#delitto e intrigo
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Era una Geniale Canaglia di Luigi Manglaviti: Un Thriller Psicologico che Sfida la Verità. Recensione di Alessandria today
Luigi Manglaviti ci porta in un intricato labirinto di verità e menzogne, tra sociologia, jazz e delitti in un racconto corale sorprendente.
Luigi Manglaviti ci porta in un intricato labirinto di verità e menzogne, tra sociologia, jazz e delitti in un racconto corale sorprendente. Recensione del RomanzoIn Era una Geniale Canaglia, Luigi Manglaviti propone un’opera densa e sfaccettata che va oltre il semplice thriller. Il protagonista, un architetto e jazzista di fama, diventa al centro di una narrazione caleidoscopica fatta di…
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Luca Viozzi - Il nuovo romanzo “Delitto sotto le torri 2 - Il terzo segreto”
Il commissario Salviati questa volta è alle prese con un caso intricatissimo e viene aiutato nelle indagini dalla giornalista Sonia Neri
“Delitto sotto le torri2 - Il terzo segreto” è il nuovo romanzo dello scrittore e professore Luca Viozzi, un giallo tutto italiano che ha come sfondo il lungomare di San Benedetto del Tronto, edito dalla Giaconi Editore e acquistabile sui principali stores digitali. Il libro è il secondo capitolo delle avventure del commissario Filippo Salviati, diventando un punto fermo per gli amanti del genere giallo. Un avvincente racconto colmo di colpi di scena, intrighi, enigmi, scritto con estrema cura e ricco di dettagli che accompagneranno il lettore in un’immediata immersione emotiva e sensoriale sin dalle prime pagine. Un giallo d’altri tempi, ma con una caricata letteraria contemporanea che crea un mix di tensione e colpi di scena degni dei grandi classici della letteratura italiana e internazionale.
Il commissario si dedica alla ricerca della verità sull'omicidio di un noto personaggio del luogo. La narrazione procede attraverso capitoli brevi e incisivi, in cui si alternano momenti di tensione ad altri di riflessione, senza mai perdere di vista il filo conduttore dell'indagine.
“Il terzo segreto” è un romanzo che in verità va oltre la semplice etichetta di giallo, toccando temi come il potere, il denaro e la morte, ma anche l'arte, la religione e le tradizioni locali. Attraverso questi elementi, Luca Viozzi offre una riflessione sul bene e sul male, sul sacro e sul profano, creando un'opera che è al tempo stesso un intrigante giallo e un profondo esame della natura umana.
Scopriamo di più
Un noto direttore di banca viene trovato morto sotto un ponte vicino alla torre Gualtieri a San Benedetto del Tronto. Molti i misteri che avvolgono la vicenda legati a un passato che nessuno conosce. L’autore orchestra mistero e intrigo in un romanzo che lascia il fiato sospeso. Non è un caso semplice, tanti gli indizi e i rimandi storici legati al territorio. Curiosità e aneddoti che arricchiscono il racconto. La straordinaria capacità di Luca Viozzi di dosare colpi di scena, lusso e giochi di potere, appassiona il lettore fino all’ultima pagina. Il finale è sorprendente.
