#eccellenza enologica
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Torchio d’Oro 2024: Al via le Degustazioni per Premiare i Migliori Vini del Monferrato
Il prestigioso concorso enologico del Torchio d’Oro celebra il vino monferrino con 227 campioni da 52 aziende in gara.
Il prestigioso concorso enologico del Torchio d’Oro celebra il vino monferrino con 227 campioni da 52 aziende in gara. Casale Monferrato, 13 novembre 2024 – Si aprono ufficialmente le degustazioni per il Torchio d’Oro 2024, il rinomato concorso enologico dedicato ai vini del Monferrato. Quest’anno, ben 227 vini provenienti da 52 aziende locali sono pronti a contendersi il prestigioso…
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Distretti rurali regionali: il distretto del Chianti
I distretti rurali sono aree geografiche caratterizzate da un'economia agricola integrata e diversificata. Questi distretti favoriscono lo sviluppo locale attraverso la promozione di imprese agricole, artigianali e di servizi legati al territorio. Essi mirano a creare sinergie tra agricoltura, ambiente, cultura e turismo, sfruttando le risorse naturali e culturali della regione. I distretti rurali spesso promuovono pratiche sostenibili e valorizzano la produzione locale, contribuendo così alla sicurezza alimentare e alla coesione sociale nelle comunità rurali. Questi sono motori vitali per l'economia rurale, promuovendo la crescita e il benessere nelle aree meno sviluppate. Uno dei distretti rurali più rinomati del nostro Paese è quello del Chianti, prodotto icona del Made in Italy. Chianti: eccellenza enologica toscana Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay Il Chianti è un vino rosso iconico della Toscana, noto per il suo carattere vibrante e complesso. Prodotta principalmente con uve Sangiovese, questa prelibatezza enologica incanta i palati con note fruttate e speziate. Le colline ondulate del Chianti, tra Firenze e Siena, sono il territorio perfetto per la sua coltivazione, offrendo un equilibrio unico di clima e suoli. Celebrato per secoli, il Chianti rappresenta l'arte e la passione della tradizione vinicola toscana, continuando a deliziare gli intenditori di vino in tutto il mondo con il suo gusto distintivo e avvolgente. Le uve Sangiovese Le uve Sangiovese sono il cuore e l'anima non solo del Chianti ma anche di molti altri dei grandi vini rossi della Toscana come il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano. Queste pregiate uve hanno caratteristiche uniche nel loro genere: - Aromi e sapori: le uve Sangiovese producono vini con un'ampia gamma di aromi e sapori, che possono includere note di frutti rossi come ciliegie e fragole, accenti floreali e sottili sfumature speziate e terrose. - Acidità: questa varietà è nota per la sua acidità vivace, che conferisce ai vini una freschezza e una vivacità distintive. L'acidità ben bilanciata aiuta a dare struttura e longevità ai vini. - Struttura tannica: i vini prodotti con uve Sangiovese tendono ad avere una buona struttura tannica, sebbene non siano solitamente così potenti come alcuni altri vini rossi. I tannini contribuiscono alla sensazione in bocca e alla capacità di invecchiamento dei vini. - Versatilità: le uve Sangiovese possono essere vinificate in una varietà di stili, che vanno dai vini freschi e fruttati a quelli più complessi e strutturati. Questa versatilità consente ai produttori di creare una vasta gamma di vini che riflettono le diverse caratteristiche del territorio e lo stile di vinificazione. Un nome più sapori Il Chianti è suddiviso in diverse categorie, ognuna con le proprie specifiche normative e caratteristiche: - Chianti Classico: è il cuore tradizionale della regione del Chianti, caratterizzato dal simbolo del Gallo Nero sulle etichette. Deve essere prodotto nella zona del Chianti Classico, che comprende parti delle province di Firenze e Siena. - Chianti: è la categoria più ampia e può provenire da una vasta area che circonda quella del Chianti Classico. - Chianti Superiore: la designazione è riservata ai vini che provengono da un'area specifica all'interno della regione del Chianti e che hanno un tasso alcolico leggermente più elevato rispetto al Chianti tradizionale. - Chianti Rufina: è un sottotipo di Chianti che proviene da una zona specifica nella provincia di Firenze, nota come Rufina. - Chianti Colli Senesi: un altro sottotipo di Chianti provieniente dalla zona dei Colli Senesi, nella provincia di Siena. In copertina foto di Dieter Ludwig Scharnagl da Pixabay Read the full article
