#investigazione criminale
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Non ho paura del buio di Robert Dugoni: un thriller emotivo e coinvolgente. Recensione di Alessandria today
Un’indagine tra segreti familiari e giustizia personale che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina.
Un’indagine tra segreti familiari e giustizia personale che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina. Recensione dettagliata Non ho paura del buio, primo volume della serie Tracy Crosswhite, è un avvincente thriller psicologico scritto da Robert Dugoni. Al centro della storia troviamo Tracy, detective della Squadra Omicidi di Seattle, tormentata da un passato doloroso: la scomparsa e…
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bibliotecasanvalentino · 4 months ago
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Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica Valentina Pace
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: Neri Pozza
Buona lettura a tutti!
OMICIDIO A CAP CANAILLE - CHRISTOPHE GAVAT
“… il comandante sa bene che i delinquenti marsigliesi non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi della capitale in materia di criminalità. In quanto a tecniche per uccidere il prossimo il marsigliese, benché provinciale, non manca mai di immaginazione, e tiene a dimostrare al parigino che in questo campo, come su quello da calcio, il migliore è lui. E che non ha paura di dégun – di nessuno.”
Cos’hanno in comune un cadavere carbonizzato trovato nel portabagagli di un’auto abbandonata a Marsiglia: il cosiddetto “barbecue”, un sistema atroce per regolare i conti tra fuorilegge, con una serie di rapine a furgoni portavalori a Parigi?
Il comandante Henri Saint-Donat, da poco trasferito alla Brigata criminale della città provenzale dal 36 quai des Orfèvres, la celeberrima sede della Polizia giudiziaria di Parigi, capisce subito di trovarsi di fronte ad un caso molto complesso.
Henri ha un curriculum di tutto rispetto, è un poliziotto di grande esperienza ed estrema sensibilità; dopo tanti anni di matrimonio è ancora molto innamorato della sua Isabelle, ma è anche un uomo tormentato a causa di una tragedia familiare che lo ha segnato nel profondo e di cui nessuno dei suoi colleghi è a conoscenza.
Negli uffici dell’Eveché, sede della polizia giudiziaria, nel dedalo di strade che attraversa La Cayolle, quartiere labirintico e malfamato di Marsiglia, nei corridoi delle Baumettes, il tetro penitenziario, Henri non è solo. Lo supportano il giovane tenente Basile Urteguy e il capitano Lucie Clert.
Basile è un ragazzo pieno di vita, un appassionato di musica, un genio dell’informatica e, allo stesso tempo, un poliziotto di grande perspicacia: nel corso dell’indagine il suo apporto sarà fondamentale.
Lucie, invece, è una forza della natura: una gran bella donna dal carattere impossibile che ha il brutto vizio di saltare subito alle conclusioni. Sul lavoro è testarda e professionale, ma la sua vita privata è un vero disastro. Chissà che non trovi l’amore proprio nel corso dell’indagine…
“Omicidio a Cap Canaille” è un polar di azione che mostra al lettore le tecniche di investigazione della polizia francese, ma dà anche molto spazio alla vita privata e ai sentimenti dei suoi protagonisti.
I capitoli sono estremamente brevi e il linguaggio è semplice, diretto, crudo nel raccontare l’evolversi dell’inchiesta giudiziaria, ma altrettanto evocativo nelle pagine dedicate alla descrizione dei luoghi e degli stati d’animo, anche quando i sentimenti, le emozioni e il privato dei protagonisti prendono il sopravvento sul dovere professionale.
L’autore, Christophe Gavat, è lui stesso un commissario della polizia francese e, leggendo il romanzo la passione per il suo lavoro, il rispetto e l’ammirazione per i colleghi sono del tutto evidenti.
“È ancora un piedipiatti nell’anima, perché ama quell’atmosfera ovattata e notturna dell’Evêché, dove i passi riecheggiano nei corridoi vuoti, dove solo poche luci negli uffici, qualche grido o un’invettiva qua e là suggeriscono che ci siano ancora dei poliziotti al lavoro. Lavorano sempre. Soprattutto, sa di amare quegli agenti dal carattere forte, che non mancano né di energia, né di abnegazione, né di senso dell’umorismo per svolgere ogni giorno con passione il loro mestiere, tanto da farlo anche di notte.”