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Instagram: https://www.instagram.com/luca.viozzi_scrittore/
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Doppio appuntamento letterario a Sabaudia il 2 agosto
Locandina Giuliani De CataldoPresentazione libri Arriva l’ultimo appuntamento del calendario della rassegna 'True crime – dalla cronaca all’investigazione per cercare la verità', il contenitore che ha abbracciato 6 eventi da venerdì 25 giugno fino al 2 agosto in piazza del Comune a Sabaudia. Non è un caso che il sottotitolo della rassegna sia 'Todo modo para buscar la voluntad divina', la frase iconica di Ignazio di Loyola. L’appuntamento del 2 agosto in piazza del Comune a Sabaudia è doppio: alle ore 21 ci sarà la presentazione dell’ultimo romanzo del magistrato scrittore ‘Il suo freddo pianto’, ultima storia con protagonista il suo nuovo personaggio, il magistrato Manrico Spinori. Alle ore 22 sarà la volta del true crime ‘2 agosto 1980. La strage di Bologna. Scienza e coscienza di un massacro’ scritto da Imma Giuliani, criminologa, con prefazione dell’ex ministro Vincenzo Scotti, contributi della genetista forense Marina Baldi e di Fabrizio Mignacca, psicologo e psicoterapeuta: i professionisti affrontano sotto una nuova luce uno dei fatti di sangue più controversi della nostra storia recente come l’attentato terroristico alla stazione di Bologna che causò 85 morti e 200 feriti. Ore 21 incontro ‘I casi del magistrato scettico’, con Giancarlo De Cataldo. Moderano Gian Luca Campagna, giornalista e scrittore, Pasquale Cardillo Cupo, avvocato La ricerca della verità, l’eterna lotta tra Bene e Male, i pruriti di una società bigotta, il senso della giustizia, la vita che balla lungo il sottile filo del perdono, della giustizia e della vendetta, il rincorrersi dell’amore e della morte: quali sono i casi criminali che affronta il piemme romano Manrico Spinori della Rocca, il nuovo personaggio creato dalla fervida penna del magistrato scrittore Giancarlo De Cataldo? Dal primo romanzo ‘Un cuore sleale’ a ‘Io sono il castigo’ fino al recente ‘Il suo freddo pianto’ ecco la nuova figura di un investigatore che è amato da donne e uomini, buoni e cattivi…Nel terzo romanzo con protagonista il Pm romano Manrico Spinori della Rocca, per «il contino», come viene soprannominato per le nobili origini, sembra un periodo abbastanza tranquillo; a parte gestire una complicata vita sentimentale e tenere a bada la madre ludopatica, ha il tempo di dedicarsi con calma alla sua passione, la lirica. Ma all'improvviso un vecchio caso riemerge dal passato. E rischia di travolgerlo. Una frase buttata lí da un pentito, all'apparenza in modo casuale, produce un piccolo terremoto in procura. Perché a dar retta a er Farina – spacciatore con contatti importanti nella malavita organizzata – dieci anni prima il dottor Spinori non aveva fatto un buon lavoro occupandosi dell'assassinio di Veronica, escort transessuale d'alto bordo. Del delitto era stato accusato un uomo che, a causa dello scandalo, si era tolto la vita. Le prove erano schiaccianti, eppure, adesso, tutto torna in discussione. Un colpo al cuore per un magistrato attento come Manrico, che diventa ombroso e, nel generale scetticismo, riapre le indagini, scoprendo un intrigo di cui nessuno poteva sospettare. Questa volta, piú del solito, avrà bisogno della sua squadra, un affiatato gruppo di formidabili investigatrici che, per l'occasione, registra anche un nuovo ingresso. Read the full article
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Le avventure di Amerigo Asnicar - Aldo Dalla Vecchia - Graphe.it Edizioni
Le avventure di Amerigo Asnicar – Aldo Dalla Vecchia – Graphe.it Edizioni
Le avventure di Amerigo Asnicar Aldo Dalla Vecchia Graphe.it Edizioni Prima uscita sulla ribalta per Amerigo Asnicar, autore televisivo e giornalista di Milano coinvolto in storie di delitto e intrigo classiche, ma non troppo, fatte di comparse frammiste a personaggi reali, se reali sono le celebrità del piccolo schermo. La sua storia prende avvio con la morte del truccatore Rosario Russo: un…
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Il MacGuffin del caso Consip
Nei film di Alfred Hitchcock, il MacGuffin era un pretesto narrativo, un oggetto apparentemente al centro della scena che fungeva da motore della suspense ma che nello svolgersi della trama si rivelava secondario, se non addirittura superfluo. Insomma, qualcosa che ti mettevi a fissare convinto fosse la cosa importante, e invece era una deviazione. I guanti sulla scena del delitto in Ricatto, il materiale radioattivo nelle bottiglie di vino in Notorius, il segreto sul microfilm di Intrigo internazionale o la ragione per cui gli uccelli si schiantano contro le finestre di Bodega Bay.
