#Gelindo
Explore tagged Tumblr posts
Text
Gelindo celebra 100 anni: storia, tradizione e uno sguardo al futuro
Tra il successo di Jannik Sinner e il brindisi con il vino del Centenario, Gelindo festeggia un secolo di eccellenza.
Tra il successo di Jannik Sinner e il brindisi con il vino del Centenario, Gelindo festeggia un secolo di eccellenza. Un secolo di storia e tradizione.Alessandria si prepara a celebrare un evento straordinario: il centenario di Gelindo, simbolo di eccellenza e tradizione enogastronomica. Fondato nel 1925, Gelindo è diventato un punto di riferimento non solo per la città, ma per l’intero…
#2025#Alessandria#Alessandria today#Alessandro#Brindisi#Celebrazioni#Centenario#Comunità#Cultura#Cultura italiana#Determinazione#eccellenza enologica#Eccellenza Italiana#eccellenze italiane#enogastronomia#Eventi Locali#eventi speciali#Gelindo#Gennaro Sangiuliano#Google News#identità italiana#Innovazione#italianewsmedia.com#Jannik Sinner#Passione#Pier Carlo Lava#promozione#Radici italiane#spirito di squadra#Sport
0 notes
Text
SILENZIO
Gelindo. Vive! Antenore. Vive! Aldo. Vive! Ovidio. Vive! Ferdinando. Vive! Agostino. Vive! Ettore. Vive!
View On WordPress
#Aldo#Antenore#antifascismo#Ferdinando#fratelli#Gelindo#libertà#martirio#morte#Ovidio#silenzio#uccisione#valori#vita
0 notes
Text
#las flores rotas blog de poesía#poesía#literatura#poema#libros#poetry#literature#books#poem#gelindo casasola#apocalipsis#literatura venezolana
0 notes
Text
The Fratelli Cervi (Cervi Brothers) 1944
The Fratelli Cervi were 7 anti-fascist brothers who were active in the armed resistance to Mussolini. They, along with their father, were arrested and sentenced to death after the resistance killed a local functionary of the fascist regime. The 7 brothers were executed by the fascists while their father, Alcide, escaped his cell after the prison was bombed and survived the war. The 7 Fratelli Cervi were Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovido and Ettore.
37 notes
·
View notes
Text
Airbus A330-900 ITA Airways EI-HJN "Gelindo Bordin". A fragment of the poster.
3 notes
·
View notes
Text
26 lug 2023 10:15
IL DUCE SI’, IL DUCE NO, SE FAMO DU’ SPAGHI? I FASCISTI ODIAVANO LA PASTA PERCHÉ RAMMOLLIVA LO SPIRITO, DAVA SONNOLENZA ED ERA UNA MODA IMPORTATA DALL’AMERICA. INOLTRE NON ERA FUNZIONALE AL PROGETTO AUTARCHICO. PER QUESTO SECONDO LA VULGATA PARTIGIANA LA PASTA E’ ANTIFASCISTA E OGNI 25 LUGLIO, ORMAI DA 80 ANNI, IN TUTTA ITALIA SI CUCINA, SI MANGIA E SI CELEBRA LA PRIMA SPAGHETTATA ANTIFASCISTA OFFERTA DAI SETTE FRATELLI CERVI ALLA COMUNITÀ DI CAMPEGINE, A REGGIO EMILIA, PER FESTEGGIARE LA FINE DELLA DITTATURA FASCISTA E LA DEPOSIZIONE DI BENITO MUSSOLINI – IL CASO ESPLOSO IN PROVINCIA DI VICENZA CON LA SINDACA CHE... -
Estratto da wired.it
I fascisti odiavano la pasta. Spaghetti, tagliatelle e maccheroni finirono al confino come Altiero Spinelli, Antonio Gramsci e Sandro Pertini. Per questo la pastasciutta è antifascista. E ogni 25 luglio, ormai da 80 anni, in Italia si cucina, si mangia e si celebra la prima pastasciutta antifascista, offerta dai sette fratelli Cervi alla comunità di Campegine, a Reggio Emilia, per festeggiare la fine della dittatura fascista e la deposizione di Benito Mussolini, avvenuta in quella stessa data nel 1943.