COSA MI È PIACIUTO
La lettura di “Omicidio a Cap Canaille” è stata la mia prima esperienza con un polar e ho apprezzato moltissimo la descrizione vivida dei luoghi, l’approfondimento psicologico dei personaggi e l’analisi dei rapporti che si creano tra di loro.
COSA NON MI È PIACIUTO
Il finale prevedibile.
L’AUTORE
Christophe Gavat, nato nel 1966, è entrato in polizia nel 1989. Parigi, Marsiglia, Grenoble, Guyana: nella sua carriera pluritrentennale è stato decorato al valore, messo sotto inchiesta e reintegrato. Ha avuto a che fare sia con i grandi casi che catturano l’attenzione mediatica, sia con i piccoli casi quotidiani che lasciano il segno. Già autore di tre libri sulla sua vita di poliziotto, con questo suo primo romanzo si è aggiudicato nel 2021 il Quai des Orfèvres, premio deciso da 21 giurati tra poliziotti, avvocati, magistrati e giornalisti.
LA CASA EDITRICE
Neri Pozza è una casa editrice veneta rinomata e prestigiosa, fondata nel 1946 dall’omonimo scrittore e ha pubblicato, nel corso degli anni, opere di autori molto famosi della letteratura italiana come Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Goffredo Parise, Massimo Bontempelli, Giuseppe Berto ai quali si affiancano oggi nomi internazionali grandiosi quali Romain Gary, Natsuo Kirino, Tracy Chevalier, Eshkol Nevo, Herman Koch.
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giancarlonicoli · 2 years ago
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22 giu 2023 13:04
ADDIO COPPOLA E LUPARA: ORA LA MAFIA È DIVENTATA UNA HOLDING – ANTONIO QUINTAVALLE CECERE, COMANDANTE DEL SERVIZIO CENTRALE DI INVESTIGAZIONE SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DELLA GUARDIA DI FINANZA: “NON C’È PIÙ DIFFERENZA TRA NORD E SUD. È UNA QUESTIONE SUPERATA. SONO HOLDING MONDIALI CON UNA STRUTTURA MODERNA. LA FRONTIERA PIÙ AVANZATA SONO LE FRODI FISCALI” – “COME FUNZIONA? LA CRIMINALITÀ SI INFILTRA NELL’ECONOMIA LEGALE ACQUISENDO IMPRESE, CON VARI METODI. QUELLO PIÙ INVASIVO PARTE DA…” -
Estratto dell’articolo di Giuseppe Salvaggiulo per “La Stampa”
«Le indagini evidenziano che i reati fiscali sono ormai lo strumento di lavoro di holding mafiose a livello internazionale», dice Antonio Quintavalle Cecere, comandante del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata della Guardia di finanza.
Che cosa emerge dalle vostre indagini più recenti?
«Oggi ci troviamo di fronte a una criminalità organizzata come una holding, con vari rami d’azienda.
Quello militare è relegato ai gruppi minori, spesso in conflitto tra loro per interessi legati alla droga, come la gestione delle piazze di spaccio. I gruppi più strutturati, invece, cercano l’inabissamento. Vogliono rendersi invisibili per non attirare l’attenzione investigativa […] Questo processo si è sviluppato parallelamente all’evoluzione tecnologica in campo economico-finanziario. […] Oggi dobbiamo contrastare una struttura estremamente moderna». «[…] La frontiera più avanzata riguarda le frodi fiscali».
In che modo?
«Attualmente la criminalità organizzata si infiltra nell’economia legale acquisendo vere e proprie imprese, con vari metodi. Quello più invasivo parte dall’estorsione. Quando l’imprenditore non è più in grado di pagare, accetta l’ingresso diretto del sodalizio criminale nella compagine societaria».
Ci sono sistemi meno invasivi?
«Con operazioni finanziarie e reati fiscali. Per esempio fornendo agli imprenditori che dispongono di ingenti proventi in nero, frutto di evasione fiscale, i servizi dedicati per riciclarli facendo perdere le tracce».
Come?
«Il sistema mafioso italiano dispone all’estero di una società A, che stipula un contratto con un’altra impresa B, sempre dell’organizzazione e ubicata in un terzo Paese. Il contratto prevede che l’impresa A paghi alla B una somma in cambio di merce. In realtà la merce non esiste, ma l’impresa B emette fattura».