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La storia di Fontanafredda: un'eccellenza enologica italiana
La storia di Fontanafredda è una delle più affascinanti nel mondo dell'enologia italiana. Fondata nel lontano 1858, questa azienda vinicola situata nelle Langhe, nel cuore del Piemonte, è diventata un simbolo di eccellenza e tradizione nel settore vitivinicolo. In questo articolo, esploreremo la storia di Fontanafredda, la sua evoluzione nel corso degli anni e il suo ruolo di rilievo nella produzione di vini di qualità. La storia di Fontanafredda inizia con la figura di Emanuele Guerrieri, conte di Mirafiore, un personaggio carismatico e lungimirante. Nel 1858, il conte decise di acquistare diverse tenute nella zona delle Langhe, includendo anche la tenuta di Fontanafredda. Il suo obiettivo era di creare un'azienda agricola moderna e innovativa, specializzata nella produzione di vini di alta qualità. Il conte di Mirafiore si avvalse dell'aiuto di viticoltori esperti e di enologi rinomati per sviluppare la produzione vinicola di Fontanafredda. L'azienda si specializzò nella coltivazione di uve autoctone piemontesi, come il Nebbiolo, il Barbera e il Dolcetto, che sono diventate le varietà di uva di punta per i loro vini distintivi. Durante il corso del Novecento, Fontanafredda continuò a crescere e a consolidarsi come una delle aziende vinicole più importanti d'Italia. Nel 1932, l'azienda diventò la prima nel Piemonte a commercializzare il proprio vino imbottigliato con il proprio marchio, rompendo così con la tradizione di vendere il vino sfuso. Questo segnò un passo importante verso la valorizzazione e la promozione dei vini di qualità. Tuttavia, la storia di Fontanafredda subì un periodo di interruzione a causa delle vicissitudini storiche. Durante la seconda guerra mondiale, l'azienda fu requisita e utilizzata come base militare. Successivamente, nel dopoguerra, l'azienda fu coinvolta in una serie di trasformazioni di proprietà e gestione, che portarono a un periodo di declino. La rinascita di Fontanafredda avvenne nel 1997, quando l'azienda fu acquisita da un importante gruppo di imprenditori italiani. Questo segnò l'inizio di una nuova era di sviluppo e innovazione per l'azienda. Furono effettuati significativi investimenti nella modernizzazione delle strutture di produzione e nella valorizzazione dei vigneti. Inoltre, si mise un forte accento sulla sostenibilità ambientale e sull'adozione di pratiche agricole ecocompatibili. Oggi, Fontanafredda è uno dei principali produttori di vini in Italia, con una vasta gamma di etichette che rappresentano le eccellenze delle Langhe. L'azienda possiede oltre 120 ettari di vigneti, coltivati seguendo metodi tradizionali e rispettosi dell'ambiente. La produzione di Fontanafredda spazia dalle etichette classiche, come il Barolo e il Barbaresco, a vini più accessibili, come il Gavi e il Barbera. La storia di Fontanafredda è stata fortemente influenzata dalla sua posizione nelle Langhe, una regione famosa per la produzione di alcuni dei migliori vini italiani. La combinazione del terroir unico, delle condizioni climatiche favorevoli e delle competenze enologiche ha contribuito alla reputazione di eccellenza di Fontanafredda nel settore vinicolo. In conclusione, la storia di Fontanafredda è un esempio di dedizione, passione e ricerca della qualità nel mondo dell'enologia italiana. Attraverso i secoli, l'azienda è riuscita a superare sfide e cambiamenti, mantenendo l'impegno per la produzione di vini di prestigio. Oggi, Fontanafredda rappresenta una delle eccellenze italiane nel settore vinicolo e continua a portare avanti la tradizione e l'innovazione per creare vini di alta qualità e di grande riconoscimento. Fonti: - Sito ufficiale di Fontanafredda - https://www.fontanafredda.it/ - Slow Food - Fontanafredda: una storia di vini, tradizioni e territorio - https://www.slowfood.it/fontanafredda/ - Wine Spectator - Fontanafredda: Noble Red - https://www.winespectator.com/articles/fontanafredda-noble-red-47446 Read the full article
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I Migliori Vini Italiani - Annuario 2022: Schiena Vini tra le eccellenze italiane
Confermato il trend positivo dei risultati complessivi dei nostri vini negli ultimi anni.
Anche per l'edizione 2022 dell'Annuario dei Migliori vini di Luca Maroni, Schiena Vini si conferma protagonista di rilievo, con ben 8 vini al di sopra del punteggio di 92!