Il caso Consip è diventato un gigantesco MacGuffin, un racconto di cui è ormai impossibile distinguere il motore narrativo: le indagini sulla presunta corruzione negli appalti della centrale acquisti della pubblica amministrazione, i traffici di influenze per favorire imprenditori, le presunte fughe di notizie ai massimi livelli istituzionali o la serie di indagini che si sono sviluppare sull’inchiesta stessa. Perché da un certo punto in poi le indagini hanno cominciato a frattalizzarsi, tra trasferimenti di competenza, fughe di notizie e pubblicazione integrale di informative di polizia giudiziaria coperte dal segreto; e poi investigatori trasferiti, la revoca delle indagini al Nucleo Operativo Ecologico, errori clamorosi, presunte falsificazioni e su tutto l’ombra lunga del depistaggio. Il caso Consip oggi è una gigantesca meta-indagine, praticamente impossibile da raccontare, e che finisce sui giornali sempre meno per i reati che dovrebbe accertare, e sempre più spesso per queste indagini sulle indagini, per gli intrecci caotici tra istituzioni dello Stato e movimenti oscuri. Non si dovrebbe parlare d’altro, in realtà.
Nella sua rappresentazione giornalistica il caso Consip stava diventando un paradigma investigativo, come Mafia Capitale, come la Trattativa. Ma poi il racconto è imploso e l’impalcatura su cui l’indagine si muoveva ha cominciato a cedere, rivelando un mondo di mezzo – cit. –, un vero e proprio sottosopra alla Stranger Things, una dimensione investigativa parallela intorbidita, misteriosa e oscura. Lo spostamento di una parte dell’inchiesta da Napoli a Roma, le fughe di notizie e la revoca delle indagini al Noe, che fino a quel momento aveva collaborato con la Procura di Napoli; la scoperta dell’incredibile errore di attribuzione di un’intercettazione ambientale, attorno al cui contenuto ruotava una parte della tesi accusatoria – quella più politica – un errore così grave che i magistrati decidono di aprire un fascicolo per falso e un’indagine per depistaggio a carico di due capitani dei carabinieri. E poi il pubblico ministero titolare originario dell’inchiesta che oggi è indagato dalla Procura di Roma con la nota giornalista televisiva per la fuga di notizie sull’indagine di cui è titolare.
Ma come una grande storia italiana degli anni settanta, ecco entrare in scena il presunto depistaggio da parte dei servizi segreti. Come negare la presenza di una barba finta? Sono passati quarant’anni e a via Fani ancora compaiono e scompaiono automobili, agenti dei servizi, terroristi, e così anche nell’inchiesta Consip non potevano mancare i servizi, in una inception investigativa in cui tutti controllano tutti. I servizi segreti aprono scenari oscuri, gettano quelle ombre geometriche del potere politico sulle indagini e del controllo della politica sulla magistratura. Peccato che l’uomo dei servizi che controllava gli investigatori non esisteva, e che è bastato controllare una targa per rivelare il meta-depistaggio. Quello che emerge è la fotografia di un’indagine percorsa da conflitti tra corpi dello Stato che si manifestano su piani diversi, ufficiali e occulti, in uno scontro tra poteri che non emerge ancora nitidamente, ma che non ha precedenti negli ultimi anni.
A questo punto all’indagine Consip manca veramente poco – l’omicidio di una nobildonna durante un festino, un gruppo di forestali che occupa un ministero – per sublimare in una delle grandi inchieste italiane. Quello che c’è, però, basta per aprire interrogativi enormi sulle forze che si sono mosse in quel sottosopra investigativo e sugli obiettivi che perseguivano, in indagini ad altissimo tasso di strumentalizzazione politica che finiscono sui giornali, alimentando e condizionando il dibattito pubblico e la routine di una democrazia. Senza dimenticare che è un’indagine penale in cui diritti, garanzie, continenza e rispetto della legge valgono per tutti, per gli imputati, ma anche per chi fa le indagini e per chi le racconta. Il problema è che si guarda al caso Consip come a una serie di sfortunati eventi che si sarebbero affollati nella stessa indagine. Capitani pasticcioni, errori di persona, lasciando comunque intendere che il disegno corruttivo scoperto è centrale, mentre anche l’ultimo degli sprovveduti capirebbe che in quel sottosopra si sono mossi conflitti di potere a ogni livello istituzionale, in un disegno torbido, come in ogni depistaggio che si rispetti, e con una torsione pericolosa del meccanismo democratico.