Quindi una transazione fittizia?
«Non del tutto. Il passaggio di denaro c’è. La società A effettua un bonifico sul conto dell’impresa B. La provvista di questo bonifico deriva dall’imprenditore estraneo all’organizzazione, frutto di evasione fiscale. Ora quei soldi sono “ripuliti” su un conto corrente di una società apparentemente normale in Belgio o Germania. Ma restano poco. L’impresa B fa decine di queste operazioni, finché non trasferisce il denaro in banche collocate in Paesi poco collaborativi».
Che cosa vuol dire poco collaborativi?
«Mentre ai Paesi europei noi possiamo chiedere di fare sopralluoghi e verifiche su queste imprese, che talvolta esistono solo sulla carta, alla frontiera dei paradisi fiscali o della Cina dobbiamo fermarci».
Quindi seguire il denaro non basta?
«Dobbiamo farlo, ma in altro modo. Con le segnalazioni di operazioni sospette, l’incrocio delle banche dati per le anomalie patrimoniali e soprattutto con le intercettazioni […] ».
[…] Quando i soldi vanno nei Paesi non collaborativi, siete disarmati?
«L’obiettivo del sequestro è vanificato. Allora proviamo a rivalerci sui beni in Italia. Società, beni immobili e mobili».
Le famose Ferrari e Lamborghini dei boss.
«Non più. Ormai hanno preso contromisure. Le detengono in leasing, il che ci impedisce il sequestro».
In quali settori i sistemi da holding finanziarie e fiscali si diffondono più velocemente?
«Diversi settori. Con diverse variabili. Nell’indagine Petrolmafie il passaggio di carburante c’era. Ma intermediato da società filtro mafiose intestate a prestanome nullatenenti, che non versando l’Iva rivendevano la benzina a prezzo scontato, mettendo fuori mercato i concorrenti».
[…] In quali settori l’evoluzione tecnologica è più evidente?
«Nei giochi, per esempio. La mafia insedia una società di scommesse in un Paese privo di controlli severi come i nostri. Poi si appoggia in modo capillare sul territorio italiano a punti scommesse con regolare licenza. Gli incassi vengono trasferiti all’estero con meccanismi anonimizzati. Bastano un computer e un server da duemila euro».
Ma i clan hanno queste competenze?
«Ingegneri e informatici lavorano per diverse organizzazioni, in diversi territori».
C’è differenza tra Nord e Sud?
«Questione superata. Sono holding mondiali».
Come rientrano i soldi in Italia?
«Nei modi più impensabili. In Sicilia abbiamo scoperto un’azienda di noleggio auto usata per ricevere pagamenti dall’estero, con fatture false a fronte di contratti fittizi per auto inesistenti. Queste “cartiere”, quando non servono più, le ritroviamo nei reati fallimentari, legati a quelli fiscali perché sono imprese che oltre i fornitori non pagano le tasse». […]
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karuozisan · 5 years ago
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Film di un minuto - Indagine Sulla Marijuana Questo è un video commedia. Per favore, non guardare seriamente. Dallo zio Carl. Si prega di guardare e iscriversi. https://youtu.be/WJeCPEelu40 #Cannabis #Marijuana #Trastevere #BarGay #SergioMattarella #QuesturadiRoma #stimolanti #BioparcodiRoma #polizia #investigazione #indagine #divertente #Criminale #gay #omosessuale #strano #Roma https://www.instagram.com/p/B18PM5bjmEA/?igshid=f7v18tm0mv38
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cosenzapage · 3 years ago
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Traffico internazionale di cocaina, 57 misure cautelari personali e sequestri di beni per oltre 3,7 milioni di euro
https://www.cosenzapage.it/media/2021/09/Screenshot_20210914-094838_Chrome-300x200.jpg - #CosenzaPage Dalle prime luci dell’alba i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Roma, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Reggio Calabria, stanno eseguendo in diverse regioni 57 misure cautelari nei confronti di esponenti di un’organizzazione criminale […]
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sinapsinews · 4 years ago
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CATANZARO-IMPORTAZIONE DI COCAINA DAL SUDAMERICA. 20 ARRESTI
ESECUZIONE DI MISURA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI ESPONENTI DI ORGANIZZAZIONE CRIMINALE DEDITA ALL’IMPORTAZIONE DI COCAINA DAL SUDAMERICA. 20 ARRESTI E OLTRE 4 MILIONI DI EURO DI BENI IN SEQUESTRO. “OPERAZIONE MOLO 13”. Alle prime ore di oggi 15 aprile 2021, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro e il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di…
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ROMA. G.di F. OPERAZIONE ANTIDROGA LOW COST BRASILE
ROMA. G.di F. OPERAZIONE ANTIDROGA LOW COST BRASILE
Comando Provinciale Roma
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Dalle prime luci dell’alba è in corso una vasta operazione antidroga, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei confronti di un gruppo criminale dedito al traffico internazionale di cocaina.
