno, anche dentro le nostre case, quello che è venuto meno è proprio il RISPETTO. Non è solo questione di non conoscere la parola ma quella di non essere capaci di praticarla. Il RISPETTO dovrebbe essere il pilastro su cui si costruiscono non solo le relazioni familiari, ma anche quelle sociali. Quando manca, tutto si…
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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Lo sapevate che nostra nonna ci ha portate in grembo?
Tutti gli ovociti si formano nelle nostre ovaie quando ancora siamo un feto di 4 mesi, nel grembo di nostra madre.
Ciò significa che quando la nostra nonna portava in grembo nostra madre, una parte di noi era presente, in un minuscolo follicolo, nelle ovaie di nostra madre.
Insomma, ognuna di noi ha trascorso 5 mesi nel grembo della propria nonna, che a sua volta si è formata nel grembo della sua nonna.
Vibriamo al ritmo del sangue di nostra madre ancor prima che nascesse, e questa pulsazione è il filo rosso che risale da nonna in nonna fino alla prima madre.
rinasceremamma
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donaruz · 2 years ago
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STA MORENDO LA GENERAZIONE DI FERRO, per dare il passaggio alla generazione di Cristallo,Sta morendo la generazione che senza studi ha educato i suoi figli.
Quella che, nonostante la mancanza di tutto, non ha mai permesso di mancare l'indispensabile in casa.
Colei che ha insegnato i valori, iniziando dall'amore e dal rispetto.
Le persone che insegnano agli uomini il valore di una donna e alle donne il rispetto per gli uomini.
Stanno morendo coloro che potrebbero vivere con pochi lussi senza sentirsi frustrati per questo.
Quelli che hanno lavorato fin da piccoli e hanno insegnato il valore delle cose, non il prezzo.
Chi ha vissuto mille difficoltà e senza arrendersi ci ha insegnato a vivere con dignità.
Quelli che dopo una vita di sacrifici e problemi vanno con le mani rugose, ma con la fronte alzata.
La generazione che ci ha insegnato a vivere senza paura sta morendo.
Sta morendo la generazione che ci ha dato la vita.
Web/ non conosco l'autore (⚠️ sistemato da Monya)
🌿 Pietre: Bosco e Magia
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illsadboy · 1 year ago
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yourtrashcollector · 2 years ago
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I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa.
Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi.
E sebbene stiano con voi, non vi appartengono.
Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri.
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete offrire dimora ai loro corpi,
ma non alle loro anime.
Perché le loro anime abitano la casa del domani,
che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di essere simili a loro,
ma non cercare di renderli simili a voi.
Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati.
L’Arciere vede il bersaglio sul percorso dell’infinito, e con la Sua forza vi piega affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.
Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell’Arciere.
Poiché così come ama la freccia che scocca, così Egli ama anche l’arco che sta saldo.
Kahlil Gibran, I figli
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libero-de-mente · 2 years ago
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Mondo futuro
Leggo spesso che dovremmo impegnarci tutti, per lasciare un mondo migliore alle generazioni future. Ma credo che quest'idea, pensata anche da chi ci ha preceduto su questo pianeta, sia scritta in una sequenza sbagliata.
Secondo me, invece, dovremmo impegnarci tutti, per lasciare delle generazioni future migliori a questo mondo. Così presumo funzionerebbe meglio. Per il mondo dico.
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dtpnews · 24 days ago
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La lesione della guerra viene trasmessa attraverso i geni tra le generazioni, gli scienziati hanno dimostrato
Il gruppo internazionale di scienziati degli Stati Uniti e della Giordania ha scoperto che lo stress e la violenza sperimentati a causa di guerre possono lasciare tracce nei geni umani e trasmessi attraverso le generazioni. Lo studio è pubblicato su Scientific Reports Scientific Journal (SCIREP). Il team ha scoperto per la prima volta un fenomeno nelle persone, precedentemente noto solo negli…
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gregor-samsung · 23 days ago
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“ Cambiano le generazioni e i figli assomigliano ai loro tempi piú che ai loro padri, come scrisse Marc Bloch. La prospettiva delle nuove generazioni si è fatta diversa da quella dei loro padri, il mondo umano è cambiato, gli spazi e i tempi nuovi sono diversi dagli antichi, quelle che sembravano conquiste ferme e indiscutibili devono di nuovo sottoporsi alla prova della nuova configurazione del mondo. E chi profetizzava la fine della storia è stato presto disingannato. Quello che invece si è fatto sempre piú evidente è un processo che potremmo definire di distruzione del passato. La definizione non ci appartiene. È stato Eric Hobsbawm nel suo celebre Secolo breve a individuare questo fenomeno con parole degne di attenta lettura: «La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei contemporanei a quella delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni piú tipici e insieme piú strani degli ultimi anni del Novecento. La maggior parte dei giovani alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di presente permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi vivono.»