Il MacGuffin del caso Consip non deve sviare l’attenzione da ciò che ancora una volta rivela: un sistema consolidato di relazioni distorte tra stampa, procure, opinione pubblica e dibattito politico. E non servono accertamenti di reato quando le violazioni di diritti e garanzie sono ripetute e il dibattito pubblico è stato drogato da notizie che si sono poi rivelate delle bufale. La remuneratività politica delle vicende giudiziarie è l’unica cosa che conta. La Procura di Roma indagherà sulle responsabilità personali, gli errori, le omissioni, i depistaggi, i falsi e le fughe di notizie. Ma non serve l’accertamento dei reati, bastano i fatti storici messi in fila uno dietro l’altro per dare l’idea di cosa possa nascondersi in un’indagine, e di come sia un interesse primario della magistratura, della stampa e della politica stessa dissolvere una volta per tutte questo coacervo tossico.
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SAN BENEDETTO – Giovanni Fasanella presenterà domani sabato 4 Agosto alle ore 21,30 al Palazzo Vannicola in via Mare Porto d’Ascoli( Ex Istituto Commerciale) il libro”Il puzzle Moro“. Conversa con l’autore Maria Teresa Rosini. Evento organizzato dall’Associazione culturale “ I Luoghi della Scrittura” dalla Libreria “La Bibliofila” con il patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione Comunale e della Regione Marche
Giovanni Fasanella, giornalista, sceneggiatore e documentarista, da molti anni impegnato a ricostruire il contesto geopolitico della storia italiana, per Chiarelettere già autore con Mario José Cereghino di “Colonia Italia” (2015, 2 edizioni) e “Il golpe inglese” (2011, 3 edizioni, 5 ristampe in edizione tascabile), e con Rosario Priore di “Intrigo internazionale” (2010, 3 edizioni, 2 ristampe in edizione tascabile), ha condotto una nuova, approfondita ricerca a Londra, scoprendo molti documenti inediti, che sono alla base di questo suo nuovo libro-inchiesta.
La vicenda Moro costituisce un caso internazionale per eccellenza. Ancora da raccontare nei suoi risvolti più oscuri. Tra gli anni Sessanta e Settanta la politica estera morotea, soprattutto quella mediterranea, e il disgelo nella politica interna tra Dc e Pci rappresentarono un pericolo gravissimo per gli equilibri mondiali. L’Italia andava fermata. A tutti i costi.
Sulla base di documenti desecretati a Londra e a Washington (e delle recenti acquisizioni dell’ultima commissione d’inchiesta parlamentare sul caso Moro), Giovanni Fasanella dimostra che una parte delle amministrazioni Usa, con gli inglesi e la complicità a vari livelli e in fasi successive di Francia, Germania e Unione Sovietica insieme con Cecoslovacchia e Bulgaria, avevano interessi convergenti a fermare Moro. Come confermano anche le testimonianze di ambasciatori e politici dell’epoca riportate in questo libro.
L’autore riesce a saldare in un racconto avvincente testimonianze e documenti inediti, offrendoci per la prima volta la ricostruzione completa del contesto internazionale e delle complicità interne in cui maturò il delitto Moro. Solo così possiamo capire davvero le cause che stanno alla radice di molti episodi terroristici e individuare chi aveva interesse a destabilizzare la nostra democrazia.
Le verità che mancavano sul più importante delitto politico del dopoguerra “Dobbiamo scoraggiare le iniziative indipendenti del governo italiano nel Mediterraneo e in Medio Oriente.” Nota interna del Foreign Office, 1970
“Azione a sostegno di un colpo di Stato in Italia o di una diversa azione sovversiva.” Titolo di un documento top secret del governo britannico contro la politica di Aldo Moro, 1976
“Le ingerenze sono, sempre e comunque, di parte.Tuttavia, nel caso dell’Italia, dobbiamo fare qualcosa di concreto e non limitarci a discutere.” Reginald Hibbert, sottosegretario del Foreign Office con delega alle questioni europee, 1976
“L’influenza di Moro e Berlinguer sulla politica estera italiana è forte e potrebbe avere serie ripercussioni… Il governo italiano va mantenuto sulla giusta via.” Rapporto dell’ambasciatore britannico a Roma Alan Hugh Campbell, 1977
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Appuntamenti nei teatri di Genova