La famiglia Cervi
La famiglia Cervi era una famiglia di contadini benestanti. Il signor Alcide, padre dei sette fratelli, era riuscito ad emanciparsi dalla condizione di mezzadro assieme alla moglie Genoveffa e a prendere un podere in affitto a Gattatico, vicino Campegine, nel 1934. Lì costruirono la loro vita, lavorando la terra assieme a Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore.
Ma i Cervi erano molto più che semplici contadini. Erano antifascisti.
(...)
Fu quindi naturale e immensa la gioia che li pervase la sera del 25 luglio 1943, quando tornando dai campi scoprirono che il dittatore Mussolini era stato deposto, arrestato e confinato in Abruzzo dalla monarchia sabauda. Era tempo di festeggiare e mettere fine anche a quella fame che il fascismo aveva regalato a tutto il paese per 20 anni.
Prima degli anni Cinquanta e della diffusione della produzione industriale, l’Italia è sempre stato un paese di persone malnutrite e affamate, che mangiavano male e morivano presto.
(...)
Gran parte delle persone mangiava solo polenta, a nord, e pane, al sud. Niente pasta, che tra l’altro è molto più nutriente, perché ai fascisti non piaceva.
(...)
Così, è facile immaginare perché i fratelli Cervi decisero di dare una festa e cucinare quintali di pasta al burro e parmigiano per festeggiare la fine del fascismo. Una pastasciutta antifascista, la prima, che venne cucinata a Gattatico e poi trasportata a Campegine. Nel tragitto la pasta divenne completamente scotta e, nel frattempo, gli altri contadini e contadine cominciarono a rubacchiarne un po’ per placare i morsi della fame. Un’avventura.
(...)
Postilla: perché i fascisti odiavano la pastasciutta?
Come insegna il sociologo Marco Cerri nel suo libro La pastasciutta dei Cervi, i motivi sono tre. Il primo riguarda il progetto autarchico, perché la pasta si fa col grano e per raggiungere l’autosufficienza cerealicola bisognava consumare poco grano. Il secondo è propagandistico e nasce dai futuristi. Tommaso Marinetti e gli altri si scagliarono contro la pasta dicendo che rammolliva lo spirito, dava sonnolenza e portava al neutralismo, cioè ad essere contrari alla guerra.
Infine, l’ultimo riguarda la logica del ruralismo fascista, che additava la pasta come una moda importata dall’America. Fino agli anni Trenta del Novecento, la pasta era un alimento consumato quasi esclusivamente a Napoli e praticamente sconosciuto nel resto d’Italia. Furono i migranti tornati dagli Stati Uniti a darle nuova vita, dato che tra le comunità italiane d’oltreoceano era un alimento estremamente diffuso.
Fu quindi il sentimento anti statunitense dei fascisti, unito ai problemi economici e alla propaganda futurista che portarono il regime a combattere una guerra contro la pasta, tanto che nei suoi primi anni il consumo pro capite era di appena 12 chili l’anno, ridotto ai 9 durante la guerra. Mentre già nel 1954 ci fu un balzo a 28 chili l’anno, stabilizzatosi poi agli attuali 23 a testa.
Per questo, ancora oggi, la pastasciutta resta un simbolo dell’antifascismo. E quest’anno, a 80 anni dalla fine della dittatura, il 25 luglio 2023 verranno cucinate 220 pastasciutte antifasciste in tutta Italia, come annuncia l'Associazione nazionale partigiani d'Italia. Per ricordare i fratelli Cervi, la loro generosità e l’antifascismo su cui si fonda la Repubblica italiana, nonostante qualcuno provi a farcelo dimenticare.
4 notes
·
View notes
Text
Genoveffa Cocconi
Reggio Emilia 1877 - 1944
I sette fratelli Cervi, Gelindo, (nato nel 1901); Antenore (1906); Aldo (1909); Ferdinando (1911); Agostino (1916); Ovidio (1918); Ettore (1921), erano i figli di Alcide Cervi e di Genoeffa Cocconied appartenevano ad una famiglia di contadini con radicati sentimenti antifascisti. Dotati di forti convincimenti democratici, presero attivamente parte alla Resistenza e presi prigionieri, furono fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia.
Il nucleo familiare è caratterizzato dalla forte personalità della madre Genoeffa e dalla volontà di progredire di alcuni figli. La tendenza è comunque quella di prendere di comune accordo le decisioni più importanti.