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza capitolina e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata stanno dando esecuzione,…
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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L'Anno della Mantide di P. J. Mann: Il Commissario Scala alle prese con un delitto insolubile. Recensione di Alessandria today
P. J. Mann ci trascina in una Roma oscura e intrigante con un’indagine che mette a dura prova il caparbio commissario Maurizio Scala.
P. J. Mann ci trascina in una Roma oscura e intrigante con un’indagine che mette a dura prova il caparbio commissario Maurizio Scala. Recensione del RomanzoL’Anno della Mantide, scritto da P. J. Mann, è un thriller poliziesco avvincente che cattura l’attenzione fin dalle prime pagine. Il commissario Maurizio Scala, protagonista della storia, si ritrova immerso in un’indagine intricata che…
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campadailyblog · 7 months ago
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Omicidio Giulia Di Sabatino: Gli Indizi e i Misteri Irresolti
Il caso dell’omicidio di Giulia Di Sabatino ha sconvolto l’Italia. È avvenuto il 15 luglio 2024 a Roma. Ha generato molte domande e pochi indizi, mantenendo il mistero. Le indagini della Polizia e della Procura hanno seguito diverse piste. Vogliono ricostruire gli eventi e trovare il colpevole. Dopo mesi, il caso rimane oscuro. Nuove prove e testimonianze emergono, complicando le indagini. Questo…
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aneddoticamagazinestuff · 8 years ago
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Cassandra Crossing/ Risalendo la scia di sangue
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Cassandra Crossing/ Risalendo la scia di sangue
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Risalendo la scia di sangue Cassandra è solita fare decantare fatti e notizie, non solo per cercare di capirli meglio, ma anche per poterne ragionare in maniera più serena.
E’ il caso della strage di Berlino del 19 dicembre http://www.repubblica.it/esteri/2016/12/19/news/berlino_camion_sulla_folla_nel_mercato_di_natale_numerosi_feriti-154480631/ il cui responsabile è morto il 23 dicembre durante un conflitto a fuoco con la polizia http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/terrorista_ucciso_milano_amri_video_stazione-2162685.html. L’attesa qui è importante perché sia più facile regionare su un aspetto apparentemente secondario della vicenda, ma che è la dimostrazione dell’ampiezza di un diverso problema che tutti subiamo quotidianamente. Avete visualizzato il secondo degli articoli? Se lo avete fatto, certo non vi sarà sfuggita la sequenza di immagini commentate ed annotate che seguono il criminale durante il suo arrivo in Italia fino all’epilogo. Una osservazione superficiale potrebbe ingenerare la sensazione che le telecamere e gli altri apparecchi di sorveglianza abbiano avuto un ruolo importante nella vicenda. Invece, come chiunque abbia letto non superficialmente le notizie in cronaca già sa, dopo l’attentato, l’unica localizzazione del responsabile è stato appunto il controllo di routine da parte della pattuglia che si è concluso con lo scontro a fuoco. Le dettagliate ricostruzioni dell’itinerario del criminale sono state effettuate “a posteriori”, risalendo appunto all’indietro il percorso, ed utilizzate più che altro come documentazione per la cronaca nera dei giornali e della televisione. Tre conferme ne discendono, tre riflessioni, le ultime due molto amare per coloro che sono disposti a “sacrificare la privacy per acquistare in sicurezza”. Primo: l’epilogo della vicenda dimostra ancora una volta che gli investimenti utili in pubblica sicurezza sono quelli sul territorio e sulle risorse umane; quelli in tecnologie più o meno sofisticate, propagandate come bacchetta magica contro la criminalità, servono poco o nulla come prevenzione. Secondo: l’unico utilizzo efficace di telecamere e della videosorveglianza è “a posteriori” come forma di investigazione nei confronti di chiunque, inclusi ovviamente i criminali. Terzo: il controllo pervasivo, le telecamere, il riconoscimento facciale e le altre diavolerie, particolarmente concentrate nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti, non hanno nessuna influenza positiva sulla sicurezza del pubblico. L’equazione arcinota tra privacy e sicurezza, data sempre per scontata, si dimostra ancora una volta errata. E la sola azione di contrasto che costa pochissimo ed ha sicura efficacia, azione individuale e difficile, ma anche civile e positiva, resta quella di non farsi terrorizzare e sopratutto di non contribuire a spargere il terrore.