Anche nel 2020 abbiamo continuato a lavorare con lo spirito che da sempre ci identifica, perché la natura non si ferma e prendersi cura dei vigneti è nel nostro DNA, per 365 giorni l'anno.
L'Annuario premia e riconosce gli sforzi di un'annata che ricorderemo tutti per altri motivi, ma che per noi è stata una delle tante annate di lavoro e presenza nei campi.
Si riconferma eccellenza e riferimento tra i vini rossi, il nostro orgoglio della linea Schiena, il pluripremiato Angioino Primitivo di Manduria DOP 2020 che con la sua "suadenza gustativa, il suo tramoso tannino che struttura la sua favolosa rotondità espressiva", svetta tra i migliori rossi italiani.
Anche con l'annata 2020 Angioino riconferma dunque di essere il secondo miglior vino rosso d'Italia con un punteggio di ben 97 punti su 99, ad un passo dalla perfezione.
Tanto basta a renderci davvero orgogliosi e soddisfatti del risultato, spronandoci a fare ancora di più partendo da un base ben consolidata nel tempo.
Angioino non è il solo a sfiorare l'eccellenza: altri due vini dell'annata 2020 hanno sbalordito ogni nostra aspettativa, posizionandosi a ben 96 punti.
Due prodotti molto diversi per tipologia, vitigno e colore: un Primitivo in purezza e un Negroamaro rosato.
Due prodotti diversi sì, ma che mettono tutti d'accordo sul loro livello qualitativo, ancora più che in passato.
Impero Primitivo di Manduria 2020 colpisce per la sua consistenza, per il suo gusto "setosamente equilibrato" - Dama Negroamaro Rosato 2020 invece ancora più per la sua integrità, "è frutto della più limpida enologica trasformazione, con le sue note di fiore e lampone che inossidate svettano cristalline" (diceva Maroni già nell'edizione precedente parlando di questi due vini).
E poi che dire del punteggio più alto mai ottenuto del nostro Tre Compari Primitivo Salento IGP? L'annata 2020 raggiunge infatti un punteggio altissimo, di ben 94 punti, confermando le sue potenzialità e un ottimo rapporto qualità/prezzo che lo rendono uno dei prodotti più interessanti nonostante la sua freschezza e giovinezza.
Chiudiamo l'Annuario con due vini bianchi a punteggio di 93 punti, il Fiano IGP Il Castellano 2020 e lo Chardonnay IGP Rugiada.
Solo un punto in meno per la Malvasia Bianca IGP Alba Chiara e il Negroamaro Salento IGP Enneoro, entrambi a 92 punti.
Si tratta senza dubbio di uno dei risultati migliori complessivamente negli ultimi anni della Schiena Vini, a conferma di una tendenza che ci vede non solo consolidare ma anche crescere il livello qualitativo dei prodotti proposti.
Il nostro intento resta sempre quello di garantire la nostra cura nella scelta delle materie prime, che curiamo personalmente nei nostri vigneti tutto l'anno.
I risultati raggiunti ci dicono questo, ci rendono felici, ma forse quello che davvero ci rende felici è proprio creare i nostri prodotti e condividerli con voi.