La notte del 25 novembre 1943 i fascisti accerchiarono la casa dei Cervi, che si difesero sparando dalle finestre sino a che ebbero munizioni. Costretti ad arrendersi furono tutti incarcerati a Reggio Emilia, dove i sette fratelli furono fucilati, con il patriota Quarto Camurri, all'alba del 28 dicembre. Alcide, che ignorava la sorte dei figli, rimase in carcere sino al 7 gennaio 1944, quando un bombardamento aereo smantellò l'edificio e gli permise di fuggire. Tornato a casa, la trovò distrutta, apprese che tutti i figli erano stati sterminati, ma non si piegò. Con la moglie, Genoeffa Cocconi, le quattro nuore e dieci nipotini riprese a lavorare per ricostruire la casa e condurre la terra. Il 10 di ottobre i fascisti tornarono e distrussero quel che i Cervi superstiti avevano ricostruito. Genoeffa non resse e un mese dopo morì.
Via
6 notes
·
View notes
Text
How fast would you have gone out...
Sto leggendo il libro della Kastor, Let Your Mind Run, grazie a uno dei vari "consigli di lettura" di Puppi. Da qualche tempo ho iniziato ad interessarmi di più proprio alla corsa come sport e non solo rilegata al mondo del trail o delle ultramaratone. Come tutte le cose che mi interessano e di cui non ne so niente, cerco di capire il nuovo mondo in cui mi sto immergendo partendo dalle storie, personaggi e aneddoti che ne hanno plasmato la storia. Se non lo farei è come se mi sentissi un impostore nel seguire così appassionatamente qualcosa senza conoscerne il passato. Sono quindi arrivato a questo libro che sto pian piano divorando e anche se tra i mille impegni il tempo che in questo periodo riesco a dedicare alla lettura è davvero poco, c'è questo passaggio su cui mi sono ritrovato molto in questo periodo e che volevo condividere. L'ho copiato e ve lo metto di seguito.
"It struck me that Coach wasn't trying to change my feelings. He was, in my mind, giving me permission to be disappointed. I'd alway tought negative emotions were asign of weakness and i'd linked them to failure and self-judgement. Coach's comment, though, showed me negative feelings could have a positive reasoning: My disappointment was rooted in a desire to be better. My place wasn't what mattered to Coach. What mattered was my commitment. Understanding this, I began moving away from thinking this is as good as I am, a limiting, judgmental perspective that left me powerless, to this is as good as I am toda, a statement that allowed for growth and returned my power.
It was my first lesson in resilience, emboldened again by Juma's example. Off the line in Boston Marathon, Juma went out hard. He ran much of the race on world-record pace, pushing his way toward victory. On Heartbrek Hill, the twenty-mile mark, his bold pace proved too much. His legs lost power and his body lost steam. Partway up the climb, Italy's Gelindo Bordin passed him and went on to win in 2:08, with Juma placing second. At the press conference, Juma showed no regret. When a reporter asked why he had gone out so aggressively, he answered with a question, “How fast would you have gone out if you were trying to break a world record?” He was chasing a goal, reaching to see what he could do. Juma didn't let defeat define him. He didn't own his place or time. Instead, he focused on beign proud of the risk he'd taken and the courage he'd displayed."