Da quando sono state scritte queste parole il fenomeno si è fatto sempre piú evidente, tanto da suscitare diversi allarmi dando vita a diagnosi di vario genere. Oggi si va dicendo che una nuova malattia sociale incomberebbe su di noi: quella della memoria. Inevitabile pensare per analogia alla patologia individuale dell'Alzheimer. Ma mentre questa suscita angoscia al solo evocarla, l’offuscarsi della coscienza e della conoscenza storica nella società sembra passare quasi inavvertito. Eppure è un fenomeno diffuso in molti ambienti e in diverse fasce sociali, minaccia specialmente le nuove generazioni e il mondo della scuola e devasta quello della politica. La cosa non riguarda solo l’Italia: affligge anche altri Paesi di un’Europa formalmente unita eppure resa da questa malattia sempre piú fragile e spesso irriconoscibile. È l’Europa in primo luogo colei che appare oggi nel mondo come smarrita e dimentica della sua grande eredità culturale. Da molti anni la delusione per la costruzione europea nasce soprattutto davanti alla perdita di memoria di una grande realtà risorta dalle macerie e dalle ceneri di milioni di vittime col proposito di restaurare il ricordo e il rispetto dei suoi valori ideali ma che sembra tornare sempre piú indietro: tanto indietro da scambiare per valori europei quelli finanziari di borse e banche, col risultato di emarginare e minacciare di esclusione la Grecia e lasciare spesso l’Italia sola davanti al dovere di accoglienza e aiuto per il popolo dei migranti. C’è voluto il ritorno del flagello biblico del Covid-19 o altrimenti detto coronavirus perché voci isolate richiamassero alla consapevolezza dell'esistenza di valori superiori a quelli della finanza e della produzione di ricchezza: per esempio, quello della tutela della semplice e nuda vita umana, la si ritenga dono divino o frutto del caso. Oggi la minaccia di una pandemia globale costringe credenti e no, cultori del Vangelo o dei valori illuministici, a incontrarsi e riconoscersi d’accordo sulla vera scala dei valori. “
Adriano Prosperi, Un tempo senza storia. La distruzione del passato, Giulio Einaudi editore (collana Vele); prima edizione: 19 gennaio 2021. [Libro elettronico] 
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nrgnews-it · 1 month ago
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Giovani e Bellezza: L’Ossessione Estetica nell’Era dei Social Media
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machesfaccimm · 1 month ago
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Magari essere nata 50-60 anni fa, così potevo vivere la mia vita spensierata.
Ovviamente non per tutti, ma per molti le difficoltà emotive di oggi non ve le sognavate proprio.
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marcogiovenale · 1 month ago
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[r] _ post-1968 o post-1974? forse la domanda ha senso
leggere questa intervista ad E. Donzelli è a mio avviso importante, per vari motivi, anche come addendum non secondario a un suo precedente intervento, che si può trovare qui: https://t.ly/sTgY. tuttavia segnalo, allo stesso tempo, un punto di dubbio per me cruciale, non solo in riferimento a un discorso sulla poesia contemporanea. riguarda l’idea di una possibile uniformità o somiglianza di…
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p1k4ppa10 · 6 months ago
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I veri Bar Italiani!
Il mondo cambia troppo in fretta. Il che può anche andare, bene per molti versi. Il problema però è cosa si perde, si lascia indietro, a furia di correre così. Parecchia roba, almeno per me e per quelli come me, un po’ storditi e travolti da tutto questo nuovo che avanza. Che poi… Avanza?Bisognerebbe intendersi sul significato della parola “progresso”.Ora, lasciando perdere discorsetti piuttosto…
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