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Chi dice Asti dice Spumante
Chi dice Asti dice Spumante
L’Asti Spumante è un vino aromatico dolce, eccellenza e perla enologica italiana. Un vino con una piacevole amabilità e una moderata alcolicità che vengono esaltate dallo sviluppo della spuma. Il suo profumo rimanda sensazioni di fiori di acacia, bergamotto, glicine e fiori di sambuco. Un vino con una grande bevibilità. Nasce dal vitigno moscato bianco che dopo la raccolta viene pigiato e…
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LA COLLINE VINEYARD 2018 single vineyard wine ALHEIT VINEYARDS Degustatore: "Capetown: La curiosità è molto alta, all'angolo destro questa grande chicca enologica dal cuore più tipico del South Africa che promette scintille. All'angolo sinistro, non uno sfidante, ma tre in successione! Salumi, salmai di cavallo, poi chicken tikka masala ed infine zuppa di cipolle con fondente di blu. Gong!!! La Colline mostra subito i muscoli.. "intimorisce", pare di quelli che non temono il confronto ed infatti salumi annientati d'impatto con struttura, essenza, schiettezza e animo asciutto. Gong!!! Chicken tikka prova a lottare perché La Colline cambia strategia, col passare del tempo allenta l'animo possente, e avvolge l'avversario con un seducente sentore di burro noisette, e lo mette a tacere con bilanciamento quasi chirurgico tra dolcezze e acidità. Gong!!! La terza ripresa...forse la più dura? La Colline decide di farla finita perché ci vuole ben altro.. Zuppa di cipolle e blu passano via, stanno bene ma ci vuol davvero altro. L'anima secca, concreta profondamente minerale escono alla grande, il calore del calice amplificano tutto compreso un finale lunghissimo sempre intriso di sale e godevolmente astringente. Ko tecnico... La Colline davvero di un livello molto molto alto.. Pura eccellenza da scoprire con attenzione, senza fretta. I grandi vini necessitano grandi abbinamenti e soprattutto grandi degustatori. ForZa fatevi avanti #finewine #semillon #stellenbosch #semillongris #southafrica #winelovers🍷 #wineandfood #instawine #wineblogger #eccellenzeenologiche #selezionoemozionienologiche #barrique #uovadicemento #anforaditerracotta #alheitvineyards #vignevecchie #vinnaturel (presso Capetown,SouthAfrica) https://www.instagram.com/p/CIK2qODnF-C/?igshid=u7y701s64k75
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OSTERIA Monferrato Rosso DOC Az. Agr. Mandoletta Bonzano Vini. Pinot nero e barbera sono i vitigni di questo vino, vinificato in vasche di acciaio per 5 mesi, prende il nome dall’osteria, che per tutto il Novecento è stato un luogo di ospitalità vera, fatta di incontro e amicizia. L'azienda ha avuto come ospite tempo fa un grande enologo che stimo personalmente e dichiara: “Un territorio è reso grande dalle persone che lo abitano. È per questo che ho scelto di supportare la famiglia Bonzano in un progetto enologico nel Monferrato: è solo attraverso persone che come loro credono e investono in un territorio, e nella sua eccellenza enologica, che questo può rinascere ed essere riconosciuto per l’enorme valore che esprime”, Donato Lanati. La produzione è di 60mila bottiglie su 20 ettari di vigna, il responsabile di cantina ed agronomo è Canepari Riccardo, da ventanni consulente di importanti cantine piemontesi. In azienda c'è un team composto da molti componenti della famiglia, con grinta e squadra portano avanti questa realtà vitivinicola, con l'obiettivo di preservare e valorizzare l'eredità storica, di tradizione e di qualità della propria tenuta, con grande cultura enologica, ricerca e nuove sfide. Al naso questo vino ha sentori di fori viola, violetta, giacinto, iris e glicine, frutta rossa, lampone, fragola e ciliegia; successivamente si apre un ventaglio più complesso di pepe nero, anice stellato, zafferone e timo, origano, maggiorana e melissa; leggero sentore di camomilla, pietra e sasso. In bocca entra deciso, fresco, abbastanza sapido, di corpo, ottima struttura, tessitura elegante, lungo e persistente. Sembra di masticare una ciliegia croccante, un cestino di frutta rossa, tra fragole e lamponi, ribes; leggera nota di piccantezza data da pepe rosa e nero. Sapore intenso di erbe aromatiche fresche, origano, maggiorana, rosmarino, una nota verde di basilico; tannino vivace, non ancora totalmente equilibrato, può tranquillamente sostare in vetro per diversi anni. L'ho abbinato ad una torta salata, composta da speck di Asiago, formaggio Fontina, peperoni rossi e gialli cotti precedentemente a modo di peperonata. #winelovers #wine (presso Bonzano Vini) https://www.instagram.com/p/CBbVejHpTdw/?igshid=jwcwsf653u6w
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Simei 2019 Focus su design e architettura
Dal 19 al 22 novembre 2019 è in programma la 28ª edizione di Simei, Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento a Milano Fiera-Rho. Grande attesa tra novità e conferme. «La 28ª edizione di Simei - spiega Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini - sarà davvero unica nel suo genere. La macchina organizzativa da oltre un anno si sta muovendo per dare vita ad un evento che non solo si confermerà catalizzatore per tutti i migliori produttori della tecnologia dedicata al mondo del vino, ma che si preannuncia sempre più uno spazio d’incontro e confronto tra gli operatori del settore vitivinicolo e le aziende produttrici di macchine e prodotti per l’enologia e il beverage, grazie ad una serie di appuntamenti e ospiti internazionali che andranno ad affrontare, attraverso convegni e dibattiti, i nodi centrali del nostro settore, anticipando come sempre tendenze e soluzioni».