Deena Kastor -Let Your Mind Run: A Memoir of Thinking My Way to Victory
Blaze
0 note
Ris
0 notes
Text
Storie delle Olimpiadi: Gelindo Bordin e la maratona di Seul
Il primo italiano a vincere la maratona alle Olimpiadi… Gelindo Bordin nacque a Longare, in provincia di Vicenza, il 2 aprile 1959 e fin da piccolo si cimentò in numerose corse campestri. Continue reading Storie delle Olimpiadi: Gelindo Bordin e la maratona di Seul
View On WordPress
0 notes
Text
La mia cara Alessandria celebra la 650esima puntata su Radio BBSI
Il programma radiofonico "La mia cara Alessandria" (LMCA), condotto da Piercarlo Fabbio, raggiunge le 650 puntate e celebra quindici anni di attività. La
Il programma radiofonico “La mia cara Alessandria” (LMCA), condotto da Piercarlo Fabbio, raggiunge le 650 puntate e celebra quindici anni di attività. La trasmissione, dedicata alla storia e alla cultura della città di Alessandria, andrà in onda domenica 24 novembre con una puntata speciale sulle frequenze di Radio BBSI e in replica su Radio Voce Spazio. Un viaggio nella storia di…
#650 puntate#Alessandria#Alessandro Cagnoli.#Cultura alessandrina#Cultura e Tradizione#dialetto alessandrino#Domenico Arnoldi#Eventi Alessandria#Gelindo#Gianni Pasino#Ksenia Tchernukowa#La mia cara Alessandria#musica locale#musica orchestrale#Natalino Ferrari#patrimonio culturale#Piercarlo Fabbio#podcast Alessandria#Radio BBSI#radio italiana#Radio Voce Spazio#Roberto Cristiano#Simona Robotti#storia locale#storie di Alessandria#teatro in radio#tradizione alessandrina
1 note
·
View note
Text
Modena, corrida di San Geminiano, edizione speciale per i 50 anni
Modena, corrida di San Geminiano, edizione speciale per i 50 anni Il 31 gennaio 1973 Giuseppe Cindolo tagliava il traguardo davanti a tutti al termine della prima edizione della Corrida di San Geminiano. Da allora uno degli eventi che maggiormente unisce sport, cultura e tradizione popolare a Modena ha scritto tante pagine di storia, arrivando quest'anno alla sua cinquantesima edizione che coincide anche con i 150 anni di vita della Fratellanza, società che ne è da sempre organizzatrice. La gara che si svolgerà mercoledì 31 gennaio 2024 sarà, dunque, una Corrida speciale, sempre fedele alla tradizione ma con caratteristiche che la renderanno unica come la maglietta tecnica da competizione in regalo per tutti. La prossima edizione della Corrida di San Geminiano è stata presentata questa mattina, mercoledì 24 gennaio, a Palazzo comunale, con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l'assessora allo Sport del Comune di Modena Grazia Baracchi e il presidente della Fratellanza 1874 Maurizio Borsari. Sono intervenuti Stefano Baldini, oro olimpico per la maratona ad Atene 2004, e Luciano Gigliotti, "inventore" della Corrida e allenatore di Baldini e di Gelindo Bordin. Presenti anche Cristian Berselli, direttore territoriale area Ovest di Bper Banca e Francesco Mazzoli di Opocrin. Si complimenta per il grande risultato dei cinquant'anni raggiunto dalla Corrida l'assessora Baracchi che sottolinea come la manifestazione sia "una gara importante nel calendario nazionale del podismo, una pratica che anche a Modena si è pienamente ripresa dopo la pandemia con il ritorno di tutte le manifestazioni grandi e piccole. Per la nostra città però, la Corrida è soprattutto una festa alla quale i modenesi sono particolarmente affezionati anche per la particolarità di attraversare il centro storico con le bancarelle". L'assessora ha ringraziato, quindi, tutti coloro che rendono possibile la manifestazione, dai volontari della Fratellanza alla Polizia locale agli operatori dell'assessorato allo Sport. La partenza della cinquantesima edizione della Corrida, ha affermato il presidente Borsari, "è un traguardo importante che ci aiuta a guardare al futuro: far coincidere una manifestazione di atletica con una corsa su strada con la festa per il patrono della città ha fatto sì che con Modena e i modenesi nascesse un legame che nel tempo si è dimostrato molto forte". La Corrida, con il suo percorso che prevede anche un sottopasso con le scale, "non si può confrontare con nessun'altra competizione nazionale, eppure vi hanno partecipato e vi partecipano campioni nazionali e stranieri di tutto rilievo e, assieme a loro migliaia di famiglie e di runner, alcuni che hanno corso tutte le edizioni e non mancheranno a questa cinquantesima". La corsa, alla quale con tantissimi altri atleti hanno partecipato Franco Arese, campione europeo dei 1500 metri, Stefano Mei, campione europeo dei 10.000 metri, le medaglie d'oro olimpiche Gelindo Bordin e Stefano Baldini (allenati da Luciano Gigliotti) si svilupperà sul percorso tradizionale: la partenza è fissata alle 14.30 del 31 gennaio da viale Berengario e l'arrivo sarà, come sempre, all'interno del parco Novi Sad. La prova competitiva vedrà gli atleti iscritti affrontare i consueti 13,350 chilometri che li porteranno fino a Cognento per poi fare ritorno in città alle porte del centro storico. Gli appassionati potranno seguire lo stesso percorso e la stessa distanza della manifestazione competitiva nella Corrisangeminiano ed è confermata anche la Minicorrida sulla distanza dei tre chilometri. L'appuntamento, come sempre, è organizzato dall'associazione sportiva La Fratellanza 1874 con il patrocinio del Comune e della Provincia di Modena, della Regione Emilia Romagna e il sostengo di BPERBanca.