Marco Calamari http://www.marcoc.it/
Lo Slog (Static Blog) di Cassandra: http://www.cassandracrossing.org/
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sciscianonotizie · 6 years ago
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Sgominata organizzazione campana di narcotrafficanti I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Sassari, unitamente ai finanzieri del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma, stanno dando esecuzione, fin dalle prime ore di questa mattina, ad una serie di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Cagliari nei confronti di un sodalizio criminale composto da soggetti campani e sardi, attivamente impegnato nell’introduzione e smercio nell’Isola (hinterland delle Province di Sassari e Nuoro) di diverse partite di sostanze stupefacenti.
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karuozisan · 5 years ago
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Film di un minuto - Indagine Sulla Marijuana Questo è un video commedia. Per favore, non guardare seriamente. Dallo zio Carl. Si prega di guardare e iscriversi. #Cannabis #Marijuana #Trastevere #BarGay #SergioMattarella #QuesturadiRoma #stimolanti #BioparcodiRoma #polizia #investigazione #indagine #divertente #Criminale #gay #omosessuale #strano #Roma https://www.instagram.com/p/B18OuZnjkeJ/?igshid=hv9iiz5sjp0s
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tifatait · 4 years ago
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Nuova sede a Caserta del Cescrin/  Oggi  incontro con la stampa del Pool difensivo della famiglia Mottola per il delitto di Arce, vittima Serena Mollicone.  Saranno presenti il  Direttore del Cescrin, Centro Studi Investigazione Criminale, professor Carmelo Lavorino, insieme al dottor Antonio Della Valle, coordinatore area tecnico-scientifica- | www.teleradio-news.it
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isoledicapoverdelove · 6 years ago
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Estate 2019 in sicurezza. Il piano operativo inizia a Praia e a Maio
Estate 2019 in sicurezza. Il piano operativo inizia a Praia e a Maio
Praia, 9 luglio. Il piano operativo “Estate 2019 in sicurezza”, avviato dal Comando regionale di Santiago del Sud e Maio, è iniziato questo lunedì nella città di Praia e di Maio, mobilitando 300 dipendenti della polizia nazionale.
In una conferenza stampa, il comandante della Stazione di investigazione criminale, Roberto Lima, ha dichiarato che il piano si protrarrà fino al 30 settembre e mira…
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tmnotizie · 6 years ago
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ASCOLI PICENIO – Nell’ ambito del 245° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Il Col. Michele Iadarolaa, quindi, tracciato il resoconto dell’attività condotta negli ultimi 17 mesi.
PIANO D’AZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA
Sono 6.099 gli interventi ispettivi conclusi dai Reparti del Comando Provinciale Guardia di Finanza Ascoli Piceno tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019; 184 sono, invece, le indagini delegate al Corpo, nello stesso periodo, dalla magistratura ordinaria e contabile.
Cifre, queste, che danno il senso dell’intensificazione delle attività della GdF contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.
Interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, ulteriormente migliorata, quest’ultima, in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione e all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Frodi carosello, indebite compensazioni e traffici illeciti di prodotti petroliferi si confermano al centro dell’attenzione operativa della Guardia di Finanza. Settori in cui, nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019, ha eseguito, nell’ambito di piani d’intervento coordinati con l’Agenzia delle Entrate, 383 interventi ispettivi.
Sono stati denunciati 99 soggetti per reati fiscali. Ammontano a 56 le indagini delegate dalla magistratura e ad oltre 19 milioni di euro le proposte di sequestro avanzate mentre le misure patrimoniali eseguite sono pari a 1,5 milioni di euro.