Un’edizione che confermerà la presenza dei migliori operatori e che si proporrà come luogo privilegiato di networking dove confrontarsi sui grandi temi del settore e valorizzare così le innovazioni proposte dall’industria. Inoltre, pur mantenendo la propria “verticalità” sul mondo del vino, Simei si apre, in maniera organica e strutturata, a quelle filiere affini quali l’olio, le birre e il vasto mondo degli spirits che, con l’enologia, condividono sempre di più processi, pratiche produttive e, quindi, tecnologie e accessori.Tra i temi principali dell’edizione 2019 quello dedicato al design e all’architettura, espresso dalla presenza del celebre architetto francese Olivier Chadebost, creatore di progetti di cantine iconiche del calibro di Chateau d’Yquem e di Cheval Blanc, che approderà al Simei 2019 per presentare, in due importanti conferenze, le nuove tendenze del design legate al mondo del vino. Firmato Chadebost sarà anche l’esclusivissimo WineBar all’interno della Fiera: un’esperienza sensoriale in un ambiente che rispecchia a fondo la personalità dell’archistar e la sua filosofia. In occasione di Simei 2019, sarà inoltre organizzato il primo Simposio Internazionale sull’utilizzo del legno in enologia, che metterà a confronto alcuni tra i principali produttori vitivinicoli mondiali sulle modalità di utilizzo di questo prezioso materiale per l’affinamento del vino e sulle prospettive di sviluppo in campo enologico. Si rifletterà, con il supporto di giornalisti specializzati italiani e stranieri, su come è evoluto il gusto del vino nei diversi mercati del mondo rispetto al “legno” e quali sono le dinamiche evolutive di una pratica enologica che rimane, per molti versi, alla base di un percepito di eccellenza qualitativa. Altro appuntamento in esclusiva sarà la prima Conferenza internazionale de “Le donne del vino” che da tutto il mondo arriveranno al Simei per presentare le loro attività: una partecipazione internazionale che contribuirà a costruire un dibattito “globale”, trasformando così la vetrina espositiva in un grande palcoscenico. E ancora a Simei 2019: il confronto sul packaging e il visual design dell’olio extra vergine d’oliva tra i due principali paesi produttori al mondo con l’italiano Luigi Caricato e lo spagnolo Juan A. Peñamil, panel dedicati al mondo degli spumanti e dello champagne e di quale sarà il futuro di questi prodotti rispetto ai cambiamenti climatici e, infine, un programma di incontri sulla formazione e aggiornamento in tema di ricerca enologica. «Simei è sempre più globale - conclude Castelletti - la parola d’ordine anche di questa edizione sarà incoming. Sono infatti oltre 400 i buyer già confermati provenienti da tutto il mondo che, per la prima volta, avranno a disposizione una piattaforma tecnologica online attraverso la quale potranno iscriversi e prendere appuntamenti diretti con espositori e ospiti per vivere al meglio e in modo efficace la visita a Simei. Un altro servizio, questo, che rappresenta un punto di forza ulteriore dell’evento teso a rendere più produttiva ogni relazione, consentendo al mondo vitivinicolo di operare su binari certi in un contesto dedicato».Per informazioni: www.simei.it
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Concorso nazionale del Vermentino 6 Medaglie d'oro, di cui 5 dalla Sardegna
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Concorso nazionale del Vermentino 6 Medaglie d'oro, di cui 5 dalla Sardegna
Protagonisti del primo Concorso enologico nazionale Vermentino le etichette di Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Umbria e Toscana. In totale 142 i campioni in concorso, giudicati da un panel di 15 esperti del settore.
Sono sei, dunque, i vini che hanno ricevuto la Medaglia d’oro, ottenendo un punteggio che varia da 92 a 95 centesimi:
Vermentino di Sardegna Doc 2014 – Su’Entu, Sanluri (Sardegna)
Monteoro Vermentino di Gallura Docg 2016 – Sella&Mosca, Alghero (Sardegna)
Maìa Vermentino di Gallura Docg 2015 Superiore – Siddùra, Luogosanto (Sardegna)
Biancosmeraldo Vermentino di Gallura Docg 2015 Superiore – Unmaredivino, Berchidda (Sardegna)
Solotredici – Gabriele Palmas, Alghero (Sardegna)
Vinca Candia Colli Apuani Doc 2016 – Vigneti Conti, Carrara (Toscana)
Sono invece 20 i vini insigniti della Medaglia d’argento, con un punteggio compreso tra 89 e 91 centesimi, e 56 le etichette premiate con la Medaglia di bronzo, avendo ottenuto un punteggio che varia da 85 a 88 centesimi.