Dopo il successo di critica e pubblico ottenuto nella sua tournée italiana, dal 27 febbraio torna in scena al Teatro della Corte “Intrigo e Amore” di Friedrich Schiller. La regia dello spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Genova, è di Marco Sciaccaluga, con protagonisti Roberto Alinghieri, Alice Arcuri, Enrico Campanati, Andrea Nicolini, Orietta Notari, Stefano Santospago, Simone Toni, Mariangeles Torres e con Marco Avogadro, Daniela Duchi, Nicolò Giacalone. La scena e i costumi sono di Catherine Rankl, le luci di Marco D’Andrea, le musiche di Andrea Nicolini. La versione italiana è di Danilo Macrì. Siamo nel Settecento, nella Germania preromantica dello Sturm und Drang. Il nobile Ferdinand, figlio del potente ministro Von Walter, s’innamora ricambiato della borghese Luise Millerin, figlia di un umile violoncellista. Il padre del giovane cerca in ogni modo di ostacolare l’unione e di convincere Ferdinand a sposare la favorita del principe, anche per ottenere una promozione. Il sentimento sincero e profondo del figlio però, non lo fa desistere dal desiderio di sposare Luise. Il ministro dunque, escogita un bieco intrigo, messo in atto con la complicità del suo segretario Wurm (in italiano significa “verme”) che condurrà la vicenda verso un epilogo drammatico. Scritta nel 1783 quando Schiller aveva solo 24 anni, “INTRIGO E AMORE (Kabale und Liebe)” è la storia di un legame profondo e impossibile, di una passione indomabile, di intrighi e gelosie, di corruzione e libertà: c’è tutto questo nel dramma di Schiller, il cui nucleo è il conflitto tra il potere tirannico e il diritto alla felicità dell’essere umano, oggettivato nell'incontro-scontro fra due classi, la nobiltà ricca e la piccola borghesia povera. Gli aspetti melodrammatici di “INTRIGO E AMORE” diedero lo spunto a Giuseppe Verdi, per comporre, nel 1848, la “Luisa Miller”, ispirata proprio al testo di Schiller. “INTRIGO E AMORE” sarà in scena al teatro della Corte fino a sabato 3 marzo. Dal martedì al sabato alle ore 20.30. Per tre giorni, dal 7 al 9 marzo, al Teatro Duse c’è una straordinaria opportunità: quella di assistere a due spettacoli teatrali, provenienti da Edimburgo, recitati nella loro lingua originale. Si comincia con “A YOUNG WOMAN WHO LIVED IN A SHOE”, scritto e diretto da Laura Pasetti, che va in scena mercoledì 7, giovedì 8 e venerdì 9 marzo alle ore 10.30. Ispirato ad un’antica filastrocca inglese che parla di un’anziana donna costretta a vivere con i suoi figli dentro ad una scarpa, lo spettacolo racconta l’analogo disagio vissuto da una giovane emigrante che fuggendo dalla sua terra, affronta un lungo viaggio, pieno di insidie per cercare un luogo dove poter vivere sicura e protetta. Le recite di questo spettacolo sono riservate alle scuole. Si prosegue con “A BENCH ON THE ROAD”, stessa autrice e regista, che va in scena giovedì 8 marzo alle 19.30 e venerdì 9 marzo alle 20.30. Una raccolta di storie vere, di donne immigrate in Scozia fra metà ‘800 e il secolo scorso. Storie autentiche, raccontate attraverso una sequenza di quadri che sottolineano eventi fondamentali: la Grande Guerra, l’ascesa del Fascismo, la Seconda Guerra Mondiale, per uno spettacolo di forte impatto visivo accompagnato da musiche italiane e scozzesi. Laura Pasetti è un’attrice, regista e docente, diplomata alla Scuola di Teatro diretta da Giorgio Strehler nel 1990. “A Young man who lived in a shoe " e “A Bench on the road”, prodotti da Charioteer Theatre e Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, offrono agli studenti un percorso didattico sul tema dell’immigrazione e al pubblico di tutte le età, la preziosa occasione di assistere alla messa in scena di testi teatrali recitati in madre lingua. Entrambi gli spettacoli sono fuori abbonamento. Biglietti: intero €15, ridotto €12, studenti €10. Per informazioni e prenotazioni 010/5342302 o [email protected] Questa sera, Martedì 6 marzo alle ore 20.30 al Teatro della Corte debutta “DELITTO E CASTIGO”, di Fedor Dostoevskij, diretto dal regista russo Konstantin Bogomolov. Lo spettacolo prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione è interpretato da un cast interamente italiano composta da Anna Amadori, Marco Cacciola, Diana Höbel, Margherita Laterza, Leonardo Lidi, Paolo Musio, Renata Palminiello, Enzo Vetrano. La scena e i costumi sono di Larisa Lomakina, le luci sono di Tommaso Checcucci. La versione italiana è curata da Emanuela Guercetti. Konstantin Bogomolov, quarantatreenne regista russo dallo stile irriverente, provocatorio e spiazzante, è tra le voci più lucide ed originali della sua patria. Vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali e autore di spettacoli presentati nei più importanti festival e teatri europei, non è nuovo ad adattamenti teatrali di Dostoevskij (“I fratelli Karamazov” e “L’idiota” sono i suoi precedenti lavori). Bogomolov affronta questo romanzo allontanandosi dalle influenze formali di ambientazione russa e attualizzando la vicenda. Nella sua versione di “DELITTO E CASTIGO” il protagonista non è più un giovane intellettuale incapace di adeguarsi alle regole imposte dalla società russa ottocentesca, bensì un immigrato africano, indolente e privo di qualsiasi ideologia, che si macchia dell’assassinio non di una vecchia usuraia ma di una donna bianca e di sua figlia. La sorella di Raskol’nikov fa la governante in una famiglia molto agiata; Sonja è, anche qui, una prostituta che cerca di persuadere il protagonista a convertirsi al cristianesimo; un poliziotto è un appassionato lettore di Nietzsche, con evidente riferimento al nichilismo che contraddistingue azioni e pensiero del protagonista. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro della Corte da martedì 6 a domenica 11 marzo. Dal martedì al sabato alle ore 20.30. Domenica ore 16. La recita del giovedì inizia alle 19.30. http://dlvr.it/QJxPrp
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Senza movente, senza indiziati, senza una logica apparente». Questo commento dell’ispettrice Petra Delicado, nel racconto di Alicia Giménez-Bartlett, potrebbe funzionare da presentazione generale di questa antologia. Il delitto di viaggio è un classico della letteratura poliziesca, che ha sempre sfidato l’inventiva degli scrittori. Senza un luogo stabile e ripetute abitudini, fuori da strade e case conosciute, lontano da vicini invadenti, l’investigatore deve sfoderare tutta la sua astratta capacità razionale e la più pura intuizione per trovare il filo della matassa. Però, la novità è che oggi viaggiano tutti, il viaggio è di massa e quotidiano, non ci sono solo Orient Express e giri alle Piramidi in cui annidare degli eleganti misteri. Gli enigmi dell’indagine sono complicati, movimentati, resi anche più ironici, dall’estrema varietà capricciosa delle nostre offerte turistiche. E questa raccolta ne copre le più diverse tipologie. Ci sono crociere a prezzo stracciato, come quella in cui sono implicati i vecchietti del BarLume di Marco Malvaldi. Pullman di studenti pendolari in cui ritrovare cadaveri a pezzi, com’è il caso raccontato da Alicia Giménez-Bartlett. Gite in una Brianza sorprendentemente appartata, dove si avventurano i detective per caso di Alessandro Robecchi. Per seguire l’ultimo mistero della Casa di Ringhiera, Francesco Recami destina il piccolo Enrico al più avventuroso dei viaggi. Gaetano Savatteri trasferisce il suo «disoccupato di successo» da San Vito Lo Capo alla Praga d’oro, dentro un intrigo internazionale post Cary Grant. L’inspiegabile rapina da camera chiusa nel Frecciarossa su cui sale il Rocco Schiavone di Antonio Manzini, forse è quello che più si avvicina al classico. Così il viaggio, in questa nuova antologia di racconti, non è più la cornice che adorna di esotismo gli intrecci ma diventa la nuova situazione, quotidiana e caotica, in cui impegnare i detective contemporanei creati da alcune delle più originali e apprezzate penne del poliziesco.... #libridisecondamano #ravenna #bookstagram #booklovers #bookstore#instabook #igersravenna #instaravenna #ig_books #sellerioeditore (presso Scattisparsi Store)
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"La Strana Morte del Signor Benson": Il Genio Deduttivo di Philo Vance in un Classico del Giallo. Recensione di Alessandria today
S.S. Van Dine porta i lettori in una raffinata indagine tra suspense e mistero con il detective Philo Vance
S.S. Van Dine porta i lettori in una raffinata indagine tra suspense e mistero con il detective Philo Vance. Recensione: “La Strana Morte del Signor Benson” di S.S. Van Dine è un capolavoro della narrativa gialla, pubblicato il 26 marzo 2019 nella collana Il Giallo Mondadori. La storia ruota attorno all’omicidio di Alvin H. Benson, trovato morto nella sua lussuosa dimora in una posizione quasi…
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L'Anno della Mantide di P. J. Mann: Il Commissario Scala alle prese con un delitto insolubile. Recensione di Alessandria today
P. J. Mann ci trascina in una Roma oscura e intrigante con un’indagine che mette a dura prova il caparbio commissario Maurizio Scala.