Importanti i risultati conseguiti dal Corpo anche nel settore del contrasto alle frodi all’Iva (meglio note come frodi “carosello”), in quello dei carburanti e delle indebite compensazioni di debiti tributari e previdenziali con crediti IVA fittizi, che hanno visto, in diversi casi, anche il coinvolgimento di professionisti. Sono 15, infatti, i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per frodi carosello o indebite compensazioni (punto 1 della scheda in allegato).
Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 73 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 44 miloni di euro di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 6 datori di lavoro per aver impiegato 29 lavoratori in “nero” o irregolari.
Ammontano complessivamente a 30 gli interventi nel settore delle accise, che hanno portato al sequestro di oltre 3.750 Kg. di carburante oggetto di frode, cui si aggiunge un consumato in frode di oltre 466.115 Kg..
Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 49 con 17 violazioni rilevate; sono, invece, 4 le indagini di polizia giudiziaria concluse nello stesso comparto.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. Il settore è strategico per il Paese: solo un equo impiego degli investimenti e dei fondi pubblici può, infatti, sostenere la competitività e una piena ripresa del tessuto economico nazionale.
È per questa ragione che il Corpo continua a rafforzare il proprio dispositivo di vigilanza, che si sviluppa lungo una duplice direttrice: il potenziamento delle unità operative territoriali dedicate allo specifico settore di servizio e l’intensificazione delle collaborazioni con le Autorità e gli Enti di gestione, con particolare riferimento ai settori della spesa previdenziale, sanitaria, dei fondi europei destinati alla realizzazione di progetti, dove il corretto impiego delle risorse, oltre a contribuire a contenere l’esborso complessivo dello Stato, come nel caso di trattamenti pensionistici e di invalidità non spettanti, si traduce in un miglioramento della qualità della spesa, con positive ricadute in termini di sviluppo del Paese.
È in questo senso che vanno letti i risultati conseguiti dalla Guardia di Finanza nel settore nel periodo gennaio 2018-maggio 2019.
Ai 356 interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, si aggiungono 39 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria con la Corte dei Conti.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 46 mila euro, mentre si attestano intorno ai 135 mila euro quelle nel comparto della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 12.
Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 8,5 milioni di euro, a carico di 47 soggetti (punto 2 della scheda in allegato).
I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari, rispettivamente, al 13% e al 100%. Nel caso dei ticket sanitari è stata sviluppata una specifica analisi di rischio in grado di evidenziare i nominativi di beneficiari già caratterizzati da elevati indici di anomalia.
Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato pari a oltre 7,5 milioni di euro; contestualmente, l’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato a circa 8 milioni di euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 15.
Un sicuro indice dell’efficienza dell’azione investigativa è rappresentato dai dati sui sequestri. Le determinazioni dell’Autorità giudiziaria che ha accolto le proposte di sequestro avanzate dai Reparti del Corpo rappresentano, infatti, la concreta misura della possibilità per lo Stato di vedere ristorati i danni causati dai fenomeni di illegalità, frode, malaffare e cattiva gestione scoperti dalla GdF.
In questa prospettiva, l’azione dei Reparti della Guardia di Finanza è in pieno svolgimento per disvelare condotte illecite, sprechi di fondi e risorse pubbliche, fenomeni corruttivi e di disonestà nei riguardi della Pubblica Amministrazione, attraverso interventi mirati e indagini di polizia giudiziaria.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono state 2.011 le attività ispettive condotte allo scopo di individuare le diverse forme di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità.
Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino connotati da concreti e immediati profili di rischio: si pensi ai negozi giuridici conclusi da soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie; o ancora ai settori di particolare rilevanza strategica come, ad esempio, quello dei prodotti energetici, o ancora ai casi di reimpiego di proventi illeciti in quelli che vengono definiti “beni rifugio” (diamanti, metalli preziosi, valute pregiate, opere d’arte, reperti archeologici, ecc.).
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia (anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”) e del monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento (includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non affiliati alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico) attraverso un’estesa proiezione dei Gruppi di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) sull’intera circoscrizione di competenza e mediante la dinamica interlocuzione con il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e i Reparti territoriali insistenti nei distretti di Corte d’Appello.
Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali quasi 371 soggetti; ammonta, invece, a oltre 7,5 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto, rispettivamente, la quota di oltre 305.000 euro
Al contempo, è avvertita l’esigenza di ricorrere in maniera sistematica e crescente alle alternative misure di prevenzione, individuate dal Codice Antimafia nell’amministrazione e nel controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, tese al recupero delle condizioni di legalità ed al reinserimento nel mercato economico di queste realtà imprenditoriali.
Infine, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale.
Complessivamente sono stati eseguiti quasi 1.846 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali (quasi 1.843) riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.
Tali attività si sono concretizzate, in particolare, nello sviluppo di 78 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 5 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 24 milioni di euro.
Sul fronte della prevenzione, si è proceduto all’analisi di 97 segnalazioni di operazioni sospette.
Per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo la Guardia di Finanza si muove lungo tre importanti direttrici, tese a valorizzare rispettivamente le informazioni acquisite nell’ambito delle attività preventive, delle indagini di polizia giudiziaria e nel corso del controllo economico del territorio.
In questo contesto assume, inoltre, grande rilievo il monitoraggio dei movimenti transfrontalieri di valuta che può offrire utili spunti investigativi per l’avvio di più penetranti
Sempre al fine di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico-imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.
Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati sequestrati beni per un valore pari a circa 5,2 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 12 milioni di euro.
Intensificata anche l’azione di contrasto in materia di falsificazione monetaria, con l’obiettivo di ricostruire l’intera filiera del falso (attraverso l’individuazione dei centri di produzione e di distribuzione delle banconote/monete contraffatte) e di contrastare le insidiose condotte basate sull’alterazione dei mezzi di pagamento elettronici, come la clonazione di carte di credito e di debito, posti in essere anche attraverso l’utilizzo della rete internet, nell’ottica di salvaguardare l’integrità patrimoniale dei legittimi titolari e degli istituti emittenti. In tale comparto operativo è stato denunciato 1 soggetto, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre 45.000 euro.
In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, i Reparti operativi hanno eseguito oltre 24 interventi. Sequestrati circa 2.000 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione “made in Italy” o non sicuri nonché rilevanti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità.
CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE
Il controllo del territorio, del mare e dello spazio aereo sovrastante per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le componenti territoriali, investigative, aeronavali e speciali del Corpo.
In questo contesto, assume particolare rilevanza l’attività svolta dalla Guardia di Finanza a mare in materia di lotta ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, cui si aggiunge il contrasto dei traffici illeciti, oggetto di un importante riconoscimento a cura del D.Lgs. n. 177/2016 e del decreto del Ministro dell’Interno datato 15 agosto 2017 che ha individuato il Corpo quale unica Forza di polizia nazionale deputata ad assicurare i servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica in ambiente marino, cui sono state affidate le funzioni operative di sicurezza del mare.
A tale ultimo riguardo, la Guardia di Finanza collabora con l’Agenzia della Guardia di Frontiera e Costiera FRONTEX fin dal 2007, anno in cui sono state avviate le operazioni congiunte per la vigilanza marittima e terrestre dei confini esterni dell’Unione europea.
Allo stato attuale il Corpo sta coordinando, attraverso l’International Coordination Centre presso il Comando Operativo Aeronavale di Pomezia, l’operazione “THEMIS 2019”, per il controllo del Mediterraneo centrale e meridionale, cui partecipano numerosi Paesi membri, oltre ad Agenzie europee e Organizzazioni Internazionali (EASO, EFCA, EMSA, EUROPOL, FRA, EUROJUST, IOM, EEAS/CSDP, INTERPOL E UNHCR) e sta, altresì, prendendo parte, con la propria flotta aeronavale, alle attività di sorveglianza in Spagna e in Grecia attraverso le Operazioni “INDALO 2019” e “POSEIDON 2019”.
Nell’azione di contrasto ai fenomeni illeciti che interessano le coste meridionali del Paese, la Guardia di Finanza pone particolare attenzione al settore del basso Adriatico e dell’alto Ionio prospiciente le coste calabresi e pugliesi: proprio qui, infatti, si è riacutizzato il fenomeno del traffico di stupefacenti via mare, attraverso l’uso di potenti gommoni oceanici
Parlando più in generale, ammontano a quasi 8 Kg. le sostanze stupefacenti sequestrate dai reparti provinciali tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019: 3,3 Kg. tra hashish e marijuana, 3,9 Kg. di eroina e cocaina. 13 sono stati i narcotrafficanti arrestati e 1 mezzo utilizzati per l’illecito traffico sequestrati.