La competizione è stata organizzata dall’Associazione Aps Promo Eventi, sotto autorizzazione del ministero delle Politiche agricole, d’intesa con l’Agenzia regionale Laore e il Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura Docg.
Il Concorso, per la prima volta di carattere nazionale, ha avuto modo di promuovere il Vermentino, vitigno sempre più diffuso e rinomato, nonché il territorio stesso di produzione. «L’eccellenza dell’agroalimentare sardo – ha detto Pier Giorgio Caria, assessore alla Cultura e riforma agropastorale – è il miglior biglietto da visita con cui presentare e raccontare la Sardegna nel mondo. Un insieme di territori diversi, che si uniscono sempre più spesso in un’unica identità dove la ricchezza ambientale fa da base alla produzione di buon cibo e buoni vini. Il Vermentino di Gallura Docg è certamente uno dei brand più rappresentativi del nord est della nostra isola, con potenzialità di crescita produttiva, qualitativa e occupazionale che le imprese di settore stanno portando avanti da decenni con numerosi successi. La strada che dobbiamo percorrere ancora di più è quella della commercializzazione e della promozione, soprattutto verso i nuovi mercati emergenti dove i consumatori crescono anno dopo anno».
D’accordo con l’opportunità che il concorso e il vino più in generale danno al territorio, il sindaco di Monti Emanuele Mutzu: «Siamo fieri che il Concorso enologico nazionale si sia svolto nella capitale del Vermentino dove risiede il cuore della produzione di questo vitigno, e orgogliosi di averlo ospitato all’Enoforum, struttura dedicata alla promozione del vino, e in particolare per il nostro paese, del Vermentino stesso». Un evento che ha avuto una rilevante divulgazione mediatica sia nazionale che internazionale, «un modo di far conoscere la bontà di questo vitigno a un numero sempre maggiore di consumatori, ma soprattutto di far conoscere la bontà che acquisisce nei nostri territori».
«un’importante prima volta – ha commentato Renzo Peretto dell’Agenzia regionale Laore – atta a valorizzare questa eccellenza enologica della nostra viticoltura, nella regione italiana dove attesta la più alta superficie vitata, in un periodo come quello di oggi, dove i mercati internazionali sono sempre più interessati a questo vitigno”. Peretto ha poi sottolineato l’importanza del convegno dedicato al Vermentino che si è svolto all’interno della manifestazione: «Per la prima volta è stato presentato il sequenziamento genomico di questo vitigno, il primo passo per conoscerne appieno le potenzialità enologiche e sfruttarle per aprire nuovi orizzonti legati alla valorizzazione dello stesso. Ben vengano iniziative come questa con l’auspicio che in futuro il concorso possa divenire a carattere internazionale e ospitare vini da tutto il mondo».
Brevi ma chiare ed efficaci le parole di Daniela Pinna, presidente del Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura Docg: ha descritto il Concorso come un punto di partenza, «una buona operazione, con l’augurio che in futuro diventi sempre più importante, e possa dare maggiore risonanza alla Gallura che in questa prima edizione ha fatto gli onori di casa».
«Per essere l’anno zero – evidenzia Pierpaolo Lorieri presidente della giuria – il numero di campioni di vino iscritti al concorso è davvero ragguardevole, così come il numero delle aree coinvolte, questo dimostra che il percorso intrapreso è quello giusto». Inoltre pone l’accento sul richiamo che può avere nei confronti del consumatore, al fine di conoscere il “vero Vermentino” e nei confronti dei produttori «al fine di stimolarli a migliorare la qualità». In conclusione Lorieri porge i complimenti alla Fondazione italiana sommelier – Sardegna, che si è occupata del servizio durante tutta la competizione: «Il loro lavoro è stato di una professionalità e competenza davvero ineccepibile».
La cerimonia di premiazione di svolgerà durante la 52ª edizione del Vinitaly.