P. J. Mann ci trascina in una Roma oscura e intrigante con un’indagine che mette a dura prova il caparbio commissario Maurizio Scala. Recensione del RomanzoL’Anno della Mantide, scritto da P. J. Mann, è un thriller poliziesco avvincente che cattura l’attenzione fin dalle prime pagine. Il commissario Maurizio Scala, protagonista della storia, si ritrova immerso in un’indagine intricata che…
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Pronti per la Cena con Delitto? 👉 Venerdì 16 Ottobre I CASI DEL COMMISSARIO GORDON INTRIGO A CORTE Padre Bernardo da Occam è chiamato da Ladislao, signore di Salerno, per indagare sul misterioso omicidio di una damigella di corte. Le indagini portano a molte rivelazioni agghiaccianti; le peggiori menzogne vengono a galla e nessuno ne rimane indenne. Solo le mura del castello conoscono la verità. Chi sarà l'assassino? Metti alla prova le tue doti investigative: fiuta gli indizi, non lasciarti ingannare dai depistaggi, individua il movente, l’arma del delitto, ricostruisci la scena del crimine e ferma l’assassino prima che possa commettere ancora orrendi misfatti! Cena con delitto, il vero protagonista sei tu! CENA SPETTACOLO 25€ 👉 PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 👉 POSTI LIMITATI 👉 START 21.00 'TILL END 🏘️ Location: HOTEL SICA 🛣️ Indirizzo: via Romualdo Trifone (MONTECORVINO ROVELLA) 📱 089808266 / 329 3423373 📨 [email protected] 🎭 Compagnia Teatrale: #Live 🎬 Art Director: #ONLA_Events #onenightloveaffair #onlaevents #salernocoast #salerno #salernocity #salernolucidartista #salernobynight #movidasalerno #cenacondelitto #giffonivallepiana #montecorvinorovella#gourmetfood One Night Love Affair Onla Events Hotel Sica - Relax & Banqueting (presso Hotel Sica - Relax & Banqueting) https://www.instagram.com/p/CF-aNBLHeAU/?igshid=a29p7taw1t7r
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Pronti per la Cena con Delitto? 👉 Venerdì 16 Ottobre I CASI DEL COMMISSARIO GORDON INTRIGO A CORTE Padre Bernardo da Occam è chiamato da Ladislao, signore di Salerno, per indagare sul misterioso omicidio di una damigella di corte. Le indagini portano a molte rivelazioni agghiaccianti; le peggiori menzogne vengono a galla e nessuno ne rimane indenne. Solo le mura del castello conoscono la verità. Chi sarà l'assassino? Metti alla prova le tue doti investigative: fiuta gli indizi, non lasciarti ingannare dai depistaggi, individua il movente, l’arma del delitto, ricostruisci la scena del crimine e ferma l’assassino prima che possa commettere ancora orrendi misfatti! Cena con delitto, il vero protagonista sei tu! CENA SPETTACOLO 25€ 👉 PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 👉 POSTI LIMITATI 👉 START 21.00 'TILL END 🏘️ Location: HOTEL SICA 🛣️ Indirizzo: via Romualdo Trifone (MONTECORVINO ROVELLA) 📱 089808266 / 329 3423373 📨 [email protected] 🎭 Compagnia Teatrale: #Live 🎬 Art Director: #ONLA_Events #onenightloveaffair #onlaevents #salernocoast #salerno #salernocity #salernolucidartista #salernobynight #movidasalerno #cenacondelitto #giffonivallepiana #montecorvinorovella#gourmetfood One Night Love Affair Onla Events Hotel Sica - Relax & Banqueting (presso Hotel Sica - Relax & Banqueting) https://www.instagram.com/p/CF-aNBLHeAU/?igshid=a29p7taw1t7r
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