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Ottanta anni fa il sacrificio dei fratelli Cervi
Era il 28 dicembre del 1943 quando i fascisti fucilarono i sette fratelli Cervi: Agostino, Aldo, Antenore, Ettore, Ferdinando, Gelindo e Ovidio insieme anche al partigiano Quarto Camurri nel poligono di tiro a Reggio Emilia. Quest’anno ricorre l’80esimo anniversario dall’eccidio dei protagonisti di una storia tra i più grandi simboli di Resistenza. Oggi si terranno le celebrazioni. Alle 9 la…
View On WordPress
0 notes
Text
Jacuzzi was founded by seven brothers in the Jacuzzi family: Giocondo, Frank, Rachele, Candido, Joseph, Gelindo, and Valeriano.[5] More family members immigrated to the U.S. when the brothers won a contract to provide propellors to the U.S. for World War I planes.[7]
Jacuzzi began as a machining company.[8] The brothers worked on a citrus farm owned by an early aviation inventor.[6] They offered to help develop aviation products, creating an early wood propeller that was curved instead of flat[6] and was used in World War I.[9] They also developed one of the first fully-enclosed cabins for airplanes, called the Jacuzzi J-7, which was used to transport mail.[6]
In 1921, a mail plane crashed, killing all of the passengers on board, including Giocondo Jacuzzi.[6] The brothers subsequently abandoned the aviation industry and experimented with several other products, the first successful one being was a water pump created by Rachele Jacuzzi in 1926.[10] The product line expanded into a variety of pumps.[11]
In 1948, Candido Jacuzzi developed the first hydrotherapy pump, the J-300, to treat his son's (Ken Jacuzzi) rheumatoid arthritis between hospital visits.[12] He patented the pump in 1952[8] and began marketing it between 1955 and 1956 as a therapeutic aid.[12] The pump was a portable device that could turn any regular bathtub into a spa.[13]
From 1968, a whirlpool bath was produced, which included jets that mixed air and water. This product (called the Roman Bath) was developed by Roy Jacuzzi, a 3rd-generation member of the family.[14] This is considered the first whirlpool tub designed for relaxation, rather than for medical use.[15] Jacuzzi used celebrity Jayne Mansfield and others to market the tubs, which initially gained popularity among Hollywood movie stars.[12] In the 1970s, Jacuzzi products were featured on Queen for a Day and other TV shows and grew in popularity in California.[7] The company started developing larger models that could fit more than one person. They also added filters and heaters, so the tub didn't need to be drained with each use.[16] From 1970, family-sized spas were producted.[17]
By 1979,[7] there were 257 Jacuzzi family members involved in the Jacuzzi brand and there was a growing number of disputes among them.[18] Then the business was acquired by Kidde for $70 million.[7] Most of the Jacuzzi family members left the company, except Roy Jacuzzi, who stayed on as the head of the hot tub and bath division.[19] In 1987, Kidde was acquired by Hanson PLC.[20] In 1995 Hanson spun off Jacuzzi and other brands into a public company called U.S. Industries.[16] USI renamed itself Jacuzzi Brands in 2003.[21] This was in turn bought out by Apollo Management,[2] and then by Investindustrial in 2019.[22]
succession WISHES it could be the story of the jacuzzi family
The company was founded in 1915 by seven brothers from the Jacuzzi family
The Seven Jaccuzzi Brothers, masters of the hot springs
1K notes
·
View notes
Text
Victor Mature Cause Of Death, Parents, Career, Education, Family, Net Worth And More
Victor Mature Cause Of Death:- A leading man in Hollywood throughout the 1940s and 1950s, Victor John Mature was an American theatre, film, and television actor. His most well-known movie performances can be found in One Million B.C., My Darling Clementine, Kiss of Death, Samson and Delilah, and The Robe. Alongside celebrities like Rita Hayworth and Betty Grable, he also made numerous musical appearances.