Le Medaglie d’argento Pedres “Brino” Vermentino di Gallura Docg 2016 Consorzio San Michele “Superbia” Vermentino di Gallura Docg 2014 Superiore Locci Zuddas “Tramuntana” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantine Massidda “Cannisonis” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina di Dorgali “Filine” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina Trexenta “Contissa” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Unmaredivino “Terra e Mare” Vermentino di Gallura Docg 2016 Cantina del Vermentino “Aghiloia” Vermentino di Gallura Docg 2016 Tenute Aini “Incontru” Vermentino di Gallura Docg 2015 Superiore Masone Mannu “Petrizza” Vermentino di Gallura Docg 2016 Pedres ”Thilibas” Vermentino di Gallura Docg 2016 Superiore Contini “Pariglia” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Siddura “Be´ru” Vermentino di Gallura Docg 2014 Superiore Cantina Murales “Lumenera” Vermentino di Gallura Docg 2016 Cantina Gallura “Canayli” Vermentino di Gallura Docg 2016 Tardiva Santa Maria la Palma “I Papiri” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Vigneti Conti “Equilibrio” Vermentino Candia dei Colli Apuani Doc 2016 Fattoria Mantellassi “Lucumone” Maremma Toscana Doc 2016 Tenuta Asinara “Indolente” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Aurora Francesco “Massettano” Candia dei Colli Apuani Doc 2016
Le Medaglie di bronzo Cantina Porcina “Anima” Vermentino di Sardegna Doc 2015 Accademia Olearia “Chlamys” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantine di Dolianova “Prendas” Vermentino di Sardegna Doc 2016 San Leonardo “Li Muri” Vermentino di Gallura Docg 2016 superiore Cantina Ledda “Giaru” Vermentino di Sardegna Doc 2016 San Michele “Superbia” Vermentino di Gallura Docg 2016 Superiore Cantine Sardus Pater “Lugore” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina di Gallura “Canayli” Vermentino di Gallura Docg 2016 Superiore Cantina Asinara “Birbante” Vermentino di Sardegna Doc Brut Millesimato 2016 Cantina Mura “Cheremi” Vermentino di Gallura Docg 2016 Cantina Ledda “Solianu” Vermentino di Gallura Docg 2016 Alberto Loi “Theria” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Vini Fiori “Serra Aspridda” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Santo Iolo “Pratalia” Vermentino Igt Toscana 2016 Cantine Paulis “Ghineo” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantine Paulis “Evento” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina Tondini “Karagnanj” Vermentino di Gallura Docg 2016 Superiore Cantina Conti “Traverso” Candia dei Colli Apuani Doc 2016 Cantina Parpinello “Sessantaquattro” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina Nuraghe Crabioni Vermentino di Sardegna Doc 2016 Azienda Pascale “I Pilastri” Candia dei Colli Apuani Doc 2016 Cantina Piero Mancini “Adelasia” Vermentino di Gallura brut Docg Cantina Aini “Incontru” Vermentino Docg 2016 Superiore Cantina Piero Mancini “Piero Mancini” Vermentino di Gallura Docg 2016 Superiore Cantina Avogadro degli Azzoni “Le Fonticchie” Toscana Igt 2016 Cantina Camigliano “Gamal” Toscana Igt 2016 Cantina Tani “Meoru” Vermentino di Gallura Docg 2016 Vigneti Zanatta “Renadoro” Vermentino di Gallura Docg 2016 Cantine Sardus Pater “AD49” Vermentino di Sardegna Doc Brut Millesimato 2014 Cantina Carpante “Frinas” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantine Federici “Sarticola” Colli di Luni Doc 2016 Cantina Olianas “Olianas” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Masone Mannu “Costarenas” Vermentimo di Gallura Docg 2016 Superiore Cantina Bulichella “Tuscanio” Toscana Igt 2016 Tenute Cossedda “Arkadies” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina il Nuraghe di Mogoro “Le Giare” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina di Santadi “Cala Silente” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina Piero Mancini “Cucaione” Vermentino di Gallura Docg 2016 Superiore Masone Mannu “Roccai`a” Vermentino di Gallura Docg 2014 Superiore Cantina Lunae Bosoni “Numero Chiuso” Colli di Luni Doc 2013 Cantina del Vermentino ”Funtanaliras Oro” Vermentino di Gallura Docg 2016 Cantina Li Duni “Renabianca” Vermentino di Gallura Docg 2016 Superiore Cantina il Nuraghe di Mogoro “Don Giovanni” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina La Pietra del Focolare “Villa linda” Colli di Luni Doc 2016 Cantina Contini “Mamaioa” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantine di Dolianova “Dolia” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantine di Dolianova “Naeli” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina Gallura “Piras” Vermentino di Gallura Docg 2016 Cantine Federici “Oro d’Isee” Colli di Luni Doc 2016 Cantina Meloni “Salike” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina Audarya “Audarya” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Cantina Tani “Taerra” Vermentino di Gallura Docg 2016 Superiore Cantina Castiglia “Myali” Vermentino di Gallura Docg 2016 Cantina Gallura “Gemellae” Vermentino di Gallura Docg 2016 Santa Maria La Palma “Blu” Vermentino di Sardegna Doc 2016 Tenute Casteani “Serin” Maremma Toscana Doc 2016
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Il Baden-Württemberg, in Germania | Viaggi in camper
Camper Life Magazine's insight:
Ottima cucina, prodotti locali doc e una famosa produzione enologica. Partiamo alla scoperta della destinazione gourmand per eccellenza della Germania. Un viaggio che però sa regalare molto anche dal punto di vista artistico e culturale
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Il Filari di Timorasso 2022 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri Raggiunge i Tre Bicchieri
Un prestigioso riconoscimento per il Timorasso 2022 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, simbolo di eccellenza nei vini del Piemonte.