Questa la scheda delle principali operazioni di serivizio (periodo gennaio 2018 – maggio 2019)
 LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
SOCIETÀ “CARTIERE” O “FANTASMA” UTILIZZATE PER FRODI CAROSELLO O INDEBITE COMPENSAZIONI
Tra le operazioni più importanti, si segnala quella della Compagnia San Benedetto del Tronto nei confronti di un sodalizio criminale con cui sono stati denunciati 7 soggetti per reati fiscali e riciclaggio, con emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di società “cartiere o filtro” per oltre 35 milioni di euro e un’iva evasa pari a oltre 6 milioni di euro.
Significativa sempre della Compagnia San Benedetto del Tronto, è anche l’operazione conclusiva di accertamenti nei confronti di una società da cui sono state denunciate due persone per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione e occultamento o distruzione delle scritture contabili), nonché il recupero a tassazione grazie anche alle indagini finanziarie, di oltre 28,5 milioni di euro e iva per oltre 6 milioni di euro.
Si segnala anche un’attività svolta dal Nucleo Polizia Economico-Finanziaria Ascoli Piceno, nei confronti di una associazione senza fini di lucro, la cui veste giuridica serviva solo da “schermo” al fine di ottenere i benefici fiscali previsti dalla legge 398/91. Gli elementi di riscontro posti in essere sono stati rivolti alla riqualificazione della natura giuridica della verificata, da società sportiva dilettantistica senza fini di lucro a società commerciale a tutti gli effetti, la denuncia all’A.G. di n. 2 soggetti per reati fiscali e il recupero a tassazione di ricavi per oltre 28,5 milioni di euro e iva dovuta per oltre 6 milioni di euro.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
FRODI IN DANNO DEL BILANCIO NAZIONALE E COMUNITARIO
Il Nucleo Polizia Economico-Finanziaria Ascoli Piceno, ha rilevato irregolarità nella condotta di taluni amministratori e dirigenti di un ente locale che, in accordo con alcuni imprenditori, avrebbero di fatto affidato la gestione di una struttura pubblica, l’esecuzione di alcuni lavori di messa a norma e, soprattutto, la costruzione e la gestione dell’impianto fotovoltaico (per un valore di circa 8.000.000 di euro) dissimulando, tramite l’affidamento in gestione di una struttura sportiva, un vero e proprio appalto di lavori pubblici senza ricorrere alle previste procedure ad evidenza pubblica. Il profitto del reato è stato quantificato in 3.457.514,70 €, derivante soprattutto dai contributi corrisposti dal GSE direttamente ai privati che gestiscono tuttora l’impianto fotovoltaico. In conclusione, sono stati segnalati all’A.G. competente nr. 27 soggetti per i seguenti reati di Turbata libertà degli incanti, Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, Peculato.
In tale ambito, merita altresì menzione l’operazione di servizio condotta sempre dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Ascoli Piceno, relativa a una rilevante truffa perpetrata in materia di prestazioni assistenziali e pensioni per un importo illecitamente percepito di oltre 100.000 euro con la denuncia di un soggetto.
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REGGIO CALABRIA. SEQUESTRATO L'INTERO PATRIMONIO DI DUE NOTI IMPRENDITORI LEGATI ALLA 'NDRANGHETA.
REGGIO CALABRIA. SEQUESTRATO L’INTERO PATRIMONIO DI DUE NOTI IMPRENDITORI LEGATI ALLA ‘NDRANGHETA.
Reggio Calabria, 08 novembre 2018 ‘NDRANGHETA: SOTTOPOSTO A SEQUESTRO L’INTERO PATRIMONIO DI DUE NOTI IMPRENDITORI, VALUTATO IN OLTRE 212 MILIONI DI EURO, ILLECITAMENTE ACCUMULATO NEL TEMPO ANCHE GRAZIE ALL’ABBRACCIO AFFARISTICO/CRIMINALE CON LE COSCHE REGGINE.
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