Victor Mature Cause Of Death
Victor Mature passed away on Wednesday in San Diego County, California. Hebecame famous for his role in movies while wearing a woolly mammoth loincloth. The Motion Picture Almanac stated that he was 86 years old, whereas other encyclopaedias stated that he was 83 or 84. Zollie Volchok, a friend, claimed that he passed away from cancer. In the 1940 film that launched his career as a star, "Tumak," Mr. Mature appeared bare chested and bare-armed while wearing loincloths, togas, and leotards.
victor mature death
Parents
The birthplace of Mature is Louisville, Kentucky. His father was a cutler and knife sharpener from Pinzolo, in the Italian portion of the former County of Tyrol. His name was Marcello Gelindo Maturi, later Marcellus George Mature (now Trentino in Italy, but at that time part of the Austro-Hungarian Empire). His mother, Clara P, was of Swiss descent and was a native of Kentucky. At the age of 11, Marcellus Paul Mature, an older brother, passed away from osteomyelitis in 1918. His lone sibling, Isabelle, was born and passed away in 1906.
victor mature parents
Education
Victor studied at the Spencerian Business School, the Kentucky Military Institute, and St. Xavier High School in Louisville, Kentucky. He temporarily opened a café and sold confectionery before relocating to California. At the Pasadena Community Playhouse, Mature studied acting and performed. He resided in a tent in the backyard of Catherine Lewis' classmate Mrs. Willigan for three years.
victor mature education
Career
One reviewer referred to Mature as "a gorgeous Tarzan type" for the minor role he had in The Housekeeper's Daughter. Then, in One Million B.C., Roach handed Mature his first leading part as a fur-clad caveman. Hedda Hopper described Mature as "a sort of miniature Johnny Weissmuller"; the film received extensive publicity and helped to elevate Mature's fame. Roach then cast him as Captain Caution in a swashbuckling novel set during the War of 1812. Hal Roach, who only produced a few number of films each year, lent out Mature's services to RKO, who utilised him as the leading man in the musical No, No, Nanette starring Anna Neagle and Herbert Wilcox. The studio executives were so delighted with his performance that they purchased an option to assume Hal Roach's portion of Mature's contract, allowing them to utilise his talents for two films annually for three years.
victor mature career
Net Worth
Victor Mature On January 29, 1913, an American actor was born. When he passed away, he was 86 years old. According to sources, Victor Mature's net worth was $1.5 million. INSTAGRAM Read Also: Mufti Abdul Gani Azhari Biography Read the full article
#VictorMatureCareer#VictorMatureCauseOfDeath#VictorMatureEducation#VictorMatureFamily#VictorMatureNetWorth#VictorMatureParents
0 notes
Text
Exclusive Song Premiere! THE RED COIL Debut 'Opium Smokers Room' Single From Upcoming Argonauta Records Release
Exclusive Song Premiere! THE RED COIL Debut ‘Opium Smokers Room’ Single From Upcoming Argonauta Records Release
(By Pat ‘Riot’ Whitaker, Senior Writer/Journalist, RiffRelevant.com)
RIFF RELEVANT presents our exclusive premiere of the new single “Opium Smokers Room” from Italy’s THE RED COIL. (more…)
View On WordPress
#2018#Album Art#Argonauta Records#Audio Stream#Bull#Daniele Parini#Doom#Exclusive#Gelindo#Groove Metal#Heavy Rock#Italy#Kundalini#Luca Colombo#Marco Marinoni#Metal#Premiere#Riff Relevant Presents#Sludge#Southern#Streaming#The Red Coil
1 note
·
View note
Text
Airbus A330-900 ITA Airways
Registration: EI-HJN Named: Gelindo Bordin Type: A330-941 Engines: 2 × RR Trent 7000-72 Serial Number: 2035 First flight: Apr 27, 2023
Italia Trasporto Aereo S.p.A., trading as ITA Airways, is the flag carrier of Italy. It is owned by the Government of Italy via the Ministry of Economy and Finance and was founded in 2020 as bankrupt Alitalia's successor. The airline flies to over 70 scheduled domestic, European, and intercontinental destinations. ITA Airways is a member of the SkyTeam airline alliance. Its main hub is Leonardo da Vinci–Fiumicino Airport near Rome and focus city is Linate Airport near Milan. In 2021, ITA announced a Memorandum of Understanding with Airbus for the purchase of 10 Airbus A330neo, 7 Airbus A220 and 11 Airbus A320neo aircraft, along with an agreement with Air Lease Corporation to lease an 31 new Airbus aircraft, including the Airbus A350-900.
Poster for Aviators. aviaposter.com
1 note
·
View note