Un prestigioso riconoscimento per il Timorasso 2022 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, simbolo di eccellenza nei vini del Piemonte. L’articolo pubblicato su CorriereAl celebra il successo dell’Azienda Agricola Luigi Boveri e del suo vino Filari di Timorasso 2022, premiato con il prestigioso riconoscimento dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Questo premio, tra i più ambiti nel mondo enologico,…
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Convivialità, attenzione al cliente e passione sono i nostri cavalli di battaglia. La ricerca enologica...tra cui quella recentissima riguardante #gigli la splendida microscopica realtà di @bertacchiniangelo eccellenza autoctona. Sbocciano Gigli come primavera #finefood #finedining #bistrot #grignascochampagne #grignasco #barsaglina #metodoclassico #bruttradition #selezioniamoenogastronomiadiqualita #enopassion #wineandfood #instawine #convivialità (presso DiWine Grignasco - Fine Dining Bistrot) https://www.instagram.com/p/CFXAEspHAZw/?igshid=eg2ztk6dvx9y
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TRADITION EXTRA BRUT J.L.Denois Chateau !!! Giù il cappello!!! Di fronte ad un capolavoro assoluto che batte ad occhi chiusi e mani basse un bel numero di Champagne, surrogati di solfiti e lontani dall'anima vera del vigneron che vuol trasmettere il vero terroir. Enotecario, il sommelier si incarneranno per un attimo in Archimede...esclamand ..Eureka!! storica esclamazione mai più adatta di fronte a questa eccellenza enologica che fa impallidire molti ed emozionare tanti #wineandfood #winelovers🍷 #wineselectors #denois #methodeclassique #chardonnay #pinotnoir #cheninblanc #glugluwine #selezionoemozionienologiche #classeassoluta #aude #france #vinnaturel #nosolfiti (presso DiWine Grignasco - Fine Dining Bistrot) https://www.instagram.com/p/CBa1FemCoYw/?igshid=1ekxc4xwqongi
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@hoteladmiral_lugano • • • • • • Giornata delle cantine aperte in Ticino🇨🇭Il 25 e 26 Maggio - 50 cantine aperte per conoscere i produttori e i loro segreti, lasciandosi contagiare dalla passione che mettono nel produrre vini di qualità, etichette che hanno elevato il Canton Ticino a terra di eccellenza enologica 🍇 . #cantonticino #hoteladmiral #igerslugano #treno #train #instagood #luganolake #locarno #instamood #autumn #hoteladmirallugano #escursioni #autunno #switzerland #svizzera https://www.instagram.com/p/BxrDCKunI2D/?igshid=6r11l7nmt645
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Franciacorta in Villa
Franciacorta in Villa è una manifestazione enogastronomica in cui il Franciacorta, eccellenza enologica delle colline della Franciacorta, incontra i sapori del territorio pontino. Invariato il format dell’evento che si propone di celebrare il franciacorta dando modo ad esperti, appassionati e semplici curiosi di apprezzare le numerose etichette presenti. Ad affiancare le aziende produttrici di…
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Franciacorta in Villa
“Franciacorta in Villa” è una manifestazione enogastronomica in cui il Franciacorta, eccellenza enologica delle colline della Franciacorta, incontra i sapori del territorio pontino. Il franciacorta potrà essere degustato in tutte le sue espressioni dando modo ad esperti, appassionati e semplici curiosi di apprezzare le numerose etichette presenti. Ad affiancare la degustazione del Franciacorta ci…
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